12 aprile 2009

Scoperta la termite nelle Twin Towers

La termite è la sostanza (alluminio ed ossido di ferro) che, innescata, sviluppa temperaure capaci di liquefare il ferro. Usata tipicamente nelle armi anticarro a carica cava, è sospettata di essere stata usata per far collassare le due torri del World Trade Center l’11 settembre 2001.Adesso, questo sospetto è comprovato. E non già da qualche blogger complottista, ma da un rapporto pubblicato su una rivista scientifica ufficiale - l'Open Chemical Physics Journal - che, dunque, ha superato la «peer review», ossia l’analisi critica di altri scienziati indipendenti.Ecco il titolo del rapporto, i nomi degli autori, e le indicazioni bibliografiche relative:«Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe» pagine 7-31 (25) Authors: Niels H. Harrit, Jeffrey Farrer, Steven E. Jones, Kevin R. Ryan, Frank M. Legge, Daniel Farnsworth, Gregg Roberts, James R. Gourley, Bradley R. Larsen doi: 10.2174/1874412500902010007I ricercatori, che hanno sottoposto ad esame quattro campioni di materiali tratti dale macerie delle Towers, hanno trovato termite ancora «attiva», ossia non del tutto combusta, che durante le prove ha «reagito vigorosamente» sviluppando intenso calore.
Altre indicazioni molto significative ottenute dalle analisi sono: 1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».Insomma, la termite c’era, ed una termite preparata in modo molto particolare ed avanazato. Sarà interessante vedere se questo articolo (che è scomparso dal sito della rivista, ma dovrebbe essere pubblicato sulla versione cartacea) avrà risposta e smentita.Il solo dubbio residuo che può essere avanzato è sui campioni di materiali esaminato: viene veramente dalle macerie delle Twin Towers?

I ricercatori dicono di aver analizzato quattro diversi campioni: uno raccolto da un residente di Manhattan «dieci minuti dopo il crollo», due il giorno seguente l’attentato, e il quarto una settimana più tardi. Tutti sono stati raccolti, a quanto si intuisce, da persone incuriosite dall’aspetto di questa strana materia rossastra.Le proprietà della materia sono state analizzate al microscopio ottico, al microscopio elettronico (SEM, Scanning Electron Microscopy), alla spettroscopia a raggi X a dispersione di energia (XEDS), e al calorimetro a scansione differenziale (DSC). Le componeneti metalliche sono state ottenute per separazione con l’uso di metil-etil-ketone.Combusto il materiale al DSC a 700 gradi, ne sono residuate «sferette e sferoidi di ferro» che indicano che si sono sviluppate temperature altissime, in quanto il materiale ferroso deve essere liquefatto per ottenere quelle sferette. In molte di queste sfere il ferro «eccede l’ossigeno in modo significativo», il che induce a concludere che è avvenuta una reazione di riduzione.ossidazione ad alta temperatura, ossia «la reazione (tipica) della termite)», dove l’alluminio è il «carburante» che brucia producendo l’altissima temperatura, utilizzando per la combustione l’ossigeno estratto dall’ossido di ferro (Fe2O3).Il primo firmatario del rapporto, Niels Harrit, è professore associato di Chimica, esperto di nano-chimica, alla Università di Copenhagen in Danimarca, Niels Bohr Institute, un centro sotto l’egida della Danish National Reserach Foundation.Qui di seguito riportiamo il sunto (abstract) dello studio, come riportato da Bentham Open Access, un sito editoriale che pubblica articoli scientifici «aperti».

by effedieffe

11 aprile 2009

Lasciamolo solo

g20

Vignetta di BandanasLe minacce del presidente del Consiglio all’informazione non sono né “battute”, né “sfoghi”, né ”gaffes”, come le hanno subito liquidate gran parte dei giornali e la totalità dei telegiornali. Sono l’ultimo atto della putinizzazione del regime italiota, di cui fa parte la sindrome di Stoccolma con cui le vittime principali - i giornalisti - la subiscono, la metabolizzano, la minimizzano e la digeriscono.

