15 marzo 2010

La "democratura"


Quando dico che odio e disprezzo la democrazia, in fondo non dico nulla di male; nel senso che esprimo una mia opinione politica tutt'ora non vietata dal governo. In fondo, quello che chiedo e' che il dittatore sia dichiaratamente tale, ovvero si prenda l'incarico pubblico di governare e prendere decisioni. Quello che mi urta e' vedere avanzare una dittatura che continua a chiamarsi democrazia, che unisce i lati peggiori della dittatura a quelli peggiori della democrazia. Temo, cioe', una "democratura", cioe' una dittatura senza i vantaggi di una dittatura (decisioni rapide, anche impopolari, decise e mirate).

Un tempo i rossi stavano tutto il tempo a gridare di "fascismo strisciante" , ipotetico ente che si proponeva di introdurre un regime mussoliniano in maniera non dichiarata; direi che ormai si sia arrivati allo stalinismo strisciante; con la sola differenza che Stalin comunque le decisioni le prendeva , mentre tutto quello che rischiamo di ottenere e' un regime persecutorio senza alcun leader capace di prendere effettivamente delle decisioni.

Prendiamo per esempio questa intervista.

Non mi interessa tanto se Brunetta si sente spiato o meno, o se possa coccolarsi con la sua Titti al telefono, la cosa veramente spaventosa sono le risposte del giornalista.

Il primo strumento persecutorio messo in atto dal giornalista e' il seguente: se non fai nulla di male, devi lasciarti spiare. Questo modo di fare stabilisce il diritto di ogni magistrato di entrare nella vita privata di chiunque, tanto comunque "se non hai nulla da nascondere che cosa ti importa?".

L'equazione e' pericolosissima, perche' si stabilise l'equivalenza tra cio' che non volete mostrare ad altri e cio' che e' illegale; in pratica si sta affermando che il privato in se' sia illegale; nel momento in cui pretendete di tenerne fuori gli altri , allora siete sicuramente dei criminali.

Cosi', suppongo che l'uomo di sinistra non abbia alcun problema se un magistrato assista alle sue copule con la moglie : ha forse qualcosa da nascondere, per cui non vuole magistrati in camera da letto?

Certamente, quello che uno fa con la propria moglie o fidanzata e' qualcosa di legittimo, tuttavia non vogliamo che un magistrato vi assista, diciamo appunto che sia "privato". Ma in maniera molto strisciante si afferma che il privato sia un crimine, perche' se vuoi tenere privato qualcosa allora hai qualcosa da nascondere, ergo sei un criminale.

Si instaura cosi' il primo caposaldo dello stalinismo strisciante: se non vuoi la microspia in casa sei un criminale (perche' hai qualcosa da nascondere) , se non vuoi essere seguito e ripreso al cesso sei un criminale (perche' hai qualcosa da nascondere), se ti piacerebbe rimanere solo (senza un magistrato ad assistere) con la tua fidanzata allora hai qualcosa da nascondere; in tutti i casi il solo fatto che tu non voglia essere spiato testimonia che tu sei un criminale.

Faccio notare con quale subdola malvagita' si introduca il discorso nell'intervista.

Dunque, grazie a Di Pietro e ai suoi sbirri si afferma il primo principio del regime persecutorio:

Chi non accetta di essere spiato e' un criminale, se non vuoi che il magistrato sia presente nella tua vita intima sei un criminale, o almeno sospetto, se vuoi rimanere solo sei un sospetto, ovvero un criminale. Se non accetti la microspia sei un criminale.
Questo e' il primo bastione del regime pseudocomunista che ci aspetta: per essere sospetti bastera' pretendere che uno spazio sia privato, che il magistrato (e in seguito i giornali, ergo tutta la popolazione) non vi possano ficcare il naso, per essere sospetti. Avete qualcosa da nascondere se volete rimanere soli con la vostra fidanzata, avete qualcosa da nascondere se non volete un magistrato che vi guarda mentre siete a letto con vostra moglie, siete pertanto criminali, o almeno degni di sospetto.

L'abolizione del privato, cioe', come vuole ogni regime comunista. Eppure, senza i vantaggi di tale regime; ovvero senza una decisa persecuzione del crimine (la magistratura ormai non si dedica ad altro che alla politica) , una maggiore sicurezza sulle strade, eccetera.

Il secondo assunto , il secondo pilastro dello stalinismo strisciante, e' quello che il giornalista rinfaccia a Brunetta: ma con le intercettazioni abbiamo preso i mafiosi. Certo; del resto grazie alla tortura Berija ha catturato spie , nazisti e criminali di vario genere, spezzando nel dolore il legame di omerta' delle varie Combinazjie locali.

