24 agosto 2011

Perché gli Eurobond sono sbagliati e inutili


Nell'analizzare le decisioni e le azioni dei leader e delle istituzioni europee nell'ultima settimana, non bisogna dimenticare nemmeno per un secondo che l'attuale sistema è irrimediabilmente in bancarotta. Gli sforzi di salvare un sistema carico di milioni di miliardi di debito speculativo può solo condurre a politiche che schiacciano la popolazione e alimentano un incendio iperinflazionistico che alla fine distruggerà ogni valore finanziario e monetario.

Autorizzando la BCE ad acquistare su vasta scala titoli di stato in mano alle banche, la Giunta EU ha accelerato proprio quella tendenza iperinflazionistica. E riservando il trattamento greco al governo italiano, complice Mario Draghi, la stessa Giunta ha esteso un regime di brutale austerità su sessanta milioni di italiani. Anche se il governo ha evitato di tagliare pensioni e sanità, il nuovo pacchetto di 45,5 miliardi, che si aggiunge ai tagli di 48 miliardi di luglio, è stato dettato dalla BCE e da Francia e Germania, che hanno di fatto commissariato il governo.

Mentre queste misure da "lacrime e sangue" saranno completamente inutile, la prossima crisi è già iniziata in Francia, dove le banche e i titoli di stato sono finiti nel mirino della speculazione. Il divieto di vendite allo scoperto, tardivo e incompleto (non riguarda i CDS), è più che altro una reazione di panico.

Queste misure sono inutili perché il collasso finanziario è determinato dal "deleveraging", e cioè dallo sgonfiarsi dell'effetto leva nel sistema bancario ombra, una progressione geometrica di sgonfiamento della bolla che non può essere fermata. Il sistema bancario "regolare" è coinvolto perché esso non ha cambiato il suo modus operandi dall'inizio della crisi. Le banche dipendono tuttora da finanziamenti a leva finanziaria rinnovati giorno per giorno sul mercato interbancario. Quando la qualità del collaterale necessario per il finanziamento deteriora, la leva si sgonfia. È accaduto con la retrocessione del debito UE e con quella, recente, del debito USA.

L'UE ha aggiunto il suo tocco di insanità al processo, con il famoso patto per la "competitività" o "Euro-plus" stipulato nel marzo scorso, che ha ridotto il già assurdo parametro del deficit al 3% azzerandolo, e ponendo agli stati membri il traguardo del 2014 per raggiungere l'obiettivo. Questo target, che non ha base legale (la legge europea in vigore è il Trattato di Lisbona che parla di deficit al 3%) può essere raggiunto solo aggirando le istituzioni democratiche, come mostra il caso italiano. E tutto questo per salvare le banche.

Ora crescono le pressioni per adottare un bilancio europeo, attraverso la creazione dei cosiddetti "Eurobonds". Questo schema, se verrà adottato, significherà un passo gigantesco verso la dittatura e l'iperinflazione. Infatti, il vero scopo degli Eurobond, o titoli di stato europei, è quello di rifinanziare il debito marcio del sistema bancario. Anche se qualcuno sostiene che gli Eurobond saranno usati per finanziare gli investimenti, questa è una pia illusione. Finché il sistema bancario non sarà ripulito dai titoli tossici, le garanzie illimitate concesse dai governi costringeranno quest'ultimi a rifinanziare le banche, tagliando gli investimenti e i programmi sociali. Solo una separazione bancaria secondo i criteri Glass-Steagall può risolvere il problema, limitando le garanzie al settore commerciale e scaricando il resto.

Una volta fatto ciò, non ci sarà bisogno di eurobond ed euro dittature.

by (MoviSol)

23 agosto 2011

Per un Governo di "resurrezione"


La Banca centrale europea chiede liberalizzazioni per gli speculatori; una banca nazionale avrebbe protetto il lavoro.

