02 settembre 2006

Mi hanno fatto perdere la guerra i media


Don Rumsfeld potrà fare schifo come Segretario alla Difesa, ma è il miglior scarica-barile che questo paese abbia mai avuto.

Non è mai colpa sua. Non Guantanamo, non Abu Ghraib, non Falluja, non Haditha, non la de-baathificazione, non l'insorgenza; nulla. Mai.

Ovviamente, da quando il bronzeo torso di Saddam ha colpito il pavimento di Fidros Square, l'occupazione si è progressivamente svelata ed è divenuta un pantano. Ma neppure quello è colpa di Rummy. Come ha detto il Presidente Bush, "Sta facendo un diamine di lavoro".

Ieri il Segretario alla Difesa Houdini ha fatto bella mostra dei suoi talenti di scusa in un discorso alla base aero-navale di Fallon in Nevada. Ha accusato i gruppi terroristi di "manipolare i media" per erodere il supporto alla guerra al terrore.

"Quello che mi preoccupa di più", ha opinato, "è il modo in cui stanno attivamente manipolando i media in questo paese. Possono mentire con impunità... Quella è la cosa che mi tiene sveglio la notte".

Alcuni di noi speravano che fosse l'Iraq a tenere Rummy "sveglio la notte"... o forse lo scocciante tema delle torture e degli abusi che continua a spuntare nei giornali. Ma, noooo; è lo strisciante spettro di Zarqawi alla sua tastiera che manda e-mail nella sua ipnotica prosa ad inconsapevoli Statunitensi, i quali vengono sedotti dalla sua vile propaganda.

Di cosa stava parlando esattamente Rumsfeld? O questi sono solo i primi segni di un delirium praecox?

"Il nemico è molto migliore nel comunicare", ha guaito. "Vorrei che fossimo migliori a contrastarlo perché il costante tamburo delle cose che dicono - tutte le quali non sono vere - è dannoso".

"Migliore nel comunicare"? Migliore di FOX News, ABC, CBS, NBC, CNN e tutta la zuppa alfabetica di stazioni via cavo che mandando in onda lo sciovinismo sventola-bandiera di Rumsfeld fino alla nausea? I grezzi video di Bin Laden sono dunque una tale minaccia?

Come possono i giornalisti (alcuni tra i migliori e più brillanti degli Stati Uniti) stare fino alla fine di questa spazzatura? Non c'è nessuno nella folla che sia abbastanza coraggioso da fermare le ruminazioni di Rumsfeld dicendo,

"Senza offesa, signor segretario, ma Lei sta perdendo questa dannata guerra e sta dando la colpa a qualche fittizio media islamico che esiste solo nella sua fervida immaginazione".

E' doloroso guardare il precipitoso declino di Rumsfeld nella senilità. Una volta il Rumsfeld con la mascella quadrata impersonava la spavalda fiducia in sé e lo slancio dell'amministrazione Bush. La sua amichevole canzonatura degli adoranti giornalisti lo ha reso amato tra i conservatori e lo ha elevato allo status di rock star.

Nessuno poteva alzare un guanto sul vecchio Rummy. Era troppo sveglio e troppo svelto sulle sue gambe.

E ora questo; un vecchio combattuto che cerca di nascondere i suoi fallimenti con un'assurda digressione dopo l'altra?

Rumsfeld dovrebbe essere sulla veranda a cacciare i bambini dal prato, non a guidare l'esercito più potente del mondo verso una catastrofe imminente.

Abbiamo bisogno di una nuova leadership: subito. Rumsfeld può raccontare le storie sui Bin Laden Media ai suoi compagni della casa di riposo, non dal podio del Pentagono.

Mike Whitney

Nessun commento:

02 settembre 2006

Mi hanno fatto perdere la guerra i media


Don Rumsfeld potrà fare schifo come Segretario alla Difesa, ma è il miglior scarica-barile che questo paese abbia mai avuto.

Non è mai colpa sua. Non Guantanamo, non Abu Ghraib, non Falluja, non Haditha, non la de-baathificazione, non l'insorgenza; nulla. Mai.

Ovviamente, da quando il bronzeo torso di Saddam ha colpito il pavimento di Fidros Square, l'occupazione si è progressivamente svelata ed è divenuta un pantano. Ma neppure quello è colpa di Rummy. Come ha detto il Presidente Bush, "Sta facendo un diamine di lavoro".

Ieri il Segretario alla Difesa Houdini ha fatto bella mostra dei suoi talenti di scusa in un discorso alla base aero-navale di Fallon in Nevada. Ha accusato i gruppi terroristi di "manipolare i media" per erodere il supporto alla guerra al terrore.

"Quello che mi preoccupa di più", ha opinato, "è il modo in cui stanno attivamente manipolando i media in questo paese. Possono mentire con impunità... Quella è la cosa che mi tiene sveglio la notte".

Alcuni di noi speravano che fosse l'Iraq a tenere Rummy "sveglio la notte"... o forse lo scocciante tema delle torture e degli abusi che continua a spuntare nei giornali. Ma, noooo; è lo strisciante spettro di Zarqawi alla sua tastiera che manda e-mail nella sua ipnotica prosa ad inconsapevoli Statunitensi, i quali vengono sedotti dalla sua vile propaganda.

Di cosa stava parlando esattamente Rumsfeld? O questi sono solo i primi segni di un delirium praecox?

"Il nemico è molto migliore nel comunicare", ha guaito. "Vorrei che fossimo migliori a contrastarlo perché il costante tamburo delle cose che dicono - tutte le quali non sono vere - è dannoso".

"Migliore nel comunicare"? Migliore di FOX News, ABC, CBS, NBC, CNN e tutta la zuppa alfabetica di stazioni via cavo che mandando in onda lo sciovinismo sventola-bandiera di Rumsfeld fino alla nausea? I grezzi video di Bin Laden sono dunque una tale minaccia?

Come possono i giornalisti (alcuni tra i migliori e più brillanti degli Stati Uniti) stare fino alla fine di questa spazzatura? Non c'è nessuno nella folla che sia abbastanza coraggioso da fermare le ruminazioni di Rumsfeld dicendo,

"Senza offesa, signor segretario, ma Lei sta perdendo questa dannata guerra e sta dando la colpa a qualche fittizio media islamico che esiste solo nella sua fervida immaginazione".

E' doloroso guardare il precipitoso declino di Rumsfeld nella senilità. Una volta il Rumsfeld con la mascella quadrata impersonava la spavalda fiducia in sé e lo slancio dell'amministrazione Bush. La sua amichevole canzonatura degli adoranti giornalisti lo ha reso amato tra i conservatori e lo ha elevato allo status di rock star.

Nessuno poteva alzare un guanto sul vecchio Rummy. Era troppo sveglio e troppo svelto sulle sue gambe.

E ora questo; un vecchio combattuto che cerca di nascondere i suoi fallimenti con un'assurda digressione dopo l'altra?

Rumsfeld dovrebbe essere sulla veranda a cacciare i bambini dal prato, non a guidare l'esercito più potente del mondo verso una catastrofe imminente.

Abbiamo bisogno di una nuova leadership: subito. Rumsfeld può raccontare le storie sui Bin Laden Media ai suoi compagni della casa di riposo, non dal podio del Pentagono.

Mike Whitney

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