
Il 24 marzo Lyndon LaRouche ha lanciato un appello urgente ai patrioti americani ad "agire subito" contro la politica sanitaria ed energetica promossa dall'amministrazione Obama, in particolare da Larry Summers, Peter Orszag e la cricca degli economisti comportamentali (vedi sotto). Nell'appello, l'economista e leader democratico fa riferimento alle sue previsioni economiche azzeccate, procedendo con un monito:
"La cosa più gentile che si può dire della politica adottata dal Presidente Obama è che essa è malvagia nelle intenzioni specificamente fasciste che esprime nella pratica, come nei casi della politica sanitaria e cosiddetta 'ambientalista', che sono essenzialmente la copia esatta della politica di Adolf Hitler, anche se potrebbero essere considerate errori onesti commessi da malati di mente. Se c'è da dire qualcos'altro sul tema, è che Obama ha subito il lavaggio del cervello dagli psicologi comportamentali che ha scelto come consiglieri economici. Se non verrà rimosso il lavaggio del cervello di costoro e dei loro complici nella grande finanza non c'è alcuna speranza per gli Stati Uniti e nemmeno per il resto del mondo quest'anno, a meno che non venga cambiata la politica dell'amministrazione Obama, nella direzione che ho indicato, e che non venga cambiata molto presto".
"La vostra risposta ai miei moniti equivale dunque alla vostra scelta del vostro destino personale. Svegliatevi! Prima che sia troppo tardi".
"È indicativo che il Presidente stesso abbia ammesso questo fatto, seppur solo implicitamente, nel modo in cui ha cercato di scusarsi del suo comportamento attuale. Dobbiamo sottolineare il fatto che ha adottato una copia carbone della politica sanitaria di Adolf Hitler, annunciata il 1 settembre 1939 e in seguito condannata come genocidio. Abbiamo gettato così tanti soldi nelle fogne di Londra e Wall Street, per rifinanziare dei finanzieri truffatori, che non è rimasto nulla, secondo Obama, per finanziare l'espansione della produzione o della sanità. Piuttosto che imporre un aumento dei tassi di mortalità della popolazione americana, avrebbe fatto bene ad annullare i pacchetti di salvataggio per questi truffatori internazionali, sottoponendo il sistema ad una riorganizzazione fallimentare. Avrebbe dovuto agire per aumentare la produttività dell'economia invece di distruggerla con la sua politica neomalthusiana e filo-genocida. La sua politica nella pratica è stata finora: gettare il bambino per salvare l'acqua sporca, sporchissima, della speculazione finanziaria!"
"Nel profferire le sue deboli scuse per aver saccheggiato il Tesoro alo scopo di ingrassare dei truffatori, il Presidente ci ha lasciati col fatto che l'unico modo per far sopravvivere gli Stati Uniti, due anni dopo la crisi del 25 luglio 2007, è quello di ribaltare la politica del salvataggio fraudolento di Wall Street e Londra, sottoponendo il sistema ad una riorganizzazione fallimentare, come quella da me proposta".
"L'unica speranza per la Presidenza Obama è di voltare le spalle ai truffatori che hanno comprato la sua elezione; deve farlo per servire i cittadini degli Stati Uniti che hanno riposto fiducia in lui e che attualmente sta tradendo, ed a cui deve il mandato che ha ottenuto".
'Scarso aiuto alla pace'. A rivelare tali legami è Max Blumenthal, un giornalista ebreo statunitense, tanto acuto quanto ironico, detestato dalla comunità ebraica Usa per la sua critica feroce della destra ultraortodossa. Blumenthal è riuscito a farsi invitare alla cerimonia di premiazione del Premio Moskovitz per il Sionismo tenutosi una decina di giorni fa a Gerusalemme Est. Alcune migliaia di ebrei radicali si sono riuniti di fronte a un palco con mega-schermo montato (provocatoriamente?) a poche decine di metri dal quartiere di Silwan, dove le autorità municipali prevedono di demolire 88 case di cittadini palestinesi per costruire un parco tematico archeologico, espellendo quasi 1.500 residenti. Un'operazione definita eufemisticamente dal Segretario di Stato Usa Hillary Clinton 'di scarso aiuto' alla causa della pace.
Nomen omen, il premio Moskovitz è stato organizzato da Irvin Moskovitz, padrone della catena californiana di casinò 'Hawaiian Gardes'. Denunciato più volte per lo sfruttamento di lavoratori irregolari, Moskovitz da anni convoglia milioni di dollari verso Israele per sostenere l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme Est. Solo chi si distingue per particolari meriti alla causa sionista viene insignito dell'omonimo premio. Moskovitz è ricordato da Blumenthal per la sua amicizia con il Primo ministro Netanyahu, convinto proprio da lui a costruire nel 1996 un'uscita del tunnel sotto la Spianata delle Moschee: tale decisione fu all'origine degli scontri che condussero alla Seconda Intifada. L'impronta di Moskovitz sulla terra ove sorgono i 'settlement' dei coloni è però visibilmente impressa nell'espansione di Kiryat Arba, focolaio di estremismo ortodosso. A palesarne l'evidenza, il Premio Moskovitz 2009, attribuito, con i suoi bei 50 mila dollari, proprio al fondatore di Kiryat Arba, Noam Arnon. Dopo la consegna, il giornalista Blumenthal ha avvicinato il colono Arnon, che gli ha confessato la seguente verità: "Crediamo che gli arabi abbiano ormai preso il controllo dei media e degli umori internazionali, convincendo il mondo a credere che esista un popolo palestinese che merita un proprio Stato. E questo è totalmente falso".
Premi Nobel e ministri. Il premio è stato consegnato da Robert John Aumann, premio Nobel per l'Economia nel 2a005 (per la Teoria dei giochi), alla presenza del ministro israeliano per le Infrastrutture, Uzi Landau. Aumann si oppose allo sgombero della Striscia di Gaza del 2005, definendolo un crimine contro le colonie di Gush Katif, nonché un serio pericolo per la sicurezza di Israele. Il docente utilizzò persino la sua Teoria dei giochi per giustificare l'occupazione dei Territori palestinesi. Prima della consegna del Nobel, una petizione di oltre mille firme era già stata inviata all'Accademia svedese per chiedere la cancellazione del Premio ad Aumann. Un collega canadese del giornalista statunitense, Jesse Rosenfeld, è riuscito a eludere la sicurezza e ha avvicinato il ministro delle Infrastrutture, mentre gigioneggiava tra la platea dei coloni. Gli ha chiesto che ne pensasse del richiamo di Obama alla necessità di congelare l'ampliamento degli insdediamenti. La risposta non lascia dubbi sulla posizione sua, del suo partito (Yisrael Beiteynu) e del suo governo: "Qualcuno dice che gli arabi possono costruire a destra e a manca e gli ebrei no. Questa posizione va rifiutata in toto".
Un progetto di Chris Jacobs