Non dimentichiamo che questo volgare tirannello, in quindici anni, è riuscito senza colpo ferire a far fuori Montanelli, Biagi, Santoro, Luttazzi, Mentana, Freccero e Funari, per citare solo i bersagli più illustri. Ha mimato il gesto del mitragliatore dinanzi a una giornalista russa che aveva osato fare una domanda all’amico Putin. Ha seppellito i pochi giornalisti che lo criticano, italiani e stranieri, sotto una grandinata di cause civili per risarcimenti miliardari. Ha mobilitato le ambasciate italiane per protestare contro i giornali stranieri che lo dipingono per quello che è. Ha imbottito la Rai di suoi dipendenti e altri ne infilerà nei prossimi giorni. Sta tentando di imbavagliare Internet con leggi penose quanto i loro autori (il suo vero dramma è la rete, visto che manda in onda in presa diretta le immagini delle sue cazzate in giro per il mondo, rendendo vane le censure dei suoi maggiordomi televisivi).

Ora addita pubblicamente i giornalisti del suo codazzo, in gran parte già sdraiati ai suoi piedi, come “nemici dell’Italia”. Monologa dinanzi a loro, vietando di fargli domande (come se ne avesse mai ricevute). Minaccia “azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa” e ipotizza addirittura di dire “non guardate più una televisione”, lui che controlla due reti e due tg della Rai, tre reti e tre tg di Mediaset. Di fronte a questa deriva, gli appelli della Federazione della stampa e degli altri organismi di categoria, per quanto generose e doverose, sono del tutto inutili e sproporzionate alla gravità della situazione. L’Ordine dei giornalisti e la Fnsi dovrebbero invitare tutti gli iscritti a prenderlo in parola. Minaccia, “se le tv e le vignette e le cronache dovessero continuare”, di “non parlare più con nessuno”.

Benissimo: i giornalisti italiani disertino le sue finte conferenze stampa senza domande, all’estero e in Italia. Quando il ducetto è all’estero, ci saranno i giornalisti stranieri, che informeranno il mondo intero dell’assenza dei loro colleghi italiani. Quando è in Italia, resterà solo a cantarsele e suonarsele con Bonaiuti e i suoi dipendenti sparsi per gli house organ di famiglia. Solo una protesta corale e clamorosa della stampa libera, o di quel che ne resta, potrà finalmente costringere l’Unione Europea a fare ciò che oggi lo scrittore Antonio Tabucchi, presentando da Lucia Annunziata il nuovo libro di Antonio Padellaro, invocava a gran voce: un pronunciamento chiaro e netto sulla fine della democrazia in Italia.
Marco Travaglio
(Vignetta di Bandanas)

La guerra infinita contro il mondo prosegue con Obama














31obama-general-patton-warmonger-.jpg

31 marzo 2009

L'annunzio di Obama di proseguire nell'impegno militare di Bush concentrando gli sforzi in Afghanistan e nel vicino Pakistan, ritirando parte delle truppe dall'Irak dove lascia importanti basi militari ed una ambasciata grande quanto Città del Vaticano, dovrebbe fare riflettere molti tra i liberal e la sinistra europea che si erano entusiasmati per il carisma del giovane presidente. Il programma di ritiro parziale dall'Iraq e di aumento degli sforzi militari in Afghanistan era stato reso pubblico da Bush almeno un anno prima della fine del suo mandato. Quindi nessuna novità tranne gli aggiustamenti per di più di secondaria importanza e di carattere propagandistico. In tutto il pianeta la pressione militare e colonialistica degli USA prosegue senza soste. Contro la Cina sono stati scagliati i monaci del Dalai Lama e l'emigrazione tibetana all'estero di sentimenti simili a quella cubana in Florida. La Cina viene molestata con una campagna di diritti civili conculcati promossa da un Dalai Lama che è immemore della durezza del regime dei monaci sulla popolazione tibetana ridotta in schiavitù servi della gleba analfabeti e preda della fame e di ogni malattia.

La motivazione per il rinnovato attacco e l'uso di altri cinquanta mila soldati contro l'Afghanistan è la lotta contro AlQaeda che "minaccia gli Stati Uniti". Se Obama parla della stessa AlQaeda dell'11 settembre ci dovrebbe spiegare come oltre la metà dei suoi concittadini pur storditi da campagne nazionalistiche e patriottiche non crede alla ipotesi dell'attacco terroristico e considerano menzognera la versione data dal Governo e dal Pentagono. E' difficile non sospettare della coincidenza. Ogni volta che gli Usa debbono aggredire, bombardare, distruggere qualche zona del pianeta, qualche giorno prima immancabilmente la figura ieratica di Osama Bin Laden o del suo alter ego appaiono sugli schermi televisivi per minacciare.

