09 maggio 2009

Le multinazionali, il controllo genetico e le contromisure

250x

Tutti assieme appassionatamente, nelle mani di una ganga di filibustieri

Che l’umanità intera sia oggi finita, a sua totale insaputa, nelle mani di gente priva di scrupoli, nelle grinfie di nobili ed eccellenti filibustieri, non è un semplice sospetto o un’ipotesi fantasiosa di qualche catastrofista, ma è un fatto accertato i cui contorni si stanno delineando con sempre maggiore chiarezza.
La giusta e sacrosanta demolizione dei blocchi contrapposti e delle cortine di ferro, la crescente ed altrettanto auspicata scomparsa dei confini, la progressiva internazionalizzazione della lingua inglese,
i collegamenti aerei, i cavi telefonici sottomarini e satellitari, le reti Internet, la unificazione accelerata dei metodi, degli sport, delle tecniche e delle ideologie, la globalizzazione che avanza a ritmo incalzante, stanno facendo del pianeta Terra una vasta metropoli intercontinentale, sempre più uniforme, monolitica, cosmopolita.Il potere ai più allenati a controllare e comandare. Mai come oggi, nella storia umana, il problema del dominio e della sottomissione a livello planetario è stato così drammatico.In un pianeta diversificato antropologicamente per lingue e per razze, strutturato in una serie di paesi piccoli e medi, caratterizzato tuttora da alcune determinate sacche di resistenza, il predominio ideologico-culturale e politico-economico viene esercitato dalle potenze più abituate a esercitare il potere su diversi stati interni al proprio territorio, nel modo più trasparente e democratico possibile.


Il crollo dell’Unione Sovietica e la trasformazione liberal-capitalistica della Cina

Nessuna meraviglia se il paese più vasto della Terra si sia disintegrato dall’oggi al domani come neve al sole dopo quasi un secolo di dominazione social-comunista.
La disintegrazione dell’impero zarista e poi sovietico, ha dimostrato come le strutture verticiste ed apertamente dittatoriali siano inadatte a mantenere il controllo sugli stati periferici.
Gli apparati e i metodi tirannici, le purghe e i soviet, hanno dimostrato di essere inconsistenti e fragili al pari delle bugie, rivelando alla fine di avere le gambe corte.
L’incapacità del sistema stalinista e brezneviano di evolversi in senso democratico e pluralista, ha portato al crollo del regime, e a una riedizione popolare-modernista, ma tutto sommato neo-zaristica di quell’allievo del regime e del KGB che risponde al nome di Vladimir Putin.


Nel caso della Cina, le magagne politiche del regime maoista e ciuenlaiano, sottoposte a clamorosa virata ideologica e ad autentico lifting chirurgico dall’avveduto Deng Hsiao Ping, vengono oggi attenuate e camuffate dallo strabiliante sviluppo economico, usato come leva di recupero del ritardo storico accumulato in decenni di indottrinamenti, di bandiere rosse, di Servire il Popolo che era in realtà diventato, per la gente cinese, un Massacrare il Popolo.

Il trionfo degli USA sul piano internazionale

Nulla di strano se, nel marasma della spinta globalizzatrice, gli Stati Uniti d’America, pur tra contraddizioni e paure, tra attentati e guerre, tra crisi bancarie e drammi borsistici, siano emersi come la potenza vincente.
Le sue aziende, che si chiamino Coca-Cola nella bibita, Pfizer nel farmaco, Marlboro nel fumo, Kraft nell’alimentazione, Monsanto nell’agribusiness, McDonald’s nella ristorazione, Hilton e HolidayInn nell’albergo, si sono date negli anni dimensioni e respiro internazionali, mettendo radici in ogni angolo terrestre possibile.
Le sue banche hanno creato addentellati e agganci con paesi amici e paesi contrapposti.
Il biglietto verde, nonostante le varie peripezie svalutative, è diventato oggetto di intensa tessaurizzazione da parte della emergente potenza cinese che, da storico avversario ideologico, è diventata paradossalmente partner privilegiato e primario della nazione americana.
I suoi enti pubblici sanitari ed alimentari hanno imposto, nel bene e nel male, i propri standard e i propri diktat a ogni paese del mondo, e sigle come FDA, WHO, CDC, NDC, sono diventate sinonimi di leggi divine e di imposizioni imperiali.


La tardiva reazione europea alla grande Sfida Americana

La vecchia Europa, per far fronte alla Sfida Americana, ha dovuto rinunciare alle proprie caratteristiche storiche ed alle proprie divisioni di sempre, tentando il salto unitario tra mille contraddizioni e difficoltà.Diverso è chiamarsi Texas, Arizona, Louisiana e California, o chiamarsi Inghilterra, Francia, Spagna, Italia e Germania.Da noi si continuano ad usare lingue nazionali e a praticare usanze e costumi nazionali, nonostante le frontiere aperte e la moneta comune. Da noi si continua a viaggiare a destra e a sinistra.Da noi l’inguaribile provincialismo viene tuttora definito orgoglio nazionale e spirito di bandiera.Non si diventa facilmente comunità coesa ed omogenea, dopo secoli di profonde divisioni geografiche, ideologiche, politiche e religiose.Gli stati americani non hanno Alpi divisorie, non conoscono barriere linguistiche, non posseggono costituzioni e codici nazionali, non soffrono di standard e abitudini differenziate.

L’Europa delle Nazioni come la vecchia Italia delle Signorie

Sta in altre parole succedendo all’Europa delle Nazioni lo stesso dramma divisorio che paralizzò politicamente l’Italia dei Comuni e delle Signorie.Piccolo è bello e seducente, ma non redditizio in termini economici e politici.Il lascito drammatico della caduta imperiale di Roma ha continuato ad affliggere e condizionare l’Italia per secoli, rendendola divisa e debole, rendendola preda di invasioni e di dominazioni, rendendola incapace di darsi una unità nazionale fino al tardivo avvento dei Savoia, dei Mazzini, dei Garibaldi e dei Cavour.

Gli stati nazionali unitari alla conquista del territorio oltremare

Per gli altri paesi, a forte conduzione monarchica, il cammino era stato estremamente diverso.Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Belgio, e persino il modesto Portogallo, avevano capitalizzato sulla propria maggiore coesione nazionale, diventando persino paesi colonizzatori di altre regioni lontane.Tutto ciò mentre i signorotti delle città italiche si rinchiudevano nei propri castelli sollevando i ponti levatoi nell’illusione di staccarsi dal resto del mondo e di mantenere intatto il proprio potere locale.

L’esigenza di ridisegnare il mondo e la Seconda Guerra Mondiale

Negli anni più vicini a noi, per motivi storici diversi, Italia, Germania e Giappone, si erano alla fine sentite intrappolate ed isolate in un mondo fatto di influenze americane e di occupazioni inglesi, francesi ed olandesi.Si erano sentite impossibilitate a trovare mercati di reperimento materie prime e mercati di sbocco per le proprie mercanzie.
Già la prima guerra mondiale aveva lasciato pesanti strascichi, senza risolvere o sanare nulla sul piano internazionale.
Serviva ridisegnare politicamente il mondo.Serviva una nuova Grande Guerra.E furono queste le motivazioni-chiave che crearono la non troppo strana alleanza tra Germania, Italia e Giappone, nell’ultimo conflitto mondiale.


Il dominio delle multinazionali nel Nuovo Ordine Mondiale

Dopo questa analisi necessariamente sintetica ed a grandi linee, diciamo pure che, in un mondo esteso e globalizzato come quello di oggi, a dominare sono non più gli stati, ma le aziende di dimensioni mondiali, i cartelli, i trust, le multinazionali.E l’America è la patria ideale di questo tipo di aziende.Quando una ditta italiana cerca di emergere in proprio e di rompere l’accerchiamento e gli steccati confinari, quando tenta di allargarsi e fare il salto di qualità internazionale, finisce sempre nel peggiore dei modi, come è stato ad esempio con la Parmalat.
Quando non si posseggono le basi, le strutture essenziali, gli appoggi finanziari, persino la caratura morale, ti ritrovi a camminare sui sentieri minati e rischi di saltare in aria ad ogni pié sospinto.Per le tante aziende nazionali di valore, e di dimensioni medio-grandi, per le tradizionali grandi marche nostrane, la sola politica possibile è quella dell’assorbimento da parte dei vari cartelli internazionali manovrati dagli USA, come è già successo per Motta, Almagna, Talmone, Ferrero, Algida ed altri. Si sta profilando dunque un Nuovo Ordine Mondiale basato sul controllo e la dominazione commerciale.La legge è, senza ombra di dubbio, quella del più forte.


