18 maggio 2011

La ricchezza e il debito pubblico


Si torna a parlare, secondo me a sproposito, di sovranità monetaria, debito pubblico, e questioni monetarie, in relazione a quanto sta accadendo e probabilmente accadrà. Parlo del default o della ristrutturazione ( che poi è un default mascherato) del debito sovrano greco, ed eventualmente portoghese, delle imposizioni del FMI e della BCE ai paesi deboli dell’area Euro, ecc… Adesso su questo argomento vorrei mettere dei punti fermi, sui quali non tornare più a discutere altrimenti ci ripetiamo le stesse cose come dischi rotti.

Debito Pubblico. In un ambiente di moneta Fiat (creata e imprestata) in cui la moneta è quindi un MEZZO di scambio, e lo Stato è un utente di tale mezzo, esso è tenuto, come ogni altra entità economica a fare dei bilanci in nero. Il che vuol dire che quanto spende per dare servizi e anche investimenti, al popolo, deve esser pareggiato dalle entrate, solitamente chiamate TASSE. Se è vero che lo stato è costituito da POPOLO, TERRITORIO, e ORGANIZZAZIONE, il popolo, che è l’unica entità a creare ricchezza, è tenuto a supportare, mantenere, l’organizzazione. Quando le entrate sono inferiori alle uscite, come per qualsiasi altra entità, lo Stato chiede dei prestiti, e rilascia dei certificati di credito (BOT, CCT, BPT, ecc ….). Un debitore onesto, cosa fa normalmente, quando chiede un prestito ? alle scadenze lo rimborsa, interessi compresi. Cosa fa invece uno Stato che ha speso più delle entrate prima, e poi per non irritare la popolazione, non raccoglie abbastanza per ripagare i debiti ? fa altri debiti per ripagare i precedenti, e così il debito, di anno in anno aumenta, fino a che gli interessi richiesti, che coprono anche il rischio di insolvenza, diventano tanto alti da pareggiare le entrate dello stato. A quel punto è matematicamente impossibile ripagare, non solo i debiti, ma nemmeno gli interessi. E a quel punto vengono richieste manovre lacrime e sangue. Ma vediamo , in questa situazione di capirci qualcosa. Uno Stato crea debito quando quanto raccoglie in tasse non copre le spese che fa, ma se questo avviene è perché tali tasse non compensano i benefici che vengono dati alla popolazione. Già. Ma non a tutta la popolazione, e questo è il punto. Una parte di essa, grazie alle regole lassiste aumenta le proprie ricchezze, ed il resto, forse raccoglie piccoli vantaggi. Quando vi sono greci come Spiro Latsis la cui ricchezza è valutata in oltre 11 miliardi di dollari, allora viene il forte dubbio, anzi la certezza, che lo Stato potrebbe trovare i soldi per non creare debito, ma semplicemente non voglia farlo. Perché se lo Stato spende, qualcuno incassa, o comunque quei soldi spesi, vengono requisiti da qualcuno ma non tornano tutti allo stato. Che poi in alcuni momenti vi siano distribuzioni “a pioggia” per creare consenso politico, per cui a incassare sia tutta la popolazione, non lo nego, ma è anche evidente il fatto che la ricchezza si concentra nelle mani di pochi, e a ripagare i debiti, vengano chiamati tutti. Questo fatto crea quella disparità di trattamento che scaturisce poi nelle rivolte sociali. Ricordando che ad ogni debito di qualcuno corrisponde un credito di qualcun altro, allora il problema non è tanto l’entità del debito, quanto la ricerca di dove prendere la ricchezza per ripagarlo. Ed a questo punto è importante avere le idee chiare. Se io possiedo 100.000 € e mi compero un monolocale, quei 100.000€ torneranno al mercato, al vecchio proprietario o a chi ha costruito quell’immobile, che a loro volta li spenderanno per acquistare altri beni. Io non avrò più 100.000 € ma avrò il monolocale. Il quale, avendo comunque un valore commerciale, rappresenta una ricchezza, anche se non è denaro. Quindi quando parlo di ricchezza, intendo solo marginalmente il possesso di denaro, quanto invece la proprietà dei beni. E se ho fatto l’esempio del monolocale, ad esso potrei aggiungere migliaia di oggetti di valore, ma anche valori immateriali, che però hanno un mercato. Se , quanto spende lo Stato viene immediatamente o dopo alcuni passaggi, acquisito da persone che investono tale denaro in beni, non è correndo dietro al denaro che si arriva a chi dovrebbe contribuire maggiormente al mantenimento dello Stato stesso, ma semplicemente andando a cercare chi possiede la ricchezza, che senz’altro è stata acquisita con quei soldi. Questo è cosa fanno i paesi nordici,e, seppur gli USA non tassino la ricchezza in generale, tassano gli immobili e soprattutto i passaggi ereditari. Come ho detto, l’errore grossolano, che porta poi a spremere chi i soldi li riceve, a prescindere dalla quantità di ricchezza che possiede, viene fatto perché si punta l’attenzione sul denaro, e non sulla ricchezza. Visto che la ricchezza, in un certo momento storico, è stata acquisita, significa che colui che l’ha acquisita ha avuto una disponibilità di denaro del quale però una parte corretta ed equa ( in riferimento alle possibilità) non è stata prelevata dallo Stato. Equa non solo in relazione al guadagno contingente, ma al guadagno sommato alla ricchezza già posseduta. La stessa cifra guadagnata da colui che non ha altro, e guadagnata da chi è già ricco, non ha lo stesso significato ne personale ne sociale. Quindi un prelievo troppo leggero, porta a un certo punto lo Stato che spende più di quanto incassato, a imporre sacrifici ben più consistenti a TUTTI, e non solo a chi avrebbe potuto pagare, senza peraltro fare eccessivi sacrifici. Quando poi,il debito è stato creato e i titoli di tale credito sono posseduti da molti, compresa la nonnina che vi ha investito i suoi risparmi, pensare ad una ristrutturazione o a un default, vuol dire far pagare la cattiva gestione a tutti i possessori di tali titoli, indiscriminatamente, mentre solo pochi hanno tratto beneficio al tempo della creazione del debito. Quindi, se è pensabile che una maggior efficienza degli individui possa essere ripagata dalla società con una maggiore disponibilità, e quindi ricchezza, nel momento in cui è necessario contribuire al mantenimento di quello Stato che comprende tutta indistintamente la popolazione, è proprio dove ci sia maggiore ricchezza, che occorre prelevare risorse: primo perché nessuno può dare ciò che non ha; secondo perché troppa ricchezza significa anche che il denaro che l’ha generata non è stato sufficientemente tassato quando incassato. E questo non vuol dire mettere sul lastrico nessuno, ma evitare anche che si formino ricchezze tali da generare a loro volta distorsioni sociali, mediante corruzione, centri di potere occulto, malversazioni varie, ecc…. Sicuramente, così come il fisco non deve mettere nessuno sul lastrico, anche una ristrutturazione del debito o un default non dovrebbe andare a colpire chi , nei titoli di stato, ha messo i suoi pochi risparmi di una vita. Alla fin fine cosa affermo, è che se le manovre monetarie, di qualsiasi tipo, vanno a colpire eventualmente solo i movimenti di denaro, e non le proprietà, i default o ristrutturazioni, colpiscono indiscriminatamente tutti i possessori di titoli di quello Stato , che con un fisco più efficiente e selettivo, potrebbe invece essere ben più equo nel richiedere i sacrifici non in modo proporzionale ma progressivo.

