11 settembre 2013

UNA CORRETTA SOLUZIONE COSTITUZIONALE PER B E PER IL GOVERNO?



L’art. 66 Cost. stabilisce che sono le camere a giudicare (sì, la Costituzione dice proprio: giudicare)  sull’eleggibilità e sull’incompatibilità ciascuna dei suoi propri membri. Questo tipo di giudizio si definisce “autodikìa” (autogiustizia) e si tratta di un vero e proprio giudizio, di un atto di applicazione del diritto oggettivo, non di un atto politico o legislativo.
La funzione di questa norma costituzionale, notoriamente, è quella di tutelare l’indipendenza delle camere nelle persone dei loro membri, quali espressioni dirette della volontà-sovranità popolare, contro la possibilità di ingerenze, condizionamenti, intimidazioni, arresti abusivi da parte di portatori del potere giudiziario, ossia di magistrati.
L’autodikìa è una deroga al principio di separazione dei poteri, secondo il quale il potere giudiziario deve essere esercitato dai giudici soltanto. Scrive Wikipedia alla voce autodichia: “la generalità delle costituzioni prevede l’autodichia del parlamento (ed eventualmente di altri organi costituzionali) in relazione a controversie riguardanti atti e attività che si svolgono al suo interno (i cosiddetti interna corporis), in modo da sottrarlo ad ingerenze di altri poteri dello Stato e salvaguardare così la sua indipendenza. In campo parlamentare, il principio di autodichia riguarda essenzialmente “il diritto del Parlamento di essere giudice delle controversie che riguardano i propri dipendenti”. La Corte costituzionale ha stabilito la legittimità di tale forma di giurisdizione, ritenendo che deroghe al divieto costituzionale di istituire giudici speciali (art. 102, 2º co. Cost.) sono ammissibili “nei confronti degli organi immediatamente partecipi del potere sovrano dello Stato, situati ai vertici dell’ordinamento, in posizione di assoluta autonomia ed indipendenza”.”

Di fronte a un caso come il caso B., l’art. 66 Cost. Comporta pertanto che il Senato non debba e non possa affatto recepire acriticamente (“rispettosamente”) la sentenza, ma che esso dovrà indagare e assicurarsi, ai fini suddetti,
-che le norme in questione non appaiano incostituzionali – nel qual caso il Senato dovrebbe rimetterle alla Corte Costituzionale per la sua valutazione;
-che effettivamente prescrivano la decadenza degli eletti e non solo l’incandidabilità di chi non è ancora eletto;
-che le norme stabilenti l’ineleggibilità, l’incandidabilità o la decadenza non abbiano carattere penale, perché in tal caso non potrebbero essere applicate a fatti anteriori al loro venire in essere;
-che i giudici che hanno condannato B. abbiano operato nel rispetto dei principi fondamentali di indipendenza e di neutralità (quindi devono valutare se le dichiarazioni del presidente della Corte dr Esposito rivelino pregiudizio od ostilità verso B.);
-che i detti giudici abbiano rispettato i diritti della difesa e del giusto processo (quindi che non gli abbiano, ad es., impedito di portare testimoni rilevanti a sua difesa, come egli sostiene);
-che i giudici abbiano motivato la condanna, e che non lo abbiano fatto in modo fittizio o con palesi forzature, tali da suggerire un intento persecutorio.
Solo se tutti questi punti saranno soddisfatti, il Senato potrà legittimamentedichiarare decaduto B. Si noti come, con rare eccezioni, i suoi avversari politici disconoscano la doverosità delle verifiche suddette.
Naturalmente, nel fare queste valutazioni, la giunta e poi il Senato devono tener conto anche del fatto che B. ha subito un altissimo numero di indagini penali da quando è in politica, e indagare se vi sia il fumus di una strategia politico-giudiziaria contro di lui.
Dovranno anche tener conto di fattori generali, ossia:
-dell’alto grado di partiticizzazione dei magistrati in Italia, paese in cui, senza che nessuna istituzione di garanzia reagisca, molti magistrati dichiarano pubblicamente e liberamente di coordinare le loro azioni e il loro uso di poteri giudiziari a fini politici e ideologici; sicché il grado-base di probabilità di uso improprio dello strumento giudiziario è elevato;
-della bassissima qualità media della giustizia italiana, che si colloca a livello di Africa nera (157° posto al mondo) e che viene continuamente condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione delle regole del giusto processo.
In tutto questo procedimento, o processus judicii, a B. deve essere dato modo di difendersi portando prove, ad esempio, dell’intendo persecutorio o della non-neutralità dei suoi giudici.

di Marco Della Luna

10 settembre 2013

Chi ha convenienza a nuove elezioni?