L’alta redditività e l’importanza strategica delle tecnologie di avanguardia

Un articoletto importante, dal titolo DNA e Nuovo Ordine Mondiale, a firma dell’arguto e intelligente Luciano Gianazza, sta circolando su Internet ed offre precisi contenuti al discorso storico e macroeconomico fin qui delineato.

Se vendere bibite, piazzare hamburger, stabilire regole dietetiche e sanitarie, collocare farmaci e vaccini, imporre quote carnee annue come contropartita di sbilanci commerciali, è sempre un buon affare, figurarsi quando ci si sposta nel settore delle alte tecnologie, dove gli altri sono rimasti tutti irrimediabilmente indietro, ad arrancare e sbuffare nelle posizioni di retroguardia.

La minaccia planetaria dell’ingegneria genetica fa pensare alla fissione nucleare

L’ingegneria genetica è una grave minaccia per il nostro pianeta.Gli scienziati e i ricercatori che stanno operando in questo delicatissimo settore sono un po’ come tanti piccoli geni stile il nostro Enrico Fermi (1901-1954) che, dopo aver insegnato fisica a Roma, si spostò in America nel 1937, prese il Nobel nel 1938, consegnando al nuovo paese d’adozione quei risultati delle sue teorie di elettro-dinamica quantistica che portarono alla fissione nucleare e alla bomba atomica.Come dire che nelle successive esplosioni di Hiroshima e Nagasaki c’è del sostanzioso made in Italy, di cui nessuno di noi va sicuramente fiero.

Uno sguardo dettagliato al codice genetico chiamato DNA

Il DNA è un micro-meccanismo avvolgente che riflette la struttura a spirale di tutte le proteine del corpo.
Le strutture a spirale sono paragonabili a quella bobina che il serbo-croato Nikola Tesla (1856-1943), maggiore inventore dell’era moderna, ideò per migliorare la ricezione e la trasmissione di energia elettromagnetica.
In modo simile, il DNA è come un ricevitore-trasmettitore di frequenze cosmiche che si potrebbero pure chiamare frequenze divine o della creazione.Si potrebbe anche definire il DNA come ricetrasmettitore di energia bio-acustica, ovvero di luce e suono.Questi concetti vengono volutamente omessi nei tradizionali testi scientifici.Come mai tale omissione? Imperdonabile distrazione o pianificata riservatezza? La risposta ci porta al progetto del genoma umano.


Un gruppo altamente selezionato ed elitario al potere

Esiste una élite di famiglie che sono al potere da centinaia di anni, e che controllano governi, media e industrie-chiave e attività-chiave (specie farmaceutiche, petrolchimiche, alimentari, bancarie), e che tengono d’occhio con spasmodica attenzione le nuove tecnologie, in particolare l’ingegneria genetica.Le conoscenze più avanzate in questo campo sono vigilate e manipolate dalla politica.I personaggi che controllano il progetto Genoma Umano sono depositari di dati e tecniche che superano di gran lunga le conoscenze di qualunque altro essere umano.Il loro scopo dichiarato è quello di controllare la popolazione mondiale mediante la manomissione della genetica.In definitiva vogliono farci diventare tutti schiavi del loro sistema di controllo.Se puoi rimbambire ed asservire un essere umano e togliergli il suo massimo potere, che è il potere spirituale, puoi davvero farlo giocando col suo DNA.Puoi interferire con l’evoluzione di ogni singolo individuo e privarlo della sua personalità, della sua essenza più intima.La medesima cosa puoi fare poi con l’intero gruppo sociale di sua appartenenza.

Un’offensiva sottile, sofisticata e segreta chiamata guerra bio-spirituale

Parliamo qui della forma più avanzata di guerra strategica segreta mai esistita, e si tratta di una guerra di carattere bio-spirituale.Le tecnologie che vengono usate per questi scopi comprendono quelle del programma Scudo Spaziale e quelle del progetto segreto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program, consistente in un enorme sito di antenne costruite sotto la gelida terra d’Alaska, e legate pare al controllo di fenomeni controversi e complessi come quello degli UFO e quello del controllo e dello sfruttamento delle scie chimiche bario-alluminio, conduttrici di energia elettromagnetica, rilasciate da certi aerei militari).Trattasi di tecnologie che si focalizzano sull’impiego strategico delle frequenze elettromagnetiche.I media sono tutti schierati con le aziende coinvolte nel progetto Genoma Umano, e immettono in rete in continuazione il messaggio che le ricerche e gli studi vengono condotti per il bene dell’umanità.

La tecnica della bugia ripetuta cento volte che diventa verità

E’ risaputo come la più degradante menzogna, ribadita cento volte, dimentichi per incanto le sue origini, e si nobiliti al punto di divenire verità indiscussa.Più verità di una verità detta occasionalmente una manciata di volte.Ed è così che la popolazione mondiale ha abboccato in pieno, prima alle cure antivirali sul cancro, e poi all’esistenza di una malattia chiamata Aids e causata da un virus Hiv che nessuno al mondo ha mai isolato e trovato, se non nella sua bacata fantasia.
Vuoi che sbaglino tutti i presidi delle scuole? Tutti i rettori delle università? Tutti i capi di stato e di governo? Tutti i parlamentari? Vuoi che i direttori dei telegiornali e dei quotidiani siano tutti dei pirla che accettano e spalleggiano farse e invenzioni di monatti e untori stile lazzaretti manzoniani?Esistono al mondo persone specializzate nel travisamento e nell’insabbiamento della verità.Persone e gruppi che fanno fortune enormi grazie all’ignoranza popolare e alle disgrazie della gente.Questa razza padrona di dominatori, è la stessa che controlla a livello mondiale la Exxon, la Shell e la Mobil.E’ la stessa che gestisce e manovra il settore petrolchimico, quello farmaceutico, quello bancario e quello genetico.Qui abbiamo a che fare con l’Impero del Male.


Ancora la dinastia Rockefeller, più altri co-protagonisti

Il progetto Genoma Umano è stato finanziato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.Tale Dipartimento, più il Trust di Londra, più la famiglia reale d’Inghilterra, e la solita dinastia Rockefeller, sono i principali protagonisti di questo settore.Essi controllano lo studio della genetica e del DNA.Hanno sequestrato, rubato e segretato la ricerca di un programma universitario poco prima che esso venisse completato dai ricercatori.

George Soros, onnipresente nelle trame che contano

George Soros non manca mai quando c’è puzza di bruciato.

Alcuni scienziati foraggiati, che potremmo chiamare le comparse del male, assistiti dal Carlyle Group e da Soros, hanno privatizzato il progetto Genoma Umano, brevettando ogni sequenza genetica basilare, e sono entrati di prepotenza nel business lucrativo della manipolazione genetica, ovvero dell’alterazione della genetica.

Un gruppo carico di insidie e di inganni, di nome Carlyle

Nel suo documentario Fahrenheit 9/11, Michael Moore spiega come i principali affaristi della guerra contro il terrorismo mondiale lavorino proprio nel Carlyle Group, e come essi mantengano paradossalmente collegamenti segreti col nemico Bin Laden, coi sauditi e l’industria militare americana.Sono questi elementi che traggono lauti profitti dai soldati deceduti, dalle persone rapite, dagli ostaggi perseguitati.Il progetto Genoma Umano è una colossale truffa.
Hanno fatto credere a tutti che avrebbero destinato gli studi per la progettazione futura di dispositivi medici e di applicazioni geneto-farmaceutiche.Ci hanno indotti a credere che avrebbero fatto dei progressi nel campo dell’ingegneria genetica a vantaggio della popolazione mondiale.Tutto questo è semplicemente falso.


