05 ottobre 2007
Il nuovo signoraggio virtuale
Mentre la guerra tra i poteri della disinformazione e informazione continua, tenendo così occupati i complottisti e i globalizzati, un nuovo sistema di controllo delle menti sta entrando nel tessuto della società. È il mondo della cybernetica, che, schedando le nostre identità all’interno di elaboratori per immetterli in un sistema elettronico per controllarli, è la base dell’attuale struttura governativa degli organismi sovranazionali, come il FMI, OMC e la UE, ossia delle entità che detengono il potere politico-economico del mondo intero.
La catalogazione, la classificazione, le schedature, servono a creare i database, dopodichè il crimine e il segreto, che rappresentano così i presupposti per accerchiare il potere e manipolarlo in funzione degli interesse economici delle lobbies. I media, in tale contesto, fungono da strumento per accreditare dei personaggi e delle strutture, fare opera di convincimento sulle masse, e creare intorno a loro un mondo fatto di usura, di terrore e di problemi, mentre tutta la nostra storia va a disintegrarsi nei circuiti informatici gestiti da multinazionali e da centri misteriosi nascosti sotto la voce Statistica.
Oggi è in atto un’ immensa trasformazione, le carte costituzionali vengono riscritte per far posto alla nuova bibbia, che si presenta come “la legge delle nuove tecnologie” , ossia il codice di una generazione non più basata sull’essere, bensì sul non essere, perchè saremo virtuali e trasportati sulla rete. La rete sarà descritta come un sistema rivoluzionario, all’avanguardia, ma al suo interno di nasconderà uno specchio, dietro al quale qualcuno maneggerà i fili per dirci ciò che vogliamo sentirci dire. È questa la politica della rete e delle strategie internettistiche. Ci diranno che sarà meno costoso, che sarà tutto più sicuro, garantito dalle certificazioni virtuali e dalle licenze; avremo così un nuovo vocabolario in cui i nostri dialetti scompariranno sotto l’effetto della disumanizzazione, avremo nel mondo intero un unico pensiero.
In questo nuovo mondo continuerà ad esistere l’ usura, quello che noi oggi definiamo come signoraggio, in quanto vi sarà sempre uno strumento che consentirà di assumere il controllo delle masse, sia dal punto di vista economico che politico. Il suo significato tuttavia cambierà e si tradurrà nel valore che tutti dovremo pagare per accesso alla rete, per cui sarà quantificato in termini di dati che riusciremo a trasmettere o ad acquisire. Non vi sarà più bisogno di stampare la moneta, perchè la banca e il sistema delle telecomunicazione diventeranno una cyberbank dove sarà la massa a garantire il controvalore: tutti i meccanismi e le operazioni saranno chiusi e ben determinati in un modo che noi saremo obbligati a pagare tutto tramite un sistema cybernetico, come già è stato stabilito per le utenze e le tasse. Le prove tecniche sono state già effettuate, e il mondo quotidiano virtuale che noi viviamo, attraverso i forum, le community e i primi esperimenti di rete all’interno del web, rappresentano delle simulazioni sulle quali un giorno saranno creati le strutture sociali. Dunque, i blog saranno centri di discussione di una legge o di un provvedimento per poi trasformarsi in vere piazze virtuali per fare propaganda o comizi politici, i forum saranno luoghi virtuali per scrivere delle leggi, i portali di e-commerce saranno i nostri punti di e-business: l’intero sistema sociale e economico sarà innestato su sistemi informatici.
Si pensi, a titolo d’esempio a Wikipedia, o meglio al progetto che sta portando avanti la Nuova Zelanda di redigere un testo di legge mediante una “pagina wiki” per realizzare la cosiddetta democrazia partecipativa. In realtà è bene sapersi che queste strutture informatiche verticali creano degli utenti sintetici, ossia identità virtuali manipolate dal gestore del sistema o da veri e propri software che hanno il ruolo di dirigere la discussione dove la si vuole portare, magari ridicolarizzando soggetti che possono turbare il forum oppure accreditando teorie assurde e inverosimili. Esistono attualmente dei programmi in grado di creare i cd. utenti sintetici, in uso già da molto tempo - come su Ebay - che devono deviare l’attenzione o creare delle distorsioni, simulando l’esistenza di veri utenti dietro quel computer. Tuttavia la rete non è Skype o l’internet, la rete siamo noi, ossia essere umani che potranno cambiare il loro sistema sul quale far viaggiare informazioni e servizi, ma restano pur sempre simboli di diritti inalienabili.
