17 gennaio 2013

Il FMI si pente dell'austerità ma si giustifica come i nazisti a Norimberga



 Ai processi di Norimberga, i funzionari del Terzo Reich tentarono di difendersi sostenendo di non aver capito, all'epoca, dove avrebbe condotto la politica razzista. Ma furono condannati per crimini contro l'umanità. Similmente, il FMI ha pubblicato oggi un rapporto che riguardo alla medicina–killer imposta dalla Troika a Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia sostiene di non aver capito dove essa avrebbe condotto.
La popolazione greca muore. Quella irlandese emigra in massa. Anche spagnoli e portoghesi emigrano, rovistano nelle pattumiere e nei loro paesi crolla la natalità. Sottolineando l'assurdità della situazione, un alto funzionario del ministero della Sanità portoghese si è appellato ai cittadini il 28 dicembre a non ammalarsi, perché rischierebbero di far fallire il sistema sanitario nazionale! Ora l'economista capo del FMI, Olivier Blanchard, assieme al collega Daniel Leigh, ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il Fondo ha sbagliato formulando, chiedendo e imponendo l'austerità alla Grecia, senza capire quali sarebbero stati i risultati. Il Washington Post del 4 gennaio l'ha definito un "mea culpa sommerso in un profondo pozzo di calcoli".
Nell'elaborare il primo pacchetto di "salvataggio" nel 2010, gli economisti del FMI ritennero che la Grecia avrebbe potuto "tagliare profondamente la spesa pubblica e rapidamente tornare alla crescita economica e all'aumento dell'occupazione". Invece, 30 mesi dopo, l'economia si contrae al ritmo annuale dell'8 per cento e il debito pubblico è salito al 175% del PIL.
"Le previsioni sottovalutarono significativamente l'aumento della disoccupazione e il declino nella domanda interna associati al consolidamento fiscale", scrivono Blanchard e Leigh. Infatti, essi calcolarono – senza spiegare il perché – che per ogni punto di PIL tagliato dal bilancio si sarebbe verificato un calo del PIL dello 0,5%. Invece, "le circostanze dell'economia europea" hanno portato la contrazione almeno all'1,5%, producendo la "spirale del debito" che affligge la Grecia almeno dal 2010.
I tagli hanno provocato una catastrofe umanitaria in Grecia, ma ciononostante il direttore del FMI Christine Lagarde chiedeva ulteriori "correzioni" e tasse ad ogni stadio, lanciando invettive contro gli evasori. I cosiddetti memoranda hanno provocato l'emigrazione di massa, distrutto i diritti dei lavoratori con la scusa della produttività ma in realtà per pagare un debito impagabile. Sono probabilmente responsabili della morte precoce di migliaia di persone e minacciano la vita di milioni di cittadini in un paese di 10 milioni di abitanti.
I crimini che ora il FMI sostiene essere frutto del caso comprendono la riduzione dei salari dei dipendenti pubblici del 25-50%, la riduzione del salario minimo del 50% e la disoccupazione ufficiale al 26% (58% tra i giovani), non tenendo conto dell'emigrazione. Sono state aumentate le imposte senza riguardo per gli strati più poveri. Un litro di olio da riscaldamento costa più della benzina diesel. Si brucia legno per riscaldare le case, il che ha portato ad un aumento del 400% dell'inquinamento ad Atene.
Mentre i suicidi sono aumentati di almeno il 50%, si muore veramente a causa della distruzione del sistema sanitario, i cui fondi sono stati tagliati del 30%. Il governo non rimborsa le farmacie e i pazienti sono costretti a pagare in contanti, il che significa per molti rinunciare alle cure per i cuore, il cancro e ad altri medicinali costosi. In molti casi, le imprese farmaceutiche internazionali hanno sospeso le vendite alla Grecia. E nonostante il blocco delle assunzioni negli ultimi tre anni, il memorandum firmato a dicembre esige un'ulteriore riduzione del 10% nel numero dei medici.

by (MoviSol) 

