La Bafin (l'istituto di controllo delle banche in Germania) e la Goldman Sachs concordano su una stima delle perdite derivanti dall'attuale crisi finanziaria per cifre comprese fa i 500 ed i 600 miliardi di dollari, in gran parte dovute alle insolvenze sui prestiti "sub-prime" ed alle relative conseguenze sui cosiddetti derivati. Per quanto ci si riferisca a cifre pari a circa un terzo del PIL italiano, tuttavia si tratta solo di ipotesi riguardanti l'immediato presente, di cifre che non tengono in nessuna considerazione l'effetto valanga dei derivati stessi entro qualche mese o qualche settimana; quando cioé, negli Stati Uniti, comunque ben prima delle prossime presidenziali, gli “edge funds” strangoleranno le banche.
E' vero che in Europa l'esposizione per i sub-prime è stimata solo al 10% del totale, ma, anche qui, gli analisti vogliono farsi sfuggire un particolare non piccolo: se c'è recessione o anche solo insufficiente sviluppo, anche l'area dei debitori in difficoltà tenderà a crescere in maniera esponenziale. In Italia, ad esempio, le banche vantano modestissime sofferenze, semplicemente perché i prestiti difficili sono stati fatti uscire dai bilanci cartolarizzandoli e cedendoli alle società di recupero crediti.
Infatti, le banche registrano poche sofferenze, ma le esecuzioni forzate autorizzate dai tribunali sui beni dei debitori sono raddoppiate quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le banche conoscono la situazione e, infatti, si stanno attrezzando, anche con le rinegoziazioni e i "nuovi prodotti" ad affrontare i problemi autorizzando o contrattando periodi di sospensione dei pagamenti. In questo modo non ci sono effetti sullo stato patrimoniale delle banche creditrici.
In realtà le banche, quando non ricevono le rate dei mutui e dei prestiti non perdono quasi nulla, semplicemente registrano mancati guadagni. Si sa che il numero dei debitori - famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni locali - che non riuscirà a mantenere gli impegni è destinato ad aumentare; ma le banche temono, come è già successo in USA e Gran Bretagna che i risparmiatori, presi dal panico, si riversino presso gli sportelli per ottenere la restituzione dei depositi.
Ora, la liquidità in possesso del sistema bancario è una frazione minima dei valori in gioco, ma le banche non vogliono dire la verità sul proprio funzionamento, vale a dire sulla possibilità di sopportare senza problemi il mancato pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti, perché ciò cambierebbe tutte le regole del gioco. Basterebbe impostare i bilanci delle banche in modo più razionale - evitando di confondere i depositi e le passività - per ottenere una informazione trasparente sui costi effettivi che le banche affrontano nell'emettere un prestito.
Non dovrebbe meravigliare, pertanto, se, nell'immediato futuro, il sistema bancario elaborerà ulteriori strategie per congelare i debiti più difficili non cartolarizzati o esternalizzati. In questo modo si creerebbe una situazione simile a quella che già esiste per le tasse: i lavoratori regolari a reddito fisso le pagano anche per quelli che le possono evadere. Occorrrebbe, quindi, approfondire l'argomento, per arrivare, finalmente, ad una riduzione generalizzata e non selettiva dell'indebitamento verso le banche che potrebbe restituire capacità di acquisto a tutte le famiglie con effetti positivi per tutto il sistema economico e produttivo.
Non ci sono, al momento, altre strade di recupero dei redditi dei cittadini e, infatti, molte delle prospettive lanciate durante questa campagna elettorale, non sono altro che promesse irrealizzabili. Se non si cambierà l'approccio alla politica economica, dopo le elezioni occorreranno nuovi, inutili e gravosi sacrifici a fronte di redditi insufficienti e situazioni sempre meno governabili.
di Nino Galloni

Una delle preoccupazioni più comuni, tra la gente che si occupa attivamente
di ridurre le tasse, è "Se trattengo i miei soldi, impedirò al Governo di
pagare i suoi conti?". La moderna tassa sul reddito non è stata fatta né
pensata per pagare i servizi offerti dal governo. Il suo scopo è di pagare
per il sistema privato della Federal Reserve.
Nel dizionario "Black Law" si definisce la Federal Reserve come "una rete di
dodici banche centrali cui appartiene la maggior parte delle banche e della
quale le banche con statuto statale possono essere proprietarie. Le regole
societarie impongono un investimento in azioni e delle minime riserve."
Sono banche private quelle che possiedono le azioni della Federal Reserve.
Questo venne spiegato in dettaglio nel processo "Lewis contro Stati Uniti"
(seconda serie del Federal Reporter, volume 680, pagine 1239, 1341 del
1982), dove la corte disse: "Ogni 'Federal Reserve Bank' è una società
separata posseduta da banche commerciali della sua regione. Le banche socie
eleggono i due terzi del consiglio di amministrazione composto da nove
membri di ciascuna banca."
In modo simile, le banche "Federal Reserve", nonostante siano pesantemente
regolate, sono controllate localmente dalle banche socie. Dando un altro
sguardo al dizionario "Black Law", troviamo che queste banche, possedute da
privati, emettono moneta: "Federal Reserve Act: legge che creò le banche
della Federal Reserve che agiscono come agenti nel mantenere riserve
monetarie, nell'emettere moneta sotto forma di banconote, nel prestare
moneta alle banche e nella supervisione delle banche. Amministrata dal
consiglio d'amministrazione della Federal Reserve (Federal Reserve Board)."
Le banche della FED, che sono private, emettono, ovvero creano, la moneta
che usiamo. Nel 1964, la Commissione Camerale sulla Pratica Bancaria e la
Valuta , il sottocomitato sulla Finanza Interna, nella seconda sessione
dell'88esimo Congresso, pubblicò uno studio intitolato "Fatti sulla Moneta",
che spiegava bene che cosa è la FED : " La Federal Reserve è una macchinetta
che crea moneta. Può emettere moneta o assegni. Non ha il problema di
coprire C'li assegni perché può ottenere le banconote da 5 e 10 dollari,
necessarie per coprirli, semplicemente chiedendo all'ufficio del conio del
Ministero del Tesoro di stamparle."
Come tutti sappiamo, chiunque abbia un sacco di soldi ha molto potere.
Immaginatevi un gruppo di persone che ha il potere di creare i soldi.
Immaginatevi che potere questi possono avere. Questo è quello che è la FED.
Nessun uomo denunciò maggiormente il potere della FED quanto Louis T.,
Presidente della Commissione Camerale Bancaria negli anni '30. Egli
puntualizzava costantemente che le questioni sull'emissione monetaria non
dovevano essere partigiane, e criticava le amministrazioni sia di Herbert
Hoover che di Franklin Roosevelt.
