25 settembre 2012

La quinta guerra d'indipendenza

Io, quando l'ho letto, non credevo ai miei occhi... Così ho deciso di non commentarlo subito e di attendere la... smentita... Ma la Bce non ha smentito: quindi è vero... o, quantomeno, verosimile. Acquisti illimitati di bond condizionati all'adempimento degli obblighi "dettati" dalla Bce stessa...??!! Picciotti, porca puttana, siamo alla dittatura... questo è un golpe... Un "ente" non eletto... si è arrogato il diritto di "salvare" i paesi che si "allineano" alle sue direttive... mentre gli altri, quelli che osano non "adeguarsi", diventano "paesi canaglia"... Lo capite cosa sto dicendo? Supponiamo, solo per amore di esempio, che dietro la Bce ci sia la Mafia... oppure il Bilderberg group... o qualche altra cricca di gente malamente... che voglia che gli italiani... gli regalino il Colosseo. Certo, sembra ridicolo, ma seguitemi per favore... Supponete che a Palazzo Chigi, a quel tempo, ci sia Matteo Renzi (ma anche se ci fosse Bersani, sarebbe lo stesso) e, il governatore della Bce in carica, a suo insindacabile giudizio, decidesse che l'Italia è diventato un "paese canaglia"... Sicché: non solo non compra più bond italiani... ma comincia a venderli... Risultato: dopo qualche giorno lo spread vola verso quota 1000 (ricordate gli ultimi giorni del governo Berlusconi?)... Effetto immediato: Renzi va a casa... il Pd, "per puro spirito di responsabilità patriottica", si dichiara disponibile ad un governo tecnico in compartecipazione col Pdl... e arriva Giuliano Amato, oppure Romano Prodi... o ancora Mario Monti... Si forma il governo tecnico e lo spread da 1000 scende a 800... bene, benissimo... anzi, siamo falliti lo stesso... Con tassi di interesse prossimi al 10%, l'Italia paga 200 miliardi l'anno di oneri finanziari e salta in aria come una qualunque Argentina. A questo punto si presente il white knight (il cavaliere bianco delle favole) e si offre di salvarci dal fallimento... si incaricherà lui di comprare i bond italiani (ricordatevi, però, che è uno della "cricca" che sta dietro alla Bce)... Meno male, cazzo... siamo tutti a tirare un respiro di sollievo... Però... c'è un però... Il cavaliere bianco, in cambio, vuole il Colosseo... Che fa il popolo italiano a quel punto? Volete scommettere che i nostri "fratelli d'Italia" pur di risolvere il problema... il Colosseo glielo ammollano... (ma si... quattro pietre vecchie dove i gatti di Roma ci fanno pipì tutte le notti...) ??!! Lo so cosa state pensando: ... ah Miglio, quest'esempio è cretino... figurati se vogliono il Colosseo in cambio delle spread...?? No, giovinotti, è esattamente quello che successe agli egiziani nel 900: gli inglesi si offrirono di ripianare i loro debiti in cambio del ... Canale di Suez... E gli egiziani accettarono. E in Grecia ai giorni nostri? ... I tedeschi non stanno rilevando i porti e gli aeroporti greci? ... Quindi, perchè scandalizzarsi se quel "cavaliere bianco" volesse, in cambio dei suoi servigi, il Colosseo o la Torre di Pisa? Avete capito cosa sto dicendo (con accenti certamente canzonatori e con linguaggio da guitto)? Ci siamo messi nelle mani della Bce... che può decidere se... farci vivere o morire... E quella Bce non è eletta da nessuno di noi... e dietro ci potrebbero essere i peggio malfattori del mondo... Ma quando mai abbiamo deciso di affidare