Quali sono i destinatari dei codici genetici rubati

Le lotte per ottenere i brevetti del progetto in questione sono in corso soltanto per questioni venali di puro denaro, per questioni di enormi vantaggi economici.La Rockefeller University è il primo e più importante destinatario di questi codici genetici rubati.La maggior parte dei brevetti depositati è oggi nelle mani esclusive di autentici criminali che si presentano come persone sorridenti e pulite, rispettabili ed incravattate, mentre hanno le bocche di fuoco, i servizi segreti e la difesa mafiosa alle spalle.Parliamo di individui e di organizzazioni che hanno il pieno controllo del pianeta.

Le grosse responsabilità dell’Ordine Medico Internazionale

L’ordine medico internazionale nega, o per lo meno non promuove, la necessità di ristabilire la connessione tra il corpo e la nostra componente spirituale.Molti medici e molti ricercatori hanno subìto il lavaggio accurato del cervello, sono schiavi del controllo mentale, sono dei dupes, ovvero dei gonzi.Tirano fuori dal loro cilindro professionale pillole magiche per curare ogni male, e finiscono per causare effetti collaterali devastanti.La sanità internazionale lavora duramente per impedire che la gente acceda alla vera conoscenza ed alla salute.L’ignoranza, in ultima analisi, ci porta all’auto-genocidio.Queste nuove generazioni di medici che l’Ordine sforna in continuazione non hanno il potere e la funzione di guarirti.Hanno però in compenso la facoltà di avvelenarti, di manipolare la genetica e la chimica del tuo corpo, mediante condizionamenti enzimatici ed ormonali.

Il brutto affare americano-tedesco giocato in zona Auchswitz

La IG Farben, come ben sappiamo, è stata la più infame fra le organizzazione multinazionali del recente passato, ed è stata per anni il simbolo, il fiore all’occhiello del Terzo Reich.I suoi amministratori e i suoi consulenti facevano pure parte contemporaneamente del direttivo delle SS al tempo di Hitler.Il Tribunale di Norimberga condannò a pesanti pene 24 dirigenti della IG Farben per l’utilizzo di manodopera destinata ai forni crematori di Auchswitz.Sebbene la IG Farben non esista più in quanto tale, essa è più che mai presente, vivace e attiva, sotto altre forme.Oggi esistono la Afga, la Basf e la Bayer, mentre la Hoechst si è fusa con la francese Rhone-Paulenc Rorer, dando vita alla Aventis, che ha sede a Strasburgo.Se poi diamo uno sguardo al direttivo della vecchia IG Farben, incontriamo i soliti nomi: Eisel Ford, Charles Mitchell (della Rockefeller Bank), Walt Teagle (presidente della Standard Oil), Paul Warburg (capo della Federal Reserve), Herman Metz (direttore della Bank of Manhattan, controllata da Paul Warburg e diretta da suo fratello Max Warburg).

Una cura risolvente agisce a livello cellulare e armonizza il campo magnetico. E non può mai essere una cura farmaceutica.

Il cartello farmaceutico vuole continuare a spacciare stupefacenti in modo legale, vuole dare alla gente pillole magiche per la cura di ogni male.Pillole che servono solo a farti tornare regolarmente dal medico a chiedere altre pillole ancora.
Le industrie e i governi traggono ovvio beneficio dalla sofferenza dei popoli.Il loro sogno finale è quello di schiavizzare la massa.Il DNA è, di fatto, il link di collegamento tra la materia e lo spirito.Il DNA converte le vibrazioni spirituali in vibrazioni armoniche inferiori che possono essere recepite dal corpo a livello cellulare.Se una cura funziona veramente fino alla completa remissione del male (e non fino alla mera scomparsa del sintomo), quella cura agisce a livello cellulare, ripulendone l’ambiente compromesso ed armonizzandone il campo magnetico.
E non sarà mai una cura farmaceutica.


La follia dei vaccini con effetti paralizzanti sul sistema nervoso

I vaccini poi sono il non plus ultra della follia umana.Colpiscono il sistema nervoso.Contengono neurotossine, mercurio, alluminio e formaldeide.Quando si sopprime il sistema nervoso si sopprime anche la spiritualità.
I vaccini sono armi da genocidio, in grado di condizionare e schiavizzare spiritualmente e fisicamente.
I danni che essi fanno vanno molto al di là dei guasti fisici da vaccino immediatamente visibili, come ad esempio l’autismo.La coscienza non dipende solo dal nostro DNA, ma anche dal nostro sistema nervoso.
Infatti, le cellule dei nervi hanno più materiale genetico rispetto a qualunque altro tipo di cellula.
Per tale motivo, i nervi, particolarmente quelli del cervello, sono il ponte per la manifestazione della nostra spiritualità e della nostra coscienza.Un sistema nervoso compromesso e debilitato è di grave impedimento al corretto svolgimento di pratiche spirituali.Gli effetti collaterali dei farmaci e dei vaccini hanno conseguenze paralizzanti sul sistema nervoso, sulla coscienza e sulla spiritualità.


Nonostante tutto, nessuno potrà impedire alla verità di venire a galla

Gran parte delle piaghe del nostro tempo sono il risultato di manipolazioni fatte all’interno di laboratori (vaccini, sangue contaminato, mutazioni genetiche, nuovi ceppi di batteri, virus e funghi).Se diamo uno sguardo a quanto sta succedendo su questo pianeta, possiamo dedurre che siamo davvero nei guai.Eppure, la verità è così chiara, profonda e potente, che alla fine vincerà.Abbiamo a che fare con la luce che illumina e prevale sulle tenebre, col bene che trionfa sul male.

Vivi in un mondo disegnato e pianificato per farti ammalare. Servono contromisure.

Come ha detto magistralmente il dr Alan Goldhamer, titolare dell’omonima clinica igienistica a Santa Monica, in California, Prendi nota che vivi in un mondo disegnato espressamente per farti ammalare.Un mondo che predica cattiveria e malattia, che prescrive farmaci-vaccini-medicalizzazione.Un mondo che impone carne, latticini, vino, caffè, the, sale, zucchero, cibocotto e tabacco.Non essere accondiscendente:Non essere arrendevole.Diventa piuttosto dissidente e ribelle, diventa Independent Thinker (Pensatore Indipendente), e vendi cara la tua pelle.

Se non vuoi ammalarti apriti e parla

Andando ancora più al sodo, prendiamo il magnifico scritto del terapeuta ispanico Dràuzio Varella, dal titolo L’arte di non ammalarsi.Se non vuoi ammalarti, parla dei tuoi sentimenti. Emozioni e sentimenti nascosti o repressi si trasformano in malattie tipo gastriti ed ulcere, dolori lombari e dolori alla colonna.Col tempo, la repressione dei sentimenti degenera fino al cancro.E allora siamo sinceri ed apriamoci.Dichiariamo i nostri segreti e i nostri umori.
Il dialogo, il parlare con chiarezza, sono un prodigioso rimedio ed una eccellente terapia.


Se non vuoi ammalarti prendi decisioni

Se non vuoi ammalarti prendi decisioni.La persona indecisa rimane nel dubbio, nell’ansia, nell’ingiustizia.
L’indecisione accumula problemi, preoccupazioni, aggressioni.Per decidere occorre saper rinunziare, saper perdere vantaggi e valori apparenti, per acquisirne altri più profondi e reali.Se non vuoi ammalarti cerca soluzioni.
Siamo ciò che pensiamo.I pensieri negativi generano energie negative che si trasformano in malattie.
Se non vuoi ammalarti non vivere di apparenze


Se non vuoi ammalarti non vivere di apparenze.Chi nasconde la realtà finge, posa, vuole dare l’impressione di stare bene.Vuole mostrarsi perfetto e bonaccione, mentre sta accumulando tonnellate di peso,mentre sta diventando una statua di bronzo coi piedi d’argilla.Niente di peggio per la salute che vivere di apparenze e di facciate, che avere molta vernice e poche radici.Il suo destino è il dolore, la farmacia e l’ospedale.Se non vuoi ammalarti accettati e migliorati.
Essere te stesso è l’essenza di una vita salubre.Chi non si accetta è invidioso, geloso, irritabile, distruttivo.
Accettati, e ricorda pure che la critica è un buon sentire, è terapia.


