14 marzo 2008

I furbetti del Parlamento



Dopo i vari scandali e rinvii a giudizio dei furbetti che sfruttando le maglie della legalità e della posizione dominante si innescavano spirali di guadagno illecito come in un sistema multilevel, adesso è il momento dei deputati-cavalli che la legge elettorale vigente permette. Naturalmente è tutto legale, il voto elettorale è una merce di scambio per gli oligarchi di partito. Complimenti a loro.Vuoi vedere che tutti i partiti sono d'accordo su questo sistema elettorale? Ma tutti i cittadini sono d'accordo su questa legge?Questo è un paese che non ha nemmeno la sovranità elettorale

Ebbene sì, mentre il teatrino dell'oligarchia va avanti, con nuove (vecchie) comparse, la lobby dei "furbetti" delle scalate torna tranquilla in Parlamento...
Il PD candida senza pudore Massimo D'Alema (già graziato dalla prescrizione per una tangente dell'uomo della sanità pugliese legato alla SCU), Piero Fassino e Nicola Latorre [vedere ordinanza Gip Forleo ]. Ma anche il Pdl rivuole gli "scalatori" in Parlamento. Così, ad esempio, facendo finta di nulla, candida il buon vecchio Luigi Grillo non più nella sua Liguria, bensì nella lontana Puglia. Peccato che con la "rete" sia facile trovarlo! [vedere ordinanza Gip Forleo - formato .pdf]
La Lega Nord in Liguria candida il suo uomo del Bingo e della banca legaiola salvata dal Giampiero Fiorani, Maurizio Balocchi. L'UdC, che si sa ci tiene a ribadire "io c'entro", propone Totò "Vasa Vasa" Cuffaro appena condannato in primo grado per favoreggiamento di singoli boss mafiosi, come anche...
il buon vecchio Lorenzo Cesa coinvolto nell'inchiesta Why Not e già beccato con la valigetta di tangenti ai tempi del Ministro Prandini.

Gli amici di Cosa Nostra non potevano certo ridursi al solo Cuffaro ed allora ecco che il Pdl conferma Marcello Dell'Utri [sentenza] in ed il PD il Valdimiro Crisafulli (per cui Beppe Lumia chiede, inascoltato, da anni l'espulsione), tanto per citarne due, per iniziare. Ma tra i candidati al Parlamento non potevano mancare le chicche di Antonio Di Pietro (impegnato strenuamente tra il sostegno della Brebemi con il Testa -il suo socio bulgaro-, le "deviazioni" dei soldi pubblici destinati quali "rimborsi elettorali" all'Italia dei "Valori" ed il "collocamento" nei Cda). L'impropriamente detto "moralizzatore" [il dossier - il grafico] schiera, ad esempio in Liguria:
- l'irriducibile difensore della repressione cilena durante il G8 di Genova, Giovanni Paladini (che sia per far concorrenza a Claudio Scajola, candidato del Pdl?!?);
- Carmen Patrizia Muratore che abbiamo trovato in due società costituite a Genova, registrate nel Molise del buon Tonino e trasferite a Roma, insieme all'uomo della Gallipoli dalemiana - attivissimo a Genova con le società del Lazzarini, l'amico di Claudio Burlando -, Giuseppe Marzo.
Ma il buon Di Pietro schiera anche una giovane donna dalle buone premesse, Manuela Cappello, avvallatrice di scempi e abusi alla faccia della tutela del territorio e capace di grandi promesse, prontamente smentite [il caso di Davagna altri articoli sul caso nello speciale "speculazioni in Liguria" - il caso del Civ]
Ma questo è solo una premessa... a breve nuovi approfondimenti sui candidati di quella farsa chiamata "elezioni".

PS
Intanto in Calabria tutto si sta "normalizzando". Dopo il siluramento di De Magistris - con il contributo di quei "paladini della legalità" con le campagne ad personam da pecore - tutto porta a credere che i "sorveglianti" abbiano assicurato la "copertura" del Tempio. Infatti le inchieste di De Magistris rischiavano di rovinare la buona media calabrese: 1 sola condanna per corruzione ed 1 sola condanna per concussione in 20 anni! Così piano piano tutti vengono prosciolti, a partire dal già "graziato" Agazio Loiero, passando per Adamo e Pacenza... La Calabria secondo le sentenze definitive degli ultimi 20 anni è la regione più pulita d'Italia. Niente da dire... c'è da crederci, si potrebbe pensare che abbiano partecipato in molti agli stessi corsi di approfondimento del giudice che a Gela dopo 8 anni non ha ancora scritto le motivazioni della sentenza di condanna dei boss mafiosi e della moglie di Piddu Madonia, garantendo loro la scarcerazione per decorrenza dei termini. Si può sapere chi è il "venerabile maestro" di questi corsi? Tra i suoi aiutanti, vista l'abilità, deve per forza avere un buon "mancino" o qualche "maccanico"... chissà se mai lo sapremo, forse al prossimo "carnevale" scopriremo qualcosa lungo una vecchia o nuova "contrada"!
C.Abbondanza - S.Castiglion