la nostra vita ed il nostro futuro a quella Banca? Questo è un golpe... ci hanno tolto il nostro diritto alla nostra sovranità... senza neanche sparare un colpo. Dite la verità: vi sembra che la sto "pompando" senza ragione... esagerando un fatto secondario per fare scalpore? ... Ma allora non mi sono spiegato...? La Bce (una Banca di cui nessuno di noi sa un cazzo di niente... se non quello che ci vogliono far sapere)... si è "assegnato" il diritto di decidere se "salvare" un paese o lasciarlo fallire... Ci vedete qualche differenza con Mussolini che, negli anni 20, si assegnò (da solo) tutti i poteri costituzionali sul popolo italiano? Golpe era quello e golpe è questo... Pensate se, ad esempio, dietro la Bce ci fosse davvero il Bilderberg group (come in molti sostengono)...??!! Ci saremmo consegnati ai nostri aguzzini senza battere ciglio... Mi capite, cazzo? Ma, mi direte, anche la Fed fa la stessa cosa...!! ... Ma quando mai?? Per cominciare i membri della Fed sono nominati dal presidente degli Stati Uniti e dal Congresso: gente eletta dal popolo americano... Gli americani, dunque, possono esprimere un giudizio "democratico" sull'operato della Fed (votando per il presidente degli Stati Uniti ed i membri del congresso)... ... Ma questi della Bce chi cazzo li elegge? Che potere abbiamo noi, elettori italiani (o spagnoli, belgi, francesi..) di contestarli e mandarli a casa...? Non solo: la Fed DEVE intervenire (sempre) in difesa del debito pubblico americano... la Bce decide lei se e quando intervenire... chi aiutare e chi no... La vedete la differenza? Siamo passati dalla Banca d'Italia (di proprietà del ministero del Tesoro italiano) che era "al servizio dell'Italia", alla Banca d'Italia "privatizzata" negli anni anni 90 (dopo la crisi del 92) "controllata" da Intesa ed Unicredit e quindi alla Bce che, dopo la crisi del 2012 (vent'anni dopo la precedente), è diventata il centro del potere europeo... Vedete tutto il processo nel suo insieme? Vedete "l'utilizzo delle crisi" per giustificare, ogni volta, un colpo mortale alla nostra sovranità? C'è qualcuno che si è lamentato dopo la privatizzazione della Banca d'Italia degli anni 90? No. Era la risposta "ragionevole" alla crisi del 92... Crei il problema ed offri la soluzione: un metodo che non fallisce mai. C'è qualcuno che si sta lamentando adesso dopo il golpe della Bce? No. Anche adesso sembra la risposta ragionevole alla crisi dei debiti sovrani... Ancora una volta, crei il problema ed offri la soluzione. Così in 20 anni abbiamo dilapidato il patrimonio per cui Alberto Beneduce aveva speso tutta la sua vita e, sul letto di morte, aveva detto: "non bisogna mai consentirgli di mettere la mani sulle banche" (si riferiva ai finanzieri internazionali: quelli che oggi fanno parte del Bilderberg group)... La "linea Beneduce" ha resistito "intera" fino al 1992... poi, dopo l'attacco di Soros alla lira (la crisi del 1992), crollò in alcune sue parti rilevanti e le Banche italiane furono privatizzate... Con l'attacco ai titoli di Stato del 2011-2012 (la crisi del 2012) la linea Beneduce si è polverizzata e il nemico sta dilagando ovunque. Il bello è che abbiamo perso senza neanche combattere. Anzi, la maggioranza degli italiani non sa neanche che abbiamo appena finito di perdere una guerra: la quinta guerra d'indipendenza. di G. Migliorino