Ecco come McFadden descriveva la FED , il 10 giugno 1932 (Verbale del
Congresso, Camera, pagine 1295 e 1296):
"Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle istituzioni più
corrotte che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al consiglio
d'amministrazione della Federal Reserve ed alle banche Federal Reserve. Il
consiglio d'amministrazione della Federal Reserve, un consiglio
d'amministrazione di Governo, ha fregato al Governo degli Stati Uniti ed al
popolo statunitense abbastanza soldi da estinguere il debito pubblico. Le
predazioni e le ingiustizie del consiglio d'amministrazione della Federal
Reserve e delle banche Federal Reserve, sono costate a questo paese soldi a
sufficienza per ripagare numerose volte il debito nazionale. Questa maligna
istituzione ha impoverito e rovinato il popolo degli Stati Uniti, è andata
in bancarotta ed ha portato alla bancarotta il Governo. Qualcuno pensa che
le banche Federal Reserve siano istituzioni degli Stati Uniti. Non sono
istituzioni statunitensi. Sono monopoli di credito privati che si basano sul
popolo statunitense per arricchire sè stessi ed i loro clienti stranieri.
gli speculatori e predatori interni e stranieri, e i ricchi predatori
usurai. In questa oscura cricca di pirati finanziari ci sono quelli che
taglierebbero la gola di chiunque per sottrargli un dollaro dalle tasche, vi
sono quelli che mandano soldi negli stati per comprare i voti per
controllare la nostra legislazione, e ci sono quelli che mantengono una
propaganda internazionale allo scopo di ingannarci e di spingerci a fornire
nuove concessioni che gli permetteranno di insabbiare le loro malefatte
precedenti e di rimettere in moto il loro gigantesco treno criminale. Questi
12 monopoli privati vennero slealmente ed ingannevolmente imposti a questo
paese da banchieri che venivano dall'Europa e che hanno ripagato la nostra
ospitalità minando alla base le istituzioni americane."
Louis T. McFadden morì per un "improvviso attacco cardiaco" il 3 ottobre
1936. Come scritto da Robert Edward Edmondson, sul Pelley's Weekly del 14
ottobre 1936, McFadden era stato fatto precedentemente oggetto di due
attentati alla vita. Gli vennero sparati due colpi d'arma da fuoco che per
fortuna lo mancarono mentre stava prendendo un taxi. In seguito, tentarono
di avvelenarlo durante un banchetto: un medico che era presente gli effettuò
subito una lavanda gastrica e lo salvò.
La FED in pratica funziona così: il Governo ha garantito il potere di
emettere moneta alle banche della FED. Queste creano moneta, poi la prestano
al governo caricando gli interessi. Il governo preleva la tassa sul reddito
per pagare gli interessi sul debito. Su questo punto è interessante notare
che sia il 'Federal Reserve Act" che il sedicesimo emendamento, che dava al
Congresso il potere di raccogliere la tassa sul reddito, vennero promulgati
assieme nel 1913. L 'incredibile potere che la FED ha sull'economia viene
universalmente riconosciuto. Alcune persone, specialmente nell'ambiente
bancario ed accademico, addirittura lo appoggiano.
Tuttavia vi sono quanti, sia in passato che oggi, lo denunciano. Uno di
questi uomini era il presidente Kennedy. I suoi sforzi vennero elencati in
dettaglio nel libro Crossfire di Jim Marrs, del 1990:
"Un altro aspetto tralasciato del tentativo di Kennedy di riformare la
società americana riguarda la moneta. Plausibilmente Kennedy riteneva che,
ritornando alla Costituzione, la quale afferma che solamente il Congresso
può coniare e regolare la moneta, il crescente debito nazionale poteva
essere ridotto smettendo di pagare interessi ai banchieri del sistema della
Federal Reserve, che stampava cartamoneta e la prestava al governo contro
interessi. Egli si mosse in questo campo il 4 giugno 1963, firmando l'Ordine
Esecutivo 11110 che chiedeva l'emissione di 4.292.893.815 dollari in
banconote statunitensi attraverso il Tesoro anziché usando il tradizionale
sistema della Federal Reserve. Quello stesso giorno, Kennedy firmò una legge
che cambiava la garanzia dei biglietti da 1 e 2 dollari - da argento in
oro - aggiungendo forza all'indebolita valuta statunitense."
Biglietto da 5 dollari del 1963. Notare la scritta in alto: "UNITED STATES
NOTE", cioè "biglietto degli Stati Uniti d'America", quindi dei cittadini
statunitensi!
I dollari (privati) della Federal Reserve hanno invece la scritta "FEDERAL
RESERVE NOTE", e cioè "biglietto della FED", quindi dei banchieri!!!
Il "Comptroller of the currency" di Kennedy, James J. Saxon, venne in
contrasto con gli organi della Federal Reserve per qualche tempo,
incoraggiando poteri di maggior investimento e di credito per le banche che
non erano parte della FED. Saxon aveva anche stabilito che queste banche
potessero sottoscrivere titoli statali e locali, indebolendo così
maggiormente il potere delle banche legate alla FED.
Come abbiamo già accennato, nel 1963, in base al decreto Kennedy, venne
emessa una nuova serie di banconote con l'iscrizione "United States Note"
invece di "Federal Reserve Note". Queste banconote riproducevano in rosso il
sigillo ed il numero di serie, invece che in verde come quelle della Fed (i
cosiddetti "verdoni"), ma vennero presto ritirate dalla circolazione dopo la
morte di Kennedy. Secondo informazioni reperibili nella libreria del
Comptroller of the Currency, la legge 11110 è ancor oggi in corso di
validità legale, anche se le amministrazioni successive, ad iniziare con
quella del presidente Lyndon B. Johnson, l'hanno semplicemente ignorata
tornando alla pratica di pagare interessi sulle banconote della FED.
Tuttavia, nel 1966, il Dipartimento del Tesoro USA emise una ultima serie di
"United States Note" da 100 dollari, ma queste banconote non vennero
distribuite al pubblico. Esse vennero accantonate segretamente in una
stanza, considerandole - de jure - come se fossero state effettivamente
messe in circolazione. Oggi gli americani continuano ad usare le banconote
della Federal Reserve, ed il deficit USA a raggiunto il suo massimo storico.
Il fatto è che la tassa sul reddito che i cittadini americani stanno pagando
(tramite l'IRS), non viene usata per pagare i servizi governativi: serve per
pagare gli interessi ai banchieri privati che si nascondono dietro ai soci
della Fed. Questa tassa potrebbe essere eliminata semplicemente ristabilendo
le "United States Note"
Il Dipartimento del Tesoro USA, Il Ministero del Tesoro statunitense,
dispone di un proprio servizio di intelligence: l'USSS, "United States
Secret Service". Secondo la legge USA sulla libertà di informazione, la
"Freedom of Information Act" - detta anche "FOIA" - ci si può rivolgere a
loro per qualsiasi ulteriore delucidazione:
United States Secret Service - Latita M. Huff - Branch Chief Suite 3000, 950
H Street, N.W. - Washington, D.C. 20223;
Marco Saba

Il 4 Giugno del 1963, un decreto presidenziale virtualmente sconosciuto,
Ordine Esecutivo 11110, fu firmato impedendo alla Federal Reserve Bank di
prestare soldi a interesse al Governo Federale degli Stati Uniti. Con un
colpo di penna, il presidente Kennedy dichiarò che la Federal Reserve Bank,
di proprietà di privati, sarebbe presto fallita. La Christian Law Fellowship
ha ricercato questo evento nel Registro Federale e nella biblioteca del
Congresso. Possiamo tranquillamente concludere che quest'Ordine Esecutivo
non è mai stato abrogato, corretto o superato da nessun Ordine Esecutivo
successivo. In parole semplici, è ancora valido.