16 gennaio 2013

L’opportunismo dei partiti e i fessi che gli credono







fini_opportunismo.jpg C’è un fenomeno che potremmo chiamare trasformista, se il trasformismo non avesse in realtà delle origini… nasce nel 1882, quando la sinistra di De Pretis si allena con la destra di Marco Minghetti, per avere un governo stabile e governare il Paese.
Quello che succede oggi, con questi che passano da un partito all’altro, creano nuovi partiti fittizi, non è trasformismo in senso classico del termine, è semplicemente opportunismo, essendosi creato un vuoto politico con il governo tecnico, tutti cercano di inserirsi e di riprendere e di riposizionarsi per poter poi arrivare in Parlamento e continuare a fare le solite cose, si tratta poi della solita gente, cambiano partito, ne creano, etc., ma è come se tu mescolassi dei bussolotti, ma poi quello che viene fuori è la solita poltiglia che conosciamo da trent'anni. Si ripresentano con casacche cambiate, ma sono gli stessi che sono responsabili della situazione in cui è arrivata l’Italia oggi, e ripeto non solo negli ultimi vent'anni di Berlusconi, ma anche negli ultimi trent'anni, per cui la responsabilità pro quota è di tutti quelli che hanno avuto posizioni di potere in questi trent'anni. Il passaparola… per me sarebbe prendere delle mazze da baseball e cacciare questi con la forza, sennò non ne usciremo mai, in mancanza di questo dico: o astensione o 5 Stelle.
Massimo Fini
Il Passaparola di Massimo Fini , giornalista e scrittore
Il trasformismo
"I programmi, diceva Max Weber, hanno un valore semplicemente folkloristico, sono parole, promesse, poi la Storia dimostra che nessuno rispetta mai i propri programmi, sono come dei piazzisti che vengono a elemosinare il tuo voto, facendoti una serie di promesse e poi una volta che hanno ottenuto quello che volevano fanno quello che vogliono.
Sono oligarchie, minoranze organizzate che formano una oligarchia dominante che si auto perpetua! Ed è per quello che non cambia mai niente in questo Paese, l’unica vera classe rimasta su piazza è oggi la classe politica.
Io ho scritto un libro in questo senso, si chiama “Sudditi, Manifesto contro la Democrazia” in cui credo di avere dimostrato abbastanza bene che l’uno vale l’altro e tutti insieme sono una classe che si autotutela i propri interessi!
Il trasformismo ha una origine che potrebbe essere anche nobile, questo è puramente opportunismo, cioè io so che non verrò più eletto nel PDL e vado nel partito di Monti, io so che non ho posto nel Partito di Bersani e vado in un altro partito, ma per mantenere la mia posizione di privilegio.
Io vorrei dire qualche cosa su questa trasmissione di Santoro con Berlusconi, dove purtroppo Berlusconi è uscito come un gigante perché Santoro è un confusionario che non c’entra mai il punto e Travaglio invece di fare il giornalista ha fatto a sua volta l’uomo di spettacolo ed è venuto fuori una sorta di show in cui Berlusconi va a nozze dicendo delle palle sesquipedali ma non è stato contrastato efficacemente, è stato proprio un boomerang, un autogol, del resto è noto che Berlusconi è sempre stato favorito dai suoi avversari.
No, questo non c’entra con il trasformismo, ma con la nostra cretineria e con la cretineria della cosiddetta opposizione e forse con quella degli italiani che dopo anni e anni di televisione sono ridotti a un livello sotto culturale impressionante.
Qualche cosa in questo senso cambia, per esempio l’esempio siciliano, dove il 54% non è andato a votare e il 18% ha votato 5 Stelle, se questa cosa si ripetesse a livello nazionale, vuole dire che due cittadini su tre non credono più a questo sistema, al sistema della democrazia dei partiti. I partiti in realtà sono delle lobby, sono delle associazioni molto simili alla mafia, gli manca l’omicidio e non sempre, ed è la partitocrazia, contro cui i Radicali combattevano in anni lontani e anche io nel mio piccolo, per lo meno dagli anni '80.
Adesso che c’è una crisi economica, la gente si rende conto che il voto è semplicemente un andare a legittimare il ceto politico di sempre, dargli l' autorizzazione non a governarci, ma a comandarci per altri 5 anni. Per cui io spero per le prossime elezioni ci sia un'astensione altrettanto forte o forse più forte, e un successo di 5 Stelle, perché è vero che Grillo ha un suo programma, etc., ma è innanzitutto un movimento antipartiti.
La democrazia così come si è venuta sviluppando in Italia e non solo, la democrazia rappresentativa, non è la democrazia, è una sua parodia, è una truffa, tradisce profondamente il pensiero liberare, perché che cosa voleva il pensiero liberale? I padri fondatori John Locke, Mill e Tocqueville, che cosa volevano? Il pensiero liberale voleva che ognuno potesse esprimere le proprie capacità, potenzialità, meriti, e quindi è antitetico alle lobby, perché le lobby chi premiano? Premiano i propri adepti, e del resto la cosiddetta scuola elitista italiana dei primi del '900, cioè Vilfredo Pareto, Mosca e Michael, l’ha detto in modo inequivocabile e definitivo: cioè 100 che agiscono sempre, dice Mosca, d’accordo tra di loro, prevarranno su mille che invece questo accordo non hanno, cioè sul cittadino libero, che non vuole infeudarsi a queste lobby e mafie, e questo è la democrazia rappresentativa.
Non solo in Italia, per la verità, in Italia in modo particolarmente eclatante, perché non vengono rispettate neanche i minimi fondamentali della democrazia rappresentativa, che ha però questo vizio, ripeto, di origine di creare mafie alias partiti, legati poi a mafie economiche.

Oggi siamo tutti repressi
La Costituzione purtroppo è una dichiarazione, nobile, di intenti ma in realtà c’è tutto e il contrario di tutto, per cui tu puoi manipolare come vuoi la Costituzione.
Facciamo un esempio: l’articolo 11 dice che l’Italia ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali e basta chiamarla invece che guerra,missione di pace. L’articolo 11 è bello mi pare abbastanza fondamentale, perché ammette la difesa, ma non l’attacco agli altri. Noi siamo da 11 anni in Afghanistan a fare i servi degli americani, facendo guerra all’Afghanistan, in realtà, nessuno dice niente su questo, anzi mi piacerebbe che 5 Stelle su questa cosa si soffermasse.Noi spendiamo oltre un miliardo l’anno per tenere i soldati in Afghanistan a uccidere gente o ogni tanto a farsi uccidere. Ora, non è che con un miliardo tu risolvi una economia, però per esempio alcune cose potresti tamponarle, per esempio il problema degli esodati. Siamo lì, con arroganza, inutili, perché non combattiamo i Talebani e anzi li paghiamo perché non ci attacchino, perché questa è la situazione, non solo noi, anche altri contingenti, e spendiamo questi soldi del tutto inutilmente, solo per fare un piacere all’amico americano, solo per fare i servi dell’amico americano, sono 60 anni che ci comportiamo in questo modo, invece di guardare agli interessi nazionali, siamo sempre lì in ginocchio davanti agli americani.
Ora è vero che ci hanno salvato dal nazifascismo, però come dice la Litizzetto, ogni tanto i comici hanno battute fulminanti: "Quando è che scade il mutuo?".Sono passati 65 anni mi pare! Noi, in Italia abbiamo una serie di Basi Nato, ovunque, ma anche una serie di basi americane che sono totalmente extraterritoriali. Quando è successa la cosa del Cermis i piloti che hanno fatto 14 morti non abbiamo potuto giudicarli, sono stati “non giudicati” negli Stati Uniti, insomma, hanno potuto e possono fare quello che vogliono.
E’ una situazione di sudditanza politica, militare, economica, alla fine anche culturale, che riguarda tutta l’Europa e l’Italia in particolare.
Adesso dei paesi stanno prendendo le distanze, Germania e Francia per esempio, che non sono andati a fare la guerra in Iraq, qui non si alza orecchio, non si alza una minima voce!
L’unico settore che non è stato toccato è quello delle armi, della difesa. Noi abbiamo anche l’OTO Melara,che per esempio, è il massimo produttore di mine anti-uomo, in Afghanistan quando saltano su una mina anti-uomo, saltano su una mina italiana, però qui allora che cosa fai? Metti a rischio dei posti di lavoro? E allora no, uccidiamo come è stato di recente, 9 ragazze, bambine, che raccoglievano nel bosco legna sono saltate su una mina anti-uomo e sono morte e questo non ci fa nessuna impressione.
Poi se allo stadio uno dice negher al calciatore allora sì, guai al mondo, ma non è lì il problema!
L’invasione del modello dei paesi occidentali nell’Africa Nera ha distrutto l’economia, la socialità, l’equilibrio e ridotto alla fame quelle popolazioni, questa è la vera responsabilità.
Oggi siamo tutti repressi, perché tutto deve essere Politically_correcte alla fine la repressione è come una pentola tenuta troppo a lungo sotto pressione e alla fine esplode.

