31 ottobre 2007

Carro armato invisibile: gia fatto!


L'ultima invenzione in fatto di tecnologia militare è il carro armato invisibile. Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato di aver messo a punto una tecnologia che rende non solo i mezzi militari, ma anche i soldati, invisibili, e che sarà utilizzabile entro cinque anni. La tecnologia è ancora tenuta segreta e i ricercatori del Ministero della Difesa, che hanno realizzato il brevetto con gli ingegneri reali, non vogliono diffonderne i dettagli. Ciò che é certo è che un sistema di telecamere e proiettori, cattura le immagini esterne che circondano il mezzo e le riflette sul carro armato, che si mimetizza perfettamente a seconda del contesto in cui si trova.

"Per avvertirne la presenza bisogna toccarlo" - spiega al Sun l'esperto di 'fisica dell'invisibilita" John Pendry dell'Imperial College di Londra (personaggio che ricorda l'inventore di gadget 'Q' di James Bond) - ormai la teoria è fatta, è necessario solo svilupparla". Secondo il docente, l'unico difetto è che il funzionamento del carro armato dipende da telecamere e proiettori. "Il prossimo obiettivo - ha concluso - è renderlo invisibile senza l'uso di videocamere, è complicato, ma possibile". La dimostrazione del brevetto ha lasciato esterrefatti i presenti, ma gli scienziati della QinetiQ (la sezione di ricerca del Ministro della difesa) non hanno voluto commentato il nuovo modellino, fa sapere il tabloid britannico. La tecnologia invisibile è particolarmente ambita al momento: il governo americano sta spendendo decine di milioni di dollari nel settore, mentre in Giappone è stato realizzato il giubbotto che diventa invisibile.

Fonte: www.ansa.it

30 ottobre 2007

Gli Annunaki e i Giganti


Gli Anunnaki: questi sono definiti dai Sumeri, abitanti del pianeta Nibiru ovvero il dodicesimo componente del nostro sistema stellare il cui periodo di rotazione intorno al Sole è di 3600 anni indicato come uno Shar il cui significato è anno. –

Orbene, se uno Shar equivale ad un anno e se paragoniamo la nostra vita a quella degli Anunnaki, questi, per i popoli della Terra figurano come Immortali e, pertanto divinizzati dagli uomini di quel lontano tempo dove si aveva, come oggi, la certezza che il Vivere di un mortale significa, con matematica certezza, morire.
Non sappiamo quale possa essere stata la durata della vita degli Anunnaki, ma se interpretiamo le Sacre Scritture (la Torah) secondo questi concetti, molte cose possono cambiare circa la valutazione degli avvenimenti pre Diluvio come anche le manifestazioni megalitiche che troviamo disseminate sul nostro pianeta e tutte riferite agli equinozi e solstizi, come anche la successione di eventi che definiamo occasionali come miracoli (esclusi dalle Sacre Scritture) che però si verificano, strani personaggi, strani conflitti e tanti altri fenomeni che risultano fuori della logica corrente.
Dalle Sacre Scritture apprendiamo anche che, a seguito dell'unione degli esseri diversi con le femmine della Terra che diede origine ai Giganti (nuova razza di dimensioni superiori a quelle degli uomini dell'epoca), il Signore Creatore limitò la durata della vita a 120 anni.
Risulterebbe ben chiaro che questa limitazione è indicizzata a coloro che visitarono questa terra e non agli uomini terrestri che già erano di per se stessi limitati.
I versetti in questione, per questa ragione trovano una loro giustifica solo se si riferiscono proprio a queste presenze estranee alla Terra e, pertanto, i 120 anni, per noi significherebbero 3600x120 nostri anni lunari, tempo di vita massimo per gli Anunnaki post diluvio, ma che per noi sono equivalenti ad una eternità. -
Su questa base è possibile elaborare un principio di lavoro che terrebbe conto di un evento dubbio e molto discusso che riguarda la visita dei Magi descritti dal Vangelo di S. Matteo dove si parla di una stella che guidò costoro fino alla stalla dove era nato il Re dei Re.-
Sempre dalle Sacre Scritture (la Torah) si parla di “Figli di Dio” (la definizione Angeli è puramente arbitraria) che si unirono, ma una più corretta traduzione dall'Aramaico dovrebbe corrispondere a "Buona Compatibilità", con le figlie degli uomini dando origine a nuove generazioni (uomini che sarebbero stati potenti sulla terra) ed a Giganti. -/span>
Orbene se quanto ipotizzato in precedenza dovesse avvicinarsi ad una remota realtà, si giustificherebbero le costruzioni megalitiche senza alcuna iscrizione o incisioni rupestri perché questi esseri come anche i padri Anunnaki non avrebbero avuto bisogno di comunicare nel modo a noi noto in quanto il loro periodo vitale, riferito al nostro, non sarebbe servito sicuramente per una comunicazione distante nel tempo, perché ciò che per noi è un secolo o più, per questi esseri sarebbe stato solamente una frazione di ora; quindi, esisteva una condizione di mancanza di necessità di trasmettere nel tempo. -
Dei Giganti vi sono prove tangibili anche se i ritrovamenti europei (Europa settentrionale) non risultano ufficializzati mentre per alcuni ritrovamenti americani vi sono notizie in merito.