- L'economista e politico americano Lyndon LaRouche denuncia da anni la necessità per ogni nazione del pianeta di dotarsi di sistemi autenticamente sovrani dal punto di visto economico. Per farlo, è necessario abbandonare il sistema monetarista controllato dalle banche centrali ed instaurare un sistema creditizio centrato su banche nazionali sotto la direzione di governi democraticamente eletti. D'altra parte LaRouche denuncia da anni che l'attuale sistema monetarista speculativo avrebbe inevitabilmente distrutto le economie nazionali a tutto vantaggio di una ristretta oligarchia finanziaria internazionale. Anche per i più distratti, i fatti di questi giorni, non sono altro che il progressivo avverarsi dell'analisi di LaRouche.

Il prof. James Galbraith, figlio del più noto economista John Kenneth Galbraith in un'intervista a Il Messaggero, nei giorni scorsi, ha risposto alla domanda su "chi governi oggi se non i governi?" in questi termini: "Abbiamo una tecnocrazia, anzi una tutor-crazia, una situazione in cui gli Usa sono sotto la tutela di un pugno di burocrati finanziari, e l'Europa nelle mani di una banca centrale non legittima. I burocrati sono i membri delle agenzie di rating, la Standard and Poor's ad esempio, che con le loro visioni vogliono plasmare la vita politica di questo Paese, e magari approfittare di questa presunta crisi del debito per disfarsi una volta per tutte del Welfare State. In Europa avete una Banca Centrale che non risponde a nessuno ...".

In questi giorni, pur all'interno di un contrasto sempre più evidente tra i due, sia il Presidente del Consiglio che il Ministro Tremonti hanno più volte sottolineato il fatto che l'attuale manovra correttiva ci venga imposta dalla Banca centrale europea (BCE) come condizione per l'acquisto da parte di questa dei titoli di Stato italiani, onde evitare che questi siano alla mercé dei mercati ed i relativi tassi di interesse vadano alle stelle. Tra le condizioni poste dalla BCE vi sarebbe in particolare quella di rendere ancor più deregolamentato il mercato del lavoro italiano e quella di deregolamentare (attraverso liberalizzazioni e privatizzazioni) quei pochi settori dell'economia italiana ancora regolamentati (i servizi pubblici locali e le professioni intellettuali). In sostanza, la BCE chiede all'Italia (ed invero a tutti i paesi membri della UE) uno di quegli ingredienti della ricetta avvelenata che il Fondo monetario internazionale ha imposto per decenni alle economie sottosviluppate dell'Africa (sottosviluppandole ancor più!), a quelle che erano in via di sviluppo nell'America Latina (Cile ed Argentina in particolare), ed a quelle che erano state protagoniste di rilevanti fasi di sviluppo, come quelle del Sud-est asiatico. Per ognuna di esse il risultato è sempre stato il medesimo: assoggettamento delle economie a ristrette oligarchie finanziarie, progressivo impoverimento della popolazione, indebolimento delle economie nazionali.

Ma perché la BCE tiene così tanto a liberalizzare e privatizzare le economie europee? La BCE è una banca centrale che come dice il prof. Galbraith non risponde ad organismi democraticamente eletti; essa risponde alle banche centrali che la partecipano, che a loro volta rispondono molto più alle banche private che non ai relativi governi. L'attuale sistema finanziario internazionale è funzionale, a partire dai primi anni '70, alla creazione di una stratosferica bolla speculativa. Essa necessita continuamente di esser rifinanziata (pena altrimenti la sua definitiva esplosione); così ogni operatore finanziario, ogni banca, deve poter ancorare progressivamente i propri impieghi, attraverso partecipazioni finanziarie, a nuove voci dell'economia reale. Quest'ultime fungono da sottostante per la creazione di nuovi aggregati finanziari che costituiscono le nuove micro-bolle speculative che sostituiscono quelle scoppiate in seguito alla "presa di coscienza" dei mercati (quella della frode dei titoli della new economy, quella immobiliare e dei mutui facili, quella del credito al consumo facile, quella dei debiti sovrani insolvibili di questi giorni).

