26 settembre 2012
Grillo oggi fa paura allora si demonizza dandogli del "fascista"
«Parlava, decise il commissario, in perfetta buona fede, ossia in quella condizione invidiabile che consentiva a borsaioli e massaie, droghieri e mini-stri, cantanti celebri, manovali e professori universi- tari, di relegare in un sottofondo bene isolato le disonestà di ogni calibro da essi stessi commesse e di scordarsele completamente e felicemente» scrivono Fruttero e Lucentini ne "La donna della domenica". Da questa felice sindrome di rimozione deve essere affetto Luigi Manconi, sociologo, docente universitario, ex portavoce dei Verdi, ex Ulivo, improvvisamente nominato sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Prodi. Richiesto dal Corriere di esprimere un giudizio sul "fascista" appioppato da Bersani a Beppe Grillo, il Manconi ha risposto: «Sono d’accordo con Bersani. Nel discorso pubblico di Grillo si trovano tracce inequivocabili di "linguaggio fascista". A utilizzare quel linguaggio non è necessariamente un fascista: possono farlo individui e gruppi che attingono a una retorica, a un sottofondo culturale la cui origine è quella fascista».
Luigi Manconi si è "felicemente" dimenticato di essere stato negli anni Settanta un importante dirigente di Lotta Continua. Di essere andato in giro con i suoi compagni per le strade, oltre che a spaccar vetrine e all’occorrenza crani, ad urlare: "Uccidere un fascista non è reato", "Fascista, basco nero, il tuo posto è al cimitero". Ha "felicemente" rimosso che il quotidiano di Lotta Continua pubblicava foto, indirizzi, percorsi e abitudini di "fascisti" o presunti tali, indicandoli al pubblico ludibrio, e che alcuni di questi sono morti in conseguenza dei colpi di spranga o sono rimasti su una sedia a rotelle. È così ogni volta che in Italia si presenta un movimento nuovo non inquadrabile nei parametri della partitocrazia, e che anzi ad essa si oppone, e soprattutto in quelli della cosiddetta "intellighentia" di sinistra. Nei primi anni Novanta, prima che fosse inglobata e innocuizzata, toccò alla Lega. Umberto Bossi e i suoi hanno spesso sproloquiato, ma nella storia, ormai trentennale, di questo movimento non c’è un solo atto di violenza. Mi ricordo che La Repubblica, non sapendo a che altro appigliarsi, una volta che davanti al municipio di Milano un cane, presunto leghista, abbaiò alla consigliera comunale repubblicana Rosellina Archinto, titolò a otto colonne in testa alla prima pagina: "Aggressione fascista della Lega a Milano". Ora tocca a Beppe Grillo. Ma nemmeno ai "grillini" è addebitabile, almeno finora, un solo atto di violenza fisica. La verità è che Grillo, col 20 per cento dei consensi che gli danno i sondaggi, sparsi per tutto il territorio nazionale e non raccolti in una sola area del Paese, come la Lega d’antan, fa paura. E allora bisogna demonizzarlo dandogli del "fascista". Invece di usare le solite, vecchie, fruste categorie cui non crede più nessuno, sarebbe meglio chiedersi le ragioni di questo fenomeno. E la risposta non è difficile. Grillini o no, siamo stufi, arcistufi di quarant’anni di corruzione sistematica, di illegalità, di lottizzazioni, di clientelismo dei partiti cosiddetti tradizionali che ci hanno portato al tracollo, economi- co e morale. Lo eravamo vent’anni fa, lo siamo a maggior ragione oggi che i partiti hanno perso per strada le proprie sigle, ma non i loro collaudati vizi.
Ma se ci sfoghiamo, a parole, contro questa eterna presa in giro siamo "fascisti". E ci tocca prendere lezioni di buona educazione politica da chi squadri- sta, e anche peggio (si pensi solo ad Adriano Sofri), lo fu davvero.
di Massimo Fini
25 settembre 2012
La quinta guerra d'indipendenza
Io, quando l'ho letto, non credevo ai miei occhi... Così ho deciso di non commentarlo subito e di attendere la... smentita...
Ma la Bce non ha smentito: quindi è vero... o, quantomeno, verosimile.
Acquisti illimitati di bond condizionati all'adempimento degli obblighi "dettati" dalla Bce stessa...??!!
Picciotti, porca puttana, siamo alla dittatura... questo è un golpe...
