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08 maggio 2008

Nibiru e, il tempio di Dendera


l Tempio di Dendera, situato a 2,4 km a sud-est della località di Dendera, sulla riva occidentale del Nilo, è uno dei tempi meglio conservati di tutto l’antico Egitto.

La città di Dendera fu il capoluogo del 6° distretto dell’Alto Egitto e nei pressi del tempio è stata anche rinvenuta una necropoli, databile tra il 3150 a.C. - 2700 a.C. (periodo arcaico) e il 2200 a.C. - 2040 a.C. (primo periodo intermedio).

L’intera area templare copre una zona di circa 40.000 mq.; è interamente circondata da un muro di mattoni a secco e comprende:
Portale nord (epoca romana)
Mammisi di epoca romana
Chiesa cristiana
Mammisi attribuito a Nectanebo II
Sanitarium
Tempio dedicato alla dea Hathor (tempio principale)
Pozzo
Lago sacro
Tempio di Iside

Al complesso templare di Dendera sono legate due dispute tra archeologia ufficiale e archeologia alternativa: lo zodiaco e le lampade di Dendera.



Lo zodiaco.

Il famoso “Zodiaco di Dendera” si trova da anni al Museo Louvre di Parigi, e al suo posto, nel tempio di Dendera, non c’è l’originale, ma solo una copia ben fatta. È la più antica nonché importante rappresentazione delle costellazioni egizie dello zodiaco. Grazie a questo reperto si riscontra chiaramente l’influenza della cultura assiro-babilonese attraverso i greci nella seconda metà del primo millennio a.C.; infatti, in esso sono disposte in cerchio le 12 costellazioni zodiacali, che hanno molto probabilmente una nascita sulle rive del Tigri e dell’Eufrate, circondate dalle costellazioni egizie illustrate sotto. Questa risulta essere la mappa più completa di tutto il cielo antico.


Recenti studi hanno rilevato come la datazione di Joseph Fourier, che esaminò lo zodiaco nel 1800, fosse esatta per quanto riguarda la concezione del cielo: lo zodiaco di Dendera riproduce abbastanza fedelmente zodiaci mesopotamici risalenti appunto al 2500 a.C. circa.
Alcuni fautori delle teorie misteriche riguardo alla civiltà egizia affermano che analizzando attraverso sistemi computerizzati i dati ricavabili dallo zodiaco di Dendera questo dovrebbe risalire almeno al 4500 a.C., ossia prima della nascita della civiltà egizia.

L’analisi di una rappresentazione egizia ci lascia assai spesso perplessi e sorpresi, constatata l’apparente mancanza di “metodo” e l’evidente difficoltà di comprensione degli elementi figurativi. Nel caso di rappresentazioni astronomiche, e dunque con l’introduzione di elementi tecnico-scientifici, l’incertezza aumenta ancor più.

Il cielo era stato suddiviso dagli antichi astrologi egizi e babilonesi in 360 gradi, grosso modo corrispondenti ai giorni di un anno; i gradi erano riuniti in trentasei decadi (o «decani») e le decadi in dodici segni zodiacali (costellazioni dello zodiaco). Ad ogni grado, decade e segno corrispondeva un «genio» (divinità o intelligenza cosmica) che determinava il carattere e il destino delle persone nate nel giorno, decade o mese corrispondente.

In questa intrigante scenografia allegorica ci sono animali e uomini che si spostano come pedine, all’interno di una scacchiera zodiacale dove sono dipinti tutti i corpi celesti: le costellazioni, il Sole, i pianeti conosciuti, e il decimo pianeta (che evidentemente l’autore conosceva). Del pianeta X o decimo pianeta si parla anche oggi, ma solo come una fantasia, un’invenzione letteraria, un mito... e questo benché molti astronomi abbiano trascorso tutta la vita a scoprire sue tracce in cielo, convinti della sua esistenza.