Dopo che il presidente John Fitzgerald Kennedy - l'autore di "Profiles in
Courage" - lo firmò, l'Ordine tornò al governo federale, precisamente al
Dipartimento del tesoro, autorizzato costituzionalmente a creare ed emettere
la valuta senza passare attraverso la Federal Reserve Bank, di privati.
L'ordine esecutivo 11110 del presidente Kennedy (il testo completo è sotto)
dette al dipartimento del tesoro il potere esplicito: "di emettere
certificati d'argento a fronte di ogni lingotto di argento, dollari
d'argento della Tesoreria." Questo significa che per ogni oncia di argento
nella cassaforte della Tesoreria degli Stati Uniti, il governo poteva
introdurre soldi in circolazione basandosi sui lingotti d'argento
fisicamente presenti.
Come risultato, più di 4 miliardi di dollari in banconote degli Stati Uniti
sono stati messi in circolazione in tagli da 2 e 5 dollari. Le banconote da
10 e 20 dollari degli Stati Uniti non hanno mai circolato ma furono stampate
dal Dipartimento del Tesoro quando Kennedy fu assassinato. Sembra ovvio che
il presidente Kennedy sapesse che l'uso delle banconote della Federal
Reserve come presunta valuta legale fosse contrario alla Costituzione degli
Stati Uniti d'America.
Le "Banconote degli Stati Uniti" furono emesse come valuta senza interessi e
senza debiti avvallate dalle riserve d'argento nella Tesoreria degli Stati
Uniti. Abbiamo confrontato una "Banconota della Federal Reserve" emessa
dalla banca centrale privata degli Stati Uniti (la Federal Reserve Bank o
Federal Reserve System), con una "Banconota degli Stati Uniti" della
tesoreria americana, emessa grazie all'ordine esecutivo del Presidente
Kennedy. Sono quasi identiche ad eccezione del fatto che una riporta la
dicitura "Banconota della Federal Reserve" e l'altra "Banconota degli Stati
Uniti". Inoltre, quella della Federal Reserve ha marchio e numero di serie
verdi, e quella degli Stati Uniti a marchio e numero di serie rossi.
Il Presidente Kennedy fu assassinato il 22 novembre del 1963 e le banconote
degli Stati Uniti che lui aveva emesso furono immediatamente tolte dalla
circolazione. Le banconote della Federal Reserve continuarono a fungere da
valuta legale della nazione. I Servizi Segreti americani confermano che il
99% delle banconote in circolazione erano nel 1999 banconote della Federal
Reserve.
Kennedy sapeva che le "Banconote degli Stati Uniti" prodotte in base alle
riserve argentee si sarebbero ampiamente diffuse e avrebbero eliminato la
richiesta delle "Banconote della Federal Reserve". E' una questione
economica molto semplice. Le BSU (Banconote degli Stati Uniti) erano emesse
sulla base del valore delle riserve argentee e le BFR (Banconote della
Federal Reserve) non avevano alcun corrispettivo di valore intrinseco.
L'Ordine Esecutivo 11110 avrebbe evitato al debito nazionale di raggiungere
il livello attuale (virtualmente quasi tutti i 9000 miliardi del debito
federale si sono prodotti dal 1963 in poi) se LBJ o ogni Presidente
successivo lo avessero applicato. Il Governo degli Stati Uniti avrebbe avuto
il potere di cancellare il debito senza passare per la mediazione delle
Federal Reserve Banks e senza l'aggravio di interessi per creare nuovi
soldi. L'ordine esecutivo 11110 dette agli Stati Uniti la possibilità di
creare i suoi soldi basandosi sul vero valore delll'argento.
Inoltre, secondo le nostre ricerche, solo cinque mesi dopo l'assassinio di
Kennedy, la serie dei "Certificati Argentei" del 1958 non fu più emessa, e
successivamente furono rimossi dalla circolazione. Forse, l'omicidio di JFK
era un messaggio per tutti i futuri presidenti di non interferire nel
controllo della Federal Reserve sulla creazione del denaro. Risulta evidente
che il Presidente Kennedy sfidasse i poteri esistenti dietro gli Stati Uniti
e la finanza mondiale. Con vero coraggio patriottico, JFK affrontò con
coraggio i due modi più fruttuosi mai usati per appianare il debito: 1)
guerra (Vietnam); e 2) creazione della moneta attraverso una banca centrale
gestita da privati. I suoi sforzi per avere tutte le truppe statunitensi
fuori dal Vietnam entro il 1965 e l'ordine esecutivo 11110 avrebbero
distrutto i profitti e il controllo della Federal Reseve Bank privata.
Ordine Esecutivo 11110
Emendamento all'ordine esecutivo numero 10289, relativo allo svolgimento di
certe funzioni ad appannaggio del dipartimento del Tesoro. In virtù
dell'autorità conferitami dalla sezione 301 del terzo articolo del Codice
degli Stati Uniti, ordino quanto segue:
SEZIONE 1. Ordine esecutivo numero 10289 del 19 settembre 1951, come
modificato, è qui ulteriormente modificato - (a) aggiungendo alla fine del
paragrafo 1 attraverso il seguente sottoparagrafo (j): "(j) L'autorità
conferita al Presidente dal paragrafo (b) della sezione 43 dell'Atto del 12
Maggio 1933, così come modificato (31 U.S.C. 821 (b)), di emettere
certificati argentei in base ad ogni lingotto d'argento, argento o dollari
d'argento standard nella Tesoreria momentaneamente non trattenuti per
rimborso da alcun certificato d'argento in corso, di prescrivere il valore
dei certificati argentei, ed emettere dollari d'argento standard e valuta
d'argento sussidiaria per il loro ammortizzamento." e (b) e eliminando i
sottoparagrafi (b) e (c) del paragrafo 2. SEZIONE 2. L'emendamento
effettutato con quest'Ordine non ha effetto su nessun atto già scritto, o su
nessuna istanza o procedimento che stanno venendo accolti, o già accolti, o
iniziato o sull'inizio di nessuna causa civile o penale precedenti alla data
di quest'Ordine ma tutte le tali disposizioni devono continuare e possono
essere portate a termine come se detto emendamento non fosse stato fatto.