Se non vuoi ammalarti confidati, e non vivere sempre triste

Se non vuoi ammalarti confidati.Chi non ha fiducia non comunica, non si apre, non crea relazioni stabili e profonde.
Senza confidenza non c’è interrelazione.La sfiducia è mancanza di fede in sé, negli altri e nel creatore.
Se non vuoi ammalarti non vivere sempre triste.Il buonumore, il ridere, il riposo, l’allegria, recuperano la salute e portano lunga vita.La persona allegra ha il dono di rallegrare l’ambiente.L’allegria è salute e terapia, e ci salva dalle mani del dottore.


Se non vuoi ammalarti, vivi da uomo e ascolta le parole di Leonardo da Vinci

Se non vuoi ammalarti, diciamo noi, in aggiunta alle perle di Varella, risolvi le tue contraddizioni interne.Ama te stesso, ama il prossimo tuo come te stesso, rispetta ed accarezza gli animali, almeno quelli pacifici.Prendi nota delle tue caratteristiche, del tuo ruolo e delle tue responsabilità.Il creatore ti ha disegnato come uomo e non come belva aggressiva o come un mangiacadaveri.Comportati dunque da uomo.Impara non a guarire dalle malattie, ma piuttosto a mantenere intatta la tua salute, e a difendere con le unghie il tuo DNA, direbbe oggi il nostro massimo talento Leonardo da Vinci.

di Valdo Vaccaro

La Cina vuole smarcarsi dalla dipendenza dal dollaro


La Cina sta accumulando il più prezioso dei metalli. Perché vuole smarcarsi dalla dipendenza dal dollaro, un'arma a doppio taglio che ha contribuito lei stessa a creare mille e cinquantaquattro tonnellate di oro possono essere un sogno per i comuni mortali, oppure ordinaria amministrazione per le riserve di uno Stato come gli Usa, che ne possiedono una quantità otto volte superiore; persino l'Italia ne ha di più. Per la Cina, però, sono improvvisamente tante. Nei giorni scorsi Pechino ha annunciato di aver portato a tale ammontare le sue riserve auree, quasi raddoppiandole negli ultimi anni. Confermando di voler gradualmente smarcarsi dalla dipendenza dall'economia americana, che lei stessa ha contribuito a creare finanziando per anni l'indebitamento di Washington.




Acquistando in particolare metallo prezioso prodotto in patria, la Cina ha così messo da parte oro come una formichina. La quantità attualmente nei suoi forzieri rimane trascurabile: rappresenta l'1,6 percento delle sue enormi riserve in valuta straniera, che ammontano a 2.000 miliardi di dollari di cui circa due terzi proprio in biglietti verdi, grazie all'acquisto massiccio di Bot americani. Ma, messo insieme a dichiarazioni e altri fatti degli ultimi mesi, il quasi raddoppio delle riserve auree del gigante asiatico contribuisce a rendere evidente la volontà politica di raggiungere una serie di obiettivi a lungo termine: accrescere l'autonomia della Cina sulla scena economica globale, stimolare la domanda interna e ridurre la propria dipendenza dalle esportazioni, fare dello yuan una valuta di riferimento per il sistema monetario mondiale. Il problema è che Pechino ha le mani legate, perché nel perseguire questi scopi rischia di veder svalutare il suo investimento multimiliardario in dollari.

Per anni, la Cina ha accumulato dollari mantenendo basso - secondo Washington troppo basso - il valore dello yuan, e favorendo così la crescita delle sue esportazioni. I risparmi dei cinesi finanziavano i consumi oltre le proprie possibilità degli americani, dando vita allo squilibrio reso evidente dall'attuale crisi. Negli ultimi tre anni, da quando Pechino ha abbandonato il cambio fisso tra la sua moneta e il biglietto verde, lo yuan si è leggermente rivalutato. E se prima erano gli Usa a fare pressioni sulla Cina, ora è Pechino a mostrarsi baldanzosa: a marzo il direttore della Banca centrale cinese ha buttato lì l'idea che il dollaro non debba più essere la valuta mondiale di riferimento, e successivamente il premier Wen Jiabao ha auspicato una maggiore supervisione internazionale delle scelte economiche degli Stati Uniti. Proprio perché da esse dipende anche il benessere della Cina.

Tali preoccupazioni, alimentate dal fervore nazionalistico che accompagna l'ascesa del gigante asiatico, in Cina sono sentite non solo dagli economisti: nell'ultimo anno, un libro complottistico dal titolo "Currency Wars" (Guerre valutarie) ha venduto oltre un milione di copie. La tesi principale è che l'Occidente trama per frenare lo sviluppo cinese; da questo punto di vista, gli Usa avrebbero interesse a svalutare il dollaro non solo per rilanciare la propria economia travolta dalla crisi, ma anche per far perdere valore alle riserve di Pechino.

In realtà, gli Stati Uniti e il mondo hanno un tremendo bisogno della Cina, come si è visto anche dai sempre più frequenti auspici di vedere i cittadini cinesi aumentare i propri consumi, per rimpiazzare quelli degli americani. Sono movimenti tettonici che prenderanno decenni, ma è vero che Pechino sembra avere intenzione di percorrere questa strada: i suoi piani di stimolo all'economia premono proprio su questo tasto, sul progressivo potenziamento della domanda interna, e sulla diversificazione della sua politica monetaria. Far calare bruscamente le sue riserve in dollari sarebbe controproducente: se ne mettesse sul mercato una quantità consistente, il biglietto verde diventerebbe carta straccia, le esportazioni cinesi crollerebbero e le riserve cinesi in dollari brucerebbero gran parte del loro valore. Ma a lungo termine, l'obiettivo è comunque di farle lentamente scendere. E cominciare ad accumulare oro contribuisce allo scopo.


by di Alessandro Ursic

08 maggio 2009

Il caso Giuliani e L'Aquila



Giorno 6 aprile, l'AGI (Agenzia Giornalistica Italia) pubblicava una dichiarazione di Michelangelo Ambrosio circa il 'metodo Giuliani' per il rilevamento preventivo dei terremoti. Ieri quella dichiarazione è stata censurata. Non la troviamo più, se non in english version, al suo posto c'è una pagina con altre notizie. Fortunatamente la rete non è la tv e la notizia l'abbiamo ritrovata su altri siti.
Ma procediamo con ordine.

Giampaolo Giuliani non è un imbecille, come sostiene ignobilmente Bertolaso, ma un tecnico di ricerca presso uno dei laboratori nazionali del Gran Sasso che ha messo a punto una metodologia nuova (in Italia) per il rilevamento dei sismi, basato sulla registrazione del 'precursore sismico' presente nel gas radon che si sprigiona dalle faglie. Tale metodologia viene regolarmente seguita anche in Giappone.
Michelangelo Ambrosio è Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) che ha lavorato quattro anni con Giuliani. Ambrosio ha dichiarato in una lettera all'associazione 'Giuseppe Dossetti':

'Conosco bene Giuliani perche' ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c'e' un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche' il laboratorio e' attraversato da una faglia sismica: questa e' una cosa nota. Trascurare con superficialita' le applicazioni di nuove tecnologie solo perche' proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e' una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze. Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu' che mai attuali le indicazioni degli scienziati che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso'.

A supporto della tecnologia di Giuliani vi è anche la dichiarazione del responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione, 'Giuseppe Dossetti', Corrado Stillo, il quale afferma:

'Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche' studi di previsione dei ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non e' l'ora delle polemiche ma e' opportuno che in un Paese sismico come il nostro gli studi sulle previsioni basate sull'emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti'.