***

Settimana all’insegna della paura. L’incertezza sul dollaro sta portando a forti realizzi della speculazione sulle materie prime, unita alle voci dello Spiegel circa la possibilità dell’uscita della Grecia dall’Euro, che ha provocato una forte oscillazione dello stesso. Dollaro , dicevo molto contrastato grazie all’effetto dei dati dal mondo del lavoro, dove il guadagno in occupazione di marzo è stato subito compensato con un calo in aprile. Inoltre una continua crescita di coloro che per mangiare ricorrono ai food stamp governativi (132 dollari a MESE), si associa bene alla diminuzione complessiva delle ore lavorate. Nel Regno Unito deve aver fatto breccia una nuova teoria economica in quanto i governanti sostengono che l’aumento delle tasse e il taglio ai servizi, servirà a “sostenere la crescita” oppure hanno fatto confusione tra crescita dell’economia e quella dei debiti delle famiglie.

di Mensa Andrea

17 maggio 2011

La consegna del Duce: quando la storia diventa farsa

Il mio articolo di sabato 7 maggio 2011 “La leggenda degli americani che volevano catturare Mussolini vivo”, pubblicato anche in importanti Siti.
Con tale articolo, in pratica, ho cercato di dimostrare, nei limiti del possibile, visto che ogni documentazione giace negli archivi segreti statunitensi e in quelli del Vaticano (da non confondere con quegli pseudo Archivi che a distanza di tempo vengono desecretati e resi pubblici a uso e consumo di ricercatori di professione pronti a pubblicarci poi qualche edizione in linea con la “vulgata”), come la strategia americana verso Mussolini, in quegli ultimi giorni di aprile 1945, viaggiava su un doppio binario: una veste ufficiale per la quale gli americani reclamavano dal governo del Sud rappresentato al nord dal CLNAI con il suo braccio armato, cioè il CVL, la consegna del Duce, presumibilmente per processarlo con uno di quegli spettacoli farsa tipo “Norimberga”, ed un’altra veste, segretissima, concretizzatasi proprio nelle ultime ore con ordini arrivati dal quartier generale dell’OSS che era in Svizzera, per i quali si doveva lasciar catturare Mussolini dai partigiani.
Fino ad oggi le fonti storiche hanno voluto registrare solo il primo aspetto, direi folcloristico, quello per il quale gli americani volevano Mussolini vivo, mentre si è quasi del tutto evitato di indagare per svelare le vere volontà, indirettamente omicide, di costoro. Una versione di comodo, solo apparentemente veritiera, che non crea disagi, e va incontro a quell’immagine “buonista”, ma falsa, delle truppe americane, così come venne creata a Hollywood e tranquillizza anche la coscienza di quegli ex neofascisti o destristi che dir si voglia i quali, vendendosi agli atlantici fin dal primo dopoguerra, e qualcuno anche a guerra in corso, ne traggono un motivo di sollievo al pensiero che forse, se Mussolini lo avessero preso gli americani, si sarebbe salvato (beati loro). Tra i dubbi e le precisazioni su alcuni mie passaggi nell’articolo in questione, che mi sono pervenute, mi preme puntualizzarne almeno tre: il fatto che Leo Valiani era colluso con il Soe, l’Intelligence britannica; quindi il problema di Enrico Fermi e la strategia di Roosevelt intento non solo a scatenare un conflitto mondiale, ma dalla seconda metà degli anni ’30, anche a sviluppare l’energia atomica a fini bellici ed infine la famosa conversazione intercontinentale del 29 luglio 1943 con la quale Roosevelt e Churchill si trovarono d’accordo nel desiderare che Mussolini non arrivasse vivo ad un eventuale processo. Leo Valiani. L’informazione che Leo Valiani, alias l’ebreo Leo Weiczen, già comunista e poi passato con gli azionisti dopo gli accordi Hitler-Stalin del 1939, fosse stato in servizio presso il SOE britannico è oramai pubblica (tra le altre agenzie l’ha riportata anche RaiNews24(http://212.162.68.20/it/news.php?newsid=142490).
Valiani entrò a far parte del SOE, conosciuto in Italia come Number 1 Special Force, nel giugno 1943, quando si trovava rifugiato a Città del Messico. A reclutarlo fu Max Salvadori (nel 1945 agente di collegamento inglese con il CLNAI). La scheda personale di Valiani è depositata negli archivi del Public Record Office di Kew Garden a Londra.
Specificato questo mi preme sottolineare una coincidenza veramente interessante: Non appena si venne a sapere della cattura di Mussolini, questo agente inglese, Max Salvadori, notoriamente anche vicino ad ambienti azionisti, fece presente ai ciellenisti che potevano disporre di Mussolini solo fino all’arrivo delle truppe alleate e l’installarsi della loro amministrazione (AMG), in pratica, come congetturò Renzo De Felice, una specie di sottile e indiretto consiglio a eliminarlo sbrigativamente.
La coincidenza sta nel fatto che, mentre accadeva tutto questo, Valiani a suo tempo arruolato nel SOE da Salvadori, era membro del Comitato Insurrezionale antifascista, proprio quel Comitato che più spinse per fucilare il Duce.
Fermi – Roosevelt e l’energia atomica. A proposito di un accenno che ho fatto circa quell’Enrico Fermi che fuggì in america, non certo per problemi razziali della moglie, come si vuol far credere, ma dietro cui c’era una lunga e complicata storia di lucrosi contratti firmati con gli americani, una strategia rooseveltiana mirante a accelerare la ricerca atomica ai soli fini bellici, la scomparsa di Majorana e altre vicende in parte segrete che videro Mussolini negli anni ’30 perseguire sondaggi con l’amministrazione americana al fine di trovare appoggi e fare da contrappeso all’ingerenza britannica nel Mediterraneo, oltre a ingenti prestiti che erano stati accesi con le banche americane, in particolare la Morgan, posso solo dire che trattasi di ricerche che meritano seriamente di essere approfondite.
Ma di questi argomenti, come già scrissi in un altro articolo su queste stesse pagine del 1 luglio 2010, per la serietà dello studioso e per la gran messe di notizie, aneddoti e informazioni di cui è in possesso, la voce più autorevole è quella dello scrittore, saggista e presidente dell’Istituto di studi poundiani, professor Antonio Pantano. Rimando tutti, pertanto, a quell’eccezionale libro, scritto da Pantano, che è “Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana”, Ed. Pagine, 2009. Conversazione intercontinentale Roosevelt – Churchill.
Le intercettazioni radio-telefoniche, eseguite dai tedeschi, tra Roosevelt e Churchill del 29 luglio 1943 sono state messe a disposizione dal generale Heinrich Müller, ex Obergruppenführer-SS, Capo della Gestapo dal 1939 al 1945. Müller, scomparso da Berlino a fine aprile 1945, non è vero che venne preso dai sovietici, ma finì negli Usa collaborando con la Cia dal 1948 al 1952. La conversazione transatlantica radiotelefonica intercettata dai tedeschi, venne anche pubblicata negli Stati Uniti nel 1995. Ecco alcuni stralci: Churchill era stato da poco avvertito che Mussolini era prigioniero al quartier generale della Polizia a Roma. Dopo i preamboli, e ritenendo che gli italiani difficilmente avrebbero mollato il prigioniero, Roosevelt in merito ad un possibile processo al Duce, dice: “Roosevelt: Sarebbe una mossa saggia, Winston? Saremmo costretti ad istruire una specie di megaprocesso che si potrebbe trascinare per mesi e anche se lo controllassimo, ci arrecherebbe problemi con il popolo. E io devo osservare che molti italiani, qui, sono almeno suoi segreti ammiratori (letterale). Il che porterebbe problemi qui se noi lo processassimo. Naturalmente l’esito del processo non sarebbe mai in dubbio ed egli morirebbe appeso ad una corda. Ma nel frattempo, questi processi, e sto presumendo che noi avremmo un sacco di penosi amiconi anche disponibili per il processo e l’esecuzione, potrebbero trascinarsi all’infinito. Io posso prevedere vari aspetti negativi per questo affare.
Churchill: Naturalmente ci sono aspetti negativi in ogni affare, Franklin. Allora ritieni che lui (Mussolini, ndr) non si debba processare? Cosa penserebbero i nostri amici in Italia della nostra malposta generosità? Io ho ottime relazioni con certi elementi in Italia e quanto all’uomo, essi vogliono l’umiliazione pubblica e la morte di Mussolini. Sicuramente noi non siamo in un momento in cui qualche generosità è possibile. La sua morte avrebbe un salutare effetto sui nazisti.
Roosevelt: Io non dissento da questa tesi, ma, dal mio proprio punto di vista, un processo pubblico potrebbe avere connotazioni negative sulla situazione in questo Paese... Churchill: Non posso accettare che liberare Mussolini potrebbe favorire qualcuno dei nostri comuni scopi. A questo punto della storia, io credo che sia stato oltrepassato lo spartiacque ed è giunto per noi il momento, adesso. Non ritengo che la guerra finirà subito, ma la percezione è che noi siamo sulla via Triumphalis ora, non sulla via Dolorosa come siamo stati per così tanto tempo. Roosevelt: Io non volevo dire che dovremmo rilasciare il diavolo. Niente affatto. Mi riferivo al processo pubblico. Se Mussolini morisse prima che un processo potesse aver luogo, penso che noi staremmo meglio in tutti i sensi.
Churchill: Tu suggerisci che noi semplicemente dobbiamo fucilarlo quando gli italiani lo consegneranno a noi? Quale tipo di corte marziale per quest’affare? Celebrato a porte chiuse naturalmente. Potrebbe avere un salutare effetto sui fascisti duri a morire ancora attivi e forse perfino un effetto più grande sugli hitleriani.
Roosevelt: No. Ho pensato in proposito e credo che se Mussolini morisse mentre è ancora agli arresti in Italia (...), ciò potrebbe servirci assai più che se noi avviassimo un processo (...). ... Io avevo in mente che, dopo che noi stessi trovassimo un accordo qui, potremmo eliminarlo mentre è ancora nella loro custodia (italiana ndr). Allo stesso tempo potremmo fare pubbliche richieste per la sua consegna per un processo. Ciò sarebbe (un’evoluzione, ndr) un po’ più dolce rispetto all’affare Darlan.
Su queste basi, alla fine i due campioni di umanità democratica, si troveranno concordi.
Altre informazioni, anche su questa telefonata, si possono trovare nella monumentale opera dello storico Alessandro De Felice, acquistabile tramite il suo sito: www.alessandrodefelice.it.
di: Maurizio Barozzi

