26 giugno 2012

Giornalismo azzecagarbugli

Vedo avanzare una stagione sinistra. Quella del ritorno in grande stile degli Azzeccagarbugli che nel post Mani Pulite furoreggiarono riuscendo in pochissimi anni a trasformare i ladri in vittime e i magistrati nei veri colpevoli. Gli Azzeccagarbugli, intellettuali e giornalisti, sono specialisti nell'uso del sofisma, del paralogismo (argomento falso ma con l'apparenza di vero) e, come nel gioco delle tre tavolette, nel mischiare, a seconda di quanto gli torna comodo, i piani di discussione passando da quello giuridico al politico al sociologico, con l'intento di intorbidare le acque e rendere oscuro ciò che è chiaro, nero ciò che è bianco. Un caso direi di scuola è l'articolo scritto da Fabrizio Rondolino, ex uomo di D'Alema, per Il Giornale del 21.06 a proposito dell'autorizzazione all'arresto di Luigi Lusi data dal Senato: “È la prova che il giustizialismo, l'ordalia manettara, la subordinazione alla magistratura inquirente sono sopravvissuti alla fine dell'anti berlusconismo... È un giorno di lutto per la sinistra italiana perché il valore della libertà personale è più grande delle sottigliezze giuridiche... del protagonismo plebeo che esige ogni giorno un nuovo lazzarone da impiccare sulla pubblica piazza”. Noi che, a differenza dell'aristocratico Rondolino, siamo dei cittadini plebei vorremmo semplicemente che anche i nobili fossero chiamati a osservare quelle leggi che noi tutti siamo tenuti a rispettare. Perché l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge è il principio-cardine della liberal democrazia, se cade questo principio la democrazia perde ogni senso e legittimità e si traduce in un neofeudalesimo, con un doppio diritto, uno per i plebei, intransigente e feroce, e uno per i neoaristocratici, così lasco e morbido da diventare quasi inesistente. Insomma la vecchia, cara, schifosa giustizia di classe. Rondolino aggiunge: “La carcerazione preventiva è un crimine e uno scandalo... tenere le persone in prigione prima del processo significa esercitare una pressione sull'imputato che somiglia assai più alla tor tura”. Se questo principio fosse assoluto, allora deve valere anche per Giovanni Vantaggiato e per tutti coloro che sono attualmente in carcere in attesa di processo, in genere per reati molto minori di quelli imputati a Lusi, una grassazione di denaro pubblico per 25 milioni di euro che lui chiama graziosamente “un fatto di costume”. Ci sono invece casi in cui la carcerazione preventiva si rende necessaria e il Codice di procedura penale ne definisce rigidamente i requisiti. Naturalmente Rondolino parte dal presupposto, del tutto arbitrario, che questi requisiti nel caso di Lusi non ci sono e che quindi la richiesta d'arresto del Gip è illegittima: “Quali nuovi reati avrebbe potuto commettere Lusi? Quali prove avrebbe potuto occultare lui che parla con i magistrati e con i giornalisti ogni giorno? Oppure sarebbe fuggito all'estero?”. Ohè, se esistono o meno i requisiti per un arresto lo stabilisce il Gip, e in seguito il Tribunale della Libertà, e ancora successivamente la Cassazione o Fabrizio Rondolino costituitosi in arbitro e giudice unico, in Tribunale Speciale? Noi siamo plebei, ma non proprio così cretini da non capire che, per l'ennesima volta, la classe dirigente e i suoi lacchè ci stanno prendendo in giro. Ma di fronte alle solite fumisterie non sappiamo come reagire. Non abbiamo difesa. O, forse, una difesa c'è. Quando ero all'Europeo, c'era un giovane collega, Claudio Lazzaro, bel ragazzo, alto, aitante, dolce, un po' naif e ingenuo. E nelle assemblee di redazione i vecchi marpioni del giornale gli cambiavano ogni volta le carte in tavola, il bianco diventava nero e il nero bianco. Lui ne rimaneva sconcertato e amareggiato. Finché un giorno, dai e ridai, anche il mite Claudio perse la pazienza. Si alzò e grande e grosso com'era puntò sul caporione e guardandolo dritto negli occhi disse: “Bene, allora ditemi a chi devo spaccare la faccia?”. E il bianco tornò bianco e il nero nero. È davvero a questo che volete portarci?