09 maggio 2009

Le multinazionali, il controllo genetico e le contromisure

250x

Tutti assieme appassionatamente, nelle mani di una ganga di filibustieri

Che l’umanità intera sia oggi finita, a sua totale insaputa, nelle mani di gente priva di scrupoli, nelle grinfie di nobili ed eccellenti filibustieri, non è un semplice sospetto o un’ipotesi fantasiosa di qualche catastrofista, ma è un fatto accertato i cui contorni si stanno delineando con sempre maggiore chiarezza.
La giusta e sacrosanta demolizione dei blocchi contrapposti e delle cortine di ferro, la crescente ed altrettanto auspicata scomparsa dei confini, la progressiva internazionalizzazione della lingua inglese,
i collegamenti aerei, i cavi telefonici sottomarini e satellitari, le reti Internet, la unificazione accelerata dei metodi, degli sport, delle tecniche e delle ideologie, la globalizzazione che avanza a ritmo incalzante, stanno facendo del pianeta Terra una vasta metropoli intercontinentale, sempre più uniforme, monolitica, cosmopolita.Il potere ai più allenati a controllare e comandare. Mai come oggi, nella storia umana, il problema del dominio e della sottomissione a livello planetario è stato così drammatico.In un pianeta diversificato antropologicamente per lingue e per razze, strutturato in una serie di paesi piccoli e medi, caratterizzato tuttora da alcune determinate sacche di resistenza, il predominio ideologico-culturale e politico-economico viene esercitato dalle potenze più abituate a esercitare il potere su diversi stati interni al proprio territorio, nel modo più trasparente e democratico possibile.


Il crollo dell’Unione Sovietica e la trasformazione liberal-capitalistica della Cina

Nessuna meraviglia se il paese più vasto della Terra si sia disintegrato dall’oggi al domani come neve al sole dopo quasi un secolo di dominazione social-comunista.
La disintegrazione dell’impero zarista e poi sovietico, ha dimostrato come le strutture verticiste ed apertamente dittatoriali siano inadatte a mantenere il controllo sugli stati periferici.
Gli apparati e i metodi tirannici, le purghe e i soviet, hanno dimostrato di essere inconsistenti e fragili al pari delle bugie, rivelando alla fine di avere le gambe corte.
L’incapacità del sistema stalinista e brezneviano di evolversi in senso democratico e pluralista, ha portato al crollo del regime, e a una riedizione popolare-modernista, ma tutto sommato neo-zaristica di quell’allievo del regime e del KGB che risponde al nome di Vladimir Putin.


Nel caso della Cina, le magagne politiche del regime maoista e ciuenlaiano, sottoposte a clamorosa virata ideologica e ad autentico lifting chirurgico dall’avveduto Deng Hsiao Ping, vengono oggi attenuate e camuffate dallo strabiliante sviluppo economico, usato come leva di recupero del ritardo storico accumulato in decenni di indottrinamenti, di bandiere rosse, di Servire il Popolo che era in realtà diventato, per la gente cinese, un Massacrare il Popolo.

Il trionfo degli USA sul piano internazionale

Nulla di strano se, nel marasma della spinta globalizzatrice, gli Stati Uniti d’America, pur tra contraddizioni e paure, tra attentati e guerre, tra crisi bancarie e drammi borsistici, siano emersi come la potenza vincente.
Le sue aziende, che si chiamino Coca-Cola nella bibita, Pfizer nel farmaco, Marlboro nel fumo, Kraft nell’alimentazione, Monsanto nell’agribusiness, McDonald’s nella ristorazione, Hilton e HolidayInn nell’albergo, si sono date negli anni dimensioni e respiro internazionali, mettendo radici in ogni angolo terrestre possibile.
Le sue banche hanno creato addentellati e agganci con paesi amici e paesi contrapposti.
Il biglietto verde, nonostante le varie peripezie svalutative, è diventato oggetto di intensa tessaurizzazione da parte della emergente potenza cinese che, da storico avversario ideologico, è diventata paradossalmente partner privilegiato e primario della nazione americana.
I suoi enti pubblici sanitari ed alimentari hanno imposto, nel bene e nel male, i propri standard e i propri diktat a ogni paese del mondo, e sigle come FDA, WHO, CDC, NDC, sono diventate sinonimi di leggi divine e di imposizioni imperiali.


La tardiva reazione europea alla grande Sfida Americana

La vecchia Europa, per far fronte alla Sfida Americana, ha dovuto rinunciare alle proprie caratteristiche storiche ed alle proprie divisioni di sempre, tentando il salto unitario tra mille contraddizioni e difficoltà.Diverso è chiamarsi Texas, Arizona, Louisiana e California, o chiamarsi Inghilterra, Francia, Spagna, Italia e Germania.Da noi si continuano ad usare lingue nazionali e a praticare usanze e costumi nazionali, nonostante le frontiere aperte e la moneta comune. Da noi si continua a viaggiare a destra e a sinistra.Da noi l’inguaribile provincialismo viene tuttora definito orgoglio nazionale e spirito di bandiera.Non si diventa facilmente comunità coesa ed omogenea, dopo secoli di profonde divisioni geografiche, ideologiche, politiche e religiose.Gli stati americani non hanno Alpi divisorie, non conoscono barriere linguistiche, non posseggono costituzioni e codici nazionali, non soffrono di standard e abitudini differenziate.

L’Europa delle Nazioni come la vecchia Italia delle Signorie

Sta in altre parole succedendo all’Europa delle Nazioni lo stesso dramma divisorio che paralizzò politicamente l’Italia dei Comuni e delle Signorie.Piccolo è bello e seducente, ma non redditizio in termini economici e politici.Il lascito drammatico della caduta imperiale di Roma ha continuato ad affliggere e condizionare l’Italia per secoli, rendendola divisa e debole, rendendola preda di invasioni e di dominazioni, rendendola incapace di darsi una unità nazionale fino al tardivo avvento dei Savoia, dei Mazzini, dei Garibaldi e dei Cavour.

Gli stati nazionali unitari alla conquista del territorio oltremare

Per gli altri paesi, a forte conduzione monarchica, il cammino era stato estremamente diverso.Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Belgio, e persino il modesto Portogallo, avevano capitalizzato sulla propria maggiore coesione nazionale, diventando persino paesi colonizzatori di altre regioni lontane.Tutto ciò mentre i signorotti delle città italiche si rinchiudevano nei propri castelli sollevando i ponti levatoi nell’illusione di staccarsi dal resto del mondo e di mantenere intatto il proprio potere locale.

L’esigenza di ridisegnare il mondo e la Seconda Guerra Mondiale

Negli anni più vicini a noi, per motivi storici diversi, Italia, Germania e Giappone, si erano alla fine sentite intrappolate ed isolate in un mondo fatto di influenze americane e di occupazioni inglesi, francesi ed olandesi.Si erano sentite impossibilitate a trovare mercati di reperimento materie prime e mercati di sbocco per le proprie mercanzie.
Già la prima guerra mondiale aveva lasciato pesanti strascichi, senza risolvere o sanare nulla sul piano internazionale.
Serviva ridisegnare politicamente il mondo.Serviva una nuova Grande Guerra.E furono queste le motivazioni-chiave che crearono la non troppo strana alleanza tra Germania, Italia e Giappone, nell’ultimo conflitto mondiale.


Il dominio delle multinazionali nel Nuovo Ordine Mondiale

Dopo questa analisi necessariamente sintetica ed a grandi linee, diciamo pure che, in un mondo esteso e globalizzato come quello di oggi, a dominare sono non più gli stati, ma le aziende di dimensioni mondiali, i cartelli, i trust, le multinazionali.E l’America è la patria ideale di questo tipo di aziende.Quando una ditta italiana cerca di emergere in proprio e di rompere l’accerchiamento e gli steccati confinari, quando tenta di allargarsi e fare il salto di qualità internazionale, finisce sempre nel peggiore dei modi, come è stato ad esempio con la Parmalat.
Quando non si posseggono le basi, le strutture essenziali, gli appoggi finanziari, persino la caratura morale, ti ritrovi a camminare sui sentieri minati e rischi di saltare in aria ad ogni pié sospinto.Per le tante aziende nazionali di valore, e di dimensioni medio-grandi, per le tradizionali grandi marche nostrane, la sola politica possibile è quella dell’assorbimento da parte dei vari cartelli internazionali manovrati dagli USA, come è già successo per Motta, Almagna, Talmone, Ferrero, Algida ed altri. Si sta profilando dunque un Nuovo Ordine Mondiale basato sul controllo e la dominazione commerciale.La legge è, senza ombra di dubbio, quella del più forte.


