21 settembre 2006

Quando il potere è in mano ai fuorilegge



Anti Digital Divide propone lo scorporo della rete di Telecom Italia come soluzione necessaria a far cessare gli abusi dell'incumbent.
Le illecite intercettazioni di dati attuate da Telecom Italia ai danni di Fastweb e di migliaia di utenti rappresentano solo la punta dell' iceberg di un avvincente thriller che vede come protagonista Telecom Italia e il gruppo del patron Marco Tronchetti Provera.
A tenerci informati sulla storia ci pensa la Repubblica con l'ottimo Giuseppe D'Avanzo, che snocciola dati e contenuti davvero interessanti.
Si va dalla questione spionaggio contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini, passando per l’Inter, in anticipo di circa 3 anni sullo scandalo calciopoli e sul "metodo Moggi" venuto alla luce solo nelle ultime settimane, dalla scalata del 1999 alla Telecom compresi i politici e i finanziere che guardarono con interesse a quella operazione, al caso Bpi – Antonveneta e Unipol – Bnl, per arrivare più o meno ai nomi dell'intera classe dirigente - politico, economica, finanziaria - del Paese.
Si parla di un numero elevatissimo di intercettazione che potrebbe arrivare addirittura a 100.000 fascicoli.
“Gli spioni privati, ingaggiati e pagati da Pirelli e dalla sua controllata Telecom Italia, hanno raccolto migliaia di "fascicoli" sul conto di politici, uomini di finanza, banchieri e finanche su arbitri e manager di calcio.”
L’intero archivio è ora a disposizione e al vaglio della procura di Milano grazie alla collaborazione di Emanuele Cipriani, uno dei principali indagati, che ha fornito l’ultima password per entrare in un file presente su un computer e superare un sistema di difesa con dieci livelli di protezione.
Emanuele Cipriani, è a capo di un'importante agenzia d'investigazione, la Polis d'Istinto, da alcuni anni al centro di un network d'intelligence messo su da Giuliano Tavaroli, già responsabile della sicurezza di Telecom Italia.
“Entrambi sono accusati di "associazione per delinquere finalizzata alla rivelazione del segreto istruttorio" (da una costola di quest'inchiesta sono già saltate fuori le manovre storte contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini).”
“"Decine e decine di migliaia di fascicoli" ("centomila"?) svelano un lavoro accuratissimo portato avanti con la collaborazione di pubblici funzionari infedeli capaci di violare le banche dati del Viminale, della Banca d'Italia, degli uffici della pubblica amministrazione.
Le schede hanno un loro preciso canone. Si interrogano le conservatorie dei registri immobiliari, gli archivi notarili, il pubblico registro automobilistico, il registro navale, l'anagrafe tributaria. Si scava negli istituti di credito, nei fondi di investimento, nelle società finanziarie. Si annotano i soggiorni all'estero, la presenza abituale in luoghi di villeggiatura. Quasi sempre, gli accertamenti sono estesi al coniuge o ai figli, alle persone fisiche o giuridiche, società, consorzi, associazioni del cui patrimonio il poveretto "schedato" risulta poter disporre "in tutto o in parte, direttamente o indirettamente".
I file si arricchiscono dei tabulati telefonici del maggiore gestore italiano di telefonia - sono documenti che permettono di ricostruire l'intera mappa dei contatti del "soggetto di interesse" - in qualche caso, delle intercettazioni della magistratura perché Giuliano Tavaroli ha controllato, fino a qualche tempo fa, il Centro nazionale autorità giudiziaria (Cnag) dove transitano tutte le richieste d'intercettazione dell'autorità giudiziaria.”
Ora i punti da chiarire sono, perché si sono effettuate tali intercettazioni chi le ha “commissionate” che uso ne è stato fatto e/o se ne voleva fare.
“Emanuele Cipriani sostiene che il suo lavoro è stato regolarmente commissionato, attraverso Giuliano Tavaroli, dal presidente Marco Tronchetti Provera. Ma è vero? O è vero che, confidando nel loro incarico ufficiale, Cipriani e Tavaroli si sono messi, con il tempo, in proprio schedando obiettivi ("soggetti di interesse") selezionati di volta in volta da altri misteriosi "clienti" o così fragili da poter essere ricattati e "condizionati"?”
“Emanuele Cipriani rintuzza i dubbi mostrando le fatture regolarmente emesse da Pirelli-Telecom, anche se per prestazioni definite negli archivi delle società in modo molto generico. Più o meno quattordici milioni di euro, anche se Cipriani preferisce farsi pagare in sterline e a Londra. Da dove curiosamente il denaro comincia a muoversi come in un vortice. Montecarlo. Svizzera. Infine, l'approdo in un conto della Deutsche Bank del Lussemburgo, intestato alla Plus venture management, società off shore con base nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche.
Che necessità c'è di far fare a quel denaro, compenso di regolare contratto di consulenza/collaborazione, il giro del mondo? Per quel che se ne sa, non è la sola domanda che non trova ancora una risposta. Ce n'è un'altra, forse più importante. Se è Marco Tronchetti Provera a commissionare quei dossier, perché alcuni fascicoli riguardano lo stesso Tronchetti e gli affari di sua moglie Afef? Anche loro, i "padroni" della Telecom, potevano essere sottoposti a pressioni? In questo caso, chi davvero muoveva la mano degli spioni. Soltanto l'avidità personale o altri "clienti" desiderosi di indirizzare le mosse del presidente di Pirelli/Telecom? La storia del grande archivio spionistico e illegale della Seconda Repubblica è ancora tutta da scrivere.”
Volendo attenerci ad un tipica trama di un film thriller, potrebbe essere possibile che quei documenti magari siano proprio una valvola di sicurezza per Tronchetti Provera, che così può impostare un autodifesa molto convincente, del tipo, se ero io il mandante perché ci sono delle intercettazioni a mio carico? Quindi sarebbe da valutare il “valore” delle intercettazioni riguardanti Tronchetti Provera e confrontarle con le altre.
Ma questa è solo una digressione teorica, puramente cinematografica, toccherà ai magistrati fare luce su quanto veramente accaduto.
In un altro articolo la Repubblica mette in luce l’operazione di distorsione della realtà attuata da Telecom Italia, che tende a negare e minimizzare fatti evidenti e di elevata gravità.
Poi pone l’accento sullo scarso risalto che i media e la politica hanno dato alle questioni intercettazioni, nonostante la gravità di quanto successo. Infine sprona i politici a reagire a quanto accaduto, augurandosi che non si faccia finta di niente.
“L'ordinanza della magistratura ci dice che se ne è abusato per fini commerciali. Domanda ragionevole: se ne può abusare e se ne abusa per altri fini? Come è chiaro, sono questioni di interesse vitale per libertà, diritti e democrazia, ma Telecom Italia non sembra darsene per inteso. Quando il 16 maggio diffonde una nota per dar conto delle severe conclusioni del giudice, nega l'evidenza e scrive: "Sulle strategie applicate da Telecom Italia, la società precisa che non sono mai stati utilizzati i dati di ex-clienti...". E' l'esatto contrario di quanto si legge nell'ordinanza del giudice milanese. E', diciamo, una variazione falsaria.
Dunque, si deve concludere che conviene diffidare delle prese di posizione di Telecom (ieri sono state necessarie quasi dieci ore per avere nessuna risposta a qualche domandina di routine). La società controllata dalla Pirelli pare mettere insieme i difetti dell'impresa pubblica e le debolezze dell'impresa privata. Della prima conserva l'arroganza del monopolista che non deve rendere conto di quel che fa. Della seconda, l'autoreferenzialità del proprio interesse."
Telecom non ha digerito molto gli articoli apparsi su Repubblica, e ha annunciato azioni civili e penali, inoltre il patron Marco Tronchetti Provera ha scritto, per la prima volta, una lettera ai dipendenti Telecom Italia, per rassicurarli sull’estraneità dell’azienda sulla questione intercettazioni. Non è la prima volta che Telecom mette in atto questo comportamento per difendere la propria immagine da quelle che, secondo l’incumbent, sono illazioni tutte da confermare.