20 settembre 2012

Monti, facci sognare!

Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino. Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità. Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate. Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri. I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia. Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico. Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso. Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^ L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci. Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni. di Paolo De Gregorio

19 settembre 2012

Il signoraggista

La realtà del signoraggio è molto più complessa che non solo la differenza tra “valore intrinseco” e “valore facciale”; l’aggio del signore, purtroppo non conosce limiti e storia (altro che fascismo), già i romani coniavano monete che valevano meno di quanto era indicato sul conio, poi le città stato, le repubbliche marinare, il 1694 (prima banca), il 1944 (Bretton Woods - FMI e BM), il 1971 (fine golden standard), 1981 (in casa nostra divorzio tra la Banca d’Italia e ministero del Tesoro, il tasso diventava scelta autonoma), 1992 (in casa nostra la Banca d’Italia è privatizzata al 95%) , 1999 (abolizione della Glass-Steagall), l’esperienza Argentina sotto Menem, 2002 la massima “creazione assassina” dell’euro-truffa, in mano agli speculatori, che alla faccia dei principi di uguaglianza ha un costo diverso per le varie Nazioni che la vogliono utilizzare: la Grecia 100 euro li compra a 6/7 euro (in aumento), l’Italia a 4/5 euro e la Germania a ½ euro (fine 2013 crack finale e ritorno alla neolira!). Tornando alla stupida connotazione “politica” del fenomeno “moneta debito” c’è una lunga schiera di intellettuali e politici che hanno affrontato l’argomento, di ogni estrazione politica, sociale e provenienza a comunicare da Thomas Sankara, Abraham Lincoln, James Garfield* (giusto per non citare sempre Kennedy), Luis Even, Clifford Hurt Douglas, John Barnes, Karl Marx, Silvio Gesell, Barone Giuseppe Corvaja, John Kennet Galbrigth, Sella di Monteluce, John Perkins, Ferdinando Galliani, Hayek, alcuni Papi tra cui Pio XI, Chavez, ecc, ecc: l’elenco è lunghissimo, chiudo l’elenco, con una frase tratta dal libro di Lev Tolstoj “l’unico mezzo” (sicuramente un fascista, sic) “La terra gli è tolta e viene considerata proprietà di coloro che non la lavorano; in modo che per procurarsi da questa il nutrimento, il contadino deve fare tutto ciò che da lui esigono i proprietari della terra. E se abbandona la terra e si colloca al lavoro nelle officine, nelle fabbriche, allora cade in servitù dei ricchi, deve lavorare per tutta la sua vita, dieci, dodici, quattordici ore al giorno e più, fare per altri un lavoro monotono, noioso e spesso pericoloso per la sua stessa vita. Può egli mettersi a coltivare la terra o a lavorare in proprio, in modo da nutrirsi senza miseria; ma allora non lo si lascia tranquillo, gli si chiedono le imposte e inoltre lo si costringe per tre, quattro, cinque anni a servire nell’esercito, o gli si fanno pagare imposte speciali per l’organizzazione militare. E s’egli vuole trar profitto dalla terra senza pagare per essa, o se si mette in sciopero e vuole impedire agli altri operai di prendere il suo posto, o se rifiuta di pagare le imposte, allora si mandano le truppe contro di lui, viene ferito o ucciso, e colla forza lo si costringe a lavorare e a pagare come prima. Così vivono i contadini e gli operai del mondo intero, non come uomini, ma come bestie da soma, che sono forzati durante tutta la loro vita a fare non quel ch’è utile a loro, ma ciò che serve ai loro oppressori, e perciò si dà loro quel tanto di nutrimento, di vestiario e di riposo appena necessario, perché essi possano lavorare senza tregua. La minoranza degli uomini, quella che domina il popolo lavoratore, approfittando di tutto quel che questo produce, vive nell’ozio e nel lusso sfrenato, sprecando inutilmente, in modo immorale, il prodotto del lavoro di milioni di operai.” Ora basterebbe cambiare qualche parola tipo “terra” con “moneta” e si comprenderebbe la profondità di tale scritto risalente al 1901, dove cambiano i contesti ma non i meccanismi