JOHN F. KENNEDY THE WHITE HOUSE, June 4, 1963
Ancora una volta, l'Ordine Esecutivo 11110 è ancora valido. Secondo il 3
articolo del Codice degli Stati Uniti, sezione 301 datato 26 gennaio 1998:
Ordine Esecutivo (OE) 10289 datato 17 settembre 1951, 16 F.R. 9499, è stato
modificato da:
OE... 10583, datato 18 DICEMBRE 954, 19 F.R. 8725:
OE... 10882 datato 18 Luglio 1960, 25 F.R. 6869;
OE... 11110 datato 4 Giugno 1963, 28 F.R. 5605;
OE... 11825 datato 31 Dicembre 1974, 40 F.R. 1003;
OE... 12608 datato 9 Settembre 1987 52 F.R. 34617
Gli emendamenti del 1974 e 1987, aggiunti dopo quello di Kennedy del 1963,
non hanno cambiato nessuna parte dell'ordine esecutivo 11110. Una ricerca
negli ordini esecutivi di Clinton del 1998 e 1999 e delle Direttive
Presidenziali ha anche mostrato che non ci sono alterazioni, cambiamenti o
sospensioni dell'ordine esecutivo 11110.
La Federal Reserve Bank, altrimenti detta Federal Reserve System, è una
corporazione privata. Il dizionario della legge di Black definisce il
"Federal Reserve System" come: "Rete di dodici banche centrali a cui
appartengono la maggior parte delle banche nazionali e alla quale tutte le
banche abilitate possono appartenere. Le regole per diventare membri
prevedono investimenti in azioni e un minimo di riserve. Le banche di
proprietà privata posseggono le azioni della FED. Questo era spiegato più
dettagliatamente nel caso di Lewis contro gli Stati Uniti, Federal Reporter,
seconda serie, vol. 680, pagine 1239-1241 (1982), dove la corte diceva:
"Ogni Federal Reserve Bank è una corporazione separata di proprietà delle
banche commerciali della sua regione. Le banche commerciali azioniste
eleggono due terzi dei nove membri della direzione".
Le Federal Reserve Banks sono controllate localmente dai loro membri. Ancora
una volta, stando al Dizionario della legge di Black, ci rendiamo conto che
queste banche private emettono denaro:
"Federal Reserve Act. Legge che ha creato le banche di Riserva Federale, le
quali agiscono come agenti nel mantenimento di riserve finanziarie,
distribuendo denaro nella forma di banconote, prestando denaro alle banche,
e supervisionando le banche. Amministrate dal Gruppo di Riserva Federale".
Le banche di riserva federale di proprietà di privati emettono davvero i
soldi che usiamo. Nel 1964, il Comitato sulle Banche e la Valuta, il
Sottocomitato sulla Finanza Domestica, nella seconda sessione
dell'ottantottesimo Congresso, ha effettuato uno studio intitolato "Money
Facts" che contiene una buona descrizione di cosa è la FED: "La Riserva
Federale è una macchina che fa soldi. Può emettere denaro o assegni. E non è
mai stato un problema fare dei buoni perché può ottenere le fatture da 5 o
10 dollari necessarie a coprire gli assegni, chiedendo semplicemente
all'Ufficio Incisioni del Dipartimento del Tesoro di stamparli."
Ogni persona o ogni gruppo chiuso che ha un sacco di soldi ha un sacco di
potere. Adesso immagina un gruppo di persone che ha il potere di creare
soldi. Immagina il potere che queste persone avrebbero. Questo è esattamente
ciò che è la Banca di Riserva Federale, di proprietà privata!
Nessuno ha fatto più di Louis T. McFadden, che era presidente del Comitato
House Banking negli anni '30, per denunciare il potere della FED.
Descrivendo la FED, sottolineò nei registri del Congresso, pagine 1295 e
1296 del 10 giugno 1932:
"Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle più corrotte
istituzioni che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al Federal
Reserve Board, un comitato governativo, ha truffato il Governo e il popolo
degli Stati Uniti di abbastanza soldi per appianare il debito nazionale. La
depredazione e le iniquità del Federal Reserve Board e delle banche della
Federal Reserve sono costate a questo paese abbastanza soldi da pagare il
debito nazionale molte volte. Questa istituzione malvagia ha impoverito e
rovinato il popolo degli Stati Uniti; ha fatto bancarotta ed ha praticamente
mandato in bancarotta il nostro Governo. Ha fatto ciò attraverso la cattiva
amministrazione e le pratiche corrotte degli avvoltoi che la controllano."
Alcune persone pensano che le Federal Reserve Banks siano istituzioni degli
Stati Uniti. Non sono istituzioni, dipartimenti o agenzie governative. Sono
monopoli di credito privati che depredano il popolo degli Stati Uniti per il
proprio tornaconto e quello dei loro clienti stranieri. Quei 12 monopoli di
credito privati sono stati messi in modo ingannevole in questo paese da
banchieri che sono venuti qui dall'Europa e che ci ripagano per l'Ospitalità
indebolendo le istituzioni americane.
Le FED funzionano praticamente così: il governo ha ceduto il suo potere di
emettere denaro alle banche FED. Loro creano soldi, poi lo prestano al
governo caricandolo di interessi. Il governo usa le entrate per pagare gli
interessi sul debito. Al riguardo, è interessante notare che il Federal
Reserve Act e il sedicesimo emendamento, che danno al Congresso il potere di
riscuotere le tasse, sono stati entrambi approvati nel 1913. L'incredibile
potere delle FED sull'economia è universalmente confermato. Alcune persone,
specialmente nelle comunità accademiche e bancarie, addirittura lo supporta.
D'altra parte, ci sono anche coloro, come il presidente John Fitzgerald
Kennedy, che si sono mossi contro questo. I suoi sforzi furono esposti nel
libro del 1998 di Jim Marrs, Crossfire:
"Un altro aspetto sottovalutato dell'intento di Kennedy di riformare la
società americana, riguarda i soldi. Kennedy lo fece rivolgendosi alla
costituzione, che afferma che solo il Congresso dovrebbe emettere e regolare
il denaro, il crescente debito nazionale potrebbe essere ridotto non pagando
gli interessi ai banchieri del Federal Reserve System, che stampa banconote
che poi presta ad interessi al governo. Si è mosso in questo senso il 4
giugno del 1963 firmando l'ordine esecutivo 11110 che prevedeva l'emanazione
di 4,292,893,815 di Banconote degli Stati Uniti attraverso la Tesoreria
invece che attraverso il tradizionale Federal Reserve System. Quel giorno
stesso, Kenney firmò una carta che cambiava il materiale delle banconote da
uno e due dollari da argento ad oro, dando forza all'indebolita valuta
statunitense.
Il controllore della valuta ai tempi di Kennedy, James J. Saxon, è stato in
conflitto con il potente Federal Reserve Board per qualche tempo,
incoraggiando maggiori investimenti e conferendo poteri per le banche che
non facevano parte del Federal Reserve System. Saxon decise anche che le
banche che non facevano parte del "sistema" potevano sottoscrivere
obbligazioni statali e locali, anche se indebolivano le Federal Reserve
Banks."
In un intervento fatto alla Columbia University il 12 novembre del 1963,
dieci prima del suo assassinio, il presidente John Fitzgerald Kennedy
avrebbe detto:
"L'alto ufficio del Presidente è stato usato per fomentare un piano per
distruggere la libertà americana e prima di lasciare questo incarico, devo
informare la cittadinanza di questa condizionne."