È ragionevole pensare che lo zodiaco raffiguri quella parte emisferica del cielo, che era visibile all’autore o all’ideatore dello schema; in altre parole, l’emisfero celeste che contiene le costellazioni circumpolari del Nord. A quanto pare, invece, lo zodiaco rappresenta le costellazioni circumpolari dell’emisfero celeste del Sud (quelle visibili dall’emisfero Sud della Terra, ossia dall’Australia, dal Brasile, ecc.)...


E dato che l’Egitto si trova nell’emisfero Nord della Terra, non è possibile che lo zodiaco di Dendera rappresenti le costellazioni circumpolari... del Sud. A meno che, e solo in quel caso, la Terra non si sia capovolta e di conseguenza il Polo Nord sia diventato Polo Sud e viceversa. Le direzioni e le posizioni delle stelle e delle costellazioni corrispondono guardando l’immagine come se fossimo davanti allo specchio, e proprio questo potrebbe dimostrare - se un’ipotesi del genere non venisse scartata a priori senza nemmeno essere presa in considerazione - che in tempi antichissimi ci sia stato un capovolgimento dell’asse terrestre.


Nell’immagine qui sopra è documentata la posizione del pianeta X - che da questo momento in poi chiameremo Nibiru - rispetto agli altri astri, così come erano visibili nel cielo all’epoca. Supponiamo che Nibiru fosse stato avvistato - ad esempio - a 25° sopra la Costellazione del Capricorno, questa posizione sarà documentata nello zodiaco di Dendera a 25° sopra il segno del capricorno in direzione verso il centro della “mappa” zodiacale. Dobbiamo ragionevolmente pensare a questi avvistamenti nelle notti primaverili e negli equinozi autunnali, ammesso che non esistessero strumenti tecnici “moderni” per scrutare il cielo come i cannocchiali (il fatto che non ne siano state trovate tracce di alcun genere in Egitto non dimostra affatto che non siano mai esistiti). Cominciando dall’esterno, il primo segno zodiacale incontrato durante la sua orbita da Nibiru, è il Leone. Ha le zampe posate su segni d’acqua: l’acqua è rappresentata dalle comete e dagli asteroidi di Keplero che formano quella nebulosa alcuni miliardi di chilometri dietro l’orbita di Plutone... scoperta soltanto alcune decine di anni fa. Ogni figura umana, segno, animale può avere più di un significato, nell’intenzione dell’ignoto autore.

Per capire di volta in volta il vero significato bisogna innanzitutto osservare la direzione del percorso, indicato con gesti delle mani, o dal movimento dei piedi, dalla parte cui volge lo sguardo il viso o da specifici dettagli presenti in altre parti di corpo. Nella parte centrale del grande zodiaco intero di Dendera non ci sono i percorsi noti dei pianeti del nostro Sistema Solare e della ruota zodiacale, cioè tutti quei modelli geometrici di forma circolare. Ci sono esclusivamente i percorsi dei corpi celesti che attraversano la parte centrale di questo grande zodiaco, nella quale si trovano le costellazioni circumpolari.

Partendo dal Leone il percorso passa per la donna, quindi per il Sagittario verso i Pesci e poi con movimento spiralico continua verso la parte centrale della raffigurazione - simbolicamente viene descritto il movimento dall’esterno verso il centro del nostro Sistema Solare - in direzione del Sagittario, che sta indicando con la freccia il percorso di Nibiru (che dipende dalle posizioni orbitali di Nettuno e Urano). Se Nettuno, Urano e Saturno sono lontani dal punto d’incrocio tra Nibiru e le loro orbite, significa che Nibiru è in rotta verso l’orbita di Giove (il cerchio con l’occhio rivolto all’atmosfera di Giove). Vicino a Giove c’è il segno d’acqua, che indica l’acqua delle comete, degli asteroidi e dei piccoli pianeti della fascia di asteroidi fra Giove e Marte (anche questa fascia, tra l’altro, è stata scoperta poco tempo fa). Verso Giove ci sono più opzioni a raffigurare le traiettorie di Nibiru.