Il terrorismo esiste davvero al mondo ed agisce in zone di interesse nevralgico per gli Usa. E' di questi giorni la notizia della presenza di Israele nel Sudan in funzione di sostegno degli scissionisti che vorrebbero spaccarlo in due. L'opinione pubblica mondiale è stata informata per caso della presenza di eserciti privati israeliani in Colombia a sostegno del feroce regime filoamericano che lo governo e contro la resistenza armata dei contadini espropriati dalle multinazionali delle loro terre e rinchiusi a migliaia nelle fetide prigionidel paese.

E' terroristica la presenza degli Usa in Iraq ed in Afghanistan dove hanno introdotto "la democrazia" facendo eleggere due loro agenti a Capi del Governo, sospettati di numerosi crimini. Il Presidente Karzai è stato addirittura esortato ripetutamente da Bush di abbandonare il traffico dell'eroina con il quale si sarebbe arricchito a dismisura. Questi tiranni "eletti democraticamente" cadrebbero un istante dopo l' allontanamento delle truppe di occupazione. La storia li considererà traditori della loro gente e della loro patria dal momento che governano mentre incessanti bombardamenti riducono in macerie le città e provocano montagne di cadaveri tra i civili.

E' estremistico affermare che Obama è come Bush? Si tratta di un giudizio sbagliato o ingeneroso? Non credo proprio. Un milione e mezzo di palestinesi, traditi dal Karzai in pectore locale, sono rinchiusi in una prigione e privati financo del diritto di mangiare, bere, curarsi, muoversi. Ha forse mosso un dito Obama per la loro liberazione? Si è limitato a fare una telefonata ad Abu Mazen ciòè a colui che è rimasto immobile mentre si distruggeva Gaza e si sparava contro la sua popolazione civile.

Dal mio punto di vista è corretto giudicare Obama per ciò che fa nel mondo e non per ciò che fa per i suoi concittadini americani. Darà ai bambini Usa l'assistenza sanitaria? Resterà un fiore all'occhiello in un sistema disumano nel quale chi non ha soldi può crepare come si abitasse la più remota ed arretrata regione del pianeta. I lavoratori americani continueranno ad essere afflitti da sindacati impastoiati da leggi restrittive e che comunque non controllano.

Restituirà in tutto o in parte quanto i finanzieri e le banche americane hanno truffato al mondo intero? Ne dubito molto

di Pietro Ancona



12 aprile 2009

Scoperta la termite nelle Twin Towers

La termite è la sostanza (alluminio ed ossido di ferro) che, innescata, sviluppa temperaure capaci di liquefare il ferro. Usata tipicamente nelle armi anticarro a carica cava, è sospettata di essere stata usata per far collassare le due torri del World Trade Center l’11 settembre 2001.Adesso, questo sospetto è comprovato. E non già da qualche blogger complottista, ma da un rapporto pubblicato su una rivista scientifica ufficiale - l'Open Chemical Physics Journal - che, dunque, ha superato la «peer review», ossia l’analisi critica di altri scienziati indipendenti.Ecco il titolo del rapporto, i nomi degli autori, e le indicazioni bibliografiche relative:«Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe» pagine 7-31 (25) Authors: Niels H. Harrit, Jeffrey Farrer, Steven E. Jones, Kevin R. Ryan, Frank M. Legge, Daniel Farnsworth, Gregg Roberts, James R. Gourley, Bradley R. Larsen doi: 10.2174/1874412500902010007I ricercatori, che hanno sottoposto ad esame quattro campioni di materiali tratti dale macerie delle Towers, hanno trovato termite ancora «attiva», ossia non del tutto combusta, che durante le prove ha «reagito vigorosamente» sviluppando intenso calore.
Altre indicazioni molto significative ottenute dalle analisi sono: 1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».Insomma, la termite c’era, ed una termite preparata in modo molto particolare ed avanazato. Sarà interessante vedere se questo articolo (che è scomparso dal sito della rivista, ma dovrebbe essere pubblicato sulla versione cartacea) avrà risposta e smentita.Il solo dubbio residuo che può essere avanzato è sui campioni di materiali esaminato: viene veramente dalle macerie delle Twin Towers?