Recuperare valore pre-politici
Secondo me è legato a una società che comprime in modo troppo totalizzante, istinti naturali e questi istinti devono trovare, ripeto, un qualche sfogo, in forme il meno possibile cruente, ma non puoi..lo Stato oggi entra in tutte le questioni della vita dell’individuo.
Quindi non è in realtà la difficoltà economica che crea queste forme di impazzimento, pensate a quello che succede in America, ma è proprio la repressione totale della naturale aggressività, è importante che ci sia una parte, una quota, perché fa parte della vitalità. Noi perché siamo così tremebondi con gli immigrati balcanici o magrebini, perché abbiamo perso vitalità, loro l’hanno mantenuta, ora questo non vuole dire che si debba andare a sbudellare la gente, ma che la aggressività fa parte della vitalità e una quota di aggressività deve essere mantenuta, sennò ci trasformiamo in una società totalmente svirilizzata, uno, due la violenza esplode poi in forme ancora peggiori naturalmente.
Una buona scazzottata, come un tempo si faceva, è una forma di sfogo,l'educazione sentimentale di noi ragazzini è stata che sulla strada ogni tanto si faceva a cazzotti e non è mai morto nessuno, c’erano delle regole, chi cadeva per terra non si toccava, etc.. E’ l’errore dell’illuminismo, che non considera l’uomo per quello che è, ma per quello che dovrebbe astrattamente essere, le società precedenti erano più realiste e concrete. Poniamo una cosa che ci riguarda in realtà da vicino, in Tunisia in due giorni di rivolta violenta, ma non armata, hanno cacciato il dittatore e la sua cricca. Qui non siamo in grado di reagire in questo modo anche perché siamo un popolo vecchio. L’età media dei tunisini è 32 anni, la nostra è 44,5 , ma sopportare, come sopportiamo noi è una presa in giro costante e continua, un insulto al cittadino, signifiac aver perso vitalità.
Una società come questa è riuscita a fare stare male anche chi sta bene. Il massimo uso di droghe, psicofarmaci è nei centri benestanti. Negli Stati Uniti 599 americani su 1000 fanno uso di psicofarmaci, eppure è il paese più ricco e potente, vuole dire che un americano su due non si trova bene nella pelle in cui vive, vuol dire che c’è qualche cosa di sbagliato in questo modello di sviluppo. Questo è quello che sostengo da tanti anni, cioè che è il modello di sviluppo che è sbagliato.
E’una questionedi recuperare, questo secondo me è fondamentale, valori che sono pre -politici come l’onestà, lealtà, dignità soprattutto. Pensate ai recenti scandali, quelli dei consiglieri regionali, sono già dei miracolati, gente che non sa fare assolutamente nulla, prendono un mucchio di soldi e poi si vendono per una cena in un bel ristorante o per fare una vacanza gratis, ma questo neanche l’ultimo clochard… si vergognerebbe come un cane! Questi lo fanno invece perché hanno perso un fattore decisivo che si chiama dignità.
Che è la prima cosa che si dovrebbe recuperare, ma non è una cosa che si recupera per diktat! Il popolo italiano, con tutti i suoi difetti negli anni ‘50, alla borghesia dava credito, per il buon contadino non parliamone, se tu violavi la stretta di mano eri espulso dalla comunità.
E così per il mondo proletario.
Adesso manca addirittura la sanzione sociale nei confronti del disonesto, che è considerato uno dritto, un furbo e chi invece è onesto è un pirla, è proprio un ribaltamento no? Una persona normale si vergognerebbe di farsi pagare una cena dal denaro .
Il passaparola… per me sarebbe prendere delle mazze da baseball e cacciare questi con la forza, sennò non ne usciremo mai, in mancanza di questo dico: o astensione o 5 Stelle.  
di Massimo Fini 

15 gennaio 2013

Mario Monti: la mediocrità dei falsi santi


        
 

