2012, anno del Golpe morbido. E adesso impariamo a difenderci
Si
chiude un anno di dittatura bancaria, un anno di debiti e di debito,
un anno di politica concepita dalle banche come truffa sociale dei
soliti politici truffatori.
Lo spread, come “il Mammone”, ha
spaventato i bambini: la mannaia del gabelliere Equitaliano ha colpito
indiscriminatamente come un killer seriale e lo Stato è stato
trasformato in semplice esattore per nome e per conto dei poteri
internazionali. Come il fanatismo ideologico liberista impone, lo Stato
ha un solo compito: tassare tutto, tutti e dappertutto. E una sola
funzione: garantire che quello che chiamano debito sia garantito al
debitore. Il debitore resta occulto, il debito virtuale invece incombe
su tutti noi come un incubo metafisico. Siamo all’epica del Dio debito e
all’epopea del popolo debitore.
Nulla di quello che i
politicanti avevano “promesso” al popolo bue è stato fatto e
all’orizzonte nemmeno una speranza di reale cambiamento. Al massimo, in
virtù di un ricordo lontano di dignità perduta, alcuni si agitano
ormai semi coscienti che così non solo non si può andare avanti ma che è
anche inutile andare avanti così. Saranno quelli che forse, nel 2013,
porteranno un po’ di caos nel sistema. Che sia benvenuto questo caos.
Da
quello che i media asserviti ci raccontano, dobbiamo pagare il 112%
l’anno, rispetto al 100% che produciamo e quindi anche agli occhi di un
bambino lo Stato è fallito e quindi la macelleria sociale in atto non
solo è inutile ma soprattutto è sadica.
E' all’interno del
fallimento che cresce la questione meridionale: il divario fra Nord e
Sud cresce quando l’economia va bene, cresce quando l’economia va
male, segno evidente che la questione meridionale non è una questione
semplicemente economica ma un cancro endemico della stessa invasione
coloniale.
Crolla l’utopia democratica che autorizza un vero e proprio golpe morbido che gli storici chiameranno Golpe Napolitano-Monti
Crolla
la favoletta per i piccoli e buoni “cittadini italiani” del sistema
maggioritario, della riduzione dei partiti, del bipolarismo, del
bipartitismo.
Crolla il mito della democrazia come pace nel mondo,
crolla grazie alle intercettazioni di Napolitano, all’ipocrisia dello
Stato Italiano che si proclama anti mafia, mentre Taranto muore,
Napoli è come sempre sfruttata per visibilità personale di alcuni a
scapito dei napoletani, il Sud è sommerso dai veleni e trasformato in
discarica del Nord, i meridionali continuano ad emigrare, vengono
derubati della dignità e dei propri soldi attraverso le leggi italiane e
per finire anche la chiesa accetta i “30 denari” e tradisce il popolo
elogiando i banchieri.
Da quello che avete letto, sarebbe più
giusto dire che si chiude un “normale” anno dei quasi 152esimi di
regime italiano più che dire che si è chiuso il 2012esimo anno dopo
Cristo.
Ma pur nel “cielo cupo” qualcosa in quest’anno è
cambiato: nulla che possa farci dire che possiamo ancora incidere sul
sistema, ma sicuramente che l’identitarismo è la strada da percorrere.
Come
abbiamo dimostrato per primi nella seconda repubblica al Sud si può
lavorare per creare una rappresentanza politica propria ed indipendente
attraverso l’opera degli stessi meridionali: peccato che molti hanno
copiato la forma, ma non l’essenza fondamentale soprattutto di
indipendenza dalla partitocrazia.
Abbiamo dimostrato compattezza ed
identità, quando abbiamo reagito da popolo all’offesa della ” pizza
veneta” svelando come fosse una copertura dei grandi e soliti
interessi economici del nord, abbiamo ottenuto il licenziamento del
giornalista “lombrosiano” della Rai piemontese, l’istituzione del
Registro Tumorale poi scippatoci dal governo centrale, ma soprattutto
abbiamo iniziato a difenderci da popolo e non a lamentarci da singoli
schiavi.
Che l’anno si chiude con il crollo del 62% di vendita di
panettoni nordici al sud è un bel segnale, che il Compra Sud
Insorgente regala a tutti noi per capodanno.
Il 2013 si apre allo
stesso modo in cui si chiude il 2012, un anno di spietato colonialismo
finanziario. Che più sarà spietato più ci costringerà a imparare a
difenderci. Ed è tutto in questa seconda parte il mio augurio
insorgente a tutti voi.