25 giugno 2012

L'ombra del Bilderberg: "Monti fa gli interessi dei poteri forti mondiali"

L'autore del libro sul Bilderberg, il gruppo oligarchico finanziario di cui fa parte il prof, svela i piani del clan: "Hanno deciso di sacrificare la Spagna" «Monti? È Goldman Sachs » risponde in automatico Daniel Estulin, scrittore-investigatore russo (ma vive in Spagna) che col suo Il Club Bilderbergla storia segreta dei padroni del mondo si candida alla palma di maggior cospirazionista del pianeta. Se è un folle, le sue follie interessano parecchia gente: più di tre milioni di copie vendute in 81 paesi e 50 lingue diverse. Intervistarlo equivale ad entrare in un thriller ( ne stanno facendo un film) che ha per protagonisti banchieri, squali della finanza, magnati dell’industria, politici, lobby e logge segrete. Dentro questo plot, c’è pure Mario Monti, membro delle annuali riunioni del Bilderberg: «Monti è la perfetta esemplificazione del concetto di Compagnia unica mondiale (One World company Ltd, ndr) teorizzata da Lehman Brothers per il vertice Bilderberg del 1968». E che sarebbe? «L’idea che gli Stati nazione siano superati, e che la grande finanza, che già controlla l’industria attraverso le banche, debba prendere il posto delle nazioni. È quel che è successo». E il nostro premier Monti? «È il custode degli interessi dell’oligarchia finanziaria, non eletto da nessuno». Lei è un complottista. «Il gruppo Bilderberg non è una teoria cospirazionista, non è una società segreta. È una realtà, lo strumento con cui le oligarchie finanziarie, le élite di Usa e Europa, riescono a imporre le loro politiche ai governi». Il gruppo Bilderberg si è riunito due settimane fa in Virginia: cos’avrebbero deciso? «Hanno discusso del problema Russia, o meglio di Putin, che sta diventando un grande inconveniente per loro. Un membro europeo del Bilderberg ha ammesso che “Putin è di gran lunga il più formidabile avversario per i nostri piani”». Perché? «Bilderberg è particolarmente preoccupato per il gasdotto South Stream, che potrebbe risultare vincente rispetto a quello Ue Usa “Nabucco”. Ma la maggiore preoccupazione è il tentativo di Putin di integrare l’Asia in un blocco sotto la sua leadership , e poi l’intesa con l’Iran. Insieme controllerebbero il 50% del gas mondiale. Perciò il Bilderberg continua a finanziare il “Fronte civile unito” di Kasparov contro Putin». Hanno parlato anche della crisi in Europa. «Hanno deciso che la Spagna verrà sacrificata sull’altare della finanza. Il sistema bancario spagnolo è al collasso, la Santander ha un debito di 800 miliardi, e il Bilderberg lo sa. Il prestito di 100 miliardi è il primo passo verso la piena proprietà del Paese da parte della finanza mondiale. La Spagna non esiste più». E l’Italia sì? «L’Italia non è la Spagna, non ha bolle immobiliari, ha poco debito privato e ha un sistema creditizio solido, con 750 anni di storia. E soprattutto alcune delle sue grandi imprese formano una parte importante del Bilderberg Group». Secondo le sue fonti avrebbero deciso le sorti del dollaro. «Una delle principali conclusioni del meeting 2012 è che gli Usa dovranno svalutare il dollaro rispetto allo yuan per ridurre il debito degli Usa». Ma almeno lei ha capito cosa ci facesse Lilli Gruber al Bilderberg? «È una giornalista con molte entrature tra la “ money people ”. E lavorando in una tv importante ha accesso a un larga audience . E questo interessa il Bilderberg». di Daniel Estulin - Paolo Bracalini

24 giugno 2012

USA debito: si stanno mangiando l'Europa a suon di rating?

