10 maggio 2007
Annunaki tra realtà e leggenda
Come ipotizza qualche ricercatore, i telescopi statunitensi-vaticani starebbero scrutando il firmamento per individuare non un corpo celeste, ma eventuali astronavi in avvicinamento alla Terra. L’infame sinarchia che soggioga da millenni (almeno) gli uomini, èlite discendente dagli Annunaki o da ibridi alieni-umani (si pensi a tutte le testimonianze iconografiche, letterarie, archeologiche ed alle recentissime scoperte genetiche) teme l’arrivo di civiltà che potrebbero por fine al suo scellerato dominio?
È necessario qui riflettere su uno dei numerosi luoghi comuni che inficiano la comprensione delle questioni esobiologiche. Molti, infatti, asseriscono: “Se veramente esistessero delle civiltà aliene più progredite, sotto il profilo tecnologico, rispetto a quella terrestre, queste stars nations avrebbero già invaso il pianeta”. Siamo così sicuri che per conquistare un pianeta sia necessaria un’invasione? Se veramente esistono degli extraterrestri con mire di conquista, non sarebbe preferibile per loro adottare una strategia anche a lungo termine consistente in un’operazione “cavallo di Troia”, ossia una scaltra intrusione nella fortezza del nemico? Non è forse più efficace un piano di lenta, ma pervasiva infiltrazione, rispetto ad una guerra guerreggiata? In guisa simile, un virus attacca un organismo, insediandosi nella cellula ospite. Una tattica del genere si rivelerebbe molto più efficiente, perché il nemico sarebbe soggiogato con calma, in modo pressoché impercettibile, reso inoffensivo, quasi senza colpo ferire.
Credo che gli Annunaki od i loro discendenti dominino la Terra da tempo immemorabile, ma non tanto con le armi della coercizione quanto con l’astuzia. Una delle più scaltre invenzioni escogitate dagli Arconti fu la religione, intesa come culto dogmatico e narcotico per lo spirito, come instrumentum regni. Che poi tale religione coincida con l’adorazione di “dèi” assetati di sangue animale ed umano, come molti numi medio-orientali o che, con un po’ di maquillage, sia stata resa un briciolo più degna ed appetibile e diffusa col nome di Ebraismo, “Cristianesimo”, Islam etc. poco importa. Sono sempre sistemi dottrinari assurdi e, in gran parte, falsi, ma di grandissima presa sulle masse ora blandite con la promessa di un paradiso ultraterreno, ora spaventate e controllate con la minaccia dell’inferno.
Innumeri sono gli altri sistemi per tenere a bada le popolazioni: dal divide et impera alle ideologie falsamente libertarie, dall’evasione tramite i circenses alla diffusione di bisogni fittizi, dall’’attuazione dello schiavismo, sotto forma di lavoro più o meno alienante al sistema del debito etc. Non è questa la sede per esaminare questi mezzi di dominazione, ma è evidente che, per assoggettare l’umanità, non occorrono né un conflitto né un’imposizione violenta, essendo molto più utile la manipolazione delle coscienze. In questo modo si evitano le ribellioni e, anzi, si ottiene il consenso ed il sostegno degli schiavi che non sanno di esserlo. È noto che la classe dirigente degli Spartani usò sempre il pugno di ferro contro gli Iloti, i lavoratori ridotti in stato di servaggio: gli Uguali dichiaravano guerra agli Iloti per sfoltirne il numero e per ribadire la propria egemonia. Con quali risultati? Le rivolte degli Iloti diventarono vie più frequenti e violente sì da indebolire gli Spartiati, le cui schiere si assottigliarono. Alla fine la pòlis greca decadde e della gloriosa Lacedemone rimasero solo misere rovine. Invece, per sconfiggere un nemico e sterminarlo, spesso le armi più efficaci sono la corruzione, lo snaturamento culturale: i coloni britannici del Nuovo mondo falcidiarono i popoli nativi americani, diffondendo epidemie, ma anche con l’alcool e con la distruzione degli habitat da cui i nativi traevano le risorse. Le stesse armi erano state usate dai conquistadores spagnoli contro le etnie autoctone, in Messico, America centrale e meridionale, etnie convertite obtorto collo al Cattolicesimo e così defraudate delle loro tradizioni più autentiche. Furono strumenti più micidiali delle armi da fuoco.
