"Neal Krawetz, un ricercatore nonché consulente per la sicurezza informatica, ha fornito oggi un’interessante presentazione alla conferenza BlackHat sulla sicurezza di Las Vegas, riguardo l’analisi delle fotografie digitali e delle immagini video alla ricerca di alterazioni o miglioramenti" (da Wired News).
"Impiegando un programma da lui scritto ( e fornito alla conferenza in CD-ROM), Krawetz è riuscito ad ottenere i tabulati delle tabelle di quantizzazione di un file JPEG (il che indica la compressione dell’immagine) e a determinare il mezzo finale con cui è stata creata l’immagine – cioé il tipo e il modello della camera in caso di immagine originale o la versione del Photoshop impiegata per alterare e ri-salvare l’immagine".
Ma la scoperta più significativa di Krawetz è giunta grazie all’analisi di un dettaglio contenuto in un video di Ayman al-Zawahiri del 2006.
Grazie alla sua analisi Krawetz ha potuto giungere alla conclusione che il logo AS-SAHAB (il supposto ramo informativo di Al-Qaeda) e il logo INTELCENTER (un’organizzazione privata di servizi informativi, con sede negli Stati Uniti, che "monitorizza l’attività terroristica") sono stati entrambi aggiunti al video nello stesso istante (cioè insieme).
E questo indica chiaramente che la stessa INTELCENTER ha prodotto direttamente la registrazione o quanto meno l’ha manipolata prima del suo rilascio.
In fondo, perché i terroristi di Al-Qaeda sarebbero tanto interessati a marcare i loro video con il logo di un’organizzazione con sede negli USA gestita da individui con stretti legami al complesso militare-industriale?
In una nostra precedente inchiesta, abbiamo evidenziato come l’INTELCENTER, il tramite tra “ramo informativo di Al Qaeda” e la stampa, e l’organizzazione che ottiene in modo routinario le registrazioni, rappresenti poco più che un gruppo d’avanguardia del Pentagono costituito da individui con stretti legami a Donald Rumsfeld e alla macchina da guerra statunitense.
INTELCENTER si è trovata anche dietro il rilascio del recente “nuovo” tape di Bin Laden, che in realtà era solo un vecchio filmato del 2001, rilasciato, anche dalla stessa INTELCENTER, in non meno di altre due occasioni negli ultimi cinque anni.
INTELCENTER è diretto da Ben Venzke, ex dirigente dei servizi informativi di una compagnia chiamata IDEFENSE, che è una compagnia Verisign. L’IDEFENSE è una compagnia per la sicurezza nel web che monitorizza le informazioni segrete nei conflitti in Medio Oriente, focalizzando la propria attenzione tra l’altro sulle minacce informatiche. E’ anche popolata da ex ufficiali dei servizi segreti militari.
Il direttore delle informative sui pericoli (Threat Intelligence), Jim Melnick, è stato per 16 anni nell’esercito USA e nella DIA (Defense Intelligence Agency) ed ha lavorato in operazioni psicologiche. Dal sito della IDEFENSE:
"Prima di venire alla iDefense, Melnick ha prestato un eccellente servizio per oltre 16 anni nell’esercito USA e nella Defense Intelligence Agency. Durante tale periodo, Melnick ha svolto vari ruoli, tra cui operazioni psicologiche, analisi di minacce internazionali con particolare enfasi sugli affari all’estero, operazioni di informazione e affari russi. Ha anche svolto ruoli attivi di spionaggio politico/militare, in particolare in affari esteri. Melnick è attualmente un Colonnello di riserva dell’esercito USA assegnato all’Ufficio del Segretario della Difesa. Melnick ha pubblicato in numerosi giornali militari e di affari internazionali, ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti militari e della DIA. Melnick ha ottenuto un Master of Arts [laurea di 2° grado] in National Security and Strategic Studies presso l’U.S. Naval War College, un Master of Arts in studi russo presso l’Università di Harvard, e un Bachelor of Arts [laurea di 1° grado] con lode in Scienze Politiche al Westminster College."
