01 agosto 2013

Moro fu ucciso per


zzzsss
Imposimato conferma: “Moro fu ucciso per volere di Andreotti e Cossiga, responsabili della stragi: da Piazza Fontana a Via D’Amelio”
Ferdinando Imposimato torna a parlare del caso del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro e lo fa puntando il dito contro quelli che allora erano i vertici dello stato e della Democrazia Cristiana: Giulio Andreotti e Francesco Cossiga.
L’ex giudice istruttore della vicenda dice: “L’uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri”. Poi ha aggiunto: “Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto. I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri. Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell’uccisione ricevettero l’ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia”.
“Quei politici – ha detto Imposimato – sono responsabili anche delle stragi: da Piazza Fontana a quelle di Via D’Amelio. Lo specchietto per le allodole si chiama Gladio. A Falcone e Borsellino rimprovero soltanto di non aver detto quanto sapevano, perché avevano capito e intuito tutto, tacendo per rispetto delle istituzioni. Per ucciderli Cosa Nostra ha eseguito il volere della Falange Armata, una frangia dei servizi segreti”.
Ferdinando Imposimato appena un mese fa ha presentato un esposto alla Procura di Roma, affermando che le forze dell’ordine sapevano dove si trovava la prigione di Aldo Moro. Per questo i magistrati hanno aperto un fascicolo per valutare se esistano i presupposti per riaprire il caso Moro.
Nel testo di Imposimato ci sono le rivelazioni di 4 appartenenti a forze dell’ordine e armate secondo cui il covo Br di via Montalcini fu monitorato per settimane. Ma non è tutto: recentemente la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine relativo alle dichiarazioni di due artificieri, che hanno raccontato come il ritrovamento della Renault 4 contenente il cadavere di Moro sia avvenuto alle 11, e come sul posto fosse stato presente fin da subito Francesco Cossiga.
Fonte: articolotre.com

30 luglio 2013

Detroit è la battaglia del secolo!


Il 19 luglio, nel corso di una webcast dal vivo, Lyndon LaRouche ha avvertito che se gli Stati Uniti non torneranno alla legge Glass-Steagall, "potremo dire addio alla nazione". E’ impossibile salvare le banche del sistema finanziario transatlantico; esse finiranno col fare default verso i loro creditori, e la maggior parte della popolazione di Europa e Stati Uniti verrà lasciata per strada a morire di fame.

Un esempio terrificante di questo si può vedere a Detroit, che il 18 ha dichiarato la bancarotta, la città più grande a farlo nella storia degli Stati Uniti. L’Emergency Financial Manager Kevyn Orr ha imposto un accordo secondo cui verrà garantito ai banchieri, inclusi quelli coinvolti in speculazioni in derivati e credit default swaps - il costo dei quali è aumentato in modo fraudolento con la manipolazione illegale del tasso LIBOR – il pagamento dei debiti con una sforbiciata di appena il 10-20%, e per farlo ridurrà le pensioni dell’80-90%. Poiché secondo la legge federale le amministrazioni locali e i loro dipendenti non sono tenuti a versare contributi per la Sicurezza Sociale, se viene meno la pensione municipale non hanno diritto a niente altro.

