23 giugno 2007

Tunguska: quando la ricerca scientifica si dedica agli UFO



Dal 14 al 30 luglio 1999 una spedizione scientifica italiana si è recata nella regione di Tunguska (Siberia), teatro nel 1908 dell'esplosione di un oggetto cosmico.
La spedizione, battezzata "Tunguska99" è stata organizzata dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, in collaborazione con l'Osservatorio Astronomico di Torino e l'Istituto di Geologia Marina (CNR di Bologna) e con il supporto sul posto del personale e dei ricercatori dell'Università di Tomsk (Russia).
La spedizione "Tunguska99" è un apporto ai programmi internazionali sulla scoperta e lo studio delle caratteristiche fisiche di asteroidi e comete potenzialmente pericolosi per l'umanità.
Eppure, si dice che qualcuno ha trovato tracce di materiali sconosciuti con incisi ideogrammi non ancora identificati. Qualcuno ha cancellato tali tracce e perchè?
Mario di martino e Giuseppe Longo parlano della spedizione:
I partecipanti e l'equipaggiamento della spedizione sono stati trasportati dall'Italia a Krasnoyarsk da un velivolo Iljushin IL-20M dell'Istituto Statale di Ricerca dei Sistemi Aerei (GosNIIAS) e da Krasnoyarsk a Tunguska da un elicottero MI-26.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati è stato costruito un campo base nella taiga ad alcune centinaia di chilometri dai centri abitati raggiungibili su strada.
La spedizione si prefiggeva un compito più vasto di quello della prima spedizione italiana organizzata dall'Università di Bologna nel 1991, volta alla ricerca di microparticelle dell'oggetto cosmico nella resina degli alberi (Longo et al., 1994; Serra et al., 1994).
Gli obiettivi principali della spedizione "Tunguska99" erano:
1) studiare la struttura e i sedimenti del lago Cheko, un piccolo specchio d'acqua prossimo all'epicentro dell'evento Tunguska;
2) eseguire un rilevamento fotografico aereo del luogo dell'esplosione;
3) raccogliere legno, torba e campioni di rocce;
4) monitorare i raggi gamma durante i voli Italia-Siberia-Italia e a Tunguska.

2.
Abbiamo effettuato uno studio geofisico/sedimentologico del lago Cheko, un piccolo lago (diametro di circa 500 metri) che si trova a 8 km dall'epicentro. Il nostro lavoro aveva due obiettivi principali: 1) verificare se la formazione del lago potesse essere correlata all'evento del 1908; 2) rilevare nella sequenza sedimentaria nel lago evidenze geofisiche e geochimiche dell'evento, dalle quali trarre informazioni sulla natura dell'oggetto cosmico.
Lo studio sul campo ha incluso l'acquisizione dei seguenti dati: a) morfobatimetria acustica; b) riflettività del fondale; c) indagini con scandaglio sonar; d) indagini acustiche a bassa frequenza e risoluzione per lo studio della stratigrafia del fondo del lago; e) indagini radar ad alta risoluzione per individuare le strutture dei sedimenti del lago (Pipan et al., 2000); f) carotaggi dei sedimenti.
Il lavoro successivo sarà focalizzato sull'analisi delle carote e sull'individuazione di possibili effetti fisici nella successione sedimentaria (ad es. frane delle pareti del fondale del lago), che potrebbero fornire importanti indizi circa l'energia dell'evento.

