23 gennaio 2007
Le leggi "Mastella"
Tristemente famoso per le sue leggi, vedi indulto, adesso ci riprova con la legge che "potrebbe modificare la Storia".
Il ministro della «giustizia» Clemente Mastella
Inevitabile: il negazionismo sarà reato punito penalmente.
Inevitabile che a varare questa norma in Italia sia Clemente Mastella, il
fondatore del solo partito che, in un mondo dove la giustizia avesse un
senso, andrebbe disciolto per legge, avendo come uno scopo quello -
criminale - del clientelismo e dell'accaparrento di denaro pubblico.
Ma non è un mondo dove la giustizia ha un senso, e infatti Mastella è ministro della «giustizia», mentre dovrebbe essere reato essere Mastella.
Ciò tuttavia è inevitabile, dati i tempi che corrono.
Tempi ultimi, anticristici, dove il Padre della Menzogna impone la sua legge.
I telegiornali hanno intervistato Alessandro Ruben, definito «promotore
della legge» di Mastella.
Il lobbista.
Questo Reuben è presidente italiano (con accento spiccatamente israeliano)
della Anti-Defamation League (ADL), l'organismo creato dal B'nai Bh'rith, la
massoneria riservata agli ebrei.
Ad insediare Ruben in Italia è stato Abraham Foxman, il capo dell'ADL
americano.
Lo stesso che nel gennaio 2005 ingiunse al Vaticano di bloccare il processo
di beatificazione di Pio XII; e ciò sulla base di un «documento» datato 1946
in cui apparentemente Pio XII ordinava di non consegnare alle famiglie i
bambini ebrei, rifugiati presso cattolici, se fossero stati battezzati.
Il documento era stato rivelato da Il Corriere pochi giorni prima.
Era scritto a macchina e non era firmato: palesemente un falso preparato ad
hoc, una specialità della ADL - la quale avrebbe molto da insegnare a
qualunque negazionista in fatto di menzogne.
Il Vaticano ha ceduto, e anche questo è inevitabile.
Il B'nai B'hrit aveva mandato al Concilio osservatori che riuscirono a far
abolire la preghiera per la conversione degli ebrei.
Nasceva la «sola religione rimasta», quella a cui ormai tutti siamo
obbligati a credere. E a prestare culto con atti esterni.
Ruben, con lo spiccato accento israeliano, ha detto che la «libertà di
pensiero è sacrosanta» ma che il negazionismo va vietato «perché chi nega
l'olocausto ha in realtà altri scopi».
Con ciò, ha dichiarato il vero scopo.
La legge-Mastella sarà usata per soffocare le voci critiche sui crimini
d'Israele; e via via, l'attacco alla libertà di pensare sarà esteso ad
libitum, secondo il volere del potere.
Inevitabile: Mastella non sa che farsene della libertà di pensiero e di
ricerca, essendo il pensiero a lui estraneo, e i suoi delitti tutti volti al
concreto.
Non può nemmeno sapere che così ha sancito la nascita del primo
«psico-reato», profetizzato da Orwell.
Ora seguirà la psico-polizia, su indicazione di Ruben.
Tutto ciò è inevitabile, e protestare è inutile.
La sola difesa, per il momento, è tacere sull'olocausto.
Non parlarne mai, né per affermarlo né per negarlo.
Non c'è difesa possibile per chi lo nega - la legge è stata fatta appunto
per impedire di portare prove eventualmente contrarie alla versione
ufficiale - e il silenzio è la sola difesa.
La psico-polizia farà domande: credi all'olocausto?
Non si deve rispondere né sì né no.
La psicopolizia vuole spiare i nostri pensieri, nemmeno l'agnosticismo sarà
ammesso.
Tutto ciò è inevitabile.
Tale è il dominio di un popolo che ogni anno, allo Yom Kippur, ripete la
cosiddetta preghiera detta «Kol Nidrè».
Essa suona così: «Tutti i voti, gli impegni, i giuramenti e gli anatemi che
siano chiamati 'konam', 'konas', o con qualsiasi altro nome, che potremmo
aver pronunziato o per i quali potremmo esserci impegnati siano cancellati,
da questo giorno di pentimento sino al prossimo».
Con questa «preghiera», questo popolo si libera in anticipo da ogni impegno
e voto, si dà il diritto di violare ogni giuramento che pronuncerà nel corso
dell'anno prossimo.
Dunque, si dà il diritto di mentire e tradire; si consente e si assolve da
ogni slealtà e falsità, si scioglie da ogni promessa fatta a non-ebrei, e
dal tener fede ad ogni contratto.
In anticipo.
Mastella può recitare il Kol Nidrè con gusto e profitto: sembra fatto
apposta per lui, talmudista sans le savoir, e per il suo partitino della
disonestà come fine unico e proclamato.
E' questa la nuova legge sotto cui dobbiamo vivere.
Loro possono mentire anche sull'olocausto.
Mentire su tutto.
A noi non resta che parlare - finchè si può - del loro «oggi», di quel che
fanno ai bambini palestinesi, dell'oppressione e della morte che danno alla
gente sotto il loro dominio, dell'uranio che hanno sparso in Libano, dei
loro attentati false-flag; non mancano gli argomenti, ce ne offrono molti
ogni giorno, con le loro atrocità, manovre occulte, volontà omicida.
E' l'attualità che deve interessarci, visto che la storia ci è vietata, e la
«memoria» è imposta.
Finchè si può, s'intende.
Il Padre della Menzogna ha esteso il suo potere, e i figli della menzogna
sono all'opera, insonni.