Si sente ancora l'aria delle elezioni anticipate, è dappertutto, anche nel Pd.
Berlusconi ne ha bisogno e, inoltre, pensa di vincerle.
Anche Grillo le vuole. Anche lui pensa di vincerle.
Il Pd, invece, è in un cul de sac: deve votare la decadenza di Berlusconi, pur sapendo che ciò provocherà la caduta del governo...
... Ma gli italiani non hanno niente da perdere, oltre quest'inutile Letta non è possibile niente di peggio...
E' rimasto solo il partito di Repubblica a tesserne lodi e meriti, ma quello è sempre stato dalla parte sbagliata, anche quando aveva ragione, sicché i buoni voti di Scalfari e Mauro suonano come il peggiore dei vaticinii possibili per il futuro di questo piccolo primo ministro, inutilmente giovane e promettente...
Le elezioni si avvicinano e ricomincia la campagne elettorale, la caccia al voto... ognuno intento a screditare l'altro, piuttosto che accreditar se stesso... Criticare, in questo paese di parolai perennemente impegnati a discettare sul vuoto delle loro opinioni cangianti, risulta molto più facile che fare...
Stavolta, però, il nemico da abbattere è il M5S... gli altri due (Pd e Pdl) non gradiscono interferenze nei loro affari che, per carità, saranno pure leciti e legittimi, ma hanno portato il paese alla rovina. E questo lo capiscono anche i bambini scimuniti.
Più che la vittoria dell'altro, i due temono grandemente la vittoria di Grillo... Sarebbe la loro fine e quella dei loro scherani.
Sicché tutti a sparargli contro... con cartucce di vario calibro... da postazioni diverse.
L'obiettivo?
Ritornare al solito tranquillizzante schema: di la il magnate, pedofilo, corrotto e screditato... e di qua i comunisti.
La stessa musica degli ultimi vent'anni che Grillo vorrebbe poter cambiare... Per questo gli sparano tutti addosso...
Hanno detto che il movimento 5 stelle è stato il risultato della disaffezione degli italiani verso la politica... il frutto amaro della protesta, destinato a marcire ed avvizzire nel tempo in cui i frutti marciscono ed avvizziscono...
Hanno voluto, anche stavolta, dire agli italiani che tutto resterà com'era, anche dopo Grillo ed i grillini...
Il M5S è stato dipinto come un movimento qualunquista di protesta, i cui elettori appartengono alle classi meno istruite della società; disadattati senza arte ne parte... Come a dire a chi l'ha votato: "ti sei associato al voto degli ignoranti"...
Eppure nel recente libro "Un salto nel voto" di Ilvo Diamanti (uno dei massimi politologi italiani), la segmentazione degli elettori per partito, fornisce un'immagine completamente diversa:
Livello d'istruzione degli elettori dei vari partiti  
 BassoMedioAltoTotale Da 1 a 9
Pd36,7%23,4%24,1%25,4% 4,4
Pdl23,7%25,7%17,4%17,7% 4,6
M5S15,5%28,3%25,9%25,3% 5,6
Gli elettori del M5S sono, di gran lunga, i più istruiti... e quelli del Pd sono i meno istruiti (il Pdl è solo leggermente meglio)...
Pd e Pdl, dunque, raccolgono il voto degli italiani meno "colti"... e, però, accusano il M5S di essere ciò che loro sono...
Non è straordinariamente italiano?
Non solo... osservate la tabella sotto...
Percentuale elettori per fascia d'età     
 18-2930-4445-5455-64oltre 65Totale Età media
Pd17,1%14,8%23,6%31,7%37,0%25,4% 53,8
Pdl13,4%23,8%20,5%17,7%26,6%21,6% 50,9
M5S31,6%36,2%30,6%25,3%9,0%25,6% 43,4
Gli elettori del M5S sono, mediamente, i più giovani (oltre 10 anni in meno di quelli del Pd e oltre 7 in meno del Pdl) e, quindi, rappresentano il "futuro" di questo paese... mentre gli altri due partiti raccolgono il voto dei più anziani...
Pd e Pdl, dunque, sono votati dagli italiani meno istruiti e più vecchi...
Dove, quindi, sta la parte migliore dell'Italia: con quei due partiti di "inciucioni" che hanno rovinato il paese, oppure con il nuovo M5S che si propone come la soluzione?
Stiamo esaminando numeri e fatti... lasciando da parte le opinioni da Bar Mokambo...
Che proiezione possiamo fare a 10 da oggi, quando molti elettori che oggi hanno più di 65 anni non voteranno più?
Percentuale elettori per fascia d'età        
 18-2930-4445-5455-64oltre 65Totale Età media Previsione a 10 anni 
Pd17,1%14,8%23,6%31,7%37,0%25,4% 53,8 23,1% 
Pdl13,4%23,8%20,5%17,7%26,6%21,6% 50,9 20,6% 
M5S31,6%36,2%30,6%25,3%9,0%25,6% 43,4 28,9% 
Il M5S che ha gli elettori più giovani guadagnerà oltre 3 punti, mentre gli altri partiti (che hanno gli elettori più vecchi) arretreranno... E non è un'opinione, ma matematica...
Non solo: se gli elettori del M5S sono di gran lunga i più istruiti e quelli degli altri partiti i meno colti (non è un'offesa per nessuno, ma la semplice constatazione dei risultati elettorali) chi è destinato a guadagnare altri consensi in un paese che ha bisogno di diventare sempre più istruito per reggere la concorrenza dei nuovi paesi emergenti?
Capite cosa sto dicendo?
Pd e Pdl sanno che la loro stella sta tramontando e, invece di aprirsi ai nuovi bisogno dell'Italia, cercano di "svilire" l'immagine dell'unico movimento politico che può traghettare il paese oltre le secche in cui quei due l'hanno condotto...
Accetto le critiche di tutti coloro che vorranno criticarmi... purché siano motivate da numeri e fatti che smentiscano quelli qui presentati... Non accetto le opinioni ad minchiam...
Quelle le lascio a chi, d'abitudine, non capisce neanche le stesse cose che lui dice...