Questa evoluzione ci porterà inevitabilmente in un mondo in cui i nostri sentimenti scompariranno, e dove avverrà una completa disumanizzazione, diventeremo dei codici a barre o degli indirizzi ID, a cui corrisponderanno delle coordinate all’interno dei grandi database. Per avere una vaga idea di cosa ci stia aspettando, si pensi a quanto accaduto nel Michigan, dove 35.000 impiegati statali restano a casa per la chiusura degli uffici governativi che non erano più in grado di far fronte ai deficit. Gli uffici amministrativi e di servizi, pubblici o privati, si trasformeranno ben presto in uffici virtuali, e ogni impiegato in un operatore. Invitiamo dunque tutti a riflettere solo un momento su questo, cercando di non guardare il problema, bensì la soluzione: Etleboro è costruita in modo tale da far rimanere tutti uniti, per non avere paura di nessuno, delle insidie del nuovo mondo cybernetico, della diffamazione gratuita e per proteggersi dagli “invisibili”, ossia i nemici che tutti cercano di combattere. Etleboro è solo una parte di quella che è la Tela, è il frutto di tale universo, pensato come un sistema distributivo di informazione e come base della nostra conoscenza.
Oggi si discute sulla creazione di una carta dei diritti di internet, garantita da “un altro garante Onu per internet” , ossia un documento che dovrà sancire sopra ogni altra cosa come diritto inalienabile “l’accesso alla rete, alle informazioni sul web, alla partecipazione virtuale, ma anche alla privacy e alla sicurezza” . Questo è quanto è emerso durante il Dialogue Forum on Internet Rights organizzato dal Governo italiano, che ha, sopra di ogni altra cosa, sottolineato l’importanza dell’accesso alla rete, come lo stesso Walter Veltroni dichiara: “internet è un bene comune come l’acqua, l’aria e il mare, ma senza confini territoriale“. Sono tante belle parole, che ricordano molto l’enfasi delle carte costituzionali, e come le costituzioni, sono fatte per essere disattese o ignorate, sono i principi “giusti” che non vengono rispettati perché contrari alle leggi di mercato che vuole utili e guadagno.
La Costituzione recita che “tutti gli uomini sono liberi”, ma di fatto non lo sono perché schiavizzati da un sistema che ti usura per poter sopravvivere: in realtà avrebbero dovuto scrivere che “tutti gli uomini hanno il diritto di mangiare”, per impedire che muoiano o che siano schiavizzati. Potranno anche scrivere la loro Magna Carta dell’Internet dell’ONU, ma lo faranno ben sapendo che non tutti potranno avere accesso alla rete, se non ne hanno la possibilità. L’accesso alla rete sarà come l’accesso all’acqua, chi non l’avrà morirà, a questo si ridurrà la nostra umanità, combattuta tra l’essere nella rete e l’esserne fuori.
Oggi nessuno ha il diritto di eleggersi profeta m perché colui che lo fa vuole essere dietro lo specchio e manovrare i destini dei propri “utenti”, le loro menti per avere un proprio ritorno. I nostri politici non possono più rappresentarci, sono solo dei semplici attori, e forse è questo il motivo per cui la California ha deciso di avere Arnold Schwarzenegger , come allora fu con Ronald Regan; così in Italia avremo almeno un comico. Molti di loro parlano di Internet, profetizzano teorie e promuovono un sistema politico basato sulla rete, ma in realtà non sanno di cosa parlano. Questo perché dovrebbero cominciare ad aprire i libri e studiare, per capire chi è il nostro Signor Internet, e qual è la società a cui noi andiamo incontro.