3.
E' stata compiuta un'analisi aerofotografica multispettrale impiegando il velivolo Iljushin IL-20M dell'Istituto Statale di Ricerca dei Sistemi Aerei (GosNILAS). L'analisi aerofotografica ha riguardato una superficie di oltre 230 km2 compresi tra le latitudini 60° 50' 00" N e 60° 58' 30" N e tra le longitudini 101° 45' 00" E e 102° 05' 00" E. Le immagini sono state realizzate in scala 1:8000 e 1:14000 con una copertura del 60% in longitudine e del 30% in latitudine.
Parallelamente è stata eseguita una scansione lineare simultanea in 6 bande spettrali, da quella ottica all'infrarosso termico: 0.43-0.51 µm, 0.50-0.59 µm, 0.61-0.69 µm, 0.76-0.90 µm e 8.0-12.5 µm.
Durante il volo, la posizione dell'aereo era continuamente monitorata con un sistema GPS ed in questo modo le coordinate erano collegate direttamente alle fotografie.
Contemporaneamente sono state misurate al suolo le coordinate geografiche di differenti punti appartenenti alla stessa area. Queste misurazioni al suolo con sistema GPS sono state eseguite con un errore inferiore a 20 m. I risultati dell'analisi aerofotografica e delle rilevazioni topografiche al suolo saranno utilizzati per riesaminare il materiale aerofotografico ottenuto nel 1938 sotto la direzione di L.A. Kulik (Kulik, 1939 e 1940), in modo da verificare alcuni particolari dell'esplosione del 1908 e verificare una recente ipotesi sull'evento (Nikolaev, 1998).

4.
Sono stati raccolti campioni di legno dagli alberi sopravvissuti all'esplosione del 1908 posti a differenti distanze dall'"epicentro" in modo da approfondire l'analisi eseguita dalla prima spedizione italiana nel 1991. E' stata raccolta una zolla di torba (50 x 20 x 70 cm) in un punto distante circa 500 m dal lago Cheko. Verranno eseguite l'analisi isotopica e l'esame dei pollini in modo da trovare indicazioni sulla composizione dell'oggetto cosmico. Si analizzeranno anche i pollini presenti nei carotaggi effettuati nei sedimenti del lago Cheko e nei campioni di torba prelevati da strati precedenti e successivi all'evento Tunguska. A tal fine sono stati raccolti campioni di fiori in diversi punti della zona. Lo studio dei pollini dovrebbe consentire di ottenere informazioni sui cambiamenti nella vegetazione a seguito dell'impatto del 1908. Si procederà allo studio della petrologia e della geochimica delle rocce ignee del Mesozoico che affiorano nella regione di Tunguska. Verranno analizzati i campioni raccolti dalla cosiddetta "John rock" al fine di individuare se la sua origine sia terrestre o cosmica. Si stanno esaminando anche due chilogrammi di ghiaia provenienti dal fondo del lago per individuare se la vetrificazione sia connessa con fenomeni vulcanici o sia imputabile all'evento Tunguska.

5.
Un rilevatore del gruppo VRC (Variazione della Radiazione Cosmica) dell'Università di Bologna ha monitorato i raggi gamma sia durante i viaggi aerei Italia-Siberia-Italia sia durante le due settimane di permanenza nella Riserva Naturale di Tunguska. Simili rilevatori sono stati utilizzati nel passato dal gruppo per studiare le variazioni dei raggi gamma dipendenti dall'attività solare, dal campo geomagnetico e dalle condizioni ambientali in Italia, Antartide, isole Svalbard, Himalaya e durante il viaggio per mare Italia-Antartide-Italia.
Al campo base i raggi gamma provenienti dalla radiazione cosmica e dall'ambiente sono stati costantemente monitorati a intervalli di 15 minuti, considerando le bande di energia tra 0.05-3 MeV e 3-10 MeV. Nelle vicinanze del lago Cheko si sono registrati radionuclidi generati dalle catene di decadimento del 238U e 232Th. I dati saranno ulteriormente esaminati per individuare altri radionuclidi di origine naturale o imputabili all'uomo. Le misurazioni effettuate in volo indicano una significativa variazione del flusso di raggi cosmici come conseguenza dell'attività solare.
A questo indirizzo tutte le foto ed anche altro sulla spedizione http://www-th.bo.infn.it/tunguska/index.html

21 giugno 2007

Viva la democrazia!