Un anno fa gran parte degli italiani conveniva che un governo di tecnici fosse sicuramente migliore di un governo di politici. La casta, la credibilità all'estero, gli scandali dei finanziamenti pubblici ai partiti, il livello di corruzione pari solo all'Africa nera, tutto portava ad una sola conclusione: i partiti avevano fallito. Fu così che gli stessi italiani credettero di concepire da se' l'idea che affidarsi a degli esterni fosse meglio. L'imposizione di un governo di tecnici, convocato solo grazie a Giorgio Napolitano che ha nominato Monti senatore a vita, è sembrata come il miele che rende più dolce la medicina al fanciullo. Le regole della democrazia, la mancanza di accountability di questi personaggi, ovvero la responsabilità del rendere conto ai cittadini con un mandato revocabile, tutto è passato in secondo piano: “Francia o Spagna purchè se magna”.
Il governo Monti è formato da 17 ministri riconducibili a grandi banche, aziende, soci di concessionari pubblici, e la sua governance è improntata tutta sull'aumento dell'imposizione fiscale. Vediamo un sunto dei provvedimenti più importanti, comprensivi dell'inserimento del pareggio in bilancio in costituzione e della legge di stabilità, dovuti al Fiscal Compact dell'Unione Europea.
In tema immobiliare viene introdotta l'IMU, che sintetizza ICI ed IRPEF fondiaria. L'aliquota applicata è del 4 per mille sulle abitazioni principali, e del 7.6 per mille sugli altri immobili. I comuni sono responsabili dell'eventuale aumento dell'IMU per garantirsi gettito fiscale. Gli immobili all'estero verranno tassati con Ilvie, un'aliquota dello 0.76 al valore d'acquisto. La tassa sui rifiuti diventa Tares, con una quota di 0.30 euro a metro quadro.
Il bollo auto aumenta sia per le cilindrate basic sia per le super cilindrate. In base al riordino delle province, potranno aumentare anche le polizze RC auto.
In ambito bancario, l'orientamento è l'incremento dell'uso del danaro virtuale. Esso assicura anche la tracciabilità dei dati. Nasce Serpico: un computerone delle Agenzie delle Entrate che controlla tutti i movimenti bancari on line. Vengono scoraggiati i prelievi contanti tramite un limite ai 1000 euro. I bolli sui conti deposito subiscono un aumento dello 0.10% annuo. Sono introdotte commissioni sui prestiti in caso di sconfinamento.
Con la Legge di stabilità dell'ottobre 2012 l'Iva cresce di un punto percentuale. Sono così colpiti i beni di prima necessità. L'Irpef, dopo l'iniziale aumento dallo 0.9% all'1.23%, viene ridotta solo per gli ultimi due scaglioni più bassi. Aumenta l'accise sulla benzina. Il fabbisogno sanitario nazionale è tagliato di 1.5 miliardi. E'preventivata la chiusura di 250 ospedali. La Scuola pubblica è tagliata di 47.5 milioni di euro, l'Università di 300.
Per la pubblica amministrazione, le province sono ridotte da 86 a 51 e mutuate in enti di secondo livello. I contratti statali sono bloccati fino al 2014, ed è cancellata l'indennità di vacanza contrattuale. Scatta l'operazione cieli blu: illuminazione di notte è tagliata.
L'età pensionabile passa da 65 a 66 anni per gli uomini, da 60 a 62 anni per le donne. Gli anni di contributi passano da 40 a 42 per gli uomini, a 41 per le donne. Il ministro Elsa Fornero non assicura la copertura di 130mila esodati. Le pensioni di guerra e di invalidità saranno soggette a Irpef. La retribuizione dei giorni di permesso per l'assistenza ai disabili è tagliata del 50%.
Con la riforma del lavoro è ridotta la flessibilità in entrata e aumentata quella in uscita. I contratti a tempo determinato vengono scoraggiati con un'aliquota maggiorata. L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è modificato, e il licenziamento per motivi economici e disciplinari è facilitato. Il reintegro diviene infatti una remota possibilità. L'indennizzo di licenziamento passa a 12-24 mesi dai 15-27. L'apprendistato diviene il mezzo principale per inserirsi nel mondo del lavoro e per ottenere il contratto a tempo indeterminato.
Alla guida della RAI, società di televisione pubblica, Monti promuove presidente Anna Maria Tarantola, vice direttore della Banca d'Italia, e direttore generale Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind. Una politica mediatica a dir poco unilaterale. Tali politiche sono state fatte passare come super partes poiché fiscaliste, ma ora che si è aperta la compagna elettorale gli orientamenti sono tracciabili dagli appoggi sostenuti. Chi supporta Mario Monti? Possiamo divederli in piccoli interessi italiani e grandi interessi stranieri. In Italia ritroviamo nella lista Monti l'Udc di Casini, gli ex ministri Corrado Passera e Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant'Egidio), Gianfranco Fini e Futuro e Libertà, Luca Cordero di Montezemolo, il Vaticano, la CEI, l'Opus Dei (rappresentata già da un anno nel governo da Passera, suo azionario). E' quello che storicamente è chiamato il centro o eredità della Democrazia Cristiana. E'una benedizione che ha avuto un costo concreto, che si porta dietro l'associazionismo cattolico delle scuole paritarie, finanziate dal governo Monti a scapito delle pubbliche con 200 milioni di euro. Un retroterra che ha consentito l'esenzione dall'IMU per le proprietà del Vaticano, che priva lo Stato di 700 milioni di euro di entrate. La stessa rete di relazioni che ha permesso che, nel bel mezzo dei tagli alla sanità, ospedali in orbita Vaticano quali Il Bambin Gesu' e la Fondazione Gaslini di Genova, ricevessero finanziamenti statali rispettivamente per 12.5 e 5 milioni di euro. I grandi interessi stranieri che spingono per il professore fanno capo alla Commissione Trilaterale, di cui Monti è un ex presidente. E' un parlamento globale di personalità invitate, e non elette, fra banchieri, politici, industriali, accademici, editori. E'stato costituito negli anni settanta dal banchiere americano David Rockefeller. Le tre parti sono costituite da Europa, Stati Uniti e Giappone e si riuniscono in seduta plenaria almeno una volta l'anno attorno alle direttive di tecnocrazia e interdipendenza, ovvero togliere il potere ai politici e ai parlamenti per delegarlo ad un governo mondiale, modello G8. Essa si muove in simbiosi con il Bilderberg Group, piattaforma gemella che vanta anch'essa Monti fra le sue anime. L'Italia inaugurata un anno fa' è dunque indirizzata verso la cancellazione della sovranità nazionale, la formazione di governi non scelti che mettono al centro delle politiche il rigore dei bilanci al posto della dignità dell'individuo. Se l'accademia della linea Bocconi- Trilateral fosse producente, per lo meno nessuno eccepirebbe. Ma la disponibilità economica della popolazione è ridotta dalle tasse, la domanda diminuisce e il deficit pubblico non riesce a rientrare. Cifre di Bankitalia alla mano, nel 2012 il debito pubblico ha raggiunto il massimo storico di 2mila miliardi con il massimo aumento del 2.6% di pressione fiscale. Il tasso di inflazione ha toccato il suo picco degli ultimi 4 anni: il 3%, a dispetto del 2.8% del 2011. Il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alto consumo è salito dal 3.5% del 2011 al 4.3% del 2012. Le ore di cassa integrazione sono aumentate da un anno all'altro del + 12.1%. Il tasso di disoccupazione si aggira attorno all'11%. Il New York Times, il Daily Telegraph, tutti i massimi organi di economia internazionale hanno sconfessato il sobrio professorone.
Il Financial Times spara a zero con Wolfgang Munchau: «L’anno di Monti è stato una bolla, buona per gli investitori finché è durata. E probabilmente gli italiani e gli investitori stranieri non ci metteranno molto a capire che ben poco è cambiato nel corso dell’ultimo anno, ad eccezione che l’economia è caduta in una profonda depressione. Due cose devono essere sistemate in Italia: la prima è invertire immediatamente l’austerità, in sostanza smantellare il lavoro di Monti, e la seconda è scendere in campo contro Angela Merkel».
L'ultimo è Paul Krugman, nobel per l'economia: «Tecnocrati “responsabili” costringono le nazioni ad accettare la medicina amara dell’austerità; l’ultimo caso è l’Italia, dove Monti lascia in anticipo, fondamentalmente per aver portato l’Italia in depressione economica».
Dove Monti passa giace una nazione depressa, dove “il posto fisso è monotono”, “i giovani sono choosy e viziatelli”, “il posto fisso per tutti è una illusione”, “L'Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi avanti”. Tenendo questa frase montiana a mente, un altro paese con un ex presidente Trilateral al governo è la Grecia con il banchiere Lucas Papademous. E si noti in che condizioni versa.
Lo scenario elettorale sarà dunque presenziato dall'entrata di un ligneo cavallo di Troia: l'aspetto è quello di accademici in giacca e cravatta rispettati in sede internazionale, dai curricula spettacolari, dalle amicizie più rette, pubblicizzate dalla Chiesa Cattolica e dai vescovi, dirigenti delle università più prestigiose. Chi oserebbe dubitare di tali referenze? Forse solo i cittadini che hanno a cuore la sovranità e le regole democratiche della propria nazione. Una schiera di persone che dovrebbe essere la norma, poiché accomunate dalla giustizia sociale e dalla cura del più debole, naturali predisposizioni dell'uomo. Una composizione che al momento latita, in attesa di un porta bandiera contro la mediocrità dei falsi santi.

