02 maggio 2012

A chi vanno i nostri sacrifici?

Non c'è talk-show televisivo o editoriale di giornale che non parli di "crescita". Ormai ha soppiantato lo spread nell'immaginario collettivo degli italiani. Tutti concordano che bisogna "crescere", ma nessuno dice come fare; al solito... all'italiana: basta descrivere il problema e poi aspettare che si risolva da solo... oppure che sia "sostituito" da qualche altro tema più urgente. Ebbene, oggi cercheremo di capire cosa occorre per "crescere" e lo faremo matematicamente usando l'equazione del Pil= Spese dei privati + Spese dello Stato + Saldo con l'estero. In cui: Spese delle Stato= T (Tasse) - S (Saldo del bilancio statale); Spese dei privati= Re (Reddito totale dei cittadini) - T (Tasse) - Ri (Risparmio dei cittadini); Saldo con l'estero= Es (Esportazioni) - Im (Importazioni). Sostituendo nell'equazione di prima: Pil= T - S +Re -T - Ri + Es - Im; Ovvero: Pil= Re - (Ri + S)+ (Es - Im) Come si genera la crescita, dunque? Aumentando il reddito dei cittadini; Riducendo il risparmio dei cittadini e aumentando il deficit del bilancio statale; Aumentando le esportazioni e riducendo le importazioni. Altro non c'è. Cosa può fare, principalmente, il governo per la crescita? Svalutare la moneta per favorire le esportazioni e scoraggiare le importazioni; Aumentare il deficit di bilancio. Cosa possono fare, principalmente, i cittadini per favorire la crescita? Risparmiare di meno (e quindi spendere di più); Lavorare di più (o più efficacemente) in modo da aumentare produzione e reddito. Se questa è la teoria, vediamo adesso la pratica: cosa sta facendo il governo italiano? Non può svalutare la moneta; Sta riducendo il deficit di bilancio. In un caso (svalutazione della moneta) non può intervenire e nell'altro sta facendo l'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare. Il governo italiano, dunque, a parole "auspica" la crescita, ma nei fatti opera in modo contrario... per la decrescita. Ed i cittadini? Non possono spendere di più perché hanno paura del futuro (quindi risparmiano più che possono); Non possono lavorare di più perché perdono il lavoro e la disoccupazione aumenta in modo preoccupante. Così stando le cose il disastro è inevitabile. Come se ne esce? Nella sola maniera possibile: aumentando il deficit del bilancio statale e/o rilanciando le esportazioni. Entrambe le manovre da fare, dunque, prevedono di uscire dall'Europa che ci costringe al pareggio di bilancio (e nel prossimo futuro, di essere, addirittura, in attivo) e ci impedisce di svalutare la moneta. Ecco dimostrato, matematicamente, che la nostra sola alternativa al disastro, è l'uscita dalla UE. Il resto è conversazione da Bar, dopo qualche bianchetto e la discussione sui rigori negati alla Juventus. Perché l'ho chiamato disastro? Se il Pil decresce supponiamo del 2%, il deficit dello Stato si riduce del 3% ed il saldo con l'estero non cambia... Pil= Re - (Ri + S)+ (Es - Im); -2% = (Var% Re) - Ri + 3% . Supponiamo che Re non cambi (cioè Var%Re=0), allora Ri deve ridursi del 5%. Cos'è Ri? Il risparmio dei cittadini: la quota di ricchezza che gli italiani mettono da parte ogni anno. Il fatto di essere negativo, significa deflusso... ogni anno i cittadini italiani devono privarsi del 5% (in termini di Pil) della ricchezza che hanno accumulato nel corso degli anni. Mi capite picciotti? Tutti noi, anno dopo anno, dovremo devolvere 75 miliardi dei nostri risparmi, per "assecondare" la politica economica di questo governo. Significano 750 miliardi in 10 anni. A chi vanno quei denari? Principalmente alle banche creditrici dello Stato italiano (francesi e tedesche su tutte). Sono loro che in caso di mancato rimborso dei titoli di Stato italiani subirebbero le perdite maggiori, trascinandosi i relativi paesi (Francia e Germania su tutti) nel baratro. Mi sono spiegato? E' necessario che noi devolviamo 75 miliardi l'anno (per almeno dieci anni) dei nostri risparmi (ovvero che ci impoveriamo in maniera considerevole) per evitare che Francia e Germania facciano la nostra stessa fine... Il governo Monti, dunque, a questo è stato "chiamato"... a garantire i creditori (Francia e Germania) ed evitare che il nostro default si trasformi nel loro tracollo... Adesso vi è chiaro chi ha voluto Monti, Passera, Grilli etc... al governo? E vi anche chiaro perché non si parla di nostra uscita dalla UE? Se uscissimo, Francia e Germania subirebbero danni enormi nel futuro prossimo e in quello remoto. Questo governo, dunque, deve farci "digerire" un generale, drastico impoverimento del nostro paese per "garantire" i livelli di reddito di Francia e Germania nel presente e nel futuro. Bisogna che noi si resti in mutande, affinché francesi e tedeschi (ma sono soprattutto i tedeschi) mantengano il loro standard di vita inalterato e, anzi, nel caso dei tedeschi, migliorato. Capite a chi vanno i nostri sacrifici? Capite perché dico che dovremmo essere tutti in Piazza con le roncole ed i forconi? di G. Migliorino

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02 maggio 2012

A chi vanno i nostri sacrifici?