dei “padroni”, questo per dire che l’argomento è stato trattato veramente da tutti. Stiamo infatti parlando di “sovranità monetaria”* anche se poi le sfaccettature (“moneta debito”- “moneta privata” - “signoraggio” - “moneta sovrana” - “moneta giusta”- “moneta sociale”- “moneta di stato”, ecc) portano sempre allo stesso problema: questo è un argomento che non ha colore politico ma interessa l’intero popolo che usa una moneta. Immaginate una impresa che tagli le tavole su misura ma ogni volta che usa il metro per misurare ed il taccuino per “conservare” il “valore della misura”, lo deve prendere in affitto e pagare interessi, alla fine chiunque concorderà che forse è meglio avere un metro ed un taccuino di proprietà. Ora una nota con la professione dell’anti-signoraggista, stranamente quando si scopre questa frode che equivale a riconoscersi schiavo, si innesca come una perversione che invade anima e corpo fino ad arrivare alla sindrome di Dio e si pretende di salvare il mondo da soli, senza neanche volere l’aiuto dell’altro. Il personaggio ha acquisito la sindrome dell’anti-signoraggisita con i seguenti sintomi: presuntuoso, anarchico per definizione, vede nemici dappertutto sopratutto in quelli che dicono “le stesse sue cose” parlandogli addosso. E l’ultimo arrivato è il più pericoloso e il più ambizioso, che dopo aver letto un articolo e mezzo, o poco più, decide di fondare la sua “nuova (ennesima ed inutile) associazione” sotto uno slogan più o meno carino e ad effetto, pensa di salvare l’Italia da solo, disconoscendo ed ignorando chi quell’argomento lo tratta da anni e con molta più consapevolezza. Fa analisi su analisi e pretende che la sua analisi sia migliore dell’altro, per questo o quest’altro motivo e poi non ha la minima capacità di organizzare “una rete di convergenza” e di realizzare una azione collettiva mobilizzante, per il semplice fatto che la “mia” (sua) idea ed il mio “slogan” e più “bello” più “intelligente” e più “profondo”. Ma la cosa più grave è che non comprende che c’è un “intero sistema globale e mondiale”, intrecciato di culture, paradigmi, strutture, interessi, servizi, sistemi che se solo lo volessero cancellerebbero anche i registri su cui è scritta la data di nascita e la memoria di chi lo ha conosciuto. La presunzione di darsi troppa importanza e dimenticarsi in fondo di essere sempre un/settemiliardesimo, con tendenza al ribasso. Il sistema lo creiamo noi ogni giorno con il nostro pensiero ed il sintema prende forza dalle nostre energie, cosi come il potere lo concediamo noi ogni giorno. Basterebbe fare lo sciopero fiscale seriamente oppure che tutti ritirassimo i soldi dalle banche per far saltare il sistema (ci sarà un motivo per cui vogliono controllare tutto il “loro” denaro imponendo sempre di più la moneta elettronica). Tutto è informazione, la realtà è costruita dall’informazione che noi ci ostiniamo a diluire mentre andrebbe ristretta e sintetizzata. Chi ha capito come funziona il mondo ha l’informazione in mano, quella che plagia e fa convergere, mentre internet, quella che noi “crediamo” di avere in mano, segue il secondo principio della termo dinamica, ossia genera sempre più informazione degradata e va verso la dispersione. La convergenza se arriverà non potrà essere basata su elementi culturali o di informazione (se non per piccoli gruppi che a voler essere ottimisti potranno raggiungere il 10%), ma sarà solo su elementi emozionali (mi pare si chiami Rivolta popolare), in cui colui che strillerà più forte al momento giusto e nel posto giusto guiderà i montoni ormai ridotti alla fame, per poi ricominciare di nuovo l’esperienza della “democrazia sociale” con una “moneta sociale”, per sei o sette anni andrà tutto bene fin quando cominceranno le prime infiltrazioni dei parassiti, ed il film sarà proiettato di nuovo per le prossime generazioni. La nostra limitata ragione essendo costretta a rilevare la realtà nella rappresentazione dello spazio-tempo vede tutto come “lineare” e come “causa ed effetto”, ma quel “segmento” benché apparentemente “retto” nello spazio, di fatto fa parte di una grande circolarità del tempo che viene e va da e verso l’infinito dove anche due rette parallele potrebbero in fondo incontrarsi. di Giuseppe Turrisi

