22 settembre 2007

Il cellulare la nostra delizia? o Croce?



Parliamo del nostro più caro amico che da una decina di anni oramai ci accompagna costantemente tutto il giorno, da un buon risveglio alla mattina sino alle coccole con dolci microonde durante la notte appoggiato lì sul comodino affianco a noi. Puntualmente a ritmo ciclico, escono studi e ricerche promossi ed effettuati da importanti università o centri di ricerca circa la non correlazione causata dall'uso dei cellulari e il sorgere o amplificarsi di malattie altamente degenerative. Per ogni piccolo ricercatore che asserisce la grande pericolosità di questi apparecchi sono pronti orde di altri ricercatori, medici, luminari (?) e studiosi pronti ad apparire sulle stampe e tv di mezzo mondo, e smentire tutto o meglio dimostrare tutto il contrario di tutto.

Io intanto riporto qui i risultati delle mie ricerche eseguite sulla rete, e mi raccomando tenete ben aperte le finestre perchè alla fine dell'articolo penso che qualcuno stabilirà il record mondiale di lancio di un telefono cellulare dal balcone ;-)

● Sintomi soggettivi riportati dopo un uso prolungato del cellulare
Diversi sono i sintomi soggettivi riscontrati dopo un uso prolungato nel tempo del cellulare: vertigini, disagio, difficoltà di concentrazione e memoria, fatica, calore all'orecchio e dietro allo stesso, sensazione di bruciore al volto. Alcuni studi scandinavi hanno coinvolto 6379 utenti di telefoni GSM e 5613 di telefoni NMT (analogici) in Svezia e 2500 utenti di un gruppo e dell'altro in Norvegia (Sandstrom et al., 2001; Wilen et al., 2003). Questi studi tenevano conto dell'assorbimento di energia (SAR) nelle strutture cerebrali adiacenti all'orecchio e del tempo di utilizzo giornaliero dell'apparecchio, stimato in base al numero delle chiamate e alla loro durata. La conclusione raggiunta è che alcuni sintomi soggettivi come vertigini, disagio e calore dietro all'orecchio sono correlati ad elevati valori di assorbimento di energia (>0,5 W/Kg) e a lunghe e ripetute chiamate giornaliere.

● L’uso frequente dei telefoni cellulari nei giovani potrebbe danneggiare nel cervello le sedi dell’apprendimento, della memoria e del movimento.

● Gli utilizzatori di lunga data dei cellulari hanno significativamente più probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore cerebrale sul lato della testa accostato al cellulare. Lo rivela una nuova ricerca.
I risultati sembrano indicare rischi per la salute nelle persone che hanno usato regolarmente i cellulari da più di 10 anni. Uno studio su larga scala ha trovato che coloro che hanno usato regolarmente i cellulari per più di 10 anni erano quasi il 40% più esposti allo sviluppo di tumori del sistema nervoso, detti gliomi, in prossimità della zona dove viene tenuto il telefonino

● Portare il cellulare attaccato alla cintura dei pantaloni o in tasca potrebbe non essere una buona idea. Ad affermarlo sono gli studiosi ungheresi che da qualche tempo stanno studiando la possibilità che l'uso del telefonino riduca la fertilità maschile

Dopo aver attraversato la pelle, i muscoli del viso e le ossa del cranio, queste onde elettromagnetiche arrivano a 2 cm. di profondità dalla regione più superficiale, ma anche la più sensibile del cervello, il cortex o corteccia cerebrale. L'energia elettromagnetica è convertita in calore (altra forma di energia) provocando un aumento della temperatura del tessuto cerebrale. A livello della corteccia cerebrale questo aumento e di circa 1°C", spiega Luc Verschaeve, del gruppo di ricerca di Anne-Marie Maes, al "Vlaamse Intelling Voor Techonologisch Onderzoek" di Mol (Belgio). Tutto succede esattamente come in un forno a micro-onde, tranne che qui è il centro nevralgico del corpo umano che subisce il riscaldamento."Se si telefona regolarmente per lunghi periodi, non è impossibile che l'effetto termico finisca per ledere l'ADN cellulare e provocare dei tumori cancerogeni", precisa il Dott. Luc Verschaeve. In effetti l'ADN dei cromosomi porta i geni che programmano l'insieme delle caratteristiche della vita: é sufficiente che uno di loro sia leso perché i meccanismi vitali siano perturbati.

