15 maggio 2010

Attacco al Comune di Camigliano: "Lasciate i rifiuti o rischiate il commissariamento"


comuni virtuosi
I Comuni Virtuosi sono Comuni i cui primi cittadini intendono il loro incarico come servizio ai cittadini e alla comunità, con risultati molto evidenti
I Comuni Virtuosi - chi segue la nostra testata ne ha sentito parlare spesso - sono quelli i cui primi cittadini intendono il loro incarico come servizio ai cittadini e alla comunità, con risultati molto evidenti.

Questo spaventa chi invece ha della politica un'idea opposta. La politica come opportunità di ottenere vantaggi personali, la politica delle poltrone, del potere, del controllo del consenso. Questa politica comincia ad avere paura dell'esempio dei Comuni virtuosi e lo dimostra quanto sta accadendo al Comune virtuoso di Camigliano (CE) guidato dal sindaco Vincenzo Cenname.

Camigliano è un comune con il 65% di raccolta differenziata, è un comune che fa il compostaggio domestico e ha abbassato la tassa rifiuti ai cittadini oltre ad inserire i pannolini lavabili negli asili nido e a recuperare gli oli esausti.

Ma non basta. Camigliano ha smesso di erodere il proprio territorio, di cementificarlo e ha anche messo lampade a basso consumo nel cimitero. Piccole ma grandi cose - soprattutto se fatte in Provincia di Caserta dove camorra e politica governano spesso insieme - tutte volte a migliorare la vita dei cittadini nel rispetto dell'ambiente in cui si è scelto di vivere.

Ecco, in una situazione come questa, succede che il prefetto di Caserta Ezio Monaco diffidi il sindaco Cenname affinché trasmetta alla società provinciale che gestisce la raccolta rifiuti gli archivi di Tarsu e Tia, pena il commissariamento e lo scioglimento del consiglio comunale.

La "gestione" dei rifiuti è da sempre una delle chiavi di potere e di guadagno della camorra, non stupisce quindi che la gestione autonoma ed efficiente del sindaco di Camigliano disturbi qualche potente. Cenname, ovviamente, difende la propria scelta: "Ha garantito il raggiungimento di notevoli percentuali di rifiuti differenziati. Un risultato eccellente, nonostante le mille difficoltà di portare fuori regione, e quindi con costi notevoli, la frazione umida dei rifiuti” - ma nonostante questo, continua il sindaco - "E' ormai da 4 anni che la tarsu non subisce aumenti e per di più tutte le spettanze sono state liquidate senza che siano stati accumulati debiti".

Una gestione economica ed efficiente quindi, come ha anche certificato il Tar della Campania che ha avvallato la scelta indipendentista del Comune respingendo il ricorso della provincia. Cosa che però, evidentemente, non ha fermato il prefetto dall'inviare quella raccomandata che suona più che altro come una minaccia. "Qualora la politica - ha scritto Cenname in risposta al prefetto - dovesse essere esautorata di quel poco potere decisionale che ha circa l'implementazione di servizi come la raccolta differenziata, allora non avrà più senso l'esistenza di alcun organo politico comunale e per questo, considerato che la politica non costituisce affatto un mestiere, sono pronto a consegnare il mio mandato amministrativo".

Speriamo che questo non accada, speriamo che Cenname resista e vinca la sua battaglia. Il solo fatto che accadano queste cose e che nessuno, non un giornale, non una televisione, ne parli, ci fa pensare - come scrive Marco Boschini - che stiamo vincendo, che hanno paura, che cominciano a reagire scompostamente dimostrando così tutta la loro debolezza e falsità e che alla lunga cittadini sempre più consapevoli faranno scelte che cambieranno davvero le cose, come hanno fatto gli abitanti dei comuni virtuosi.

di Andrea Boretti

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15 maggio 2010

Attacco al Comune di Camigliano: "Lasciate i rifiuti o rischiate il commissariamento"


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I Comuni Virtuosi sono Comuni i cui primi cittadini intendono il loro incarico come servizio ai cittadini e alla comunità, con risultati molto evidenti
I Comuni Virtuosi - chi segue la nostra testata ne ha sentito parlare spesso - sono quelli i cui primi cittadini intendono il loro incarico come servizio ai cittadini e alla comunità, con risultati molto evidenti.

Questo spaventa chi invece ha della politica un'idea opposta. La politica come opportunità di ottenere vantaggi personali, la politica delle poltrone, del potere, del controllo del consenso. Questa politica comincia ad avere paura dell'esempio dei Comuni virtuosi e lo dimostra quanto sta accadendo al Comune virtuoso di Camigliano (CE) guidato dal sindaco Vincenzo Cenname.

Camigliano è un comune con il 65% di raccolta differenziata, è un comune che fa il compostaggio domestico e ha abbassato la tassa rifiuti ai cittadini oltre ad inserire i pannolini lavabili negli asili nido e a recuperare gli oli esausti.

Ma non basta. Camigliano ha smesso di erodere il proprio territorio, di cementificarlo e ha anche messo lampade a basso consumo nel cimitero. Piccole ma grandi cose - soprattutto se fatte in Provincia di Caserta dove camorra e politica governano spesso insieme - tutte volte a migliorare la vita dei cittadini nel rispetto dell'ambiente in cui si è scelto di vivere.

Ecco, in una situazione come questa, succede che il prefetto di Caserta Ezio Monaco diffidi il sindaco Cenname affinché trasmetta alla società provinciale che gestisce la raccolta rifiuti gli archivi di Tarsu e Tia, pena il commissariamento e lo scioglimento del consiglio comunale.

La "gestione" dei rifiuti è da sempre una delle chiavi di potere e di guadagno della camorra, non stupisce quindi che la gestione autonoma ed efficiente del sindaco di Camigliano disturbi qualche potente. Cenname, ovviamente, difende la propria scelta: "Ha garantito il raggiungimento di notevoli percentuali di rifiuti differenziati. Un risultato eccellente, nonostante le mille difficoltà di portare fuori regione, e quindi con costi notevoli, la frazione umida dei rifiuti” - ma nonostante questo, continua il sindaco - "E' ormai da 4 anni che la tarsu non subisce aumenti e per di più tutte le spettanze sono state liquidate senza che siano stati accumulati debiti".

Una gestione economica ed efficiente quindi, come ha anche certificato il Tar della Campania che ha avvallato la scelta indipendentista del Comune respingendo il ricorso della provincia. Cosa che però, evidentemente, non ha fermato il prefetto dall'inviare quella raccomandata che suona più che altro come una minaccia. "Qualora la politica - ha scritto Cenname in risposta al prefetto - dovesse essere esautorata di quel poco potere decisionale che ha circa l'implementazione di servizi come la raccolta differenziata, allora non avrà più senso l'esistenza di alcun organo politico comunale e per questo, considerato che la politica non costituisce affatto un mestiere, sono pronto a consegnare il mio mandato amministrativo".

Speriamo che questo non accada, speriamo che Cenname resista e vinca la sua battaglia. Il solo fatto che accadano queste cose e che nessuno, non un giornale, non una televisione, ne parli, ci fa pensare - come scrive Marco Boschini - che stiamo vincendo, che hanno paura, che cominciano a reagire scompostamente dimostrando così tutta la loro debolezza e falsità e che alla lunga cittadini sempre più consapevoli faranno scelte che cambieranno davvero le cose, come hanno fatto gli abitanti dei comuni virtuosi.

di Andrea Boretti

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