13 settembre 2006
Bologna : 11 settembre, verità proibita
Ciò che non si è riusciti a dire a Matrix, si potrà ascoltare a Bologna.
«Undici settembre, menzogna globale» è il titolo della prima conferenza internazionale organizzata dal movimento d'inchiesta italiano sugli eventi di quel giorno.
Domenica 17 settembre, al teatro Arena del Sole, dalle 14 alle 23, una decina di ricercatori americani e italiani, presenti o in videoconferenza, parleranno della «verità proibita».
Ci saranno Giulietto Chiesa e Webster Tarpley, Maurizio Blondet e Massimo Mazzucco, Steven Jones (il fisico sospeso dall'insegnamento per aver ipotizzato un'esplosione controllata a base di termite), ed Eric Hufschmid, uno dei primi a mettere in dubbio su basi scientifiche la versione ufficiale.
Ecco il comunicato degli organizzatori:
A cinque anni di distanza dagli eventi che hanno cambiato la nostra vita scaraventandoci in un nuovo secolo, appare sempre più importante far conoscere, denunciare e smontare la più criminale delle menzogne con la quale il governo Bush, e i principali network planetari hanno intossicato il mondo: la versione ufficiale degli attacchi dell'11 settembre, che sin dall'inizio è servita
a giustificare la cosiddetta «guerra al terrorismo» e tutte le aggressioni militari messe in agenda e realizzate da allora.
La versione ufficiale sull'11 settembre non è altro che una leggenda da incubo per le masse mondiali.
Una leggenda in base alla quale si continua a spargere morte e distruzione, terrorizzando in modo permanente miliardi di persone, tutti i giorni, ad ogni latitudine.
Il terribile ritornello di questa leggenda, ripetuto alla nausea dai mainstream media, inizia così: quella mattina diciannove dirottatori armati di taglierino avrebbero osato sfidare l'Occidente sotto la regia di un terrorista (ex) agente della CIA nascosto in una caverna nelle montagne fra Afghanistan e Pakistan.
Un ritornello che anche la quasi totalità degli intellettuali e dei politici occidentali ancora avallano con compiaciuta acquiescenza, ma che alcuni cominciarono a mettere in dubbio da subito.
Da allora, un movimento internazionale di inchiesta composto da studiosi, attivisti e comuni cittadini si è sviluppato in rete ed è cresciuto notevolmente in questi ultimi due-tre anni, mettendo coraggiosamente in questione prima l'impianto e la plausibilità logica di tutti gli aspetti della versione ufficiale, poi il tabù stesso che essa tuttora rappresenta agli occhi dei più.
Sulla base dei fatti, delle prove accertate e delle leggi della fisica, oggi possiamo dire che le ricerche portate avanti dal movimento di inchiesta hanno sgretolato in molti punti il castello di carte mediatico costruito per occultare la verità sull'11 settembre.
Di tutto questo e di molto altro si parlerà domenica 17 settembre all'Arena del Sole di Bologna, tra uno spettacolo teatrale, documenti-video e interventi di alcuni fra i più acuti studiosi statunitensi ed italiani.
Questa giornata bolognese è la prima conferenza di carattere internazionale che il movimento italiano di inchiesta sugli eventi dell'11 settembre organizza per continuare a crescere e a parlare ad un pubblico sempre più vasto.
Moltissimi fra quanti si sono finora mossi in rete avranno la possibilità di incontrarsi e di parlarsi, cosa che appare tanto necessaria in una fase come questa.
Dopo le «attenzioni» che alcune trasmissioni televisive hanno dedicato all'argomento, occorre prepararsi tutti insieme ad affrontare una situazione in cui è molto probabile che il cover up mediatico assuma forme comunicative sempre più insidiose e sottili, provando a raggiungere livelli di insabbiamento e di manipolazione della verità ancora sconosciuti.
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13 settembre 2006
Bologna : 11 settembre, verità proibita
Ciò che non si è riusciti a dire a Matrix, si potrà ascoltare a Bologna.
«Undici settembre, menzogna globale» è il titolo della prima conferenza internazionale organizzata dal movimento d'inchiesta italiano sugli eventi di quel giorno.
Domenica 17 settembre, al teatro Arena del Sole, dalle 14 alle 23, una decina di ricercatori americani e italiani, presenti o in videoconferenza, parleranno della «verità proibita».
Ci saranno Giulietto Chiesa e Webster Tarpley, Maurizio Blondet e Massimo Mazzucco, Steven Jones (il fisico sospeso dall'insegnamento per aver ipotizzato un'esplosione controllata a base di termite), ed Eric Hufschmid, uno dei primi a mettere in dubbio su basi scientifiche la versione ufficiale.
Ecco il comunicato degli organizzatori:
A cinque anni di distanza dagli eventi che hanno cambiato la nostra vita scaraventandoci in un nuovo secolo, appare sempre più importante far conoscere, denunciare e smontare la più criminale delle menzogne con la quale il governo Bush, e i principali network planetari hanno intossicato il mondo: la versione ufficiale degli attacchi dell'11 settembre, che sin dall'inizio è servita
a giustificare la cosiddetta «guerra al terrorismo» e tutte le aggressioni militari messe in agenda e realizzate da allora.
La versione ufficiale sull'11 settembre non è altro che una leggenda da incubo per le masse mondiali.
Una leggenda in base alla quale si continua a spargere morte e distruzione, terrorizzando in modo permanente miliardi di persone, tutti i giorni, ad ogni latitudine.
Il terribile ritornello di questa leggenda, ripetuto alla nausea dai mainstream media, inizia così: quella mattina diciannove dirottatori armati di taglierino avrebbero osato sfidare l'Occidente sotto la regia di un terrorista (ex) agente della CIA nascosto in una caverna nelle montagne fra Afghanistan e Pakistan.
Un ritornello che anche la quasi totalità degli intellettuali e dei politici occidentali ancora avallano con compiaciuta acquiescenza, ma che alcuni cominciarono a mettere in dubbio da subito.
Da allora, un movimento internazionale di inchiesta composto da studiosi, attivisti e comuni cittadini si è sviluppato in rete ed è cresciuto notevolmente in questi ultimi due-tre anni, mettendo coraggiosamente in questione prima l'impianto e la plausibilità logica di tutti gli aspetti della versione ufficiale, poi il tabù stesso che essa tuttora rappresenta agli occhi dei più.
Sulla base dei fatti, delle prove accertate e delle leggi della fisica, oggi possiamo dire che le ricerche portate avanti dal movimento di inchiesta hanno sgretolato in molti punti il castello di carte mediatico costruito per occultare la verità sull'11 settembre.
Di tutto questo e di molto altro si parlerà domenica 17 settembre all'Arena del Sole di Bologna, tra uno spettacolo teatrale, documenti-video e interventi di alcuni fra i più acuti studiosi statunitensi ed italiani.
Questa giornata bolognese è la prima conferenza di carattere internazionale che il movimento italiano di inchiesta sugli eventi dell'11 settembre organizza per continuare a crescere e a parlare ad un pubblico sempre più vasto.
Moltissimi fra quanti si sono finora mossi in rete avranno la possibilità di incontrarsi e di parlarsi, cosa che appare tanto necessaria in una fase come questa.
Dopo le «attenzioni» che alcune trasmissioni televisive hanno dedicato all'argomento, occorre prepararsi tutti insieme ad affrontare una situazione in cui è molto probabile che il cover up mediatico assuma forme comunicative sempre più insidiose e sottili, provando a raggiungere livelli di insabbiamento e di manipolazione della verità ancora sconosciuti.
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