24 agosto 2011

Perché gli Eurobond sono sbagliati e inutili


Nell'analizzare le decisioni e le azioni dei leader e delle istituzioni europee nell'ultima settimana, non bisogna dimenticare nemmeno per un secondo che l'attuale sistema è irrimediabilmente in bancarotta. Gli sforzi di salvare un sistema carico di milioni di miliardi di debito speculativo può solo condurre a politiche che schiacciano la popolazione e alimentano un incendio iperinflazionistico che alla fine distruggerà ogni valore finanziario e monetario.

Autorizzando la BCE ad acquistare su vasta scala titoli di stato in mano alle banche, la Giunta EU ha accelerato proprio quella tendenza iperinflazionistica. E riservando il trattamento greco al governo italiano, complice Mario Draghi, la stessa Giunta ha esteso un regime di brutale austerità su sessanta milioni di italiani. Anche se il governo ha evitato di tagliare pensioni e sanità, il nuovo pacchetto di 45,5 miliardi, che si aggiunge ai tagli di 48 miliardi di luglio, è stato dettato dalla BCE e da Francia e Germania, che hanno di fatto commissariato il governo.

Mentre queste misure da "lacrime e sangue" saranno completamente inutile, la prossima crisi è già iniziata in Francia, dove le banche e i titoli di stato sono finiti nel mirino della speculazione. Il divieto di vendite allo scoperto, tardivo e incompleto (non riguarda i CDS), è più che altro una reazione di panico.

Queste misure sono inutili perché il collasso finanziario è determinato dal "deleveraging", e cioè dallo sgonfiarsi dell'effetto leva nel sistema bancario ombra, una progressione geometrica di sgonfiamento della bolla che non può essere fermata. Il sistema bancario "regolare" è coinvolto perché esso non ha cambiato il suo modus operandi dall'inizio della crisi. Le banche dipendono tuttora da finanziamenti a leva finanziaria rinnovati giorno per giorno sul mercato interbancario. Quando la qualità del collaterale necessario per il finanziamento deteriora, la leva si sgonfia. È accaduto con la retrocessione del debito UE e con quella, recente, del debito USA.

L'UE ha aggiunto il suo tocco di insanità al processo, con il famoso patto per la "competitività" o "Euro-plus" stipulato nel marzo scorso, che ha ridotto il già assurdo parametro del deficit al 3% azzerandolo, e ponendo agli stati membri il traguardo del 2014 per raggiungere l'obiettivo. Questo target, che non ha base legale (la legge europea in vigore è il Trattato di Lisbona che parla di deficit al 3%) può essere raggiunto solo aggirando le istituzioni democratiche, come mostra il caso italiano. E tutto questo per salvare le banche.

Ora crescono le pressioni per adottare un bilancio europeo, attraverso la creazione dei cosiddetti "Eurobonds". Questo schema, se verrà adottato, significherà un passo gigantesco verso la dittatura e l'iperinflazione. Infatti, il vero scopo degli Eurobond, o titoli di stato europei, è quello di rifinanziare il debito marcio del sistema bancario. Anche se qualcuno sostiene che gli Eurobond saranno usati per finanziare gli investimenti, questa è una pia illusione. Finché il sistema bancario non sarà ripulito dai titoli tossici, le garanzie illimitate concesse dai governi costringeranno quest'ultimi a rifinanziare le banche, tagliando gli investimenti e i programmi sociali. Solo una separazione bancaria secondo i criteri Glass-Steagall può risolvere il problema, limitando le garanzie al settore commerciale e scaricando il resto.

Una volta fatto ciò, non ci sarà bisogno di eurobond ed euro dittature.

by (MoviSol)

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24 agosto 2011

Perché gli Eurobond sono sbagliati e inutili


Nell'analizzare le decisioni e le azioni dei leader e delle istituzioni europee nell'ultima settimana, non bisogna dimenticare nemmeno per un secondo che l'attuale sistema è irrimediabilmente in bancarotta. Gli sforzi di salvare un sistema carico di milioni di miliardi di debito speculativo può solo condurre a politiche che schiacciano la popolazione e alimentano un incendio iperinflazionistico che alla fine distruggerà ogni valore finanziario e monetario.

Autorizzando la BCE ad acquistare su vasta scala titoli di stato in mano alle banche, la Giunta EU ha accelerato proprio quella tendenza iperinflazionistica. E riservando il trattamento greco al governo italiano, complice Mario Draghi, la stessa Giunta ha esteso un regime di brutale austerità su sessanta milioni di italiani. Anche se il governo ha evitato di tagliare pensioni e sanità, il nuovo pacchetto di 45,5 miliardi, che si aggiunge ai tagli di 48 miliardi di luglio, è stato dettato dalla BCE e da Francia e Germania, che hanno di fatto commissariato il governo.

Mentre queste misure da "lacrime e sangue" saranno completamente inutile, la prossima crisi è già iniziata in Francia, dove le banche e i titoli di stato sono finiti nel mirino della speculazione. Il divieto di vendite allo scoperto, tardivo e incompleto (non riguarda i CDS), è più che altro una reazione di panico.

Queste misure sono inutili perché il collasso finanziario è determinato dal "deleveraging", e cioè dallo sgonfiarsi dell'effetto leva nel sistema bancario ombra, una progressione geometrica di sgonfiamento della bolla che non può essere fermata. Il sistema bancario "regolare" è coinvolto perché esso non ha cambiato il suo modus operandi dall'inizio della crisi. Le banche dipendono tuttora da finanziamenti a leva finanziaria rinnovati giorno per giorno sul mercato interbancario. Quando la qualità del collaterale necessario per il finanziamento deteriora, la leva si sgonfia. È accaduto con la retrocessione del debito UE e con quella, recente, del debito USA.

L'UE ha aggiunto il suo tocco di insanità al processo, con il famoso patto per la "competitività" o "Euro-plus" stipulato nel marzo scorso, che ha ridotto il già assurdo parametro del deficit al 3% azzerandolo, e ponendo agli stati membri il traguardo del 2014 per raggiungere l'obiettivo. Questo target, che non ha base legale (la legge europea in vigore è il Trattato di Lisbona che parla di deficit al 3%) può essere raggiunto solo aggirando le istituzioni democratiche, come mostra il caso italiano. E tutto questo per salvare le banche.

Ora crescono le pressioni per adottare un bilancio europeo, attraverso la creazione dei cosiddetti "Eurobonds". Questo schema, se verrà adottato, significherà un passo gigantesco verso la dittatura e l'iperinflazione. Infatti, il vero scopo degli Eurobond, o titoli di stato europei, è quello di rifinanziare il debito marcio del sistema bancario. Anche se qualcuno sostiene che gli Eurobond saranno usati per finanziare gli investimenti, questa è una pia illusione. Finché il sistema bancario non sarà ripulito dai titoli tossici, le garanzie illimitate concesse dai governi costringeranno quest'ultimi a rifinanziare le banche, tagliando gli investimenti e i programmi sociali. Solo una separazione bancaria secondo i criteri Glass-Steagall può risolvere il problema, limitando le garanzie al settore commerciale e scaricando il resto.

Una volta fatto ciò, non ci sarà bisogno di eurobond ed euro dittature.

by (MoviSol)

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