L’alta redditività e l’importanza strategica delle tecnologie di avanguardia

Un articoletto importante, dal titolo DNA e Nuovo Ordine Mondiale, a firma dell’arguto e intelligente Luciano Gianazza, sta circolando su Internet ed offre precisi contenuti al discorso storico e macroeconomico fin qui delineato.

Se vendere bibite, piazzare hamburger, stabilire regole dietetiche e sanitarie, collocare farmaci e vaccini, imporre quote carnee annue come contropartita di sbilanci commerciali, è sempre un buon affare, figurarsi quando ci si sposta nel settore delle alte tecnologie, dove gli altri sono rimasti tutti irrimediabilmente indietro, ad arrancare e sbuffare nelle posizioni di retroguardia.

La minaccia planetaria dell’ingegneria genetica fa pensare alla fissione nucleare

L’ingegneria genetica è una grave minaccia per il nostro pianeta.Gli scienziati e i ricercatori che stanno operando in questo delicatissimo settore sono un po’ come tanti piccoli geni stile il nostro Enrico Fermi (1901-1954) che, dopo aver insegnato fisica a Roma, si spostò in America nel 1937, prese il Nobel nel 1938, consegnando al nuovo paese d’adozione quei risultati delle sue teorie di elettro-dinamica quantistica che portarono alla fissione nucleare e alla bomba atomica.Come dire che nelle successive esplosioni di Hiroshima e Nagasaki c’è del sostanzioso made in Italy, di cui nessuno di noi va sicuramente fiero.

Uno sguardo dettagliato al codice genetico chiamato DNA

Il DNA è un micro-meccanismo avvolgente che riflette la struttura a spirale di tutte le proteine del corpo.
Le strutture a spirale sono paragonabili a quella bobina che il serbo-croato Nikola Tesla (1856-1943), maggiore inventore dell’era moderna, ideò per migliorare la ricezione e la trasmissione di energia elettromagnetica.
In modo simile, il DNA è come un ricevitore-trasmettitore di frequenze cosmiche che si potrebbero pure chiamare frequenze divine o della creazione.Si potrebbe anche definire il DNA come ricetrasmettitore di energia bio-acustica, ovvero di luce e suono.Questi concetti vengono volutamente omessi nei tradizionali testi scientifici.Come mai tale omissione? Imperdonabile distrazione o pianificata riservatezza? La risposta ci porta al progetto del genoma umano.


Un gruppo altamente selezionato ed elitario al potere

Esiste una élite di famiglie che sono al potere da centinaia di anni, e che controllano governi, media e industrie-chiave e attività-chiave (specie farmaceutiche, petrolchimiche, alimentari, bancarie), e che tengono d’occhio con spasmodica attenzione le nuove tecnologie, in particolare l’ingegneria genetica.Le conoscenze più avanzate in questo campo sono vigilate e manipolate dalla politica.I personaggi che controllano il progetto Genoma Umano sono depositari di dati e tecniche che superano di gran lunga le conoscenze di qualunque altro essere umano.Il loro scopo dichiarato è quello di controllare la popolazione mondiale mediante la manomissione della genetica.In definitiva vogliono farci diventare tutti schiavi del loro sistema di controllo.Se puoi rimbambire ed asservire un essere umano e togliergli il suo massimo potere, che è il potere spirituale, puoi davvero farlo giocando col suo DNA.Puoi interferire con l’evoluzione di ogni singolo individuo e privarlo della sua personalità, della sua essenza più intima.La medesima cosa puoi fare poi con l’intero gruppo sociale di sua appartenenza.

Un’offensiva sottile, sofisticata e segreta chiamata guerra bio-spirituale

Parliamo qui della forma più avanzata di guerra strategica segreta mai esistita, e si tratta di una guerra di carattere bio-spirituale.Le tecnologie che vengono usate per questi scopi comprendono quelle del programma Scudo Spaziale e quelle del progetto segreto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program, consistente in un enorme sito di antenne costruite sotto la gelida terra d’Alaska, e legate pare al controllo di fenomeni controversi e complessi come quello degli UFO e quello del controllo e dello sfruttamento delle scie chimiche bario-alluminio, conduttrici di energia elettromagnetica, rilasciate da certi aerei militari).Trattasi di tecnologie che si focalizzano sull’impiego strategico delle frequenze elettromagnetiche.I media sono tutti schierati con le aziende coinvolte nel progetto Genoma Umano, e immettono in rete in continuazione il messaggio che le ricerche e gli studi vengono condotti per il bene dell’umanità.

La tecnica della bugia ripetuta cento volte che diventa verità

E’ risaputo come la più degradante menzogna, ribadita cento volte, dimentichi per incanto le sue origini, e si nobiliti al punto di divenire verità indiscussa.Più verità di una verità detta occasionalmente una manciata di volte.Ed è così che la popolazione mondiale ha abboccato in pieno, prima alle cure antivirali sul cancro, e poi all’esistenza di una malattia chiamata Aids e causata da un virus Hiv che nessuno al mondo ha mai isolato e trovato, se non nella sua bacata fantasia.
Vuoi che sbaglino tutti i presidi delle scuole? Tutti i rettori delle università? Tutti i capi di stato e di governo? Tutti i parlamentari? Vuoi che i direttori dei telegiornali e dei quotidiani siano tutti dei pirla che accettano e spalleggiano farse e invenzioni di monatti e untori stile lazzaretti manzoniani?Esistono al mondo persone specializzate nel travisamento e nell’insabbiamento della verità.Persone e gruppi che fanno fortune enormi grazie all’ignoranza popolare e alle disgrazie della gente.Questa razza padrona di dominatori, è la stessa che controlla a livello mondiale la Exxon, la Shell e la Mobil.E’ la stessa che gestisce e manovra il settore petrolchimico, quello farmaceutico, quello bancario e quello genetico.Qui abbiamo a che fare con l’Impero del Male.


Ancora la dinastia Rockefeller, più altri co-protagonisti

Il progetto Genoma Umano è stato finanziato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.Tale Dipartimento, più il Trust di Londra, più la famiglia reale d’Inghilterra, e la solita dinastia Rockefeller, sono i principali protagonisti di questo settore.Essi controllano lo studio della genetica e del DNA.Hanno sequestrato, rubato e segretato la ricerca di un programma universitario poco prima che esso venisse completato dai ricercatori.

George Soros, onnipresente nelle trame che contano

George Soros non manca mai quando c’è puzza di bruciato.

Alcuni scienziati foraggiati, che potremmo chiamare le comparse del male, assistiti dal Carlyle Group e da Soros, hanno privatizzato il progetto Genoma Umano, brevettando ogni sequenza genetica basilare, e sono entrati di prepotenza nel business lucrativo della manipolazione genetica, ovvero dell’alterazione della genetica.

Un gruppo carico di insidie e di inganni, di nome Carlyle

Nel suo documentario Fahrenheit 9/11, Michael Moore spiega come i principali affaristi della guerra contro il terrorismo mondiale lavorino proprio nel Carlyle Group, e come essi mantengano paradossalmente collegamenti segreti col nemico Bin Laden, coi sauditi e l’industria militare americana.Sono questi elementi che traggono lauti profitti dai soldati deceduti, dalle persone rapite, dagli ostaggi perseguitati.Il progetto Genoma Umano è una colossale truffa.
Hanno fatto credere a tutti che avrebbero destinato gli studi per la progettazione futura di dispositivi medici e di applicazioni geneto-farmaceutiche.Ci hanno indotti a credere che avrebbero fatto dei progressi nel campo dell’ingegneria genetica a vantaggio della popolazione mondiale.Tutto questo è semplicemente falso.