Il Presidente Berlusconi ha tenuto a sottolineare che l'attuale debito è frutto delle politiche adottate tra il 1978 ed il 1992, ma non ha evidenziato una questione centrale di cui si parla troppo poco: nel luglio 1981 l'Italia procede alla "denazionalizzazione" della Banca d'Italia, separandola dal controllo dell'allora Ministero del Tesoro. Da lì, la parabola del debito pubblico cresce esponenzialmente perché i nostri titoli di stato si trovano esposti ai capricci dei mercati speculativi piuttosto che trovare nella banca nazionale la controparte obbligata ad acquistarli. Ecco perché oltre ad una legge che reintroduca il principio di separazione tra banche commerciali e banche d'affari (standard Glass-Steagall) che impedisca di fare speculazioni con i depositi dei cittadini, un nuovo sistema monetario e finanziario fondato su cambi fissi (una Nuova Bretton Woods), abbiamo anche bisogno di una banca nazionale (banca hamiltoniana ) alle dirette dipendenze del Governo, come insegnato dall'autentico sistema americano di economia politica . Altro che obbligo di pareggio di bilancio! All'interno di questo quadro di regole ben definito, la mission dei governi non sarà più quella di rispondere all'oligarchia finanziaria, ma quello di perseguire il bene comune utilizzando il credito nazionale per finanziare la creatività umana, attraverso infrastrutture e produzioni al più alto livello tecnologico-scientifico consentito.

L'Italia è di fronte ad un bivio: restare dentro il Titanic della supremazia della speculazione sulla vita della gente, limitandosi a cercare un'inutile cabina viaggio de luxe, oppure scendere dal Titanic – partendo dall'abbandono dell'euro – per salire su una nave che non sia destinata ad affondare. Abbiamo bisogno di un Governo di "resurrezione".

Claudio Giudici
Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà

20 agosto 2011

Uomo morto non parla: Gli US Navy SEALs distrutti per coprire la bufala dell’esecuzione di bin Laden?



http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTMw8b1sZaXrfhr0ag507BTuJWonXPw9GWckNrxC5MqFw_iGke9RAL’eliminazione di 30 uomini delle forze speciali degli Stati Uniti nello schianto di un elicottero Chinook in Afghanistan arriva in un periodo in cui la versione ufficiale di Washington sul modo in cui è stata eseguita l’uccisione di Osama bin Laden stava crollando sotto i colpi dell’incredulità. Tra i 38 morti nel disastro dell'elicottero - la più grande perdita di vite statunitensi avvenuta in una singola occasione nel corso della decennale guerra di occupazione dell'Afghanistan - si pensa che vi siano molti dei 17 Navy Seals coinvolti nell'esecuzione di Osama bin Laden all’inizio di maggio. Tra i morti sono compresi anche altri membri delle forze speciali USA e dei commando afghani.

I primi servizi dei media occidentali indicavano che il Chinook potrebbe essere stato coinvolto in una considerevole operazione militare contro dei militanti afghani, al momento in cui è stato abbattuto nella provincia di Wardak, poco a ovest della capitale Kabul, alle prime ore di sabato.
Si è riferito che alcune fonti fra i taliban hanno affermato che i loro militanti hanno abbattuto il Chinook con un lancio di razzi.

Funzionari militari statunitensi dichiarano che stanno indagando sulle cause dello schianto.
Tuttavia, appare significativo che fonti anonime USA abbiano raccontato agli organi di informazione che ritenevano che l'elicottero sia stato abbattuto. Questo sorta di conferenza stampa non ufficiale degli USA appare alquanto strana. Perché le fonti militari statunitensi vogliono offrire ai combattenti nemici un così spettacolare colpo propagandistico?
Forse giova gli interessi degli USA distrarre dal motivo e dalla causa reali dello schianto dell'elicottero, sia stato esso colpito o meno da un razzo.

Funzionari statunitensi hanno ammesso che i Navy Seals deceduti facevano parte dell'unità Team 6 che avrebbe eseguito l'assassinio, lo scorso maggio, della presunta mente dell'11/9, Osama bin Laden.