Un "ente" non eletto... si è arrogato il diritto di "salvare" i paesi che si "allineano" alle sue direttive... mentre gli altri, quelli che osano non "adeguarsi", diventano "paesi canaglia"...
Lo capite cosa sto dicendo?
Supponiamo, solo per amore di esempio, che dietro la Bce ci sia la Mafia... oppure il Bilderberg group... o qualche altra cricca di gente malamente... che voglia che gli italiani... gli regalino il Colosseo.
Certo, sembra ridicolo, ma seguitemi per favore...
Supponete che a Palazzo Chigi, a quel tempo, ci sia Matteo Renzi (ma anche se ci fosse Bersani, sarebbe lo stesso) e, il governatore della Bce in carica, a suo insindacabile giudizio, decidesse che l'Italia è diventato un "paese canaglia"...
Sicché: non solo non compra più bond italiani... ma comincia a venderli...
Risultato: dopo qualche giorno lo spread vola verso quota 1000 (ricordate gli ultimi giorni del governo Berlusconi?)...
Effetto immediato: Renzi va a casa... il Pd, "per puro spirito di responsabilità patriottica", si dichiara disponibile ad un governo tecnico in compartecipazione col Pdl... e arriva Giuliano Amato, oppure Romano Prodi... o ancora Mario Monti...
Si forma il governo tecnico e lo spread da 1000 scende a 800... bene, benissimo... anzi, siamo falliti lo stesso...
Con tassi di interesse prossimi al 10%, l'Italia paga 200 miliardi l'anno di oneri finanziari e salta in aria come una qualunque Argentina.
A questo punto si presente il white knight (il cavaliere bianco delle favole) e si offre di salvarci dal fallimento... si incaricherà lui di comprare i bond italiani (ricordatevi, però, che è uno della "cricca" che sta dietro alla Bce)...
Meno male, cazzo... siamo tutti a tirare un respiro di sollievo...
Però... c'è un però...
Il cavaliere bianco, in cambio, vuole il Colosseo...
Che fa il popolo italiano a quel punto?
Volete scommettere che i nostri "fratelli d'Italia" pur di risolvere il problema... il Colosseo glielo ammollano... (ma si... quattro pietre vecchie dove i gatti di Roma ci fanno pipì tutte le notti...) ??!!
Lo so cosa state pensando: ... ah Miglio, quest'esempio è cretino... figurati se vogliono il Colosseo in cambio delle spread...??
No, giovinotti, è esattamente quello che successe agli egiziani nel 900: gli inglesi si offrirono di ripianare i loro debiti in cambio del ... Canale di Suez... E gli egiziani accettarono.
E in Grecia ai giorni nostri?
... I tedeschi non stanno rilevando i porti e gli aeroporti greci?
... Quindi, perchè scandalizzarsi se quel "cavaliere bianco" volesse, in cambio dei suoi servigi, il Colosseo o la Torre di Pisa?
Avete capito cosa sto dicendo (con accenti certamente canzonatori e con linguaggio da guitto)?
Ci siamo messi nelle mani della Bce... che può decidere se... farci vivere o morire...
E quella Bce non è eletta da nessuno di noi... e dietro ci potrebbero essere i peggio malfattori del mondo...
Ma quando mai abbiamo deciso di affidare la nostra vita ed il nostro futuro a quella Banca?
Questo è un golpe... ci hanno tolto il nostro diritto alla nostra sovranità... senza neanche sparare un colpo.
Dite la verità: vi sembra che la sto "pompando" senza ragione... esagerando un fatto secondario per fare scalpore?
... Ma allora non mi sono spiegato...?
La Bce (una Banca di cui nessuno di noi sa un cazzo di niente... se non quello che ci vogliono far sapere)... si è "assegnato" il diritto di decidere se "salvare" un paese o lasciarlo fallire...
Ci vedete qualche differenza con Mussolini che, negli anni 20, si assegnò (da solo) tutti i poteri costituzionali sul popolo italiano?
Golpe era quello e golpe è questo...
Pensate se, ad esempio, dietro la Bce ci fosse davvero il Bilderberg group (come in molti sostengono)...??!!
Ci saremmo consegnati ai nostri aguzzini senza battere ciglio...
Mi capite, cazzo?
Ma, mi direte, anche la Fed fa la stessa cosa...!!
... Ma quando mai??
Per cominciare i membri della Fed sono nominati dal presidente degli Stati Uniti e dal Congresso: gente eletta dal popolo americano...
