21 febbraio 2009

La via dei soldi

mucchio-di-soldi
Di fronte alla crisi economica in atto il cittadino comune, italiano ed europeo, è preso da un senso di smarrimento. Ma esso non riguarda soltanto la consapevolezza che il misero stipendio ricevuto a fine mese è inadeguato a sostenere un livello appena decente di vita. E non è nemmeno e soltanto la paura del futuro che appare sempre più incerto per sé e per i propri figli e che soprattutto è un futuro sul quale nessuno di noi ha la capacità di incidere. Il vero smarrimento, che in breve finisce per trasformarsi in una rabbia cieca, è per esempio leggere sui giornali che la Banca centrale europea, o organismi consimili come la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale, chiedono ai governi di impedire aumenti di stipendi e salari oltre un certo livello per impedire l’innescarsi di dinamiche inflazionistiche, e poi nella pagina accanto leggere che il governo, nel caso specifico quello italiano, ha deciso di finanziare con qualche miliardo di euro un’azienda decotta come la Fiat e il mondo bancario messo in ginocchio dalle proprie speculazioni. Lo stesso governo, è bene dirlo, che appena pochi mesi prima, per la parte che gli compete, aveva spiegato che non c’erano in cassa soldi sufficienti per concedere, come facevano i re, aumenti di stipendio agli statali. Insomma, le banche come il Marchese del Grillo (io sò io..) e i cittadini e i lavoratori come gli altri poveri mortali (..e voi non siete un..). Una realtà per se stessa ben evidente ma che il governo non aveva mai così bene esplicitato.
Sono infatti le banche a comandare e a mandare avanti il sistema, i capitali devono pur potersi muovere liberamente all’interno del territorio dell’Unione, per quanto riguarda invece la forza lavoro, che cosa volete che sia? Anche il lavoro e i lavoratori sono merce che si può spostare a proprio piacimento. E se qualcuno non è d’accordo può anche uscire volontariamente dal meccanismo, tanto i sostituti nazionali ed esteri si potranno trovare tranquillamente.
Mal pagati o sottopagati cosa conta? Cosa contano i lavoratori davanti ai pescecane dell’Alta Finanza che dopo aver speculato massicciamente ora pretendono pure di ricevere sodi dallo Stato, cioè soldi nostri, e che nonostante questo riescono pure a restare al proprio posto? Ma adesso anche i lavoratori prendono atto della realtà che li circonda. Chi si informa bene, ricorda che gli azionisti e proprietari di quei giornali che difendono il sistema bancario e colpevolizzano le pretese “eccessive” di chi lavora, sono anche proprietari di aziende che quei giornali decantavano come sane e sulle cui azioni bisognava investire.
E sono anche azionisti delle banche che finanziano tali aziende e di cui possiedono azioni. Insomma il sistema economico che mette sotto accusa la rabbia sacrosanta di chi lavora, è lo stesso che, attraverso gli incroci azionari, si chiude costantemente a riccio in difesa dei propri interessi e dei propri privilegi e che riesce a pompare risorse da quello Stato, da quel governo e da quei partiti, della maggioranza e dell’opposizione, ai quali è strettamente legato. La crisi scoppiata in America, il centro della speculazione mondiale, si è potuta diffondere anche in Europa, nei termini in cui è avvenuto, perché i sistemi economici delle due sponde dell’Atlantico sono profondamente legati. Ma c’è dell’altro. La crisi ha avuto effetti devastanti in Europa e ha visto l’adozione di misure che alla fine beneficeranno gli speculatori, perché la politica, europea e italiana, ha rinunciato a svolgere il suo ruolo.
Che non deve essere quello di limitarsi ad essere l’amministratore delegato “ufficiale e legale” degli interessi dell’economia e della finanza, con la politica “marxianamente” considerata come sovrastruttura degli interessi dei magnati privati, ma deve invece arrivare a definire quali sono le priorità che uno Stato deve perseguire. Un governo deve fare scelte nell’interesse di tutti, nell’interesse nazionale, tutelando le categorie più deboli dall’arroganza dei più forti e dei più potenti. Un governo non deve insomma limitarsi a dettare delle regole generali e poi restare lì a guardare che esse siano rispettate dagli attori in campo. Un governo deve dare una impronta precisa alla propria azione in campo economico e non cercare di differenziarsi da un altro per banalità irrilevanti come potrebbero essere la posizione sull’aborto o sul matrimonio dei gay. Le soluzioni date in America e in Europa alla crisi finanziaria, hanno ulteriormente evidenziato che è in atto un vergognoso trasferimento di ricchezza finanziaria, che farà presto a trasformarsi in reale, da parte di chi ha e aveva già poco a chi, invece di suo, aveva molto e che continua ad avere abbastanza o troppo anche dopo aver sperperato buona parte della sua ricchezza in operazioni speculative tese ad arricchirsi ulteriormente. Il fatto nuovo, rispetto al passato, è che questo meccanismo si sta evidenziando come macroscopico agli occhi di chi è costretto ogni giorno a tirare la cinghia o si trova ormai da tempo in uno stato di autentica povertà. I potenti del mondo quindi farebbero bene a tenere “marxianamente” presente che in tal modo si è provocata una povertà di massa e al tempo stesso si è innescata una miscela pronta ad esplodere e a spazzare via con moti e rivolte di piazza un intero sistema globale basato sull’arbitrio di pochi.
di Andrea Angelini

Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale

inchiesta-fondi-europei
I politici criticano le gratifiche distribuite dalle grandi banche ai loro dirigenti. La stampa segue a ruota, ma i bonus sono solo la punta dell'iceberg. Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale. E lo stato è responsabile quanto le banche.

La commissione che controlla il Tarp, il piano di salvataggio delle banche di Henry Paulson e Ben Bernanke varato lo scorso autunno, ha scoperto che il contribuente statunitense ha pagato troppo per l'acquisto dei titoli spazzatura presenti nel portafoglio delle banche. Su 254 miliardi di dollari elargiti fino a oggi, lo stato ha ricevuto beni pari a 176 miliardi.

Resta quindi un buco da 78 miliardi, che corrisponde a cinquanta volte l'ammontare dei bonus distribuiti ai manager dal 2000. Se si considera che il Tarp fornisce denaro contante e il 50 per cento dei bonus è costituito da titoli spazzatura, la proporzione sale.

Eppure la notizia dello spreco di denaro pubblico passa inosservata, perché si parla solo della decisione di Barack Obama di limitare gli stipendi dei manager a mezzo milione di dollari all'anno. Con questa misura il contribuente impiegherà 150 anni per recuperare i 78 miliardi persi negli ultimi tre mesi. Forse ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata?
di Loretta Napoleoni

La "depressione" più grande








Nel 2009 stiamo per assistere al peggiore collasso economico di sempre, la "Depressione piu' Grande", dice Gerald Celente, previsore di tendenze Americano. Egli crede che la faccenda sara' molto violente negli USA, con una possibile rivolta fiscale.

RT: La fragile economia USA si e' incontrata con salvataggi bancari e piani di stimolo. Quindi cosa dobbiamo aspettarci nel 2009 ? Nel rispondere a questa domanda e' qui con me Gerald Celente, fondatore e direttore dell'istituto di ricerca di tendenze. (che pubblica Trend Journal, NdT). Grazie per essere qui con me.

Gerald Celente: Piacere mio.

Nella foto: Gerard Celente

RT: Come definirebbe la tendenza economica che le i ha previsto per il 2009 ?

GC: Stiamo per assistere ad un collasso economico che il mondo non ha mai visto prima. E non solo negli USA, sara' globale. Alla fine del 2008 abbiamo osservato le vendite Natalizie: abbigliamento femminile giu' del 23%, mobili e apparecchiature elettroniche giu' del 27%, beni di lusso giu' del 35%. Questi sono collassi da Era Depressionaria. Abbiamo assistito a numerose bancarotte, tipo quelle delle catene "Circuit City" e " Linens and Things" Una bancarotta dopo l'altra. Abbiamo visto negozi chiudere. Starbucks, Home D&D power e via discorrendo.
La domanda che sorge riguarda chi si prendera' lo spazio reso disponibile dei negozi falliti ? Chi lo affittera' ? La risposta e' - nessuno. Se diamo un'occhiata al collasso finanziario del 2008, ci ricordiamo della cricca della Merryl Linch nascondersi sotto il letto, ed i ragazzi della Lehman andare in bancarotta. Avete visto aziende di titoli, di intermediazione e banche andare a pancia all'aria. Chi affittera' tutto lo spazio commerciale disponibile che prima queste aziende occupavano ? La risposta e' - nessuno. Il collasso del mercato immobiliare commerciale nel 2009 fara' sembrare quello del mercato residenziale uno scherzo.

RT: Lei usa la Grande Depressione come un'analogia, una comparazione. Durante la Grande Depressione la disoccupazione era al 25%. Ora questo numero e' aumentato di oltre il 7,2. E' un numero destinato a salire ?