di Maria Giovanna Lanotte 

17 gennaio 2013

Il FMI si pente dell'austerità ma si giustifica come i nazisti a Norimberga



 Ai processi di Norimberga, i funzionari del Terzo Reich tentarono di difendersi sostenendo di non aver capito, all'epoca, dove avrebbe condotto la politica razzista. Ma furono condannati per crimini contro l'umanità. Similmente, il FMI ha pubblicato oggi un rapporto che riguardo alla medicina–killer imposta dalla Troika a Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia sostiene di non aver capito dove essa avrebbe condotto.
La popolazione greca muore. Quella irlandese emigra in massa. Anche spagnoli e portoghesi emigrano, rovistano nelle pattumiere e nei loro paesi crolla la natalità. Sottolineando l'assurdità della situazione, un alto funzionario del ministero della Sanità portoghese si è appellato ai cittadini il 28 dicembre a non ammalarsi, perché rischierebbero di far fallire il sistema sanitario nazionale! Ora l'economista capo del FMI, Olivier Blanchard, assieme al collega Daniel Leigh, ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il Fondo ha sbagliato formulando, chiedendo e imponendo l'austerità alla Grecia, senza capire quali sarebbero stati i risultati. Il Washington Post del 4 gennaio l'ha definito un "mea culpa sommerso in un profondo pozzo di calcoli".
Nell'elaborare il primo pacchetto di "salvataggio" nel 2010, gli economisti del FMI ritennero che la Grecia avrebbe potuto "tagliare profondamente la spesa pubblica e rapidamente tornare alla crescita economica e all'aumento dell'occupazione". Invece, 30 mesi dopo, l'economia si contrae al ritmo annuale dell'8 per cento e il debito pubblico è salito al 175% del PIL.
"Le previsioni sottovalutarono significativamente l'aumento della disoccupazione e il declino nella domanda interna associati al consolidamento fiscale", scrivono Blanchard e Leigh. Infatti, essi calcolarono – senza spiegare il perché – che per ogni punto di PIL tagliato dal bilancio si sarebbe verificato un calo del PIL dello 0,5%. Invece, "le circostanze dell'economia europea" hanno portato la contrazione almeno all'1,5%, producendo la "spirale del debito" che affligge la Grecia almeno dal 2010.
I tagli hanno provocato una catastrofe umanitaria in Grecia, ma ciononostante il direttore del FMI Christine Lagarde chiedeva ulteriori "correzioni" e tasse ad ogni stadio, lanciando invettive contro gli evasori. I cosiddetti memoranda hanno provocato l'emigrazione di massa, distrutto i diritti dei lavoratori con la scusa della produttività ma in realtà per pagare un debito impagabile. Sono probabilmente responsabili della morte precoce di migliaia di persone e minacciano la vita di milioni di cittadini in un paese di 10 milioni di abitanti.
I crimini che ora il FMI sostiene essere frutto del caso comprendono la riduzione dei salari dei dipendenti pubblici del 25-50%, la riduzione del salario minimo del 50% e la disoccupazione ufficiale al 26% (58% tra i giovani), non tenendo conto dell'emigrazione. Sono state aumentate le imposte senza riguardo per gli strati più poveri. Un litro di olio da riscaldamento costa più della benzina diesel. Si brucia legno per riscaldare le case, il che ha portato ad un aumento del 400% dell'inquinamento ad Atene.
Mentre i suicidi sono aumentati di almeno il 50%, si muore veramente a causa della distruzione del sistema sanitario, i cui fondi sono stati tagliati del 30%. Il governo non rimborsa le farmacie e i pazienti sono costretti a pagare in contanti, il che significa per molti rinunciare alle cure per i cuore, il cancro e ad altri medicinali costosi. In molti casi, le imprese farmaceutiche internazionali hanno sospeso le vendite alla Grecia. E nonostante il blocco delle assunzioni negli ultimi tre anni, il memorandum firmato a dicembre esige un'ulteriore riduzione del 10% nel numero dei medici.

by (MoviSol) 