di G. Migliorino

25 agosto 2013

Destra e sinistra sono due punti nello spazio sociale dai quali passa un solo retto, il nostro




Il gabinetto Letta è la continuazione di quello Monti con altri dementi o delinquenti. Fate voi che tanto una opzione non esclude l’altra e tutte e due fanno una certezza.
I sistemi per percuotere la popolazione sono stati edulcorati ma le finalità e i principi guida non sono mutati: occorre fare dell’Italia un’appendice geografica, priva di peso internazionale e di forza decisionale, a disposizione delle potenze occidentali e dei loro disegni mondiali.
Persino i partiti che lo sostengono sono gli stessi di ieri, anche se più deviati e sbandati di prima, così come intonsa persiste quella suprema volontà quirinalizia che ha sancito la nascita e la sussistenza di questo e di quell’altro esecutivo, beffandosi della fantomatica democrazia, del voto degli elettori e della tanto declamata sacralità costituzionale.
E’ ormai una corsa ad ostacoli per raggiungere un equilibrio centrista dopo l’esaurimento di una lunga fase di personalismo, pro e contro Berlusconi, che ha sfilacciato il tessuto connettivo della società italiana portandoci sull’orlo dell’abisso, una metafora usurata per segnalare l’assenza di segni vitali della Penisola. Adesso, pretenderebbero di chiudere il buco nero ideologico che hanno alimentato per decenni e che rischia di risucchiarli tutti con una mera manovra di palazzo studiata a tavolino tra filibustieri e farabutti di Stato. Vent’anni di surrogazione della politica con moralismo, oltranzismo etico, ubbie democraticistiche, servilismo volontario alla causa europeistica e atlantica, spettacolarizzazione televisiva,  vuotezza di contenuti programmatici, assenza di visione globale, incapacità ed incompetenza organizzativa non possono essere nascosti sotto il tappeto.
Da tempo sosteniamo che destra e sinistra sono due sfumature della stessa presa per i fondelli,  due punti nello spazio sociale dai quali passa un solo retto, il nostro.  Non c’è più dubbio che sia così, tanto che costoro non hanno timore di allearsi alla luce del sole – pur costruendosi intorno fossati di distinzioni fantasmagoriche e muretti di differenziazioni evanescenti – inaugurando compagini allargate di servizio al Paese, che provano a completare il servizio ai nostri danni. Si tratta di accelerare sulla svendita dei tesori pubblici che passa, necessariamente, da un’ulteriore debilitazione della sovranità nazionale e dalla dismissione della sua dignità deliberativa.