GC: Dobbiamo guardare i numeri reali. Ci sono due tipi di statistiche ghe il governo usa. Quando misurano la disoccupazione, non considerano la gente che non cerca piu' lavoro perche' ormai scoraggiata, non essendo riuscita a trovare un impiego dopo averlo cercato a lungo. Ed inoltre non includono i lavoratori part time. Se aggiungiamo anche queste cifre, il numero sale al 13,7% E sono numeri governativi. E' questo e' solo l'inizio. E ricordiamo che gli eventi correnti formano le tendenze future.
Cosa abbiamo visto ? Abbiamo visto in un solo giorno 61,000 posti di lavoro evaporare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Perche', come menzionato, con il collasso del mercato immobiliare commerciale, ed con il ridimensionamento di Starbucks e Macy, significa che siamo sull'orlo del precipizio. Dobbiamo considerare non solo le persone che non lavorano piu' in queste aziende, ma che dire di tutto l'indotto ? Pubblicita', artigiani. Anche queste aziende cominceranno a licenziare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Ed in questo contesto ci sono i presupposti che sia anche peggio.

RT: Cosa dobbiamo aspettarci per la societa', la vita di tutti i giorni, i rapporti interpersonali, crimine ?

GC: Quando dico che sta per essere peggio della Grande Depressione, usiamo il termine La piu' Grande Depressione. Oltretutto, usare i modelli e le soluzioni del 1930 per tirare fuori dai guai gli USA e' veramente stupido. Allora durante la Depressione, molta gente non possedeva case. Non c'erano i mutui immobiliari. E sempre allora la gente non aveva carte di credito. I consumatori non avevano debiti per 14 trilioni di dollari. A quei tempi avevamo una base manifatturiera che ha contribuito a portare il mondo fuori della Grande Depressione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ora tutto questo non c'e' piu'.
La gente ora e' al limite. E' sotto stress. Gli USA sono la nazione piu' depressa al mondo oggi. Usano piu' antidepressivi che qualsiasi altro popolo, senza contare gli altri innumerevoli farmaci che usano. Stiamo per assistere ad un aumento dei livelli di crimini che potranno rivaleggiare con quelli del terzo mondo. Benvenuti a Mexico City. Stiamo per assistere a rapimenti in questo paese, come spesso avviene in altre nazioni sottosviluppate. Sta per diventare un America molto violenta.

RT: Non sta esagerando ?

G.C.: Non sto esagerando. I fatti sono tutti li' . Ho un detto: quando la gente perde tutto e non ha niente da perdere, perde ogni inibizione. Sta per esserci un'altra rivoluzione in questo paese.

RT: Quando questa rivoluzione che lei ha previsto nel suo Trend Journal accadra', e cosa la scatenera' ?

G.C.: Stiamo per assistere ad una rivolta fiscale. La gente e' ad uno stipendio dal perdere ogni cosa. Assisteremo a ulteriori fallimenti e gente licenziata. La gente e' al limite massimo. E cosa fanno nello Stato di New York ? Propongono 130 nuove tasse, aumentano le tasse sul venduto. Sta per esserci una rivolta fiscale in questo paese, prima sulle tasse di proprieta', poi sulle tasse scolastiche. Questo e' cio' che stiamo per assistere.

RT: Crede che la gente non speri che Obama fara' la differenza? GC: La gente e' piena di speranza, ma sono anche disperati e pieni di paura. Quindi si attaccano ad ogni cosa. Ma guardiamo i fatti. L'uomo del cambiamento. Chi ha portato con se a Washington ? Come si suol dire, riconosci la gente dalla proprie azioni. Guardiamo il suo segretario al tesoro., Timothy Geithner, a Robert Rubin dell'amministrazione Clinton, l'ex presidente della Federal Reserve di New York. Cambiamento ? E che dire di Larry Summers, l'ex segretario al tesoro di Clinton ? Ho un po' di esperienza e dico che non mi ricordo di un presidente eletto che porti nell'amministrazione, piu' o meno le stesse persone del gruppo di sicurezza nazionale di un'amministrazione precedente.

RT: Ma non crede che Obama una qualche differenza potra' farla ?

G.C.: Riconosci la gente dalla proprie azioni ! Se prendo in squadra un battitore che spara la palla fuori campo ad ogni colpo, e voglio che giochi nei campionati mondiali, non crede che provera' a colpire oltre la rete ? Hanno preso Larry Summers, Timothy Geithner. Guardi la squadra, Guardi chi sono. Sono artisti del colpo vincente. Ognuno di loro. E la cosa che sanno fare meglio e' quella di non sporcarsi le unghie delle mani.

RT: C'era una frase nel suo rapporto nel "Trend Journal" che ha veramente attirato la mia attenzione. Lei ha scritto " Nel 11/9 coloro che hanno dato ascolto alle autorita', sono crollati insieme alle torri". Quindi quello che vuol dire agli Americani e' di non dare ascolto alle autorita' che affermano che il programma di stimolo economico migliorera' la situazione ? E' questa l'analogia ?

G.C.: Guardi le mie labbra. Nessuna nuova tassa, Non ho fatto sesso con quella donna, Monica Lewinski. Ho fumato ma non inalavo. Saddam Hussein ha armi di distruzione di massa e legami con Al-Qaeda. Perche' qualcuno dovrebbe credere a questa gente ?