25 settembre 2012

La quinta guerra d'indipendenza

Io, quando l'ho letto, non credevo ai miei occhi... Così ho deciso di non commentarlo subito e di attendere la... smentita... Ma la Bce non ha smentito: quindi è vero... o, quantomeno, verosimile. Acquisti illimitati di bond condizionati all'adempimento degli obblighi "dettati" dalla Bce stessa...??!! Picciotti, porca puttana, siamo alla dittatura... questo è un golpe... Un "ente" non eletto... si è arrogato il diritto di "salvare" i paesi che si "allineano" alle sue direttive... mentre gli altri, quelli che osano non "adeguarsi", diventano "paesi canaglia"... Lo capite cosa sto dicendo? Supponiamo, solo per amore di esempio, che dietro la Bce ci sia la Mafia... oppure il Bilderberg group... o qualche altra cricca di gente malamente... che voglia che gli italiani... gli regalino il Colosseo. Certo, sembra ridicolo, ma seguitemi per favore... Supponete che a Palazzo Chigi, a quel tempo, ci sia Matteo Renzi (ma anche se ci fosse Bersani, sarebbe lo stesso) e, il governatore della Bce in carica, a suo insindacabile giudizio, decidesse che l'Italia è diventato un "paese canaglia"... Sicché: non solo non compra più bond italiani... ma comincia a venderli... Risultato: dopo qualche giorno lo spread vola verso quota 1000 (ricordate gli ultimi giorni del governo Berlusconi?)... Effetto immediato: Renzi va a casa... il Pd, "per puro spirito di responsabilità patriottica", si dichiara disponibile ad un governo tecnico in compartecipazione col Pdl... e arriva Giuliano Amato, oppure Romano Prodi... o ancora Mario Monti... Si forma il governo tecnico e lo spread da 1000 scende a 800... bene, benissimo... anzi, siamo falliti lo stesso... Con tassi di interesse prossimi al 10%, l'Italia paga 200 miliardi l'anno di oneri finanziari e salta in aria come una qualunque Argentina. A questo punto si presente il white knight (il cavaliere bianco delle favole) e si offre di salvarci dal fallimento... si incaricherà lui di comprare i bond italiani (ricordatevi, però, che è uno della "cricca" che sta dietro alla Bce)... Meno male, cazzo... siamo tutti a tirare un respiro di sollievo... Però... c'è un però... Il cavaliere bianco, in cambio, vuole il Colosseo... Che fa il popolo italiano a quel punto? Volete scommettere che i nostri "fratelli d'Italia" pur di risolvere il problema... il Colosseo glielo ammollano... (ma si... quattro pietre vecchie dove i gatti di Roma ci fanno pipì tutte le notti...) ??!! Lo so cosa state pensando: ... ah Miglio, quest'esempio è cretino... figurati se vogliono il Colosseo in cambio delle spread...?? No, giovinotti, è esattamente quello che successe agli egiziani nel 900: gli inglesi si offrirono di ripianare i loro debiti in cambio del ... Canale di Suez... E gli egiziani accettarono. E in Grecia ai giorni nostri? ... I tedeschi non stanno rilevando i porti e gli aeroporti greci? ... Quindi, perchè scandalizzarsi se quel "cavaliere bianco" volesse, in cambio dei suoi servigi, il Colosseo o la Torre di Pisa? Avete capito cosa sto dicendo (con accenti certamente canzonatori e con linguaggio da guitto)? Ci siamo messi nelle mani della Bce... che può decidere se... farci vivere o morire... E quella Bce non è eletta da nessuno di noi... e dietro ci potrebbero essere i peggio malfattori del mondo... Ma quando mai abbiamo deciso di affidare