In questo caso, John Fitzgerald Kennedy sembra essere l'oggetto del suo
stesso libro... un vero "Profile of Courage".
di John P. Curran
La Bafin (l'istituto di controllo delle banche in Germania) e la Goldman Sachs concordano su una stima delle perdite derivanti dall'attuale crisi finanziaria per cifre comprese fa i 500 ed i 600 miliardi di dollari, in gran parte dovute alle insolvenze sui prestiti "sub-prime" ed alle relative conseguenze sui cosiddetti derivati. Per quanto ci si riferisca a cifre pari a circa un terzo del PIL italiano, tuttavia si tratta solo di ipotesi riguardanti l'immediato presente, di cifre che non tengono in nessuna considerazione l'effetto valanga dei derivati stessi entro qualche mese o qualche settimana; quando cioé, negli Stati Uniti, comunque ben prima delle prossime presidenziali, gli “edge funds” strangoleranno le banche.
E' vero che in Europa l'esposizione per i sub-prime è stimata solo al 10% del totale, ma, anche qui, gli analisti vogliono farsi sfuggire un particolare non piccolo: se c'è recessione o anche solo insufficiente sviluppo, anche l'area dei debitori in difficoltà tenderà a crescere in maniera esponenziale. In Italia, ad esempio, le banche vantano modestissime sofferenze, semplicemente perché i prestiti difficili sono stati fatti uscire dai bilanci cartolarizzandoli e cedendoli alle società di recupero crediti.
Infatti, le banche registrano poche sofferenze, ma le esecuzioni forzate autorizzate dai tribunali sui beni dei debitori sono raddoppiate quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le banche conoscono la situazione e, infatti, si stanno attrezzando, anche con le rinegoziazioni e i "nuovi prodotti" ad affrontare i problemi autorizzando o contrattando periodi di sospensione dei pagamenti. In questo modo non ci sono effetti sullo stato patrimoniale delle banche creditrici.
In realtà le banche, quando non ricevono le rate dei mutui e dei prestiti non perdono quasi nulla, semplicemente registrano mancati guadagni. Si sa che il numero dei debitori - famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni locali - che non riuscirà a mantenere gli impegni è destinato ad aumentare; ma le banche temono, come è già successo in USA e Gran Bretagna che i risparmiatori, presi dal panico, si riversino presso gli sportelli per ottenere la restituzione dei depositi.
Ora, la liquidità in possesso del sistema bancario è una frazione minima dei valori in gioco, ma le banche non vogliono dire la verità sul proprio funzionamento, vale a dire sulla possibilità di sopportare senza problemi il mancato pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti, perché ciò cambierebbe tutte le regole del gioco. Basterebbe impostare i bilanci delle banche in modo più razionale - evitando di confondere i depositi e le passività - per ottenere una informazione trasparente sui costi effettivi che le banche affrontano nell'emettere un prestito.
Non dovrebbe meravigliare, pertanto, se, nell'immediato futuro, il sistema bancario elaborerà ulteriori strategie per congelare i debiti più difficili non cartolarizzati o esternalizzati. In questo modo si creerebbe una situazione simile a quella che già esiste per le tasse: i lavoratori regolari a reddito fisso le pagano anche per quelli che le possono evadere. Occorrrebbe, quindi, approfondire l'argomento, per arrivare, finalmente, ad una riduzione generalizzata e non selettiva dell'indebitamento verso le banche che potrebbe restituire capacità di acquisto a tutte le famiglie con effetti positivi per tutto il sistema economico e produttivo.
Non ci sono, al momento, altre strade di recupero dei redditi dei cittadini e, infatti, molte delle prospettive lanciate durante questa campagna elettorale, non sono altro che promesse irrealizzabili. Se non si cambierà l'approccio alla politica economica, dopo le elezioni occorreranno nuovi, inutili e gravosi sacrifici a fronte di redditi insufficienti e situazioni sempre meno governabili.
di Nino Galloni

Una delle preoccupazioni più comuni, tra la gente che si occupa attivamente
di ridurre le tasse, è "Se trattengo i miei soldi, impedirò al Governo di
pagare i suoi conti?". La moderna tassa sul reddito non è stata fatta né
pensata per pagare i servizi offerti dal governo. Il suo scopo è di pagare
per il sistema privato della Federal Reserve.
Nel dizionario "Black Law" si definisce la Federal Reserve come "una rete di
dodici banche centrali cui appartiene la maggior parte delle banche e della
quale le banche con statuto statale possono essere proprietarie. Le regole
societarie impongono un investimento in azioni e delle minime riserve."
Sono banche private quelle che possiedono le azioni della Federal Reserve.
Questo venne spiegato in dettaglio nel processo "Lewis contro Stati Uniti"
(seconda serie del Federal Reporter, volume 680, pagine 1239, 1341 del
1982), dove la corte disse: "Ogni 'Federal Reserve Bank' è una società
separata posseduta da banche commerciali della sua regione. Le banche socie
eleggono i due terzi del consiglio di amministrazione composto da nove
membri di ciascuna banca."
In modo simile, le banche "Federal Reserve", nonostante siano pesantemente
regolate, sono controllate localmente dalle banche socie. Dando un altro
sguardo al dizionario "Black Law", troviamo che queste banche, possedute da
privati, emettono moneta: "Federal Reserve Act: legge che creò le banche
della Federal Reserve che agiscono come agenti nel mantenere riserve
monetarie, nell'emettere moneta sotto forma di banconote, nel prestare
moneta alle banche e nella supervisione delle banche. Amministrata dal
consiglio d'amministrazione della Federal Reserve (Federal Reserve Board)."
Le banche della FED, che sono private, emettono, ovvero creano, la moneta
che usiamo. Nel 1964, la Commissione Camerale sulla Pratica Bancaria e la
Valuta , il sottocomitato sulla Finanza Interna, nella seconda sessione
dell'88esimo Congresso, pubblicò uno studio intitolato "Fatti sulla Moneta",
che spiegava bene che cosa è la FED : " La Federal Reserve è una macchinetta
che crea moneta. Può emettere moneta o assegni. Non ha il problema di
coprire C'li assegni perché può ottenere le banconote da 5 e 10 dollari,
necessarie per coprirli, semplicemente chiedendo all'ufficio del conio del
Ministero del Tesoro di stamparle."
Come tutti sappiamo, chiunque abbia un sacco di soldi ha molto potere.
Immaginatevi un gruppo di persone che ha il potere di creare i soldi.
Immaginatevi che potere questi possono avere. Questo è quello che è la FED.
Nessun uomo denunciò maggiormente il potere della FED quanto Louis T.,
Presidente della Commissione Camerale Bancaria negli anni '30. Egli
puntualizzava costantemente che le questioni sull'emissione monetaria non
dovevano essere partigiane, e criticava le amministrazioni sia di Herbert
Hoover che di Franklin Roosevelt.