Secondo Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso l'”evoluzione” dell'umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel 1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad un'eventuale dominazione, mediante un programma in atto da millenni o, per meglio dire... fin dalla creazione dell'umanità.
Tesla aveva documentato i suoi lunghi anni di ricerche per interpretare quei segnali radio e tutti i suoi inutili tentativi d'informare il governo e i militari. Si sarebbe anche confidato con alcuni suoi "benefattori", incluso il colonnello John Jacob Astor. Costui mostrò di non credergli, ma, in realtà, i mecenati dell’inventore erano, a mio parere, a conoscenza del patto scellerato stipulato con gli alieni e volevano ad ogni costo nascondere l’atroce verità, screditando Tesla dipinto come un visionario.
Zret
10 maggio 2007
Annunaki tra realtà e leggenda
Come ipotizza qualche ricercatore, i telescopi statunitensi-vaticani starebbero scrutando il firmamento per individuare non un corpo celeste, ma eventuali astronavi in avvicinamento alla Terra. L’infame sinarchia che soggioga da millenni (almeno) gli uomini, èlite discendente dagli Annunaki o da ibridi alieni-umani (si pensi a tutte le testimonianze iconografiche, letterarie, archeologiche ed alle recentissime scoperte genetiche) teme l’arrivo di civiltà che potrebbero por fine al suo scellerato dominio?
È necessario qui riflettere su uno dei numerosi luoghi comuni che inficiano la comprensione delle questioni esobiologiche. Molti, infatti, asseriscono: “Se veramente esistessero delle civiltà aliene più progredite, sotto il profilo tecnologico, rispetto a quella terrestre, queste stars nations avrebbero già invaso il pianeta”. Siamo così sicuri che per conquistare un pianeta sia necessaria un’invasione? Se veramente esistono degli extraterrestri con mire di conquista, non sarebbe preferibile per loro adottare una strategia anche a lungo termine consistente in un’operazione “cavallo di Troia”, ossia una scaltra intrusione nella fortezza del nemico? Non è forse più efficace un piano di lenta, ma pervasiva infiltrazione, rispetto ad una guerra guerreggiata? In guisa simile, un virus attacca un organismo, insediandosi nella cellula ospite. Una tattica del genere si rivelerebbe molto più efficiente, perché il nemico sarebbe soggiogato con calma, in modo pressoché impercettibile, reso inoffensivo, quasi senza colpo ferire.
Credo che gli Annunaki od i loro discendenti dominino la Terra da tempo immemorabile, ma non tanto con le armi della coercizione quanto con l’astuzia. Una delle più scaltre invenzioni escogitate dagli Arconti fu la religione, intesa come culto dogmatico e narcotico per lo spirito, come instrumentum regni. Che poi tale religione coincida con l’adorazione di “dèi” assetati di sangue animale ed umano, come molti numi medio-orientali o che, con un po’ di maquillage, sia stata resa un briciolo più degna ed appetibile e diffusa col nome di Ebraismo, “Cristianesimo”, Islam etc. poco importa. Sono sempre sistemi dottrinari assurdi e, in gran parte, falsi, ma di grandissima presa sulle masse ora blandite con la promessa di un paradiso ultraterreno, ora spaventate e controllate con la minaccia dell’inferno.
