Il Segretario Generale di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, ha accusato il nemico israeliano di essere implicato nell’assassinio dell’ex primo ministro Rafiq Hariri, presentando prove ed evidenze tangibili di un potenziale ruolo israeliano in questo crimine ed in altri che colpirono il Libano negli anni passati.
Seyyed Nasrallah ha svelato alcune immagini intercettate di apparecchi di spionaggio israeliani del luogo dove avvenne l’assassinio del primo ministro libanese, Rafiq Hariri, poco prima dell’omicidio. Diversi video, ognuno dei quali della durata di vari minuti, hanno mostrato immagini aeree della costa occidentale di Beirut vari giorni prima dell’assassinio di Hariri.
Il Segretario Generale di Hezbollah ha parlato nel corso di una conferenza stampa eccezionale tenuta nel “Complesso dei Martiri” del quartiere sud di Beirut lunedi 9 agosto. La conferenza, alla quale hanno partecipato giornalisti e direttori dei principali media, aveva come obiettivo quello di segnare un punto di cambiamento nel caso dell’assassinio di Hariri e aprire nuove prospettive che il Tribunale puo’ raccogliere e sviluppare “se vuole essere imparziale“.
AGENTE ISRAELIANO CERCO’ DI INGANNARE HARIRI
Seyyed Nasrallah ha iniziato il suo discorso ricordando che il nemico israeliano aveva cospirato per uccidere l’ex primo ministro Rafiq Hariri dal 1993 e per far credere che fosse Hezbollah a volerlo assassinare. “Nel 1993 Hezbollah stava organizzando una protesta nel sobborgo meridionale di Beirut contro la firma dell’Accordo di Oslo, nella quale ebbero luogo dei disordini. A quel tempo le tensioni tra Rafiq Hariri e Hezbollah aumentarono. Un agente israeliano disse all’epoca a Hariri che Hezbollah voleva assassinarlo e menziono’ il nome di Imad Mugniyeh.“
Seyyed Nasrallah si riferiva alla spia israeliana Ahmad Nasrallah, che fu arrestata e interrogata dalla Resistenza nel 1996. “Dopo aver interrogato Ahmad Nasrallah e aver confessato di aver fotografato le case dei dirigenti di Hezbollah, egli ammise anche di aver ingannato Hariri. Egli disse che aveva tentato di determinare il percorso del convoglio del primo ministro facendogli credere che Hezbollah volesse assassinarlo“, ha detto Sua Eccellenza.
Il Segretario Generale di Hezbollah ha continuato rivelando che la spia Ahmad Nasrallah aveva ingannato il primo facendogli credere che Hezbollah aveva un piano per assassinare sua sorella, la deputata Bahia Hariri, con fine di obbligarlo a partecipare al suo funerale a Sidone e ucciderlo li’.
“Noi consegnammo un membro di Hezbollah, Abu Hassan Salameh, ai siriani a causa di una falsa dichiarazione di Ahmad Nasrallah secondo la quale Salameh aveva complottato per uccidere Hariri, ma piu’ tardi verificammo che Salameh era innocente“, ha detto Seyyed Nasrallah.
Per documentare le parole di Seyyed Nasrallah e’ stato trasmesso un primo video che mostrava la stessa spia israeliana Ahmad Nasrallah fare queste rivelazioni. Nel video la spia confessava che quanto aveva detto ad Hariri, ovvero che Hezbollah volesse ucciderlo, era una menzogna. Egli ammetteva inoltre di lavorare per Israele e diceva che i suoi contatti israeliani gli avevano chiesto di avvertire gli uomini di Hariri di un “complotto per il suo assassinio.”
ISRAELE AVEVA LA CAPACITA’ DI REALIZZARE L’ASSASSINIO DI HARIRI
Il Segretario Generale di Hezbollah ha poi dato vita alla seconda parte della conferenza stampa, la parte nella quale ha accusato il nemico israeliano di essere dietro l’assassinio di Hariri.
Dopo aver mostrato un altro video di accuse israeliane contro Hezbollah di essere implicato nell’assassinio di Hariri, Seyyed Nasrallah ha affermato che Israele possiede la capacita’ di portare a termine un’operazione come quella diretta contro l’ex primo ministro il 14 Febbraio del 2005.
“Israele possiede la capacita’ di realizzare questo tipo di operazioni, incluso l’assassinio di Hariri e di altri che hanno colpito il Libano negli anni passati“, ha dichiarato Seyyed Nasrallah, ricordando che la storia di Israele e’ piena di operazioni di assassinio contro leader e figure di alto rango.
Dopo aver ricordato come sia risaputo che Israele possieda molte spie in Libano, Seyyed Nasrallah ha detto che Israele aveva anche la motivazione, in quanto la Resistenza Islamica e’ il maggior nemico di Israele. “Israele ha animosita’ contro la Siria, cosi’ non poteva perdere un’opportunita’ di creare conflitti e utilizzare la morte di Hariri per cacciare la Siria dal Libano e isolare la Resistenza.”