"Perché un cancro appaia è necessario che l'alterazione dell'ADN si situi a livello del gene che è all'origine della proteina p53", precisa Caroline Movret-Lalle, ricercatrice del "Centro di lotta contro il cancro Leon-Bérard" di Lione. "Questo gene è detto "soppressore di cancro", perché la proteina p53 che esso induce si oppone alla cancerizzazione della cellula quando questa è aggredita. Quando questo gene é leso, la proteina p53 é deficiente e non produce più il genone".

Le radiazioni dei cellulari (e dei ripetitori) interferiscono con il DNA delle cellule e col loro meccanismo di riparazione (Journal of Cellular Biochemistry).

Una ricerca sui topi che sempre più spesso vengono usati come cavie hanno dato una significativa risposta allo studio della grande pericolosità delle onde emesse, ricerca effettuata da un'equipe australiana del "Royal Adelaide Hospital" diretto dal Dott. Michael Rapacholi. Questi lavori sono stati pubblicati in "RADIATION RESEARCH", una rivista scientifica di alto livello.
I topi, sviluppano rarissimamente il cancro, anche nelle peggiori condizioni ambientali. I ricercatori hanno dunque utilizzato dei topi geneticamente programmati per sviluppare un linfoma, cancro del sistema linfatico. Due lotti di 101 topi sono stati costituiti. Uno é stato esposto per 18 mesi a dei campi elettromagnetici della stessa potenza di irradiazione dei cellulari mentre un gruppo-testimone era lasciato in condizioni normali. Fra i topi sottoposti a irradiazione elettromagnetica, 43 hanno sviluppato un linfoma contro 22 del gruppo testimone. Questi risultati sono stati contestati dai fabbricanti di cellulari i quali hanno fatto valere che siccome gli animali erano stati programmati per sviluppare un cancro. non si poteva attribuire i tumori alle onde elettromagnetiche. Ciò non toglie che l'esposizione alle onde provoca due volte più cancri. In ogni modo é generale che tutti i risultati che mettono in causa la telefonia mobile siano sistematicamente contestati e rifiutati dai fabbricanti di portatili.

Il Dott. Henry Lai, che lavorava sotto contratto con "WIRELESS TECHNOLOGY RESEARCH" (WTR), una società sotto tutela dei fabbricanti di cellulari, si é visto rifiutare la pubblicazione dei suoi lavori perché smentivano il credo dei fabbricanti. Per due volte la società WTR gli ha ritornato le copie affinché gli portasse dei ritocchi:
"Mi chiedevano di interpretare diversamente i miei risultati per renderli più favorevoli al telefono cellulare", scatta il ricercatore. La stessa disavventura é accaduta alla biologa Ross Adey che effettuava degli studi per conto di "MOTOROLA", uno dei giganti mondiali della telefonia mobile. Poiché il fabbricante rifiutava di ammettere le sue conclusioni, cioè l'effetto nocivo delle onde elettromagnetiche sugli animali di laboratorio, ha preferito far cessare la sua collaborazione scientifica "

Prima ancora di risolvere il problema della fame, della carenza di acqua e miglioramento delle condizioni di vita cari elettori io vi prometto:

Un cellulare per ogni abitante di questo pianeta!

Questa notizia è del 5 Giugno del 2006
"Il mercato dei telefoni cellulari va a gonfie vele: 224 milioni di unità vendute nel mondo nel primo trimestre del 2006. C'è stato un incremento nelle vendite del 23,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati sono forniti dalla società di ricerche Gartner che prevede che entro la fine dell'anno le vendite sfioriranno il miliardo di pezzi (960 milioni di unità). Il risultato incoraggiante non deriva certo da Europa dell'ovest o Nord America, dove si registra una certa stagnazione se non calo, ma piuttosto dai cosiddetti mercati emergenti."

