10 settembre 2007

Elettromagnetismo e gravità




Siamo in un periodo della nostra storia dove conosciamo la catena complessa del DNA e, non riusciamo ancora a capire bene l'elettromagnetismo. Devo dire che ho anche superato un esame in Università su questo argomento ma, se devo essere sincero non ho capito nulla. La fisica mi affascina, ma dell'elettromagnetismo mi ricordo solo un'accozzaglia di formule.
In questi video questi fenomeni sono esperimenti semplici ma, perché avvengono?
Senza scomodare trucchi di maghi o altro cominciamo a studiare bene il meccanismo e, allora potremo parlare di conoscenza, altro che il delitto di vattelapesca paese.
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08 settembre 2007

V-Day: mandiamo a casa la "Casta"

Oggi 8 settembre io ci sarò.Nel frattempo vi lascio ad una lettera di Beha a Grillo

Caro Beppe,
come ti ho detto per telefono siamo d’accordo con la protesta del V-DAY e faremo quanto è possibile per aderire ed essere presenti in alcune delle piazze più significative.Per esempio certamente sarò a Palermo in una più che simbolica “missione antimafia” in presenza di magistrati impegnati in questa lotta e Veltri dovrebbe riuscire a venire a Bologna,dove sarai tu. D’altronde il Manifesto per la Riforma della politica (a partire dalla richiesta di rifondare legislativamente i Partiti,per renderli responsabili penalmente dei loro bilanci, cfr.www.repubblicadeicittadini.com, o www.listacivicanazionale.it), Manifesto che anche tu hai firmato, e i contenuti delle nostre petizioni sono perfettamente coerenti con la tua proposta di legge di iniziativa popolare per un Parlamento Pulito e il limite di due legislature, che invitiamo a firmare insieme al Manifesto.

Il problema fondamentale rimane mandare a casa la “Casta” alle prossime elezioni. La Casta che fa svendere le case degli enti pubblici e le compra; che alla lotta alle mafie per la confisca dei beni e delle ricchezze sostituisce quella ai lavavetri; che fa finta di non sapere che almeno un terzo della ricchezza del paese è prodotta dall’economia illegale e criminale che evade tasse e contributi e che lo Stato dell’evasione accertata( 50 miliardi di euro nel 2006) incassa appena l’1 per cento; che assegna consulenze a destra e a manca( 261 mila consulenti documentati dall’Espresso) dilapidando il denaro pubblico mentre il paese è sull’orlo del burrone; che ha fatto dei conflitti di interesse, che impediscono al paese di competere nell’economia globale, un sistema di governo; che ha ridotto servizi essenziali come la Scuola, le Ferrovie e l’Alitalia un colabrodo; che conduce con spietata violenza la certificazione del paese e non fa una piega di fronte all’abusivismo edilizio;che occupa tutti i mezzi di comunicazione, complici fino in fondo nel raccontare un paese che non esiste; che insieme a banche,imprenditoria,finanza e ormai alti corpi dello Stato forma una classe dirigente di OGM,di organismi geneticamente modificati,in una oggettiva complementarietà tra destra e sinistra che ho ricostruito chiarissimamente nel libro “Italiopoli” da te prefato. Sono infatti cose che sai meglio di me e che denunci da tempo. Perciò, uniamo le forze per mandarli a casa. E al più presto.

06 settembre 2007

Collasso dell'economia globale: cosa sanno?