Innumeri sono gli altri sistemi per tenere a bada le popolazioni: dal divide et impera alle ideologie falsamente libertarie, dall’evasione tramite i circenses alla diffusione di bisogni fittizi, dall’’attuazione dello schiavismo, sotto forma di lavoro più o meno alienante al sistema del debito etc. Non è questa la sede per esaminare questi mezzi di dominazione, ma è evidente che, per assoggettare l’umanità, non occorrono né un conflitto né un’imposizione violenta, essendo molto più utile la manipolazione delle coscienze. In questo modo si evitano le ribellioni e, anzi, si ottiene il consenso ed il sostegno degli schiavi che non sanno di esserlo. È noto che la classe dirigente degli Spartani usò sempre il pugno di ferro contro gli Iloti, i lavoratori ridotti in stato di servaggio: gli Uguali dichiaravano guerra agli Iloti per sfoltirne il numero e per ribadire la propria egemonia. Con quali risultati? Le rivolte degli Iloti diventarono vie più frequenti e violente sì da indebolire gli Spartiati, le cui schiere si assottigliarono. Alla fine la pòlis greca decadde e della gloriosa Lacedemone rimasero solo misere rovine. Invece, per sconfiggere un nemico e sterminarlo, spesso le armi più efficaci sono la corruzione, lo snaturamento culturale: i coloni britannici del Nuovo mondo falcidiarono i popoli nativi americani, diffondendo epidemie, ma anche con l’alcool e con la distruzione degli habitat da cui i nativi traevano le risorse. Le stesse armi erano state usate dai conquistadores spagnoli contro le etnie autoctone, in Messico, America centrale e meridionale, etnie convertite obtorto collo al Cattolicesimo e così defraudate delle loro tradizioni più autentiche. Furono strumenti più micidiali delle armi da fuoco.
Secondo Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso l'”evoluzione” dell'umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel 1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad un'eventuale dominazione, mediante un programma in atto da millenni o, per meglio dire... fin dalla creazione dell'umanità.
Tesla aveva documentato i suoi lunghi anni di ricerche per interpretare quei segnali radio e tutti i suoi inutili tentativi d'informare il governo e i militari. Si sarebbe anche confidato con alcuni suoi "benefattori", incluso il colonnello John Jacob Astor. Costui mostrò di non credergli, ma, in realtà, i mecenati dell’inventore erano, a mio parere, a conoscenza del patto scellerato stipulato con gli alieni e volevano ad ogni costo nascondere l’atroce verità, screditando Tesla dipinto come un visionario.
Zret
4 commenti:
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Ottimo blog. Ciao!
- 23:34
- Leon ha detto...
-
Grazie anonimo
- 09:00
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E fu così, che l'intelletto passò nell'uomo dall'uomo-uomo. fu così che questa parte atipica della natura biologica, prese vita, prese i sogni delle stelle e gli orridi gesti che la mente riesce a
creare..e fù così, così che dalle
lande e dalle valli iniziò a muoversi un nuovo animale, il primo superbo esperimento di genetica che il globo avesse visto.
Dall'uomo-uomo al nuovo uomo, figlio dei giganti e orfano sino a oggi delle sue uniche origini. e nella sua pena, nella sua paura di questo mondo avverso, egli accolse senza dubbi gli strali delle coscenze religiose, i denti e i morsi di queste con i pugni chiusi.
E fù così che iniziò a sognare il
cielo perchè il cielo gli fù promesso, non a caso, come la nuova e ultima casa. e oggi ancora,
in molti quando possono, sognano le
stelle... - 23:54
-
-
Bel blog! Complimenti!
- 17:20
4 commenti:
Ottimo blog. Ciao!
Grazie anonimo
E fu così, che l'intelletto passò nell'uomo dall'uomo-uomo. fu così che questa parte atipica della natura biologica, prese vita, prese i sogni delle stelle e gli orridi gesti che la mente riesce a
creare..e fù così, così che dalle
lande e dalle valli iniziò a muoversi un nuovo animale, il primo superbo esperimento di genetica che il globo avesse visto.
Dall'uomo-uomo al nuovo uomo, figlio dei giganti e orfano sino a oggi delle sue uniche origini. e nella sua pena, nella sua paura di questo mondo avverso, egli accolse senza dubbi gli strali delle coscenze religiose, i denti e i morsi di queste con i pugni chiusi.
E fù così che iniziò a sognare il
cielo perchè il cielo gli fù promesso, non a caso, come la nuova e ultima casa. e oggi ancora,
in molti quando possono, sognano le
stelle...
Bel blog! Complimenti!
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