Fatevi due conti ora capite perchè i cellulari ora fanno bene ora fanno male?
Niente di nuovo sotto il sole dunque.
A quale conclusione si può arrivare?
Che cellulare buono è un cellulare spento!
Cosa si può consigliare?
Personalmente vi posso suggerire in casa, o in ufficio non tenetevi il cellulare sempre nelle vostre vicinanze.
Almeno un metro è meglio di venti centimetri.
Se potete usate il vivavoce del cellulare, ma non sempre vi sarà possibile, ma sempre meglio che tenerlo sempre vicino l'orecchio.
E sopratutto non usateli sempre e comunque per ogni minima piccolezza, sarà banale, ma tornate indietro con la memoria e ricordate come facevate qualche anno addietro!

Cosa abbiamo fatto di male per meritarci Mastella?


di Voltaire

Incontro un’amica: “ecco, mi dice, per fortuna che c’e’ Annozero. Ieri la trasmissione ha permesso a chi non era come me a Bologna di ascoltare le parole di Grillo senza filtri e senza deformazioni. Che vergogna pero’ per giornali e telegiornali, e per tutta la classe politica. Beh, gli piaccia o no, lo sappiamo tutti che Grillo dipinge il Paese reale… Io per esempio incontro ogni giorno per lavoro gente che non ne puo’ piu’, che denuncia ingiustizie, imbrogli, prevaricazioni, reati frutto di strapoteri consolidati, e non sa piu’ a cosa votarsi per avere giustizia… La Giustizia?! Ha ragione Grillo: quello che ci impongono da anni e’ piuttosto il principio dell’Impunita’, madre di tutte le disgrazie attuali. Ma le persone sono stufe di doversi assoggettare alla corruzione totale imposta da questo sistema politico-affaristico, impermeabile a qualsiasi riforma reale… e’ per questo che la trasmissione di Santoro ha avuto milioni di telespettatori, questa classe politica ormai non fa piu’ presa. Cosa credono che pensi la gente quando sente dire al ministro di Grazia e Giustizia, nel giorno del suo insediamento, che si sente “piu’ vicino ai detenuti che ai magistrati”? Sara’ per questo che e’ ancora all’oscuro di quanto avviene per esempio intorno a certi uffici giudiziari di cui l’informazione non parla mai, su cui la tv non fa mai un’inchiesta: le cancellerie dei Tribunali e delle Procure, per esempio, oppure le sezioni fallimentari, oppure ancora quelle delle esecuzioni immobiliari.”.
E mi racconta a questo proposito la storia surreale occorsa ad una signora di Catania che coinvolta dieci anni fa suo malgrado in un fallimento societario dagli oscuri risvolti, convinta di ottenere giustizia fece le sue denunce a carabinieri, polizia e magistratura, e si e’ poi ritrovata a combattere contro un sistema organizzato di personaggi corrotti e avidi, insediati in tutti i gangli dell’iter giudiziario. Una rete di illegalita’ e di sistemico malaffare, nella palude gia’ melmosa del distretto giudiziario di Catania, con una mission unica: l’affare degli espropri immobiliari; una torta che non si molla per “consulenti” di specie varia e periti, bancari, ragionieri e avvocati, spesso in ottimi rapporti con circoli e segreterie politiche, sempre sottomessi agli amici degli amici….”Cambialari”li chiamano, una parola che anche i bambini sanno cosa indica. E nel caso si pari di mezzo qualche giovane legale perbene, intenzionato al suo dovere, ecco arrivare, alla prima udienza buona, anche l’opaca presenza in aula del solito Ignoto. Basta una comparsata mafiosa, per lanciare l’avvertimento.
Da dieci anni, continua la mia amica, la signora in questione combatte contro ogni sorta di cambialari (mentre le sue denunce finiscono regolarmente in fondo ai cassetti); nel frattempo, ha visto montare intorno a se’ l’onda muta delle storie come la sua, testimonianze che lasciano allibiti sui meccanismi, sulle connivenze insospettabili, sulle compromissioni spicciole, sul silenzio di tanti, stampa in testa. Sulla vastita’ del fenomeno, sul sentimento di impunita’ sbandierato dai corrotti come un vessillo di garanzia. Allora, possiamo chiedere al Ministro di Grazia e Giustizia di dedicare un po’ del suo tempo, magari dopo che ha risposto a Grillo blog su blog, al sistema dei “cambialari” nel distretto giudiziario di Catania (e se occorre negli altri )?
Possiamo chiedergli di stare piu’ vicino ai magistrati onesti, tanto piu’ che ai detenuti ci ha gia’ pensato con l’indulto?
Possiamo chiedergli di fare il suo dovere di ministro, dando finalmente corpo alla pratica della democrazia che e’ soprattutto rispetto delle regole, uguali per tutti e tutte?
E se non ne e’ capace, possiamo almeno chiedergli di andarsene a casa, a fare altro che il ministro come avviene in qualsiasi Paese normale, e senza che qualcuno ci accusi di antipolitica?
Di sicuro, avra’ tutto il tempo che vuole per scrivere a Grillo, magari per trarne addirittura beneficio. Noi grillini crediamo sempre nella redenzione dal peccato.