15 maggio 2011

14 segni dell'inizio del tracollo della modernità

Molta gente pensa che il mondo come lo conosciamo finirà il 23 dicembre 2012. Assurdo, dico io. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo riconoscere che la fine del nostro mondo è già iniziata. Ciò non significa che il mondo finirà, significa che si concluderà un’era e ne inizierà un’altra. È una fase di transizione tra due epoche. Una transizione che, tuttavia, minaccia di essere la più tumultuosa e costosa a cui abbia mai assistito il genere umano.

Ma non c’è bisogno di aspettare il dicembre 2012 per osservarne i segni. Di seguito si riportano 14 elementi che permettono di riconoscere chiaramente il disfacimento mondiale attualmente in corso. Stiamo vivendo a cavallo tra la fine di un’era e l’inizio di un’altra. In futuro guarderanno indietro e vedranno questo momento come una fase storica, ma per chi questo momento lo sta vivendo, l’impressione è quella di procedure a passo di lumaca. Non si deve però cadere in errore: stiamo vivendo le fasi iniziali della fine del mondo come lo conosciamo, ma ciò significa anche che ne sorgerà uno nuovo, completamente diverso da quello attuale.

#1 - Tornado, uragani, terremoti e tsunami – Inizialmente sembravano casi del tutto eccezionali, ora è la prassi. Gli eventi climatici si fanno via via più estremi. Negli ultimi anni, il Midwest statunitense è stato colpito da più di 120 tornado. Il Texas sta andando a fuoco e patisce un’estrema siccità. E dove non ci sono incendi né siccità si verificano delle inondazioni. Questo è solo l’inizio..aspettatevi altre follie metereologiche nei prossimi 18 mesi.

#2 – Il silenzio delle api – Il Colony Collapse Disorder [sindrome dello spopolamento degli alveari, fenomeno riscontrato per la prima volta negli USA nel 2006, ndt] avanza sempre più rapidamente in tutto il Nord America. Sappiamo già che in parte è dovuto ai pesticidi chimici (e probabilmente aggravato dagli OGM), ma il mondo dell’industria chimica è impegnato in un massiccio insabbiamento mirato a negare questa verità, mentre la popolazione degli insetti (responsabili dell’impollinazione) sta vivendo un drastico collasso. (http://www.naturalnews.com/028218_p...)

#3 – Il fallimento del nucleare – La catastrofe di Fukushima prova una cosa: nel pianificare progetti su larga scala, gli scienziati si dimostrano pericolosamente arroganti, sottovalutando regolarmente l’immenso potere di Madre Natura. Il nucleare ci prometteva energia pulita e green: ci ha invece regalato un veleno silenzioso e invisibile che sta infettando il pianeta.

#4 – La persecuzione (in malafede) a Wikileaks – In un’epoca dove l’inganno dilaga, non c’è spazio per la verità. Quindi, coloro che dicono la verità (Wikileaks) vengono ferocemente perseguitati come se fossero criminali.

#5 – L’ascesa di uno ‘stato di polizia’ nel campo della salute – L’intervento armato degli SWAT nel caso di Maryanne Godboldo a Detroit è stato solo l’inizio (http://www.naturalnews.com/032091_M...). La verità è che, in America, il sistema sanitario si serve anche delle armi per costringere alla vaccinazione e alla chemioterapia bambini e ragazzi. Questo apparato è divenuto così profondamente inutile, corrotto e pericoloso, che deve ricorrere alle minacce armate per ‘persuadere’ le persone ad assumere i suoi farmaci. Si tratta di un ‘monopolio medico a mano armata’ che minaccia la nostra salute e la nostra libertà.

#6 – Scarsità di cibo e cattivi raccolti: fenomeni sempre più frequenti – Avete notato i picchi nei prezzi degli alimenti? È solo l’inizio: il prezzo del cibo continuerà a salire esponenzialmente nel corso degli anni. Per le condizioni climatiche estreme, per la scomparsa degli insetti impollinatori e per la contaminazione globale dei raccolti dovuta agli OGM. Nel mondo, il cibo autentico è sempre più scarso. Vale la pena di considerare la possibilità di un orto...

#7 – La progressiva distruzione operata dall’industria energetica – Le fuoriuscite radioattive di Fukushima non sono l’unico segnale di come l’industria energetica sta distruggendo questo mondo. Non ci si deve dimenticare della piattaforma Deepwater Horizon e del massiccio sversamento di petrolio nel Golfo del Messico: uno sversamento tuttora in corso, peraltro. A un anno di distanza dal disastro, stanno ancora irrorando il Golfo con il Corexit [linea di solventi chimici utilizzati per disperdere le chiazze di greggio in mare, ndt]!

#8 – La costante contaminazione del pianeta con gli OGM – Questo potrebbe essere l’aspetto più drammatico del progressivo collasso mondiale a cui stiamo assistendo: un progressivo e dilagante inquinamento genetico del nostro pianeta operato attraverso gli OGM. Si tratta di un crimine contro la natura e contro l’umanità. È una ‘fuoriuscita genetica’ che non può essere contenuta, dal momento che diffonde il suo DNA letale attraverso i campi coltivati di tutto il mondo, provocando cattivi raccolti e, in definitiva, scarsità di cibo (http://www.naturalnews.com/032167_g...). L’utilizzo di OGM è quanto di più ‘satanico’ si possa trovare nell’agricoltura moderna. La pianificazione che c’è alle spalle rappresenta il male assoluto.

#9 – La tirannia e i giri di vite nei confronti del cibo ‘autentico’ (latte crudo) – Quando non si ha nemmeno la possibilità di vendere i genuini prodotti della propria fattoria ai vicini senza rischiare l’arresto, c’è evidentemente qualcosa di sbagliato. Profondamente sbagliato. Eppure succede in tutti gli Stati Uniti. Ora i federali stanno addirittura cercando di incriminare gli amish! (http://www.naturalnews.com/029322_r...)

#10 – L’escalation del denaro contraffatto – In un sistema economico sbagliato e prossimo al collasso, l’idiozia del potere riesce a pensare solo a ‘soluzioni’ che accelerino la sua stessa caduta. La continua ‘falsificazione’ di denaro da parte della Federal Reserve (con il suo ‘alleggerimento quantitativo’ e altri sistemi di contraffazione) è un evidente segnale del fatto che il sistema attuale si muove velocemente verso la sua fine. Queste follie economiche sono evidenti per chiunque abbia ancora un qualche rudimento di matematica.