Se Giove è lontano dall’orbita di Nibiru, allora Nibiru ha due possibili traiettorie orbitali entrambe verso l’incrocio della fascia degli asteroidi. La prima è la direzione indicata dal lungo bastone in mano dall’uomo: Nibiru, provenendo dall’orbita di Saturno, sta passando dal segno dell’Acquario e si avvicina a Giove nel segno del Sagittario, per trovarsi nella posizione dove si trova il Regulum, che è il simbolo di Venere. L’uomo continua a camminare verso Mercurio in Vergine e si espone al Sole nel segno del Leone. Quando questa figura umana è nel segno del Sagittario/Sagittario-Giove, intende dare due scelte a Nibiru. Se Giove è in orbita dietro a Nibiru, l’orbita di questo - dopo l’influenza gravitazionale di Giove - è più lenta e in direzione del Sole.

Dopo avere fatto arco intorno al Sole, Nibiru sta facendo ora un altro arco al lato opposto, dal momento che il Sole incrocia la sua orbita. Evidentemente questo accade perché la massa interna di Nibiru non è poi tanto piccola - paragonata a quella del Sole e il Sole si trova in avvicinamento a Nibiru. La forma della traiettoria di Nibiru assomiglia a una linea ondulata (percorso 3 sull’immagine Nibiru1), e assomiglia al simbolo Ynn-Yang. Se Giove - mentre arriva Nibiru - si sta avvicinando al centro del Sistema Solare precedendo Nibiru, questo evidentemente si trova a poca distanza da Giove. In tale circostanza il percorso di Nibiru deve assomigliare al percorso 2 sull’immagine Nibiru1.

Sono stati appena descritti i casi estremi, quando Nibiru - durante il suo approssimarsi alla Terra - è passato altrettanto da vicino a un pianeta più pesante. La maggior parte delle volte in cui Nibiru si avvicina alla Terra, non incontra pianeti più pesanti, né incrocia le loro orbite intorno al Sole; il percorso orbitale di Nibiru si deforma solo quando subisce l’influenza dei pianeti e del Sole e allora assomiglia a un’ellisse deformata (sguardo perpendicolare sulla metà - la croce – dell’asse principale del percorso di Nibiru). Nibiru va dal Leone alla luna del Cancro, dove la distanza fra Nibiru e la terra è minima. L’uomo qui cambia improvvisamente direzione. Il segno del Cancro, se paragonato alla posizione standard delle altre costellazioni - è spostato di oltre 30° verso l’area centrale dello zodiaco (il diametro dello zodiaco è di 180°).

Proprio questo è il punto focale, ovvero il momento in cui l’asse terrestre era girata o inclinata diversamente da ora. Potrebbe essere avvenuto questo capovolgimento a causa della forza di gravità di Nibiru. La prima inclinazione dell’asse terrestre avvenne nel segno della Bilancia, quando il percorso orbitale di Nibiru era molto vicino alla Terra. Lo spostamento fu di oltre 30°. Questi spostamenti segnano che la posizione di Nibiru nel cielo era maggiore di 30° sopra (o sotto) il piano ellittico. Nella parte seguente saranno descritti gli altri percorsi possibili di Nibiru nel nostro Sistema Solare e anche altre scoperte collegate al lo zodiaco di Dendera e ai miti di Osiride, Horus, Seth e altre divinità egizie.

Si è giunti a queste conclusioni a proposito di Nibiru dopo seri calcoli astro-fisici e matematici e dopo lo studio delle orbite dei pianeti e delle stelle binarie e triple. Ogni stella binaria è formata da due stelle le cui due orbite ruotano intorno allo stesso punto che è denominato “centro di massa del sistema”. Le leggi di Keplero insegnano che ogni stella orbita intorno al centro di massa. In questo esempio, le due stelle viaggiano su orbite ellittiche, che possono essere diverse di volta in volta.



Dopo aver capito anche solo in minima parte lo zodiaco di Dendera, si fa strada un po’ alla volta, sempre più chiaramente, che si tratta del messaggio di un’antica civiltà o di quanto ne rimaneva. I nostri predecessori hanno desiderato farci sapere che cosa aveva distrutto il loro mondo e che cosa potrebbe capitarci in futuro.