Non c'è talk-show televisivo o editoriale di giornale che non parli di "crescita". Ormai ha soppiantato lo spread nell'immaginario collettivo degli italiani. Tutti concordano che bisogna "crescere", ma nessuno dice come fare; al solito... all'italiana: basta descrivere il problema e poi aspettare che si risolva da solo... oppure che sia "sostituito" da qualche altro tema più urgente. Ebbene, oggi cercheremo di capire cosa occorre per "crescere" e lo faremo matematicamente usando l'equazione del Pil= Spese dei privati + Spese dello Stato + Saldo con l'estero. In cui: Spese delle Stato= T (Tasse) - S (Saldo del bilancio statale); Spese dei privati= Re (Reddito totale dei cittadini) - T (Tasse) - Ri (Risparmio dei cittadini); Saldo con l'estero= Es (Esportazioni) - Im (Importazioni). Sostituendo nell'equazione di prima: Pil= T - S +Re -T - Ri + Es - Im; Ovvero: Pil= Re - (Ri + S)+ (Es - Im) Come si genera la crescita, dunque? Aumentando il reddito dei cittadini; Riducendo il risparmio dei cittadini e aumentando il deficit del bilancio statale; Aumentando le esportazioni e riducendo le importazioni. Altro non c'è. Cosa può fare, principalmente, il governo per la crescita? Svalutare la moneta per favorire le esportazioni e scoraggiare le importazioni; Aumentare il deficit di bilancio. Cosa possono fare, principalmente, i cittadini per favorire la crescita? Risparmiare di meno (e quindi spendere di più); Lavorare di più (o più efficacemente) in modo da aumentare produzione e reddito. Se questa è la teoria, vediamo adesso la pratica: cosa sta facendo il governo italiano? Non può svalutare la moneta; Sta riducendo il deficit di bilancio. In un caso (svalutazione della moneta) non può intervenire e nell'altro sta facendo l'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare. Il governo italiano, dunque, a parole "auspica" la crescita, ma nei fatti opera in modo contrario... per la decrescita. Ed i cittadini? Non possono spendere di più perché hanno paura del futuro (quindi risparmiano più che possono); Non possono lavorare di più perché perdono il lavoro e la disoccupazione aumenta in modo preoccupante. Così stando le cose il disastro è inevitabile. Come se ne esce? Nella sola maniera possibile: aumentando il deficit del bilancio statale e/o rilanciando le esportazioni. Entrambe le manovre da fare, dunque, prevedono di uscire dall'Europa che ci costringe al pareggio di bilancio (e nel prossimo futuro, di essere, addirittura, in attivo) e ci impedisce di svalutare la moneta. Ecco dimostrato, matematicamente, che la nostra sola alternativa al disastro, è l'uscita dalla UE. Il resto è conversazione da Bar, dopo qualche bianchetto e la discussione sui rigori negati alla Juventus. Perché l'ho chiamato disastro? Se il Pil decresce supponiamo del 2%, il deficit dello Stato si riduce del 3% ed il saldo con l'estero non cambia... Pil= Re - (Ri + S)+ (Es - Im); -2% = (Var% Re) - Ri + 3% . Supponiamo che Re non cambi (cioè Var%Re=0), allora Ri deve ridursi del 5%. Cos'è Ri? Il risparmio dei cittadini: la quota di ricchezza che gli italiani mettono da parte ogni anno. Il fatto di essere negativo, significa deflusso... ogni anno i cittadini italiani devono privarsi del 5% (in termini di Pil) della ricchezza che hanno accumulato nel corso degli anni. Mi capite picciotti? Tutti noi, anno dopo anno, dovremo devolvere 75 miliardi dei nostri risparmi, per "assecondare" la politica economica di questo governo. Significano 750 miliardi in 10 anni. A chi vanno quei denari? Principalmente alle banche creditrici dello Stato italiano (francesi e tedesche su tutte). Sono loro che in caso di mancato rimborso dei titoli di Stato italiani subirebbero le perdite maggiori, trascinandosi i relativi paesi (Francia e Germania su tutti) nel baratro. Mi sono spiegato? E' necessario che noi devolviamo 75 miliardi l'anno (per almeno dieci anni) dei nostri risparmi (ovvero che ci impoveriamo in maniera considerevole) per evitare che Francia e Germania facciano la nostra stessa fine... Il governo Monti, dunque, a questo è stato "chiamato"... a garantire i creditori (Francia e Germania) ed evitare che il nostro default si trasformi nel loro tracollo... Adesso vi è chiaro chi ha voluto Monti, Passera, Grilli etc... al governo? E vi anche chiaro perché non si parla di nostra uscita dalla UE? Se uscissimo, Francia e Germania subirebbero danni enormi nel futuro prossimo e in quello remoto. Questo governo, dunque, deve farci "digerire" un generale, drastico impoverimento del nostro paese per "garantire" i livelli di reddito di Francia e Germania nel presente e nel futuro. Bisogna che noi si resti in mutande, affinché francesi e tedeschi (ma sono soprattutto i tedeschi) mantengano il loro standard di vita inalterato e, anzi, nel caso dei tedeschi, migliorato. Capite a chi vanno i nostri sacrifici? Capite perché dico che dovremmo essere tutti in Piazza con le roncole ed i forconi? di G. Migliorino

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