Questi esseri, per la durata della vita ipotizzata in precedenza e che riteniamo ancora come base di lavoro, avrebbero avuto la possibilità di conoscenze che per noi sono quasi impossibili da immaginare, ma che, sicuramente avranno impressionato i nostri antenati tanto da riconoscere in loro divinità specie poi se non potevano constatarne la morte in conseguenza della forte differenza di tempo vivibile. –
Come si è ipotizzato in precedenza, dall'unione di Anunnaki e femmine umane, oltre ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell'apporto genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando tecniche d'avanguardia per l'epoca e, successivamente comunità organizzate al cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi anche protetto e pilotato. -
La testimonianza dell'arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri mentre non esiste alcuna documentazione di ritorno di costoro al Pianeta d'origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi. -
Dovunque oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di Anunnaki e loro ibridi.
Se accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita, ma possiamo solo osservare le ricadute di certi fatti o eventi che anche oggi si verificano e che non trovano eloquenti riscontri logici come per esempio, i Miracoli come si è usi chiamarli, ma su questo argomento riteniamo aprire una nuova discussione dopo altre considerazioni ed ampliamento dell'argomento.
Ritornando al pianeta Nibiru ed alla sua reale esistenza di cui non dovrebbero esserci dubbi o nell’attesa che la scienza ufficiale comunichi gli ultimi rilevamenti astrofisici, in base ai ritrovamenti archeologici di alcuni Faraoni e dipinti ritrovati in alcune tombe egizie, per non parlare dei popoli del Sud America ed Asiatici, si nota una spiccata conoscenza dell’Astronomia e di particolari specifici come quelli del sistema stellare della costellazione di Orione.
E' molto probabile che questo pianeta del sistema solare abbia anche una seconda funzione, ovvero quella di navetta stellare che consenta l'avvicinamento a qualche pianeta di una delle stelle della costellazione avente anche esso un'orbita allungata come quella del nostro Nibiru. -
Questo probabile evento spiegherebbe le conoscenze Egizie circa quella costellazione e la mancanza di qualsiasi presenza di residuo umano nei sarcofagi delle tre piramidi principali e sepolture di Faraoni del periodo pre dinastico pur essendosi verificati i loro regni le cui prove sono tangibili dopo i ritrovamenti archeologici attuali.
Per quanto concerne i siti megalitici come Stonehenge dovrebbe essere facile capire che l'insieme dei massi così posti doveva servire ad individuare gli equinozi ed i Solstizi.
Il perché potrebbe essere in quanto proprio gli Equinozi ed i Solstizi rappresenterebbero l'unico elemento di riferimento tra il sistema Nibiru e quello terrestre e quindi l'elemento di paragone e calcolo per quegli esseri ibridi a conoscenza delle proprie origini, ma soggetti sempre più alle leggi fisiche e temporali del nostro pianeta.

In pratica, solo gli equinozi ed i Solstizi potevano stabilire un anello di congiunzione tra il tempo dei padri e le nuove condizioni di coloro che, sempre più diventavano Terrestri assoggettando la nuova forma vivente al metabolismo umano legato alla rotazione del nostro pianeta intorno al Sole.
Lo stesso dovrebbe essere per la Sfinge Egizia la cui datazione dovrebbe ricadere all'incirca verso l'anno 13000/12000 se non prima e che dovrebbe indicare la probabile collocazione nel cielo della costellazione propria di contatto del pianeta Nibiru con l'equivalente di altro sistema stellare.
Quanto stiamo proponendo è a livello di pura ipotesi confortata solamente da alcune osservazioni di documentazioni archeologiche che sembrano inspiegabili e da comportamenti umani che esulano dalla normale prassi di vita quotidiana, ma disponendo di opportune apparecchiature scientifiche e di un Laboratorio chimico di ricerca organica, sufficientemente attrezzato in grado di analizzare campioni di DNA, siamo sicuri che dal paragone delle analisi strutturali del DNA prelevato da reperti umani di epoca risalente al 13000/12.000 a. C. o antecedente con quello di alcuni popoli come gli Assiri, i Babilonesi, gli Egizi di epoca Pre dinastica e di popolazioni Nord europee e quello di esseri umani dell'Era Moderna, si individuerebbero diverse diversità strutturali che, tramite la recente mappatura del Genoma Umano, ci indicherebbero su quali funzioni genetiche sarà stato possibile e se esso lo è ancora oggi, un intervento estraneo che modifichi l'uomo in un ibrido apparentemente simile, ma diverso nei contenuti, dagli altri. -
Sulla base di queste congetture è ipotizzabile anche che proprio i Sumeri siano stati dei diretti discendenti dei primi ibridi perché proprio di loro si sa poco dell'origine mentre si è a conoscenza del modo di calcolo e della scrittura completa in tutte le sue parti di trasformazione fonica non riscontrabile in altre popolazioni dello stesso periodo.
In pratica, essi potrebbero essere un residuo sopravvissuto al cataclisma che va sotto il nome di Diluvio e, nello stesso tempo, essere stati testimoni di un successivo trasbordo di Anunnaki colonizzatori che usarono altre forme di sovrapposizione con il genere terrestre che esiste a tutt'oggi, ma che non siamo ancora in grado di identificare.
Forse alcuni passi biblici fanno riferimento a questi esseri chiamandoli "Figli di DIO" in modo generico e questo varrebbe anche per i testi riferiti al profeta Ezechiele.
Su questo argomento occorrerebbe una migliore lettura dei Testi del Mar Morto ed interpretare con maggiore accortezza, se già non fatto dagli Studiosi Israeliti e non divulgato quanto in essi contenuto .
Qualcosa emerge dal "Libro di Enok"e dal Documento di Damasco (Allegato n.1) , ma esso è praticamente sottratto alla lettura pubblica ad opera di caste religiose che ritengono pericoloso la divulgazione di taluni testi. –
E' molto probabile che al nuovo arrivo gli Anunnaki avessero trovato un nuovo genere umano, già formato ed in grado di ostacolarli nell'intento colonizzatore del nostro pianeta che prevedeva, forse, l'imposizione della loro volontà a tutto il genere umano .
Questo nuovo popolo potrebbe essere proprio Israele ovvero il "Vincitore".