Fin dai primordi, il resoconto di Washington in merito al modo in cui le sue forze speciali hanno ammazzato Bin Laden presso il suo complesso residenziale di Abbottabad, nel nord del Pakistan, era squarciato dalle contraddizioni. Perché mai, una volta liquidato, Bin Laden è stato seppellito in mare in fretta e furia? Come ha potuto il "Terrorista N°1" a livello mondiale risiedere, senza essere notato, ad appena poche miglia dal quartier generale militare pakistano di Rawalpindi?
In tutta evidenza, diverse fonti ben informate sono convinte che Bin Laden sia morto per cause naturali dieci anni fa. L'autore Ralph Schoenman ha respinto la presunta esecuzione dei Navy SEALs come "una grande bugia". Dalle indagini condotte nel corso di vari anni in Pakistan, Schoenman ha dichiarato a Global Research: «Ho intervistato vari membri dei servizi segreti pakistani e diversi militanti, e tutti hanno confermato che Bin Laden è morto per insufficienza renale oltre dieci anni fa».

Più di recente, come riferisce Paul Craig Roberts,[1] i pakistani del luogo hanno affermato che l'operazione dei Navy SEALs ad Abbottabad è finita in un disastro, con uno dei tre elicotteri USA che esplodeva appena decollato dal terreno vicino al complesso. Gli altri due elicotteri non sono atterrati e, secondo i testimoni, sono volati via dalla scena immediatamente dopo l'esplosione. Come Roberts sottolinea, questo vuol dire che non c'era alcun cadavere di Bin Laden da smaltire in mare, come Washington asserisce.
Le persone chiave che conoscerebbero la verità sull'incredibile assassinio di Bin Laden da parte di Washington, sono ora indisponibili ai commenti. Caso chiuso.

di Finian Cunningham - globalresearch.ca.
(Tratto da http://www.megachip.info/finestre/zero-11-settembre/6589-uomo-morto-non-parla-gli-us-navy-seals-distrutti-per-coprire-la-bufala-dellesecuzione-di-bin-laden-.html

Finian Cunningham è corrispondente di Global Research da Belfast, Irlanda.
cunninghamfin@yahoo.com
Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25923

Traduzione per Megachip a cura di Dario Tanzi.

Nota di Pino Cabras per Megachip
Subito dopo i fatti di Abbottabad gli esponenti del sito Infowars.com avevano ragionato e profetizzato intorno a uno scenario inquietante: alludevano a un provvidenziale incidente militare che nel giro di poco tempo avrebbe eliminato dalla scena i Navy SEALs coinvolti nella misteriosa operazione che aveva depennato ufficialmente Bin Laden dagli attori del grande show della guerra. Citavano analoghi casi – per i servizi americani come per quelli russi e di altri paesi - in cui le operazioni coperte venivano ulteriormente coperte sacrificandone i protagonisti.
L’articolo di Finian Cunningham offre perciò un’interpretazione suggestiva del tragico incidente occorso al Team 6 dei Navy SEALs. L’interpretazione non è tuttavia suffragata da prove, mentre funzionari governativi USA «hanno dichiarato all’agenzia Associated Press che ritengono che nessuno dei Navy SEALs che sono morti nello schianto di un elicottero in Afghanistan avesse preso parte al raid che ha ucciso Osama bin Laden, sebbene fossero della stessa unità che ha eseguito la missione bin Laden.»[2]
Non potendo affatto ancora raggiungere conclusioni su questa vicenda, ci limitiamo a riprendere comunque le testimonianze a caldo raccolte fra i residenti di Abbottabad dai reporter di CCTV. Gli abitanti del luogo non credevano che Osama bin Laden fosse mai stato in quel complesso residenziale e si ritenevano tranquillamente sicuri che quella strana operazione fosse una bufala. La stessa squadra antiterrorismo del Pakistan non era in grado di confermare l’uccisione, in base a quanto veniva riferito

24 agosto 2011

Perché gli Eurobond sono sbagliati e inutili


Nell'analizzare le decisioni e le azioni dei leader e delle istituzioni europee nell'ultima settimana, non bisogna dimenticare nemmeno per un secondo che l'attuale sistema è irrimediabilmente in bancarotta. Gli sforzi di salvare un sistema carico di milioni di miliardi di debito speculativo può solo condurre a politiche che schiacciano la popolazione e alimentano un incendio iperinflazionistico che alla fine distruggerà ogni valore finanziario e monetario.