la nostra vita ed il nostro futuro a quella Banca? Questo è un golpe... ci hanno tolto il nostro diritto alla nostra sovranità... senza neanche sparare un colpo. Dite la verità: vi sembra che la sto "pompando" senza ragione... esagerando un fatto secondario per fare scalpore? ... Ma allora non mi sono spiegato...? La Bce (una Banca di cui nessuno di noi sa un cazzo di niente... se non quello che ci vogliono far sapere)... si è "assegnato" il diritto di decidere se "salvare" un paese o lasciarlo fallire... Ci vedete qualche differenza con Mussolini che, negli anni 20, si assegnò (da solo) tutti i poteri costituzionali sul popolo italiano? Golpe era quello e golpe è questo... Pensate se, ad esempio, dietro la Bce ci fosse davvero il Bilderberg group (come in molti sostengono)...??!! Ci saremmo consegnati ai nostri aguzzini senza battere ciglio... Mi capite, cazzo? Ma, mi direte, anche la Fed fa la stessa cosa...!! ... Ma quando mai?? Per cominciare i membri della Fed sono nominati dal presidente degli Stati Uniti e dal Congresso: gente eletta dal popolo americano... Gli americani, dunque, possono esprimere un giudizio "democratico" sull'operato della Fed (votando per il presidente degli Stati Uniti ed i membri del congresso)... ... Ma questi della Bce chi cazzo li elegge? Che potere abbiamo noi, elettori italiani (o spagnoli, belgi, francesi..) di contestarli e mandarli a casa...? Non solo: la Fed DEVE intervenire (sempre) in difesa del debito pubblico americano... la Bce decide lei se e quando intervenire... chi aiutare e chi no... La vedete la differenza? Siamo passati dalla Banca d'Italia (di proprietà del ministero del Tesoro italiano) che era "al servizio dell'Italia", alla Banca d'Italia "privatizzata" negli anni anni 90 (dopo la crisi del 92) "controllata" da Intesa ed Unicredit e quindi alla Bce che, dopo la crisi del 2012 (vent'anni dopo la precedente), è diventata il centro del potere europeo... Vedete tutto il processo nel suo insieme? Vedete "l'utilizzo delle crisi" per giustificare, ogni volta, un colpo mortale alla nostra sovranità? C'è qualcuno che si è lamentato dopo la privatizzazione della Banca d'Italia degli anni 90? No. Era la risposta "ragionevole" alla crisi del 92... Crei il problema ed offri la soluzione: un metodo che non fallisce mai. C'è qualcuno che si sta lamentando adesso dopo il golpe della Bce? No. Anche adesso sembra la risposta ragionevole alla crisi dei debiti sovrani... Ancora una volta, crei il problema ed offri la soluzione. Così in 20 anni abbiamo dilapidato il patrimonio per cui Alberto Beneduce aveva speso tutta la sua vita e, sul letto di morte, aveva detto: "non bisogna mai consentirgli di mettere la mani sulle banche" (si riferiva ai finanzieri internazionali: quelli che oggi fanno parte del Bilderberg group)... La "linea Beneduce" ha resistito "intera" fino al 1992... poi, dopo l'attacco di Soros alla lira (la crisi del 1992), crollò in alcune sue parti rilevanti e le Banche italiane furono privatizzate... Con l'attacco ai titoli di Stato del 2011-2012 (la crisi del 2012) la linea Beneduce si è polverizzata e il nemico sta dilagando ovunque. Il bello è che abbiamo perso senza neanche combattere. Anzi, la maggioranza degli italiani non sa neanche che abbiamo appena finito di perdere una guerra: la quinta guerra d'indipendenza. di G. Migliorino