Così dunque ci troviamo di fronte ad una compagnia che per propria ammissione ha legami ad un funzionario dei servizi militari per le operazioni psicologiche [psy-ops] e che ha lavorato alle dirette dipendenze di Donald Rumsfeld. Poiché l’INTELCENTER e Ben Venzke sono in diretta connessione alla IDEFENSE, Rumsfeld si viene a ritrovare ad appena tre passi dai video di propaganda di Al Qaeda.
Il rilascio dei video di Al Qaeda è per INTELCENTER un vero affare, in quanto fa pagare ben oltre i 4000 dollari l’anno per pacchetti inviati alle "agenzie militari, federali e dei servizi segreti".
C’è da aggiungere a questo il fatto che INTELCENTER manipola digitalmente i video e quindi aggiunge il logo di un presunto gruppo terroristico prima del loro rilascio: e così si rendono chiare le ramificazioni – elementi all’interno degli Stati Uniti d’America chiaramente editano, se non addirittura creano, i video di “Al Qaeda” per i loro scopi.
Al-Qaeda, o più esattamente INTELCENTER, sembra considerare doveroso il rilascio di video nei momenti più utili politicamente all’amministrazione Bush.
Se si deve giustificare una guerra, vincere un’elezione o distogliere l’attenzione da uno scandalo, ecco che Bin Laden, Al-Zawahiri o le loro spalle, possiamo esserne certi, tirano fuori i loro prodotti e salvano le penne a Bush.
Appena terminato il periodo di sei mesi di osservazione sulla guerriglia e giusto in tempo al previsto abbandono di Bush riguardo l’Iraq da parte dei più fedeli repubblicani, ecco saltar fuori all’improvviso Bin Laden per ricordarci che è necessario “finire quello che si doveva finire” e vincere la guerra al terrorismo inviando più militari nel tritacarne.
Sia Kerry che Bush hanno attribuito la rielezione del presidente nel 2004 alla comparsa di Osama Bin Laden in un video pochi giorni prima del voto. L’esperto giornalista Walter Cronkite ha espresso l’idea che l’intera commedia fosse statta orchestrata da Karl Rove.
Alla vigilia della guerra d’Iraq, durante l’ignobile discorso di Colin Powell all’ONU, saltò fuori un’audioregistrazione nella quale Bin Laden affermava di essere un alleato di Saddam Hussein, in pratica una confezione regalo per i Neo-Cons che erano stati completamente sbugiardati sulle loro affermazioni che vi era un legame tra Iraq e 11/9.
Ayman Al-Zawahiri è apparso con perfetto tempismo per due anni di fila, pochi giorni prima che lo Stato dell’Unione facesse a pezzi il “macellaio” e “fallimentare” Bush.
Un tempismo impeccabile!
Ed esattamente quando Bush ha bisogno di rinforzare il terrore verso un illusorio nemico, ogni gennaio, prima del grande discorso, per mettere a tacere i critici, ecco saltar fuori al-Zawahiri con la sua merce.
L’analisi di Krawetz ( in PDF) conclude infine che in alcuni video, compreso quello di Adam Pearlam, probabile doppio agente del Mossad, sono stati artificialmente aggiunti vari oggetti e sfondi verdi, per "conferire autorevolezza e dignità al video".
Il punto cruciale (smoking gun) resta il fatto che i due logo, quello del braccio armato “terrorista” AS-SAHAB e quello dell’organizzazione INTELCENTER, sono stati aggiunti esattamente nello stesso tempo, il che significa o che INTELCENTER, con i suoi stretti legami al governo USA e alle operazioni psicologiche, ha terroristi in busta paga o che la stessa INTELCENTER ha manipolato e direttamente rilasciato i materiali di propaganda di Al Qaeda.
Entrambe le conclusioni sono sconvolgenti e richiedono un’immediata inchiesta dell’FBI su INTELCENTER ed i suoi proprietari.