RT: Quindi cosa gli Americani dovrebbero fare se non possono avere fiducia nei loro politici ?

G.C.: Personalmente io compro oro, E ho suggerito l'opzione oro fino dal 2001. Abbiamo toccato il fondo ed ora (l'oro) dovrebbe risalire fino a 275 (dollari oncia, NdT).
Numero due, non spendere un centesimo che non sia strettamente necessario.

RT: Quali saranno i mestieri che potranno avere delle opportunita' quest'anno?

G.C.: Qualsiasi cosa che abbia a che fare con la salute. Qualsiasi. Sara' un'industria in ascesa. E fortunatamente molta gente sara' disposta a spendere molto denaro in quel settore in quanto grossa parte della spesa sara' rappresentata dalle cure per gli anziani. Ed un altro settore interessante sara' quello relativo all'efficienza ed al risparmio energetico, qualsiasi cosa di provata efficacia tecnologica in grado di risparmiare denaro e di farne fare.

RT: E che mi dice sulla geopolitica, a quali tendenze assisteremo nelle relazioni tra USA e resto del mondo ?

G.C.: Bene, il resto del mondo e' molto speranzoso, usando la parola "speranza" con l'amministrazione Obama. Tuttavia, dobbiamo prima vedere cosa accadra', ma fino ad ora e mi ripeto, riconosci la gente dalla proprie azioni. Obama, all'inizio della campagna, aveva l'intenzione di ritirarsi dall'Iraq. Non appena diventato presidente stava per cominciare a portare i soldati a casa. Ora questi non lasceranno l'Iraq per 16 mesi e gli ultimi rapporti dicono che incrementeranno le truppo di 40.000 unita'. Sta anche parlando di attacchi preventivi in Pakistan. Quindi non sembra proprio che ci possa essere un ammorbidimento delle relazioni geopolitiche.
Uno dei fattori ai quali stiamo guardando con attenzione, e oltretutto nel momento peggiore nel quale potrebbe accadere, e' cio' che succede nel Medio Oriente, nella guerra tra Israele e Gaza Da cio' che sta emergendo dai rapporti analizzati, esiste la possibilita' che Israele attacchi l'Iran. Se cio' accadesse questo comincerebbe la Terza Guerra Mondiale. Se la guerra attuale si diffonde oltre Gaza, infiammera' tutto il Medio Oriente. Cio' potra' causare una crisi del petrolio analoga a quella del 1973, che fu il seguito della guerra Arabo Israeliana. Questa e' la nostra maggiore preoccupazione. Stiamo anche assistendo e ci chiediamo se Obama continuera' nell'installazione del cosiddetto scudo difensivo missilistico in Polonia ed nella Repubblica Ceca, e se continueranno a fare pressione sulla Georgia. Se cio' continuasse, stiamo per assistere al riaccendersi della Guerra Fredda.

RT: Lei e' un anticipatore di tendenze fino dal 1980, da piu' di due decadi. Come raccoglie e elabora le sue informazioni e perche' crede di essere cosi accurato il piu' delle volte ?

G.C.: Gli eventi correnti formano le tendenze . Potete vedere cio' che sta accadendo. Un grande studioso ha detto "Nel momento attuale cammina gia' il domani". Quindi noi diciamo che gli eventi attuali formano la tendenza futura. Ma quando la gente guarda alle tendenze, lo fa con un approccio personale, colorandolo con la propria ideologia, le proprie credenze. E' cio' che vogliono, sperano e desiderano.
Io sono un ateo politico. Guardo alle cose come realmente sono, non nel modo in cui vorrei fossero. Non le coloro né provo a cambiarne l'essenza per la mia ideologia. Inoltre una delle cose che facciamo differentemente qui al Trend Research Institute e' nel guardare su base globale in oltre 300 differenti categorie. Analizziamo l'economia, la politica, i cambiamenti familiari, la geopolitica. E facciamo collegamenti tra le diverse discipline continuamente.

RT: Come puo' l'America uscire dalla situazione ?