21 settembre 2007

Usigrai: Sul caso Grillo "teniamo famiglia"


In risposta alle accuse di Grillo e della Guzzanti.

di Usigrai
Il “ciclone Grillo” è il fenomeno del momento. Dal blog alla piazza, dalla piazza a televisioni e giornali è tutto un rincorrersi di insulti e analisi, espressioni di malessere e “vaffa” collettivi, critiche più o meno argomentate e repliche ormai scontate. Tv e giornali si accorgono del blog, il blog mette sotto accusa politica e informazione; i politici si chiedono dove sta Grillo, Grillo rovescia la sua oratoria sul che fa e non fa la politica e sui silenzi di un’informazione giudicata servile. Che ogni tanto siano utili gli scossoni può essere, ma che tutto e tutti siano degni di un “vaffa” rischia di diventare soltanto la brutta replica dello spettacolo del giorno prima. Si può giudicare discutibile l’opinione del direttore del Tg2, Mauro Mazza, su possibili derive violente di un’oratoria troppo accesa, ma certo le parole e il tono minaccioso e volgare della replica non aiutano a dimostrare il contrario.

In “Anno Zero” che ha offerto un quadro ampio e completo del fenomeno, Sabina Guzzanti ha “affondato” sull’informazione del Tg1, passata, presente e futura come se tutto fosse sempre uguale e pessimo, e sui giornalisti della Rai che dovrebbero lasciare il posto a “giornalisti veri”. Quali? In Rai ci sono giornalisti che tutti i giorni informano i cittadini sui grandi fatti del mondo, come sulla cronaca locale, al Tg1 come nella più piccola sede regionale. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato si battono da anni per una Rai autonoma dalla “partitocrazia”, concentrata sull’informazione da “Servizio Pubblico”, libera dai citati e giustamente criticati “pastoncini” politici. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato lavorano per la stabilizzazione dei colleghi precari… Cosa sono, giornalisti finti? Cosa dovrebbero fare, darsi un “vaffa” da soli per alimentare una catarsi collettiva e accontentare la Guzzanti? Lavorare quotidianamente per il futuro può essere meno popolare e coinvolgente di un “ciclone” che avvolge una piazza in una serata di Settembre, ma è una strada, un percorso da seguire con qualche “vaffa” in meno e qualche risultato in più.

I giornalisti, quelli televisivi, si giustificano, "teniamo famiglia", sono gli editori o direttori di rete che gestiscono le informazioni, noi solo manodopera di basso livello. Non c'è che dire ... se, cambiasse registro noi come "giullari" canteremo la vera gloria. La forza del quarto potere dov'è?
Nel paese delle menzogne di stato, ogni coraggioso è un eroe da sacrificare. Mentre Giovanbattista Vico e Benedetto XV ricordano la storia, noi dimentichiamo facilmente chi costruisce menzogne per scopi personali. Fino a quando?

Se non è possibile cambiare la realtà esistente cambia il metodo che rende la realtà obsoleta.