16 gennaio 2013

L’opportunismo dei partiti e i fessi che gli credono







fini_opportunismo.jpg C’è un fenomeno che potremmo chiamare trasformista, se il trasformismo non avesse in realtà delle origini… nasce nel 1882, quando la sinistra di De Pretis si allena con la destra di Marco Minghetti, per avere un governo stabile e governare il Paese.
Quello che succede oggi, con questi che passano da un partito all’altro, creano nuovi partiti fittizi, non è trasformismo in senso classico del termine, è semplicemente opportunismo, essendosi creato un vuoto politico con il governo tecnico, tutti cercano di inserirsi e di riprendere e di riposizionarsi per poter poi arrivare in Parlamento e continuare a fare le solite cose, si tratta poi della solita gente, cambiano partito, ne creano, etc., ma è come se tu mescolassi dei bussolotti, ma poi quello che viene fuori è la solita poltiglia che conosciamo da trent'anni. Si ripresentano con casacche cambiate, ma sono gli stessi che sono responsabili della situazione in cui è arrivata l’Italia oggi, e ripeto non solo negli ultimi vent'anni di Berlusconi, ma anche negli ultimi trent'anni, per cui la responsabilità pro quota è di tutti quelli che hanno avuto posizioni di potere in questi trent'anni. Il passaparola… per me sarebbe prendere delle mazze da baseball e cacciare questi con la forza, sennò non ne usciremo mai, in mancanza di questo dico: o astensione o 5 Stelle.
Massimo Fini
Il Passaparola di Massimo Fini , giornalista e scrittore
Il trasformismo
"I programmi, diceva Max Weber, hanno un valore semplicemente folkloristico, sono parole, promesse, poi la Storia dimostra che nessuno rispetta mai i propri programmi, sono come dei piazzisti che vengono a elemosinare il tuo voto, facendoti una serie di promesse e poi una volta che hanno ottenuto quello che volevano fanno quello che vogliono.
Sono oligarchie, minoranze organizzate che formano una oligarchia dominante che si auto perpetua! Ed è per quello che non cambia mai niente in questo Paese, l’unica vera classe rimasta su piazza è oggi la classe politica.
Io ho scritto un libro in questo senso, si chiama “Sudditi, Manifesto contro la Democrazia” in cui credo di avere dimostrato abbastanza bene che l’uno vale l’altro e tutti insieme sono una classe che si autotutela i propri interessi!
Il trasformismo ha una origine che potrebbe essere anche nobile, questo è puramente opportunismo, cioè io so che non verrò più eletto nel PDL e vado nel partito di Monti, io so che non ho posto nel Partito di Bersani e vado in un altro partito, ma per mantenere la mia posizione di privilegio.
Io vorrei dire qualche cosa su questa trasmissione di Santoro con Berlusconi, dove purtroppo Berlusconi è uscito come un gigante perché Santoro è un confusionario che non c’entra mai il punto e Travaglio invece di fare il giornalista ha fatto a sua volta l’uomo di spettacolo ed è venuto fuori una sorta di show in cui Berlusconi va a nozze dicendo delle palle sesquipedali ma non è stato contrastato efficacemente, è stato proprio un boomerang, un autogol, del resto è noto che Berlusconi è sempre stato favorito dai suoi avversari.
No, questo non c’entra con il trasformismo, ma con la nostra cretineria e con la cretineria della cosiddetta opposizione e forse con quella degli italiani che dopo anni e anni di televisione sono ridotti a un livello sotto culturale impressionante.
Qualche cosa in questo senso cambia, per esempio l’esempio siciliano, dove il 54% non è andato a votare e il 18% ha votato 5 Stelle, se questa cosa si ripetesse a livello nazionale, vuole dire che due cittadini su tre non credono più a questo sistema, al sistema della democrazia dei partiti. I partiti in realtà sono delle lobby, sono delle associazioni molto simili alla mafia, gli manca l’omicidio e non sempre, ed è la partitocrazia, contro cui i Radicali combattevano in anni lontani e anche io nel mio piccolo, per lo meno dagli anni '80.
Adesso che c’è una crisi economica, la gente si rende conto che il voto è semplicemente un andare a legittimare il ceto politico di sempre, dargli l' autorizzazione non a governarci, ma a comandarci per altri 5 anni. Per cui io spero per le prossime elezioni ci sia un'astensione altrettanto forte o forse più forte, e un successo di 5 Stelle, perché è vero che Grillo ha un suo programma, etc., ma è innanzitutto un movimento antipartiti.
La democrazia così come si è venuta sviluppando in Italia e non solo, la democrazia rappresentativa, non è la democrazia, è una sua parodia, è una truffa, tradisce profondamente il pensiero liberare, perché che cosa voleva il pensiero liberale? I padri fondatori John Locke, Mill e Tocqueville, che cosa volevano? Il pensiero liberale voleva che ognuno potesse esprimere le proprie capacità, potenzialità, meriti, e quindi è antitetico alle lobby, perché le lobby chi premiano? Premiano i propri adepti, e del resto la cosiddetta scuola elitista italiana dei primi del '900, cioè Vilfredo Pareto, Mosca e Michael, l’ha detto in modo inequivocabile e definitivo: cioè 100 che agiscono sempre, dice Mosca, d’accordo tra di loro, prevarranno su mille che invece questo accordo non hanno, cioè sul cittadino libero, che non vuole infeudarsi a queste lobby e mafie, e questo è la democrazia rappresentativa.
Non solo in Italia, per la verità, in Italia in modo particolarmente eclatante, perché non vengono rispettate neanche i minimi fondamentali della democrazia rappresentativa, che ha però questo vizio, ripeto, di origine di creare mafie alias partiti, legati poi a mafie economiche.

Oggi siamo tutti repressi
La Costituzione purtroppo è una dichiarazione, nobile, di intenti ma in realtà c’è tutto e il contrario di tutto, per cui tu puoi manipolare come vuoi la Costituzione.
Facciamo un esempio: l’articolo 11 dice che l’Italia ripudia la guerra come risoluzione dei conflitti internazionali e basta chiamarla invece che guerra,missione di pace. L’articolo 11 è bello mi pare abbastanza fondamentale, perché ammette la difesa, ma non l’attacco agli altri. Noi siamo da 11 anni in Afghanistan a fare i servi degli americani, facendo guerra all’Afghanistan, in realtà, nessuno dice niente su questo, anzi mi piacerebbe che 5 Stelle su questa cosa si soffermasse.Noi spendiamo oltre un miliardo l’anno per tenere i soldati in Afghanistan a uccidere gente o ogni tanto a farsi uccidere. Ora, non è che con un miliardo tu risolvi una economia, però per esempio alcune cose potresti tamponarle, per esempio il problema degli esodati. Siamo lì, con arroganza, inutili, perché non combattiamo i Talebani e anzi li paghiamo perché non ci attacchino, perché questa è la situazione, non solo noi, anche altri contingenti, e spendiamo questi soldi del tutto inutilmente, solo per fare un piacere all’amico americano, solo per fare i servi dell’amico americano, sono 60 anni che ci comportiamo in questo modo, invece di guardare agli interessi nazionali, siamo sempre lì in ginocchio davanti agli americani.
Ora è vero che ci hanno salvato dal nazifascismo, però come dice la Litizzetto, ogni tanto i comici hanno battute fulminanti: "Quando è che scade il mutuo?".Sono passati 65 anni mi pare! Noi, in Italia abbiamo una serie di Basi Nato, ovunque, ma anche una serie di basi americane che sono totalmente extraterritoriali. Quando è successa la cosa del Cermis i piloti che hanno fatto 14 morti non abbiamo potuto giudicarli, sono stati “non giudicati” negli Stati Uniti, insomma, hanno potuto e possono fare quello che vogliono.
E’ una situazione di sudditanza politica, militare, economica, alla fine anche culturale, che riguarda tutta l’Europa e l’Italia in particolare.
Adesso dei paesi stanno prendendo le distanze, Germania e Francia per esempio, che non sono andati a fare la guerra in Iraq, qui non si alza orecchio, non si alza una minima voce!
L’unico settore che non è stato toccato è quello delle armi, della difesa. Noi abbiamo anche l’OTO Melara,che per esempio, è il massimo produttore di mine anti-uomo, in Afghanistan quando saltano su una mina anti-uomo, saltano su una mina italiana, però qui allora che cosa fai? Metti a rischio dei posti di lavoro? E allora no, uccidiamo come è stato di recente, 9 ragazze, bambine, che raccoglievano nel bosco legna sono saltate su una mina anti-uomo e sono morte e questo non ci fa nessuna impressione.
Poi se allo stadio uno dice negher al calciatore allora sì, guai al mondo, ma non è lì il problema!
L’invasione del modello dei paesi occidentali nell’Africa Nera ha distrutto l’economia, la socialità, l’equilibrio e ridotto alla fame quelle popolazioni, questa è la vera responsabilità.
Oggi siamo tutti repressi, perché tutto deve essere Politically_correcte alla fine la repressione è come una pentola tenuta troppo a lungo sotto pressione e alla fine esplode.

