Gli attivisti del movimento hanno registrato grande consapevolezza del pericolo di guerra nella popolazione e non poche reazioni di gratitudine per il lavoro svolto, talvolta accompagnate da offerte di aiuto. Il senso di pericolo è maggiormente sentito in Europa, dove molte nazioni sono già avviate su una china di disintegrazione economica e sociale con i governi intenti a salvare un sistema finanziario insalvabile a spese del sistema del welfare.
L'alternativa proposta dal movimento di LaRouche comporta lo smembramento del sistema dell'Euro, una riorganizzazione del sistema bancario secondo i criteri della legge Glass-Steagall e il lancio di grandi progetti per sviluppare l'economia fisica reale. Negli Stati Uniti la priorità è destituire il Presidente Obama.
Anche se questa mobilitazione è indubbiamente servita a catalizzare la resistenza, specialmente in ambienti militari USA, i piani di guerra continuano. Anzi, il collasso economico aumenta la disperazione dell'Impero.
Come abbiamo già scritto, c'è tutta una serie di punti caldi ognuno dei quali potrebbe scatenare un conflitto che in breve tempo vedrebbe Russia e Cina schierarsi contro i paesi della NATO. Un intervento militare in Siria o un attacco su territorio iraniano, forse di Israele, sembra essere lo sviluppo più probabile ma la detonazione, ha ammonito LaRouche, potrebbe avvenire anche in una regione insospettata.
Infatti, nelle ultime settimane i cinesi e i russi hanno intrapreso iniziative forti contro la guerra e lanciato chiari avvertimenti, anche militari. La maggior concentrazione di armi nucleari al modo si trova attualmente nel Mediterraneo orientale e nell'Oceano Indiano, a bordo di vascelli britannici e americani, e dove la marina militare iraniana ha compiuto un'esercitazione.
In un'altra mossa sinistra, l'amministrazione Obama ha instaurato un comitato segreto per esplorare i modi in cui aiutare l'opposizione siriana. I funzionari dell'amministrazione, diversamente dai capi militari, hanno reiterato che non viene esclusa alcuna opzione nei confronti dell'Iran. In un messaggio di fine anno, LaRouche ha ribadito che l'uscita di scena di Obama bloccherebbe i piani di guerra, perché "significherebbe che gli USA sono fuori dai piani di guerra" e i britannici senza gli USA non potrebbero fare niente.
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