29 ottobre 2007

La fucilazione del maresciallo D'auria


Per capirne di più ci siamo affidati alla trascrizione stenografica
della comunicazione al Parlamento e a "Pagine di Difesa" con un
risultato pressoché identico.

La percezione che ne abbiamo ricavato è quella di un pastone di
clamorosi depistaggi e di flagranti omissioni.

Il sospetto è che in ogni caso si tratti di un unico, maldestro,
tentativo di disinformazione dettato dall'esigenza di salvare
l'immagine dell'Italietta messaggera di "pace" in Afghanistan e
dell'inconsueto avventurismo (decisionista) del Presidente del
Consiglio che ha dato il via al blitz da New York, dopo un colloquio a
quattr'occhi con Karzai e Kalilzad.

A convincere il sempre problematico Prof "Titano", sembra che questa
volta siano state le pressioni del Segretario Generale Ban Ki Moon e
quelle dell'Ambasciatore USA al Palazzo di Vetro.

Le bufale propalate dai "media" sono partite dalla Toyota Corolla dove
sarebbero stati legati e imbavagliati Lorenzo D'Auria, l'altro
sottufficiale del Sismi e l'interprete afghano per arrivare al
presunto imbarco del plotone di Consubim sugli A 109 Mangusta.

Su "Repubblica" D'Avanzo contribuirà da par suo a rendere
ulteriormente inintelligibile il resto con un mix di tempi e
ricostruzioni ampiamente manipolate.

Per sapere che il Maresciallo del Sismi colpito gravemente alla testa
aveva prestato servizio nella Folgore, come il Sergente Marracino
(suicidato al Poligono Garibaldi di Nassiryia) del 185° RAO,
Reggimento di "eccellenza" da cui è spesso transitato personale per
il SISMI, si è dovuto aspettare, chissà perché, la sua morte.

Esaminando lo spazio del bagagliaio dello stesso modello di auto usata
da Calipari per la liberazione della Sgrena abbiamo trovato
problematico comprimerci un uomo, per un viaggio di trasferimento su
terreno fortemente accidentato, magari per conservare un briciolo di
sopravvivenza a un ostaggio prezioso, e valutato palesemente
insostenibile farcene stare 3 come si è voluto pervicacemente
accreditare.

Una ricostruzione confermata sia dal Ministro della Difesa Parisi sia
da tutti i giornali e tivvù, pubbliche e private.

L'autista che accompagnava il gruppo esplorante, stando ai resoconti,
sarebbe misteriosamente sfuggito alla cattura e al conflitto a fuoco.

Lo si è dato in una prima versione per rientrato al PRT di Herat e
successivamente per disperso, facendo intendere una sua presunta
collusione con la banda dei rapitori.

Anche in questo caso si tratta con tutta probabilità di una
ricostruzione finalizzata alla necessità di dare ai "liberatori" degli
italo-afghani, SBS e Consubim, un'immagine di operatività ad altissima
specializzazione.

Un morto, un ferito grave e due leggeri come risultato sul terreno
della liberazione di 4 ostaggi avrebbe potuto incrinare il mito
dell'efficienza militare delle truppe d'assalto di ISAF e di Enduring
Freedom e suggerire, in casi analoghi, la necessità di una trattativa
con i "terroristi" piuttosto che il ricorso alla forza, agli effetti
di ritorno del "fuoco amico".

Per l'uso degli elicotteri Agusta-Westland da parte degli Incursori
della Marina Militare poi si è addirittura entrati a vele spiegate nel
falso.