Diluendo le decisioni, smontando pezzo per pezzo le strutture industriali della nazione, delegando all’esterno i propri doveri e abusando dei loro diritti, annunciando salassi economici per legittimare più modeste ma ripetute ferite allo Stato sociale, in maniera da garantirsi un dissanguamento lento e costante, sperano di guadagnare tempo per la propria sopravvivenza e ugualmente raggiungere quei risultati devastanti che sono stati imposti dai loro padroni internazionali.

Per dimostrarvi che questa tattica di terrorismo psicologico sulla popolazione è sempre in atto riporto una notizia fresca fresca. Vogliono ancora impoverirci mettendo mano alle pensioni. Quest’ennesimo annuncio sconvolgente, dopo aver concretizzato una delle riforme più severe d’Europa sulla previdenza sociale, serve a spaventare il volgo, a dissimulare una fucilata al petto per rendere più accettabile un’altra gambizzazione. Naturalmente, stanno cercando di giustificare l’operazione ricorrendo ai sempiterni stratagemmi che fanno andare in brodo di giuggiole gli azionisti dell’equità sociale e i missionari del livellamento censuale. In pratica, propongono di alzare le pensioni minime a 750 euro creando un fondo comune per l’equità previdenziale alimentato da chi percepisce pensioni elevate MA ANCHE DAI CONTRIBUTI VERSATI DAI LAVORATORI.  E’ palesemente una trappola per succhiarci altra linfa. Se ne sta occupando il pluripensionato aureo Giuliano Amato, un impunito della Prima Repubblica che dopo averci regalato l’euro vorrebbe costringerci alla neuro.
Nonostante la morfina di fiducia che di tanto in tanto viene iniettata in una collettività depressa e repressa come la nostra, sparando dati a casaccio su una impossibile ripresa del Belpaese (la quale non è più tanto impedita da una generale  congiuntura sfavorevole essendo, soprattutto, il risultato diretto di una congiura antinazionale) la loro azione liquidatoria del benessere pubblico non conosce sosta. Del resto, non hanno alternative, o recitano la commedia fino in fondo oppure rischiano di finire davanti ai plotoni di esecuzione della Storia. Non ci sarà però sempre uno spread a salvarli e man mano che la situazione si farà più grave la loro fantasia apparirà per quel che realmente è: un raggiro ai danni della comunità.
Al pari, se sperano di coprire quattro lustri di malgoverno, equamente suddivisi tra cdx e csx (almeno nelle volte che si sono avvicendati al potere), riproponendo un intruglio di moderatismo, solidarismo interclassista e interraziale, senso di responsabilità, dottorismo bocconiano, supremazia dirittocivilistica ed altre amenità del genere, a fronte di una disperazione e depauperazione collettiva inarrestabile, il palcoscenico sotto i loro piedi finirà per incendiarsi svelando gli sporchi giochetti dietro le quinte. Speriamo che accada presto ma non dobbiamo illuderci. Senza una scintilla sapientemente alimentata proseguiranno le docce fredde. O ci armiamo di volontà politica critica e implacabile contro i traditori antinazionali o ci attrezziamo per il peggio che non potremo comunque evitare. Il disastro incombe ed il tempo stringe.
di Gianni Petrosillo

11 settembre 2013

UNA CORRETTA SOLUZIONE COSTITUZIONALE PER B E PER IL GOVERNO?