Gli americani, dunque, possono esprimere un giudizio "democratico" sull'operato della Fed (votando per il presidente degli Stati Uniti ed i membri del congresso)...
... Ma questi della Bce chi cazzo li elegge? Che potere abbiamo noi, elettori italiani (o spagnoli, belgi, francesi..) di contestarli e mandarli a casa...?
Non solo: la Fed DEVE intervenire (sempre) in difesa del debito pubblico americano... la Bce decide lei se e quando intervenire... chi aiutare e chi no...
La vedete la differenza?
Siamo passati dalla Banca d'Italia (di proprietà del ministero del Tesoro italiano) che era "al servizio dell'Italia", alla Banca d'Italia "privatizzata" negli anni anni 90 (dopo la crisi del 92) "controllata" da Intesa ed Unicredit e quindi alla Bce che, dopo la crisi del 2012 (vent'anni dopo la precedente), è diventata il centro del potere europeo...
Vedete tutto il processo nel suo insieme?
Vedete "l'utilizzo delle crisi" per giustificare, ogni volta, un colpo mortale alla nostra sovranità?
C'è qualcuno che si è lamentato dopo la privatizzazione della Banca d'Italia degli anni 90?
No. Era la risposta "ragionevole" alla crisi del 92... Crei il problema ed offri la soluzione: un metodo che non fallisce mai.
C'è qualcuno che si sta lamentando adesso dopo il golpe della Bce?
No. Anche adesso sembra la risposta ragionevole alla crisi dei debiti sovrani... Ancora una volta, crei il problema ed offri la soluzione.
Così in 20 anni abbiamo dilapidato il patrimonio per cui Alberto Beneduce aveva speso tutta la sua vita e, sul letto di morte, aveva detto: "non bisogna mai consentirgli di mettere la mani sulle banche" (si riferiva ai finanzieri internazionali: quelli che oggi fanno parte del Bilderberg group)...
La "linea Beneduce" ha resistito "intera" fino al 1992... poi, dopo l'attacco di Soros alla lira (la crisi del 1992), crollò in alcune sue parti rilevanti e le Banche italiane furono privatizzate...
Con l'attacco ai titoli di Stato del 2011-2012 (la crisi del 2012) la linea Beneduce si è polverizzata e il nemico sta dilagando ovunque.
Il bello è che abbiamo perso senza neanche combattere. Anzi, la maggioranza degli italiani non sa neanche che abbiamo appena finito di perdere una guerra: la quinta guerra d'indipendenza.
di G. Migliorino
20 settembre 2012
Monti, facci sognare!
Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino.
Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità.
Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate.
Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri.
I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia.
Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico.
Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso.
Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^
L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci.
Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni.
di Paolo De Gregorio
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26 settembre 2012
Grillo oggi fa paura allora si demonizza dandogli del "fascista"
«Parlava, decise il commissario, in perfetta buona fede, ossia in quella condizione invidiabile che consentiva a borsaioli e massaie, droghieri e mini-stri, cantanti celebri, manovali e professori universi- tari, di relegare in un sottofondo bene isolato le disonestà di ogni calibro da essi stessi commesse e di scordarsele completamente e felicemente» scrivono Fruttero e Lucentini ne "La donna della domenica". Da questa felice sindrome di rimozione deve essere affetto Luigi Manconi, sociologo, docente universitario, ex portavoce dei Verdi, ex Ulivo, improvvisamente nominato sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Prodi. Richiesto dal Corriere di esprimere un giudizio sul "fascista" appioppato da Bersani a Beppe Grillo, il Manconi ha risposto: «Sono d’accordo con Bersani. Nel discorso pubblico di Grillo si trovano tracce inequivocabili di "linguaggio fascista". A utilizzare quel linguaggio non è necessariamente un fascista: possono farlo individui e gruppi che attingono a una retorica, a un sottofondo culturale la cui origine è quella fascista».