Paul Joseph Watson
10 agosto 2007
Video di Al Quaeda manipolati dal Pentagono
10 agosto 2007
Video di Al Quaeda manipolati dal Pentagono
"Neal Krawetz, un ricercatore nonché consulente per la sicurezza informatica, ha fornito oggi un’interessante presentazione alla conferenza BlackHat sulla sicurezza di Las Vegas, riguardo l’analisi delle fotografie digitali e delle immagini video alla ricerca di alterazioni o miglioramenti" (da Wired News).
"Impiegando un programma da lui scritto ( e fornito alla conferenza in CD-ROM), Krawetz è riuscito ad ottenere i tabulati delle tabelle di quantizzazione di un file JPEG (il che indica la compressione dell’immagine) e a determinare il mezzo finale con cui è stata creata l’immagine – cioé il tipo e il modello della camera in caso di immagine originale o la versione del Photoshop impiegata per alterare e ri-salvare l’immagine".
Ma la scoperta più significativa di Krawetz è giunta grazie all’analisi di un dettaglio contenuto in un video di Ayman al-Zawahiri del 2006.
Grazie alla sua analisi Krawetz ha potuto giungere alla conclusione che il logo AS-SAHAB (il supposto ramo informativo di Al-Qaeda) e il logo INTELCENTER (un’organizzazione privata di servizi informativi, con sede negli Stati Uniti, che "monitorizza l’attività terroristica") sono stati entrambi aggiunti al video nello stesso istante (cioè insieme).
E questo indica chiaramente che la stessa INTELCENTER ha prodotto direttamente la registrazione o quanto meno l’ha manipolata prima del suo rilascio.
In fondo, perché i terroristi di Al-Qaeda sarebbero tanto interessati a marcare i loro video con il logo di un’organizzazione con sede negli USA gestita da individui con stretti legami al complesso militare-industriale?
In una nostra precedente inchiesta, abbiamo evidenziato come l’INTELCENTER, il tramite tra “ramo informativo di Al Qaeda” e la stampa, e l’organizzazione che ottiene in modo routinario le registrazioni, rappresenti poco più che un gruppo d’avanguardia del Pentagono costituito da individui con stretti legami a Donald Rumsfeld e alla macchina da guerra statunitense.
INTELCENTER si è trovata anche dietro il rilascio del recente “nuovo” tape di Bin Laden, che in realtà era solo un vecchio filmato del 2001, rilasciato, anche dalla stessa INTELCENTER, in non meno di altre due occasioni negli ultimi cinque anni.
INTELCENTER è diretto da Ben Venzke, ex dirigente dei servizi informativi di una compagnia chiamata IDEFENSE, che è una compagnia Verisign. L’IDEFENSE è una compagnia per la sicurezza nel web che monitorizza le informazioni segrete nei conflitti in Medio Oriente, focalizzando la propria attenzione tra l’altro sulle minacce informatiche. E’ anche popolata da ex ufficiali dei servizi segreti militari.
Il direttore delle informative sui pericoli (Threat Intelligence), Jim Melnick, è stato per 16 anni nell’esercito USA e nella DIA (Defense Intelligence Agency) ed ha lavorato in operazioni psicologiche. Dal sito della IDEFENSE:
"Prima di venire alla iDefense, Melnick ha prestato un eccellente servizio per oltre 16 anni nell’esercito USA e nella Defense Intelligence Agency. Durante tale periodo, Melnick ha svolto vari ruoli, tra cui operazioni psicologiche, analisi di minacce internazionali con particolare enfasi sugli affari all’estero, operazioni di informazione e affari russi. Ha anche svolto ruoli attivi di spionaggio politico/militare, in particolare in affari esteri. Melnick è attualmente un Colonnello di riserva dell’esercito USA assegnato all’Ufficio del Segretario della Difesa. Melnick ha pubblicato in numerosi giornali militari e di affari internazionali, ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti militari e della DIA. Melnick ha ottenuto un Master of Arts [laurea di 2° grado] in National Security and Strategic Studies presso l’U.S. Naval War College, un Master of Arts in studi russo presso l’Università di Harvard, e un Bachelor of Arts [laurea di 1° grado] con lode in Scienze Politiche al Westminster College."