20 settembre 2012

Monti, facci sognare!

Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino. Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità. Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate. Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri. I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia. Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico. Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso. Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^ L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci. Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni. di Paolo De Gregorio

19 settembre 2012

Il signoraggista

La realtà del signoraggio è molto più complessa che non solo la differenza tra “valore intrinseco” e “valore facciale”; l’aggio del signore, purtroppo non conosce limiti e storia (altro che fascismo), già i romani coniavano monete che valevano meno di quanto era indicato sul conio, poi le città stato, le repubbliche marinare, il 1694 (prima banca), il 1944 (Bretton Woods - FMI e BM), il 1971 (fine golden standard), 1981 (in casa nostra divorzio tra la Banca d’Italia e ministero del Tesoro, il tasso diventava scelta autonoma), 1992 (in casa nostra la Banca d’Italia è privatizzata al 95%) , 1999 (abolizione della Glass-Steagall), l’esperienza Argentina sotto Menem, 2002 la massima “creazione assassina” dell’euro-truffa, in mano agli speculatori, che alla faccia dei principi di uguaglianza ha un costo diverso per le varie Nazioni che la vogliono utilizzare: la Grecia 100 euro li compra a 6/7 euro (in aumento), l’Italia a 4/5 euro e la Germania a ½ euro (fine 2013 crack finale e ritorno alla neolira!). Tornando alla stupida connotazione “politica” del fenomeno “moneta debito” c’è una lunga schiera di intellettuali e politici che hanno affrontato l’argomento, di ogni estrazione politica, sociale e provenienza a comunicare da Thomas Sankara, Abraham Lincoln, James Garfield* (giusto per non citare sempre Kennedy), Luis Even, Clifford Hurt Douglas, John Barnes, Karl Marx, Silvio Gesell, Barone Giuseppe Corvaja, John Kennet Galbrigth, Sella di Monteluce, John Perkins, Ferdinando Galliani, Hayek, alcuni Papi tra cui Pio XI, Chavez, ecc, ecc: l’elenco è lunghissimo, chiudo l’elenco, con una frase tratta dal libro di Lev Tolstoj “l’unico mezzo” (sicuramente un fascista, sic) “La terra gli è tolta e viene considerata proprietà di coloro che non la lavorano; in modo che per procurarsi da questa il nutrimento, il contadino deve fare tutto ciò che da lui esigono i proprietari della terra. E se abbandona la terra e si colloca al lavoro nelle officine, nelle fabbriche, allora cade in servitù dei ricchi, deve lavorare per tutta la sua vita, dieci, dodici, quattordici ore al giorno e più, fare per altri un lavoro monotono, noioso e spesso pericoloso per la sua stessa vita. Può egli mettersi a coltivare la terra o a lavorare in proprio, in modo da nutrirsi senza miseria; ma allora non lo si lascia tranquillo, gli si chiedono le imposte e inoltre lo si costringe per tre, quattro, cinque anni a servire nell’esercito, o gli si fanno pagare imposte speciali per l’organizzazione militare. E s’egli vuole trar profitto dalla terra senza pagare per essa, o se si mette in sciopero e vuole impedire agli altri operai di prendere il suo posto, o se rifiuta di pagare le imposte, allora si mandano le truppe contro di lui, viene ferito o ucciso, e colla forza lo si costringe a lavorare e a pagare come prima. Così vivono i contadini e gli operai del mondo intero, non come uomini, ma come bestie da soma, che sono forzati durante tutta la loro vita a fare non quel ch’è utile a loro, ma ciò che serve ai loro oppressori, e perciò si dà loro quel tanto di nutrimento, di vestiario e di riposo appena necessario, perché essi possano lavorare senza tregua. La minoranza degli uomini, quella che domina il popolo lavoratore, approfittando di tutto quel che questo produce, vive nell’ozio e nel lusso sfrenato, sprecando inutilmente, in modo immorale, il prodotto del lavoro di milioni di operai.” Ora basterebbe cambiare qualche parola tipo “terra” con “moneta” e si comprenderebbe la profondità di tale scritto risalente al 1901, dove cambiano i contesti ma non i meccanismi