Luigi Manconi si è "felicemente" dimenticato di essere stato negli anni Settanta un importante dirigente di Lotta Continua. Di essere andato in giro con i suoi compagni per le strade, oltre che a spaccar vetrine e all’occorrenza crani, ad urlare: "Uccidere un fascista non è reato", "Fascista, basco nero, il tuo posto è al cimitero". Ha "felicemente" rimosso che il quotidiano di Lotta Continua pubblicava foto, indirizzi, percorsi e abitudini di "fascisti" o presunti tali, indicandoli al pubblico ludibrio, e che alcuni di questi sono morti in conseguenza dei colpi di spranga o sono rimasti su una sedia a rotelle. È così ogni volta che in Italia si presenta un movimento nuovo non inquadrabile nei parametri della partitocrazia, e che anzi ad essa si oppone, e soprattutto in quelli della cosiddetta "intellighentia" di sinistra. Nei primi anni Novanta, prima che fosse inglobata e innocuizzata, toccò alla Lega. Umberto Bossi e i suoi hanno spesso sproloquiato, ma nella storia, ormai trentennale, di questo movimento non c’è un solo atto di violenza. Mi ricordo che La Repubblica, non sapendo a che altro appigliarsi, una volta che davanti al municipio di Milano un cane, presunto leghista, abbaiò alla consigliera comunale repubblicana Rosellina Archinto, titolò a otto colonne in testa alla prima pagina: "Aggressione fascista della Lega a Milano". Ora tocca a Beppe Grillo. Ma nemmeno ai "grillini" è addebitabile, almeno finora, un solo atto di violenza fisica. La verità è che Grillo, col 20 per cento dei consensi che gli danno i sondaggi, sparsi per tutto il territorio nazionale e non raccolti in una sola area del Paese, come la Lega d’antan, fa paura. E allora bisogna demonizzarlo dandogli del "fascista". Invece di usare le solite, vecchie, fruste categorie cui non crede più nessuno, sarebbe meglio chiedersi le ragioni di questo fenomeno. E la risposta non è difficile. Grillini o no, siamo stufi, arcistufi di quarant’anni di corruzione sistematica, di illegalità, di lottizzazioni, di clientelismo dei partiti cosiddetti tradizionali che ci hanno portato al tracollo, economi- co e morale. Lo eravamo vent’anni fa, lo siamo a maggior ragione oggi che i partiti hanno perso per strada le proprie sigle, ma non i loro collaudati vizi.
Ma se ci sfoghiamo, a parole, contro questa eterna presa in giro siamo "fascisti". E ci tocca prendere lezioni di buona educazione politica da chi squadri- sta, e anche peggio (si pensi solo ad Adriano Sofri), lo fu davvero.
di Massimo Fini
25 settembre 2012
La quinta guerra d'indipendenza
Io, quando l'ho letto, non credevo ai miei occhi... Così ho deciso di non commentarlo subito e di attendere la... smentita...
Ma la Bce non ha smentito: quindi è vero... o, quantomeno, verosimile.
Acquisti illimitati di bond condizionati all'adempimento degli obblighi "dettati" dalla Bce stessa...??!!
Picciotti, porca puttana, siamo alla dittatura... questo è un golpe...
Un "ente" non eletto... si è arrogato il diritto di "salvare" i paesi che si "allineano" alle sue direttive... mentre gli altri, quelli che osano non "adeguarsi", diventano "paesi canaglia"...
Lo capite cosa sto dicendo?
Supponiamo, solo per amore di esempio, che dietro la Bce ci sia la Mafia... oppure il Bilderberg group... o qualche altra cricca di gente malamente... che voglia che gli italiani... gli regalino il Colosseo.
Certo, sembra ridicolo, ma seguitemi per favore...
Supponete che a Palazzo Chigi, a quel tempo, ci sia Matteo Renzi (ma anche se ci fosse Bersani, sarebbe lo stesso) e, il governatore della Bce in carica, a suo insindacabile giudizio, decidesse che l'Italia è diventato un "paese canaglia"...
Sicché: non solo non compra più bond italiani... ma comincia a venderli...
Risultato: dopo qualche giorno lo spread vola verso quota 1000 (ricordate gli ultimi giorni del governo Berlusconi?)...
Effetto immediato: Renzi va a casa... il Pd, "per puro spirito di responsabilità patriottica", si dichiara disponibile ad un governo tecnico in compartecipazione col Pdl... e arriva Giuliano Amato, oppure Romano Prodi... o ancora Mario Monti...
Si forma il governo tecnico e lo spread da 1000 scende a 800... bene, benissimo... anzi, siamo falliti lo stesso...
Con tassi di interesse prossimi al 10%, l'Italia paga 200 miliardi l'anno di oneri finanziari e salta in aria come una qualunque Argentina.
A questo punto si presente il white knight (il cavaliere bianco delle favole) e si offre di salvarci dal fallimento... si incaricherà lui di comprare i bond italiani (ricordatevi, però, che è uno della "cricca" che sta dietro alla Bce)...