Maurizio Blondet
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23 gennaio 2007
Le leggi "Mastella"
Tristemente famoso per le sue leggi, vedi indulto, adesso ci riprova con la legge che "potrebbe modificare la Storia".
Il ministro della «giustizia» Clemente Mastella
Inevitabile: il negazionismo sarà reato punito penalmente.
Inevitabile che a varare questa norma in Italia sia Clemente Mastella, il
fondatore del solo partito che, in un mondo dove la giustizia avesse un
senso, andrebbe disciolto per legge, avendo come uno scopo quello -
criminale - del clientelismo e dell'accaparrento di denaro pubblico.
Ma non è un mondo dove la giustizia ha un senso, e infatti Mastella è ministro della «giustizia», mentre dovrebbe essere reato essere Mastella.
Ciò tuttavia è inevitabile, dati i tempi che corrono.
Tempi ultimi, anticristici, dove il Padre della Menzogna impone la sua legge.
I telegiornali hanno intervistato Alessandro Ruben, definito «promotore
della legge» di Mastella.
Il lobbista.
Questo Reuben è presidente italiano (con accento spiccatamente israeliano)
della Anti-Defamation League (ADL), l'organismo creato dal B'nai Bh'rith, la
massoneria riservata agli ebrei.
Ad insediare Ruben in Italia è stato Abraham Foxman, il capo dell'ADL
americano.
Lo stesso che nel gennaio 2005 ingiunse al Vaticano di bloccare il processo
di beatificazione di Pio XII; e ciò sulla base di un «documento» datato 1946
in cui apparentemente Pio XII ordinava di non consegnare alle famiglie i
bambini ebrei, rifugiati presso cattolici, se fossero stati battezzati.
Il documento era stato rivelato da Il Corriere pochi giorni prima.
Era scritto a macchina e non era firmato: palesemente un falso preparato ad
hoc, una specialità della ADL - la quale avrebbe molto da insegnare a
qualunque negazionista in fatto di menzogne.
Il Vaticano ha ceduto, e anche questo è inevitabile.
Il B'nai B'hrit aveva mandato al Concilio osservatori che riuscirono a far
abolire la preghiera per la conversione degli ebrei.
Nasceva la «sola religione rimasta», quella a cui ormai tutti siamo
obbligati a credere. E a prestare culto con atti esterni.
Ruben, con lo spiccato accento israeliano, ha detto che la «libertà di
pensiero è sacrosanta» ma che il negazionismo va vietato «perché chi nega
l'olocausto ha in realtà altri scopi».
Con ciò, ha dichiarato il vero scopo.
La legge-Mastella sarà usata per soffocare le voci critiche sui crimini
d'Israele; e via via, l'attacco alla libertà di pensare sarà esteso ad
libitum, secondo il volere del potere.
Inevitabile: Mastella non sa che farsene della libertà di pensiero e di
ricerca, essendo il pensiero a lui estraneo, e i suoi delitti tutti volti al
concreto.
Non può nemmeno sapere che così ha sancito la nascita del primo
«psico-reato», profetizzato da Orwell.
Ora seguirà la psico-polizia, su indicazione di Ruben.
Tutto ciò è inevitabile, e protestare è inutile.
La sola difesa, per il momento, è tacere sull'olocausto.
Non parlarne mai, né per affermarlo né per negarlo.
Non c'è difesa possibile per chi lo nega - la legge è stata fatta appunto
per impedire di portare prove eventualmente contrarie alla versione
ufficiale - e il silenzio è la sola difesa.
La psico-polizia farà domande: credi all'olocausto?
Non si deve rispondere né sì né no.
La psicopolizia vuole spiare i nostri pensieri, nemmeno l'agnosticismo sarà
ammesso.
Tutto ciò è inevitabile.
Tale è il dominio di un popolo che ogni anno, allo Yom Kippur, ripete la
cosiddetta preghiera detta «Kol Nidrè».
Essa suona così: «Tutti i voti, gli impegni, i giuramenti e gli anatemi che
siano chiamati 'konam', 'konas', o con qualsiasi altro nome, che potremmo
aver pronunziato o per i quali potremmo esserci impegnati siano cancellati,
da questo giorno di pentimento sino al prossimo».
Con questa «preghiera», questo popolo si libera in anticipo da ogni impegno
e voto, si dà il diritto di violare ogni giuramento che pronuncerà nel corso
dell'anno prossimo.
Dunque, si dà il diritto di mentire e tradire; si consente e si assolve da
ogni slealtà e falsità, si scioglie da ogni promessa fatta a non-ebrei, e
dal tener fede ad ogni contratto.
In anticipo.
Mastella può recitare il Kol Nidrè con gusto e profitto: sembra fatto
apposta per lui, talmudista sans le savoir, e per il suo partitino della
disonestà come fine unico e proclamato.
E' questa la nuova legge sotto cui dobbiamo vivere.
Loro possono mentire anche sull'olocausto.
Mentire su tutto.
A noi non resta che parlare - finchè si può - del loro «oggi», di quel che
fanno ai bambini palestinesi, dell'oppressione e della morte che danno alla
gente sotto il loro dominio, dell'uranio che hanno sparso in Libano, dei
loro attentati false-flag; non mancano gli argomenti, ce ne offrono molti
ogni giorno, con le loro atrocità, manovre occulte, volontà omicida.
E' l'attualità che deve interessarci, visto che la storia ci è vietata, e la
«memoria» è imposta.
Finchè si può, s'intende.
Il Padre della Menzogna ha esteso il suo potere, e i figli della menzogna
sono all'opera, insonni.
Maurizio Blondet
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