Forse Telecom dovrebbe pensare più spesso alla propria immagine, non solo quando ci sono di mezzo procedimenti penali, ma anche per temi, come trasparenza, etica , rapporti con gli utenti che vanno sempre più deteriorandosi. Telecom vuole difendere la propria immagine, forse è un po’ in ritardo, perché il pensiero che gli italiani hanno sulla Telecom, lo si può intuire guardando alcune punteta delle trasmissioni che si sono occupate dell'incumbent, come Mi Manda Rai Tre oppure Le Iene o Striscia la Notizia e non si discosta molto da questo.
Quello che è chiaro è che siamo di fronte a questioni gravissime, sia per quanto riguarda l’aspetto della violazioni delle norme sulla concorrenza sia per le questioni delle intercettazioni.
Pare quindi evidente che le politiche fin ora attuate per garantire un mercato delle Telecomunicazioni che rispetti i principi di correttezza, concorrenza e trasparenza siano state errate o comunque non sufficientemente idonee.
La decisione di una mera divisione contabile della società Telecom Italia, al fine di garantire il rispetto della concorrenza, si è rivelata del tutto inadatta ed anche le procedure sanzionatorie non sono servite a far cessare le condotte scorrette dell’incumbent.
Tattiche di concorrenza scorretta che Telecom ha perpetrato con costanza per anni tanto che è stato possibile schematizzarle, ( sarebbe sufficiente leggere il documento e tener conto delle soluzioni ma Agcom non lo fa).
Una delle tattiche scorrette è costituita dall’esclusione dei concorrenti da un nuovo mercato, l’ultimo esempio, è di pochi giorni fa con la violazione della delibera 34/06 e il tentativo di non far accedere alla nuova rete IP di Telecom i suoi competitor.
E’ chiaro quindi che si debbano assumere seri provvedimenti affinché il mercato venga finalmente liberalizzato e venga garantita una reale concorrenza. Condizione necessaria perché questo avvenga è lo scorporo della rete di Telecom Italia, chiesto in passato da Mario Monti ex presidente dell’Antitrust europea, da Giuseppe Tesauro ex presidente dell’antitrust italiana, da illustri economisti, dalla corte dei conti e addirittura nel 2001 da Gasparri, ma "stranamente" mai posto in essere.
Deve quindi essere attuata la divisione di Telecom Italia in due società distinte, sul modello inglese, una che si occupi della rete e della vendita all’ingrosso, con tariffe uguali per tutti gli operatori, l’altra della vendita dei servizi al dettaglio, servizi che acquisterebbe alle stesse condizioni dei competitor, dalla prima società.
Infatti nonostante la quota di mercato di British Telecom nei collegamenti a larga banda fosse pari al 25%, contro il 73% in Italia dell’operatore dominante, Telecom Italia, (Dati: COCOM 2005 , Communications Committee, e ERG 2005, European Regulators Group), British Telecom è stata obbligata dall’autorità delle comunicazioni inglesi (OFCOM) a garantire ai concorrenti la "market equivalence": parità di trattamento tecnico e commerciale nella fornitura all’ingrosso rispetto a BT Retail attiva sul mercato della clientela finale. BT Retail è il maggior cliente di BT Wholesale, la struttura che fornisce all'ingrosso anche i concorrenti.
L'autorità ha stabilito che questa azienda avrà il solo compito di rivendere all’ingrosso l’accesso alla rete di BT e sarà governata da un consiglio di amministrazione composto da una maggioranza di amministratori indipendenti. Indipendenti non come gli amministratori di Telecom che da una parta hanno dichiarato che il modello inglese avrebbe ricalcato quello italiano e dell’altra che lo scorporo della rete non esiste in nessuna nazione, questo sempre per la correttezza e trasparenza delle informazioni.
Altro provvedimento fondamentale consiste nel far tornare ultimo miglio e centrali telefoniche di proprietà statale. Si porrebbe così finalmente rimedio all’errore fatto dal governo D’Alema nella privatizzazione della Sip. Si parla solo di doppini e centrali telefoniche, quindi la rete di trasporto rimarrebbe di Telecom, così come tutti gli apparati montati in centrale e le nuove reti costruite dall’incumbent, anche tutti i clienti attuali rimarrebbero di Telecom, passerebbero invece alla stato le centrali, il doppino e l’obbligo del servizio universale.
Telecom ha effettuato pochissimi investimenti per l’ammodernamento delle centrali , che sono rimaste, nella maggior parte dei casi, come erano al tempo della Sip. Così come per i doppini, Telecom si è limitata a collegare quelli già disponibili, e solo raramente ha effettuato scavi/lavori per portare doppini nuovi agli utenti e comunque in questi casi i costi sostenuti dagli utenti erano molto elevati inoltre questi erano ampiamente coperti dagli introiti derivanti dal canone Telefonico, che Telecom richiede proprio per la manutenzione e ammodernamento delle linee.
Oltre al canone Telefonico di 15 euro mensili per 26.000.000 di linee, Telecom chiede in Italia tariffe salatissime per l’adsl, nonostante questo, circa 10 milioni di italiani non possono usufruire della banda larga. Infatti i canoni e le tariffe spropositate non servono per manutenere e ammodernare la rete, ma per la maggior parte finiscono per essere utilizzate per ripagare i debiti derivati dalla finanza creativa del dottor Tronchetti Provera.
Tutti gli operatori, alle stesse condizioni, riscatterebbero all’ingrosso il canone telefonico dallo stato, che dovrà fissarne l’entità calcolandolo con il metodo cost plus cioè basandosi sui costi effettivi sostenuti per fornire il servizio di accesso. In questo modo si premierebbero gli operatori che hanno investito nella costruzione di una rete di accesso proprietaria e si incentiverebbero tutti gli operatori a investire in una propria infrastruttura, questo porterebbe ampi benefici agli utenti, che avrebbero maggiori possibilità di scelta, con tariffe minori e qualità dei servizi più elevata, grazie all’aumento della concorrenza.
Naturalmente Telecom continuerebbe a dover essere notificato come operatore dominante almeno finché la sua quota di mercato non risulti inferiore al 50%.
In seguito alla sentenza con cui la Corte d'Appello Civile di Milano ha condannato il principale operatore di telecomunicazioni in Italia per "trattamento illecito di dati riservati", il garante della privaci ha avviato una procedura d’urgenza per far luce sull’accaduto. Anche l’AGCOM sta indagando sull’accaduto:
"Della vicenda si occuperà quanto prima anche l'Authority per le Comunicazioni che già ieri ha fatto sapere di aver acquisiti i primi elementi del caso e che nelle prossime riunioni valuterà il risultato degli accertamenti in corso. Non solo: Agcom ha tenuto a precisare come Telecom - già nei mesi scorsi - sia stata diffidata a non attivare azioni unilaterali di rientro di utenti di altri operatori senza rispettare le procedure condivise con altri gestori e con la stessa Autorità. Inoltre, Agcom ha ricordato come tutti i principali operatori - proprio per indagare su possibili violazioni a danno degli utenti e per accertare eventuali comportamenti abusivi - siano stati ispezionati nelle scorse settimane da funzionari dell'Autorità, dalla polizia postale e dalla Guardia di Finanza."
Si comincia a parlare anche di un'indagine politica con l’istituzione di una commissione parlamentare.
Intanto il responsabile della sicurezza di Telecom Italia e di quella personale del suo presidente Marco Tronchetti Provera, ha rassegnato le proprie dimissioni.
ADD da tempo si batte perché ci sia lo scorporo della rete, in seguito agli ultimi avvenimenti che coinvolgono Telecom Italia e palesano l’inadeguatezza degli interventi fin ora attuati dalle autorità garanti, ritiene che questa decisione non sia più rimandabile.
Diffide, multe, divisione contabile di Telecom Italia, non sono servite a far rispettare le norme per una corretta concorrenza, per Telecom regna l’anarchia, anche l’ultima delibera la 34/06 che doveva portare ad una maggiore concorrenza nel mercato adsl è stata palesemente violata, Anti Digital Divide ha scritto per questo all’AGCOM da cui però non è arrivata risposta quindi l’associazione di provider AIIP ha presentato ricorso al TAR perché venga fatta rispettare tale delibera.
Nei prossimi giorni scriveremo alle autorità garanti ed al nuovo ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni, proprio per chiedere di attuare questo provvedimento.

