21 settembre 2007

Usigrai: Sul caso Grillo "teniamo famiglia"


In risposta alle accuse di Grillo e della Guzzanti.

di Usigrai
Il “ciclone Grillo” è il fenomeno del momento. Dal blog alla piazza, dalla piazza a televisioni e giornali è tutto un rincorrersi di insulti e analisi, espressioni di malessere e “vaffa” collettivi, critiche più o meno argomentate e repliche ormai scontate. Tv e giornali si accorgono del blog, il blog mette sotto accusa politica e informazione; i politici si chiedono dove sta Grillo, Grillo rovescia la sua oratoria sul che fa e non fa la politica e sui silenzi di un’informazione giudicata servile. Che ogni tanto siano utili gli scossoni può essere, ma che tutto e tutti siano degni di un “vaffa” rischia di diventare soltanto la brutta replica dello spettacolo del giorno prima. Si può giudicare discutibile l’opinione del direttore del Tg2, Mauro Mazza, su possibili derive violente di un’oratoria troppo accesa, ma certo le parole e il tono minaccioso e volgare della replica non aiutano a dimostrare il contrario.

In “Anno Zero” che ha offerto un quadro ampio e completo del fenomeno, Sabina Guzzanti ha “affondato” sull’informazione del Tg1, passata, presente e futura come se tutto fosse sempre uguale e pessimo, e sui giornalisti della Rai che dovrebbero lasciare il posto a “giornalisti veri”. Quali? In Rai ci sono giornalisti che tutti i giorni informano i cittadini sui grandi fatti del mondo, come sulla cronaca locale, al Tg1 come nella più piccola sede regionale. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato si battono da anni per una Rai autonoma dalla “partitocrazia”, concentrata sull’informazione da “Servizio Pubblico”, libera dai citati e giustamente criticati “pastoncini” politici. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato lavorano per la stabilizzazione dei colleghi precari… Cosa sono, giornalisti finti? Cosa dovrebbero fare, darsi un “vaffa” da soli per alimentare una catarsi collettiva e accontentare la Guzzanti? Lavorare quotidianamente per il futuro può essere meno popolare e coinvolgente di un “ciclone” che avvolge una piazza in una serata di Settembre, ma è una strada, un percorso da seguire con qualche “vaffa” in meno e qualche risultato in più.

I giornalisti, quelli televisivi, si giustificano, "teniamo famiglia", sono gli editori o direttori di rete che gestiscono le informazioni, noi solo manodopera di basso livello. Non c'è che dire ... se, cambiasse registro noi come "giullari" canteremo la vera gloria. La forza del quarto potere dov'è?
Nel paese delle menzogne di stato, ogni coraggioso è un eroe da sacrificare. Mentre Giovanbattista Vico e Benedetto XV ricordano la storia, noi dimentichiamo facilmente chi costruisce menzogne per scopi personali. Fino a quando?

Se non è possibile cambiare la realtà esistente cambia il metodo che rende la realtà obsoleta.

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21 settembre 2007

Usigrai: Sul caso Grillo "teniamo famiglia"


In risposta alle accuse di Grillo e della Guzzanti.

di Usigrai
Il “ciclone Grillo” è il fenomeno del momento. Dal blog alla piazza, dalla piazza a televisioni e giornali è tutto un rincorrersi di insulti e analisi, espressioni di malessere e “vaffa” collettivi, critiche più o meno argomentate e repliche ormai scontate. Tv e giornali si accorgono del blog, il blog mette sotto accusa politica e informazione; i politici si chiedono dove sta Grillo, Grillo rovescia la sua oratoria sul che fa e non fa la politica e sui silenzi di un’informazione giudicata servile. Che ogni tanto siano utili gli scossoni può essere, ma che tutto e tutti siano degni di un “vaffa” rischia di diventare soltanto la brutta replica dello spettacolo del giorno prima. Si può giudicare discutibile l’opinione del direttore del Tg2, Mauro Mazza, su possibili derive violente di un’oratoria troppo accesa, ma certo le parole e il tono minaccioso e volgare della replica non aiutano a dimostrare il contrario.

In “Anno Zero” che ha offerto un quadro ampio e completo del fenomeno, Sabina Guzzanti ha “affondato” sull’informazione del Tg1, passata, presente e futura come se tutto fosse sempre uguale e pessimo, e sui giornalisti della Rai che dovrebbero lasciare il posto a “giornalisti veri”. Quali? In Rai ci sono giornalisti che tutti i giorni informano i cittadini sui grandi fatti del mondo, come sulla cronaca locale, al Tg1 come nella più piccola sede regionale. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato si battono da anni per una Rai autonoma dalla “partitocrazia”, concentrata sull’informazione da “Servizio Pubblico”, libera dai citati e giustamente criticati “pastoncini” politici. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato lavorano per la stabilizzazione dei colleghi precari… Cosa sono, giornalisti finti? Cosa dovrebbero fare, darsi un “vaffa” da soli per alimentare una catarsi collettiva e accontentare la Guzzanti? Lavorare quotidianamente per il futuro può essere meno popolare e coinvolgente di un “ciclone” che avvolge una piazza in una serata di Settembre, ma è una strada, un percorso da seguire con qualche “vaffa” in meno e qualche risultato in più.

I giornalisti, quelli televisivi, si giustificano, "teniamo famiglia", sono gli editori o direttori di rete che gestiscono le informazioni, noi solo manodopera di basso livello. Non c'è che dire ... se, cambiasse registro noi come "giullari" canteremo la vera gloria. La forza del quarto potere dov'è?
Nel paese delle menzogne di stato, ogni coraggioso è un eroe da sacrificare. Mentre Giovanbattista Vico e Benedetto XV ricordano la storia, noi dimentichiamo facilmente chi costruisce menzogne per scopi personali. Fino a quando?

Se non è possibile cambiare la realtà esistente cambia il metodo che rende la realtà obsoleta.

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