Quali sono i destinatari dei codici genetici rubati

Le lotte per ottenere i brevetti del progetto in questione sono in corso soltanto per questioni venali di puro denaro, per questioni di enormi vantaggi economici.La Rockefeller University è il primo e più importante destinatario di questi codici genetici rubati.La maggior parte dei brevetti depositati è oggi nelle mani esclusive di autentici criminali che si presentano come persone sorridenti e pulite, rispettabili ed incravattate, mentre hanno le bocche di fuoco, i servizi segreti e la difesa mafiosa alle spalle.Parliamo di individui e di organizzazioni che hanno il pieno controllo del pianeta.

Le grosse responsabilità dell’Ordine Medico Internazionale

L’ordine medico internazionale nega, o per lo meno non promuove, la necessità di ristabilire la connessione tra il corpo e la nostra componente spirituale.Molti medici e molti ricercatori hanno subìto il lavaggio accurato del cervello, sono schiavi del controllo mentale, sono dei dupes, ovvero dei gonzi.Tirano fuori dal loro cilindro professionale pillole magiche per curare ogni male, e finiscono per causare effetti collaterali devastanti.La sanità internazionale lavora duramente per impedire che la gente acceda alla vera conoscenza ed alla salute.L’ignoranza, in ultima analisi, ci porta all’auto-genocidio.Queste nuove generazioni di medici che l’Ordine sforna in continuazione non hanno il potere e la funzione di guarirti.Hanno però in compenso la facoltà di avvelenarti, di manipolare la genetica e la chimica del tuo corpo, mediante condizionamenti enzimatici ed ormonali.

Il brutto affare americano-tedesco giocato in zona Auchswitz

La IG Farben, come ben sappiamo, è stata la più infame fra le organizzazione multinazionali del recente passato, ed è stata per anni il simbolo, il fiore all’occhiello del Terzo Reich.I suoi amministratori e i suoi consulenti facevano pure parte contemporaneamente del direttivo delle SS al tempo di Hitler.Il Tribunale di Norimberga condannò a pesanti pene 24 dirigenti della IG Farben per l’utilizzo di manodopera destinata ai forni crematori di Auchswitz.Sebbene la IG Farben non esista più in quanto tale, essa è più che mai presente, vivace e attiva, sotto altre forme.Oggi esistono la Afga, la Basf e la Bayer, mentre la Hoechst si è fusa con la francese Rhone-Paulenc Rorer, dando vita alla Aventis, che ha sede a Strasburgo.Se poi diamo uno sguardo al direttivo della vecchia IG Farben, incontriamo i soliti nomi: Eisel Ford, Charles Mitchell (della Rockefeller Bank), Walt Teagle (presidente della Standard Oil), Paul Warburg (capo della Federal Reserve), Herman Metz (direttore della Bank of Manhattan, controllata da Paul Warburg e diretta da suo fratello Max Warburg).

Una cura risolvente agisce a livello cellulare e armonizza il campo magnetico. E non può mai essere una cura farmaceutica.

Il cartello farmaceutico vuole continuare a spacciare stupefacenti in modo legale, vuole dare alla gente pillole magiche per la cura di ogni male.Pillole che servono solo a farti tornare regolarmente dal medico a chiedere altre pillole ancora.
Le industrie e i governi traggono ovvio beneficio dalla sofferenza dei popoli.Il loro sogno finale è quello di schiavizzare la massa.Il DNA è, di fatto, il link di collegamento tra la materia e lo spirito.Il DNA converte le vibrazioni spirituali in vibrazioni armoniche inferiori che possono essere recepite dal corpo a livello cellulare.Se una cura funziona veramente fino alla completa remissione del male (e non fino alla mera scomparsa del sintomo), quella cura agisce a livello cellulare, ripulendone l’ambiente compromesso ed armonizzandone il campo magnetico.
E non sarà mai una cura farmaceutica.


La follia dei vaccini con effetti paralizzanti sul sistema nervoso

I vaccini poi sono il non plus ultra della follia umana.Colpiscono il sistema nervoso.Contengono neurotossine, mercurio, alluminio e formaldeide.Quando si sopprime il sistema nervoso si sopprime anche la spiritualità.
I vaccini sono armi da genocidio, in grado di condizionare e schiavizzare spiritualmente e fisicamente.
I danni che essi fanno vanno molto al di là dei guasti fisici da vaccino immediatamente visibili, come ad esempio l’autismo.La coscienza non dipende solo dal nostro DNA, ma anche dal nostro sistema nervoso.
Infatti, le cellule dei nervi hanno più materiale genetico rispetto a qualunque altro tipo di cellula.
Per tale motivo, i nervi, particolarmente quelli del cervello, sono il ponte per la manifestazione della nostra spiritualità e della nostra coscienza.Un sistema nervoso compromesso e debilitato è di grave impedimento al corretto svolgimento di pratiche spirituali.Gli effetti collaterali dei farmaci e dei vaccini hanno conseguenze paralizzanti sul sistema nervoso, sulla coscienza e sulla spiritualità.


Nonostante tutto, nessuno potrà impedire alla verità di venire a galla

Gran parte delle piaghe del nostro tempo sono il risultato di manipolazioni fatte all’interno di laboratori (vaccini, sangue contaminato, mutazioni genetiche, nuovi ceppi di batteri, virus e funghi).Se diamo uno sguardo a quanto sta succedendo su questo pianeta, possiamo dedurre che siamo davvero nei guai.Eppure, la verità è così chiara, profonda e potente, che alla fine vincerà.Abbiamo a che fare con la luce che illumina e prevale sulle tenebre, col bene che trionfa sul male.

Vivi in un mondo disegnato e pianificato per farti ammalare. Servono contromisure.

Come ha detto magistralmente il dr Alan Goldhamer, titolare dell’omonima clinica igienistica a Santa Monica, in California, Prendi nota che vivi in un mondo disegnato espressamente per farti ammalare.Un mondo che predica cattiveria e malattia, che prescrive farmaci-vaccini-medicalizzazione.Un mondo che impone carne, latticini, vino, caffè, the, sale, zucchero, cibocotto e tabacco.Non essere accondiscendente:Non essere arrendevole.Diventa piuttosto dissidente e ribelle, diventa Independent Thinker (Pensatore Indipendente), e vendi cara la tua pelle.

Se non vuoi ammalarti apriti e parla

Andando ancora più al sodo, prendiamo il magnifico scritto del terapeuta ispanico Dràuzio Varella, dal titolo L’arte di non ammalarsi.Se non vuoi ammalarti, parla dei tuoi sentimenti. Emozioni e sentimenti nascosti o repressi si trasformano in malattie tipo gastriti ed ulcere, dolori lombari e dolori alla colonna.Col tempo, la repressione dei sentimenti degenera fino al cancro.E allora siamo sinceri ed apriamoci.Dichiariamo i nostri segreti e i nostri umori.
Il dialogo, il parlare con chiarezza, sono un prodigioso rimedio ed una eccellente terapia.


Se non vuoi ammalarti prendi decisioni

Se non vuoi ammalarti prendi decisioni.La persona indecisa rimane nel dubbio, nell’ansia, nell’ingiustizia.
L’indecisione accumula problemi, preoccupazioni, aggressioni.Per decidere occorre saper rinunziare, saper perdere vantaggi e valori apparenti, per acquisirne altri più profondi e reali.Se non vuoi ammalarti cerca soluzioni.
Siamo ciò che pensiamo.I pensieri negativi generano energie negative che si trasformano in malattie.
Se non vuoi ammalarti non vivere di apparenze


Se non vuoi ammalarti non vivere di apparenze.Chi nasconde la realtà finge, posa, vuole dare l’impressione di stare bene.Vuole mostrarsi perfetto e bonaccione, mentre sta accumulando tonnellate di peso,mentre sta diventando una statua di bronzo coi piedi d’argilla.Niente di peggio per la salute che vivere di apparenze e di facciate, che avere molta vernice e poche radici.Il suo destino è il dolore, la farmacia e l’ospedale.Se non vuoi ammalarti accettati e migliorati.
Essere te stesso è l’essenza di una vita salubre.Chi non si accetta è invidioso, geloso, irritabile, distruttivo.
Accettati, e ricorda pure che la critica è un buon sentire, è terapia.