In questo contesto, Seyyed Nasrallah ha citato il presidente siriano Bashar al-Assad, che gli disse personalmente che un capo arabo lo informo’ nel 2004, prima dell’approvazione della Risoluzione 1559, che gli Stati Uniti non avevano problemi che la Siria mantenesse forze in Libano, ma a condizione che disarmasse Hezbollah e le fazioni palestinesi in Libano. Assad rispose che Hezbollah costituiva parte della sicurezza nazionale del Libano e quindi rifiuto’ di accettare la richiesta statunitense. Si pose allora in marcia il progetto per estromettere la Siria dal Libano ed isolare Hezbollah.
Riferendosi ai metodi operativi di Israele, il Segretario Generale di Hezbollah ha dichiarato che il nemico sionista ha collocato strumenti di ascolto nelle reti telefoniche e mantiene apparati di spionaggio nelle zone aeree e sul terreno, oltre a contare sull’appoggio logistico per realizzare operazioni di assassinio all’interno del Libano.
ISRAELE INTERESSATO A REALIZZARE OPERAZIONI VICINO LA COSTA
Nella terza parte, il Segretario Generale di Hezbollah, Seyyed Nasrallah, ha parlato delle rivelazioni fatte dalle spie israeliane arrestate tra il 2009 e il 2010, in risposta ad una domanda sulle operazioni di intelligence israeliane condotte in Libano dopo il 2004.
Philippos Hanna Sadir e’ stata la prima spia ad essere menzionata durante la conferenza stampa. Egli ha iniziato a spiare per il nemico israeliano nel 2006 e fu arrestato nel 2010 dalle autorita’ libanesi. La sua missione era quella di raccogliere informazioni sull’abitazione del presidente Michel Suleiman e sulla sua distanza dalla costa, e sullo yacht del capo dell’Esercito Jean Qahwaji. “Israele e’ interessato a condurre le proprie operazioni vicino la costa“, ha detto Seyyed Nasrallah commentando i dati. “Una spia ispeziona un luogo solo per raccogliere informazioni o anche per programmare una certa operazione?”, si e’ chiesto Seyyed Nasrallah.
La seconda spia alla quale si e’ fatto riferimento nella conferenza stampa e’ Said Tanios Alam. Arrestato nel 2009, ha confessato di aver raccolto informazioni sul capo delle Forze Libanesi, Samir Geagea, e sul primo ministro, Saad Hariri. Egli inizio’ a spiare per il nemico israeliano nel 1990. Gli venne chiesto di controllare Geagea e quando Hariri lo andava a visitare, secondo le investigazioni condotte dalle autorita’ libanesi e non da Hezbollah. “Perche’ Israele vuole controllare Saad Hariri e Samir Geagea, che sono le guide della coalizione del 14 Marzo?”.
“Questa e’ la risposta a coloro che chiedono perche’ furono i membri della coalizione del 14 Marzo ad essere assassinati. La risposta e’ semplice: Israele voleva far ricadere la colpa sulla Siria e Hezbollah“, ha detto il Segretario Generale di Hezbollah.
Altre spie menzionate durante la conferenza stampa sono state Nassir Nadir, Faisal Maqlad, Adib Alam e sua moglie Hayat. Nadir, che fu arrestato nel 2009, ha confessato la propria implicazione nell’omicidio di un responsabile di Hezbollah, Galib Awali, nel 2004. Maqlad confesso’ di aver ospitato militari israeliani in Libano e di aver trasportato armi. Ha confessato anche di aver spiato alcune regioni libanesi. Alam ha riconosciuto la propria implicazione, insieme a sua moglie, nella morte dei membri del Jihad Islamico Mahmud e Nidal al-Majzub nel 2006 a Saida.
Seyyed Nasrallah ha sottolineato come le confessioni realizzate dalle spie, sebbene costituiscano una dimostrazione, confermano che le operazioni dei servizi segreti israeliani in Libano non si fermarono agli anni passati. In questo senso egli ha chiesto che le confessioni delle spie siano raccolte e analizzate con il fine di tracciare un diagramma delle loro operazioni.
“Quando Israele uccise Hariri ma non riusci’ a scatenare un conflitto civile, il nemico cerco’ di pianificare allora la morte del presidente sciita del Parlamento Nabih Berri per spingere il Libano verso uno scontro interno“, ha rivelato Seyyed Nasrallah.
DIMOSTRAZIONE DELLE PROVE: LE IMMAGINI INTERCETTATE AD UN VELIVOLO SPIA ISRAELIANO
“Il segreto che voglio rivelare questa notte e’ che prima del 1997 Hezbollah fu capace di catturare un velivolo spia israeliano senza pilota che fotograva il sud del Libano e inviava le immagini ad un centro di operazioni israeliano“, ha continuato Seyyed Nasrallah.
“La Resistenza riuscir’ a intercettare la trasmissione del velivolo e riuscimmo ad avere accesso alla stessa, riuscendo cosi’ a ricevere le immagini inviate dal velivolo nello stesso tempo del centro di operazioni del nemico“, ha spiegato il Segretario Generale di Hezbollah.