20 settembre 2006

Bin Laden:Quando la documentazione diventa finzione


Va ricordato dov’era Osama bin Laden l’11 settembre 2001, il giorno del mega-attentato che ha ottenebrato l’Occidente.Era a Rawalpindi, città di 1,5 milioni di abitanti, in un ospedale militare pakistano, per sottoporsi a dialisi.E non lo raccontò un complottista.Lo spiegò Dan Rather, l’anchorman della catena televisiva CBS, il 28gennaio 2002. Quella sera, Dan Rather annunciò lo «scoop esclusivo», e diede subito la parola all’inviato Barry Petersen, che era in Pakistan. «CBS News ha saputo che la notte prime dell’11 settembre, Osama bin Laden era in Pakistan. Stava ricevendo trattamento medico conl’assistenza di quello stesso apparato militare che qualche giorno dopoassicurò di sostenere gli USA nella guerra al terrorismo in Afghanistan».Sul video appare l’ospedale militare di Rawalpindi, poi un’infermiera di spalle.«Questa dipendente sanitaria, la cui identità deve essere protetta, dice che quella notte tutto il normale personale del reparto urologia è stato mandato via, e sostituito da un gruppo segreto. Dice che c’era da curare una persona molto speciale». Appare un altro interlocutore, col volto coperto: «I militari lo circondavano, dice questo impiegato dell’ospedale che, anch’egli, non vuole essere riconosciuto: ‘Ho visto il paziente misterioso mentre scendeva, sorretto, da un’auto. In seguito ho visto molte immagini di
quest’uomo: è colui che conosciamo come Osama bin Laden. Ho sentito due ufficiali che, parlando fra loro, dicevano che Osama bin Laden andava curato e sorvegliato attentamente».Seguiva una spiegazione delle «numerose malattie» del capo terrorista, «problemi gastrici e della spina dorsale» oltre alla grave insufficienza renale. Petersen: «I medici dell’ospedale negano che quella sera [il 10 settembre] sia avvenuto qualcosa di speciale, ma rifiutano di farci vedere, come abbiamo chiesto, i registri di ricovero. Il governo hasmentito che bin Laden abbia ricevuto cure ospedaliere quella notte».Voce fuori campo: «Il presidente pakistano Musharraf ha dichiarato che bin Laden soffre di affezioni renali, e che secondo lui è moribondo. Il più recente video mostra un bin Laden pallido e debole, che non muove il braccio sinistro».Poi l’immagine del ministro Donald Rumsfeld mentre dice: «Per quanto riguarda la salute di Osama bin Laden non ne ho alcuna conoscenza». Petersen, ironico: «Gli Stati Uniti non hanno modo di sapere chi, nell’apparato militare o di spionaggio pakistano, aiutava bin Laden anche la notte prima dell’11 settembre, fornendogli la dialisi per tenerlo vivo. Dunque gli Stati Uniti non sanno se queste stesse persone non lo stiano aiutando a restare libero». Cinque anni sono passati da questo scoop.
L’ultima illazione su dove si trovi Bin Laden è apparsa, il 9 settembre 2006, su un giornale australiano, lo Hobart Mercury: «La maggior parte degli analisti d’intelligence sono certi che Osama si nasconda da qualche parte al confine tra Afghanistan e il Pakistan. Negli ultimi tempi è stato detto che egli si trova probabilmente nell’Hindu Kush, nell’area tribale di Chitral, sotto il monte Tirich Mir, alto 7.700 metri…».Un alpinista estremo: niente male per un malato grave, bisognoso didialisi settimanale. O forse nel Waziristan ha ricevuto un trapianto ed ora scoppia di salute.Che la fonte di questa «notizia» sia la cosiddetta intelligence
americana non c’è dubbio.Il Balochistan Times, il 23 aprile 2006, ha citato una frase di Bush sulla difficoltà di catturare Osama.Il nemico, ha detto il presidente, «si trova in un’area estremamentemontuosa e assolutamente inaccessibile, con montagne altre da 3 a 4 mila metri».E non ci sono «infrastrutture di comunicazione in grado dirintracciarlo» (sic).
Non è opportuno ricordare - e infatti i media se ne guardano bene – che Bush fu vicinissimo a catturare Osama nel novembre 2001, a Tora Bora, dopo che i B-52 avevano bombardato a tappeto la zona definita «l’ultima ridotta di Osama»; un commando americano aspettava solo l’ordine.
L’ordine non venne. Oggi, invece, nel quinto anniversario, uno speciale della ABC dal titolo «The path to 9/11» («verso l’11 settembre»), ha dimostrato, diciamo così, che fu Clinton a lasciar scappare l’arcinemico: «troppo occupatocon la scandalo Levinsky per combattere il terrorismo».
Questo speciale è stato confezionato con spezzoni autentici e sequenze inventate, da telenovela: il nuovo genere della docu-fiction,«finzione-documentazione».
La docu-fiction è l’arma segreta della guerra di percezione in corso.

tratto da maurizio blondet

19 settembre 2006

Bill Gates: il satanista


Quando la settimana scorsa Warren Buffet ha donato 31 miliardi di dollari alla fondazione di Bill Gates, ho pensato che stesse promovendo il Nuovo Ordine Mondiale. Ma quando un lettore mi ha segnalato i legami di Gates con la società pagana antisemita Lucis (prima Lucifer) Trust, mi sono improvvisamente allarmato.

Costituita da Alice Bailey nel 1922, la Lucifer Publishing Company cambiò il suo nome per ragioni ovvie l'anno seguente. Ubicata... a 120 Wall Street, la "Lucis Trust" è una parte vitale del culto satanico che controlla il mondo occidentale. Ha dato inizio al movimento New Age per trascinare indirettamente la società nella mentalità luciferiana. In apparenza è la casa editrice ufficiale delle Nazioni Unite e gestisce la sua "Meditation Room". http://www.ordination.org/together.htm

La Bailey dirigeva la Società Teosofica fondata nel 1875 da Helena Blavatsky. La teosofia è una branca della Massoneria. Secondo Constance Cumbey la teosofia ha generato le società segrete, che a loro volta hanno creato Adolf Hitler e l'ideologia nazista. ("The Hidden Dangers of the Rainbow: The New Age Movement and the Coming Age of Barbarism" 1983)

Nel 1949 la Bailey ha scritto che l'olocausto ebraico era stato causato dal cattivo karma degli ebrei: "Il karma cattivo dell'ebreo oggi è inteso a terminare il suo isolamento, a portarlo al punto di abbandonare gli obiettivi materiali, a rinunciare ad una nazionalità che ha la tendenza ad essere in qualche modo parassita..." (/Esoteric Healing/, p. 263)

La Bailey insegna che gli ebrei vengono da un sistema solare diverso e che gli orientali e i neri hanno una razza radice diversa. Le razze occidentali devono controllare il mondo, perché sono la razza radice più evoluta. (Cumbey, 115)

È preoccupante, visto che uno degli obiettivi principali della fondazione Gates è di fornire vaccini per un valore di miliardi di dollari ai poveri nei paesi del terzo mondo.