I ricercatori dicono di aver analizzato quattro diversi campioni: uno raccolto da un residente di Manhattan «dieci minuti dopo il crollo», due il giorno seguente l’attentato, e il quarto una settimana più tardi. Tutti sono stati raccolti, a quanto si intuisce, da persone incuriosite dall’aspetto di questa strana materia rossastra.Le proprietà della materia sono state analizzate al microscopio ottico, al microscopio elettronico (SEM, Scanning Electron Microscopy), alla spettroscopia a raggi X a dispersione di energia (XEDS), e al calorimetro a scansione differenziale (DSC). Le componeneti metalliche sono state ottenute per separazione con l’uso di metil-etil-ketone.Combusto il materiale al DSC a 700 gradi, ne sono residuate «sferette e sferoidi di ferro» che indicano che si sono sviluppate temperature altissime, in quanto il materiale ferroso deve essere liquefatto per ottenere quelle sferette. In molte di queste sfere il ferro «eccede l’ossigeno in modo significativo», il che induce a concludere che è avvenuta una reazione di riduzione.ossidazione ad alta temperatura, ossia «la reazione (tipica) della termite)», dove l’alluminio è il «carburante» che brucia producendo l’altissima temperatura, utilizzando per la combustione l’ossigeno estratto dall’ossido di ferro (Fe2O3).Il primo firmatario del rapporto, Niels Harrit, è professore associato di Chimica, esperto di nano-chimica, alla Università di Copenhagen in Danimarca, Niels Bohr Institute, un centro sotto l’egida della Danish National Reserach Foundation.Qui di seguito riportiamo il sunto (abstract) dello studio, come riportato da Bentham Open Access, un sito editoriale che pubblica articoli scientifici «aperti».

by effedieffe

11 aprile 2009

Lasciamolo solo

g20

Vignetta di BandanasLe minacce del presidente del Consiglio all’informazione non sono né “battute”, né “sfoghi”, né ”gaffes”, come le hanno subito liquidate gran parte dei giornali e la totalità dei telegiornali. Sono l’ultimo atto della putinizzazione del regime italiota, di cui fa parte la sindrome di Stoccolma con cui le vittime principali - i giornalisti - la subiscono, la metabolizzano, la minimizzano e la digeriscono.

Non dimentichiamo che questo volgare tirannello, in quindici anni, è riuscito senza colpo ferire a far fuori Montanelli, Biagi, Santoro, Luttazzi, Mentana, Freccero e Funari, per citare solo i bersagli più illustri. Ha mimato il gesto del mitragliatore dinanzi a una giornalista russa che aveva osato fare una domanda all’amico Putin. Ha seppellito i pochi giornalisti che lo criticano, italiani e stranieri, sotto una grandinata di cause civili per risarcimenti miliardari. Ha mobilitato le ambasciate italiane per protestare contro i giornali stranieri che lo dipingono per quello che è. Ha imbottito la Rai di suoi dipendenti e altri ne infilerà nei prossimi giorni. Sta tentando di imbavagliare Internet con leggi penose quanto i loro autori (il suo vero dramma è la rete, visto che manda in onda in presa diretta le immagini delle sue cazzate in giro per il mondo, rendendo vane le censure dei suoi maggiordomi televisivi).

Ora addita pubblicamente i giornalisti del suo codazzo, in gran parte già sdraiati ai suoi piedi, come “nemici dell’Italia”. Monologa dinanzi a loro, vietando di fargli domande (come se ne avesse mai ricevute). Minaccia “azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa” e ipotizza addirittura di dire “non guardate più una televisione”, lui che controlla due reti e due tg della Rai, tre reti e tre tg di Mediaset. Di fronte a questa deriva, gli appelli della Federazione della stampa e degli altri organismi di categoria, per quanto generose e doverose, sono del tutto inutili e sproporzionate alla gravità della situazione. L’Ordine dei giornalisti e la Fnsi dovrebbero invitare tutti gli iscritti a prenderlo in parola. Minaccia, “se le tv e le vignette e le cronache dovessero continuare”, di “non parlare più con nessuno”.

Benissimo: i giornalisti italiani disertino le sue finte conferenze stampa senza domande, all’estero e in Italia. Quando il ducetto è all’estero, ci saranno i giornalisti stranieri, che informeranno il mondo intero dell’assenza dei loro colleghi italiani. Quando è in Italia, resterà solo a cantarsele e suonarsele con Bonaiuti e i suoi dipendenti sparsi per gli house organ di famiglia. Solo una protesta corale e clamorosa della stampa libera, o di quel che ne resta, potrà finalmente costringere l’Unione Europea a fare ciò che oggi lo scrittore Antonio Tabucchi, presentando da Lucia Annunziata il nuovo libro di Antonio Padellaro, invocava a gran voce: un pronunciamento chiaro e netto sulla fine della democrazia in Italia.
Marco Travaglio
(Vignetta di Bandanas)

