20 settembre 2012
Monti, facci sognare!
Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino.
Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità.
Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate.
Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri.
I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia.
Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico.
Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso.
Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^
L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci.
Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni.
di Paolo De Gregorio
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20 settembre 2012
Monti, facci sognare!
Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino.
Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità.
Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate.
Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri.
I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia.
Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico.
Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso.
Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^
L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci.
Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni.
di Paolo De Gregorio
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