M. Altamura
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05 ottobre 2007
Il nuovo signoraggio virtuale
Mentre la guerra tra i poteri della disinformazione e informazione continua, tenendo così occupati i complottisti e i globalizzati, un nuovo sistema di controllo delle menti sta entrando nel tessuto della società. È il mondo della cybernetica, che, schedando le nostre identità all’interno di elaboratori per immetterli in un sistema elettronico per controllarli, è la base dell’attuale struttura governativa degli organismi sovranazionali, come il FMI, OMC e la UE, ossia delle entità che detengono il potere politico-economico del mondo intero.
La catalogazione, la classificazione, le schedature, servono a creare i database, dopodichè il crimine e il segreto, che rappresentano così i presupposti per accerchiare il potere e manipolarlo in funzione degli interesse economici delle lobbies. I media, in tale contesto, fungono da strumento per accreditare dei personaggi e delle strutture, fare opera di convincimento sulle masse, e creare intorno a loro un mondo fatto di usura, di terrore e di problemi, mentre tutta la nostra storia va a disintegrarsi nei circuiti informatici gestiti da multinazionali e da centri misteriosi nascosti sotto la voce Statistica.
Oggi è in atto un’ immensa trasformazione, le carte costituzionali vengono riscritte per far posto alla nuova bibbia, che si presenta come “la legge delle nuove tecnologie” , ossia il codice di una generazione non più basata sull’essere, bensì sul non essere, perchè saremo virtuali e trasportati sulla rete. La rete sarà descritta come un sistema rivoluzionario, all’avanguardia, ma al suo interno di nasconderà uno specchio, dietro al quale qualcuno maneggerà i fili per dirci ciò che vogliamo sentirci dire. È questa la politica della rete e delle strategie internettistiche. Ci diranno che sarà meno costoso, che sarà tutto più sicuro, garantito dalle certificazioni virtuali e dalle licenze; avremo così un nuovo vocabolario in cui i nostri dialetti scompariranno sotto l’effetto della disumanizzazione, avremo nel mondo intero un unico pensiero.
In questo nuovo mondo continuerà ad esistere l’ usura, quello che noi oggi definiamo come signoraggio, in quanto vi sarà sempre uno strumento che consentirà di assumere il controllo delle masse, sia dal punto di vista economico che politico. Il suo significato tuttavia cambierà e si tradurrà nel valore che tutti dovremo pagare per accesso alla rete, per cui sarà quantificato in termini di dati che riusciremo a trasmettere o ad acquisire. Non vi sarà più bisogno di stampare la moneta, perchè la banca e il sistema delle telecomunicazione diventeranno una cyberbank dove sarà la massa a garantire il controvalore: tutti i meccanismi e le operazioni saranno chiusi e ben determinati in un modo che noi saremo obbligati a pagare tutto tramite un sistema cybernetico, come già è stato stabilito per le utenze e le tasse. Le prove tecniche sono state già effettuate, e il mondo quotidiano virtuale che noi viviamo, attraverso i forum, le community e i primi esperimenti di rete all’interno del web, rappresentano delle simulazioni sulle quali un giorno saranno creati le strutture sociali. Dunque, i blog saranno centri di discussione di una legge o di un provvedimento per poi trasformarsi in vere piazze virtuali per fare propaganda o comizi politici, i forum saranno luoghi virtuali per scrivere delle leggi, i portali di e-commerce saranno i nostri punti di e-business: l’intero sistema sociale e economico sarà innestato su sistemi informatici.
Si pensi, a titolo d’esempio a Wikipedia, o meglio al progetto che sta portando avanti la Nuova Zelanda di redigere un testo di legge mediante una “pagina wiki” per realizzare la cosiddetta democrazia partecipativa. In realtà è bene sapersi che queste strutture informatiche verticali creano degli utenti sintetici, ossia identità virtuali manipolate dal gestore del sistema o da veri e propri software che hanno il ruolo di dirigere la discussione dove la si vuole portare, magari ridicolarizzando soggetti che possono turbare il forum oppure accreditando teorie assurde e inverosimili. Esistono attualmente dei programmi in grado di creare i cd. utenti sintetici, in uso già da molto tempo - come su Ebay - che devono deviare l’attenzione o creare delle distorsioni, simulando l’esistenza di veri utenti dietro quel computer. Tuttavia la rete non è Skype o l’internet, la rete siamo noi, ossia essere umani che potranno cambiare il loro sistema sul quale far viaggiare informazioni e servizi, ma restano pur sempre simboli di diritti inalienabili.