22 settembre 2007

Il cellulare la nostra delizia? o Croce?



Parliamo del nostro più caro amico che da una decina di anni oramai ci accompagna costantemente tutto il giorno, da un buon risveglio alla mattina sino alle coccole con dolci microonde durante la notte appoggiato lì sul comodino affianco a noi. Puntualmente a ritmo ciclico, escono studi e ricerche promossi ed effettuati da importanti università o centri di ricerca circa la non correlazione causata dall'uso dei cellulari e il sorgere o amplificarsi di malattie altamente degenerative. Per ogni piccolo ricercatore che asserisce la grande pericolosità di questi apparecchi sono pronti orde di altri ricercatori, medici, luminari (?) e studiosi pronti ad apparire sulle stampe e tv di mezzo mondo, e smentire tutto o meglio dimostrare tutto il contrario di tutto.

Io intanto riporto qui i risultati delle mie ricerche eseguite sulla rete, e mi raccomando tenete ben aperte le finestre perchè alla fine dell'articolo penso che qualcuno stabilirà il record mondiale di lancio di un telefono cellulare dal balcone ;-)

● Sintomi soggettivi riportati dopo un uso prolungato del cellulare
Diversi sono i sintomi soggettivi riscontrati dopo un uso prolungato nel tempo del cellulare: vertigini, disagio, difficoltà di concentrazione e memoria, fatica, calore all'orecchio e dietro allo stesso, sensazione di bruciore al volto. Alcuni studi scandinavi hanno coinvolto 6379 utenti di telefoni GSM e 5613 di telefoni NMT (analogici) in Svezia e 2500 utenti di un gruppo e dell'altro in Norvegia (Sandstrom et al., 2001; Wilen et al., 2003). Questi studi tenevano conto dell'assorbimento di energia (SAR) nelle strutture cerebrali adiacenti all'orecchio e del tempo di utilizzo giornaliero dell'apparecchio, stimato in base al numero delle chiamate e alla loro durata. La conclusione raggiunta è che alcuni sintomi soggettivi come vertigini, disagio e calore dietro all'orecchio sono correlati ad elevati valori di assorbimento di energia (>0,5 W/Kg) e a lunghe e ripetute chiamate giornaliere.

● L’uso frequente dei telefoni cellulari nei giovani potrebbe danneggiare nel cervello le sedi dell’apprendimento, della memoria e del movimento.

● Gli utilizzatori di lunga data dei cellulari hanno significativamente più probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore cerebrale sul lato della testa accostato al cellulare. Lo rivela una nuova ricerca.
I risultati sembrano indicare rischi per la salute nelle persone che hanno usato regolarmente i cellulari da più di 10 anni. Uno studio su larga scala ha trovato che coloro che hanno usato regolarmente i cellulari per più di 10 anni erano quasi il 40% più esposti allo sviluppo di tumori del sistema nervoso, detti gliomi, in prossimità della zona dove viene tenuto il telefonino

● Portare il cellulare attaccato alla cintura dei pantaloni o in tasca potrebbe non essere una buona idea. Ad affermarlo sono gli studiosi ungheresi che da qualche tempo stanno studiando la possibilità che l'uso del telefonino riduca la fertilità maschile

Dopo aver attraversato la pelle, i muscoli del viso e le ossa del cranio, queste onde elettromagnetiche arrivano a 2 cm. di profondità dalla regione più superficiale, ma anche la più sensibile del cervello, il cortex o corteccia cerebrale. L'energia elettromagnetica è convertita in calore (altra forma di energia) provocando un aumento della temperatura del tessuto cerebrale. A livello della corteccia cerebrale questo aumento e di circa 1°C", spiega Luc Verschaeve, del gruppo di ricerca di Anne-Marie Maes, al "Vlaamse Intelling Voor Techonologisch Onderzoek" di Mol (Belgio). Tutto succede esattamente come in un forno a micro-onde, tranne che qui è il centro nevralgico del corpo umano che subisce il riscaldamento."Se si telefona regolarmente per lunghi periodi, non è impossibile che l'effetto termico finisca per ledere l'ADN cellulare e provocare dei tumori cancerogeni", precisa il Dott. Luc Verschaeve. In effetti l'ADN dei cromosomi porta i geni che programmano l'insieme delle caratteristiche della vita: é sufficiente che uno di loro sia leso perché i meccanismi vitali siano perturbati.