Fonte: misteria.org
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08 maggio 2008

Nibiru e, il tempio di Dendera


l Tempio di Dendera, situato a 2,4 km a sud-est della località di Dendera, sulla riva occidentale del Nilo, è uno dei tempi meglio conservati di tutto l’antico Egitto.

La città di Dendera fu il capoluogo del 6° distretto dell’Alto Egitto e nei pressi del tempio è stata anche rinvenuta una necropoli, databile tra il 3150 a.C. - 2700 a.C. (periodo arcaico) e il 2200 a.C. - 2040 a.C. (primo periodo intermedio).

L’intera area templare copre una zona di circa 40.000 mq.; è interamente circondata da un muro di mattoni a secco e comprende:
Portale nord (epoca romana)
Mammisi di epoca romana
Chiesa cristiana
Mammisi attribuito a Nectanebo II
Sanitarium
Tempio dedicato alla dea Hathor (tempio principale)
Pozzo
Lago sacro
Tempio di Iside

Al complesso templare di Dendera sono legate due dispute tra archeologia ufficiale e archeologia alternativa: lo zodiaco e le lampade di Dendera.



Lo zodiaco.

Il famoso “Zodiaco di Dendera” si trova da anni al Museo Louvre di Parigi, e al suo posto, nel tempio di Dendera, non c’è l’originale, ma solo una copia ben fatta. È la più antica nonché importante rappresentazione delle costellazioni egizie dello zodiaco. Grazie a questo reperto si riscontra chiaramente l’influenza della cultura assiro-babilonese attraverso i greci nella seconda metà del primo millennio a.C.; infatti, in esso sono disposte in cerchio le 12 costellazioni zodiacali, che hanno molto probabilmente una nascita sulle rive del Tigri e dell’Eufrate, circondate dalle costellazioni egizie illustrate sotto. Questa risulta essere la mappa più completa di tutto il cielo antico.


Recenti studi hanno rilevato come la datazione di Joseph Fourier, che esaminò lo zodiaco nel 1800, fosse esatta per quanto riguarda la concezione del cielo: lo zodiaco di Dendera riproduce abbastanza fedelmente zodiaci mesopotamici risalenti appunto al 2500 a.C. circa.
Alcuni fautori delle teorie misteriche riguardo alla civiltà egizia affermano che analizzando attraverso sistemi computerizzati i dati ricavabili dallo zodiaco di Dendera questo dovrebbe risalire almeno al 4500 a.C., ossia prima della nascita della civiltà egizia.

L’analisi di una rappresentazione egizia ci lascia assai spesso perplessi e sorpresi, constatata l’apparente mancanza di “metodo” e l’evidente difficoltà di comprensione degli elementi figurativi. Nel caso di rappresentazioni astronomiche, e dunque con l’introduzione di elementi tecnico-scientifici, l’incertezza aumenta ancor più.

Il cielo era stato suddiviso dagli antichi astrologi egizi e babilonesi in 360 gradi, grosso modo corrispondenti ai giorni di un anno; i gradi erano riuniti in trentasei decadi (o «decani») e le decadi in dodici segni zodiacali (costellazioni dello zodiaco). Ad ogni grado, decade e segno corrispondeva un «genio» (divinità o intelligenza cosmica) che determinava il carattere e il destino delle persone nate nel giorno, decade o mese corrispondente.

In questa intrigante scenografia allegorica ci sono animali e uomini che si spostano come pedine, all’interno di una scacchiera zodiacale dove sono dipinti tutti i corpi celesti: le costellazioni, il Sole, i pianeti conosciuti, e il decimo pianeta (che evidentemente l’autore conosceva). Del pianeta X o decimo pianeta si parla anche oggi, ma solo come una fantasia, un’invenzione letteraria, un mito... e questo benché molti astronomi abbiano trascorso tutta la vita a scoprire sue tracce in cielo, convinti della sua esistenza.