Cosi', ecco la seconda equazione stalinista che sta passando sui media grazie a Di Pietro oggi: "poiche' questo strumento colpisce il criminale, e' lecito che colpisca anche te, e che colpisca chiunque". Si tratta della classica paranoia da regime sovietico: ovunque c'e' un sabotatore, ovunque c'e' un agente dello spionaggio occidentale, ovunque c'e' un controrivoluzionario, e poiche' il crimine e' ovunque, allora e' giusto che ovunque sia il controllo.

Non si tratta di cose che non si sono mai viste; questa dialettica e' sempre stata presente; insomma, siccome spiare il mafioso e' utile, allora e' giusto spiare chiunque. Certo, certo, poi si obietta che la magistartura per spiare debba chiedere un permesso alla magistratura, e se spia troppo dovra' risponderne alla magistratura, ma tant'e': la seconda equazione dello stalinismo strisciante, del quale un certo popolo non puo' liberarsi perche' ce l'ha dentro, e' questa: "siccome uno strumento e' utile contro i criminali puo' essere usato su tutti". Quindi carcere per tutti, quindi tribunale per tutti, quindi persecuzione e inquisizione per tutti.

Questa palla va poi sostenuta; e la si sostiene menzionando una palla, che tra l'altro sconfina nel mio mestiere: "anche in Germania intercettano".

Eh, no, non proprio. Certo che anche in germania la polizia puo' intercettare se le serve, ma lo fa in un modo MOLTO diverso.

Quando la polizia tedesca chiede un'intercettazione, e ripeto "chiede", non fa altro che chiedere alla/e telco la seguente cosa "intercettate tutte le chiamate dal numero 123456789 al numero 987654321".

Sia il primo che il secondo numero sono GIA' iscritti in qualche inchiesta, e l'intercettazione viene usata per TROVARE le prove, e non per CERCARLE. In Italia le cose non vanno proprio cosi': per mettere in piedi qualsiasi servizio di telefonia, bisogna garantire l'intercettabilita', il che significa molto semplicemente che la magistartura ha libero ed incontrollato accesso a tutto e a tutti.

Chi lavora a tali servizi non si fa alcun problema a intercettare la moglie se sospetta sia fedifraga, ad intercettare i colleghi se per motivi di invidia intende rovinarli, ad intercettare persone per ricattarle, a prendersi le utenze telefoniche che vuole di chi vuole, per poi produrre delle vere e proprie persecuzioni. Tutto questo NON e' possibile e NON viene fatto in Germania.

Ma specialmente, in Germania se un magistrato OSA intercettare senza ragione o senza trovare nulla DI INERENTE ALL' INCHIESTA CHE STA MANDANDO AVANTI , DEVE distruggere tutto quanto immediatamente, altrimenti rischia di venire letteralmente rovinato da chi scoprisse di essere stato intercettato in quel modo.

Secondo : quando in Germania il magistrato fa la richiesta, chiede di intercettare per il periodo che va da A a B , e non si limita ad intercettare per anni ed anni di fila, sino a quando non trova qualcosa, come invece e' prassi fare in Italia.

Quindi no, ancora una volta si fa pensare il falso, si mente sapendo di mentire: l'intercettazione con le tutele degli altri paesi e' una cosa molto diversa da quella italiana; tra l'altro alcuni enti godono , in Italia, della misteriosa (e anticostituzionale) possibilita' di intercettare e inserire microspie senza ordine del magistrato. Sapete bene di quale ente io stia parlando. E no, non sono i servizi segreti.

Ora, come ho detto non ho nulla contro una dittatura; e se lo stalinismo che si sta costruendo fosse uno stalinismo con Stalin, ovvero con un governo che prende una nazione di contadini e ne fa una superpotenza, potrei anche assentire. Parigi val bene una messa.

Il problema e' che dietro questo stalinismo non c'e' Stalin, c'e' Di Pietro e Bersani e D'alema, cioe' personaggi il cui scopo e' di sistemare la famiglia e arricchire. Non vedo quale sia la Parigi che val bene una messa.

Se uno Stalin mettesse piede in Italia, indubbiamente saremmo spiati in continuazione, ma perlomeno scomparirebbero mafie, camorre, ndranghete e compagnia bella(1), e (come accadeva all'epoca in URSS) una donna potrebbe tornare a casa di notte da sola dal lavoro senza il minimo timore che le accadesse qualcosa di male.