Meno male, cazzo... siamo tutti a tirare un respiro di sollievo...
Però... c'è un però...
Il cavaliere bianco, in cambio, vuole il Colosseo...
Che fa il popolo italiano a quel punto?
Volete scommettere che i nostri "fratelli d'Italia" pur di risolvere il problema... il Colosseo glielo ammollano... (ma si... quattro pietre vecchie dove i gatti di Roma ci fanno pipì tutte le notti...) ??!!
Lo so cosa state pensando: ... ah Miglio, quest'esempio è cretino... figurati se vogliono il Colosseo in cambio delle spread...??
No, giovinotti, è esattamente quello che successe agli egiziani nel 900: gli inglesi si offrirono di ripianare i loro debiti in cambio del ... Canale di Suez... E gli egiziani accettarono.
E in Grecia ai giorni nostri?
... I tedeschi non stanno rilevando i porti e gli aeroporti greci?
... Quindi, perchè scandalizzarsi se quel "cavaliere bianco" volesse, in cambio dei suoi servigi, il Colosseo o la Torre di Pisa?
Avete capito cosa sto dicendo (con accenti certamente canzonatori e con linguaggio da guitto)?
Ci siamo messi nelle mani della Bce... che può decidere se... farci vivere o morire...
E quella Bce non è eletta da nessuno di noi... e dietro ci potrebbero essere i peggio malfattori del mondo...
Ma quando mai abbiamo deciso di affidare la nostra vita ed il nostro futuro a quella Banca?
Questo è un golpe... ci hanno tolto il nostro diritto alla nostra sovranità... senza neanche sparare un colpo.
Dite la verità: vi sembra che la sto "pompando" senza ragione... esagerando un fatto secondario per fare scalpore?
... Ma allora non mi sono spiegato...?
La Bce (una Banca di cui nessuno di noi sa un cazzo di niente... se non quello che ci vogliono far sapere)... si è "assegnato" il diritto di decidere se "salvare" un paese o lasciarlo fallire...
Ci vedete qualche differenza con Mussolini che, negli anni 20, si assegnò (da solo) tutti i poteri costituzionali sul popolo italiano?
Golpe era quello e golpe è questo...
Pensate se, ad esempio, dietro la Bce ci fosse davvero il Bilderberg group (come in molti sostengono)...??!!
Ci saremmo consegnati ai nostri aguzzini senza battere ciglio...
Mi capite, cazzo?
Ma, mi direte, anche la Fed fa la stessa cosa...!!
... Ma quando mai??
Per cominciare i membri della Fed sono nominati dal presidente degli Stati Uniti e dal Congresso: gente eletta dal popolo americano...
Gli americani, dunque, possono esprimere un giudizio "democratico" sull'operato della Fed (votando per il presidente degli Stati Uniti ed i membri del congresso)...
... Ma questi della Bce chi cazzo li elegge? Che potere abbiamo noi, elettori italiani (o spagnoli, belgi, francesi..) di contestarli e mandarli a casa...?
Non solo: la Fed DEVE intervenire (sempre) in difesa del debito pubblico americano... la Bce decide lei se e quando intervenire... chi aiutare e chi no...
La vedete la differenza?
Siamo passati dalla Banca d'Italia (di proprietà del ministero del Tesoro italiano) che era "al servizio dell'Italia", alla Banca d'Italia "privatizzata" negli anni anni 90 (dopo la crisi del 92) "controllata" da Intesa ed Unicredit e quindi alla Bce che, dopo la crisi del 2012 (vent'anni dopo la precedente), è diventata il centro del potere europeo...
Vedete tutto il processo nel suo insieme?
Vedete "l'utilizzo delle crisi" per giustificare, ogni volta, un colpo mortale alla nostra sovranità?
C'è qualcuno che si è lamentato dopo la privatizzazione della Banca d'Italia degli anni 90?
No. Era la risposta "ragionevole" alla crisi del 92... Crei il problema ed offri la soluzione: un metodo che non fallisce mai.
C'è qualcuno che si sta lamentando adesso dopo il golpe della Bce?
No. Anche adesso sembra la risposta ragionevole alla crisi dei debiti sovrani... Ancora una volta, crei il problema ed offri la soluzione.