Ecco come McFadden descriveva la FED , il 10 giugno 1932 (Verbale del
Congresso, Camera, pagine 1295 e 1296):
"Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle istituzioni più
corrotte che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al consiglio
d'amministrazione della Federal Reserve ed alle banche Federal Reserve. Il
consiglio d'amministrazione della Federal Reserve, un consiglio
d'amministrazione di Governo, ha fregato al Governo degli Stati Uniti ed al
popolo statunitense abbastanza soldi da estinguere il debito pubblico. Le
predazioni e le ingiustizie del consiglio d'amministrazione della Federal
Reserve e delle banche Federal Reserve, sono costate a questo paese soldi a
sufficienza per ripagare numerose volte il debito nazionale. Questa maligna
istituzione ha impoverito e rovinato il popolo degli Stati Uniti, è andata
in bancarotta ed ha portato alla bancarotta il Governo. Qualcuno pensa che
le banche Federal Reserve siano istituzioni degli Stati Uniti. Non sono
istituzioni statunitensi. Sono monopoli di credito privati che si basano sul
popolo statunitense per arricchire sè stessi ed i loro clienti stranieri.
gli speculatori e predatori interni e stranieri, e i ricchi predatori
usurai. In questa oscura cricca di pirati finanziari ci sono quelli che
taglierebbero la gola di chiunque per sottrargli un dollaro dalle tasche, vi
sono quelli che mandano soldi negli stati per comprare i voti per
controllare la nostra legislazione, e ci sono quelli che mantengono una
propaganda internazionale allo scopo di ingannarci e di spingerci a fornire
nuove concessioni che gli permetteranno di insabbiare le loro malefatte
precedenti e di rimettere in moto il loro gigantesco treno criminale. Questi
12 monopoli privati vennero slealmente ed ingannevolmente imposti a questo
paese da banchieri che venivano dall'Europa e che hanno ripagato la nostra
ospitalità minando alla base le istituzioni americane."
Louis T. McFadden morì per un "improvviso attacco cardiaco" il 3 ottobre
1936. Come scritto da Robert Edward Edmondson, sul Pelley's Weekly del 14
ottobre 1936, McFadden era stato fatto precedentemente oggetto di due
attentati alla vita. Gli vennero sparati due colpi d'arma da fuoco che per
fortuna lo mancarono mentre stava prendendo un taxi. In seguito, tentarono
di avvelenarlo durante un banchetto: un medico che era presente gli effettuò
subito una lavanda gastrica e lo salvò.
La FED in pratica funziona così: il Governo ha garantito il potere di
emettere moneta alle banche della FED. Queste creano moneta, poi la prestano
al governo caricando gli interessi. Il governo preleva la tassa sul reddito
per pagare gli interessi sul debito. Su questo punto è interessante notare
che sia il 'Federal Reserve Act" che il sedicesimo emendamento, che dava al
Congresso il potere di raccogliere la tassa sul reddito, vennero promulgati
assieme nel 1913. L 'incredibile potere che la FED ha sull'economia viene
universalmente riconosciuto. Alcune persone, specialmente nell'ambiente
bancario ed accademico, addirittura lo appoggiano.
Tuttavia vi sono quanti, sia in passato che oggi, lo denunciano. Uno di
questi uomini era il presidente Kennedy. I suoi sforzi vennero elencati in
dettaglio nel libro Crossfire di Jim Marrs, del 1990:
"Un altro aspetto tralasciato del tentativo di Kennedy di riformare la
società americana riguarda la moneta. Plausibilmente Kennedy riteneva che,
ritornando alla Costituzione, la quale afferma che solamente il Congresso
può coniare e regolare la moneta, il crescente debito nazionale poteva
essere ridotto smettendo di pagare interessi ai banchieri del sistema della
Federal Reserve, che stampava cartamoneta e la prestava al governo contro
interessi. Egli si mosse in questo campo il 4 giugno 1963, firmando l'Ordine
Esecutivo 11110 che chiedeva l'emissione di 4.292.893.815 dollari in
banconote statunitensi attraverso il Tesoro anziché usando il tradizionale
sistema della Federal Reserve. Quello stesso giorno, Kennedy firmò una legge
che cambiava la garanzia dei biglietti da 1 e 2 dollari - da argento in
oro - aggiungendo forza all'indebolita valuta statunitense."
Biglietto da 5 dollari del 1963. Notare la scritta in alto: "UNITED STATES
NOTE", cioè "biglietto degli Stati Uniti d'America", quindi dei cittadini
statunitensi!
I dollari (privati) della Federal Reserve hanno invece la scritta "FEDERAL
RESERVE NOTE", e cioè "biglietto della FED", quindi dei banchieri!!!
Il "Comptroller of the currency" di Kennedy, James J. Saxon, venne in
contrasto con gli organi della Federal Reserve per qualche tempo,
incoraggiando poteri di maggior investimento e di credito per le banche che
non erano parte della FED. Saxon aveva anche stabilito che queste banche
potessero sottoscrivere titoli statali e locali, indebolendo così
maggiormente il potere delle banche legate alla FED.
Come abbiamo già accennato, nel 1963, in base al decreto Kennedy, venne
emessa una nuova serie di banconote con l'iscrizione "United States Note"
invece di "Federal Reserve Note". Queste banconote riproducevano in rosso il
sigillo ed il numero di serie, invece che in verde come quelle della Fed (i
cosiddetti "verdoni"), ma vennero presto ritirate dalla circolazione dopo la
morte di Kennedy. Secondo informazioni reperibili nella libreria del
Comptroller of the Currency, la legge 11110 è ancor oggi in corso di
validità legale, anche se le amministrazioni successive, ad iniziare con
quella del presidente Lyndon B. Johnson, l'hanno semplicemente ignorata
tornando alla pratica di pagare interessi sulle banconote della FED.
Tuttavia, nel 1966, il Dipartimento del Tesoro USA emise una ultima serie di
"United States Note" da 100 dollari, ma queste banconote non vennero
distribuite al pubblico. Esse vennero accantonate segretamente in una
stanza, considerandole - de jure - come se fossero state effettivamente
messe in circolazione. Oggi gli americani continuano ad usare le banconote
della Federal Reserve, ed il deficit USA a raggiunto il suo massimo storico.
Il fatto è che la tassa sul reddito che i cittadini americani stanno pagando
(tramite l'IRS), non viene usata per pagare i servizi governativi: serve per
pagare gli interessi ai banchieri privati che si nascondono dietro ai soci
della Fed. Questa tassa potrebbe essere eliminata semplicemente ristabilendo
le "United States Note"
Il Dipartimento del Tesoro USA, Il Ministero del Tesoro statunitense,
dispone di un proprio servizio di intelligence: l'USSS, "United States
Secret Service". Secondo la legge USA sulla libertà di informazione, la
"Freedom of Information Act" - detta anche "FOIA" - ci si può rivolgere a
loro per qualsiasi ulteriore delucidazione:
United States Secret Service - Latita M. Huff - Branch Chief Suite 3000, 950
H Street, N.W. - Washington, D.C. 20223;
Marco Saba

Il 4 Giugno del 1963, un decreto presidenziale virtualmente sconosciuto,
Ordine Esecutivo 11110, fu firmato impedendo alla Federal Reserve Bank di
prestare soldi a interesse al Governo Federale degli Stati Uniti. Con un
colpo di penna, il presidente Kennedy dichiarò che la Federal Reserve Bank,
di proprietà di privati, sarebbe presto fallita. La Christian Law Fellowship
ha ricercato questo evento nel Registro Federale e nella biblioteca del
Congresso. Possiamo tranquillamente concludere che quest'Ordine Esecutivo
non è mai stato abrogato, corretto o superato da nessun Ordine Esecutivo
successivo. In parole semplici, è ancora valido.