"Perché un cancro appaia è necessario che l'alterazione dell'ADN si situi a livello del gene che è all'origine della proteina p53", precisa Caroline Movret-Lalle, ricercatrice del "Centro di lotta contro il cancro Leon-Bérard" di Lione. "Questo gene è detto "soppressore di cancro", perché la proteina p53 che esso induce si oppone alla cancerizzazione della cellula quando questa è aggredita. Quando questo gene é leso, la proteina p53 é deficiente e non produce più il genone".

Le radiazioni dei cellulari (e dei ripetitori) interferiscono con il DNA delle cellule e col loro meccanismo di riparazione (Journal of Cellular Biochemistry).

Una ricerca sui topi che sempre più spesso vengono usati come cavie hanno dato una significativa risposta allo studio della grande pericolosità delle onde emesse, ricerca effettuata da un'equipe australiana del "Royal Adelaide Hospital" diretto dal Dott. Michael Rapacholi. Questi lavori sono stati pubblicati in "RADIATION RESEARCH", una rivista scientifica di alto livello.
I topi, sviluppano rarissimamente il cancro, anche nelle peggiori condizioni ambientali. I ricercatori hanno dunque utilizzato dei topi geneticamente programmati per sviluppare un linfoma, cancro del sistema linfatico. Due lotti di 101 topi sono stati costituiti. Uno é stato esposto per 18 mesi a dei campi elettromagnetici della stessa potenza di irradiazione dei cellulari mentre un gruppo-testimone era lasciato in condizioni normali. Fra i topi sottoposti a irradiazione elettromagnetica, 43 hanno sviluppato un linfoma contro 22 del gruppo testimone. Questi risultati sono stati contestati dai fabbricanti di cellulari i quali hanno fatto valere che siccome gli animali erano stati programmati per sviluppare un cancro. non si poteva attribuire i tumori alle onde elettromagnetiche. Ciò non toglie che l'esposizione alle onde provoca due volte più cancri. In ogni modo é generale che tutti i risultati che mettono in causa la telefonia mobile siano sistematicamente contestati e rifiutati dai fabbricanti di portatili.

Il Dott. Henry Lai, che lavorava sotto contratto con "WIRELESS TECHNOLOGY RESEARCH" (WTR), una società sotto tutela dei fabbricanti di cellulari, si é visto rifiutare la pubblicazione dei suoi lavori perché smentivano il credo dei fabbricanti. Per due volte la società WTR gli ha ritornato le copie affinché gli portasse dei ritocchi:
"Mi chiedevano di interpretare diversamente i miei risultati per renderli più favorevoli al telefono cellulare", scatta il ricercatore. La stessa disavventura é accaduta alla biologa Ross Adey che effettuava degli studi per conto di "MOTOROLA", uno dei giganti mondiali della telefonia mobile. Poiché il fabbricante rifiutava di ammettere le sue conclusioni, cioè l'effetto nocivo delle onde elettromagnetiche sugli animali di laboratorio, ha preferito far cessare la sua collaborazione scientifica "

Prima ancora di risolvere il problema della fame, della carenza di acqua e miglioramento delle condizioni di vita cari elettori io vi prometto:

Un cellulare per ogni abitante di questo pianeta!

Questa notizia è del 5 Giugno del 2006
"Il mercato dei telefoni cellulari va a gonfie vele: 224 milioni di unità vendute nel mondo nel primo trimestre del 2006. C'è stato un incremento nelle vendite del 23,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati sono forniti dalla società di ricerche Gartner che prevede che entro la fine dell'anno le vendite sfioriranno il miliardo di pezzi (960 milioni di unità). Il risultato incoraggiante non deriva certo da Europa dell'ovest o Nord America, dove si registra una certa stagnazione se non calo, ma piuttosto dai cosiddetti mercati emergenti."