#11 – L’istupidimento delle masse – Uno dei segnali più fastidiosi del tracollo già in corso è lo spaventoso istupidimento delle masse. Un panorama umano popolato di zombi teledipendenti, con la bocca spalancata e perennemente attaccati alla CNN, non offre niente di utile al mondo. Si tratta di ‘consumatori senza cervello’ che si fanno inoculare vaccini, guardano la televisione e si nutrono di spazzatura, pastorizzata e trasformata chimicamente. Assumono psicofarmaci e si bevono tutto ciò che il governo racconta loro. La maggior parte di essi, naturalmente, non sopravviverà al tracollo.

#12 – La completa fabbricazione di notizie mainstream – Ai giorni nostri, la maggior parte delle notizie che appaiono nei circuiti di informazione mainstream sono interamente costruite. La pubblicazione del certificato di nascita di Obama (in forma estesa), le notizie sulla guerra in Libia, i reportage sull’economia e il debito USA…È tutto così smaccatamente falso e incredibile che qualunque persona dotata di intelligenza, guardando un notiziario, non può che scoppiare a ridere. Il fatto che le fonti di informazione a cui fa riferimento la maggior parte delle persone non siano più capaci di riportare la verità e debbano ricorrere a finzioni ed espedienti su qualunque argomento, dalla salute pubblica alle sorti del dollaro, è un ulteriore segnale del collasso della società.

#13 – Il crescente inquinamento farmaceutico mondiale – Aldilà della contaminazione imputabile agli OGM e alle radiazioni, stiamo assistendo anche a una contaminazione farmaceutica del nostro pianeta. Non si tratta soltanto delle aziende farmaceutiche che scaricano i propri rifiuti nei fiumi (http://www.naturalnews.com/025415_w...); c’è anche il fatto che più della metà della popolazione assume farmaci con cadenza giornaliera. Questi farmaci passano attraverso i loro organismi e finiscono nei bacini idrici, contaminando i pesci che li abitano (http://www.naturalnews.com/025933.html). Oltre a ciò, i farmaci finiscono nei liquami organici umani, che vengono a loro volta confezionati e venduti come ‘fertilizzante organico’!(http://www.naturalnews.com/029504_o...)

#14 – La contaminazione radioattiva delle scorte alimentari globali – Stiamo parlando di qualcosa di veramente insidioso: le scorte alimentari di tutto il mondo sono state contaminate dalle fuoriuscite radioattive di Fukushima. Ci hanno detto che i livelli di radioattività erano ‘bassi’, ma nessuno ci ha detto la verità sugli isotopi radioattivi di cesio e su come ne rimanga traccia negli alimenti per secoli. Come farà la razza umana a sopravvivere all’esposizione alla TAC [tomografia computerizzata, metodo diagnostico che utilizza i raggi X, ndt], al cibo radioattivo, alle radiografie toraciche, ai body scanner della TSA [agenzia per la sicurezza aeroportuale USA, ndt] e perfino ai raggi X che dai furgoni segreti del DHS [Department of Homeland Security, dipartimento per la sicurezza interna USA] scannerizzano il vostro corpo mentre, ignari, vi state muovendo all’interno di uno stadio di football? Gli effetti delle radiazioni sulla razza umana ci stanno portando a una infertilità di massa. Forse è proprio questa l’idea che c’è a monte, in realtà.

Va sempre più veloce

Il dicembre 2012 può essere considerata una data utile per definire una sorta di ‘punto mediano’ della crisi, o anche un ‘punto d’innesco’ per una qualche ulteriore accelerazione nel disfacimento della società. Ma non bisogna cadere in errore: stiamo già assistendo al collasso del mondo moderno, seduti in prima fila! (non male, vero?)

Basta fermarsi a pensare a quello che sta accadendo tutto intorno a noi proprio in questi giorni. Sono tutti segnali del tracollo di una civiltà basta su pratiche insostenibili e sul disinteresse per la vita. È la ‘fine dei giorni’ per l’oligarchia corporativa, l’apparato monopolistico incentrato sul profitto che ha distrutto ogni cosa nel nostro mondo in cambio di risultati trimestrali di segno un po' più positivo.

Nella costante ricerca di maggiori profitti, l’umanità ha sacrificato le sue scorte alimentari, gli insetti impollinatori, i suoi oceani, le sue foreste e le risorse del suolo. Gli esseri umani più avidi hanno usato altri esseri umani come cavie per esperimenti e carne da cannone. Abbiamo fatto guerre solo per vendere nuove bombe, e inventato malattie solo per vendere psicofarmaci.


Questo è l’operato di una società che ha fallito…per questo abbiamo i giorni contati. Assistere a questo crollo è perfino più interessante che osservare la continua opera di distruzione, dal momento che quelli di noi che hanno prestato attenzione hanno capito che una nuova civiltà sorgerà e rimpiazzerà quella attuale dopo il tracollo.
Dite addio al falso potere delle istituzioni

Sarebbe davvero bello che i nostri futuri leader si ricordassero dell’importanza della libertà e, naturalmente, della responsabilità personale. La risposta a tutti i problemi del mondo è evidentemente la libertà: libertà in campo medico, libertà in campo economico e libertà dalla tirannide governativa.

Questo perchè, diciamocelo chiaramente, alla base della maggior parte dei problemi che affliggono il mondo moderno è il malgoverno. È il malgoverno (Big Government [formula con cui negli USA si identifica un’eccessiva ingerenza delle istituzioni nella vita delle persone e nel settore privato, ndt]) che ha approvato gli OGM. È il malgoverno che ha rafforzato il monopolio dei medici e ha permesso che i pesticidi decimassero le api. È il malgoverno che ci ha precipitati in un debito insanabile e in una serie di dispendiose guerre in altri paesi. Il malgoverno ha dichiarato fuorilegge la libertà di pensare da soli alla propria salute e ha protetto le pratiche monopolistiche dell’industria alimentare, farmaceutica e chimica.

Il crollo della civiltà moderna è, come avrete forse immaginato, il crollo dell’idea che un ‘Big Government’ possa creare una società migliore. Perché se c’è un concetto che merita di essere sepolto per sempre è quello che We the People [‘noi, il popolo’, preambolo della costituzione americana, ndt] abbiamo bisogno che un altro un gruppo di persone (i rappresentanti del governo) viva del nostro lavoro e ci perseguiti, forte della sua falsa autorità, pretendendo di guidarci in ogni minimo dettaglio della nostra vita.

Quello di cui abbiamo bisogno in questo mondo non è un governo più forte, ma una maggiore libertà. Con la libertà, l’integrità e la responsabilità individuale, non ci saremmo trovati di fronte al collasso globale a cui stiamo assistendo. Ma, ahimè, a quanto pare apparteniamo a una specie infantile, che ha bisogno di imparare le lezioni nel modo più duro.

Questa lezione dovrebbe essere ricordata a lungo: se lasciate che le aziende, le banche e i governi gestiscano le vostre finanze, le vostre fattorie e le vostre vite, faranno di voi i loro schiavi e vi ruberanno il futuro mentre dormite. Inietteranno il loro veleno in tutto il mondo fino a quando non vi sveglierete, un bel giorno, e vi accorgerete che tutto ciò che avevate creato è stato distrutto. Vi prometteranno il paradiso ma vi regaleranno solo morte. Guardatevi da qualunque entità che non sia un essere vivente: nessun governo, nessuna istituzione e nessuna azienda ha un cuore, né ha una coscienza. Sono ‘forze di distruzione organizzata’ che fanno a pezzi tutto ciò che abbiamo di più caro dandoci in cambio cose che riescono solo a danneggiarci o renderci schiavi.

Guardatevi dalle corporation, dal governo e dalle istituzioni non-profit: queste ultime agiscono come ‘gruppo di facciata’ per l’industria privata. Non lasciatevi governare da istituzioni che esistono soltanto come costruzioni artificiali, proiezioni dell’avidità umana.