Autorizzando la BCE ad acquistare su vasta scala titoli di stato in mano alle banche, la Giunta EU ha accelerato proprio quella tendenza iperinflazionistica. E riservando il trattamento greco al governo italiano, complice Mario Draghi, la stessa Giunta ha esteso un regime di brutale austerità su sessanta milioni di italiani. Anche se il governo ha evitato di tagliare pensioni e sanità, il nuovo pacchetto di 45,5 miliardi, che si aggiunge ai tagli di 48 miliardi di luglio, è stato dettato dalla BCE e da Francia e Germania, che hanno di fatto commissariato il governo.

Mentre queste misure da "lacrime e sangue" saranno completamente inutile, la prossima crisi è già iniziata in Francia, dove le banche e i titoli di stato sono finiti nel mirino della speculazione. Il divieto di vendite allo scoperto, tardivo e incompleto (non riguarda i CDS), è più che altro una reazione di panico.

Queste misure sono inutili perché il collasso finanziario è determinato dal "deleveraging", e cioè dallo sgonfiarsi dell'effetto leva nel sistema bancario ombra, una progressione geometrica di sgonfiamento della bolla che non può essere fermata. Il sistema bancario "regolare" è coinvolto perché esso non ha cambiato il suo modus operandi dall'inizio della crisi. Le banche dipendono tuttora da finanziamenti a leva finanziaria rinnovati giorno per giorno sul mercato interbancario. Quando la qualità del collaterale necessario per il finanziamento deteriora, la leva si sgonfia. È accaduto con la retrocessione del debito UE e con quella, recente, del debito USA.

L'UE ha aggiunto il suo tocco di insanità al processo, con il famoso patto per la "competitività" o "Euro-plus" stipulato nel marzo scorso, che ha ridotto il già assurdo parametro del deficit al 3% azzerandolo, e ponendo agli stati membri il traguardo del 2014 per raggiungere l'obiettivo. Questo target, che non ha base legale (la legge europea in vigore è il Trattato di Lisbona che parla di deficit al 3%) può essere raggiunto solo aggirando le istituzioni democratiche, come mostra il caso italiano. E tutto questo per salvare le banche.

Ora crescono le pressioni per adottare un bilancio europeo, attraverso la creazione dei cosiddetti "Eurobonds". Questo schema, se verrà adottato, significherà un passo gigantesco verso la dittatura e l'iperinflazione. Infatti, il vero scopo degli Eurobond, o titoli di stato europei, è quello di rifinanziare il debito marcio del sistema bancario. Anche se qualcuno sostiene che gli Eurobond saranno usati per finanziare gli investimenti, questa è una pia illusione. Finché il sistema bancario non sarà ripulito dai titoli tossici, le garanzie illimitate concesse dai governi costringeranno quest'ultimi a rifinanziare le banche, tagliando gli investimenti e i programmi sociali. Solo una separazione bancaria secondo i criteri Glass-Steagall può risolvere il problema, limitando le garanzie al settore commerciale e scaricando il resto.

Una volta fatto ciò, non ci sarà bisogno di eurobond ed euro dittature.

by (MoviSol)

23 agosto 2011

Per un Governo di "resurrezione"


La Banca centrale europea chiede liberalizzazioni per gli speculatori; una banca nazionale avrebbe protetto il lavoro.