La Fondazione Bill and Melinda Gates ha raddoppiato le sue dimensioni grazie al regalo di Buffet, ed è cinque volte più grande della Fondazione Ford, che la segue nella classifica statunitense. La Fondazione Gates è menzionata come membro finanziario del sottogruppo Lucis, "The New Group of World Servers" [Il nuovo gruppo dei servitori del mondo, ndt.]. (Vedi $$ nei gruppi. Su questo sito ci sono anche le foto di Nelson Mandela, Cindy Sheehan e Michael Moore http://www.ngws.org/)

"Attraverso il lavoro filantropico e umanitario di persone come George Soros, Bill Gates, Kofi Annan e Bono, tanto per menzionarne qualcuno, la gente sta cominciando a riconoscere le necessità delle persone bisognose nel mondo e ad agire per fare qualcosa per loro. Sia Soros che un altro pensatore, James Tobin, parlano della creazione di un tipo di tassa sulle transazioni finanziarie che verrebbe utilizzata per sostenere programmi interni nei paesi in via di sviluppo. L'umanità ha sicuramente la capacità di avviare questi e simili cambiamenti; deve solo volerlo".


Una tassa su tutte le transazioni finanziarie è parte di quello che la Lucis Trust chiama "Il Piano". Questo ha origine con la proclamazione del "Maitreya", il Messia della Nuova Era (New Age) che stanno aspettando da più di tre decadi.

Secondo Cumbey, che è un avvocato, il "Piano" comprende anche un nuovo governo mondiale e una religione di Maitreya, un sistema universale di carte di credito; un'autorità che dovrebbe controllare il rifornimento di alimentari; una tassa universale e un disegno universale.

"Hanno in programma di rendere illegali tutte le attuali pratiche e simboli religiosi dei cristiani e degli ebrei ortodossi", scrive la Cumbey. "I cultori della New Age hanno minacciato di esercitare violenza e addirittura di sterminare ebrei, cristiani e musulmani che non cooperano con Maitreya e la sua nuova religione". (20)

La Società Teosofica crede che Lucifero sia Dio, che viene identificato col Sole. Ne "The Secret Doctrine" [La dottrina segreta] Blavatsky scrive: "In questo caso è assolutamente naturale ... vedere Satana, il serpente della Genesi come il vero creatore e benefattore, il Padre dell'essere umano spirituale".

"Perché è lui che fu il "Messagero di Luce", Lucifero che, come viene narrato, risplende di luce, che ha aperto gli occhi di un automa (Adamo) creato da Yehovah; e colui che per primo ha sussurrato, "Nel giorno in cui ne mangerai, sarai come Elohim, conoscerai il bene e il male" – può solo essere visto come un Salvatore. Un "avversario" di Yehovah ... rimane ancora nella verità esoterica "Messaggero" che ama in eterno... che ci ha conferito l'immortalità spirituale invece che fisica...

Satana, o Lucifero, rappresenta l'attivo... "l'energia centrifuga dell'universo" in senso cosmico... È proporzione... e i suoi seguaci... consegnati al "mare di fuoco", perché lui è il Sole... la sorgente della vita nel nostro sistema, dove sono pietrificati... e rimescolati per ricomporli a nuova vita; quel Sole che, in quanto origine del principio attivo della nostra Terra, è contemporaneamente la Dimora e la Fonte del Mondano Satana..."

"Generalmente i cultori della New Age non ripudiano apertamente il cristianesimo" scrive Cumbey. "Ridefiniscono Cristo per dare lo stesso tempo agli dèi pagani, ed ampliano la definizione di Cristo ad essenza integrale di se stessi". (146)

Mentre i cultori della New Age "farebbero legittimamente un picchetto per impedire una manifestazione nazista, non si rendono conto che il programma del Movimento New Age è identico in ogni suo punto ai programmi di Hitler". (56, Cumbey confronta punto per punto a p.114-120)

"I cultori della New Age" professano un grande amore per la pace e il disarmo ma Cumbey cita la Bailey che dice che le armi nucleari saranno il deterrente delle Nazioni Unite per "minacciarne l'utilizzo quando una qualsiasi nazione alza la sua orrenda testa con un'azione aggressiva". (70)

In maniera simile le cause dei problemi dell'ambiente e della fame nel mondo hanno tutte un'agenda elitaria nascosta. Cumbey scrive che "i sostenitori di programmi contro la fame sono incitati ad appoggiarel'aborto, l'inseminazione artificiale, la limitazione forzata delle nascite, il controllo genetico e addirittura della morte". (56)

Lunedì Buffett ha detto "di essere uno studente fra i tanti degli stessi filantropi che Gates ha preso come modello – il petroliero John D. Rockefeller e il magnate dell'acciaio Andrew Carnegie".

Questi "filantropi" hanno utilizzato il loro denaro esente da tasse per sovvertire la civiltà occidentale per quasi un secolo. Per esempio un Rockefeller si è vantato con Aaron Russo di aver iniziato il femminismo per portare le donne nei posti di lavoro pagando tasse sul debito, mentre i bambini vengono indottrinati negli asili. È sintomatico che un altro obiettivo primario della Fondazione Gates sia quello di "migliorare le scuole superiori statunitensi".

Sono all'avanguardia nel distruggere le culture tradizionali frantumando la famiglia. Stanno difendendo "i diritti delle donne" attraverso dei prestiti concessi soprattutto a donne per renderle indipendenti dagli uomini.

CONCLUSIONE

La civiltà occidentale è stata sovvertita da un potere satanico organizzato.
Come spiego altrove questo culto è sponsorizzato dal cartello delle banche centrali che deve rendere schiavo il genere umano per consolidare il suo monopolio sul nostro credito. Le verifiche per la concessione di crediti in futuro potrebbero indagare sulle nostre visioni religiose o politiche.

Ovviamente, come la guerra contro la povertà o la guerra contro la droga, la guerra di Gates contro la malattia non sarà efficace e potrebbe addirittura promuovere i veri obiettivi di riduzione della popolazione del Nuovo Ordine Mondiale. Ma molte persone si arricchiranno dal processo e sono convinte del Nuovo Ordine Mondiale.

Sono orgoglioso di essere sfuggito alla beffa comunista dei banchieri. ma ora mi rendo conto che il comunismo era il "piano" per la generazione dei miei genitori. Sono caduto in pieno nella "New Age", che era diretta alla mia generazione. È esattamente come il comunismo, si appella al nostro idealismo, ma ha un'insidiosa agenda nascosta.

Continuo a credere che alcune droghe possano aprire la porta al misticismo e alla conoscenza religiosa. Dio REALMENTE vi abita come Amore universale, ma il Dio degli Illuminati NON è amore. Deifica l'uomo al suo livello più infimo, no al suo massimo. Ci congela criogeneticamente nel nostro stesso sudiciume.

Viviamo in tempi interessanti. I nostri leader dominanti ci hanno venduto. La società ha levato gli ormeggi dalla verità ed è manovrata da megalomani. Tutto quello che possiamo fare è di continuare a far parte dell'equipaggio delle lance di salvataggio della libertà.