Bill Roberts del LaRouchePAC, già candidato al Congresso, ha ricordato in una dichiarazione del 21 luglio che nel corso di un suo intervento al consiglio comunale un anno fa aveva avvertito che se non avessero attuato la legge Glass-Steagall la città e la sua popolazione sarebbero state sacrificate "sull’altare delle stesse banche che hanno escogitato la più grossa frode della storia umana: la manipolazione dei tassi LIBOR contro enti locali e aziende municipali, che è costata loro miliardi di dollari. Non hanno dato ascolto al mio consiglio, e ora Detroit è sotto una dittatura finanziaria" con la nomina di un manager finanziario di emergenza che prenderà la decisione al posto dei funzionari eletti.
Sono state sporte numerose denunce contro la decisione di fallimento, in quanto esso viola la Costituzione del Michigan che tutela in particolare le pensioni stipulate secondo la legge dello stato.
Il saccheggio di Detroit, un tempo il motore industriale degli Stati Uniti, è emblematico del collasso dell’economia reale in tutti gli Stati Uniti. Nel 2012 il tasso di disoccupazione era del 25% e quello di povertà era quasi il doppio. Dal 2000 il gettito fiscale del Comune è calato del 40%, mentre le banche fanno enormi profitti sui prestiti che hanno emesso.
La bancarotta non era affatto inevitabile. Una proposta avanzata nel 2005 dal LaRouche PAC, col sostegno dei sindacati e della società civile, avrebbe consentito la riconversione degli spazi e dei macchinari inutilizzati dal settore automobilistico per la produzione delle infrastrutture economiche più urgenti per il paese. Il Congresso e la Casa Bianca respinsero questa proposta, e il collasso prese il suo corso.
Il Presidente Obama sostiene spesso di aver salvato il settore auto. Ma il cosiddetto salvataggio dei 3 giganti dell’auto nel 2009 consisté nel pagare i creditori e le passività finanziarie dell’industria dell’auto sostituendo i lavoratori ben pagati con una forza lavoro più piccola con un salario ridotto della metà. Così mentre i tre giganti dell’auto furono salvati a spese dei contribuenti, fu in gran parte smantellato il potenziale produttivo. Questo ha portato ad un'ulteriore fuga degli abitanti ed al crollo del gettito fiscale.

by (MoviSol) - 

29 luglio 2013

Lo spionaggio è solo un aspetto dello stato di polizia di Obama




 In apertura della webcast del 12 luglio, Lyndon LaRouche ha lanciato una forte denuncia dei poteri esorbitanti del ramo esecutivo del governo americano consolidatisi negli ultimi dodici anni, esortando il Congresso ad adempiere ai suoi doveri costituzionali e mettere in riga la Presidenza.
Una iniziativa in tal senso è stata presa dal parlamentare democratico Rush Holt, ex presidente della Commissione di Controllo sui servizi di intelligence della Camera ed egli stesso ex funzionario di intelligence, il quale ha annunciato un disegno di legge per abolire il Patriot Act e la legge FISA, "la legge che ci ha regalato l'attuale stato di polizia". Il ddl di Holt reintrodurrebbe l'obbligatorietà del mandato del giudice per sorvegliare un cittadino USA, giustificato da prove sulla pericolosità per la sicurezza nazionale. Il ddl proteggerebbe anche le "talpe" che rivelano violazioni della legge da parte della pubblica amministrazione.
Gli Stati Uniti si sono mossi verso una dittatura a partire dalla presidenza di Bush senior (1989-1993), ha denunciato LaRouche. In partenariato con la Gran Bretagna, gli USA cercano di controllare la politica del mondo intero con metodi di sorveglianza e repressione.
Daniel Ellsberg, il famoso analista militare che nel 1971 rivelò i Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam, ha dichiarato il proprio appoggio a Edward Snowden, affermando di condividere anche la scelta di fuggire all'estero per evitare un quasi sicuro isolamento in carcere. La mia, ha scritto Ellsberg, "era un'altra America". Oggi è diventata gli "United Stasi of America".
Sotto l'amministrazione Obama non è stato consolidato solamente l'apparato di sorveglianza, ma anche altri aspetti meno noti dello stato di polizia. Ad esempio, il "Programma del Ramo Esecutivo sulla Minaccia Interna", dal sapore orwelliano già nel nome, prende di mira le "talpe", ordinando ai dipendenti pubblici di spiare sui colleghi e riferire ogni comportamento sospetto sotto il manto dell'anonimità. Con la perfidia che gli è caratteristica, Obama ha firmato quella legge alla vigilia della Festa del Ringraziamento nel 2012.
Obama ha perseguitato le "talpe" molto più dei suoi predecessori, e ne ha rinviati a giudizio sotto lo "Espionage Act" del 1917 più di tutte le amministrazioni messe assieme. In questo contesto, la Legge per la Difesa del 2013, anche se in genere è abominevole, presenta un aspetto positivo: ha introdotto la protezione per tutti coloro, tra i 12 milioni di dipendenti di ditte fornitrici della Difesa, che vogliano passare informazioni segrete al Congresso per combattere la corruzione o altri reati.
Ma il Presidente Obama, firmando la legge il 2 gennaio, lo ha fatto con un "signing statement" alla Bush, in cui dichiara che non ne applicherà le prescrizio