dei “padroni”, questo per dire che l’argomento è stato trattato veramente da tutti. Stiamo infatti parlando di “sovranità monetaria”* anche se poi le sfaccettature (“moneta debito”- “moneta privata” - “signoraggio” - “moneta sovrana” - “moneta giusta”- “moneta sociale”- “moneta di stato”, ecc) portano sempre allo stesso problema: questo è un argomento che non ha colore politico ma interessa l’intero popolo che usa una moneta. Immaginate una impresa che tagli le tavole su misura ma ogni volta che usa il metro per misurare ed il taccuino per “conservare” il “valore della misura”, lo deve prendere in affitto e pagare interessi, alla fine chiunque concorderà che forse è meglio avere un metro ed un taccuino di proprietà. Ora una nota con la professione dell’anti-signoraggista, stranamente quando si scopre questa frode che equivale a riconoscersi schiavo, si innesca come una perversione che invade anima e corpo fino ad arrivare alla sindrome di Dio e si pretende di salvare il mondo da soli, senza neanche volere l’aiuto dell’altro. Il personaggio ha acquisito la sindrome dell’anti-signoraggisita con i seguenti sintomi: presuntuoso, anarchico per definizione, vede nemici dappertutto sopratutto in quelli che dicono “le stesse sue cose” parlandogli addosso. E l’ultimo arrivato è il più pericoloso e il più ambizioso, che dopo aver letto un articolo e mezzo, o poco più, decide di fondare la sua “nuova (ennesima ed inutile) associazione” sotto uno slogan più o meno carino e ad effetto, pensa di salvare l’Italia da solo, disconoscendo ed ignorando chi quell’argomento lo tratta da anni e con molta più consapevolezza. Fa analisi su analisi e pretende che la sua analisi sia migliore dell’altro, per questo o quest’altro motivo e poi non ha la minima capacità di organizzare “una rete di convergenza” e di realizzare una azione collettiva mobilizzante, per il semplice fatto che la “mia” (sua) idea ed il mio “slogan” e più “bello” più “intelligente” e più “profondo”. Ma la cosa più grave è che non comprende che c’è un “intero sistema globale e mondiale”, intrecciato di culture, paradigmi, strutture, interessi, servizi, sistemi che se solo lo volessero cancellerebbero anche i registri su cui è scritta la data di nascita e la memoria di chi lo ha conosciuto. La presunzione di darsi troppa importanza e dimenticarsi in fondo di essere sempre un/settemiliardesimo, con tendenza al ribasso. Il sistema lo creiamo noi ogni giorno con il nostro pensiero ed il sintema prende forza dalle nostre energie, cosi come il potere lo concediamo noi ogni giorno. Basterebbe fare lo sciopero fiscale seriamente oppure che tutti ritirassimo i soldi dalle banche per far saltare il sistema (ci sarà un motivo per cui vogliono controllare tutto il “loro” denaro imponendo sempre di più la moneta elettronica). Tutto è informazione, la realtà è costruita dall’informazione che noi ci ostiniamo a diluire mentre andrebbe ristretta e sintetizzata. Chi ha capito come funziona il mondo ha l’informazione in mano, quella che plagia e fa convergere, mentre internet, quella che noi “crediamo” di avere in mano, segue il secondo principio della termo dinamica, ossia genera sempre più informazione degradata e va verso la dispersione. La convergenza se arriverà non potrà essere basata su elementi culturali o di informazione (se non per piccoli gruppi che a voler essere ottimisti potranno raggiungere il 10%), ma sarà solo su elementi emozionali (mi pare si chiami Rivolta popolare), in cui colui che strillerà più forte al momento giusto e nel posto giusto guiderà i montoni ormai ridotti alla fame, per poi ricominciare di nuovo l’esperienza della “democrazia sociale” con una “moneta sociale”, per sei o sette anni andrà tutto bene fin quando cominceranno le prime infiltrazioni dei parassiti, ed il film sarà proiettato di nuovo per le prossime generazioni. La nostra limitata ragione essendo costretta a rilevare la realtà nella rappresentazione dello spazio-tempo vede tutto come “lineare” e come “causa ed effetto”, ma quel “segmento” benché apparentemente “retto” nello spazio, di fatto fa parte di una grande circolarità del tempo che viene e va da e verso l’infinito dove anche due rette parallele potrebbero in fondo incontrarsi. di Giuseppe Turrisi