La guerra infinita contro il mondo prosegue con Obama














31obama-general-patton-warmonger-.jpg

31 marzo 2009

L'annunzio di Obama di proseguire nell'impegno militare di Bush concentrando gli sforzi in Afghanistan e nel vicino Pakistan, ritirando parte delle truppe dall'Irak dove lascia importanti basi militari ed una ambasciata grande quanto Città del Vaticano, dovrebbe fare riflettere molti tra i liberal e la sinistra europea che si erano entusiasmati per il carisma del giovane presidente. Il programma di ritiro parziale dall'Iraq e di aumento degli sforzi militari in Afghanistan era stato reso pubblico da Bush almeno un anno prima della fine del suo mandato. Quindi nessuna novità tranne gli aggiustamenti per di più di secondaria importanza e di carattere propagandistico. In tutto il pianeta la pressione militare e colonialistica degli USA prosegue senza soste. Contro la Cina sono stati scagliati i monaci del Dalai Lama e l'emigrazione tibetana all'estero di sentimenti simili a quella cubana in Florida. La Cina viene molestata con una campagna di diritti civili conculcati promossa da un Dalai Lama che è immemore della durezza del regime dei monaci sulla popolazione tibetana ridotta in schiavitù servi della gleba analfabeti e preda della fame e di ogni malattia.

La motivazione per il rinnovato attacco e l'uso di altri cinquanta mila soldati contro l'Afghanistan è la lotta contro AlQaeda che "minaccia gli Stati Uniti". Se Obama parla della stessa AlQaeda dell'11 settembre ci dovrebbe spiegare come oltre la metà dei suoi concittadini pur storditi da campagne nazionalistiche e patriottiche non crede alla ipotesi dell'attacco terroristico e considerano menzognera la versione data dal Governo e dal Pentagono. E' difficile non sospettare della coincidenza. Ogni volta che gli Usa debbono aggredire, bombardare, distruggere qualche zona del pianeta, qualche giorno prima immancabilmente la figura ieratica di Osama Bin Laden o del suo alter ego appaiono sugli schermi televisivi per minacciare.

Il terrorismo esiste davvero al mondo ed agisce in zone di interesse nevralgico per gli Usa. E' di questi giorni la notizia della presenza di Israele nel Sudan in funzione di sostegno degli scissionisti che vorrebbero spaccarlo in due. L'opinione pubblica mondiale è stata informata per caso della presenza di eserciti privati israeliani in Colombia a sostegno del feroce regime filoamericano che lo governo e contro la resistenza armata dei contadini espropriati dalle multinazionali delle loro terre e rinchiusi a migliaia nelle fetide prigionidel paese.

E' terroristica la presenza degli Usa in Iraq ed in Afghanistan dove hanno introdotto "la democrazia" facendo eleggere due loro agenti a Capi del Governo, sospettati di numerosi crimini. Il Presidente Karzai è stato addirittura esortato ripetutamente da Bush di abbandonare il traffico dell'eroina con il quale si sarebbe arricchito a dismisura. Questi tiranni "eletti democraticamente" cadrebbero un istante dopo l' allontanamento delle truppe di occupazione. La storia li considererà traditori della loro gente e della loro patria dal momento che governano mentre incessanti bombardamenti riducono in macerie le città e provocano montagne di cadaveri tra i civili.

E' estremistico affermare che Obama è come Bush? Si tratta di un giudizio sbagliato o ingeneroso? Non credo proprio. Un milione e mezzo di palestinesi, traditi dal Karzai in pectore locale, sono rinchiusi in una prigione e privati financo del diritto di mangiare, bere, curarsi, muoversi. Ha forse mosso un dito Obama per la loro liberazione? Si è limitato a fare una telefonata ad Abu Mazen ciòè a colui che è rimasto immobile mentre si distruggeva Gaza e si sparava contro la sua popolazione civile.

Dal mio punto di vista è corretto giudicare Obama per ciò che fa nel mondo e non per ciò che fa per i suoi concittadini americani. Darà ai bambini Usa l'assistenza sanitaria? Resterà un fiore all'occhiello in un sistema disumano nel quale chi non ha soldi può crepare come si abitasse la più remota ed arretrata regione del pianeta. I lavoratori americani continueranno ad essere afflitti da sindacati impastoiati da leggi restrittive e che comunque non controllano.

Restituirà in tutto o in parte quanto i finanzieri e le banche americane hanno truffato al mondo intero? Ne dubito molto

di Pietro Ancona