Il problema e' che il prezzo che ci viene chiesto di pagare, cioe' la dittatura dei magistrati, non porta nessun beneficio: il magistrato non combatte il mafioso (tentevvero che ad essere vuote sono le procure del Sud piu' che al nord) se non e' anche amico di un politico , se non ci sono elezioni in vista, eccetera; nulla di simile alla sicurezza totale del periodo stalinista.

Tutto quello che Di Pietro e Bersani faranno sara' di impostare un potere sbirresco , che pero' non avranno il coraggio di chiamare dittatura, e poiche' non avranno mai il coraggio di farlo non potranno mai prendere le decisioni draconiane che il paese aspetta; metteranno telecamere e microspie ovunque, ascolteranno ogni telefonata, ci guarderanno mentre siamo nell'intimita' con i nostri cari, ma non ci guadagneremo nulla in termini di ordine e di potenza nazionale.

I paradigmi dello sbirro sono gia' presenti in entrambi, e ben forti:

1. Se non vuoi essere spiato hai qualcosa da nascondere, quindi sei un criminale o almeno sospetto.
2. Siccome spiare si fa per combattere il crimine, chi non vuole essere spiato , casomai non fosse criminale lui stesso, sta coi criminali.


Sino a pochi anni fa, solo a sentir parlare di intercettazioni indiscriminate i Radicali e la sinistra si sarebbero inalberati; e' un'idea di sinistra il "garante della privacy", perche' un tempo non c'erano ancora queste pulsioni sbirresche, perche' all'epoca lo sbirro perseguitava loro, perche' temevano davvero il ritorno del fascismo.

Oggi, invece, le cose sono invertite: i nuovi fascisti sono a sinistra, i nuovi sbirri sono a sinistra, quelli che vogliono spiare tutti sono a sinistra.

Con la sola differenza che, come tutti gli sbirri, non hanno neanche gli attributi di dirlo: perche' almeno Di Pietro dicesse che vuole essere il nuovo Duce, almeno gli si potrebbero chiedere bonifiche , ospedali e ordine sulle strade; ma Di Pietro vi dira' che no, lui fara' la vera democrazia, con tutti i suoi difetti, quindi scordatevi la giustizia se non colpisce i suoi nemici politici, scordatevi la legge se non e' politica, scordatevi le opere ; bloccarle e' molto piu' remunerativo che farle costruire sul piano politico.

Personalmente, siete liberi di costruirvi sotto gli occhi una dittatura che non fa il proprio mestiere perche' racconta di essere una democrazia, io piano piano mi sto preparando una via di fuga, una ratline come si diceva nel 1945. E no, non ho cose da nascondere: ho semplicemente cose che non voglio mostrare a tutti.

Ve lo godrete voi; di certo non vi lamentate se qualche filmato "amatoriale" di voi con vostra moglie finisce su internet. Magari qualche maresciallo voleva vendicarsi perche' gli avete fatto uno sgarbo nel condominio.

Non avrete mica qualcosa da nascondere, criminali che non siete altro?

Note

(1) Stalin , alla peggio, avrebbe semplicemente sterminato tutti gli abitanti di Napoli, e se necessario della Campania. Quando si usano certi mezzi, il mafioso non ha scampo.

di Uriel

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15 marzo 2010

La "democratura"


Quando dico che odio e disprezzo la democrazia, in fondo non dico nulla di male; nel senso che esprimo una mia opinione politica tutt'ora non vietata dal governo. In fondo, quello che chiedo e' che il dittatore sia dichiaratamente tale, ovvero si prenda l'incarico pubblico di governare e prendere decisioni. Quello che mi urta e' vedere avanzare una dittatura che continua a chiamarsi democrazia, che unisce i lati peggiori della dittatura a quelli peggiori della democrazia. Temo, cioe', una "democratura", cioe' una dittatura senza i vantaggi di una dittatura (decisioni rapide, anche impopolari, decise e mirate).

Un tempo i rossi stavano tutto il tempo a gridare di "fascismo strisciante" , ipotetico ente che si proponeva di introdurre un regime mussoliniano in maniera non dichiarata; direi che ormai si sia arrivati allo stalinismo strisciante; con la sola differenza che Stalin comunque le decisioni le prendeva , mentre tutto quello che rischiamo di ottenere e' un regime persecutorio senza alcun leader capace di prendere effettivamente delle decisioni.

Prendiamo per esempio questa intervista.