L'Amm. Branciforte, visto l'esito del blitz, ha fatto sapere a Palazzo
Chigi che d'ora in avanti, valutati i risultati, il metodo delle
"maniere forti" dovrà essere abbandonato anche alla luce di una
situazione sul terreno ampiamente compromessa per Nato e Usa nelle
province di confine col Pakistan. L'on Brutti al Copaco ha parlato di
un avvicinamento della guerriglia alle 4 provincie affidate al West
Rac a guida italiana di Herat.

L' 109 è un biposto da combattimento con 2 abitacoli separati, uno
per il pilota e uno per il navigatore-armiere. All'aereoporto
dell'"Italian Air Force" ne hanno in dotazione 3.

Lo Stato Maggiore del PRT sarebbe riuscito a infilarci, a quanto ci
hanno detto, fra andata e ritorno missione, 30 incursori del Varignano
con tanto di armi ed equipaggiamento.

Insomma, un bim-bum-bam da prestigiatori.

L'Afganistan è e rimane un osso particolarmente duro da far digerire
all'opinione pubblica del Bel Paese.

Dalla cartina pubblicata in data Venerdì 12 Ottobre sul giornalone
della Finegil ci sono tutte le "missioni italiane" all'estero con
tanti di scarponi impiegati sul terreno eccetto quelli che stazionano
ad Herat e a Kabul e i 300 che si apprestano a partire per il Darfur
con "asset privilegiati".

Ci sarà tempo per entrare nel linguaggio misterioso della Spectre e
dei suoi collaboratori ai "maccaroni" al Consiglio di Sicurezza:
l'esimio Vicepresidente del Consiglio e il suo tuttofare al Palazzo di
Vetro l'ambasciatore Spatafora.

Mancano invece i costi-missione semestrali e annui degli impegni
umanitari del Bel Paese all'estero.

Gli importi, parziali e totali, di finanziamento possono spaventare e
attirare critiche a cui è sempre più difficile replicare.

Specie quando l'"antipolitica" va alla grande e i Padroni delle
Ferriere cominciano a farsela addosso.

Passiamo ad altro di più serio.

Avevamo avanzato il dubbio, scrivendolo, che sul corpo di Lorenzo
D'Auria, per essere stato stabilizzato in un centro clinico di
Enduring Freedom, non sarebbero stati trovati proiettili ritenuti.

La dichiarazione del portavoce della NATO in Afghanistan che
attribuiva a terroristi patshun lo sparo dei colpi che avevano attinto
il Maresciallo Lorenzo D'Auria non lasciava alcun dubbio.

Non ci sarebbero né proiettili deformati né frammenti di calibro 5.56
degli M 16 di Consubim, né di 270 R delle SBS o di altre armi di
accompagnamento in calibro 7.62X 54 in dotazione alla NATO.

Gli AK 47 dei terroristi Taliban, come si sa, sputano 7,62x33. Roba
facilmente riconoscibile da quella NATO anche quando le camiciature si
deformano nell'impatto.

Ce lo suggeriva l'esperienza vissuta dal Capitano Roberto Punzo
dell'UNTSO colpito da schegge di granata alla colonna vertebrale in
Libano nel Luglio-Agosto 2006 a 40 km ad est di Naqura durante un
bombardamento di Tsahal.

L'ufficiale, che rimarrà inchiodato su una sedia a rotelle, sarà
prelevato da un Black Hawk e trasportato nell'ospedale di Rambam in
territorio israeliano per l'asportazione dei frammenti metallici e
"restituito" a Beirut, dopo l'intervento chirurgico, e da qui al Celio
dove rimarrà in cura nel Reparto Spinale 6 mesi.

È possibile che la "Toyota Corolla" e i pick-up siano rimasti dove
sono stati fermati dalle migliaia di proiettili proiettili sparati
(unicamente?) dalla SBS.

L'azione di fuoco è durata 4 minuti e 37 secondi. Almeno così si è
sostenuto. Un diluvio di piombo. Una fucilazione in abbondanza. E qui
si entra nel "giallo".

Bastano 2 Mangusta A 109, in scorta di protezione, un C 47 C e una
squadra di operatori del West Rac per trasportarne ad Herat la
carcassa e da lì imbarcarla su un C 130 J per farla arrivare nel giro
di meno di 8-10 ore a Ciampino.

Il Pm Franco Ionta potrebbe facilmente rendersi conto della
traiettoria, del tipo e del numero dei proiettili che hanno attinto il
bagagliaio dell'auto ancor prima di poter affidare una perizia
balistica ad un esperto del Tribunale di Roma e se ci sono tracce
organiche da cui ricavare la compatibilità con il DNA di D'Auria.
Tanto per essere certi della bontà della ricostruzione.

Non vorremmo sentirci dire tra qualche tempo che la Toyota Corolla è
sparita nel nulla o è stata imbottita di esplosivo e fatta detonare.
di Giancarlo Chetoni

31 ottobre 2007

Carro armato invisibile: gia fatto!