Fatevi due conti ora capite perchè i cellulari ora fanno bene ora fanno male?
Niente di nuovo sotto il sole dunque.
A quale conclusione si può arrivare?
Che cellulare buono è un cellulare spento!
Cosa si può consigliare?
Personalmente vi posso suggerire in casa, o in ufficio non tenetevi il cellulare sempre nelle vostre vicinanze.
Almeno un metro è meglio di venti centimetri.
Se potete usate il vivavoce del cellulare, ma non sempre vi sarà possibile, ma sempre meglio che tenerlo sempre vicino l'orecchio.
E sopratutto non usateli sempre e comunque per ogni minima piccolezza, sarà banale, ma tornate indietro con la memoria e ricordate come facevate qualche anno addietro!

Cosa abbiamo fatto di male per meritarci Mastella?


di Voltaire

Incontro un’amica: “ecco, mi dice, per fortuna che c’e’ Annozero. Ieri la trasmissione ha permesso a chi non era come me a Bologna di ascoltare le parole di Grillo senza filtri e senza deformazioni. Che vergogna pero’ per giornali e telegiornali, e per tutta la classe politica. Beh, gli piaccia o no, lo sappiamo tutti che Grillo dipinge il Paese reale… Io per esempio incontro ogni giorno per lavoro gente che non ne puo’ piu’, che denuncia ingiustizie, imbrogli, prevaricazioni, reati frutto di strapoteri consolidati, e non sa piu’ a cosa votarsi per avere giustizia… La Giustizia?! Ha ragione Grillo: quello che ci impongono da anni e’ piuttosto il principio dell’Impunita’, madre di tutte le disgrazie attuali. Ma le persone sono stufe di doversi assoggettare alla corruzione totale imposta da questo sistema politico-affaristico, impermeabile a qualsiasi riforma reale… e’ per questo che la trasmissione di Santoro ha avuto milioni di telespettatori, questa classe politica ormai non fa piu’ presa. Cosa credono che pensi la gente quando sente dire al ministro di Grazia e Giustizia, nel giorno del suo insediamento, che si sente “piu’ vicino ai detenuti che ai magistrati”? Sara’ per questo che e’ ancora all’oscuro di quanto avviene per esempio intorno a certi uffici giudiziari di cui l’informazione non parla mai, su cui la tv non fa mai un’inchiesta: le cancellerie dei Tribunali e delle Procure, per esempio, oppure le sezioni fallimentari, oppure ancora quelle delle esecuzioni immobiliari.”.
E mi racconta a questo proposito la storia surreale occorsa ad una signora di Catania che coinvolta dieci anni fa suo malgrado in un fallimento societario dagli oscuri risvolti, convinta di ottenere giustizia fece le sue denunce a carabinieri, polizia e magistratura, e si e’ poi ritrovata a combattere contro un sistema organizzato di personaggi corrotti e avidi, insediati in tutti i gangli dell’iter giudiziario. Una rete di illegalita’ e di sistemico malaffare, nella palude gia’ melmosa del distretto giudiziario di Catania, con una mission unica: l’affare degli espropri immobiliari; una torta che non si molla per “consulenti” di specie varia e periti, bancari, ragionieri e avvocati, spesso in ottimi rapporti con circoli e segreterie politiche, sempre sottomessi agli amici degli amici….”Cambialari”li chiamano, una parola che anche i bambini sanno cosa indica. E nel caso si pari di mezzo qualche giovane legale perbene, intenzionato al suo dovere, ecco arrivare, alla prima udienza buona, anche l’opaca presenza in aula del solito Ignoto. Basta una comparsata mafiosa, per lanciare l’avvertimento.
Da dieci anni, continua la mia amica, la signora in questione combatte contro ogni sorta di cambialari (mentre le sue denunce finiscono regolarmente in fondo ai cassetti); nel frattempo, ha visto montare intorno a se’ l’onda muta delle storie come la sua, testimonianze che lasciano allibiti sui meccanismi, sulle connivenze insospettabili, sulle compromissioni spicciole, sul silenzio di tanti, stampa in testa. Sulla vastita’ del fenomeno, sul sentimento di impunita’ sbandierato dai corrotti come un vessillo di garanzia. Allora, possiamo chiedere al Ministro di Grazia e Giustizia di dedicare un po’ del suo tempo, magari dopo che ha risposto a Grillo blog su blog, al sistema dei “cambialari” nel distretto giudiziario di Catania (e se occorre negli altri )?
Possiamo chiedergli di stare piu’ vicino ai magistrati onesti, tanto piu’ che ai detenuti ci ha gia’ pensato con l’indulto?
Possiamo chiedergli di fare il suo dovere di ministro, dando finalmente corpo alla pratica della democrazia che e’ soprattutto rispetto delle regole, uguali per tutti e tutte?
E se non ne e’ capace, possiamo almeno chiedergli di andarsene a casa, a fare altro che il ministro come avviene in qualsiasi Paese normale, e senza che qualcuno ci accusi di antipolitica?
Di sicuro, avra’ tutto il tempo che vuole per scrivere a Grillo, magari per trarne addirittura beneficio. Noi grillini crediamo sempre nella redenzione dal peccato.