G.C.: Tutto quello che dovete fare e' guardare indietro al 1990 quando l'America e' entrata in recessione. Avevamo una disoccupazione al 7,2 nel 1993. Cio' che ha tirato fuori gli USA dalla recessione del 1990 e' stato qualcosa chiamata " rivoluzione Internet" che aveva con se una capacita' produttiva. Prodotti furono inventati, disegnati, prodotti, commercializzati e serviti. Quindi bisogna chiedere nuovi lavori, energie alternative, Qualunque cosa che possa fare avanzare gli USA nel 21 secolo in maniera intelligente. Questo e' dove le opportunita' di lavoro presumibilmente saranno.


di Gerald Celente

21 febbraio 2009

La via dei soldi

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Di fronte alla crisi economica in atto il cittadino comune, italiano ed europeo, è preso da un senso di smarrimento. Ma esso non riguarda soltanto la consapevolezza che il misero stipendio ricevuto a fine mese è inadeguato a sostenere un livello appena decente di vita. E non è nemmeno e soltanto la paura del futuro che appare sempre più incerto per sé e per i propri figli e che soprattutto è un futuro sul quale nessuno di noi ha la capacità di incidere. Il vero smarrimento, che in breve finisce per trasformarsi in una rabbia cieca, è per esempio leggere sui giornali che la Banca centrale europea, o organismi consimili come la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale, chiedono ai governi di impedire aumenti di stipendi e salari oltre un certo livello per impedire l’innescarsi di dinamiche inflazionistiche, e poi nella pagina accanto leggere che il governo, nel caso specifico quello italiano, ha deciso di finanziare con qualche miliardo di euro un’azienda decotta come la Fiat e il mondo bancario messo in ginocchio dalle proprie speculazioni. Lo stesso governo, è bene dirlo, che appena pochi mesi prima, per la parte che gli compete, aveva spiegato che non c’erano in cassa soldi sufficienti per concedere, come facevano i re, aumenti di stipendio agli statali. Insomma, le banche come il Marchese del Grillo (io sò io..) e i cittadini e i lavoratori come gli altri poveri mortali (..e voi non siete un..). Una realtà per se stessa ben evidente ma che il governo non aveva mai così bene esplicitato.
Sono infatti le banche a comandare e a mandare avanti il sistema, i capitali devono pur potersi muovere liberamente all’interno del territorio dell’Unione, per quanto riguarda invece la forza lavoro, che cosa volete che sia? Anche il lavoro e i lavoratori sono merce che si può spostare a proprio piacimento. E se qualcuno non è d’accordo può anche uscire volontariamente dal meccanismo, tanto i sostituti nazionali ed esteri si potranno trovare tranquillamente.
Mal pagati o sottopagati cosa conta? Cosa contano i lavoratori davanti ai pescecane dell’Alta Finanza che dopo aver speculato massicciamente ora pretendono pure di ricevere sodi dallo Stato, cioè soldi nostri, e che nonostante questo riescono pure a restare al proprio posto? Ma adesso anche i lavoratori prendono atto della realtà che li circonda. Chi si informa bene, ricorda che gli azionisti e proprietari di quei giornali che difendono il sistema bancario e colpevolizzano le pretese “eccessive” di chi lavora, sono anche proprietari di aziende che quei giornali decantavano come sane e sulle cui azioni bisognava investire.
E sono anche azionisti delle banche che finanziano tali aziende e di cui possiedono azioni. Insomma il sistema economico che mette sotto accusa la rabbia sacrosanta di chi lavora, è lo stesso che, attraverso gli incroci azionari, si chiude costantemente a riccio in difesa dei propri interessi e dei propri privilegi e che riesce a pompare risorse da quello Stato, da quel governo e da quei partiti, della maggioranza e dell’opposizione, ai quali è strettamente legato. La crisi scoppiata in America, il centro della speculazione mondiale, si è potuta diffondere anche in Europa, nei termini in cui è avvenuto, perché i sistemi economici delle due sponde dell’Atlantico sono profondamente legati. Ma c’è dell’altro. La crisi ha avuto effetti devastanti in Europa e ha visto l’adozione di misure che alla fine beneficeranno gli speculatori, perché la politica, europea e italiana, ha rinunciato a svolgere il suo ruolo.
Che non deve essere quello di limitarsi ad essere l’amministratore delegato “ufficiale e legale” degli interessi dell’economia e della finanza, con la politica “marxianamente” considerata come sovrastruttura degli interessi dei magnati privati, ma deve invece arrivare a definire quali sono le priorità che uno Stato deve perseguire. Un governo deve fare scelte nell’interesse di tutti, nell’interesse nazionale, tutelando le categorie più deboli dall’arroganza dei più forti e dei più potenti. Un governo non deve insomma limitarsi a dettare delle regole generali e poi restare lì a guardare che esse siano rispettate dagli attori in campo. Un governo deve dare una impronta precisa alla propria azione in campo economico e non cercare di differenziarsi da un altro per banalità irrilevanti come potrebbero essere la posizione sull’aborto o sul matrimonio dei gay. Le soluzioni date in America e in Europa alla crisi finanziaria, hanno ulteriormente evidenziato che è in atto un vergognoso trasferimento di ricchezza finanziaria, che farà presto a trasformarsi in reale, da parte di chi ha e aveva già poco a chi, invece di suo, aveva molto e che continua ad avere abbastanza o troppo anche dopo aver sperperato buona parte della sua ricchezza in operazioni speculative tese ad arricchirsi ulteriormente. Il fatto nuovo, rispetto al passato, è che questo meccanismo si sta evidenziando come macroscopico agli occhi di chi è costretto ogni giorno a tirare la cinghia o si trova ormai da tempo in uno stato di autentica povertà. I potenti del mondo quindi farebbero bene a tenere “marxianamente” presente che in tal modo si è provocata una povertà di massa e al tempo stesso si è innescata una miscela pronta ad esplodere e a spazzare via con moti e rivolte di piazza un intero sistema globale basato sull’arbitrio di pochi.
di Andrea Angelini

Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale

inchiesta-fondi-europei
I politici criticano le gratifiche distribuite dalle grandi banche ai loro dirigenti. La stampa segue a ruota, ma i bonus sono solo la punta dell'iceberg. Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale. E lo stato è responsabile quanto le banche.

La commissione che controlla il Tarp, il piano di salvataggio delle banche di Henry Paulson e Ben Bernanke varato lo scorso autunno, ha scoperto che il contribuente statunitense ha pagato troppo per l'acquisto dei titoli spazzatura presenti nel portafoglio delle banche. Su 254 miliardi di dollari elargiti fino a oggi, lo stato ha ricevuto beni pari a 176 miliardi.

Resta quindi un buco da 78 miliardi, che corrisponde a cinquanta volte l'ammontare dei bonus distribuiti ai manager dal 2000. Se si considera che il Tarp fornisce denaro contante e il 50 per cento dei bonus è costituito da titoli spazzatura, la proporzione sale.

Eppure la notizia dello spreco di denaro pubblico passa inosservata, perché si parla solo della decisione di Barack Obama di limitare gli stipendi dei manager a mezzo milione di dollari all'anno. Con questa misura il contribuente impiegherà 150 anni per recuperare i 78 miliardi persi negli ultimi tre mesi. Forse ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata?
di Loretta Napoleoni

La "depressione" più grande








Nel 2009 stiamo per assistere al peggiore collasso economico di sempre, la "Depressione piu' Grande", dice Gerald Celente, previsore di tendenze Americano. Egli crede che la faccenda sara' molto violente negli USA, con una possibile rivolta fiscale.

RT: La fragile economia USA si e' incontrata con salvataggi bancari e piani di stimolo. Quindi cosa dobbiamo aspettarci nel 2009 ? Nel rispondere a questa domanda e' qui con me Gerald Celente, fondatore e direttore dell'istituto di ricerca di tendenze. (che pubblica Trend Journal, NdT). Grazie per essere qui con me.

Gerald Celente: Piacere mio.

Nella foto: Gerard Celente

RT: Come definirebbe la tendenza economica che le i ha previsto per il 2009 ?

GC: Stiamo per assistere ad un collasso economico che il mondo non ha mai visto prima. E non solo negli USA, sara' globale. Alla fine del 2008 abbiamo osservato le vendite Natalizie: abbigliamento femminile giu' del 23%, mobili e apparecchiature elettroniche giu' del 27%, beni di lusso giu' del 35%. Questi sono collassi da Era Depressionaria. Abbiamo assistito a numerose bancarotte, tipo quelle delle catene "Circuit City" e " Linens and Things" Una bancarotta dopo l'altra. Abbiamo visto negozi chiudere. Starbucks, Home D&D power e via discorrendo.
La domanda che sorge riguarda chi si prendera' lo spazio reso disponibile dei negozi falliti ? Chi lo affittera' ? La risposta e' - nessuno. Se diamo un'occhiata al collasso finanziario del 2008, ci ricordiamo della cricca della Merryl Linch nascondersi sotto il letto, ed i ragazzi della Lehman andare in bancarotta. Avete visto aziende di titoli, di intermediazione e banche andare a pancia all'aria. Chi affittera' tutto lo spazio commerciale disponibile che prima queste aziende occupavano ? La risposta e' - nessuno. Il collasso del mercato immobiliare commerciale nel 2009 fara' sembrare quello del mercato residenziale uno scherzo.

RT: Lei usa la Grande Depressione come un'analogia, una comparazione. Durante la Grande Depressione la disoccupazione era al 25%. Ora questo numero e' aumentato di oltre il 7,2. E' un numero destinato a salire ?