L'ultima invenzione in fatto di tecnologia militare è il carro armato invisibile. Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato di aver messo a punto una tecnologia che rende non solo i mezzi militari, ma anche i soldati, invisibili, e che sarà utilizzabile entro cinque anni. La tecnologia è ancora tenuta segreta e i ricercatori del Ministero della Difesa, che hanno realizzato il brevetto con gli ingegneri reali, non vogliono diffonderne i dettagli. Ciò che é certo è che un sistema di telecamere e proiettori, cattura le immagini esterne che circondano il mezzo e le riflette sul carro armato, che si mimetizza perfettamente a seconda del contesto in cui si trova.

"Per avvertirne la presenza bisogna toccarlo" - spiega al Sun l'esperto di 'fisica dell'invisibilita" John Pendry dell'Imperial College di Londra (personaggio che ricorda l'inventore di gadget 'Q' di James Bond) - ormai la teoria è fatta, è necessario solo svilupparla". Secondo il docente, l'unico difetto è che il funzionamento del carro armato dipende da telecamere e proiettori. "Il prossimo obiettivo - ha concluso - è renderlo invisibile senza l'uso di videocamere, è complicato, ma possibile". La dimostrazione del brevetto ha lasciato esterrefatti i presenti, ma gli scienziati della QinetiQ (la sezione di ricerca del Ministro della difesa) non hanno voluto commentato il nuovo modellino, fa sapere il tabloid britannico. La tecnologia invisibile è particolarmente ambita al momento: il governo americano sta spendendo decine di milioni di dollari nel settore, mentre in Giappone è stato realizzato il giubbotto che diventa invisibile.

Fonte: www.ansa.it

30 ottobre 2007

Gli Annunaki e i Giganti


Gli Anunnaki: questi sono definiti dai Sumeri, abitanti del pianeta Nibiru ovvero il dodicesimo componente del nostro sistema stellare il cui periodo di rotazione intorno al Sole è di 3600 anni indicato come uno Shar il cui significato è anno. –

Orbene, se uno Shar equivale ad un anno e se paragoniamo la nostra vita a quella degli Anunnaki, questi, per i popoli della Terra figurano come Immortali e, pertanto divinizzati dagli uomini di quel lontano tempo dove si aveva, come oggi, la certezza che il Vivere di un mortale significa, con matematica certezza, morire.
Non sappiamo quale possa essere stata la durata della vita degli Anunnaki, ma se interpretiamo le Sacre Scritture (la Torah) secondo questi concetti, molte cose possono cambiare circa la valutazione degli avvenimenti pre Diluvio come anche le manifestazioni megalitiche che troviamo disseminate sul nostro pianeta e tutte riferite agli equinozi e solstizi, come anche la successione di eventi che definiamo occasionali come miracoli (esclusi dalle Sacre Scritture) che però si verificano, strani personaggi, strani conflitti e tanti altri fenomeni che risultano fuori della logica corrente.
Dalle Sacre Scritture apprendiamo anche che, a seguito dell'unione degli esseri diversi con le femmine della Terra che diede origine ai Giganti (nuova razza di dimensioni superiori a quelle degli uomini dell'epoca), il Signore Creatore limitò la durata della vita a 120 anni.
Risulterebbe ben chiaro che questa limitazione è indicizzata a coloro che visitarono questa terra e non agli uomini terrestri che già erano di per se stessi limitati.
I versetti in questione, per questa ragione trovano una loro giustifica solo se si riferiscono proprio a queste presenze estranee alla Terra e, pertanto, i 120 anni, per noi significherebbero 3600x120 nostri anni lunari, tempo di vita massimo per gli Anunnaki post diluvio, ma che per noi sono equivalenti ad una eternità. -
Su questa base è possibile elaborare un principio di lavoro che terrebbe conto di un evento dubbio e molto discusso che riguarda la visita dei Magi descritti dal Vangelo di S. Matteo dove si parla di una stella che guidò costoro fino alla stalla dove era nato il Re dei Re.-
Sempre dalle Sacre Scritture (la Torah) si parla di “Figli di Dio” (la definizione Angeli è puramente arbitraria) che si unirono, ma una più corretta traduzione dall'Aramaico dovrebbe corrispondere a "Buona Compatibilità", con le figlie degli uomini dando origine a nuove generazioni (uomini che sarebbero stati potenti sulla terra) ed a Giganti. -/span>
Orbene se quanto ipotizzato in precedenza dovesse avvicinarsi ad una remota realtà, si giustificherebbero le costruzioni megalitiche senza alcuna iscrizione o incisioni rupestri perché questi esseri come anche i padri Anunnaki non avrebbero avuto bisogno di comunicare nel modo a noi noto in quanto il loro periodo vitale, riferito al nostro, non sarebbe servito sicuramente per una comunicazione distante nel tempo, perché ciò che per noi è un secolo o più, per questi esseri sarebbe stato solamente una frazione di ora; quindi, esisteva una condizione di mancanza di necessità di trasmettere nel tempo. -
Dei Giganti vi sono prove tangibili anche se i ritrovamenti europei (Europa settentrionale) non risultano ufficializzati mentre per alcuni ritrovamenti americani vi sono notizie in merito.