L’art. 66 Cost. stabilisce che sono le camere a giudicare (sì, la Costituzione dice proprio: giudicare)  sull’eleggibilità e sull’incompatibilità ciascuna dei suoi propri membri. Questo tipo di giudizio si definisce “autodikìa” (autogiustizia) e si tratta di un vero e proprio giudizio, di un atto di applicazione del diritto oggettivo, non di un atto politico o legislativo.
La funzione di questa norma costituzionale, notoriamente, è quella di tutelare l’indipendenza delle camere nelle persone dei loro membri, quali espressioni dirette della volontà-sovranità popolare, contro la possibilità di ingerenze, condizionamenti, intimidazioni, arresti abusivi da parte di portatori del potere giudiziario, ossia di magistrati.
L’autodikìa è una deroga al principio di separazione dei poteri, secondo il quale il potere giudiziario deve essere esercitato dai giudici soltanto. Scrive Wikipedia alla voce autodichia: “la generalità delle costituzioni prevede l’autodichia del parlamento (ed eventualmente di altri organi costituzionali) in relazione a controversie riguardanti atti e attività che si svolgono al suo interno (i cosiddetti interna corporis), in modo da sottrarlo ad ingerenze di altri poteri dello Stato e salvaguardare così la sua indipendenza. In campo parlamentare, il principio di autodichia riguarda essenzialmente “il diritto del Parlamento di essere giudice delle controversie che riguardano i propri dipendenti”. La Corte costituzionale ha stabilito la legittimità di tale forma di giurisdizione, ritenendo che deroghe al divieto costituzionale di istituire giudici speciali (art. 102, 2º co. Cost.) sono ammissibili “nei confronti degli organi immediatamente partecipi del potere sovrano dello Stato, situati ai vertici dell’ordinamento, in posizione di assoluta autonomia ed indipendenza”.”

Di fronte a un caso come il caso B., l’art. 66 Cost. Comporta pertanto che il Senato non debba e non possa affatto recepire acriticamente (“rispettosamente”) la sentenza, ma che esso dovrà indagare e assicurarsi, ai fini suddetti,
-che le norme in questione non appaiano incostituzionali – nel qual caso il Senato dovrebbe rimetterle alla Corte Costituzionale per la sua valutazione;
-che effettivamente prescrivano la decadenza degli eletti e non solo l’incandidabilità di chi non è ancora eletto;
-che le norme stabilenti l’ineleggibilità, l’incandidabilità o la decadenza non abbiano carattere penale, perché in tal caso non potrebbero essere applicate a fatti anteriori al loro venire in essere;
-che i giudici che hanno condannato B. abbiano operato nel rispetto dei principi fondamentali di indipendenza e di neutralità (quindi devono valutare se le dichiarazioni del presidente della Corte dr Esposito rivelino pregiudizio od ostilità verso B.);
-che i detti giudici abbiano rispettato i diritti della difesa e del giusto processo (quindi che non gli abbiano, ad es., impedito di portare testimoni rilevanti a sua difesa, come egli sostiene);
-che i giudici abbiano motivato la condanna, e che non lo abbiano fatto in modo fittizio o con palesi forzature, tali da suggerire un intento persecutorio.
Solo se tutti questi punti saranno soddisfatti, il Senato potrà legittimamentedichiarare decaduto B. Si noti come, con rare eccezioni, i suoi avversari politici disconoscano la doverosità delle verifiche suddette.
Naturalmente, nel fare queste valutazioni, la giunta e poi il Senato devono tener conto anche del fatto che B. ha subito un altissimo numero di indagini penali da quando è in politica, e indagare se vi sia il fumus di una strategia politico-giudiziaria contro di lui.
Dovranno anche tener conto di fattori generali, ossia:
-dell’alto grado di partiticizzazione dei magistrati in Italia, paese in cui, senza che nessuna istituzione di garanzia reagisca, molti magistrati dichiarano pubblicamente e liberamente di coordinare le loro azioni e il loro uso di poteri giudiziari a fini politici e ideologici; sicché il grado-base di probabilità di uso improprio dello strumento giudiziario è elevato;
-della bassissima qualità media della giustizia italiana, che si colloca a livello di Africa nera (157° posto al mondo) e che viene continuamente condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione delle regole del giusto processo.
In tutto questo procedimento, o processus judicii, a B. deve essere dato modo di difendersi portando prove, ad esempio, dell’intendo persecutorio o della non-neutralità dei suoi giudici.

di Marco Della Luna

10 settembre 2013

Chi ha convenienza a nuove elezioni?