Se non vuoi ammalarti confidati, e non vivere sempre triste

Se non vuoi ammalarti confidati.Chi non ha fiducia non comunica, non si apre, non crea relazioni stabili e profonde.
Senza confidenza non c’è interrelazione.La sfiducia è mancanza di fede in sé, negli altri e nel creatore.
Se non vuoi ammalarti non vivere sempre triste.Il buonumore, il ridere, il riposo, l’allegria, recuperano la salute e portano lunga vita.La persona allegra ha il dono di rallegrare l’ambiente.L’allegria è salute e terapia, e ci salva dalle mani del dottore.


Se non vuoi ammalarti, vivi da uomo e ascolta le parole di Leonardo da Vinci

Se non vuoi ammalarti, diciamo noi, in aggiunta alle perle di Varella, risolvi le tue contraddizioni interne.Ama te stesso, ama il prossimo tuo come te stesso, rispetta ed accarezza gli animali, almeno quelli pacifici.Prendi nota delle tue caratteristiche, del tuo ruolo e delle tue responsabilità.Il creatore ti ha disegnato come uomo e non come belva aggressiva o come un mangiacadaveri.Comportati dunque da uomo.Impara non a guarire dalle malattie, ma piuttosto a mantenere intatta la tua salute, e a difendere con le unghie il tuo DNA, direbbe oggi il nostro massimo talento Leonardo da Vinci.

di Valdo Vaccaro

La Cina vuole smarcarsi dalla dipendenza dal dollaro


La Cina sta accumulando il più prezioso dei metalli. Perché vuole smarcarsi dalla dipendenza dal dollaro, un'arma a doppio taglio che ha contribuito lei stessa a creare mille e cinquantaquattro tonnellate di oro possono essere un sogno per i comuni mortali, oppure ordinaria amministrazione per le riserve di uno Stato come gli Usa, che ne possiedono una quantità otto volte superiore; persino l'Italia ne ha di più. Per la Cina, però, sono improvvisamente tante. Nei giorni scorsi Pechino ha annunciato di aver portato a tale ammontare le sue riserve auree, quasi raddoppiandole negli ultimi anni. Confermando di voler gradualmente smarcarsi dalla dipendenza dall'economia americana, che lei stessa ha contribuito a creare finanziando per anni l'indebitamento di Washington.




Acquistando in particolare metallo prezioso prodotto in patria, la Cina ha così messo da parte oro come una formichina. La quantità attualmente nei suoi forzieri rimane trascurabile: rappresenta l'1,6 percento delle sue enormi riserve in valuta straniera, che ammontano a 2.000 miliardi di dollari di cui circa due terzi proprio in biglietti verdi, grazie all'acquisto massiccio di Bot americani. Ma, messo insieme a dichiarazioni e altri fatti degli ultimi mesi, il quasi raddoppio delle riserve auree del gigante asiatico contribuisce a rendere evidente la volontà politica di raggiungere una serie di obiettivi a lungo termine: accrescere l'autonomia della Cina sulla scena economica globale, stimolare la domanda interna e ridurre la propria dipendenza dalle esportazioni, fare dello yuan una valuta di riferimento per il sistema monetario mondiale. Il problema è che Pechino ha le mani legate, perché nel perseguire questi scopi rischia di veder svalutare il suo investimento multimiliardario in dollari.

Per anni, la Cina ha accumulato dollari mantenendo basso - secondo Washington troppo basso - il valore dello yuan, e favorendo così la crescita delle sue esportazioni. I risparmi dei cinesi finanziavano i consumi oltre le proprie possibilità degli americani, dando vita allo squilibrio reso evidente dall'attuale crisi. Negli ultimi tre anni, da quando Pechino ha abbandonato il cambio fisso tra la sua moneta e il biglietto verde, lo yuan si è leggermente rivalutato. E se prima erano gli Usa a fare pressioni sulla Cina, ora è Pechino a mostrarsi baldanzosa: a marzo il direttore della Banca centrale cinese ha buttato lì l'idea che il dollaro non debba più essere la valuta mondiale di riferimento, e successivamente il premier Wen Jiabao ha auspicato una maggiore supervisione internazionale delle scelte economiche degli Stati Uniti. Proprio perché da esse dipende anche il benessere della Cina.

Tali preoccupazioni, alimentate dal fervore nazionalistico che accompagna l'ascesa del gigante asiatico, in Cina sono sentite non solo dagli economisti: nell'ultimo anno, un libro complottistico dal titolo "Currency Wars" (Guerre valutarie) ha venduto oltre un milione di copie. La tesi principale è che l'Occidente trama per frenare lo sviluppo cinese; da questo punto di vista, gli Usa avrebbero interesse a svalutare il dollaro non solo per rilanciare la propria economia travolta dalla crisi, ma anche per far perdere valore alle riserve di Pechino.

In realtà, gli Stati Uniti e il mondo hanno un tremendo bisogno della Cina, come si è visto anche dai sempre più frequenti auspici di vedere i cittadini cinesi aumentare i propri consumi, per rimpiazzare quelli degli americani. Sono movimenti tettonici che prenderanno decenni, ma è vero che Pechino sembra avere intenzione di percorrere questa strada: i suoi piani di stimolo all'economia premono proprio su questo tasto, sul progressivo potenziamento della domanda interna, e sulla diversificazione della sua politica monetaria. Far calare bruscamente le sue riserve in dollari sarebbe controproducente: se ne mettesse sul mercato una quantità consistente, il biglietto verde diventerebbe carta straccia, le esportazioni cinesi crollerebbero e le riserve cinesi in dollari brucerebbero gran parte del loro valore. Ma a lungo termine, l'obiettivo è comunque di farle lentamente scendere. E cominciare ad accumulare oro contribuisce allo scopo.


by di Alessandro Ursic

08 maggio 2009

Il caso Giuliani e L'Aquila



Giorno 6 aprile, l'AGI (Agenzia Giornalistica Italia) pubblicava una dichiarazione di Michelangelo Ambrosio circa il 'metodo Giuliani' per il rilevamento preventivo dei terremoti. Ieri quella dichiarazione è stata censurata. Non la troviamo più, se non in english version, al suo posto c'è una pagina con altre notizie. Fortunatamente la rete non è la tv e la notizia l'abbiamo ritrovata su altri siti.
Ma procediamo con ordine.

Giampaolo Giuliani non è un imbecille, come sostiene ignobilmente Bertolaso, ma un tecnico di ricerca presso uno dei laboratori nazionali del Gran Sasso che ha messo a punto una metodologia nuova (in Italia) per il rilevamento dei sismi, basato sulla registrazione del 'precursore sismico' presente nel gas radon che si sprigiona dalle faglie. Tale metodologia viene regolarmente seguita anche in Giappone.
Michelangelo Ambrosio è Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) che ha lavorato quattro anni con Giuliani. Ambrosio ha dichiarato in una lettera all'associazione 'Giuseppe Dossetti':

'Conosco bene Giuliani perche' ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c'e' un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche' il laboratorio e' attraversato da una faglia sismica: questa e' una cosa nota. Trascurare con superficialita' le applicazioni di nuove tecnologie solo perche' proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e' una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze. Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu' che mai attuali le indicazioni degli scienziati che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso'.

A supporto della tecnologia di Giuliani vi è anche la dichiarazione del responsabile dell'Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell'Associazione, 'Giuseppe Dossetti', Corrado Stillo, il quale afferma:

'Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche' studi di previsione dei ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non e' l'ora delle polemiche ma e' opportuno che in un Paese sismico come il nostro gli studi sulle previsioni basate sull'emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti'.