«Collasso dell’ordine globale» è per noi un’immagine paurosa ma vaga, che evoca prospettive tante volte ripetute ma difficilmente immaginabili: fine del petrolio, riscaldamento globale con siccità e dunque penurie e desertificazione, guerre per l’acqua, rottura del «mercato libero» e delle sue basi finanziare basate sul credito...
Sì, è facile elencare.
Ma provate a immaginare per un momento voi - ciascuno di voi - e la vostra famiglia, i vostri figli, nel «collasso dell’ordine globale».
Senza benzina e con energia scarsa, insufficiente e carissima.
Senza riscaldamento.
Con difficoltà alimentari, tesseramento e razionamento.
Senza lavoro e senza trasporti, e senza telefonini nè TV.
Tutto ciò che le masse danno per garantito e permanente - i consumi enormi, gli sprechi, la tecnologia dell’Occidente - può mancare entro dieci anni.
Noi riceviamo quasi tutto ciò che consumiamo da distanze immense, da trasporti facili ed economici: ci arrivano in container dalla Cina, dallìAsia, in tubature dalla Russia, dallìAlgeria. Non fabbrirhiamo noi la maggior parte delle merci che consumiamo, e non sappiamo più fabbricarle.
L’ordine globale è un sistema di interdipendenza: dipendiamo da altri, da stranieri, da estranei per tutto ciò che costituisce la nostra vita.
Se il sistema si rompe, si apre un’era nuova e antica.
L’era dell’autarchia, dove è meglio fabbricare le proprie merci e coltivare il proprio grano. Sappiamo farlo?
L’era dell’autarchia è l’epoca in cui i desideri superflui non si esaudiscono, anzi in cui nemmeno i bisogni reali e impellenti hanno piena soddisfazione.
Il collasso dell’ordine globale implica il ritorno a guerre di un certo tipo: armarsi per arraffare il petrolio o l’acqua ad altri.
L’Occidente in declino demografico non pare ben piazzato per questo: non ha abbastanza giovani da sacrificare per le nuove guerre di rapina, e i nostri giovani hanno mani lisce e bianche, sono signorini viziati.
Anche noi lo siamo.
Soprattutto, abbiamo perso le risorse interiori necessarie nelle età della penuria: la frugalità, il mutuo aiuto, lo spirito di sacrificio, la capacità di sopportare fame e freddo, la pazienza, la disciplina.
Nulla ci ha educato a quello, anzi abbiamo avuto l’educazione contraria: all’abbondanza senza impegno, alla festa perpetua del consumo e dello shopping, all’arroganza del «prima io».
Nell’era difficile del collasso globale, da noi, non è difficile prevedere quello che accadrà: il disordine, la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti per il tozzo di pane o per il privilegio. Quella che già ci scorre nelle vene, e che viene tenuta a bada dalla relativa abbondanza di cui tutti viviamo.
Per frenare il disordine anarchico si renderà necessaria la coercizione, l’autorità e la paura.
Chi ci comanderà, allora?
Quelli che ci comanderanno saranno degni del comando, o saranno come i nostri governanti di oggi, i primi ad arraffare la fetta migliore della torta, derubando la gente, e lasciando che noi - la maggior parte della società - si tiri fuori dagli stracci da sè, magari scannandosi?
Potete pensare che sto esagerando, come al solito.
Sì, quei signori sanno qualcosa.
Qualcosa che non ci dicono.E questo spiega, forse, parecchie delle cose incomprensibili che stanno facendo in questi anni.
Bush che coinvolge l’America in guerre disastrose, di durata indefinita, aprendo una voragine di debito nelle finanze dello Stato, come se sapesse che quel debito non lo pagherà mai; e intanto fa costruire campi di concentramento, per ora vuoti, e passa leggi di riduzione delle libertà personali, e prepara un «governo d’emergenza» pronto ad assicurare la «continuity of government» da bunker sotterranei.
O i finanzieri che impazzano in speculazioni sempre più dementi e arrischiate, come se mai dovessero renderne conto.
Guardate i potenti d’ogni parte, i politici e i miliardari d’ogni risma: tutti vivono e impazzano nel presente, ora per ora.
Sicuri dell’impunità, o come le orchestrine del Titanic, ci tengono buoni e dormienti con il calcio e la fiction.
Vivono come se non ci fosse un domani.
Cosa sanno, che noi non sappiamo?
fonte M. Blondet