È ragionevole pensare che lo zodiaco raffiguri quella parte emisferica del cielo, che era visibile all’autore o all’ideatore dello schema; in altre parole, l’emisfero celeste che contiene le costellazioni circumpolari del Nord. A quanto pare, invece, lo zodiaco rappresenta le costellazioni circumpolari dell’emisfero celeste del Sud (quelle visibili dall’emisfero Sud della Terra, ossia dall’Australia, dal Brasile, ecc.)...


E dato che l’Egitto si trova nell’emisfero Nord della Terra, non è possibile che lo zodiaco di Dendera rappresenti le costellazioni circumpolari... del Sud. A meno che, e solo in quel caso, la Terra non si sia capovolta e di conseguenza il Polo Nord sia diventato Polo Sud e viceversa. Le direzioni e le posizioni delle stelle e delle costellazioni corrispondono guardando l’immagine come se fossimo davanti allo specchio, e proprio questo potrebbe dimostrare - se un’ipotesi del genere non venisse scartata a priori senza nemmeno essere presa in considerazione - che in tempi antichissimi ci sia stato un capovolgimento dell’asse terrestre.


Nell’immagine qui sopra è documentata la posizione del pianeta X - che da questo momento in poi chiameremo Nibiru - rispetto agli altri astri, così come erano visibili nel cielo all’epoca. Supponiamo che Nibiru fosse stato avvistato - ad esempio - a 25° sopra la Costellazione del Capricorno, questa posizione sarà documentata nello zodiaco di Dendera a 25° sopra il segno del capricorno in direzione verso il centro della “mappa” zodiacale. Dobbiamo ragionevolmente pensare a questi avvistamenti nelle notti primaverili e negli equinozi autunnali, ammesso che non esistessero strumenti tecnici “moderni” per scrutare il cielo come i cannocchiali (il fatto che non ne siano state trovate tracce di alcun genere in Egitto non dimostra affatto che non siano mai esistiti). Cominciando dall’esterno, il primo segno zodiacale incontrato durante la sua orbita da Nibiru, è il Leone. Ha le zampe posate su segni d’acqua: l’acqua è rappresentata dalle comete e dagli asteroidi di Keplero che formano quella nebulosa alcuni miliardi di chilometri dietro l’orbita di Plutone... scoperta soltanto alcune decine di anni fa. Ogni figura umana, segno, animale può avere più di un significato, nell’intenzione dell’ignoto autore.

Per capire di volta in volta il vero significato bisogna innanzitutto osservare la direzione del percorso, indicato con gesti delle mani, o dal movimento dei piedi, dalla parte cui volge lo sguardo il viso o da specifici dettagli presenti in altre parti di corpo. Nella parte centrale del grande zodiaco intero di Dendera non ci sono i percorsi noti dei pianeti del nostro Sistema Solare e della ruota zodiacale, cioè tutti quei modelli geometrici di forma circolare. Ci sono esclusivamente i percorsi dei corpi celesti che attraversano la parte centrale di questo grande zodiaco, nella quale si trovano le costellazioni circumpolari.

Partendo dal Leone il percorso passa per la donna, quindi per il Sagittario verso i Pesci e poi con movimento spiralico continua verso la parte centrale della raffigurazione - simbolicamente viene descritto il movimento dall’esterno verso il centro del nostro Sistema Solare - in direzione del Sagittario, che sta indicando con la freccia il percorso di Nibiru (che dipende dalle posizioni orbitali di Nettuno e Urano). Se Nettuno, Urano e Saturno sono lontani dal punto d’incrocio tra Nibiru e le loro orbite, significa che Nibiru è in rotta verso l’orbita di Giove (il cerchio con l’occhio rivolto all’atmosfera di Giove). Vicino a Giove c’è il segno d’acqua, che indica l’acqua delle comete, degli asteroidi e dei piccoli pianeti della fascia di asteroidi fra Giove e Marte (anche questa fascia, tra l’altro, è stata scoperta poco tempo fa). Verso Giove ci sono più opzioni a raffigurare le traiettorie di Nibiru.