Non negate la realtà, siate uomini, affrontatela: chi vi dice che risolverà i vostri problemi è li solo per crearli.
di Nando Dicè
2012, anno del Golpe morbido. E adesso impariamo a difenderci
Si
chiude un anno di dittatura bancaria, un anno di debiti e di debito,
un anno di politica concepita dalle banche come truffa sociale dei
soliti politici truffatori.
Lo spread, come “il Mammone”, ha
spaventato i bambini: la mannaia del gabelliere Equitaliano ha colpito
indiscriminatamente come un killer seriale e lo Stato è stato
trasformato in semplice esattore per nome e per conto dei poteri
internazionali. Come il fanatismo ideologico liberista impone, lo Stato
ha un solo compito: tassare tutto, tutti e dappertutto. E una sola
funzione: garantire che quello che chiamano debito sia garantito al
debitore. Il debitore resta occulto, il debito virtuale invece incombe
su tutti noi come un incubo metafisico. Siamo all’epica del Dio debito e
all’epopea del popolo debitore.
Nulla di quello che i
politicanti avevano “promesso” al popolo bue è stato fatto e
all’orizzonte nemmeno una speranza di reale cambiamento. Al massimo, in
virtù di un ricordo lontano di dignità perduta, alcuni si agitano
ormai semi coscienti che così non solo non si può andare avanti ma che è
anche inutile andare avanti così. Saranno quelli che forse, nel 2013,
porteranno un po’ di caos nel sistema. Che sia benvenuto questo caos.
Da
quello che i media asserviti ci raccontano, dobbiamo pagare il 112%
l’anno, rispetto al 100% che produciamo e quindi anche agli occhi di un
bambino lo Stato è fallito e quindi la macelleria sociale in atto non
solo è inutile ma soprattutto è sadica.
E' all’interno del
fallimento che cresce la questione meridionale: il divario fra Nord e
Sud cresce quando l’economia va bene, cresce quando l’economia va
male, segno evidente che la questione meridionale non è una questione
semplicemente economica ma un cancro endemico della stessa invasione
coloniale.
Crolla l’utopia democratica che autorizza un vero e proprio golpe morbido che gli storici chiameranno Golpe Napolitano-Monti
Crolla
la favoletta per i piccoli e buoni “cittadini italiani” del sistema
maggioritario, della riduzione dei partiti, del bipolarismo, del
bipartitismo.
Crolla il mito della democrazia come pace nel mondo,
crolla grazie alle intercettazioni di Napolitano, all’ipocrisia dello
Stato Italiano che si proclama anti mafia, mentre Taranto muore,
Napoli è come sempre sfruttata per visibilità personale di alcuni a
scapito dei napoletani, il Sud è sommerso dai veleni e trasformato in
discarica del Nord, i meridionali continuano ad emigrare, vengono
derubati della dignità e dei propri soldi attraverso le leggi italiane e
per finire anche la chiesa accetta i “30 denari” e tradisce il popolo
elogiando i banchieri.
Da quello che avete letto, sarebbe più
giusto dire che si chiude un “normale” anno dei quasi 152esimi di
regime italiano più che dire che si è chiuso il 2012esimo anno dopo
Cristo.
Ma pur nel “cielo cupo” qualcosa in quest’anno è
cambiato: nulla che possa farci dire che possiamo ancora incidere sul
sistema, ma sicuramente che l’identitarismo è la strada da percorrere.
Come
abbiamo dimostrato per primi nella seconda repubblica al Sud si può
lavorare per creare una rappresentanza politica propria ed indipendente
attraverso l’opera degli stessi meridionali: peccato che molti hanno
copiato la forma, ma non l’essenza fondamentale soprattutto di
indipendenza dalla partitocrazia.
Abbiamo dimostrato compattezza ed
identità, quando abbiamo reagito da popolo all’offesa della ” pizza
veneta” svelando come fosse una copertura dei grandi e soliti
interessi economici del nord, abbiamo ottenuto il licenziamento del
giornalista “lombrosiano” della Rai piemontese, l’istituzione del
Registro Tumorale poi scippatoci dal governo centrale, ma soprattutto
abbiamo iniziato a difenderci da popolo e non a lamentarci da singoli
schiavi.
Che l’anno si chiude con il crollo del 62% di vendita di
panettoni nordici al sud è un bel segnale, che il Compra Sud
Insorgente regala a tutti noi per capodanno.
Il 2013 si apre allo
stesso modo in cui si chiude il 2012, un anno di spietato colonialismo
finanziario. Che più sarà spietato più ci costringerà a imparare a
difenderci. Ed è tutto in questa seconda parte il mio augurio
insorgente a tutti voi.
Non negate la realtà, siate uomini, affrontatela: chi vi dice che risolverà i vostri problemi è li solo per crearli.
di Nando Dicè
Nessun commento:
Posta un commento