GC: Dobbiamo guardare i numeri reali. Ci sono due tipi di statistiche ghe il governo usa. Quando misurano la disoccupazione, non considerano la gente che non cerca piu' lavoro perche' ormai scoraggiata, non essendo riuscita a trovare un impiego dopo averlo cercato a lungo. Ed inoltre non includono i lavoratori part time. Se aggiungiamo anche queste cifre, il numero sale al 13,7% E sono numeri governativi. E' questo e' solo l'inizio. E ricordiamo che gli eventi correnti formano le tendenze future.
Cosa abbiamo visto ? Abbiamo visto in un solo giorno 61,000 posti di lavoro evaporare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Perche', come menzionato, con il collasso del mercato immobiliare commerciale, ed con il ridimensionamento di Starbucks e Macy, significa che siamo sull'orlo del precipizio. Dobbiamo considerare non solo le persone che non lavorano piu' in queste aziende, ma che dire di tutto l'indotto ? Pubblicita', artigiani. Anche queste aziende cominceranno a licenziare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Ed in questo contesto ci sono i presupposti che sia anche peggio.

RT: Cosa dobbiamo aspettarci per la societa', la vita di tutti i giorni, i rapporti interpersonali, crimine ?

GC: Quando dico che sta per essere peggio della Grande Depressione, usiamo il termine La piu' Grande Depressione. Oltretutto, usare i modelli e le soluzioni del 1930 per tirare fuori dai guai gli USA e' veramente stupido. Allora durante la Depressione, molta gente non possedeva case. Non c'erano i mutui immobiliari. E sempre allora la gente non aveva carte di credito. I consumatori non avevano debiti per 14 trilioni di dollari. A quei tempi avevamo una base manifatturiera che ha contribuito a portare il mondo fuori della Grande Depressione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ora tutto questo non c'e' piu'.
La gente ora e' al limite. E' sotto stress. Gli USA sono la nazione piu' depressa al mondo oggi. Usano piu' antidepressivi che qualsiasi altro popolo, senza contare gli altri innumerevoli farmaci che usano. Stiamo per assistere ad un aumento dei livelli di crimini che potranno rivaleggiare con quelli del terzo mondo. Benvenuti a Mexico City. Stiamo per assistere a rapimenti in questo paese, come spesso avviene in altre nazioni sottosviluppate. Sta per diventare un America molto violenta.

RT: Non sta esagerando ?

G.C.: Non sto esagerando. I fatti sono tutti li' . Ho un detto: quando la gente perde tutto e non ha niente da perdere, perde ogni inibizione. Sta per esserci un'altra rivoluzione in questo paese.

RT: Quando questa rivoluzione che lei ha previsto nel suo Trend Journal accadra', e cosa la scatenera' ?

G.C.: Stiamo per assistere ad una rivolta fiscale. La gente e' ad uno stipendio dal perdere ogni cosa. Assisteremo a ulteriori fallimenti e gente licenziata. La gente e' al limite massimo. E cosa fanno nello Stato di New York ? Propongono 130 nuove tasse, aumentano le tasse sul venduto. Sta per esserci una rivolta fiscale in questo paese, prima sulle tasse di proprieta', poi sulle tasse scolastiche. Questo e' cio' che stiamo per assistere.

RT: Crede che la gente non speri che Obama fara' la differenza? GC: La gente e' piena di speranza, ma sono anche disperati e pieni di paura. Quindi si attaccano ad ogni cosa. Ma guardiamo i fatti. L'uomo del cambiamento. Chi ha portato con se a Washington ? Come si suol dire, riconosci la gente dalla proprie azioni. Guardiamo il suo segretario al tesoro., Timothy Geithner, a Robert Rubin dell'amministrazione Clinton, l'ex presidente della Federal Reserve di New York. Cambiamento ? E che dire di Larry Summers, l'ex segretario al tesoro di Clinton ? Ho un po' di esperienza e dico che non mi ricordo di un presidente eletto che porti nell'amministrazione, piu' o meno le stesse persone del gruppo di sicurezza nazionale di un'amministrazione precedente.

RT: Ma non crede che Obama una qualche differenza potra' farla ?

G.C.: Riconosci la gente dalla proprie azioni ! Se prendo in squadra un battitore che spara la palla fuori campo ad ogni colpo, e voglio che giochi nei campionati mondiali, non crede che provera' a colpire oltre la rete ? Hanno preso Larry Summers, Timothy Geithner. Guardi la squadra, Guardi chi sono. Sono artisti del colpo vincente. Ognuno di loro. E la cosa che sanno fare meglio e' quella di non sporcarsi le unghie delle mani.

RT: C'era una frase nel suo rapporto nel "Trend Journal" che ha veramente attirato la mia attenzione. Lei ha scritto " Nel 11/9 coloro che hanno dato ascolto alle autorita', sono crollati insieme alle torri". Quindi quello che vuol dire agli Americani e' di non dare ascolto alle autorita' che affermano che il programma di stimolo economico migliorera' la situazione ? E' questa l'analogia ?

G.C.: Guardi le mie labbra. Nessuna nuova tassa, Non ho fatto sesso con quella donna, Monica Lewinski. Ho fumato ma non inalavo. Saddam Hussein ha armi di distruzione di massa e legami con Al-Qaeda. Perche' qualcuno dovrebbe credere a questa gente ?