Questi esseri, per la durata della vita ipotizzata in precedenza e che riteniamo ancora come base di lavoro, avrebbero avuto la possibilità di conoscenze che per noi sono quasi impossibili da immaginare, ma che, sicuramente avranno impressionato i nostri antenati tanto da riconoscere in loro divinità specie poi se non potevano constatarne la morte in conseguenza della forte differenza di tempo vivibile. –
Come si è ipotizzato in precedenza, dall'unione di Anunnaki e femmine umane, oltre ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell'apporto genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando tecniche d'avanguardia per l'epoca e, successivamente comunità organizzate al cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi anche protetto e pilotato. -
La testimonianza dell'arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri mentre non esiste alcuna documentazione di ritorno di costoro al Pianeta d'origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi. -
Dovunque oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di Anunnaki e loro ibridi.
Se accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita, ma possiamo solo osservare le ricadute di certi fatti o eventi che anche oggi si verificano e che non trovano eloquenti riscontri logici come per esempio, i Miracoli come si è usi chiamarli, ma su questo argomento riteniamo aprire una nuova discussione dopo altre considerazioni ed ampliamento dell'argomento.
Ritornando al pianeta Nibiru ed alla sua reale esistenza di cui non dovrebbero esserci dubbi o nell’attesa che la scienza ufficiale comunichi gli ultimi rilevamenti astrofisici, in base ai ritrovamenti archeologici di alcuni Faraoni e dipinti ritrovati in alcune tombe egizie, per non parlare dei popoli del Sud America ed Asiatici, si nota una spiccata conoscenza dell’Astronomia e di particolari specifici come quelli del sistema stellare della costellazione di Orione.
E' molto probabile che questo pianeta del sistema solare abbia anche una seconda funzione, ovvero quella di navetta stellare che consenta l'avvicinamento a qualche pianeta di una delle stelle della costellazione avente anche esso un'orbita allungata come quella del nostro Nibiru. -
Questo probabile evento spiegherebbe le conoscenze Egizie circa quella costellazione e la mancanza di qualsiasi presenza di residuo umano nei sarcofagi delle tre piramidi principali e sepolture di Faraoni del periodo pre dinastico pur essendosi verificati i loro regni le cui prove sono tangibili dopo i ritrovamenti archeologici attuali.
Per quanto concerne i siti megalitici come Stonehenge dovrebbe essere facile capire che l'insieme dei massi così posti doveva servire ad individuare gli equinozi ed i Solstizi.
Il perché potrebbe essere in quanto proprio gli Equinozi ed i Solstizi rappresenterebbero l'unico elemento di riferimento tra il sistema Nibiru e quello terrestre e quindi l'elemento di paragone e calcolo per quegli esseri ibridi a conoscenza delle proprie origini, ma soggetti sempre più alle leggi fisiche e temporali del nostro pianeta.

In pratica, solo gli equinozi ed i Solstizi potevano stabilire un anello di congiunzione tra il tempo dei padri e le nuove condizioni di coloro che, sempre più diventavano Terrestri assoggettando la nuova forma vivente al metabolismo umano legato alla rotazione del nostro pianeta intorno al Sole.
Lo stesso dovrebbe essere per la Sfinge Egizia la cui datazione dovrebbe ricadere all'incirca verso l'anno 13000/12000 se non prima e che dovrebbe indicare la probabile collocazione nel cielo della costellazione propria di contatto del pianeta Nibiru con l'equivalente di altro sistema stellare.
Quanto stiamo proponendo è a livello di pura ipotesi confortata solamente da alcune osservazioni di documentazioni archeologiche che sembrano inspiegabili e da comportamenti umani che esulano dalla normale prassi di vita quotidiana, ma disponendo di opportune apparecchiature scientifiche e di un Laboratorio chimico di ricerca organica, sufficientemente attrezzato in grado di analizzare campioni di DNA, siamo sicuri che dal paragone delle analisi strutturali del DNA prelevato da reperti umani di epoca risalente al 13000/12.000 a. C. o antecedente con quello di alcuni popoli come gli Assiri, i Babilonesi, gli Egizi di epoca Pre dinastica e di popolazioni Nord europee e quello di esseri umani dell'Era Moderna, si individuerebbero diverse diversità strutturali che, tramite la recente mappatura del Genoma Umano, ci indicherebbero su quali funzioni genetiche sarà stato possibile e se esso lo è ancora oggi, un intervento estraneo che modifichi l'uomo in un ibrido apparentemente simile, ma diverso nei contenuti, dagli altri. -
Sulla base di queste congetture è ipotizzabile anche che proprio i Sumeri siano stati dei diretti discendenti dei primi ibridi perché proprio di loro si sa poco dell'origine mentre si è a conoscenza del modo di calcolo e della scrittura completa in tutte le sue parti di trasformazione fonica non riscontrabile in altre popolazioni dello stesso periodo.
In pratica, essi potrebbero essere un residuo sopravvissuto al cataclisma che va sotto il nome di Diluvio e, nello stesso tempo, essere stati testimoni di un successivo trasbordo di Anunnaki colonizzatori che usarono altre forme di sovrapposizione con il genere terrestre che esiste a tutt'oggi, ma che non siamo ancora in grado di identificare.
Forse alcuni passi biblici fanno riferimento a questi esseri chiamandoli "Figli di DIO" in modo generico e questo varrebbe anche per i testi riferiti al profeta Ezechiele.
Su questo argomento occorrerebbe una migliore lettura dei Testi del Mar Morto ed interpretare con maggiore accortezza, se già non fatto dagli Studiosi Israeliti e non divulgato quanto in essi contenuto .
Qualcosa emerge dal "Libro di Enok"e dal Documento di Damasco (Allegato n.1) , ma esso è praticamente sottratto alla lettura pubblica ad opera di caste religiose che ritengono pericoloso la divulgazione di taluni testi. –
E' molto probabile che al nuovo arrivo gli Anunnaki avessero trovato un nuovo genere umano, già formato ed in grado di ostacolarli nell'intento colonizzatore del nostro pianeta che prevedeva, forse, l'imposizione della loro volontà a tutto il genere umano .
Questo nuovo popolo potrebbe essere proprio Israele ovvero il "Vincitore".