21 settembre 2007

Usigrai: Sul caso Grillo "teniamo famiglia"


In risposta alle accuse di Grillo e della Guzzanti.

di Usigrai
Il “ciclone Grillo” è il fenomeno del momento. Dal blog alla piazza, dalla piazza a televisioni e giornali è tutto un rincorrersi di insulti e analisi, espressioni di malessere e “vaffa” collettivi, critiche più o meno argomentate e repliche ormai scontate. Tv e giornali si accorgono del blog, il blog mette sotto accusa politica e informazione; i politici si chiedono dove sta Grillo, Grillo rovescia la sua oratoria sul che fa e non fa la politica e sui silenzi di un’informazione giudicata servile. Che ogni tanto siano utili gli scossoni può essere, ma che tutto e tutti siano degni di un “vaffa” rischia di diventare soltanto la brutta replica dello spettacolo del giorno prima. Si può giudicare discutibile l’opinione del direttore del Tg2, Mauro Mazza, su possibili derive violente di un’oratoria troppo accesa, ma certo le parole e il tono minaccioso e volgare della replica non aiutano a dimostrare il contrario.

In “Anno Zero” che ha offerto un quadro ampio e completo del fenomeno, Sabina Guzzanti ha “affondato” sull’informazione del Tg1, passata, presente e futura come se tutto fosse sempre uguale e pessimo, e sui giornalisti della Rai che dovrebbero lasciare il posto a “giornalisti veri”. Quali? In Rai ci sono giornalisti che tutti i giorni informano i cittadini sui grandi fatti del mondo, come sulla cronaca locale, al Tg1 come nella più piccola sede regionale. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato si battono da anni per una Rai autonoma dalla “partitocrazia”, concentrata sull’informazione da “Servizio Pubblico”, libera dai citati e giustamente criticati “pastoncini” politici. Gli stessi giornalisti e il loro sindacato lavorano per la stabilizzazione dei colleghi precari… Cosa sono, giornalisti finti? Cosa dovrebbero fare, darsi un “vaffa” da soli per alimentare una catarsi collettiva e accontentare la Guzzanti? Lavorare quotidianamente per il futuro può essere meno popolare e coinvolgente di un “ciclone” che avvolge una piazza in una serata di Settembre, ma è una strada, un percorso da seguire con qualche “vaffa” in meno e qualche risultato in più.

I giornalisti, quelli televisivi, si giustificano, "teniamo famiglia", sono gli editori o direttori di rete che gestiscono le informazioni, noi solo manodopera di basso livello. Non c'è che dire ... se, cambiasse registro noi come "giullari" canteremo la vera gloria. La forza del quarto potere dov'è?
Nel paese delle menzogne di stato, ogni coraggioso è un eroe da sacrificare. Mentre Giovanbattista Vico e Benedetto XV ricordano la storia, noi dimentichiamo facilmente chi costruisce menzogne per scopi personali. Fino a quando?

Se non è possibile cambiare la realtà esistente cambia il metodo che rende la realtà obsoleta.