Recuperare valore pre-politici
Secondo me è legato a una società che comprime in modo troppo totalizzante, istinti naturali e questi istinti devono trovare, ripeto, un qualche sfogo, in forme il meno possibile cruente, ma non puoi..lo Stato oggi entra in tutte le questioni della vita dell’individuo.
Quindi non è in realtà la difficoltà economica che crea queste forme di impazzimento, pensate a quello che succede in America, ma è proprio la repressione totale della naturale aggressività, è importante che ci sia una parte, una quota, perché fa parte della vitalità. Noi perché siamo così tremebondi con gli immigrati balcanici o magrebini, perché abbiamo perso vitalità, loro l’hanno mantenuta, ora questo non vuole dire che si debba andare a sbudellare la gente, ma che la aggressività fa parte della vitalità e una quota di aggressività deve essere mantenuta, sennò ci trasformiamo in una società totalmente svirilizzata, uno, due la violenza esplode poi in forme ancora peggiori naturalmente.
Una buona scazzottata, come un tempo si faceva, è una forma di sfogo,l'educazione sentimentale di noi ragazzini è stata che sulla strada ogni tanto si faceva a cazzotti e non è mai morto nessuno, c’erano delle regole, chi cadeva per terra non si toccava, etc.. E’ l’errore dell’illuminismo, che non considera l’uomo per quello che è, ma per quello che dovrebbe astrattamente essere, le società precedenti erano più realiste e concrete. Poniamo una cosa che ci riguarda in realtà da vicino, in Tunisia in due giorni di rivolta violenta, ma non armata, hanno cacciato il dittatore e la sua cricca. Qui non siamo in grado di reagire in questo modo anche perché siamo un popolo vecchio. L’età media dei tunisini è 32 anni, la nostra è 44,5 , ma sopportare, come sopportiamo noi è una presa in giro costante e continua, un insulto al cittadino, signifiac aver perso vitalità.
Una società come questa è riuscita a fare stare male anche chi sta bene. Il massimo uso di droghe, psicofarmaci è nei centri benestanti. Negli Stati Uniti 599 americani su 1000 fanno uso di psicofarmaci, eppure è il paese più ricco e potente, vuole dire che un americano su due non si trova bene nella pelle in cui vive, vuol dire che c’è qualche cosa di sbagliato in questo modello di sviluppo. Questo è quello che sostengo da tanti anni, cioè che è il modello di sviluppo che è sbagliato.
E’una questionedi recuperare, questo secondo me è fondamentale, valori che sono pre -politici come l’onestà, lealtà, dignità soprattutto. Pensate ai recenti scandali, quelli dei consiglieri regionali, sono già dei miracolati, gente che non sa fare assolutamente nulla, prendono un mucchio di soldi e poi si vendono per una cena in un bel ristorante o per fare una vacanza gratis, ma questo neanche l’ultimo clochard… si vergognerebbe come un cane! Questi lo fanno invece perché hanno perso un fattore decisivo che si chiama dignità.
Che è la prima cosa che si dovrebbe recuperare, ma non è una cosa che si recupera per diktat! Il popolo italiano, con tutti i suoi difetti negli anni ‘50, alla borghesia dava credito, per il buon contadino non parliamone, se tu violavi la stretta di mano eri espulso dalla comunità.
E così per il mondo proletario.
Adesso manca addirittura la sanzione sociale nei confronti del disonesto, che è considerato uno dritto, un furbo e chi invece è onesto è un pirla, è proprio un ribaltamento no? Una persona normale si vergognerebbe di farsi pagare una cena dal denaro .
Il passaparola… per me sarebbe prendere delle mazze da baseball e cacciare questi con la forza, sennò non ne usciremo mai, in mancanza di questo dico: o astensione o 5 Stelle.  
di Massimo Fini 

15 gennaio 2013

Mario Monti: la mediocrità dei falsi santi


        
 