DI HENRY MAKOW
Save The Males

21 settembre 2006

Quando il potere è in mano ai fuorilegge



Anti Digital Divide propone lo scorporo della rete di Telecom Italia come soluzione necessaria a far cessare gli abusi dell'incumbent.
Le illecite intercettazioni di dati attuate da Telecom Italia ai danni di Fastweb e di migliaia di utenti rappresentano solo la punta dell' iceberg di un avvincente thriller che vede come protagonista Telecom Italia e il gruppo del patron Marco Tronchetti Provera.
A tenerci informati sulla storia ci pensa la Repubblica con l'ottimo Giuseppe D'Avanzo, che snocciola dati e contenuti davvero interessanti.
Si va dalla questione spionaggio contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini, passando per l’Inter, in anticipo di circa 3 anni sullo scandalo calciopoli e sul "metodo Moggi" venuto alla luce solo nelle ultime settimane, dalla scalata del 1999 alla Telecom compresi i politici e i finanziere che guardarono con interesse a quella operazione, al caso Bpi – Antonveneta e Unipol – Bnl, per arrivare più o meno ai nomi dell'intera classe dirigente - politico, economica, finanziaria - del Paese.
Si parla di un numero elevatissimo di intercettazione che potrebbe arrivare addirittura a 100.000 fascicoli.
“Gli spioni privati, ingaggiati e pagati da Pirelli e dalla sua controllata Telecom Italia, hanno raccolto migliaia di "fascicoli" sul conto di politici, uomini di finanza, banchieri e finanche su arbitri e manager di calcio.”
L’intero archivio è ora a disposizione e al vaglio della procura di Milano grazie alla collaborazione di Emanuele Cipriani, uno dei principali indagati, che ha fornito l’ultima password per entrare in un file presente su un computer e superare un sistema di difesa con dieci livelli di protezione.
Emanuele Cipriani, è a capo di un'importante agenzia d'investigazione, la Polis d'Istinto, da alcuni anni al centro di un network d'intelligence messo su da Giuliano Tavaroli, già responsabile della sicurezza di Telecom Italia.
“Entrambi sono accusati di "associazione per delinquere finalizzata alla rivelazione del segreto istruttorio" (da una costola di quest'inchiesta sono già saltate fuori le manovre storte contro Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini).”
“"Decine e decine di migliaia di fascicoli" ("centomila"?) svelano un lavoro accuratissimo portato avanti con la collaborazione di pubblici funzionari infedeli capaci di violare le banche dati del Viminale, della Banca d'Italia, degli uffici della pubblica amministrazione.
Le schede hanno un loro preciso canone. Si interrogano le conservatorie dei registri immobiliari, gli archivi notarili, il pubblico registro automobilistico, il registro navale, l'anagrafe tributaria. Si scava negli istituti di credito, nei fondi di investimento, nelle società finanziarie. Si annotano i soggiorni all'estero, la presenza abituale in luoghi di villeggiatura. Quasi sempre, gli accertamenti sono estesi al coniuge o ai figli, alle persone fisiche o giuridiche, società, consorzi, associazioni del cui patrimonio il poveretto "schedato" risulta poter disporre "in tutto o in parte, direttamente o indirettamente".
I file si arricchiscono dei tabulati telefonici del maggiore gestore italiano di telefonia - sono documenti che permettono di ricostruire l'intera mappa dei contatti del "soggetto di interesse" - in qualche caso, delle intercettazioni della magistratura perché Giuliano Tavaroli ha controllato, fino a qualche tempo fa, il Centro nazionale autorità giudiziaria (Cnag) dove transitano tutte le richieste d'intercettazione dell'autorità giudiziaria.”
Ora i punti da chiarire sono, perché si sono effettuate tali intercettazioni chi le ha “commissionate” che uso ne è stato fatto e/o se ne voleva fare.
“Emanuele Cipriani sostiene che il suo lavoro è stato regolarmente commissionato, attraverso Giuliano Tavaroli, dal presidente Marco Tronchetti Provera. Ma è vero? O è vero che, confidando nel loro incarico ufficiale, Cipriani e Tavaroli si sono messi, con il tempo, in proprio schedando obiettivi ("soggetti di interesse") selezionati di volta in volta da altri misteriosi "clienti" o così fragili da poter essere ricattati e "condizionati"?”
“Emanuele Cipriani rintuzza i dubbi mostrando le fatture regolarmente emesse da Pirelli-Telecom, anche se per prestazioni definite negli archivi delle società in modo molto generico. Più o meno quattordici milioni di euro, anche se Cipriani preferisce farsi pagare in sterline e a Londra. Da dove curiosamente il denaro comincia a muoversi come in un vortice. Montecarlo. Svizzera. Infine, l'approdo in un conto della Deutsche Bank del Lussemburgo, intestato alla Plus venture management, società off shore con base nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche.
Che necessità c'è di far fare a quel denaro, compenso di regolare contratto di consulenza/collaborazione, il giro del mondo? Per quel che se ne sa, non è la sola domanda che non trova ancora una risposta. Ce n'è un'altra, forse più importante. Se è Marco Tronchetti Provera a commissionare quei dossier, perché alcuni fascicoli riguardano lo stesso Tronchetti e gli affari di sua moglie Afef? Anche loro, i "padroni" della Telecom, potevano essere sottoposti a pressioni? In questo caso, chi davvero muoveva la mano degli spioni. Soltanto l'avidità personale o altri "clienti" desiderosi di indirizzare le mosse del presidente di Pirelli/Telecom? La storia del grande archivio spionistico e illegale della Seconda Repubblica è ancora tutta da scrivere.”
Volendo attenerci ad un tipica trama di un film thriller, potrebbe essere possibile che quei documenti magari siano proprio una valvola di sicurezza per Tronchetti Provera, che così può impostare un autodifesa molto convincente, del tipo, se ero io il mandante perché ci sono delle intercettazioni a mio carico? Quindi sarebbe da valutare il “valore” delle intercettazioni riguardanti Tronchetti Provera e confrontarle con le altre.
Ma questa è solo una digressione teorica, puramente cinematografica, toccherà ai magistrati fare luce su quanto veramente accaduto.
In un altro articolo la Repubblica mette in luce l’operazione di distorsione della realtà attuata da Telecom Italia, che tende a negare e minimizzare fatti evidenti e di elevata gravità.
Poi pone l’accento sullo scarso risalto che i media e la politica hanno dato alle questioni intercettazioni, nonostante la gravità di quanto successo. Infine sprona i politici a reagire a quanto accaduto, augurandosi che non si faccia finta di niente.
“L'ordinanza della magistratura ci dice che se ne è abusato per fini commerciali. Domanda ragionevole: se ne può abusare e se ne abusa per altri fini? Come è chiaro, sono questioni di interesse vitale per libertà, diritti e democrazia, ma Telecom Italia non sembra darsene per inteso. Quando il 16 maggio diffonde una nota per dar conto delle severe conclusioni del giudice, nega l'evidenza e scrive: "Sulle strategie applicate da Telecom Italia, la società precisa che non sono mai stati utilizzati i dati di ex-clienti...". E' l'esatto contrario di quanto si legge nell'ordinanza del giudice milanese. E', diciamo, una variazione falsaria.
Dunque, si deve concludere che conviene diffidare delle prese di posizione di Telecom (ieri sono state necessarie quasi dieci ore per avere nessuna risposta a qualche domandina di routine). La società controllata dalla Pirelli pare mettere insieme i difetti dell'impresa pubblica e le debolezze dell'impresa privata. Della prima conserva l'arroganza del monopolista che non deve rendere conto di quel che fa. Della seconda, l'autoreferenzialità del proprio interesse."
Telecom non ha digerito molto gli articoli apparsi su Repubblica, e ha annunciato azioni civili e penali, inoltre il patron Marco Tronchetti Provera ha scritto, per la prima volta, una lettera ai dipendenti Telecom Italia, per rassicurarli sull’estraneità dell’azienda sulla questione intercettazioni. Non è la prima volta che Telecom mette in atto questo comportamento per difendere la propria immagine da quelle che, secondo l’incumbent, sono illazioni tutte da confermare.