Dopo che il presidente John Fitzgerald Kennedy - l'autore di "Profiles in
Courage" - lo firmò, l'Ordine tornò al governo federale, precisamente al
Dipartimento del tesoro, autorizzato costituzionalmente a creare ed emettere
la valuta senza passare attraverso la Federal Reserve Bank, di privati.
L'ordine esecutivo 11110 del presidente Kennedy (il testo completo è sotto)
dette al dipartimento del tesoro il potere esplicito: "di emettere
certificati d'argento a fronte di ogni lingotto di argento, dollari
d'argento della Tesoreria." Questo significa che per ogni oncia di argento
nella cassaforte della Tesoreria degli Stati Uniti, il governo poteva
introdurre soldi in circolazione basandosi sui lingotti d'argento
fisicamente presenti.
Come risultato, più di 4 miliardi di dollari in banconote degli Stati Uniti
sono stati messi in circolazione in tagli da 2 e 5 dollari. Le banconote da
10 e 20 dollari degli Stati Uniti non hanno mai circolato ma furono stampate
dal Dipartimento del Tesoro quando Kennedy fu assassinato. Sembra ovvio che
il presidente Kennedy sapesse che l'uso delle banconote della Federal
Reserve come presunta valuta legale fosse contrario alla Costituzione degli
Stati Uniti d'America.
Le "Banconote degli Stati Uniti" furono emesse come valuta senza interessi e
senza debiti avvallate dalle riserve d'argento nella Tesoreria degli Stati
Uniti. Abbiamo confrontato una "Banconota della Federal Reserve" emessa
dalla banca centrale privata degli Stati Uniti (la Federal Reserve Bank o
Federal Reserve System), con una "Banconota degli Stati Uniti" della
tesoreria americana, emessa grazie all'ordine esecutivo del Presidente
Kennedy. Sono quasi identiche ad eccezione del fatto che una riporta la
dicitura "Banconota della Federal Reserve" e l'altra "Banconota degli Stati
Uniti". Inoltre, quella della Federal Reserve ha marchio e numero di serie
verdi, e quella degli Stati Uniti a marchio e numero di serie rossi.
Il Presidente Kennedy fu assassinato il 22 novembre del 1963 e le banconote
degli Stati Uniti che lui aveva emesso furono immediatamente tolte dalla
circolazione. Le banconote della Federal Reserve continuarono a fungere da
valuta legale della nazione. I Servizi Segreti americani confermano che il
99% delle banconote in circolazione erano nel 1999 banconote della Federal
Reserve.
Kennedy sapeva che le "Banconote degli Stati Uniti" prodotte in base alle
riserve argentee si sarebbero ampiamente diffuse e avrebbero eliminato la
richiesta delle "Banconote della Federal Reserve". E' una questione
economica molto semplice. Le BSU (Banconote degli Stati Uniti) erano emesse
sulla base del valore delle riserve argentee e le BFR (Banconote della
Federal Reserve) non avevano alcun corrispettivo di valore intrinseco.
L'Ordine Esecutivo 11110 avrebbe evitato al debito nazionale di raggiungere
il livello attuale (virtualmente quasi tutti i 9000 miliardi del debito
federale si sono prodotti dal 1963 in poi) se LBJ o ogni Presidente
successivo lo avessero applicato. Il Governo degli Stati Uniti avrebbe avuto
il potere di cancellare il debito senza passare per la mediazione delle
Federal Reserve Banks e senza l'aggravio di interessi per creare nuovi
soldi. L'ordine esecutivo 11110 dette agli Stati Uniti la possibilità di
creare i suoi soldi basandosi sul vero valore delll'argento.
Inoltre, secondo le nostre ricerche, solo cinque mesi dopo l'assassinio di
Kennedy, la serie dei "Certificati Argentei" del 1958 non fu più emessa, e
successivamente furono rimossi dalla circolazione. Forse, l'omicidio di JFK
era un messaggio per tutti i futuri presidenti di non interferire nel
controllo della Federal Reserve sulla creazione del denaro. Risulta evidente
che il Presidente Kennedy sfidasse i poteri esistenti dietro gli Stati Uniti
e la finanza mondiale. Con vero coraggio patriottico, JFK affrontò con
coraggio i due modi più fruttuosi mai usati per appianare il debito: 1)
guerra (Vietnam); e 2) creazione della moneta attraverso una banca centrale
gestita da privati. I suoi sforzi per avere tutte le truppe statunitensi
fuori dal Vietnam entro il 1965 e l'ordine esecutivo 11110 avrebbero
distrutto i profitti e il controllo della Federal Reseve Bank privata.
Ordine Esecutivo 11110
Emendamento all'ordine esecutivo numero 10289, relativo allo svolgimento di
certe funzioni ad appannaggio del dipartimento del Tesoro. In virtù
dell'autorità conferitami dalla sezione 301 del terzo articolo del Codice
degli Stati Uniti, ordino quanto segue:
SEZIONE 1. Ordine esecutivo numero 10289 del 19 settembre 1951, come
modificato, è qui ulteriormente modificato - (a) aggiungendo alla fine del
paragrafo 1 attraverso il seguente sottoparagrafo (j): "(j) L'autorità
conferita al Presidente dal paragrafo (b) della sezione 43 dell'Atto del 12
Maggio 1933, così come modificato (31 U.S.C. 821 (b)), di emettere
certificati argentei in base ad ogni lingotto d'argento, argento o dollari
d'argento standard nella Tesoreria momentaneamente non trattenuti per
rimborso da alcun certificato d'argento in corso, di prescrivere il valore
dei certificati argentei, ed emettere dollari d'argento standard e valuta
d'argento sussidiaria per il loro ammortizzamento." e (b) e eliminando i
sottoparagrafi (b) e (c) del paragrafo 2. SEZIONE 2. L'emendamento
effettutato con quest'Ordine non ha effetto su nessun atto già scritto, o su
nessuna istanza o procedimento che stanno venendo accolti, o già accolti, o
iniziato o sull'inizio di nessuna causa civile o penale precedenti alla data
di quest'Ordine ma tutte le tali disposizioni devono continuare e possono
essere portate a termine come se detto emendamento non fosse stato fatto.