Si sente ancora l'aria delle elezioni anticipate, è dappertutto, anche nel Pd.
Berlusconi ne ha bisogno e, inoltre, pensa di vincerle.
Anche Grillo le vuole. Anche lui pensa di vincerle.
Il Pd, invece, è in un cul de sac: deve votare la decadenza di Berlusconi, pur sapendo che ciò provocherà la caduta del governo...
... Ma gli italiani non hanno niente da perdere, oltre quest'inutile Letta non è possibile niente di peggio...
E' rimasto solo il partito di Repubblica a tesserne lodi e meriti, ma quello è sempre stato dalla parte sbagliata, anche quando aveva ragione, sicché i buoni voti di Scalfari e Mauro suonano come il peggiore dei vaticinii possibili per il futuro di questo piccolo primo ministro, inutilmente giovane e promettente...
Le elezioni si avvicinano e ricomincia la campagne elettorale, la caccia al voto... ognuno intento a screditare l'altro, piuttosto che accreditar se stesso... Criticare, in questo paese di parolai perennemente impegnati a discettare sul vuoto delle loro opinioni cangianti, risulta molto più facile che fare...
Stavolta, però, il nemico da abbattere è il M5S... gli altri due (Pd e Pdl) non gradiscono interferenze nei loro affari che, per carità, saranno pure leciti e legittimi, ma hanno portato il paese alla rovina. E questo lo capiscono anche i bambini scimuniti.
Più che la vittoria dell'altro, i due temono grandemente la vittoria di Grillo... Sarebbe la loro fine e quella dei loro scherani.
Sicché tutti a sparargli contro... con cartucce di vario calibro... da postazioni diverse.
L'obiettivo?
Ritornare al solito tranquillizzante schema: di la il magnate, pedofilo, corrotto e screditato... e di qua i comunisti.
La stessa musica degli ultimi vent'anni che Grillo vorrebbe poter cambiare... Per questo gli sparano tutti addosso...
Hanno detto che il movimento 5 stelle è stato il risultato della disaffezione degli italiani verso la politica... il frutto amaro della protesta, destinato a marcire ed avvizzire nel tempo in cui i frutti marciscono ed avvizziscono...
Hanno voluto, anche stavolta, dire agli italiani che tutto resterà com'era, anche dopo Grillo ed i grillini...
Il M5S è stato dipinto come un movimento qualunquista di protesta, i cui elettori appartengono alle classi meno istruite della società; disadattati senza arte ne parte... Come a dire a chi l'ha votato: "ti sei associato al voto degli ignoranti"...
Eppure nel recente libro "Un salto nel voto" di Ilvo Diamanti (uno dei massimi politologi italiani), la segmentazione degli elettori per partito, fornisce un'immagine completamente diversa:
Livello d'istruzione degli elettori dei vari partiti  
 BassoMedioAltoTotale Da 1 a 9
Pd36,7%23,4%24,1%25,4% 4,4
Pdl23,7%25,7%17,4%17,7% 4,6
M5S15,5%28,3%25,9%25,3% 5,6
Gli elettori del M5S sono, di gran lunga, i più istruiti... e quelli del Pd sono i meno istruiti (il Pdl è solo leggermente meglio)...
Pd e Pdl, dunque, raccolgono il voto degli italiani meno "colti"... e, però, accusano il M5S di essere ciò che loro sono...
Non è straordinariamente italiano?
Non solo... osservate la tabella sotto...
Percentuale elettori per fascia d'età     
 18-2930-4445-5455-64oltre 65Totale Età media
Pd17,1%14,8%23,6%31,7%37,0%25,4% 53,8
Pdl13,4%23,8%20,5%17,7%26,6%21,6% 50,9
M5S31,6%36,2%30,6%25,3%9,0%25,6% 43,4
Gli elettori del M5S sono, mediamente, i più giovani (oltre 10 anni in meno di quelli del Pd e oltre 7 in meno del Pdl) e, quindi, rappresentano il "futuro" di questo paese... mentre gli altri due partiti raccolgono il voto dei più anziani...
Pd e Pdl, dunque, sono votati dagli italiani meno istruiti e più vecchi...
Dove, quindi, sta la parte migliore dell'Italia: con quei due partiti di "inciucioni" che hanno rovinato il paese, oppure con il nuovo M5S che si propone come la soluzione?
Stiamo esaminando numeri e fatti... lasciando da parte le opinioni da Bar Mokambo...
Che proiezione possiamo fare a 10 da oggi, quando molti elettori che oggi hanno più di 65 anni non voteranno più?
Percentuale elettori per fascia d'età        
 18-2930-4445-5455-64oltre 65Totale Età media Previsione a 10 anni 
Pd17,1%14,8%23,6%31,7%37,0%25,4% 53,8 23,1% 
Pdl13,4%23,8%20,5%17,7%26,6%21,6% 50,9 20,6% 
M5S31,6%36,2%30,6%25,3%9,0%25,6% 43,4 28,9% 
Il M5S che ha gli elettori più giovani guadagnerà oltre 3 punti, mentre gli altri partiti (che hanno gli elettori più vecchi) arretreranno... E non è un'opinione, ma matematica...
Non solo: se gli elettori del M5S sono di gran lunga i più istruiti e quelli degli altri partiti i meno colti (non è un'offesa per nessuno, ma la semplice constatazione dei risultati elettorali) chi è destinato a guadagnare altri consensi in un paese che ha bisogno di diventare sempre più istruito per reggere la concorrenza dei nuovi paesi emergenti?
Capite cosa sto dicendo?
Pd e Pdl sanno che la loro stella sta tramontando e, invece di aprirsi ai nuovi bisogno dell'Italia, cercano di "svilire" l'immagine dell'unico movimento politico che può traghettare il paese oltre le secche in cui quei due l'hanno condotto...
Accetto le critiche di tutti coloro che vorranno criticarmi... purché siano motivate da numeri e fatti che smentiscano quelli qui presentati... Non accetto le opinioni ad minchiam...
Quelle le lascio a chi, d'abitudine, non capisce neanche le stesse cose che lui dice...