La "nostra" democrazia vista da un fan del sito di beppegrillo. Il comico della politica italiana.
"I partiti non fanno più politica. I partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi.
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente... Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.
Molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano.
I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della Nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni.
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.
Il consumismo individuale esasperato produce non solo dissipazione di ricchezza e storture produttive, ma anche insoddisfazione, smarrimento, infelicità.
Quando si chiedono sacrifici al Paese e si comincia con il chiederli ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire."
fonte beppegrillo.it

20 giugno 2007

Una vita al contrario. 12.L'appeso


Quando spesso ci accorgiamo che stiamo vivendo sulle nuvole è una sensazione o la constatazione di un mondo al contrario?
Zret

La scuola è una sequela di voti, di compiti in classe, di lezioni aride, di scartoffie, di riti inutili ed insensati. Gli adolescenti sono costretti a spendere i migliori anni della loro vita in un ambiente squallido, stritolati da un ingranaggio assurdo che premia i furbi o, nel migliore dei casi, gli allievi scrupolosi, ma poco intelligenti, laddove i ragazzi creativi, originali, anticonformisti sono, non di rado, condannati all'insuccesso ed all'emarginazione. Si aggiungano i rapporti interpersonali improntati ad insana competitività, invidia, insincerità, livore verso alcuni docenti e compagni. Comprendo che gli animi più sensibili restino feriti ed amareggiati di fronte a tale situazione, eppure la scuola è parte del sistema: terminati gli studi, il mondo del lavoro è un'altra bolgia dantesca, una bolgia di un inferno chiamato mondo.

E' illusorio pensare che, oltre le grigie mura degli edifici scolastici, si estenda una realtà differente. E' una realtà con cui bisogna confrontarsi ogni giorno, ogni attimo, grondante lacrime, sudore e sangue. E' un mondo al contrario dove i pochi giusti sono oltraggiati e perseguitati, in cui i meritevoli restano negletti, mentre la moltitudine infinita degli stolti, dei disonesti e degli ignoranti è osannata e potente. Tuttavia quelle che possono sembrare sconfitte (e, in parte, lo sono) rendono sempre più determinati, l'insofferenza per il sistema ci eleva al di sopra del sistema. Siamo così più forti, quando affrontiamo le sfide del destino. Se una persona non vede storture nelle istituzioni e se non prova insofferenza per tutte le aberrazioni della società, allora bisogna preoccuparsi: quella persona è stata vinta, sopraffatta dalla malvagità, la sua anima è stata annichilita. Chi si oppone, chi, pur tra mille contraddizioni, titubanze e difficoltà, rifiuta lo status quo, sebbene possa essere sconfitto sul piano pratico, è un vincitore sotto il profilo morale e spirituale.

E' inutile invocare riforme del sistema educativo: le riforme peggiorano e, se non cambieremo l'umanità, le riforme, per di più volute ed attuate da chi conosciamo bene, resteranno lettera morta. E' fondamentale, invece, cambiare la nostra condotta e la nostra visione degli eventi, riuscendo a ricavare anche dalle esperienze dolorose e persino irrazionali, un insegnamento, uno sprone per non arrendersi, anche se saremo battuti. La sconfitta è la vittoria, come ci insegna Pessoa.

Anche in un carcere come la scuola, si può maturare qualche esperienza significativa, imparare qualcosa, vivere un momento indimenticabile: può essere un aforisma di un autore, l'emozione dopo aver letto una lirica, il sorriso sincero della compagna di banco... E' poco: lo so, ma l'esistenza è avara di gioie e prodiga di sofferenze. La scuola è un errore ed un orrore, ma è altresì una palestra, perché il mondo al di fuori è pure più spaventoso.

Noi siamo fuori posto, siamo in questo mondo e non solo, come affermava il Messia, non gli apparteniamo, ma siamo anche contro, in nome della speranza di una palingenesi che forse non è un'illusione. Continuiamo a combattere dunque, senza circoscrivere, però, tutte le nostre azioni a questa (ex) "aiuola che ci fa tanto feroci".

Se esiste un senso, non possiamo conoscerlo né comprenderlo del tutto e comunque, nonostante fasi di scoramento e persino di disperazione, parole come resa, indifferenza, arrendevolezza ed approvazione del sistema, non appartengono al nostro vocabolario.