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14 marzo 2008

I furbetti del Parlamento



Dopo i vari scandali e rinvii a giudizio dei furbetti che sfruttando le maglie della legalità e della posizione dominante si innescavano spirali di guadagno illecito come in un sistema multilevel, adesso è il momento dei deputati-cavalli che la legge elettorale vigente permette. Naturalmente è tutto legale, il voto elettorale è una merce di scambio per gli oligarchi di partito. Complimenti a loro.Vuoi vedere che tutti i partiti sono d'accordo su questo sistema elettorale? Ma tutti i cittadini sono d'accordo su questa legge?Questo è un paese che non ha nemmeno la sovranità elettorale

Ebbene sì, mentre il teatrino dell'oligarchia va avanti, con nuove (vecchie) comparse, la lobby dei "furbetti" delle scalate torna tranquilla in Parlamento...
Il PD candida senza pudore Massimo D'Alema (già graziato dalla prescrizione per una tangente dell'uomo della sanità pugliese legato alla SCU), Piero Fassino e Nicola Latorre [vedere ordinanza Gip Forleo ]. Ma anche il Pdl rivuole gli "scalatori" in Parlamento. Così, ad esempio, facendo finta di nulla, candida il buon vecchio Luigi Grillo non più nella sua Liguria, bensì nella lontana Puglia. Peccato che con la "rete" sia facile trovarlo! [vedere ordinanza Gip Forleo - formato .pdf]
La Lega Nord in Liguria candida il suo uomo del Bingo e della banca legaiola salvata dal Giampiero Fiorani, Maurizio Balocchi. L'UdC, che si sa ci tiene a ribadire "io c'entro", propone Totò "Vasa Vasa" Cuffaro appena condannato in primo grado per favoreggiamento di singoli boss mafiosi, come anche...
il buon vecchio Lorenzo Cesa coinvolto nell'inchiesta Why Not e già beccato con la valigetta di tangenti ai tempi del Ministro Prandini.

Gli amici di Cosa Nostra non potevano certo ridursi al solo Cuffaro ed allora ecco che il Pdl conferma Marcello Dell'Utri [sentenza] in ed il PD il Valdimiro Crisafulli (per cui Beppe Lumia chiede, inascoltato, da anni l'espulsione), tanto per citarne due, per iniziare. Ma tra i candidati al Parlamento non potevano mancare le chicche di Antonio Di Pietro (impegnato strenuamente tra il sostegno della Brebemi con il Testa -il suo socio bulgaro-, le "deviazioni" dei soldi pubblici destinati quali "rimborsi elettorali" all'Italia dei "Valori" ed il "collocamento" nei Cda). L'impropriamente detto "moralizzatore" [il dossier - il grafico] schiera, ad esempio in Liguria:
- l'irriducibile difensore della repressione cilena durante il G8 di Genova, Giovanni Paladini (che sia per far concorrenza a Claudio Scajola, candidato del Pdl?!?);
- Carmen Patrizia Muratore che abbiamo trovato in due società costituite a Genova, registrate nel Molise del buon Tonino e trasferite a Roma, insieme all'uomo della Gallipoli dalemiana - attivissimo a Genova con le società del Lazzarini, l'amico di Claudio Burlando -, Giuseppe Marzo.
Ma il buon Di Pietro schiera anche una giovane donna dalle buone premesse, Manuela Cappello, avvallatrice di scempi e abusi alla faccia della tutela del territorio e capace di grandi promesse, prontamente smentite [il caso di Davagna altri articoli sul caso nello speciale "speculazioni in Liguria" - il caso del Civ]
Ma questo è solo una premessa... a breve nuovi approfondimenti sui candidati di quella farsa chiamata "elezioni".

PS
Intanto in Calabria tutto si sta "normalizzando". Dopo il siluramento di De Magistris - con il contributo di quei "paladini della legalità" con le campagne ad personam da pecore - tutto porta a credere che i "sorveglianti" abbiano assicurato la "copertura" del Tempio. Infatti le inchieste di De Magistris rischiavano di rovinare la buona media calabrese: 1 sola condanna per corruzione ed 1 sola condanna per concussione in 20 anni! Così piano piano tutti vengono prosciolti, a partire dal già "graziato" Agazio Loiero, passando per Adamo e Pacenza... La Calabria secondo le sentenze definitive degli ultimi 20 anni è la regione più pulita d'Italia. Niente da dire... c'è da crederci, si potrebbe pensare che abbiano partecipato in molti agli stessi corsi di approfondimento del giudice che a Gela dopo 8 anni non ha ancora scritto le motivazioni della sentenza di condanna dei boss mafiosi e della moglie di Piddu Madonia, garantendo loro la scarcerazione per decorrenza dei termini. Si può sapere chi è il "venerabile maestro" di questi corsi? Tra i suoi aiutanti, vista l'abilità, deve per forza avere un buon "mancino" o qualche "maccanico"... chissà se mai lo sapremo, forse al prossimo "carnevale" scopriremo qualcosa lungo una vecchia o nuova "contrada"!
C.Abbondanza - S.Castiglion

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