Forse Telecom dovrebbe pensare più spesso alla propria immagine, non solo quando ci sono di mezzo procedimenti penali, ma anche per temi, come trasparenza, etica , rapporti con gli utenti che vanno sempre più deteriorandosi. Telecom vuole difendere la propria immagine, forse è un po’ in ritardo, perché il pensiero che gli italiani hanno sulla Telecom, lo si può intuire guardando alcune punteta delle trasmissioni che si sono occupate dell'incumbent, come Mi Manda Rai Tre oppure Le Iene o Striscia la Notizia e non si discosta molto da questo.
Quello che è chiaro è che siamo di fronte a questioni gravissime, sia per quanto riguarda l’aspetto della violazioni delle norme sulla concorrenza sia per le questioni delle intercettazioni.
Pare quindi evidente che le politiche fin ora attuate per garantire un mercato delle Telecomunicazioni che rispetti i principi di correttezza, concorrenza e trasparenza siano state errate o comunque non sufficientemente idonee.
La decisione di una mera divisione contabile della società Telecom Italia, al fine di garantire il rispetto della concorrenza, si è rivelata del tutto inadatta ed anche le procedure sanzionatorie non sono servite a far cessare le condotte scorrette dell’incumbent.
Tattiche di concorrenza scorretta che Telecom ha perpetrato con costanza per anni tanto che è stato possibile schematizzarle, ( sarebbe sufficiente leggere il documento e tener conto delle soluzioni ma Agcom non lo fa).
Una delle tattiche scorrette è costituita dall’esclusione dei concorrenti da un nuovo mercato, l’ultimo esempio, è di pochi giorni fa con la violazione della delibera 34/06 e il tentativo di non far accedere alla nuova rete IP di Telecom i suoi competitor.
E’ chiaro quindi che si debbano assumere seri provvedimenti affinché il mercato venga finalmente liberalizzato e venga garantita una reale concorrenza. Condizione necessaria perché questo avvenga è lo scorporo della rete di Telecom Italia, chiesto in passato da Mario Monti ex presidente dell’Antitrust europea, da Giuseppe Tesauro ex presidente dell’antitrust italiana, da illustri economisti, dalla corte dei conti e addirittura nel 2001 da Gasparri, ma "stranamente" mai posto in essere.
Deve quindi essere attuata la divisione di Telecom Italia in due società distinte, sul modello inglese, una che si occupi della rete e della vendita all’ingrosso, con tariffe uguali per tutti gli operatori, l’altra della vendita dei servizi al dettaglio, servizi che acquisterebbe alle stesse condizioni dei competitor, dalla prima società.
Infatti nonostante la quota di mercato di British Telecom nei collegamenti a larga banda fosse pari al 25%, contro il 73% in Italia dell’operatore dominante, Telecom Italia, (Dati: COCOM 2005 , Communications Committee, e ERG 2005, European Regulators Group), British Telecom è stata obbligata dall’autorità delle comunicazioni inglesi (OFCOM) a garantire ai concorrenti la "market equivalence": parità di trattamento tecnico e commerciale nella fornitura all’ingrosso rispetto a BT Retail attiva sul mercato della clientela finale. BT Retail è il maggior cliente di BT Wholesale, la struttura che fornisce all'ingrosso anche i concorrenti.
L'autorità ha stabilito che questa azienda avrà il solo compito di rivendere all’ingrosso l’accesso alla rete di BT e sarà governata da un consiglio di amministrazione composto da una maggioranza di amministratori indipendenti. Indipendenti non come gli amministratori di Telecom che da una parta hanno dichiarato che il modello inglese avrebbe ricalcato quello italiano e dell’altra che lo scorporo della rete non esiste in nessuna nazione, questo sempre per la correttezza e trasparenza delle informazioni.
Altro provvedimento fondamentale consiste nel far tornare ultimo miglio e centrali telefoniche di proprietà statale. Si porrebbe così finalmente rimedio all’errore fatto dal governo D’Alema nella privatizzazione della Sip. Si parla solo di doppini e centrali telefoniche, quindi la rete di trasporto rimarrebbe di Telecom, così come tutti gli apparati montati in centrale e le nuove reti costruite dall’incumbent, anche tutti i clienti attuali rimarrebbero di Telecom, passerebbero invece alla stato le centrali, il doppino e l’obbligo del servizio universale.
Telecom ha effettuato pochissimi investimenti per l’ammodernamento delle centrali , che sono rimaste, nella maggior parte dei casi, come erano al tempo della Sip. Così come per i doppini, Telecom si è limitata a collegare quelli già disponibili, e solo raramente ha effettuato scavi/lavori per portare doppini nuovi agli utenti e comunque in questi casi i costi sostenuti dagli utenti erano molto elevati inoltre questi erano ampiamente coperti dagli introiti derivanti dal canone Telefonico, che Telecom richiede proprio per la manutenzione e ammodernamento delle linee.
Oltre al canone Telefonico di 15 euro mensili per 26.000.000 di linee, Telecom chiede in Italia tariffe salatissime per l’adsl, nonostante questo, circa 10 milioni di italiani non possono usufruire della banda larga. Infatti i canoni e le tariffe spropositate non servono per manutenere e ammodernare la rete, ma per la maggior parte finiscono per essere utilizzate per ripagare i debiti derivati dalla finanza creativa del dottor Tronchetti Provera.
Tutti gli operatori, alle stesse condizioni, riscatterebbero all’ingrosso il canone telefonico dallo stato, che dovrà fissarne l’entità calcolandolo con il metodo cost plus cioè basandosi sui costi effettivi sostenuti per fornire il servizio di accesso. In questo modo si premierebbero gli operatori che hanno investito nella costruzione di una rete di accesso proprietaria e si incentiverebbero tutti gli operatori a investire in una propria infrastruttura, questo porterebbe ampi benefici agli utenti, che avrebbero maggiori possibilità di scelta, con tariffe minori e qualità dei servizi più elevata, grazie all’aumento della concorrenza.
Naturalmente Telecom continuerebbe a dover essere notificato come operatore dominante almeno finché la sua quota di mercato non risulti inferiore al 50%.
In seguito alla sentenza con cui la Corte d'Appello Civile di Milano ha condannato il principale operatore di telecomunicazioni in Italia per "trattamento illecito di dati riservati", il garante della privaci ha avviato una procedura d’urgenza per far luce sull’accaduto. Anche l’AGCOM sta indagando sull’accaduto:
"Della vicenda si occuperà quanto prima anche l'Authority per le Comunicazioni che già ieri ha fatto sapere di aver acquisiti i primi elementi del caso e che nelle prossime riunioni valuterà il risultato degli accertamenti in corso. Non solo: Agcom ha tenuto a precisare come Telecom - già nei mesi scorsi - sia stata diffidata a non attivare azioni unilaterali di rientro di utenti di altri operatori senza rispettare le procedure condivise con altri gestori e con la stessa Autorità. Inoltre, Agcom ha ricordato come tutti i principali operatori - proprio per indagare su possibili violazioni a danno degli utenti e per accertare eventuali comportamenti abusivi - siano stati ispezionati nelle scorse settimane da funzionari dell'Autorità, dalla polizia postale e dalla Guardia di Finanza."
Si comincia a parlare anche di un'indagine politica con l’istituzione di una commissione parlamentare.
Intanto il responsabile della sicurezza di Telecom Italia e di quella personale del suo presidente Marco Tronchetti Provera, ha rassegnato le proprie dimissioni.
ADD da tempo si batte perché ci sia lo scorporo della rete, in seguito agli ultimi avvenimenti che coinvolgono Telecom Italia e palesano l’inadeguatezza degli interventi fin ora attuati dalle autorità garanti, ritiene che questa decisione non sia più rimandabile.
Diffide, multe, divisione contabile di Telecom Italia, non sono servite a far rispettare le norme per una corretta concorrenza, per Telecom regna l’anarchia, anche l’ultima delibera la 34/06 che doveva portare ad una maggiore concorrenza nel mercato adsl è stata palesemente violata, Anti Digital Divide ha scritto per questo all’AGCOM da cui però non è arrivata risposta quindi l’associazione di provider AIIP ha presentato ricorso al TAR perché venga fatta rispettare tale delibera.
Nei prossimi giorni scriveremo alle autorità garanti ed al nuovo ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni, proprio per chiedere di attuare questo provvedimento.