E eccoci pronti per l’accelerazione del processo di distruzione. Dal momento che state leggendo questo articolo, voi rappresentate il futuro della razza umana. Avete il dovere di restare in vita, mantenere intatti i vostri geni, pronti per creare una nuova società dopo che quella attuale verrà spazzata via dalla storia.


di Mike Adams

Fonte: http://www.naturalnews.com/
Link: http://www.naturalnews.com/032258_economic_collapse_2012.html

Tradizione a cura di APPLEWHITE

18 maggio 2011

La ricchezza e il debito pubblico


Si torna a parlare, secondo me a sproposito, di sovranità monetaria, debito pubblico, e questioni monetarie, in relazione a quanto sta accadendo e probabilmente accadrà. Parlo del default o della ristrutturazione ( che poi è un default mascherato) del debito sovrano greco, ed eventualmente portoghese, delle imposizioni del FMI e della BCE ai paesi deboli dell’area Euro, ecc… Adesso su questo argomento vorrei mettere dei punti fermi, sui quali non tornare più a discutere altrimenti ci ripetiamo le stesse cose come dischi rotti.

Debito Pubblico. In un ambiente di moneta Fiat (creata e imprestata) in cui la moneta è quindi un MEZZO di scambio, e lo Stato è un utente di tale mezzo, esso è tenuto, come ogni altra entità economica a fare dei bilanci in nero. Il che vuol dire che quanto spende per dare servizi e anche investimenti, al popolo, deve esser pareggiato dalle entrate, solitamente chiamate TASSE. Se è vero che lo stato è costituito da POPOLO, TERRITORIO, e ORGANIZZAZIONE, il popolo, che è l’unica entità a creare ricchezza, è tenuto a supportare, mantenere, l’organizzazione. Quando le entrate sono inferiori alle uscite, come per qualsiasi altra entità, lo Stato chiede dei prestiti, e rilascia dei certificati di credito (BOT, CCT, BPT, ecc ….). Un debitore onesto, cosa fa normalmente, quando chiede un prestito ? alle scadenze lo rimborsa, interessi compresi. Cosa fa invece uno Stato che ha speso più delle entrate prima, e poi per non irritare la popolazione, non raccoglie abbastanza per ripagare i debiti ? fa altri debiti per ripagare i precedenti, e così il debito, di anno in anno aumenta, fino a che gli interessi richiesti, che coprono anche il rischio di insolvenza, diventano tanto alti da pareggiare le entrate dello stato. A quel punto è matematicamente impossibile ripagare, non solo i debiti, ma nemmeno gli interessi. E a quel punto vengono richieste manovre lacrime e sangue. Ma vediamo , in questa situazione di capirci qualcosa. Uno Stato crea debito quando quanto raccoglie in tasse non copre le spese che fa, ma se questo avviene è perché tali tasse non compensano i benefici che vengono dati alla popolazione. Già. Ma non a tutta la popolazione, e questo è il punto. Una parte di essa, grazie alle regole lassiste aumenta le proprie ricchezze, ed il resto, forse raccoglie piccoli vantaggi. Quando vi sono greci come Spiro Latsis la cui ricchezza è valutata in oltre 11 miliardi di dollari, allora viene il forte dubbio, anzi la certezza, che lo Stato potrebbe trovare i soldi per non creare debito, ma semplicemente non voglia farlo. Perché se lo Stato spende, qualcuno incassa, o comunque quei soldi spesi, vengono requisiti da qualcuno ma non tornano tutti allo stato. Che poi in alcuni momenti vi siano distribuzioni “a pioggia” per creare consenso politico, per cui a incassare sia tutta la popolazione, non lo nego, ma è anche evidente il fatto che la ricchezza si concentra nelle mani di pochi, e a ripagare i debiti, vengano chiamati tutti. Questo fatto crea quella disparità di trattamento che scaturisce poi nelle rivolte sociali. Ricordando che ad ogni debito di qualcuno corrisponde un credito di qualcun altro, allora il problema non è tanto l’entità del debito, quanto la ricerca di dove prendere la ricchezza per ripagarlo. Ed a questo punto è importante avere le idee chiare. Se io possiedo 100.000 € e mi compero un monolocale, quei 100.000€ torneranno al mercato, al vecchio proprietario o a chi ha costruito quell’immobile, che a loro volta li spenderanno per acquistare altri beni. Io non avrò più 100.000 € ma avrò il monolocale. Il quale, avendo comunque un valore commerciale, rappresenta una ricchezza, anche se non è denaro. Quindi quando parlo di ricchezza, intendo solo marginalmente il possesso di denaro, quanto invece la proprietà dei beni. E se ho fatto l’esempio del monolocale, ad esso potrei aggiungere migliaia di oggetti di valore, ma anche valori immateriali, che però hanno un mercato. Se , quanto spende lo Stato viene immediatamente o dopo alcuni passaggi, acquisito da persone che investono tale denaro in beni, non è correndo dietro al denaro che si arriva a chi dovrebbe contribuire maggiormente al mantenimento dello Stato stesso, ma semplicemente andando a cercare chi possiede la ricchezza, che senz’altro è stata acquisita con quei soldi. Questo è cosa fanno i paesi nordici,e, seppur gli USA non tassino la ricchezza in generale, tassano gli immobili e soprattutto i passaggi ereditari. Come ho detto, l’errore grossolano, che porta poi a spremere chi i soldi li riceve, a prescindere dalla quantità di ricchezza che possiede, viene fatto perché si punta l’attenzione sul denaro, e non sulla ricchezza. Visto che la ricchezza, in un certo momento storico, è stata acquisita, significa che colui che l’ha acquisita ha avuto una disponibilità di denaro del quale però una parte corretta ed equa ( in riferimento alle possibilità) non è stata prelevata dallo Stato. Equa non solo in relazione al guadagno contingente, ma al guadagno sommato alla ricchezza già posseduta. La stessa cifra guadagnata da colui che non ha altro, e guadagnata da chi è già ricco, non ha lo stesso significato ne personale ne sociale. Quindi un prelievo troppo leggero, porta a un certo punto lo Stato che spende più di quanto incassato, a imporre sacrifici ben più consistenti a TUTTI, e non solo a chi avrebbe potuto pagare, senza peraltro fare eccessivi sacrifici. Quando poi,il debito è stato creato e i titoli di tale credito sono posseduti da molti, compresa la nonnina che vi ha investito i suoi risparmi, pensare ad una ristrutturazione o a un default, vuol dire far pagare la cattiva gestione a tutti i possessori di tali titoli, indiscriminatamente, mentre solo pochi hanno tratto beneficio al tempo della creazione del debito. Quindi, se è pensabile che una maggior efficienza degli individui possa essere ripagata dalla società con una maggiore disponibilità, e quindi ricchezza, nel momento in cui è necessario contribuire al mantenimento di quello Stato che comprende tutta indistintamente la popolazione, è proprio dove ci sia maggiore ricchezza, che occorre prelevare risorse: primo perché nessuno può dare ciò che non ha; secondo perché troppa ricchezza significa anche che il denaro che l’ha generata non è stato sufficientemente tassato quando incassato. E questo non vuol dire mettere sul lastrico nessuno, ma evitare anche che si formino ricchezze tali da generare a loro volta distorsioni sociali, mediante corruzione, centri di potere occulto, malversazioni varie, ecc…. Sicuramente, così come il fisco non deve mettere nessuno sul lastrico, anche una ristrutturazione del debito o un default non dovrebbe andare a colpire chi , nei titoli di stato, ha messo i suoi pochi risparmi di una vita. Alla fin fine cosa affermo, è che se le manovre monetarie, di qualsiasi tipo, vanno a colpire eventualmente solo i movimenti di denaro, e non le proprietà, i default o ristrutturazioni, colpiscono indiscriminatamente tutti i possessori di titoli di quello Stato , che con un fisco più efficiente e selettivo, potrebbe invece essere ben più equo nel richiedere i sacrifici non in modo proporzionale ma progressivo.