“La ricezione delle immagini del velivolo israeliano senza pilota da parte del centro di operazioni della Resistenza permise a questa di respingere l’assalto anfibio nemico a Ansariyeh il 5 settembre del 1997“, ha rivelato il Segretario Generale prima di mostrare i dettagli dell’operazione di Ansariyeh e spiegare come questa tattica aiuto’ i combattenti della Resistenza a sventare il tentativo nemico.
IMMAGINI MOSTRANO CHE ISRAELE CONTROLLO’ ATTENTAMENTE I MOVIMENTI DI HARIRI
Il Segretario Generale di Hezbollah ha poi toccato la parte piu’ sensibile della conferenza stampa: le prove concrete che mostrano che il nemico israeliano controllo’ accuratamente i movimenti dell’ex primo ministro Rafiq Hariri e la loro collocazione.
A questo riguardo Seyyed Nasrallah ha mostrato le immagini intercettate di aerei spia israeliani nel luogo dell’assassinio del 2005 dell’ex primo ministro libanese poco prima che avesse luogo.
“Gli aerei israeliani controllarono accuratamente i movimenti del convoglio di Hariri a Beirut e lungo la strada Farayya-Faqra“, ha affermato Seyyed Nasrallah. “Si tratto’ di una coincidenza?“, si e’ chiesto il responsabile di Hezbollah. “Questa copertura viene realizzata di regola generale come primo passo per l’esecuzione di una operazione.”
Altre immagini, ognuna delle quali della durata di vari minuti e che furono riprese vari giorni prima dell’assassinio, mostrano vedute aeree della costa occidentale di Beirut dove questo avvenne. “Esistono uffici di Hezbollah in queste aree che possono essere controllati da Israele? Perche’ Israele controllava queste zone?” si e’ chiesto nuovamente Seyyed Nasrallah.
HEZBOLLAH POSSIEDE INFORMAZIONI DEFINITIVE SUI MOVIMENTI AEREI ISRAELIANI IL 14 FEBBRAIO
Questo non e’ tutto: un’altra rivelazione e’ stata fatta da Seyyed Nasrallah: “Abbiamo informazioni definitive sui movimenti aerei del nemico israeliano il giorno in cui Hariri fu assassinato. Ore prima delle sua morte, un velivolo israeliano senza pilota sorvolava la costa Sidone-Beirut- Jounieh mentre aerei da guerra sorvolavano Beirut“.
Una registrazione video mostra a questo riguardo che gli aerei di riconoscimento israeliani sorvolarono Sidone il 13 Febbraio del 2005 mentre altri lo facevano su Beirut ore prima che Hariri venisse assassinato. Il 14 Febbraio del 2005 un aereo spia israeliano AWACS volo’ du Beirut insieme ad un altro velivolo spia.
“Questo video puo’ essere acquisito da qualsiasi commissione di investigazione per accertarne l’autenticita’ . Siamo sicuri di questra prova, altrimenti non rischieremo nel mostrarla“, ha detto Seyyed Nasrallah che ha anche affermato che Hezbollah aspettera’ il momento appropriato per rivelare altre prove e segreti.
LA SPIA ISRAELIANA GHASSAN JEDD SI TROVAVA SULLA SCENA DEL CRIMINE
“Abbiamo prove che Ghassan al-Jedd, una spia al servizio di Israele che ospito’ varie squadre operative israeliane, era presente sulla scena del crimine“, ha rivelato Seyyed Nasrallah. “Presentammo queste prove alle autorita’ libanesi, ma Jedd scappo’ dal Libano prima di essere catturato“.
Jedd nacque nel 1940 e divento’ una spia israeliana agli inizi degli anni novanta, prima di scappare dal Libano nel 2009. Egli ospito’ vari ufficiali israeliani in Libano. Nel marzo del 2004 ufficiali israeliani entrarono in Libano via mare e furono protetti da Jedd per 50 ore in una localita’ del Monte Libano.
IGNORARE LE PROVE DIMOSTREREBBE CHE IL TRIBUNALE E’ POLITICIZZATO
Alla domanda di quale sara’ la reazione di Hezbollah nel caso in cui il Tribunale Speciale per il Libano ignorasse le prove presentate, Seyyed Nasrallah che questo dimostrebbere la credenza del movimento di Resistenza che il Tribuale sia politicizzato.
Seyyed Nasrallah ha ripetuto che Hezbollah non confida nel tribunale internazionale. “Tuttavoa, se il governo libanese e’ disposto a formare una commissione libanese per investigare sul caso, coopereremo“, ha detto il Segretario Generale del movimento di Resistenza Islamica libanese. “Alcuni hanno speso 500 milioni di dollari in Libano per distorcere l’immagine di Hezbollah. E’ per questo che stiamo conducendo una battaglia per l’opinione pubblica, specialmente quando alcuni lavorano giorno e notte per difendere l’innocenza di Israele.”
Traduzione a cura dell’Associazione Islamica Imam Mahdi (www.islamshia.org)
di Seyyed Nasrallah -
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