20 settembre 2006

Bin Laden:Quando la documentazione diventa finzione


Va ricordato dov’era Osama bin Laden l’11 settembre 2001, il giorno del mega-attentato che ha ottenebrato l’Occidente.Era a Rawalpindi, città di 1,5 milioni di abitanti, in un ospedale militare pakistano, per sottoporsi a dialisi.E non lo raccontò un complottista.Lo spiegò Dan Rather, l’anchorman della catena televisiva CBS, il 28gennaio 2002. Quella sera, Dan Rather annunciò lo «scoop esclusivo», e diede subito la parola all’inviato Barry Petersen, che era in Pakistan. «CBS News ha saputo che la notte prime dell’11 settembre, Osama bin Laden era in Pakistan. Stava ricevendo trattamento medico conl’assistenza di quello stesso apparato militare che qualche giorno dopoassicurò di sostenere gli USA nella guerra al terrorismo in Afghanistan».Sul video appare l’ospedale militare di Rawalpindi, poi un’infermiera di spalle.«Questa dipendente sanitaria, la cui identità deve essere protetta, dice che quella notte tutto il normale personale del reparto urologia è stato mandato via, e sostituito da un gruppo segreto. Dice che c’era da curare una persona molto speciale». Appare un altro interlocutore, col volto coperto: «I militari lo circondavano, dice questo impiegato dell’ospedale che, anch’egli, non vuole essere riconosciuto: ‘Ho visto il paziente misterioso mentre scendeva, sorretto, da un’auto. In seguito ho visto molte immagini di
quest’uomo: è colui che conosciamo come Osama bin Laden. Ho sentito due ufficiali che, parlando fra loro, dicevano che Osama bin Laden andava curato e sorvegliato attentamente».Seguiva una spiegazione delle «numerose malattie» del capo terrorista, «problemi gastrici e della spina dorsale» oltre alla grave insufficienza renale. Petersen: «I medici dell’ospedale negano che quella sera [il 10 settembre] sia avvenuto qualcosa di speciale, ma rifiutano di farci vedere, come abbiamo chiesto, i registri di ricovero. Il governo hasmentito che bin Laden abbia ricevuto cure ospedaliere quella notte».Voce fuori campo: «Il presidente pakistano Musharraf ha dichiarato che bin Laden soffre di affezioni renali, e che secondo lui è moribondo. Il più recente video mostra un bin Laden pallido e debole, che non muove il braccio sinistro».Poi l’immagine del ministro Donald Rumsfeld mentre dice: «Per quanto riguarda la salute di Osama bin Laden non ne ho alcuna conoscenza». Petersen, ironico: «Gli Stati Uniti non hanno modo di sapere chi, nell’apparato militare o di spionaggio pakistano, aiutava bin Laden anche la notte prima dell’11 settembre, fornendogli la dialisi per tenerlo vivo. Dunque gli Stati Uniti non sanno se queste stesse persone non lo stiano aiutando a restare libero». Cinque anni sono passati da questo scoop.
L’ultima illazione su dove si trovi Bin Laden è apparsa, il 9 settembre 2006, su un giornale australiano, lo Hobart Mercury: «La maggior parte degli analisti d’intelligence sono certi che Osama si nasconda da qualche parte al confine tra Afghanistan e il Pakistan. Negli ultimi tempi è stato detto che egli si trova probabilmente nell’Hindu Kush, nell’area tribale di Chitral, sotto il monte Tirich Mir, alto 7.700 metri…».Un alpinista estremo: niente male per un malato grave, bisognoso didialisi settimanale. O forse nel Waziristan ha ricevuto un trapianto ed ora scoppia di salute.Che la fonte di questa «notizia» sia la cosiddetta intelligence
americana non c’è dubbio.Il Balochistan Times, il 23 aprile 2006, ha citato una frase di Bush sulla difficoltà di catturare Osama.Il nemico, ha detto il presidente, «si trova in un’area estremamentemontuosa e assolutamente inaccessibile, con montagne altre da 3 a 4 mila metri».E non ci sono «infrastrutture di comunicazione in grado dirintracciarlo» (sic).
Non è opportuno ricordare - e infatti i media se ne guardano bene – che Bush fu vicinissimo a catturare Osama nel novembre 2001, a Tora Bora, dopo che i B-52 avevano bombardato a tappeto la zona definita «l’ultima ridotta di Osama»; un commando americano aspettava solo l’ordine.
L’ordine non venne. Oggi, invece, nel quinto anniversario, uno speciale della ABC dal titolo «The path to 9/11» («verso l’11 settembre»), ha dimostrato, diciamo così, che fu Clinton a lasciar scappare l’arcinemico: «troppo occupatocon la scandalo Levinsky per combattere il terrorismo».
Questo speciale è stato confezionato con spezzoni autentici e sequenze inventate, da telenovela: il nuovo genere della docu-fiction,«finzione-documentazione».
La docu-fiction è l’arma segreta della guerra di percezione in corso.

tratto da maurizio blondet

19 settembre 2006

Bill Gates: il satanista


Quando la settimana scorsa Warren Buffet ha donato 31 miliardi di dollari alla fondazione di Bill Gates, ho pensato che stesse promovendo il Nuovo Ordine Mondiale. Ma quando un lettore mi ha segnalato i legami di Gates con la società pagana antisemita Lucis (prima Lucifer) Trust, mi sono improvvisamente allarmato.

Costituita da Alice Bailey nel 1922, la Lucifer Publishing Company cambiò il suo nome per ragioni ovvie l'anno seguente. Ubicata... a 120 Wall Street, la "Lucis Trust" è una parte vitale del culto satanico che controlla il mondo occidentale. Ha dato inizio al movimento New Age per trascinare indirettamente la società nella mentalità luciferiana. In apparenza è la casa editrice ufficiale delle Nazioni Unite e gestisce la sua "Meditation Room". http://www.ordination.org/together.htm

La Bailey dirigeva la Società Teosofica fondata nel 1875 da Helena Blavatsky. La teosofia è una branca della Massoneria. Secondo Constance Cumbey la teosofia ha generato le società segrete, che a loro volta hanno creato Adolf Hitler e l'ideologia nazista. ("The Hidden Dangers of the Rainbow: The New Age Movement and the Coming Age of Barbarism" 1983)

Nel 1949 la Bailey ha scritto che l'olocausto ebraico era stato causato dal cattivo karma degli ebrei: "Il karma cattivo dell'ebreo oggi è inteso a terminare il suo isolamento, a portarlo al punto di abbandonare gli obiettivi materiali, a rinunciare ad una nazionalità che ha la tendenza ad essere in qualche modo parassita..." (/Esoteric Healing/, p. 263)

La Bailey insegna che gli ebrei vengono da un sistema solare diverso e che gli orientali e i neri hanno una razza radice diversa. Le razze occidentali devono controllare il mondo, perché sono la razza radice più evoluta. (Cumbey, 115)

È preoccupante, visto che uno degli obiettivi principali della fondazione Gates è di fornire vaccini per un valore di miliardi di dollari ai poveri nei paesi del terzo mondo.