Così in 20 anni abbiamo dilapidato il patrimonio per cui Alberto Beneduce aveva speso tutta la sua vita e, sul letto di morte, aveva detto: "non bisogna mai consentirgli di mettere la mani sulle banche" (si riferiva ai finanzieri internazionali: quelli che oggi fanno parte del Bilderberg group)...
La "linea Beneduce" ha resistito "intera" fino al 1992... poi, dopo l'attacco di Soros alla lira (la crisi del 1992), crollò in alcune sue parti rilevanti e le Banche italiane furono privatizzate...
Con l'attacco ai titoli di Stato del 2011-2012 (la crisi del 2012) la linea Beneduce si è polverizzata e il nemico sta dilagando ovunque.
Il bello è che abbiamo perso senza neanche combattere. Anzi, la maggioranza degli italiani non sa neanche che abbiamo appena finito di perdere una guerra: la quinta guerra d'indipendenza.
di G. Migliorino
20 settembre 2012
Monti, facci sognare!
Strano paese il nostro, dove si cerca di screditare il M5S utilizzando un apparato di infiltrati, partiti (PD), televisioni, giornalisti, e non ci si scandalizza che il partito di B., dittatore salito al potere in ragione dei suoi soldi, dell’appartenenza alla P2 e delle sue televisioni, si oppone all’ approvazione della legge anticorruzione, manifestando platealmente la volontà di continuare a coprire ladri e corrotti, ben sapendo che il fenomeno corruzione condanna la nostra economia ad un inesorabile declino.
Non solo, ma continua sfrontatamente a chiedere nuove leggi contro le intercettazioni e norme per la responsabilità civile dei giudici, chiedendo in buona sostanza di cancellare strumenti indispensabili alle attività investigative e intimidire i magistrati che si troverebbero a fronteggiare richieste di forti risarcimenti economici da parte di inquisiti appartenenti alle Caste politiche ed economiche, protetti da collegi di avvocati capaci di portare sempre i loro assistiti alla salvifica “prescrizione per decorrenza termini”, dunque alla impunità.
Ebbene, se Monti fosse davvero uno statista, e veramente volesse cambiare qualcosa in questo paese, che della legalità non ne vuole proprio sapere, si presenterebbe in Parlamento, con le tv a reti unificate, con in mano le cifre di quel che ci costano corruzione e lentezza della giustizia, chiamando per nome e cognome il capo partito che si oppone a questa riforma e sfidandolo a far cadere il governo per difendere i corrotti e andare subito ad elezioni anticipate.
Allora si sarebbe rivelato uno “statista” e non un “tecnico” tremolante davanti ai ricatti del Caimano. Lo poteva fare, lo potrebbe ancora fare, ma non si vede la statura dello statista. Tanto andare ad elezioni tra due o tra sei mesi non cambierebbe nulla e non pregiudicherebbe la situazione della economia che, per riprendersi, e sarebbe sempre un miracolo, ha bisogno di anni e di un governo senza la zavorra di questi politicanti, che devono essere smascherati quali complici di corruttori, mafiosi, ladri.
I vecchi partiti sono bloccati dalla paura di perdere e pensano sono alla propria sopravvivenza. Non pensano al paese e alla necessità di una nuova legge elettorale, infischiandosene dei moniti del Capo dello Stato a trovare una intesa per far tornare ai cittadini il potere di votare persone di propria fiducia.
Mi piace immaginare, o meglio, sognare, il professor Mario Monti che una bella mattina convoca il Parlamento in seduta plenaria e, convinto da un comico antipolitico apparsogli in sogno, propone di andare alle prossime elezioni con la regola che sono ineleggibili tutti i deputati e senatori che hanno compiuto più di due legislature, al fine di rimuovere una classe politica vecchia e responsabile in toto sia della crisi che del debito pubblico.
Sono sicuro che avrebbe il plauso della maggior parte degli italiani che, se potessero esprimersi quale “popolo sovrano” in un referendum, supererebbero facilmente quel meraviglio 57% dell’anno scorso.
Chi è più avanti? I tecnici, i professori, i partiti, o il popolo referendario^
L’unico che chiede il Referendum propositivo che coinvolga i cittadini nella democrazia diretta è il solito comico antipolitico a cui forse conviene affidarci.
Se il professor Monti non vuole passare alla storia per uno che ha fatto il lavoro sporco per conto di questi vigliacchi dei partiti e aumentato la recessione, non ha altra strada che…. iscriversi al M3S e vincere insieme le prossime elezioni.
di Paolo De Gregorio
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