10 settembre 2007

Elettromagnetismo e gravità




Siamo in un periodo della nostra storia dove conosciamo la catena complessa del DNA e, non riusciamo ancora a capire bene l'elettromagnetismo. Devo dire che ho anche superato un esame in Università su questo argomento ma, se devo essere sincero non ho capito nulla. La fisica mi affascina, ma dell'elettromagnetismo mi ricordo solo un'accozzaglia di formule.
In questi video questi fenomeni sono esperimenti semplici ma, perché avvengono?
Senza scomodare trucchi di maghi o altro cominciamo a studiare bene il meccanismo e, allora potremo parlare di conoscenza, altro che il delitto di vattelapesca paese.
video1
video2
video3

08 settembre 2007

V-Day: mandiamo a casa la "Casta"

Oggi 8 settembre io ci sarò.Nel frattempo vi lascio ad una lettera di Beha a Grillo

Caro Beppe,
come ti ho detto per telefono siamo d’accordo con la protesta del V-DAY e faremo quanto è possibile per aderire ed essere presenti in alcune delle piazze più significative.Per esempio certamente sarò a Palermo in una più che simbolica “missione antimafia” in presenza di magistrati impegnati in questa lotta e Veltri dovrebbe riuscire a venire a Bologna,dove sarai tu. D’altronde il Manifesto per la Riforma della politica (a partire dalla richiesta di rifondare legislativamente i Partiti,per renderli responsabili penalmente dei loro bilanci, cfr.www.repubblicadeicittadini.com, o www.listacivicanazionale.it), Manifesto che anche tu hai firmato, e i contenuti delle nostre petizioni sono perfettamente coerenti con la tua proposta di legge di iniziativa popolare per un Parlamento Pulito e il limite di due legislature, che invitiamo a firmare insieme al Manifesto.

Il problema fondamentale rimane mandare a casa la “Casta” alle prossime elezioni. La Casta che fa svendere le case degli enti pubblici e le compra; che alla lotta alle mafie per la confisca dei beni e delle ricchezze sostituisce quella ai lavavetri; che fa finta di non sapere che almeno un terzo della ricchezza del paese è prodotta dall’economia illegale e criminale che evade tasse e contributi e che lo Stato dell’evasione accertata( 50 miliardi di euro nel 2006) incassa appena l’1 per cento; che assegna consulenze a destra e a manca( 261 mila consulenti documentati dall’Espresso) dilapidando il denaro pubblico mentre il paese è sull’orlo del burrone; che ha fatto dei conflitti di interesse, che impediscono al paese di competere nell’economia globale, un sistema di governo; che ha ridotto servizi essenziali come la Scuola, le Ferrovie e l’Alitalia un colabrodo; che conduce con spietata violenza la certificazione del paese e non fa una piega di fronte all’abusivismo edilizio;che occupa tutti i mezzi di comunicazione, complici fino in fondo nel raccontare un paese che non esiste; che insieme a banche,imprenditoria,finanza e ormai alti corpi dello Stato forma una classe dirigente di OGM,di organismi geneticamente modificati,in una oggettiva complementarietà tra destra e sinistra che ho ricostruito chiarissimamente nel libro “Italiopoli” da te prefato. Sono infatti cose che sai meglio di me e che denunci da tempo. Perciò, uniamo le forze per mandarli a casa. E al più presto.

06 settembre 2007

Collasso dell'economia globale: cosa sanno?