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Settimana all’insegna della paura. L’incertezza sul dollaro sta portando a forti realizzi della speculazione sulle materie prime, unita alle voci dello Spiegel circa la possibilità dell’uscita della Grecia dall’Euro, che ha provocato una forte oscillazione dello stesso. Dollaro , dicevo molto contrastato grazie all’effetto dei dati dal mondo del lavoro, dove il guadagno in occupazione di marzo è stato subito compensato con un calo in aprile. Inoltre una continua crescita di coloro che per mangiare ricorrono ai food stamp governativi (132 dollari a MESE), si associa bene alla diminuzione complessiva delle ore lavorate. Nel Regno Unito deve aver fatto breccia una nuova teoria economica in quanto i governanti sostengono che l’aumento delle tasse e il taglio ai servizi, servirà a “sostenere la crescita” oppure hanno fatto confusione tra crescita dell’economia e quella dei debiti delle famiglie.

di Mensa Andrea

17 maggio 2011

La consegna del Duce: quando la storia diventa farsa

Il mio articolo di sabato 7 maggio 2011 “La leggenda degli americani che volevano catturare Mussolini vivo”, pubblicato anche in importanti Siti.
Con tale articolo, in pratica, ho cercato di dimostrare, nei limiti del possibile, visto che ogni documentazione giace negli archivi segreti statunitensi e in quelli del Vaticano (da non confondere con quegli pseudo Archivi che a distanza di tempo vengono desecretati e resi pubblici a uso e consumo di ricercatori di professione pronti a pubblicarci poi qualche edizione in linea con la “vulgata”), come la strategia americana verso Mussolini, in quegli ultimi giorni di aprile 1945, viaggiava su un doppio binario: una veste ufficiale per la quale gli americani reclamavano dal governo del Sud rappresentato al nord dal CLNAI con il suo braccio armato, cioè il CVL, la consegna del Duce, presumibilmente per processarlo con uno di quegli spettacoli farsa tipo “Norimberga”, ed un’altra veste, segretissima, concretizzatasi proprio nelle ultime ore con ordini arrivati dal quartier generale dell’OSS che era in Svizzera, per i quali si doveva lasciar catturare Mussolini dai partigiani.
Fino ad oggi le fonti storiche hanno voluto registrare solo il primo aspetto, direi folcloristico, quello per il quale gli americani volevano Mussolini vivo, mentre si è quasi del tutto evitato di indagare per svelare le vere volontà, indirettamente omicide, di costoro. Una versione di comodo, solo apparentemente veritiera, che non crea disagi, e va incontro a quell’immagine “buonista”, ma falsa, delle truppe americane, così come venne creata a Hollywood e tranquillizza anche la coscienza di quegli ex neofascisti o destristi che dir si voglia i quali, vendendosi agli atlantici fin dal primo dopoguerra, e qualcuno anche a guerra in corso, ne traggono un motivo di sollievo al pensiero che forse, se Mussolini lo avessero preso gli americani, si sarebbe salvato (beati loro). Tra i dubbi e le precisazioni su alcuni mie passaggi nell’articolo in questione, che mi sono pervenute, mi preme puntualizzarne almeno tre: il fatto che Leo Valiani era colluso con il Soe, l’Intelligence britannica; quindi il problema di Enrico Fermi e la strategia di Roosevelt intento non solo a scatenare un conflitto mondiale, ma dalla seconda metà degli anni ’30, anche a sviluppare l’energia atomica a fini bellici ed infine la famosa conversazione intercontinentale del 29 luglio 1943 con la quale Roosevelt e Churchill si trovarono d’accordo nel desiderare che Mussolini non arrivasse vivo ad un eventuale processo. Leo Valiani. L’informazione che Leo Valiani, alias l’ebreo Leo Weiczen, già comunista e poi passato con gli azionisti dopo gli accordi Hitler-Stalin del 1939, fosse stato in servizio presso il SOE britannico è oramai pubblica (tra le altre agenzie l’ha riportata anche RaiNews24(http://212.162.68.20/it/news.php?newsid=142490).
Valiani entrò a far parte del SOE, conosciuto in Italia come Number 1 Special Force, nel giugno 1943, quando si trovava rifugiato a Città del Messico. A reclutarlo fu Max Salvadori (nel 1945 agente di collegamento inglese con il CLNAI). La scheda personale di Valiani è depositata negli archivi del Public Record Office di Kew Garden a Londra.
Specificato questo mi preme sottolineare una coincidenza veramente interessante: Non appena si venne a sapere della cattura di Mussolini, questo agente inglese, Max Salvadori, notoriamente anche vicino ad ambienti azionisti, fece presente ai ciellenisti che potevano disporre di Mussolini solo fino all’arrivo delle truppe alleate e l’installarsi della loro amministrazione (AMG), in pratica, come congetturò Renzo De Felice, una specie di sottile e indiretto consiglio a eliminarlo sbrigativamente.
La coincidenza sta nel fatto che, mentre accadeva tutto questo, Valiani a suo tempo arruolato nel SOE da Salvadori, era membro del Comitato Insurrezionale antifascista, proprio quel Comitato che più spinse per fucilare il Duce.
Fermi – Roosevelt e l’energia atomica. A proposito di un accenno che ho fatto circa quell’Enrico Fermi che fuggì in america, non certo per problemi razziali della moglie, come si vuol far credere, ma dietro cui c’era una lunga e complicata storia di lucrosi contratti firmati con gli americani, una strategia rooseveltiana mirante a accelerare la ricerca atomica ai soli fini bellici, la scomparsa di Majorana e altre vicende in parte segrete che videro Mussolini negli anni ’30 perseguire sondaggi con l’amministrazione americana al fine di trovare appoggi e fare da contrappeso all’ingerenza britannica nel Mediterraneo, oltre a ingenti prestiti che erano stati accesi con le banche americane, in particolare la Morgan, posso solo dire che trattasi di ricerche che meritano seriamente di essere approfondite.
Ma di questi argomenti, come già scrissi in un altro articolo su queste stesse pagine del 1 luglio 2010, per la serietà dello studioso e per la gran messe di notizie, aneddoti e informazioni di cui è in possesso, la voce più autorevole è quella dello scrittore, saggista e presidente dell’Istituto di studi poundiani, professor Antonio Pantano. Rimando tutti, pertanto, a quell’eccezionale libro, scritto da Pantano, che è “Ezra Pound e la Repubblica Sociale Italiana”, Ed. Pagine, 2009. Conversazione intercontinentale Roosevelt – Churchill.
Le intercettazioni radio-telefoniche, eseguite dai tedeschi, tra Roosevelt e Churchill del 29 luglio 1943 sono state messe a disposizione dal generale Heinrich Müller, ex Obergruppenführer-SS, Capo della Gestapo dal 1939 al 1945. Müller, scomparso da Berlino a fine aprile 1945, non è vero che venne preso dai sovietici, ma finì negli Usa collaborando con la Cia dal 1948 al 1952. La conversazione transatlantica radiotelefonica intercettata dai tedeschi, venne anche pubblicata negli Stati Uniti nel 1995. Ecco alcuni stralci: Churchill era stato da poco avvertito che Mussolini era prigioniero al quartier generale della Polizia a Roma. Dopo i preamboli, e ritenendo che gli italiani difficilmente avrebbero mollato il prigioniero, Roosevelt in merito ad un possibile processo al Duce, dice: “Roosevelt: Sarebbe una mossa saggia, Winston? Saremmo costretti ad istruire una specie di megaprocesso che si potrebbe trascinare per mesi e anche se lo controllassimo, ci arrecherebbe problemi con il popolo. E io devo osservare che molti italiani, qui, sono almeno suoi segreti ammiratori (letterale). Il che porterebbe problemi qui se noi lo processassimo. Naturalmente l’esito del processo non sarebbe mai in dubbio ed egli morirebbe appeso ad una corda. Ma nel frattempo, questi processi, e sto presumendo che noi avremmo un sacco di penosi amiconi anche disponibili per il processo e l’esecuzione, potrebbero trascinarsi all’infinito. Io posso prevedere vari aspetti negativi per questo affare.
Churchill: Naturalmente ci sono aspetti negativi in ogni affare, Franklin. Allora ritieni che lui (Mussolini, ndr) non si debba processare? Cosa penserebbero i nostri amici in Italia della nostra malposta generosità? Io ho ottime relazioni con certi elementi in Italia e quanto all’uomo, essi vogliono l’umiliazione pubblica e la morte di Mussolini. Sicuramente noi non siamo in un momento in cui qualche generosità è possibile. La sua morte avrebbe un salutare effetto sui nazisti.
Roosevelt: Io non dissento da questa tesi, ma, dal mio proprio punto di vista, un processo pubblico potrebbe avere connotazioni negative sulla situazione in questo Paese... Churchill: Non posso accettare che liberare Mussolini potrebbe favorire qualcuno dei nostri comuni scopi. A questo punto della storia, io credo che sia stato oltrepassato lo spartiacque ed è giunto per noi il momento, adesso. Non ritengo che la guerra finirà subito, ma la percezione è che noi siamo sulla via Triumphalis ora, non sulla via Dolorosa come siamo stati per così tanto tempo. Roosevelt: Io non volevo dire che dovremmo rilasciare il diavolo. Niente affatto. Mi riferivo al processo pubblico. Se Mussolini morisse prima che un processo potesse aver luogo, penso che noi staremmo meglio in tutti i sensi.
Churchill: Tu suggerisci che noi semplicemente dobbiamo fucilarlo quando gli italiani lo consegneranno a noi? Quale tipo di corte marziale per quest’affare? Celebrato a porte chiuse naturalmente. Potrebbe avere un salutare effetto sui fascisti duri a morire ancora attivi e forse perfino un effetto più grande sugli hitleriani.
Roosevelt: No. Ho pensato in proposito e credo che se Mussolini morisse mentre è ancora agli arresti in Italia (...), ciò potrebbe servirci assai più che se noi avviassimo un processo (...). ... Io avevo in mente che, dopo che noi stessi trovassimo un accordo qui, potremmo eliminarlo mentre è ancora nella loro custodia (italiana ndr). Allo stesso tempo potremmo fare pubbliche richieste per la sua consegna per un processo. Ciò sarebbe (un’evoluzione, ndr) un po’ più dolce rispetto all’affare Darlan.
Su queste basi, alla fine i due campioni di umanità democratica, si troveranno concordi.
Altre informazioni, anche su questa telefonata, si possono trovare nella monumentale opera dello storico Alessandro De Felice, acquistabile tramite il suo sito: www.alessandrodefelice.it.
di: Maurizio Barozzi