Questa evoluzione ci porterà inevitabilmente in un mondo in cui i nostri sentimenti scompariranno, e dove avverrà una completa disumanizzazione, diventeremo dei codici a barre o degli indirizzi ID, a cui corrisponderanno delle coordinate all’interno dei grandi database. Per avere una vaga idea di cosa ci stia aspettando, si pensi a quanto accaduto nel Michigan, dove 35.000 impiegati statali restano a casa per la chiusura degli uffici governativi che non erano più in grado di far fronte ai deficit. Gli uffici amministrativi e di servizi, pubblici o privati, si trasformeranno ben presto in uffici virtuali, e ogni impiegato in un operatore. Invitiamo dunque tutti a riflettere solo un momento su questo, cercando di non guardare il problema, bensì la soluzione: Etleboro è costruita in modo tale da far rimanere tutti uniti, per non avere paura di nessuno, delle insidie del nuovo mondo cybernetico, della diffamazione gratuita e per proteggersi dagli “invisibili”, ossia i nemici che tutti cercano di combattere. Etleboro è solo una parte di quella che è la Tela, è il frutto di tale universo, pensato come un sistema distributivo di informazione e come base della nostra conoscenza.
Oggi si discute sulla creazione di una carta dei diritti di internet, garantita da “un altro garante Onu per internet” , ossia un documento che dovrà sancire sopra ogni altra cosa come diritto inalienabile “l’accesso alla rete, alle informazioni sul web, alla partecipazione virtuale, ma anche alla privacy e alla sicurezza” . Questo è quanto è emerso durante il Dialogue Forum on Internet Rights organizzato dal Governo italiano, che ha, sopra di ogni altra cosa, sottolineato l’importanza dell’accesso alla rete, come lo stesso Walter Veltroni dichiara: “internet è un bene comune come l’acqua, l’aria e il mare, ma senza confini territoriale“. Sono tante belle parole, che ricordano molto l’enfasi delle carte costituzionali, e come le costituzioni, sono fatte per essere disattese o ignorate, sono i principi “giusti” che non vengono rispettati perché contrari alle leggi di mercato che vuole utili e guadagno.
La Costituzione recita che “tutti gli uomini sono liberi”, ma di fatto non lo sono perché schiavizzati da un sistema che ti usura per poter sopravvivere: in realtà avrebbero dovuto scrivere che “tutti gli uomini hanno il diritto di mangiare”, per impedire che muoiano o che siano schiavizzati. Potranno anche scrivere la loro Magna Carta dell’Internet dell’ONU, ma lo faranno ben sapendo che non tutti potranno avere accesso alla rete, se non ne hanno la possibilità. L’accesso alla rete sarà come l’accesso all’acqua, chi non l’avrà morirà, a questo si ridurrà la nostra umanità, combattuta tra l’essere nella rete e l’esserne fuori.
Oggi nessuno ha il diritto di eleggersi profeta m perché colui che lo fa vuole essere dietro lo specchio e manovrare i destini dei propri “utenti”, le loro menti per avere un proprio ritorno. I nostri politici non possono più rappresentarci, sono solo dei semplici attori, e forse è questo il motivo per cui la California ha deciso di avere Arnold Schwarzenegger , come allora fu con Ronald Regan; così in Italia avremo almeno un comico. Molti di loro parlano di Internet, profetizzano teorie e promuovono un sistema politico basato sulla rete, ma in realtà non sanno di cosa parlano. Questo perché dovrebbero cominciare ad aprire i libri e studiare, per capire chi è il nostro Signor Internet, e qual è la società a cui noi andiamo incontro.
M. Altamura
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