La Fondazione Bill and Melinda Gates ha raddoppiato le sue dimensioni grazie al regalo di Buffet, ed è cinque volte più grande della Fondazione Ford, che la segue nella classifica statunitense. La Fondazione Gates è menzionata come membro finanziario del sottogruppo Lucis, "The New Group of World Servers" [Il nuovo gruppo dei servitori del mondo, ndt.]. (Vedi $$ nei gruppi. Su questo sito ci sono anche le foto di Nelson Mandela, Cindy Sheehan e Michael Moore http://www.ngws.org/)

"Attraverso il lavoro filantropico e umanitario di persone come George Soros, Bill Gates, Kofi Annan e Bono, tanto per menzionarne qualcuno, la gente sta cominciando a riconoscere le necessità delle persone bisognose nel mondo e ad agire per fare qualcosa per loro. Sia Soros che un altro pensatore, James Tobin, parlano della creazione di un tipo di tassa sulle transazioni finanziarie che verrebbe utilizzata per sostenere programmi interni nei paesi in via di sviluppo. L'umanità ha sicuramente la capacità di avviare questi e simili cambiamenti; deve solo volerlo".


Una tassa su tutte le transazioni finanziarie è parte di quello che la Lucis Trust chiama "Il Piano". Questo ha origine con la proclamazione del "Maitreya", il Messia della Nuova Era (New Age) che stanno aspettando da più di tre decadi.

Secondo Cumbey, che è un avvocato, il "Piano" comprende anche un nuovo governo mondiale e una religione di Maitreya, un sistema universale di carte di credito; un'autorità che dovrebbe controllare il rifornimento di alimentari; una tassa universale e un disegno universale.

"Hanno in programma di rendere illegali tutte le attuali pratiche e simboli religiosi dei cristiani e degli ebrei ortodossi", scrive la Cumbey. "I cultori della New Age hanno minacciato di esercitare violenza e addirittura di sterminare ebrei, cristiani e musulmani che non cooperano con Maitreya e la sua nuova religione". (20)

La Società Teosofica crede che Lucifero sia Dio, che viene identificato col Sole. Ne "The Secret Doctrine" [La dottrina segreta] Blavatsky scrive: "In questo caso è assolutamente naturale ... vedere Satana, il serpente della Genesi come il vero creatore e benefattore, il Padre dell'essere umano spirituale".

"Perché è lui che fu il "Messagero di Luce", Lucifero che, come viene narrato, risplende di luce, che ha aperto gli occhi di un automa (Adamo) creato da Yehovah; e colui che per primo ha sussurrato, "Nel giorno in cui ne mangerai, sarai come Elohim, conoscerai il bene e il male" – può solo essere visto come un Salvatore. Un "avversario" di Yehovah ... rimane ancora nella verità esoterica "Messaggero" che ama in eterno... che ci ha conferito l'immortalità spirituale invece che fisica...

Satana, o Lucifero, rappresenta l'attivo... "l'energia centrifuga dell'universo" in senso cosmico... È proporzione... e i suoi seguaci... consegnati al "mare di fuoco", perché lui è il Sole... la sorgente della vita nel nostro sistema, dove sono pietrificati... e rimescolati per ricomporli a nuova vita; quel Sole che, in quanto origine del principio attivo della nostra Terra, è contemporaneamente la Dimora e la Fonte del Mondano Satana..."

"Generalmente i cultori della New Age non ripudiano apertamente il cristianesimo" scrive Cumbey. "Ridefiniscono Cristo per dare lo stesso tempo agli dèi pagani, ed ampliano la definizione di Cristo ad essenza integrale di se stessi". (146)

Mentre i cultori della New Age "farebbero legittimamente un picchetto per impedire una manifestazione nazista, non si rendono conto che il programma del Movimento New Age è identico in ogni suo punto ai programmi di Hitler". (56, Cumbey confronta punto per punto a p.114-120)

"I cultori della New Age" professano un grande amore per la pace e il disarmo ma Cumbey cita la Bailey che dice che le armi nucleari saranno il deterrente delle Nazioni Unite per "minacciarne l'utilizzo quando una qualsiasi nazione alza la sua orrenda testa con un'azione aggressiva". (70)

In maniera simile le cause dei problemi dell'ambiente e della fame nel mondo hanno tutte un'agenda elitaria nascosta. Cumbey scrive che "i sostenitori di programmi contro la fame sono incitati ad appoggiarel'aborto, l'inseminazione artificiale, la limitazione forzata delle nascite, il controllo genetico e addirittura della morte". (56)

Lunedì Buffett ha detto "di essere uno studente fra i tanti degli stessi filantropi che Gates ha preso come modello – il petroliero John D. Rockefeller e il magnate dell'acciaio Andrew Carnegie".

Questi "filantropi" hanno utilizzato il loro denaro esente da tasse per sovvertire la civiltà occidentale per quasi un secolo. Per esempio un Rockefeller si è vantato con Aaron Russo di aver iniziato il femminismo per portare le donne nei posti di lavoro pagando tasse sul debito, mentre i bambini vengono indottrinati negli asili. È sintomatico che un altro obiettivo primario della Fondazione Gates sia quello di "migliorare le scuole superiori statunitensi".

Sono all'avanguardia nel distruggere le culture tradizionali frantumando la famiglia. Stanno difendendo "i diritti delle donne" attraverso dei prestiti concessi soprattutto a donne per renderle indipendenti dagli uomini.

CONCLUSIONE

La civiltà occidentale è stata sovvertita da un potere satanico organizzato.
Come spiego altrove questo culto è sponsorizzato dal cartello delle banche centrali che deve rendere schiavo il genere umano per consolidare il suo monopolio sul nostro credito. Le verifiche per la concessione di crediti in futuro potrebbero indagare sulle nostre visioni religiose o politiche.

Ovviamente, come la guerra contro la povertà o la guerra contro la droga, la guerra di Gates contro la malattia non sarà efficace e potrebbe addirittura promuovere i veri obiettivi di riduzione della popolazione del Nuovo Ordine Mondiale. Ma molte persone si arricchiranno dal processo e sono convinte del Nuovo Ordine Mondiale.

Sono orgoglioso di essere sfuggito alla beffa comunista dei banchieri. ma ora mi rendo conto che il comunismo era il "piano" per la generazione dei miei genitori. Sono caduto in pieno nella "New Age", che era diretta alla mia generazione. È esattamente come il comunismo, si appella al nostro idealismo, ma ha un'insidiosa agenda nascosta.

Continuo a credere che alcune droghe possano aprire la porta al misticismo e alla conoscenza religiosa. Dio REALMENTE vi abita come Amore universale, ma il Dio degli Illuminati NON è amore. Deifica l'uomo al suo livello più infimo, no al suo massimo. Ci congela criogeneticamente nel nostro stesso sudiciume.

Viviamo in tempi interessanti. I nostri leader dominanti ci hanno venduto. La società ha levato gli ormeggi dalla verità ed è manovrata da megalomani. Tutto quello che possiamo fare è di continuare a far parte dell'equipaggio delle lance di salvataggio della libertà.

DI HENRY MAKOW
Save The Males