«Collasso dell’ordine globale» è per noi un’immagine paurosa ma vaga, che evoca prospettive tante volte ripetute ma difficilmente immaginabili: fine del petrolio, riscaldamento globale con siccità e dunque penurie e desertificazione, guerre per l’acqua, rottura del «mercato libero» e delle sue basi finanziare basate sul credito...
Sì, è facile elencare.
Ma provate a immaginare per un momento voi - ciascuno di voi - e la vostra famiglia, i vostri figli, nel «collasso dell’ordine globale».
Senza benzina e con energia scarsa, insufficiente e carissima.
Senza riscaldamento.
Con difficoltà alimentari, tesseramento e razionamento.
Senza lavoro e senza trasporti, e senza telefonini nè TV.
Tutto ciò che le masse danno per garantito e permanente - i consumi enormi, gli sprechi, la tecnologia dell’Occidente - può mancare entro dieci anni.
Noi riceviamo quasi tutto ciò che consumiamo da distanze immense, da trasporti facili ed economici: ci arrivano in container dalla Cina, dallìAsia, in tubature dalla Russia, dallìAlgeria. Non fabbrirhiamo noi la maggior parte delle merci che consumiamo, e non sappiamo più fabbricarle.
L’ordine globale è un sistema di interdipendenza: dipendiamo da altri, da stranieri, da estranei per tutto ciò che costituisce la nostra vita.
Se il sistema si rompe, si apre un’era nuova e antica.
L’era dell’autarchia, dove è meglio fabbricare le proprie merci e coltivare il proprio grano. Sappiamo farlo?
L’era dell’autarchia è l’epoca in cui i desideri superflui non si esaudiscono, anzi in cui nemmeno i bisogni reali e impellenti hanno piena soddisfazione.
Il collasso dell’ordine globale implica il ritorno a guerre di un certo tipo: armarsi per arraffare il petrolio o l’acqua ad altri.
L’Occidente in declino demografico non pare ben piazzato per questo: non ha abbastanza giovani da sacrificare per le nuove guerre di rapina, e i nostri giovani hanno mani lisce e bianche, sono signorini viziati.
Anche noi lo siamo.
Soprattutto, abbiamo perso le risorse interiori necessarie nelle età della penuria: la frugalità, il mutuo aiuto, lo spirito di sacrificio, la capacità di sopportare fame e freddo, la pazienza, la disciplina.
Nulla ci ha educato a quello, anzi abbiamo avuto l’educazione contraria: all’abbondanza senza impegno, alla festa perpetua del consumo e dello shopping, all’arroganza del «prima io».
Nell’era difficile del collasso globale, da noi, non è difficile prevedere quello che accadrà: il disordine, la sopraffazione, la guerra di tutti contro tutti per il tozzo di pane o per il privilegio. Quella che già ci scorre nelle vene, e che viene tenuta a bada dalla relativa abbondanza di cui tutti viviamo.
Per frenare il disordine anarchico si renderà necessaria la coercizione, l’autorità e la paura.
Chi ci comanderà, allora?
Quelli che ci comanderanno saranno degni del comando, o saranno come i nostri governanti di oggi, i primi ad arraffare la fetta migliore della torta, derubando la gente, e lasciando che noi - la maggior parte della società - si tiri fuori dagli stracci da sè, magari scannandosi?
Potete pensare che sto esagerando, come al solito.
Sì, quei signori sanno qualcosa.
Qualcosa che non ci dicono.E questo spiega, forse, parecchie delle cose incomprensibili che stanno facendo in questi anni.
Bush che coinvolge l’America in guerre disastrose, di durata indefinita, aprendo una voragine di debito nelle finanze dello Stato, come se sapesse che quel debito non lo pagherà mai; e intanto fa costruire campi di concentramento, per ora vuoti, e passa leggi di riduzione delle libertà personali, e prepara un «governo d’emergenza» pronto ad assicurare la «continuity of government» da bunker sotterranei.
O i finanzieri che impazzano in speculazioni sempre più dementi e arrischiate, come se mai dovessero renderne conto.
Guardate i potenti d’ogni parte, i politici e i miliardari d’ogni risma: tutti vivono e impazzano nel presente, ora per ora.
Sicuri dell’impunità, o come le orchestrine del Titanic, ci tengono buoni e dormienti con il calcio e la fiction.
Vivono come se non ci fosse un domani.
Cosa sanno, che noi non sappiamo?
fonte M. Blondet