RT: Quindi cosa gli Americani dovrebbero fare se non possono avere fiducia nei loro politici ?

G.C.: Personalmente io compro oro, E ho suggerito l'opzione oro fino dal 2001. Abbiamo toccato il fondo ed ora (l'oro) dovrebbe risalire fino a 275 (dollari oncia, NdT).
Numero due, non spendere un centesimo che non sia strettamente necessario.

RT: Quali saranno i mestieri che potranno avere delle opportunita' quest'anno?

G.C.: Qualsiasi cosa che abbia a che fare con la salute. Qualsiasi. Sara' un'industria in ascesa. E fortunatamente molta gente sara' disposta a spendere molto denaro in quel settore in quanto grossa parte della spesa sara' rappresentata dalle cure per gli anziani. Ed un altro settore interessante sara' quello relativo all'efficienza ed al risparmio energetico, qualsiasi cosa di provata efficacia tecnologica in grado di risparmiare denaro e di farne fare.

RT: E che mi dice sulla geopolitica, a quali tendenze assisteremo nelle relazioni tra USA e resto del mondo ?

G.C.: Bene, il resto del mondo e' molto speranzoso, usando la parola "speranza" con l'amministrazione Obama. Tuttavia, dobbiamo prima vedere cosa accadra', ma fino ad ora e mi ripeto, riconosci la gente dalla proprie azioni. Obama, all'inizio della campagna, aveva l'intenzione di ritirarsi dall'Iraq. Non appena diventato presidente stava per cominciare a portare i soldati a casa. Ora questi non lasceranno l'Iraq per 16 mesi e gli ultimi rapporti dicono che incrementeranno le truppo di 40.000 unita'. Sta anche parlando di attacchi preventivi in Pakistan. Quindi non sembra proprio che ci possa essere un ammorbidimento delle relazioni geopolitiche.
Uno dei fattori ai quali stiamo guardando con attenzione, e oltretutto nel momento peggiore nel quale potrebbe accadere, e' cio' che succede nel Medio Oriente, nella guerra tra Israele e Gaza Da cio' che sta emergendo dai rapporti analizzati, esiste la possibilita' che Israele attacchi l'Iran. Se cio' accadesse questo comincerebbe la Terza Guerra Mondiale. Se la guerra attuale si diffonde oltre Gaza, infiammera' tutto il Medio Oriente. Cio' potra' causare una crisi del petrolio analoga a quella del 1973, che fu il seguito della guerra Arabo Israeliana. Questa e' la nostra maggiore preoccupazione. Stiamo anche assistendo e ci chiediamo se Obama continuera' nell'installazione del cosiddetto scudo difensivo missilistico in Polonia ed nella Repubblica Ceca, e se continueranno a fare pressione sulla Georgia. Se cio' continuasse, stiamo per assistere al riaccendersi della Guerra Fredda.

RT: Lei e' un anticipatore di tendenze fino dal 1980, da piu' di due decadi. Come raccoglie e elabora le sue informazioni e perche' crede di essere cosi accurato il piu' delle volte ?

G.C.: Gli eventi correnti formano le tendenze . Potete vedere cio' che sta accadendo. Un grande studioso ha detto "Nel momento attuale cammina gia' il domani". Quindi noi diciamo che gli eventi attuali formano la tendenza futura. Ma quando la gente guarda alle tendenze, lo fa con un approccio personale, colorandolo con la propria ideologia, le proprie credenze. E' cio' che vogliono, sperano e desiderano.
Io sono un ateo politico. Guardo alle cose come realmente sono, non nel modo in cui vorrei fossero. Non le coloro né provo a cambiarne l'essenza per la mia ideologia. Inoltre una delle cose che facciamo differentemente qui al Trend Research Institute e' nel guardare su base globale in oltre 300 differenti categorie. Analizziamo l'economia, la politica, i cambiamenti familiari, la geopolitica. E facciamo collegamenti tra le diverse discipline continuamente.

RT: Come puo' l'America uscire dalla situazione ?

G.C.: Tutto quello che dovete fare e' guardare indietro al 1990 quando l'America e' entrata in recessione. Avevamo una disoccupazione al 7,2 nel 1993. Cio' che ha tirato fuori gli USA dalla recessione del 1990 e' stato qualcosa chiamata " rivoluzione Internet" che aveva con se una capacita' produttiva. Prodotti furono inventati, disegnati, prodotti, commercializzati e serviti. Quindi bisogna chiedere nuovi lavori, energie alternative, Qualunque cosa che possa fare avanzare gli USA nel 21 secolo in maniera intelligente. Questo e' dove le opportunita' di lavoro presumibilmente saranno.


di Gerald Celente