29 ottobre 2007

La fucilazione del maresciallo D'auria


Per capirne di più ci siamo affidati alla trascrizione stenografica
della comunicazione al Parlamento e a "Pagine di Difesa" con un
risultato pressoché identico.

La percezione che ne abbiamo ricavato è quella di un pastone di
clamorosi depistaggi e di flagranti omissioni.

Il sospetto è che in ogni caso si tratti di un unico, maldestro,
tentativo di disinformazione dettato dall'esigenza di salvare
l'immagine dell'Italietta messaggera di "pace" in Afghanistan e
dell'inconsueto avventurismo (decisionista) del Presidente del
Consiglio che ha dato il via al blitz da New York, dopo un colloquio a
quattr'occhi con Karzai e Kalilzad.

A convincere il sempre problematico Prof "Titano", sembra che questa
volta siano state le pressioni del Segretario Generale Ban Ki Moon e
quelle dell'Ambasciatore USA al Palazzo di Vetro.

Le bufale propalate dai "media" sono partite dalla Toyota Corolla dove
sarebbero stati legati e imbavagliati Lorenzo D'Auria, l'altro
sottufficiale del Sismi e l'interprete afghano per arrivare al
presunto imbarco del plotone di Consubim sugli A 109 Mangusta.

Su "Repubblica" D'Avanzo contribuirà da par suo a rendere
ulteriormente inintelligibile il resto con un mix di tempi e
ricostruzioni ampiamente manipolate.

Per sapere che il Maresciallo del Sismi colpito gravemente alla testa
aveva prestato servizio nella Folgore, come il Sergente Marracino
(suicidato al Poligono Garibaldi di Nassiryia) del 185° RAO,
Reggimento di "eccellenza" da cui è spesso transitato personale per
il SISMI, si è dovuto aspettare, chissà perché, la sua morte.

Esaminando lo spazio del bagagliaio dello stesso modello di auto usata
da Calipari per la liberazione della Sgrena abbiamo trovato
problematico comprimerci un uomo, per un viaggio di trasferimento su
terreno fortemente accidentato, magari per conservare un briciolo di
sopravvivenza a un ostaggio prezioso, e valutato palesemente
insostenibile farcene stare 3 come si è voluto pervicacemente
accreditare.

Una ricostruzione confermata sia dal Ministro della Difesa Parisi sia
da tutti i giornali e tivvù, pubbliche e private.

L'autista che accompagnava il gruppo esplorante, stando ai resoconti,
sarebbe misteriosamente sfuggito alla cattura e al conflitto a fuoco.

Lo si è dato in una prima versione per rientrato al PRT di Herat e
successivamente per disperso, facendo intendere una sua presunta
collusione con la banda dei rapitori.

Anche in questo caso si tratta con tutta probabilità di una
ricostruzione finalizzata alla necessità di dare ai "liberatori" degli
italo-afghani, SBS e Consubim, un'immagine di operatività ad altissima
specializzazione.

Un morto, un ferito grave e due leggeri come risultato sul terreno
della liberazione di 4 ostaggi avrebbe potuto incrinare il mito
dell'efficienza militare delle truppe d'assalto di ISAF e di Enduring
Freedom e suggerire, in casi analoghi, la necessità di una trattativa
con i "terroristi" piuttosto che il ricorso alla forza, agli effetti
di ritorno del "fuoco amico".

Per l'uso degli elicotteri Agusta-Westland da parte degli Incursori
della Marina Militare poi si è addirittura entrati a vele spiegate nel
falso.