23 giugno 2007

Tunguska: quando la ricerca scientifica si dedica agli UFO



Dal 14 al 30 luglio 1999 una spedizione scientifica italiana si è recata nella regione di Tunguska (Siberia), teatro nel 1908 dell'esplosione di un oggetto cosmico.
La spedizione, battezzata "Tunguska99" è stata organizzata dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, in collaborazione con l'Osservatorio Astronomico di Torino e l'Istituto di Geologia Marina (CNR di Bologna) e con il supporto sul posto del personale e dei ricercatori dell'Università di Tomsk (Russia).
La spedizione "Tunguska99" è un apporto ai programmi internazionali sulla scoperta e lo studio delle caratteristiche fisiche di asteroidi e comete potenzialmente pericolosi per l'umanità.
Eppure, si dice che qualcuno ha trovato tracce di materiali sconosciuti con incisi ideogrammi non ancora identificati. Qualcuno ha cancellato tali tracce e perchè?
Mario di martino e Giuseppe Longo parlano della spedizione:
I partecipanti e l'equipaggiamento della spedizione sono stati trasportati dall'Italia a Krasnoyarsk da un velivolo Iljushin IL-20M dell'Istituto Statale di Ricerca dei Sistemi Aerei (GosNIIAS) e da Krasnoyarsk a Tunguska da un elicottero MI-26.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati è stato costruito un campo base nella taiga ad alcune centinaia di chilometri dai centri abitati raggiungibili su strada.
La spedizione si prefiggeva un compito più vasto di quello della prima spedizione italiana organizzata dall'Università di Bologna nel 1991, volta alla ricerca di microparticelle dell'oggetto cosmico nella resina degli alberi (Longo et al., 1994; Serra et al., 1994).
Gli obiettivi principali della spedizione "Tunguska99" erano:
1) studiare la struttura e i sedimenti del lago Cheko, un piccolo specchio d'acqua prossimo all'epicentro dell'evento Tunguska;
2) eseguire un rilevamento fotografico aereo del luogo dell'esplosione;
3) raccogliere legno, torba e campioni di rocce;
4) monitorare i raggi gamma durante i voli Italia-Siberia-Italia e a Tunguska.

2.
Abbiamo effettuato uno studio geofisico/sedimentologico del lago Cheko, un piccolo lago (diametro di circa 500 metri) che si trova a 8 km dall'epicentro. Il nostro lavoro aveva due obiettivi principali: 1) verificare se la formazione del lago potesse essere correlata all'evento del 1908; 2) rilevare nella sequenza sedimentaria nel lago evidenze geofisiche e geochimiche dell'evento, dalle quali trarre informazioni sulla natura dell'oggetto cosmico.
Lo studio sul campo ha incluso l'acquisizione dei seguenti dati: a) morfobatimetria acustica; b) riflettività del fondale; c) indagini con scandaglio sonar; d) indagini acustiche a bassa frequenza e risoluzione per lo studio della stratigrafia del fondo del lago; e) indagini radar ad alta risoluzione per individuare le strutture dei sedimenti del lago (Pipan et al., 2000); f) carotaggi dei sedimenti.
Il lavoro successivo sarà focalizzato sull'analisi delle carote e sull'individuazione di possibili effetti fisici nella successione sedimentaria (ad es. frane delle pareti del fondale del lago), che potrebbero fornire importanti indizi circa l'energia dell'evento.