- L'economista e politico americano Lyndon LaRouche denuncia da anni la necessità per ogni nazione del pianeta di dotarsi di sistemi autenticamente sovrani dal punto di visto economico. Per farlo, è necessario abbandonare il sistema monetarista controllato dalle banche centrali ed instaurare un sistema creditizio centrato su banche nazionali sotto la direzione di governi democraticamente eletti. D'altra parte LaRouche denuncia da anni che l'attuale sistema monetarista speculativo avrebbe inevitabilmente distrutto le economie nazionali a tutto vantaggio di una ristretta oligarchia finanziaria internazionale. Anche per i più distratti, i fatti di questi giorni, non sono altro che il progressivo avverarsi dell'analisi di LaRouche.

Il prof. James Galbraith, figlio del più noto economista John Kenneth Galbraith in un'intervista a Il Messaggero, nei giorni scorsi, ha risposto alla domanda su "chi governi oggi se non i governi?" in questi termini: "Abbiamo una tecnocrazia, anzi una tutor-crazia, una situazione in cui gli Usa sono sotto la tutela di un pugno di burocrati finanziari, e l'Europa nelle mani di una banca centrale non legittima. I burocrati sono i membri delle agenzie di rating, la Standard and Poor's ad esempio, che con le loro visioni vogliono plasmare la vita politica di questo Paese, e magari approfittare di questa presunta crisi del debito per disfarsi una volta per tutte del Welfare State. In Europa avete una Banca Centrale che non risponde a nessuno ...".

In questi giorni, pur all'interno di un contrasto sempre più evidente tra i due, sia il Presidente del Consiglio che il Ministro Tremonti hanno più volte sottolineato il fatto che l'attuale manovra correttiva ci venga imposta dalla Banca centrale europea (BCE) come condizione per l'acquisto da parte di questa dei titoli di Stato italiani, onde evitare che questi siano alla mercé dei mercati ed i relativi tassi di interesse vadano alle stelle. Tra le condizioni poste dalla BCE vi sarebbe in particolare quella di rendere ancor più deregolamentato il mercato del lavoro italiano e quella di deregolamentare (attraverso liberalizzazioni e privatizzazioni) quei pochi settori dell'economia italiana ancora regolamentati (i servizi pubblici locali e le professioni intellettuali). In sostanza, la BCE chiede all'Italia (ed invero a tutti i paesi membri della UE) uno di quegli ingredienti della ricetta avvelenata che il Fondo monetario internazionale ha imposto per decenni alle economie sottosviluppate dell'Africa (sottosviluppandole ancor più!), a quelle che erano in via di sviluppo nell'America Latina (Cile ed Argentina in particolare), ed a quelle che erano state protagoniste di rilevanti fasi di sviluppo, come quelle del Sud-est asiatico. Per ognuna di esse il risultato è sempre stato il medesimo: assoggettamento delle economie a ristrette oligarchie finanziarie, progressivo impoverimento della popolazione, indebolimento delle economie nazionali.

Ma perché la BCE tiene così tanto a liberalizzare e privatizzare le economie europee? La BCE è una banca centrale che come dice il prof. Galbraith non risponde ad organismi democraticamente eletti; essa risponde alle banche centrali che la partecipano, che a loro volta rispondono molto più alle banche private che non ai relativi governi. L'attuale sistema finanziario internazionale è funzionale, a partire dai primi anni '70, alla creazione di una stratosferica bolla speculativa. Essa necessita continuamente di esser rifinanziata (pena altrimenti la sua definitiva esplosione); così ogni operatore finanziario, ogni banca, deve poter ancorare progressivamente i propri impieghi, attraverso partecipazioni finanziarie, a nuove voci dell'economia reale. Quest'ultime fungono da sottostante per la creazione di nuovi aggregati finanziari che costituiscono le nuove micro-bolle speculative che sostituiscono quelle scoppiate in seguito alla "presa di coscienza" dei mercati (quella della frode dei titoli della new economy, quella immobiliare e dei mutui facili, quella del credito al consumo facile, quella dei debiti sovrani insolvibili di questi giorni).