di G. Migliorino

25 agosto 2013

Destra e sinistra sono due punti nello spazio sociale dai quali passa un solo retto, il nostro




Il gabinetto Letta è la continuazione di quello Monti con altri dementi o delinquenti. Fate voi che tanto una opzione non esclude l’altra e tutte e due fanno una certezza.
I sistemi per percuotere la popolazione sono stati edulcorati ma le finalità e i principi guida non sono mutati: occorre fare dell’Italia un’appendice geografica, priva di peso internazionale e di forza decisionale, a disposizione delle potenze occidentali e dei loro disegni mondiali.
Persino i partiti che lo sostengono sono gli stessi di ieri, anche se più deviati e sbandati di prima, così come intonsa persiste quella suprema volontà quirinalizia che ha sancito la nascita e la sussistenza di questo e di quell’altro esecutivo, beffandosi della fantomatica democrazia, del voto degli elettori e della tanto declamata sacralità costituzionale.
E’ ormai una corsa ad ostacoli per raggiungere un equilibrio centrista dopo l’esaurimento di una lunga fase di personalismo, pro e contro Berlusconi, che ha sfilacciato il tessuto connettivo della società italiana portandoci sull’orlo dell’abisso, una metafora usurata per segnalare l’assenza di segni vitali della Penisola. Adesso, pretenderebbero di chiudere il buco nero ideologico che hanno alimentato per decenni e che rischia di risucchiarli tutti con una mera manovra di palazzo studiata a tavolino tra filibustieri e farabutti di Stato. Vent’anni di surrogazione della politica con moralismo, oltranzismo etico, ubbie democraticistiche, servilismo volontario alla causa europeistica e atlantica, spettacolarizzazione televisiva,  vuotezza di contenuti programmatici, assenza di visione globale, incapacità ed incompetenza organizzativa non possono essere nascosti sotto il tappeto.
Da tempo sosteniamo che destra e sinistra sono due sfumature della stessa presa per i fondelli,  due punti nello spazio sociale dai quali passa un solo retto, il nostro.  Non c’è più dubbio che sia così, tanto che costoro non hanno timore di allearsi alla luce del sole – pur costruendosi intorno fossati di distinzioni fantasmagoriche e muretti di differenziazioni evanescenti – inaugurando compagini allargate di servizio al Paese, che provano a completare il servizio ai nostri danni. Si tratta di accelerare sulla svendita dei tesori pubblici che passa, necessariamente, da un’ulteriore debilitazione della sovranità nazionale e dalla dismissione della sua dignità deliberativa.