Se Giove è lontano dall’orbita di Nibiru, allora Nibiru ha due possibili traiettorie orbitali entrambe verso l’incrocio della fascia degli asteroidi. La prima è la direzione indicata dal lungo bastone in mano dall’uomo: Nibiru, provenendo dall’orbita di Saturno, sta passando dal segno dell’Acquario e si avvicina a Giove nel segno del Sagittario, per trovarsi nella posizione dove si trova il Regulum, che è il simbolo di Venere. L’uomo continua a camminare verso Mercurio in Vergine e si espone al Sole nel segno del Leone. Quando questa figura umana è nel segno del Sagittario/Sagittario-Giove, intende dare due scelte a Nibiru. Se Giove è in orbita dietro a Nibiru, l’orbita di questo - dopo l’influenza gravitazionale di Giove - è più lenta e in direzione del Sole.

Dopo avere fatto arco intorno al Sole, Nibiru sta facendo ora un altro arco al lato opposto, dal momento che il Sole incrocia la sua orbita. Evidentemente questo accade perché la massa interna di Nibiru non è poi tanto piccola - paragonata a quella del Sole e il Sole si trova in avvicinamento a Nibiru. La forma della traiettoria di Nibiru assomiglia a una linea ondulata (percorso 3 sull’immagine Nibiru1), e assomiglia al simbolo Ynn-Yang. Se Giove - mentre arriva Nibiru - si sta avvicinando al centro del Sistema Solare precedendo Nibiru, questo evidentemente si trova a poca distanza da Giove. In tale circostanza il percorso di Nibiru deve assomigliare al percorso 2 sull’immagine Nibiru1.

Sono stati appena descritti i casi estremi, quando Nibiru - durante il suo approssimarsi alla Terra - è passato altrettanto da vicino a un pianeta più pesante. La maggior parte delle volte in cui Nibiru si avvicina alla Terra, non incontra pianeti più pesanti, né incrocia le loro orbite intorno al Sole; il percorso orbitale di Nibiru si deforma solo quando subisce l’influenza dei pianeti e del Sole e allora assomiglia a un’ellisse deformata (sguardo perpendicolare sulla metà - la croce – dell’asse principale del percorso di Nibiru). Nibiru va dal Leone alla luna del Cancro, dove la distanza fra Nibiru e la terra è minima. L’uomo qui cambia improvvisamente direzione. Il segno del Cancro, se paragonato alla posizione standard delle altre costellazioni - è spostato di oltre 30° verso l’area centrale dello zodiaco (il diametro dello zodiaco è di 180°).

Proprio questo è il punto focale, ovvero il momento in cui l’asse terrestre era girata o inclinata diversamente da ora. Potrebbe essere avvenuto questo capovolgimento a causa della forza di gravità di Nibiru. La prima inclinazione dell’asse terrestre avvenne nel segno della Bilancia, quando il percorso orbitale di Nibiru era molto vicino alla Terra. Lo spostamento fu di oltre 30°. Questi spostamenti segnano che la posizione di Nibiru nel cielo era maggiore di 30° sopra (o sotto) il piano ellittico. Nella parte seguente saranno descritti gli altri percorsi possibili di Nibiru nel nostro Sistema Solare e anche altre scoperte collegate al lo zodiaco di Dendera e ai miti di Osiride, Horus, Seth e altre divinità egizie.

Si è giunti a queste conclusioni a proposito di Nibiru dopo seri calcoli astro-fisici e matematici e dopo lo studio delle orbite dei pianeti e delle stelle binarie e triple. Ogni stella binaria è formata da due stelle le cui due orbite ruotano intorno allo stesso punto che è denominato “centro di massa del sistema”. Le leggi di Keplero insegnano che ogni stella orbita intorno al centro di massa. In questo esempio, le due stelle viaggiano su orbite ellittiche, che possono essere diverse di volta in volta.



Dopo aver capito anche solo in minima parte lo zodiaco di Dendera, si fa strada un po’ alla volta, sempre più chiaramente, che si tratta del messaggio di un’antica civiltà o di quanto ne rimaneva. I nostri predecessori hanno desiderato farci sapere che cosa aveva distrutto il loro mondo e che cosa potrebbe capitarci in futuro.

Fonte: misteria.org