Il Presidente Berlusconi ha tenuto a sottolineare che l'attuale debito è frutto delle politiche adottate tra il 1978 ed il 1992, ma non ha evidenziato una questione centrale di cui si parla troppo poco: nel luglio 1981 l'Italia procede alla "denazionalizzazione" della Banca d'Italia, separandola dal controllo dell'allora Ministero del Tesoro. Da lì, la parabola del debito pubblico cresce esponenzialmente perché i nostri titoli di stato si trovano esposti ai capricci dei mercati speculativi piuttosto che trovare nella banca nazionale la controparte obbligata ad acquistarli. Ecco perché oltre ad una legge che reintroduca il principio di separazione tra banche commerciali e banche d'affari (standard Glass-Steagall) che impedisca di fare speculazioni con i depositi dei cittadini, un nuovo sistema monetario e finanziario fondato su cambi fissi (una Nuova Bretton Woods), abbiamo anche bisogno di una banca nazionale (banca hamiltoniana ) alle dirette dipendenze del Governo, come insegnato dall'autentico sistema americano di economia politica . Altro che obbligo di pareggio di bilancio! All'interno di questo quadro di regole ben definito, la mission dei governi non sarà più quella di rispondere all'oligarchia finanziaria, ma quello di perseguire il bene comune utilizzando il credito nazionale per finanziare la creatività umana, attraverso infrastrutture e produzioni al più alto livello tecnologico-scientifico consentito.

L'Italia è di fronte ad un bivio: restare dentro il Titanic della supremazia della speculazione sulla vita della gente, limitandosi a cercare un'inutile cabina viaggio de luxe, oppure scendere dal Titanic – partendo dall'abbandono dell'euro – per salire su una nave che non sia destinata ad affondare. Abbiamo bisogno di un Governo di "resurrezione".

Claudio Giudici
Movimento Internazionale per i Diritti Civili - Solidarietà

20 agosto 2011

Uomo morto non parla: Gli US Navy SEALs distrutti per coprire la bufala dell’esecuzione di bin Laden?



http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTMw8b1sZaXrfhr0ag507BTuJWonXPw9GWckNrxC5MqFw_iGke9RAL’eliminazione di 30 uomini delle forze speciali degli Stati Uniti nello schianto di un elicottero Chinook in Afghanistan arriva in un periodo in cui la versione ufficiale di Washington sul modo in cui è stata eseguita l’uccisione di Osama bin Laden stava crollando sotto i colpi dell’incredulità. Tra i 38 morti nel disastro dell'elicottero - la più grande perdita di vite statunitensi avvenuta in una singola occasione nel corso della decennale guerra di occupazione dell'Afghanistan - si pensa che vi siano molti dei 17 Navy Seals coinvolti nell'esecuzione di Osama bin Laden all’inizio di maggio. Tra i morti sono compresi anche altri membri delle forze speciali USA e dei commando afghani.

I primi servizi dei media occidentali indicavano che il Chinook potrebbe essere stato coinvolto in una considerevole operazione militare contro dei militanti afghani, al momento in cui è stato abbattuto nella provincia di Wardak, poco a ovest della capitale Kabul, alle prime ore di sabato.
Si è riferito che alcune fonti fra i taliban hanno affermato che i loro militanti hanno abbattuto il Chinook con un lancio di razzi.

Funzionari militari statunitensi dichiarano che stanno indagando sulle cause dello schianto.
Tuttavia, appare significativo che fonti anonime USA abbiano raccontato agli organi di informazione che ritenevano che l'elicottero sia stato abbattuto. Questo sorta di conferenza stampa non ufficiale degli USA appare alquanto strana. Perché le fonti militari statunitensi vogliono offrire ai combattenti nemici un così spettacolare colpo propagandistico?
Forse giova gli interessi degli USA distrarre dal motivo e dalla causa reali dello schianto dell'elicottero, sia stato esso colpito o meno da un razzo.

Funzionari statunitensi hanno ammesso che i Navy Seals deceduti facevano parte dell'unità Team 6 che avrebbe eseguito l'assassinio, lo scorso maggio, della presunta mente dell'11/9, Osama bin Laden.