Gli Stati Uniti sono falliti e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale, si stanno mangiando l'Europa a suon di rating farlocchi. Avrete seguito il bi et ba di Obama al G20 e gli europei sdegnati. (foto:infophoto) Ci ha spiegato come e qualmente loro hanno investito in competizione etc etc etc. Vabbe' famola corta: lo stato americano ha un deficit che è il 50% di quanto incassa, ovvero irrecuperabile. E in % sul PIL siamo al 16%, mai visto prima nella storia umana di NESSUN paese: l'Argentina, la Grecia etc etc sono andati in default al raggiungimento del 10%. E da anni. E parliamo SOLO del budget federale perche' i singoli Stati sono messi pure peggio e contano a parte. Ha da poco, pochi mesi, superato la soglia del 100% di Debito FEDERALE su PIL, ovvero tenendo conto anche del debito dei singoli stati, contee (come si fa in Europa) è già al 124% e come del resto perfino da me ampiamente previsto, nel giro di due anni avrà superato il livello di debito/PIL di tutti i paesi dell'OCSE. Una famiglia su 2 usufruisce dei food stamp, 46 milioni di "richiedenti" contro 83 milioni di famiglie. MOLTO peggio che nel '29. Ma è una bufala? E' possibile o cosa? Potete verificare, al volo, qui all' " Orologio del debito USA": Hanno messo su MILLE trecento MILIARDI di nuovo debito, l'8% del PIL giustappunto nel giro di sei mesi. Ci hanno fatto su persino le vignette. E con un deficit che è oltre il 10% del LORO PIL, con uno Stato che spende il DOPPIO di quanto incassa (una tacca sopra l'italia ai tempi di Craxi) che con un 16% di nuovo debito riesce a far finta di crescere per il 3% (un rendimento da vaporiera dell'800, sotto il 20% di risultati utili rispetto alle energie immesse) osano chiamarla ripresa ed osano darci lezioni? LOL se non ci fosse da dire COL, invece, dove la C sta per Crying... Cosa dovrebbero tagliare? Beh se tagliassero TUTTE le spese militari e TUTTE le pensioni avrebbero ancora un deficit di circa il 6% del PIL. Ovviamente troppo alto. Quanto poi a poterlo davvero fare: suvvia... Gli Stati Uniti sono FALLITI e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale con la Cina et compagnia, causa consolidamento del debito da migliaia di miliardi di dollari nei loro confronti, si stanno mangiando l'Europa a suon di rating farlocchi. Questa è la verità, ma se si smette di sussurrarla e si comincia a gridare salta per aria il coperchio di Pandora che comunque saltera' per aria in ogni caso. Sembra tutto molto astratto. Poi le botteghe chiudono a vista d'occhio perfino in centro a Firenze. Poi vedo dignitosi pensionati e pensionate chiedere l'elemosina. Siamo a pochi mesi dai cartoneros, ecco il punto. E quella, intendiamoci, è la soluzione ottimistica, che vede semplicemente l'Italia ed alcuni altri paesi europei ridotti in rovina, senza guerre e soprattutto senza guerre atomiche. Perche' quando si raggiungono questi livelli di rischio a qualcuno, in qualsiasi momento possono saltare i nervi. Uff. di Pietro Cambi

26 giugno 2012

Giornalismo azzecagarbugli

Vedo avanzare una stagione sinistra. Quella del ritorno in grande stile degli Azzeccagarbugli che nel post Mani Pulite furoreggiarono riuscendo in pochissimi anni a trasformare i ladri in vittime e i magistrati nei veri colpevoli. Gli Azzeccagarbugli, intellettuali e giornalisti, sono specialisti nell'uso del sofisma, del paralogismo (argomento falso ma con l'apparenza di vero) e, come nel gioco delle tre tavolette, nel mischiare, a seconda di quanto gli torna comodo, i piani di discussione passando da quello giuridico al politico al sociologico, con l'intento di intorbidare le acque e rendere oscuro ciò che è chiaro, nero ciò che è bianco. Un caso direi di scuola è l'articolo scritto da Fabrizio Rondolino, ex uomo di D'Alema, per Il Giornale del 21.06 a proposito dell'autorizzazione all'arresto di Luigi Lusi data dal Senato: “È la prova che il giustizialismo, l'ordalia manettara, la subordinazione alla magistratura inquirente sono sopravvissuti alla fine dell'anti berlusconismo... È un giorno di lutto per la sinistra italiana perché il valore della libertà personale è più grande delle sottigliezze giuridiche... del protagonismo plebeo che esige ogni giorno un nuovo lazzarone da impiccare sulla pubblica piazza”. Noi che, a differenza dell'aristocratico Rondolino, siamo dei cittadini plebei vorremmo semplicemente che anche i nobili fossero chiamati a osservare quelle leggi che noi tutti siamo tenuti a rispettare. Perché l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge è il principio-cardine della liberal democrazia, se cade questo principio la democrazia perde ogni senso e legittimità e si traduce in un neofeudalesimo, con un doppio diritto, uno per i plebei, intransigente e feroce, e uno per i neoaristocratici, così lasco e morbido da diventare quasi inesistente. Insomma la vecchia, cara, schifosa giustizia di classe. Rondolino aggiunge: “La carcerazione preventiva è un crimine e uno scandalo... tenere le persone in prigione prima del processo significa esercitare una pressione sull'imputato che somiglia assai più alla tor tura”. Se questo principio fosse assoluto, allora deve valere anche per Giovanni Vantaggiato e per tutti coloro che sono attualmente in carcere in attesa di processo, in genere per reati molto minori di quelli imputati a Lusi, una grassazione di denaro pubblico per 25 milioni di euro che lui chiama graziosamente “un fatto di costume”. Ci sono invece casi in cui la carcerazione preventiva si rende necessaria e il Codice di procedura penale ne definisce rigidamente i requisiti. Naturalmente Rondolino parte dal presupposto, del tutto arbitrario, che questi requisiti nel caso di Lusi non ci sono e che quindi la richiesta d'arresto del Gip è illegittima: “Quali nuovi reati avrebbe potuto commettere Lusi? Quali prove avrebbe potuto occultare lui che parla con i magistrati e con i giornalisti ogni giorno? Oppure sarebbe fuggito all'estero?”. Ohè, se esistono o meno i requisiti per un arresto lo stabilisce il Gip, e in seguito il Tribunale della Libertà, e ancora successivamente la Cassazione o Fabrizio Rondolino costituitosi in arbitro e giudice unico, in Tribunale Speciale? Noi siamo plebei, ma non proprio così cretini da non capire che, per l'ennesima volta, la classe dirigente e i suoi lacchè ci stanno prendendo in giro. Ma di fronte alle solite fumisterie non sappiamo come reagire. Non abbiamo difesa. O, forse, una difesa c'è. Quando ero all'Europeo, c'era un giovane collega, Claudio Lazzaro, bel ragazzo, alto, aitante, dolce, un po' naif e ingenuo. E nelle assemblee di redazione i vecchi marpioni del giornale gli cambiavano ogni volta le carte in tavola, il bianco diventava nero e il nero bianco. Lui ne rimaneva sconcertato e amareggiato. Finché un giorno, dai e ridai, anche il mite Claudio perse la pazienza. Si alzò e grande e grosso com'era puntò sul caporione e guardandolo dritto negli occhi disse: “Bene, allora ditemi a chi devo spaccare la faccia?”. E il bianco tornò bianco e il nero nero. È davvero a questo che volete portarci?