15 maggio 2011

14 segni dell'inizio del tracollo della modernità

Molta gente pensa che il mondo come lo conosciamo finirà il 23 dicembre 2012. Assurdo, dico io. Se vogliamo essere onesti, dobbiamo riconoscere che la fine del nostro mondo è già iniziata. Ciò non significa che il mondo finirà, significa che si concluderà un’era e ne inizierà un’altra. È una fase di transizione tra due epoche. Una transizione che, tuttavia, minaccia di essere la più tumultuosa e costosa a cui abbia mai assistito il genere umano.

Ma non c’è bisogno di aspettare il dicembre 2012 per osservarne i segni. Di seguito si riportano 14 elementi che permettono di riconoscere chiaramente il disfacimento mondiale attualmente in corso. Stiamo vivendo a cavallo tra la fine di un’era e l’inizio di un’altra. In futuro guarderanno indietro e vedranno questo momento come una fase storica, ma per chi questo momento lo sta vivendo, l’impressione è quella di procedure a passo di lumaca. Non si deve però cadere in errore: stiamo vivendo le fasi iniziali della fine del mondo come lo conosciamo, ma ciò significa anche che ne sorgerà uno nuovo, completamente diverso da quello attuale.

#1 - Tornado, uragani, terremoti e tsunami – Inizialmente sembravano casi del tutto eccezionali, ora è la prassi. Gli eventi climatici si fanno via via più estremi. Negli ultimi anni, il Midwest statunitense è stato colpito da più di 120 tornado. Il Texas sta andando a fuoco e patisce un’estrema siccità. E dove non ci sono incendi né siccità si verificano delle inondazioni. Questo è solo l’inizio..aspettatevi altre follie metereologiche nei prossimi 18 mesi.

#2 – Il silenzio delle api – Il Colony Collapse Disorder [sindrome dello spopolamento degli alveari, fenomeno riscontrato per la prima volta negli USA nel 2006, ndt] avanza sempre più rapidamente in tutto il Nord America. Sappiamo già che in parte è dovuto ai pesticidi chimici (e probabilmente aggravato dagli OGM), ma il mondo dell’industria chimica è impegnato in un massiccio insabbiamento mirato a negare questa verità, mentre la popolazione degli insetti (responsabili dell’impollinazione) sta vivendo un drastico collasso. (http://www.naturalnews.com/028218_p...)

#3 – Il fallimento del nucleare – La catastrofe di Fukushima prova una cosa: nel pianificare progetti su larga scala, gli scienziati si dimostrano pericolosamente arroganti, sottovalutando regolarmente l’immenso potere di Madre Natura. Il nucleare ci prometteva energia pulita e green: ci ha invece regalato un veleno silenzioso e invisibile che sta infettando il pianeta.

#4 – La persecuzione (in malafede) a Wikileaks – In un’epoca dove l’inganno dilaga, non c’è spazio per la verità. Quindi, coloro che dicono la verità (Wikileaks) vengono ferocemente perseguitati come se fossero criminali.

#5 – L’ascesa di uno ‘stato di polizia’ nel campo della salute – L’intervento armato degli SWAT nel caso di Maryanne Godboldo a Detroit è stato solo l’inizio (http://www.naturalnews.com/032091_M...). La verità è che, in America, il sistema sanitario si serve anche delle armi per costringere alla vaccinazione e alla chemioterapia bambini e ragazzi. Questo apparato è divenuto così profondamente inutile, corrotto e pericoloso, che deve ricorrere alle minacce armate per ‘persuadere’ le persone ad assumere i suoi farmaci. Si tratta di un ‘monopolio medico a mano armata’ che minaccia la nostra salute e la nostra libertà.

#6 – Scarsità di cibo e cattivi raccolti: fenomeni sempre più frequenti – Avete notato i picchi nei prezzi degli alimenti? È solo l’inizio: il prezzo del cibo continuerà a salire esponenzialmente nel corso degli anni. Per le condizioni climatiche estreme, per la scomparsa degli insetti impollinatori e per la contaminazione globale dei raccolti dovuta agli OGM. Nel mondo, il cibo autentico è sempre più scarso. Vale la pena di considerare la possibilità di un orto...

#7 – La progressiva distruzione operata dall’industria energetica – Le fuoriuscite radioattive di Fukushima non sono l’unico segnale di come l’industria energetica sta distruggendo questo mondo. Non ci si deve dimenticare della piattaforma Deepwater Horizon e del massiccio sversamento di petrolio nel Golfo del Messico: uno sversamento tuttora in corso, peraltro. A un anno di distanza dal disastro, stanno ancora irrorando il Golfo con il Corexit [linea di solventi chimici utilizzati per disperdere le chiazze di greggio in mare, ndt]!

#8 – La costante contaminazione del pianeta con gli OGM – Questo potrebbe essere l’aspetto più drammatico del progressivo collasso mondiale a cui stiamo assistendo: un progressivo e dilagante inquinamento genetico del nostro pianeta operato attraverso gli OGM. Si tratta di un crimine contro la natura e contro l’umanità. È una ‘fuoriuscita genetica’ che non può essere contenuta, dal momento che diffonde il suo DNA letale attraverso i campi coltivati di tutto il mondo, provocando cattivi raccolti e, in definitiva, scarsità di cibo (http://www.naturalnews.com/032167_g...). L’utilizzo di OGM è quanto di più ‘satanico’ si possa trovare nell’agricoltura moderna. La pianificazione che c’è alle spalle rappresenta il male assoluto.

#9 – La tirannia e i giri di vite nei confronti del cibo ‘autentico’ (latte crudo) – Quando non si ha nemmeno la possibilità di vendere i genuini prodotti della propria fattoria ai vicini senza rischiare l’arresto, c’è evidentemente qualcosa di sbagliato. Profondamente sbagliato. Eppure succede in tutti gli Stati Uniti. Ora i federali stanno addirittura cercando di incriminare gli amish! (http://www.naturalnews.com/029322_r...)

#10 – L’escalation del denaro contraffatto – In un sistema economico sbagliato e prossimo al collasso, l’idiozia del potere riesce a pensare solo a ‘soluzioni’ che accelerino la sua stessa caduta. La continua ‘falsificazione’ di denaro da parte della Federal Reserve (con il suo ‘alleggerimento quantitativo’ e altri sistemi di contraffazione) è un evidente segnale del fatto che il sistema attuale si muove velocemente verso la sua fine. Queste follie economiche sono evidenti per chiunque abbia ancora un qualche rudimento di matematica.