Fin dai primordi, il resoconto di Washington in merito al modo in cui le sue forze speciali hanno ammazzato Bin Laden presso il suo complesso residenziale di Abbottabad, nel nord del Pakistan, era squarciato dalle contraddizioni. Perché mai, una volta liquidato, Bin Laden è stato seppellito in mare in fretta e furia? Come ha potuto il "Terrorista N°1" a livello mondiale risiedere, senza essere notato, ad appena poche miglia dal quartier generale militare pakistano di Rawalpindi?
In tutta evidenza, diverse fonti ben informate sono convinte che Bin Laden sia morto per cause naturali dieci anni fa. L'autore Ralph Schoenman ha respinto la presunta esecuzione dei Navy SEALs come "una grande bugia". Dalle indagini condotte nel corso di vari anni in Pakistan, Schoenman ha dichiarato a Global Research: «Ho intervistato vari membri dei servizi segreti pakistani e diversi militanti, e tutti hanno confermato che Bin Laden è morto per insufficienza renale oltre dieci anni fa».

Più di recente, come riferisce Paul Craig Roberts,[1] i pakistani del luogo hanno affermato che l'operazione dei Navy SEALs ad Abbottabad è finita in un disastro, con uno dei tre elicotteri USA che esplodeva appena decollato dal terreno vicino al complesso. Gli altri due elicotteri non sono atterrati e, secondo i testimoni, sono volati via dalla scena immediatamente dopo l'esplosione. Come Roberts sottolinea, questo vuol dire che non c'era alcun cadavere di Bin Laden da smaltire in mare, come Washington asserisce.
Le persone chiave che conoscerebbero la verità sull'incredibile assassinio di Bin Laden da parte di Washington, sono ora indisponibili ai commenti. Caso chiuso.

di Finian Cunningham - globalresearch.ca.
(Tratto da http://www.megachip.info/finestre/zero-11-settembre/6589-uomo-morto-non-parla-gli-us-navy-seals-distrutti-per-coprire-la-bufala-dellesecuzione-di-bin-laden-.html

Finian Cunningham è corrispondente di Global Research da Belfast, Irlanda.
cunninghamfin@yahoo.com
Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25923

Traduzione per Megachip a cura di Dario Tanzi.

Nota di Pino Cabras per Megachip
Subito dopo i fatti di Abbottabad gli esponenti del sito Infowars.com avevano ragionato e profetizzato intorno a uno scenario inquietante: alludevano a un provvidenziale incidente militare che nel giro di poco tempo avrebbe eliminato dalla scena i Navy SEALs coinvolti nella misteriosa operazione che aveva depennato ufficialmente Bin Laden dagli attori del grande show della guerra. Citavano analoghi casi – per i servizi americani come per quelli russi e di altri paesi - in cui le operazioni coperte venivano ulteriormente coperte sacrificandone i protagonisti.
L’articolo di Finian Cunningham offre perciò un’interpretazione suggestiva del tragico incidente occorso al Team 6 dei Navy SEALs. L’interpretazione non è tuttavia suffragata da prove, mentre funzionari governativi USA «hanno dichiarato all’agenzia Associated Press che ritengono che nessuno dei Navy SEALs che sono morti nello schianto di un elicottero in Afghanistan avesse preso parte al raid che ha ucciso Osama bin Laden, sebbene fossero della stessa unità che ha eseguito la missione bin Laden.»[2]
Non potendo affatto ancora raggiungere conclusioni su questa vicenda, ci limitiamo a riprendere comunque le testimonianze a caldo raccolte fra i residenti di Abbottabad dai reporter di CCTV. Gli abitanti del luogo non credevano che Osama bin Laden fosse mai stato in quel complesso residenziale e si ritenevano tranquillamente sicuri che quella strana operazione fosse una bufala. La stessa squadra antiterrorismo del Pakistan non era in grado di confermare l’uccisione, in base a quanto veniva riferito