25 giugno 2012

L'ombra del Bilderberg: "Monti fa gli interessi dei poteri forti mondiali"

L'autore del libro sul Bilderberg, il gruppo oligarchico finanziario di cui fa parte il prof, svela i piani del clan: "Hanno deciso di sacrificare la Spagna" «Monti? È Goldman Sachs » risponde in automatico Daniel Estulin, scrittore-investigatore russo (ma vive in Spagna) che col suo Il Club Bilderbergla storia segreta dei padroni del mondo si candida alla palma di maggior cospirazionista del pianeta. Se è un folle, le sue follie interessano parecchia gente: più di tre milioni di copie vendute in 81 paesi e 50 lingue diverse. Intervistarlo equivale ad entrare in un thriller ( ne stanno facendo un film) che ha per protagonisti banchieri, squali della finanza, magnati dell’industria, politici, lobby e logge segrete. Dentro questo plot, c’è pure Mario Monti, membro delle annuali riunioni del Bilderberg: «Monti è la perfetta esemplificazione del concetto di Compagnia unica mondiale (One World company Ltd, ndr) teorizzata da Lehman Brothers per il vertice Bilderberg del 1968». E che sarebbe? «L’idea che gli Stati nazione siano superati, e che la grande finanza, che già controlla l’industria attraverso le banche, debba prendere il posto delle nazioni. È quel che è successo». E il nostro premier Monti? «È il custode degli interessi dell’oligarchia finanziaria, non eletto da nessuno». Lei è un complottista. «Il gruppo Bilderberg non è una teoria cospirazionista, non è una società segreta. È una realtà, lo strumento con cui le oligarchie finanziarie, le élite di Usa e Europa, riescono a imporre le loro politiche ai governi». Il gruppo Bilderberg si è riunito due settimane fa in Virginia: cos’avrebbero deciso? «Hanno discusso del problema Russia, o meglio di Putin, che sta diventando un grande inconveniente per loro. Un membro europeo del Bilderberg ha ammesso che “Putin è di gran lunga il più formidabile avversario per i nostri piani”». Perché? «Bilderberg è particolarmente preoccupato per il gasdotto South Stream, che potrebbe risultare vincente rispetto a quello Ue Usa “Nabucco”. Ma la maggiore preoccupazione è il tentativo di Putin di integrare l’Asia in un blocco sotto la sua leadership , e poi l’intesa con l’Iran. Insieme controllerebbero il 50% del gas mondiale. Perciò il Bilderberg continua a finanziare il “Fronte civile unito” di Kasparov contro Putin». Hanno parlato anche della crisi in Europa. «Hanno deciso che la Spagna verrà sacrificata sull’altare della finanza. Il sistema bancario spagnolo è al collasso, la Santander ha un debito di 800 miliardi, e il Bilderberg lo sa. Il prestito di 100 miliardi è il primo passo verso la piena proprietà del Paese da parte della finanza mondiale. La Spagna non esiste più». E l’Italia sì? «L’Italia non è la Spagna, non ha bolle immobiliari, ha poco debito privato e ha un sistema creditizio solido, con 750 anni di storia. E soprattutto alcune delle sue grandi imprese formano una parte importante del Bilderberg Group». Secondo le sue fonti avrebbero deciso le sorti del dollaro. «Una delle principali conclusioni del meeting 2012 è che gli Usa dovranno svalutare il dollaro rispetto allo yuan per ridurre il debito degli Usa». Ma almeno lei ha capito cosa ci facesse Lilli Gruber al Bilderberg? «È una giornalista con molte entrature tra la “ money people ”. E lavorando in una tv importante ha accesso a un larga audience . E questo interessa il Bilderberg». di Daniel Estulin - Paolo Bracalini