Diluendo le decisioni, smontando pezzo per pezzo le strutture industriali della nazione, delegando all’esterno i propri doveri e abusando dei loro diritti, annunciando salassi economici per legittimare più modeste ma ripetute ferite allo Stato sociale, in maniera da garantirsi un dissanguamento lento e costante, sperano di guadagnare tempo per la propria sopravvivenza e ugualmente raggiungere quei risultati devastanti che sono stati imposti dai loro padroni internazionali.

Per dimostrarvi che questa tattica di terrorismo psicologico sulla popolazione è sempre in atto riporto una notizia fresca fresca. Vogliono ancora impoverirci mettendo mano alle pensioni. Quest’ennesimo annuncio sconvolgente, dopo aver concretizzato una delle riforme più severe d’Europa sulla previdenza sociale, serve a spaventare il volgo, a dissimulare una fucilata al petto per rendere più accettabile un’altra gambizzazione. Naturalmente, stanno cercando di giustificare l’operazione ricorrendo ai sempiterni stratagemmi che fanno andare in brodo di giuggiole gli azionisti dell’equità sociale e i missionari del livellamento censuale. In pratica, propongono di alzare le pensioni minime a 750 euro creando un fondo comune per l’equità previdenziale alimentato da chi percepisce pensioni elevate MA ANCHE DAI CONTRIBUTI VERSATI DAI LAVORATORI.  E’ palesemente una trappola per succhiarci altra linfa. Se ne sta occupando il pluripensionato aureo Giuliano Amato, un impunito della Prima Repubblica che dopo averci regalato l’euro vorrebbe costringerci alla neuro.
Nonostante la morfina di fiducia che di tanto in tanto viene iniettata in una collettività depressa e repressa come la nostra, sparando dati a casaccio su una impossibile ripresa del Belpaese (la quale non è più tanto impedita da una generale  congiuntura sfavorevole essendo, soprattutto, il risultato diretto di una congiura antinazionale) la loro azione liquidatoria del benessere pubblico non conosce sosta. Del resto, non hanno alternative, o recitano la commedia fino in fondo oppure rischiano di finire davanti ai plotoni di esecuzione della Storia. Non ci sarà però sempre uno spread a salvarli e man mano che la situazione si farà più grave la loro fantasia apparirà per quel che realmente è: un raggiro ai danni della comunità.
Al pari, se sperano di coprire quattro lustri di malgoverno, equamente suddivisi tra cdx e csx (almeno nelle volte che si sono avvicendati al potere), riproponendo un intruglio di moderatismo, solidarismo interclassista e interraziale, senso di responsabilità, dottorismo bocconiano, supremazia dirittocivilistica ed altre amenità del genere, a fronte di una disperazione e depauperazione collettiva inarrestabile, il palcoscenico sotto i loro piedi finirà per incendiarsi svelando gli sporchi giochetti dietro le quinte. Speriamo che accada presto ma non dobbiamo illuderci. Senza una scintilla sapientemente alimentata proseguiranno le docce fredde. O ci armiamo di volontà politica critica e implacabile contro i traditori antinazionali o ci attrezziamo per il peggio che non potremo comunque evitare. Il disastro incombe ed il tempo stringe.
di Gianni Petrosillo