3.
E' stata compiuta un'analisi aerofotografica multispettrale impiegando il velivolo Iljushin IL-20M dell'Istituto Statale di Ricerca dei Sistemi Aerei (GosNILAS). L'analisi aerofotografica ha riguardato una superficie di oltre 230 km2 compresi tra le latitudini 60° 50' 00" N e 60° 58' 30" N e tra le longitudini 101° 45' 00" E e 102° 05' 00" E. Le immagini sono state realizzate in scala 1:8000 e 1:14000 con una copertura del 60% in longitudine e del 30% in latitudine.
Parallelamente è stata eseguita una scansione lineare simultanea in 6 bande spettrali, da quella ottica all'infrarosso termico: 0.43-0.51 µm, 0.50-0.59 µm, 0.61-0.69 µm, 0.76-0.90 µm e 8.0-12.5 µm.
Durante il volo, la posizione dell'aereo era continuamente monitorata con un sistema GPS ed in questo modo le coordinate erano collegate direttamente alle fotografie.
Contemporaneamente sono state misurate al suolo le coordinate geografiche di differenti punti appartenenti alla stessa area. Queste misurazioni al suolo con sistema GPS sono state eseguite con un errore inferiore a 20 m. I risultati dell'analisi aerofotografica e delle rilevazioni topografiche al suolo saranno utilizzati per riesaminare il materiale aerofotografico ottenuto nel 1938 sotto la direzione di L.A. Kulik (Kulik, 1939 e 1940), in modo da verificare alcuni particolari dell'esplosione del 1908 e verificare una recente ipotesi sull'evento (Nikolaev, 1998).

4.
Sono stati raccolti campioni di legno dagli alberi sopravvissuti all'esplosione del 1908 posti a differenti distanze dall'"epicentro" in modo da approfondire l'analisi eseguita dalla prima spedizione italiana nel 1991. E' stata raccolta una zolla di torba (50 x 20 x 70 cm) in un punto distante circa 500 m dal lago Cheko. Verranno eseguite l'analisi isotopica e l'esame dei pollini in modo da trovare indicazioni sulla composizione dell'oggetto cosmico. Si analizzeranno anche i pollini presenti nei carotaggi effettuati nei sedimenti del lago Cheko e nei campioni di torba prelevati da strati precedenti e successivi all'evento Tunguska. A tal fine sono stati raccolti campioni di fiori in diversi punti della zona. Lo studio dei pollini dovrebbe consentire di ottenere informazioni sui cambiamenti nella vegetazione a seguito dell'impatto del 1908. Si procederà allo studio della petrologia e della geochimica delle rocce ignee del Mesozoico che affiorano nella regione di Tunguska. Verranno analizzati i campioni raccolti dalla cosiddetta "John rock" al fine di individuare se la sua origine sia terrestre o cosmica. Si stanno esaminando anche due chilogrammi di ghiaia provenienti dal fondo del lago per individuare se la vetrificazione sia connessa con fenomeni vulcanici o sia imputabile all'evento Tunguska.

5.
Un rilevatore del gruppo VRC (Variazione della Radiazione Cosmica) dell'Università di Bologna ha monitorato i raggi gamma sia durante i viaggi aerei Italia-Siberia-Italia sia durante le due settimane di permanenza nella Riserva Naturale di Tunguska. Simili rilevatori sono stati utilizzati nel passato dal gruppo per studiare le variazioni dei raggi gamma dipendenti dall'attività solare, dal campo geomagnetico e dalle condizioni ambientali in Italia, Antartide, isole Svalbard, Himalaya e durante il viaggio per mare Italia-Antartide-Italia.
Al campo base i raggi gamma provenienti dalla radiazione cosmica e dall'ambiente sono stati costantemente monitorati a intervalli di 15 minuti, considerando le bande di energia tra 0.05-3 MeV e 3-10 MeV. Nelle vicinanze del lago Cheko si sono registrati radionuclidi generati dalle catene di decadimento del 238U e 232Th. I dati saranno ulteriormente esaminati per individuare altri radionuclidi di origine naturale o imputabili all'uomo. Le misurazioni effettuate in volo indicano una significativa variazione del flusso di raggi cosmici come conseguenza dell'attività solare.
A questo indirizzo tutte le foto ed anche altro sulla spedizione http://www-th.bo.infn.it/tunguska/index.html

21 giugno 2007

Viva la democrazia!