24 giugno 2012

USA debito: si stanno mangiando l'Europa a suon di rating?

Gli Stati Uniti sono falliti e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale, si stanno mangiando l'Europa a suon di rating farlocchi. Avrete seguito il bi et ba di Obama al G20 e gli europei sdegnati. (foto:infophoto) Ci ha spiegato come e qualmente loro hanno investito in competizione etc etc etc. Vabbe' famola corta: lo stato americano ha un deficit che è il 50% di quanto incassa, ovvero irrecuperabile. E in % sul PIL siamo al 16%, mai visto prima nella storia umana di NESSUN paese: l'Argentina, la Grecia etc etc sono andati in default al raggiungimento del 10%. E da anni. E parliamo SOLO del budget federale perche' i singoli Stati sono messi pure peggio e contano a parte. Ha da poco, pochi mesi, superato la soglia del 100% di Debito FEDERALE su PIL, ovvero tenendo conto anche del debito dei singoli stati, contee (come si fa in Europa) è già al 124% e come del resto perfino da me ampiamente previsto, nel giro di due anni avrà superato il livello di debito/PIL di tutti i paesi dell'OCSE. Una famiglia su 2 usufruisce dei food stamp, 46 milioni di "richiedenti" contro 83 milioni di famiglie. MOLTO peggio che nel '29. Ma è una bufala? E' possibile o cosa? Potete verificare, al volo, qui all' " Orologio del debito USA": Hanno messo su MILLE trecento MILIARDI di nuovo debito, l'8% del PIL giustappunto nel giro di sei mesi. Ci hanno fatto su persino le vignette. E con un deficit che è oltre il 10% del LORO PIL, con uno Stato che spende il DOPPIO di quanto incassa (una tacca sopra l'italia ai tempi di Craxi) che con un 16% di nuovo debito riesce a far finta di crescere per il 3% (un rendimento da vaporiera dell'800, sotto il 20% di risultati utili rispetto alle energie immesse) osano chiamarla ripresa ed osano darci lezioni? LOL se non ci fosse da dire COL, invece, dove la C sta per Crying... Cosa dovrebbero tagliare? Beh se tagliassero TUTTE le spese militari e TUTTE le pensioni avrebbero ancora un deficit di circa il 6% del PIL. Ovviamente troppo alto. Quanto poi a poterlo davvero fare: suvvia... Gli Stati Uniti sono FALLITI e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale con la Cina et compagnia, causa consolidamento del debito da migliaia di miliardi di dollari nei loro confronti, si stanno mangiando l'Europa a suon di rating farlocchi. Questa è la verità, ma se si smette di sussurrarla e si comincia a gridare salta per aria il coperchio di Pandora che comunque saltera' per aria in ogni caso. Sembra tutto molto astratto. Poi le botteghe chiudono a vista d'occhio perfino in centro a Firenze. Poi vedo dignitosi pensionati e pensionate chiedere l'elemosina. Siamo a pochi mesi dai cartoneros, ecco il punto. E quella, intendiamoci, è la soluzione ottimistica, che vede semplicemente l'Italia ed alcuni altri paesi europei ridotti in rovina, senza guerre e soprattutto senza guerre atomiche. Perche' quando si raggiungono questi livelli di rischio a qualcuno, in qualsiasi momento possono saltare i nervi. Uff. di Pietro Cambi