L'Amm. Branciforte, visto l'esito del blitz, ha fatto sapere a Palazzo
Chigi che d'ora in avanti, valutati i risultati, il metodo delle
"maniere forti" dovrà essere abbandonato anche alla luce di una
situazione sul terreno ampiamente compromessa per Nato e Usa nelle
province di confine col Pakistan. L'on Brutti al Copaco ha parlato di
un avvicinamento della guerriglia alle 4 provincie affidate al West
Rac a guida italiana di Herat.

L' 109 è un biposto da combattimento con 2 abitacoli separati, uno
per il pilota e uno per il navigatore-armiere. All'aereoporto
dell'"Italian Air Force" ne hanno in dotazione 3.

Lo Stato Maggiore del PRT sarebbe riuscito a infilarci, a quanto ci
hanno detto, fra andata e ritorno missione, 30 incursori del Varignano
con tanto di armi ed equipaggiamento.

Insomma, un bim-bum-bam da prestigiatori.

L'Afganistan è e rimane un osso particolarmente duro da far digerire
all'opinione pubblica del Bel Paese.

Dalla cartina pubblicata in data Venerdì 12 Ottobre sul giornalone
della Finegil ci sono tutte le "missioni italiane" all'estero con
tanti di scarponi impiegati sul terreno eccetto quelli che stazionano
ad Herat e a Kabul e i 300 che si apprestano a partire per il Darfur
con "asset privilegiati".

Ci sarà tempo per entrare nel linguaggio misterioso della Spectre e
dei suoi collaboratori ai "maccaroni" al Consiglio di Sicurezza:
l'esimio Vicepresidente del Consiglio e il suo tuttofare al Palazzo di
Vetro l'ambasciatore Spatafora.

Mancano invece i costi-missione semestrali e annui degli impegni
umanitari del Bel Paese all'estero.

Gli importi, parziali e totali, di finanziamento possono spaventare e
attirare critiche a cui è sempre più difficile replicare.

Specie quando l'"antipolitica" va alla grande e i Padroni delle
Ferriere cominciano a farsela addosso.

Passiamo ad altro di più serio.

Avevamo avanzato il dubbio, scrivendolo, che sul corpo di Lorenzo
D'Auria, per essere stato stabilizzato in un centro clinico di
Enduring Freedom, non sarebbero stati trovati proiettili ritenuti.

La dichiarazione del portavoce della NATO in Afghanistan che
attribuiva a terroristi patshun lo sparo dei colpi che avevano attinto
il Maresciallo Lorenzo D'Auria non lasciava alcun dubbio.

Non ci sarebbero né proiettili deformati né frammenti di calibro 5.56
degli M 16 di Consubim, né di 270 R delle SBS o di altre armi di
accompagnamento in calibro 7.62X 54 in dotazione alla NATO.

Gli AK 47 dei terroristi Taliban, come si sa, sputano 7,62x33. Roba
facilmente riconoscibile da quella NATO anche quando le camiciature si
deformano nell'impatto.

Ce lo suggeriva l'esperienza vissuta dal Capitano Roberto Punzo
dell'UNTSO colpito da schegge di granata alla colonna vertebrale in
Libano nel Luglio-Agosto 2006 a 40 km ad est di Naqura durante un
bombardamento di Tsahal.

L'ufficiale, che rimarrà inchiodato su una sedia a rotelle, sarà
prelevato da un Black Hawk e trasportato nell'ospedale di Rambam in
territorio israeliano per l'asportazione dei frammenti metallici e
"restituito" a Beirut, dopo l'intervento chirurgico, e da qui al Celio
dove rimarrà in cura nel Reparto Spinale 6 mesi.

È possibile che la "Toyota Corolla" e i pick-up siano rimasti dove
sono stati fermati dalle migliaia di proiettili proiettili sparati
(unicamente?) dalla SBS.

L'azione di fuoco è durata 4 minuti e 37 secondi. Almeno così si è
sostenuto. Un diluvio di piombo. Una fucilazione in abbondanza. E qui
si entra nel "giallo".

Bastano 2 Mangusta A 109, in scorta di protezione, un C 47 C e una
squadra di operatori del West Rac per trasportarne ad Herat la
carcassa e da lì imbarcarla su un C 130 J per farla arrivare nel giro
di meno di 8-10 ore a Ciampino.

Il Pm Franco Ionta potrebbe facilmente rendersi conto della
traiettoria, del tipo e del numero dei proiettili che hanno attinto il
bagagliaio dell'auto ancor prima di poter affidare una perizia
balistica ad un esperto del Tribunale di Roma e se ci sono tracce
organiche da cui ricavare la compatibilità con il DNA di D'Auria.
Tanto per essere certi della bontà della ricostruzione.

Non vorremmo sentirci dire tra qualche tempo che la Toyota Corolla è
sparita nel nulla o è stata imbottita di esplosivo e fatta detonare.
di Giancarlo Chetoni