JOHN F. KENNEDY THE WHITE HOUSE, June 4, 1963
Ancora una volta, l'Ordine Esecutivo 11110 è ancora valido. Secondo il 3
articolo del Codice degli Stati Uniti, sezione 301 datato 26 gennaio 1998:
Ordine Esecutivo (OE) 10289 datato 17 settembre 1951, 16 F.R. 9499, è stato
modificato da:
OE... 10583, datato 18 DICEMBRE 954, 19 F.R. 8725:
OE... 10882 datato 18 Luglio 1960, 25 F.R. 6869;
OE... 11110 datato 4 Giugno 1963, 28 F.R. 5605;
OE... 11825 datato 31 Dicembre 1974, 40 F.R. 1003;
OE... 12608 datato 9 Settembre 1987 52 F.R. 34617
Gli emendamenti del 1974 e 1987, aggiunti dopo quello di Kennedy del 1963,
non hanno cambiato nessuna parte dell'ordine esecutivo 11110. Una ricerca
negli ordini esecutivi di Clinton del 1998 e 1999 e delle Direttive
Presidenziali ha anche mostrato che non ci sono alterazioni, cambiamenti o
sospensioni dell'ordine esecutivo 11110.
La Federal Reserve Bank, altrimenti detta Federal Reserve System, è una
corporazione privata. Il dizionario della legge di Black definisce il
"Federal Reserve System" come: "Rete di dodici banche centrali a cui
appartengono la maggior parte delle banche nazionali e alla quale tutte le
banche abilitate possono appartenere. Le regole per diventare membri
prevedono investimenti in azioni e un minimo di riserve. Le banche di
proprietà privata posseggono le azioni della FED. Questo era spiegato più
dettagliatamente nel caso di Lewis contro gli Stati Uniti, Federal Reporter,
seconda serie, vol. 680, pagine 1239-1241 (1982), dove la corte diceva:
"Ogni Federal Reserve Bank è una corporazione separata di proprietà delle
banche commerciali della sua regione. Le banche commerciali azioniste
eleggono due terzi dei nove membri della direzione".
Le Federal Reserve Banks sono controllate localmente dai loro membri. Ancora
una volta, stando al Dizionario della legge di Black, ci rendiamo conto che
queste banche private emettono denaro:
"Federal Reserve Act. Legge che ha creato le banche di Riserva Federale, le
quali agiscono come agenti nel mantenimento di riserve finanziarie,
distribuendo denaro nella forma di banconote, prestando denaro alle banche,
e supervisionando le banche. Amministrate dal Gruppo di Riserva Federale".
Le banche di riserva federale di proprietà di privati emettono davvero i
soldi che usiamo. Nel 1964, il Comitato sulle Banche e la Valuta, il
Sottocomitato sulla Finanza Domestica, nella seconda sessione
dell'ottantottesimo Congresso, ha effettuato uno studio intitolato "Money
Facts" che contiene una buona descrizione di cosa è la FED: "La Riserva
Federale è una macchina che fa soldi. Può emettere denaro o assegni. E non è
mai stato un problema fare dei buoni perché può ottenere le fatture da 5 o
10 dollari necessarie a coprire gli assegni, chiedendo semplicemente
all'Ufficio Incisioni del Dipartimento del Tesoro di stamparli."
Ogni persona o ogni gruppo chiuso che ha un sacco di soldi ha un sacco di
potere. Adesso immagina un gruppo di persone che ha il potere di creare
soldi. Immagina il potere che queste persone avrebbero. Questo è esattamente
ciò che è la Banca di Riserva Federale, di proprietà privata!
Nessuno ha fatto più di Louis T. McFadden, che era presidente del Comitato
House Banking negli anni '30, per denunciare il potere della FED.
Descrivendo la FED, sottolineò nei registri del Congresso, pagine 1295 e
1296 del 10 giugno 1932:
"Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle più corrotte
istituzioni che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al Federal
Reserve Board, un comitato governativo, ha truffato il Governo e il popolo
degli Stati Uniti di abbastanza soldi per appianare il debito nazionale. La
depredazione e le iniquità del Federal Reserve Board e delle banche della
Federal Reserve sono costate a questo paese abbastanza soldi da pagare il
debito nazionale molte volte. Questa istituzione malvagia ha impoverito e
rovinato il popolo degli Stati Uniti; ha fatto bancarotta ed ha praticamente
mandato in bancarotta il nostro Governo. Ha fatto ciò attraverso la cattiva
amministrazione e le pratiche corrotte degli avvoltoi che la controllano."
Alcune persone pensano che le Federal Reserve Banks siano istituzioni degli
Stati Uniti. Non sono istituzioni, dipartimenti o agenzie governative. Sono
monopoli di credito privati che depredano il popolo degli Stati Uniti per il
proprio tornaconto e quello dei loro clienti stranieri. Quei 12 monopoli di
credito privati sono stati messi in modo ingannevole in questo paese da
banchieri che sono venuti qui dall'Europa e che ci ripagano per l'Ospitalità
indebolendo le istituzioni americane.
Le FED funzionano praticamente così: il governo ha ceduto il suo potere di
emettere denaro alle banche FED. Loro creano soldi, poi lo prestano al
governo caricandolo di interessi. Il governo usa le entrate per pagare gli
interessi sul debito. Al riguardo, è interessante notare che il Federal
Reserve Act e il sedicesimo emendamento, che danno al Congresso il potere di
riscuotere le tasse, sono stati entrambi approvati nel 1913. L'incredibile
potere delle FED sull'economia è universalmente confermato. Alcune persone,
specialmente nelle comunità accademiche e bancarie, addirittura lo supporta.
D'altra parte, ci sono anche coloro, come il presidente John Fitzgerald
Kennedy, che si sono mossi contro questo. I suoi sforzi furono esposti nel
libro del 1998 di Jim Marrs, Crossfire:
"Un altro aspetto sottovalutato dell'intento di Kennedy di riformare la
società americana, riguarda i soldi. Kennedy lo fece rivolgendosi alla
costituzione, che afferma che solo il Congresso dovrebbe emettere e regolare
il denaro, il crescente debito nazionale potrebbe essere ridotto non pagando
gli interessi ai banchieri del Federal Reserve System, che stampa banconote
che poi presta ad interessi al governo. Si è mosso in questo senso il 4
giugno del 1963 firmando l'ordine esecutivo 11110 che prevedeva l'emanazione
di 4,292,893,815 di Banconote degli Stati Uniti attraverso la Tesoreria
invece che attraverso il tradizionale Federal Reserve System. Quel giorno
stesso, Kenney firmò una carta che cambiava il materiale delle banconote da
uno e due dollari da argento ad oro, dando forza all'indebolita valuta
statunitense.
Il controllore della valuta ai tempi di Kennedy, James J. Saxon, è stato in
conflitto con il potente Federal Reserve Board per qualche tempo,
incoraggiando maggiori investimenti e conferendo poteri per le banche che
non facevano parte del Federal Reserve System. Saxon decise anche che le
banche che non facevano parte del "sistema" potevano sottoscrivere
obbligazioni statali e locali, anche se indebolivano le Federal Reserve
Banks."
In un intervento fatto alla Columbia University il 12 novembre del 1963,
dieci prima del suo assassinio, il presidente John Fitzgerald Kennedy
avrebbe detto:
"L'alto ufficio del Presidente è stato usato per fomentare un piano per
distruggere la libertà americana e prima di lasciare questo incarico, devo
informare la cittadinanza di questa condizionne."
In questo caso, John Fitzgerald Kennedy sembra essere l'oggetto del suo
stesso libro... un vero "Profile of Courage".
di John P. Curran