by Movisol

01 agosto 2013

Moro fu ucciso per


zzzsss
Imposimato conferma: “Moro fu ucciso per volere di Andreotti e Cossiga, responsabili della stragi: da Piazza Fontana a Via D’Amelio”
Ferdinando Imposimato torna a parlare del caso del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro e lo fa puntando il dito contro quelli che allora erano i vertici dello stato e della Democrazia Cristiana: Giulio Andreotti e Francesco Cossiga.
L’ex giudice istruttore della vicenda dice: “L’uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri”. Poi ha aggiunto: “Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto. I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri. Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell’uccisione ricevettero l’ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia”.
“Quei politici – ha detto Imposimato – sono responsabili anche delle stragi: da Piazza Fontana a quelle di Via D’Amelio. Lo specchietto per le allodole si chiama Gladio. A Falcone e Borsellino rimprovero soltanto di non aver detto quanto sapevano, perché avevano capito e intuito tutto, tacendo per rispetto delle istituzioni. Per ucciderli Cosa Nostra ha eseguito il volere della Falange Armata, una frangia dei servizi segreti”.
Ferdinando Imposimato appena un mese fa ha presentato un esposto alla Procura di Roma, affermando che le forze dell’ordine sapevano dove si trovava la prigione di Aldo Moro. Per questo i magistrati hanno aperto un fascicolo per valutare se esistano i presupposti per riaprire il caso Moro.
Nel testo di Imposimato ci sono le rivelazioni di 4 appartenenti a forze dell’ordine e armate secondo cui il covo Br di via Montalcini fu monitorato per settimane. Ma non è tutto: recentemente la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine relativo alle dichiarazioni di due artificieri, che hanno raccontato come il ritrovamento della Renault 4 contenente il cadavere di Moro sia avvenuto alle 11, e come sul posto fosse stato presente fin da subito Francesco Cossiga.
Fonte: articolotre.com

30 luglio 2013

Detroit è la battaglia del secolo!


Il 19 luglio, nel corso di una webcast dal vivo, Lyndon LaRouche ha avvertito che se gli Stati Uniti non torneranno alla legge Glass-Steagall, "potremo dire addio alla nazione". E’ impossibile salvare le banche del sistema finanziario transatlantico; esse finiranno col fare default verso i loro creditori, e la maggior parte della popolazione di Europa e Stati Uniti verrà lasciata per strada a morire di fame.

Un esempio terrificante di questo si può vedere a Detroit, che il 18 ha dichiarato la bancarotta, la città più grande a farlo nella storia degli Stati Uniti. L’Emergency Financial Manager Kevyn Orr ha imposto un accordo secondo cui verrà garantito ai banchieri, inclusi quelli coinvolti in speculazioni in derivati e credit default swaps - il costo dei quali è aumentato in modo fraudolento con la manipolazione illegale del tasso LIBOR – il pagamento dei debiti con una sforbiciata di appena il 10-20%, e per farlo ridurrà le pensioni dell’80-90%. Poiché secondo la legge federale le amministrazioni locali e i loro dipendenti non sono tenuti a versare contributi per la Sicurezza Sociale, se viene meno la pensione municipale non hanno diritto a niente altro.