Un anno fa gran parte degli italiani conveniva che un governo di tecnici fosse sicuramente migliore di un governo di politici. La casta, la credibilità all'estero, gli scandali dei finanziamenti pubblici ai partiti, il livello di corruzione pari solo all'Africa nera, tutto portava ad una sola conclusione: i partiti avevano fallito. Fu così che gli stessi italiani credettero di concepire da se' l'idea che affidarsi a degli esterni fosse meglio. L'imposizione di un governo di tecnici, convocato solo grazie a Giorgio Napolitano che ha nominato Monti senatore a vita, è sembrata come il miele che rende più dolce la medicina al fanciullo. Le regole della democrazia, la mancanza di accountability di questi personaggi, ovvero la responsabilità del rendere conto ai cittadini con un mandato revocabile, tutto è passato in secondo piano: “Francia o Spagna purchè se magna”.
Il governo Monti è formato da 17 ministri riconducibili a grandi banche, aziende, soci di concessionari pubblici, e la sua governance è improntata tutta sull'aumento dell'imposizione fiscale. Vediamo un sunto dei provvedimenti più importanti, comprensivi dell'inserimento del pareggio in bilancio in costituzione e della legge di stabilità, dovuti al Fiscal Compact dell'Unione Europea.
In tema immobiliare viene introdotta l'IMU, che sintetizza ICI ed IRPEF fondiaria. L'aliquota applicata è del 4 per mille sulle abitazioni principali, e del 7.6 per mille sugli altri immobili. I comuni sono responsabili dell'eventuale aumento dell'IMU per garantirsi gettito fiscale. Gli immobili all'estero verranno tassati con Ilvie, un'aliquota dello 0.76 al valore d'acquisto. La tassa sui rifiuti diventa Tares, con una quota di 0.30 euro a metro quadro.
Il bollo auto aumenta sia per le cilindrate basic sia per le super cilindrate. In base al riordino delle province, potranno aumentare anche le polizze RC auto.
In ambito bancario, l'orientamento è l'incremento dell'uso del danaro virtuale. Esso assicura anche la tracciabilità dei dati. Nasce Serpico: un computerone delle Agenzie delle Entrate che controlla tutti i movimenti bancari on line. Vengono scoraggiati i prelievi contanti tramite un limite ai 1000 euro. I bolli sui conti deposito subiscono un aumento dello 0.10% annuo. Sono introdotte commissioni sui prestiti in caso di sconfinamento.
Con la Legge di stabilità dell'ottobre 2012 l'Iva cresce di un punto percentuale. Sono così colpiti i beni di prima necessità. L'Irpef, dopo l'iniziale aumento dallo 0.9% all'1.23%, viene ridotta solo per gli ultimi due scaglioni più bassi. Aumenta l'accise sulla benzina. Il fabbisogno sanitario nazionale è tagliato di 1.5 miliardi. E'preventivata la chiusura di 250 ospedali. La Scuola pubblica è tagliata di 47.5 milioni di euro, l'Università di 300.
Per la pubblica amministrazione, le province sono ridotte da 86 a 51 e mutuate in enti di secondo livello. I contratti statali sono bloccati fino al 2014, ed è cancellata l'indennità di vacanza contrattuale. Scatta l'operazione cieli blu: illuminazione di notte è tagliata.
L'età pensionabile passa da 65 a 66 anni per gli uomini, da 60 a 62 anni per le donne. Gli anni di contributi passano da 40 a 42 per gli uomini, a 41 per le donne. Il ministro Elsa Fornero non assicura la copertura di 130mila esodati. Le pensioni di guerra e di invalidità saranno soggette a Irpef. La retribuizione dei giorni di permesso per l'assistenza ai disabili è tagliata del 50%.
Con la riforma del lavoro è ridotta la flessibilità in entrata e aumentata quella in uscita. I contratti a tempo determinato vengono scoraggiati con un'aliquota maggiorata. L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è modificato, e il licenziamento per motivi economici e disciplinari è facilitato. Il reintegro diviene infatti una remota possibilità. L'indennizzo di licenziamento passa a 12-24 mesi dai 15-27. L'apprendistato diviene il mezzo principale per inserirsi nel mondo del lavoro e per ottenere il contratto a tempo indeterminato.
Alla guida della RAI, società di televisione pubblica, Monti promuove presidente Anna Maria Tarantola, vice direttore della Banca d'Italia, e direttore generale Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind. Una politica mediatica a dir poco unilaterale. Tali politiche sono state fatte passare come super partes poiché fiscaliste, ma ora che si è aperta la compagna elettorale gli orientamenti sono tracciabili dagli appoggi sostenuti. Chi supporta Mario Monti? Possiamo divederli in piccoli interessi italiani e grandi interessi stranieri. In Italia ritroviamo nella lista Monti l'Udc di Casini, gli ex ministri Corrado Passera e Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant'Egidio), Gianfranco Fini e Futuro e Libertà, Luca Cordero di Montezemolo, il Vaticano, la CEI, l'Opus Dei (rappresentata già da un anno nel governo da Passera, suo azionario). E' quello che storicamente è chiamato il centro o eredità della Democrazia Cristiana. E'una benedizione che ha avuto un costo concreto, che si porta dietro l'associazionismo cattolico delle scuole paritarie, finanziate dal governo Monti a scapito delle pubbliche con 200 milioni di euro. Un retroterra che ha consentito l'esenzione dall'IMU per le proprietà del Vaticano, che priva lo Stato di 700 milioni di euro di entrate. La stessa rete di relazioni che ha permesso che, nel bel mezzo dei tagli alla sanità, ospedali in orbita Vaticano quali Il Bambin Gesu' e la Fondazione Gaslini di Genova, ricevessero finanziamenti statali rispettivamente per 12.5 e 5 milioni di euro. I grandi interessi stranieri che spingono per il professore fanno capo alla Commissione Trilaterale, di cui Monti è un ex presidente. E' un parlamento globale di personalità invitate, e non elette, fra banchieri, politici, industriali, accademici, editori. E'stato costituito negli anni settanta dal banchiere americano David Rockefeller. Le tre parti sono costituite da Europa, Stati Uniti e Giappone e si riuniscono in seduta plenaria almeno una volta l'anno attorno alle direttive di tecnocrazia e interdipendenza, ovvero togliere il potere ai politici e ai parlamenti per delegarlo ad un governo mondiale, modello G8. Essa si muove in simbiosi con il Bilderberg Group, piattaforma gemella che vanta anch'essa Monti fra le sue anime. L'Italia inaugurata un anno fa' è dunque indirizzata verso la cancellazione della sovranità nazionale, la formazione di governi non scelti che mettono al centro delle politiche il rigore dei bilanci al posto della dignità dell'individuo. Se l'accademia della linea Bocconi- Trilateral fosse producente, per lo meno nessuno eccepirebbe. Ma la disponibilità economica della popolazione è ridotta dalle tasse, la domanda diminuisce e il deficit pubblico non riesce a rientrare. Cifre di Bankitalia alla mano, nel 2012 il debito pubblico ha raggiunto il massimo storico di 2mila miliardi con il massimo aumento del 2.6% di pressione fiscale. Il tasso di inflazione ha toccato il suo picco degli ultimi 4 anni: il 3%, a dispetto del 2.8% del 2011. Il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alto consumo è salito dal 3.5% del 2011 al 4.3% del 2012. Le ore di cassa integrazione sono aumentate da un anno all'altro del + 12.1%. Il tasso di disoccupazione si aggira attorno all'11%. Il New York Times, il Daily Telegraph, tutti i massimi organi di economia internazionale hanno sconfessato il sobrio professorone.
Il Financial Times spara a zero con Wolfgang Munchau: «L’anno di Monti è stato una bolla, buona per gli investitori finché è durata. E probabilmente gli italiani e gli investitori stranieri non ci metteranno molto a capire che ben poco è cambiato nel corso dell’ultimo anno, ad eccezione che l’economia è caduta in una profonda depressione. Due cose devono essere sistemate in Italia: la prima è invertire immediatamente l’austerità, in sostanza smantellare il lavoro di Monti, e la seconda è scendere in campo contro Angela Merkel».
L'ultimo è Paul Krugman, nobel per l'economia: «Tecnocrati “responsabili” costringono le nazioni ad accettare la medicina amara dell’austerità; l’ultimo caso è l’Italia, dove Monti lascia in anticipo, fondamentalmente per aver portato l’Italia in depressione economica».
Dove Monti passa giace una nazione depressa, dove “il posto fisso è monotono”, “i giovani sono choosy e viziatelli”, “il posto fisso per tutti è una illusione”, “L'Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi avanti”. Tenendo questa frase montiana a mente, un altro paese con un ex presidente Trilateral al governo è la Grecia con il banchiere Lucas Papademous. E si noti in che condizioni versa.
Lo scenario elettorale sarà dunque presenziato dall'entrata di un ligneo cavallo di Troia: l'aspetto è quello di accademici in giacca e cravatta rispettati in sede internazionale, dai curricula spettacolari, dalle amicizie più rette, pubblicizzate dalla Chiesa Cattolica e dai vescovi, dirigenti delle università più prestigiose. Chi oserebbe dubitare di tali referenze? Forse solo i cittadini che hanno a cuore la sovranità e le regole democratiche della propria nazione. Una schiera di persone che dovrebbe essere la norma, poiché accomunate dalla giustizia sociale e dalla cura del più debole, naturali predisposizioni dell'uomo. Una composizione che al momento latita, in attesa di un porta bandiera contro la mediocrità dei falsi santi.

di Maria Giovanna Lanotte