Così dunque ci troviamo di fronte ad una compagnia che per propria ammissione ha legami ad un funzionario dei servizi militari per le operazioni psicologiche [psy-ops] e che ha lavorato alle dirette dipendenze di Donald Rumsfeld. Poiché l’INTELCENTER e Ben Venzke sono in diretta connessione alla IDEFENSE, Rumsfeld si viene a ritrovare ad appena tre passi dai video di propaganda di Al Qaeda.
Il rilascio dei video di Al Qaeda è per INTELCENTER un vero affare, in quanto fa pagare ben oltre i 4000 dollari l’anno per pacchetti inviati alle "agenzie militari, federali e dei servizi segreti".
C’è da aggiungere a questo il fatto che INTELCENTER manipola digitalmente i video e quindi aggiunge il logo di un presunto gruppo terroristico prima del loro rilascio: e così si rendono chiare le ramificazioni – elementi all’interno degli Stati Uniti d’America chiaramente editano, se non addirittura creano, i video di “Al Qaeda” per i loro scopi.
Al-Qaeda, o più esattamente INTELCENTER, sembra considerare doveroso il rilascio di video nei momenti più utili politicamente all’amministrazione Bush.
Se si deve giustificare una guerra, vincere un’elezione o distogliere l’attenzione da uno scandalo, ecco che Bin Laden, Al-Zawahiri o le loro spalle, possiamo esserne certi, tirano fuori i loro prodotti e salvano le penne a Bush.
Appena terminato il periodo di sei mesi di osservazione sulla guerriglia e giusto in tempo al previsto abbandono di Bush riguardo l’Iraq da parte dei più fedeli repubblicani, ecco saltar fuori all’improvviso Bin Laden per ricordarci che è necessario “finire quello che si doveva finire” e vincere la guerra al terrorismo inviando più militari nel tritacarne.
Sia Kerry che Bush hanno attribuito la rielezione del presidente nel 2004 alla comparsa di Osama Bin Laden in un video pochi giorni prima del voto. L’esperto giornalista Walter Cronkite ha espresso l’idea che l’intera commedia fosse statta orchestrata da Karl Rove.
Alla vigilia della guerra d’Iraq, durante l’ignobile discorso di Colin Powell all’ONU, saltò fuori un’audioregistrazione nella quale Bin Laden affermava di essere un alleato di Saddam Hussein, in pratica una confezione regalo per i Neo-Cons che erano stati completamente sbugiardati sulle loro affermazioni che vi era un legame tra Iraq e 11/9.
Ayman Al-Zawahiri è apparso con perfetto tempismo per due anni di fila, pochi giorni prima che lo Stato dell’Unione facesse a pezzi il “macellaio” e “fallimentare” Bush.
Un tempismo impeccabile!
Ed esattamente quando Bush ha bisogno di rinforzare il terrore verso un illusorio nemico, ogni gennaio, prima del grande discorso, per mettere a tacere i critici, ecco saltar fuori al-Zawahiri con la sua merce.
L’analisi di Krawetz ( in PDF) conclude infine che in alcuni video, compreso quello di Adam Pearlam, probabile doppio agente del Mossad, sono stati artificialmente aggiunti vari oggetti e sfondi verdi, per "conferire autorevolezza e dignità al video".
Il punto cruciale (smoking gun) resta il fatto che i due logo, quello del braccio armato “terrorista” AS-SAHAB e quello dell’organizzazione INTELCENTER, sono stati aggiunti esattamente nello stesso tempo, il che significa o che INTELCENTER, con i suoi stretti legami al governo USA e alle operazioni psicologiche, ha terroristi in busta paga o che la stessa INTELCENTER ha manipolato e direttamente rilasciato i materiali di propaganda di Al Qaeda.
Entrambe le conclusioni sono sconvolgenti e richiedono un’immediata inchiesta dell’FBI su INTELCENTER ed i suoi proprietari.
Paul Joseph Watson
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