Bill Roberts del LaRouchePAC, già candidato al Congresso, ha ricordato in una dichiarazione del 21 luglio che nel corso di un suo intervento al consiglio comunale un anno fa aveva avvertito che se non avessero attuato la legge Glass-Steagall la città e la sua popolazione sarebbero state sacrificate "sull’altare delle stesse banche che hanno escogitato la più grossa frode della storia umana: la manipolazione dei tassi LIBOR contro enti locali e aziende municipali, che è costata loro miliardi di dollari. Non hanno dato ascolto al mio consiglio, e ora Detroit è sotto una dittatura finanziaria" con la nomina di un manager finanziario di emergenza che prenderà la decisione al posto dei funzionari eletti.
Sono state sporte numerose denunce contro la decisione di fallimento, in quanto esso viola la Costituzione del Michigan che tutela in particolare le pensioni stipulate secondo la legge dello stato.
Il saccheggio di Detroit, un tempo il motore industriale degli Stati Uniti, è emblematico del collasso dell’economia reale in tutti gli Stati Uniti. Nel 2012 il tasso di disoccupazione era del 25% e quello di povertà era quasi il doppio. Dal 2000 il gettito fiscale del Comune è calato del 40%, mentre le banche fanno enormi profitti sui prestiti che hanno emesso.
La bancarotta non era affatto inevitabile. Una proposta avanzata nel 2005 dal LaRouche PAC, col sostegno dei sindacati e della società civile, avrebbe consentito la riconversione degli spazi e dei macchinari inutilizzati dal settore automobilistico per la produzione delle infrastrutture economiche più urgenti per il paese. Il Congresso e la Casa Bianca respinsero questa proposta, e il collasso prese il suo corso.
Il Presidente Obama sostiene spesso di aver salvato il settore auto. Ma il cosiddetto salvataggio dei 3 giganti dell’auto nel 2009 consisté nel pagare i creditori e le passività finanziarie dell’industria dell’auto sostituendo i lavoratori ben pagati con una forza lavoro più piccola con un salario ridotto della metà. Così mentre i tre giganti dell’auto furono salvati a spese dei contribuenti, fu in gran parte smantellato il potenziale produttivo. Questo ha portato ad un'ulteriore fuga degli abitanti ed al crollo del gettito fiscale.

by (MoviSol) - 

29 luglio 2013

Lo spionaggio è solo un aspetto dello stato di polizia di Obama




 In apertura della webcast del 12 luglio, Lyndon LaRouche ha lanciato una forte denuncia dei poteri esorbitanti del ramo esecutivo del governo americano consolidatisi negli ultimi dodici anni, esortando il Congresso ad adempiere ai suoi doveri costituzionali e mettere in riga la Presidenza.
Una iniziativa in tal senso è stata presa dal parlamentare democratico Rush Holt, ex presidente della Commissione di Controllo sui servizi di intelligence della Camera ed egli stesso ex funzionario di intelligence, il quale ha annunciato un disegno di legge per abolire il Patriot Act e la legge FISA, "la legge che ci ha regalato l'attuale stato di polizia". Il ddl di Holt reintrodurrebbe l'obbligatorietà del mandato del giudice per sorvegliare un cittadino USA, giustificato da prove sulla pericolosità per la sicurezza nazionale. Il ddl proteggerebbe anche le "talpe" che rivelano violazioni della legge da parte della pubblica amministrazione.
Gli Stati Uniti si sono mossi verso una dittatura a partire dalla presidenza di Bush senior (1989-1993), ha denunciato LaRouche. In partenariato con la Gran Bretagna, gli USA cercano di controllare la politica del mondo intero con metodi di sorveglianza e repressione.
Daniel Ellsberg, il famoso analista militare che nel 1971 rivelò i Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam, ha dichiarato il proprio appoggio a Edward Snowden, affermando di condividere anche la scelta di fuggire all'estero per evitare un quasi sicuro isolamento in carcere. La mia, ha scritto Ellsberg, "era un'altra America". Oggi è diventata gli "United Stasi of America".
Sotto l'amministrazione Obama non è stato consolidato solamente l'apparato di sorveglianza, ma anche altri aspetti meno noti dello stato di polizia. Ad esempio, il "Programma del Ramo Esecutivo sulla Minaccia Interna", dal sapore orwelliano già nel nome, prende di mira le "talpe", ordinando ai dipendenti pubblici di spiare sui colleghi e riferire ogni comportamento sospetto sotto il manto dell'anonimità. Con la perfidia che gli è caratteristica, Obama ha firmato quella legge alla vigilia della Festa del Ringraziamento nel 2012.
Obama ha perseguitato le "talpe" molto più dei suoi predecessori, e ne ha rinviati a giudizio sotto lo "Espionage Act" del 1917 più di tutte le amministrazioni messe assieme. In questo contesto, la Legge per la Difesa del 2013, anche se in genere è abominevole, presenta un aspetto positivo: ha introdotto la protezione per tutti coloro, tra i 12 milioni di dipendenti di ditte fornitrici della Difesa, che vogliano passare informazioni segrete al Congresso per combattere la corruzione o altri reati.
Ma il Presidente Obama, firmando la legge il 2 gennaio, lo ha fatto con un "signing statement" alla Bush, in cui dichiara che non ne applicherà le prescrizio

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