#11 – L’istupidimento delle masse – Uno dei segnali più fastidiosi del tracollo già in corso è lo spaventoso istupidimento delle masse. Un panorama umano popolato di zombi teledipendenti, con la bocca spalancata e perennemente attaccati alla CNN, non offre niente di utile al mondo. Si tratta di ‘consumatori senza cervello’ che si fanno inoculare vaccini, guardano la televisione e si nutrono di spazzatura, pastorizzata e trasformata chimicamente. Assumono psicofarmaci e si bevono tutto ciò che il governo racconta loro. La maggior parte di essi, naturalmente, non sopravviverà al tracollo.

#12 – La completa fabbricazione di notizie mainstream – Ai giorni nostri, la maggior parte delle notizie che appaiono nei circuiti di informazione mainstream sono interamente costruite. La pubblicazione del certificato di nascita di Obama (in forma estesa), le notizie sulla guerra in Libia, i reportage sull’economia e il debito USA…È tutto così smaccatamente falso e incredibile che qualunque persona dotata di intelligenza, guardando un notiziario, non può che scoppiare a ridere. Il fatto che le fonti di informazione a cui fa riferimento la maggior parte delle persone non siano più capaci di riportare la verità e debbano ricorrere a finzioni ed espedienti su qualunque argomento, dalla salute pubblica alle sorti del dollaro, è un ulteriore segnale del collasso della società.

#13 – Il crescente inquinamento farmaceutico mondiale – Aldilà della contaminazione imputabile agli OGM e alle radiazioni, stiamo assistendo anche a una contaminazione farmaceutica del nostro pianeta. Non si tratta soltanto delle aziende farmaceutiche che scaricano i propri rifiuti nei fiumi (http://www.naturalnews.com/025415_w...); c’è anche il fatto che più della metà della popolazione assume farmaci con cadenza giornaliera. Questi farmaci passano attraverso i loro organismi e finiscono nei bacini idrici, contaminando i pesci che li abitano (http://www.naturalnews.com/025933.html). Oltre a ciò, i farmaci finiscono nei liquami organici umani, che vengono a loro volta confezionati e venduti come ‘fertilizzante organico’!(http://www.naturalnews.com/029504_o...)

#14 – La contaminazione radioattiva delle scorte alimentari globali – Stiamo parlando di qualcosa di veramente insidioso: le scorte alimentari di tutto il mondo sono state contaminate dalle fuoriuscite radioattive di Fukushima. Ci hanno detto che i livelli di radioattività erano ‘bassi’, ma nessuno ci ha detto la verità sugli isotopi radioattivi di cesio e su come ne rimanga traccia negli alimenti per secoli. Come farà la razza umana a sopravvivere all’esposizione alla TAC [tomografia computerizzata, metodo diagnostico che utilizza i raggi X, ndt], al cibo radioattivo, alle radiografie toraciche, ai body scanner della TSA [agenzia per la sicurezza aeroportuale USA, ndt] e perfino ai raggi X che dai furgoni segreti del DHS [Department of Homeland Security, dipartimento per la sicurezza interna USA] scannerizzano il vostro corpo mentre, ignari, vi state muovendo all’interno di uno stadio di football? Gli effetti delle radiazioni sulla razza umana ci stanno portando a una infertilità di massa. Forse è proprio questa l’idea che c’è a monte, in realtà.

Va sempre più veloce

Il dicembre 2012 può essere considerata una data utile per definire una sorta di ‘punto mediano’ della crisi, o anche un ‘punto d’innesco’ per una qualche ulteriore accelerazione nel disfacimento della società. Ma non bisogna cadere in errore: stiamo già assistendo al collasso del mondo moderno, seduti in prima fila! (non male, vero?)

Basta fermarsi a pensare a quello che sta accadendo tutto intorno a noi proprio in questi giorni. Sono tutti segnali del tracollo di una civiltà basta su pratiche insostenibili e sul disinteresse per la vita. È la ‘fine dei giorni’ per l’oligarchia corporativa, l’apparato monopolistico incentrato sul profitto che ha distrutto ogni cosa nel nostro mondo in cambio di risultati trimestrali di segno un po' più positivo.

Nella costante ricerca di maggiori profitti, l’umanità ha sacrificato le sue scorte alimentari, gli insetti impollinatori, i suoi oceani, le sue foreste e le risorse del suolo. Gli esseri umani più avidi hanno usato altri esseri umani come cavie per esperimenti e carne da cannone. Abbiamo fatto guerre solo per vendere nuove bombe, e inventato malattie solo per vendere psicofarmaci.


Questo è l’operato di una società che ha fallito…per questo abbiamo i giorni contati. Assistere a questo crollo è perfino più interessante che osservare la continua opera di distruzione, dal momento che quelli di noi che hanno prestato attenzione hanno capito che una nuova civiltà sorgerà e rimpiazzerà quella attuale dopo il tracollo.
Dite addio al falso potere delle istituzioni

Sarebbe davvero bello che i nostri futuri leader si ricordassero dell’importanza della libertà e, naturalmente, della responsabilità personale. La risposta a tutti i problemi del mondo è evidentemente la libertà: libertà in campo medico, libertà in campo economico e libertà dalla tirannide governativa.

Questo perchè, diciamocelo chiaramente, alla base della maggior parte dei problemi che affliggono il mondo moderno è il malgoverno. È il malgoverno (Big Government [formula con cui negli USA si identifica un’eccessiva ingerenza delle istituzioni nella vita delle persone e nel settore privato, ndt]) che ha approvato gli OGM. È il malgoverno che ha rafforzato il monopolio dei medici e ha permesso che i pesticidi decimassero le api. È il malgoverno che ci ha precipitati in un debito insanabile e in una serie di dispendiose guerre in altri paesi. Il malgoverno ha dichiarato fuorilegge la libertà di pensare da soli alla propria salute e ha protetto le pratiche monopolistiche dell’industria alimentare, farmaceutica e chimica.

Il crollo della civiltà moderna è, come avrete forse immaginato, il crollo dell’idea che un ‘Big Government’ possa creare una società migliore. Perché se c’è un concetto che merita di essere sepolto per sempre è quello che We the People [‘noi, il popolo’, preambolo della costituzione americana, ndt] abbiamo bisogno che un altro un gruppo di persone (i rappresentanti del governo) viva del nostro lavoro e ci perseguiti, forte della sua falsa autorità, pretendendo di guidarci in ogni minimo dettaglio della nostra vita.

Quello di cui abbiamo bisogno in questo mondo non è un governo più forte, ma una maggiore libertà. Con la libertà, l’integrità e la responsabilità individuale, non ci saremmo trovati di fronte al collasso globale a cui stiamo assistendo. Ma, ahimè, a quanto pare apparteniamo a una specie infantile, che ha bisogno di imparare le lezioni nel modo più duro.

Questa lezione dovrebbe essere ricordata a lungo: se lasciate che le aziende, le banche e i governi gestiscano le vostre finanze, le vostre fattorie e le vostre vite, faranno di voi i loro schiavi e vi ruberanno il futuro mentre dormite. Inietteranno il loro veleno in tutto il mondo fino a quando non vi sveglierete, un bel giorno, e vi accorgerete che tutto ciò che avevate creato è stato distrutto. Vi prometteranno il paradiso ma vi regaleranno solo morte. Guardatevi da qualunque entità che non sia un essere vivente: nessun governo, nessuna istituzione e nessuna azienda ha un cuore, né ha una coscienza. Sono ‘forze di distruzione organizzata’ che fanno a pezzi tutto ciò che abbiamo di più caro dandoci in cambio cose che riescono solo a danneggiarci o renderci schiavi.

Guardatevi dalle corporation, dal governo e dalle istituzioni non-profit: queste ultime agiscono come ‘gruppo di facciata’ per l’industria privata. Non lasciatevi governare da istituzioni che esistono soltanto come costruzioni artificiali, proiezioni dell’avidità umana.

E eccoci pronti per l’accelerazione del processo di distruzione. Dal momento che state leggendo questo articolo, voi rappresentate il futuro della razza umana. Avete il dovere di restare in vita, mantenere intatti i vostri geni, pronti per creare una nuova società dopo che quella attuale verrà spazzata via dalla storia.


di Mike Adams

Fonte: http://www.naturalnews.com/
Link: http://www.naturalnews.com/032258_economic_collapse_2012.html

Tradizione a cura di APPLEWHITE