La "nostra" democrazia vista da un fan del sito di beppegrillo. Il comico della politica italiana.
"I partiti non fanno più politica. I partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi.
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente... Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.
Molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano.
I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della Nazione; e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi di Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo, controllando democraticamente l’operato delle istituzioni.
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.
Il consumismo individuale esasperato produce non solo dissipazione di ricchezza e storture produttive, ma anche insoddisfazione, smarrimento, infelicità.
Quando si chiedono sacrifici al Paese e si comincia con il chiederli ai lavoratori, mentre si ha alle spalle una questione come la P2, è assai difficile ricevere ascolto ed essere credibili. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l'operazione non può riuscire."
fonte beppegrillo.it

20 giugno 2007

Una vita al contrario. 12.L'appeso


Quando spesso ci accorgiamo che stiamo vivendo sulle nuvole è una sensazione o la constatazione di un mondo al contrario?
Zret

La scuola è una sequela di voti, di compiti in classe, di lezioni aride, di scartoffie, di riti inutili ed insensati. Gli adolescenti sono costretti a spendere i migliori anni della loro vita in un ambiente squallido, stritolati da un ingranaggio assurdo che premia i furbi o, nel migliore dei casi, gli allievi scrupolosi, ma poco intelligenti, laddove i ragazzi creativi, originali, anticonformisti sono, non di rado, condannati all'insuccesso ed all'emarginazione. Si aggiungano i rapporti interpersonali improntati ad insana competitività, invidia, insincerità, livore verso alcuni docenti e compagni. Comprendo che gli animi più sensibili restino feriti ed amareggiati di fronte a tale situazione, eppure la scuola è parte del sistema: terminati gli studi, il mondo del lavoro è un'altra bolgia dantesca, una bolgia di un inferno chiamato mondo.

E' illusorio pensare che, oltre le grigie mura degli edifici scolastici, si estenda una realtà differente. E' una realtà con cui bisogna confrontarsi ogni giorno, ogni attimo, grondante lacrime, sudore e sangue. E' un mondo al contrario dove i pochi giusti sono oltraggiati e perseguitati, in cui i meritevoli restano negletti, mentre la moltitudine infinita degli stolti, dei disonesti e degli ignoranti è osannata e potente. Tuttavia quelle che possono sembrare sconfitte (e, in parte, lo sono) rendono sempre più determinati, l'insofferenza per il sistema ci eleva al di sopra del sistema. Siamo così più forti, quando affrontiamo le sfide del destino. Se una persona non vede storture nelle istituzioni e se non prova insofferenza per tutte le aberrazioni della società, allora bisogna preoccuparsi: quella persona è stata vinta, sopraffatta dalla malvagità, la sua anima è stata annichilita. Chi si oppone, chi, pur tra mille contraddizioni, titubanze e difficoltà, rifiuta lo status quo, sebbene possa essere sconfitto sul piano pratico, è un vincitore sotto il profilo morale e spirituale.

E' inutile invocare riforme del sistema educativo: le riforme peggiorano e, se non cambieremo l'umanità, le riforme, per di più volute ed attuate da chi conosciamo bene, resteranno lettera morta. E' fondamentale, invece, cambiare la nostra condotta e la nostra visione degli eventi, riuscendo a ricavare anche dalle esperienze dolorose e persino irrazionali, un insegnamento, uno sprone per non arrendersi, anche se saremo battuti. La sconfitta è la vittoria, come ci insegna Pessoa.

Anche in un carcere come la scuola, si può maturare qualche esperienza significativa, imparare qualcosa, vivere un momento indimenticabile: può essere un aforisma di un autore, l'emozione dopo aver letto una lirica, il sorriso sincero della compagna di banco... E' poco: lo so, ma l'esistenza è avara di gioie e prodiga di sofferenze. La scuola è un errore ed un orrore, ma è altresì una palestra, perché il mondo al di fuori è pure più spaventoso.

Noi siamo fuori posto, siamo in questo mondo e non solo, come affermava il Messia, non gli apparteniamo, ma siamo anche contro, in nome della speranza di una palingenesi che forse non è un'illusione. Continuiamo a combattere dunque, senza circoscrivere, però, tutte le nostre azioni a questa (ex) "aiuola che ci fa tanto feroci".

Se esiste un senso, non possiamo conoscerlo né comprenderlo del tutto e comunque, nonostante fasi di scoramento e persino di disperazione, parole come resa, indifferenza, arrendevolezza ed approvazione del sistema, non appartengono al nostro vocabolario.