Non mi interessa tanto se Brunetta si sente spiato o meno, o se possa coccolarsi con la sua Titti al telefono, la cosa veramente spaventosa sono le risposte del giornalista.

Il primo strumento persecutorio messo in atto dal giornalista e' il seguente: se non fai nulla di male, devi lasciarti spiare. Questo modo di fare stabilisce il diritto di ogni magistrato di entrare nella vita privata di chiunque, tanto comunque "se non hai nulla da nascondere che cosa ti importa?".

L'equazione e' pericolosissima, perche' si stabilise l'equivalenza tra cio' che non volete mostrare ad altri e cio' che e' illegale; in pratica si sta affermando che il privato in se' sia illegale; nel momento in cui pretendete di tenerne fuori gli altri , allora siete sicuramente dei criminali.

Cosi', suppongo che l'uomo di sinistra non abbia alcun problema se un magistrato assista alle sue copule con la moglie : ha forse qualcosa da nascondere, per cui non vuole magistrati in camera da letto?

Certamente, quello che uno fa con la propria moglie o fidanzata e' qualcosa di legittimo, tuttavia non vogliamo che un magistrato vi assista, diciamo appunto che sia "privato". Ma in maniera molto strisciante si afferma che il privato sia un crimine, perche' se vuoi tenere privato qualcosa allora hai qualcosa da nascondere, ergo sei un criminale.

Si instaura cosi' il primo caposaldo dello stalinismo strisciante: se non vuoi la microspia in casa sei un criminale (perche' hai qualcosa da nascondere) , se non vuoi essere seguito e ripreso al cesso sei un criminale (perche' hai qualcosa da nascondere), se ti piacerebbe rimanere solo (senza un magistrato ad assistere) con la tua fidanzata allora hai qualcosa da nascondere; in tutti i casi il solo fatto che tu non voglia essere spiato testimonia che tu sei un criminale.

Faccio notare con quale subdola malvagita' si introduca il discorso nell'intervista.

Dunque, grazie a Di Pietro e ai suoi sbirri si afferma il primo principio del regime persecutorio:

Chi non accetta di essere spiato e' un criminale, se non vuoi che il magistrato sia presente nella tua vita intima sei un criminale, o almeno sospetto, se vuoi rimanere solo sei un sospetto, ovvero un criminale. Se non accetti la microspia sei un criminale.
Questo e' il primo bastione del regime pseudocomunista che ci aspetta: per essere sospetti bastera' pretendere che uno spazio sia privato, che il magistrato (e in seguito i giornali, ergo tutta la popolazione) non vi possano ficcare il naso, per essere sospetti. Avete qualcosa da nascondere se volete rimanere soli con la vostra fidanzata, avete qualcosa da nascondere se non volete un magistrato che vi guarda mentre siete a letto con vostra moglie, siete pertanto criminali, o almeno degni di sospetto.

L'abolizione del privato, cioe', come vuole ogni regime comunista. Eppure, senza i vantaggi di tale regime; ovvero senza una decisa persecuzione del crimine (la magistratura ormai non si dedica ad altro che alla politica) , una maggiore sicurezza sulle strade, eccetera.

Il secondo assunto , il secondo pilastro dello stalinismo strisciante, e' quello che il giornalista rinfaccia a Brunetta: ma con le intercettazioni abbiamo preso i mafiosi. Certo; del resto grazie alla tortura Berija ha catturato spie , nazisti e criminali di vario genere, spezzando nel dolore il legame di omerta' delle varie Combinazjie locali.

Cosi', ecco la seconda equazione stalinista che sta passando sui media grazie a Di Pietro oggi: "poiche' questo strumento colpisce il criminale, e' lecito che colpisca anche te, e che colpisca chiunque". Si tratta della classica paranoia da regime sovietico: ovunque c'e' un sabotatore, ovunque c'e' un agente dello spionaggio occidentale, ovunque c'e' un controrivoluzionario, e poiche' il crimine e' ovunque, allora e' giusto che ovunque sia il controllo.

Non si tratta di cose che non si sono mai viste; questa dialettica e' sempre stata presente; insomma, siccome spiare il mafioso e' utile, allora e' giusto spiare chiunque. Certo, certo, poi si obietta che la magistartura per spiare debba chiedere un permesso alla magistratura, e se spia troppo dovra' risponderne alla magistratura, ma tant'e': la seconda equazione dello stalinismo strisciante, del quale un certo popolo non puo' liberarsi perche' ce l'ha dentro, e' questa: "siccome uno strumento e' utile contro i criminali puo' essere usato su tutti". Quindi carcere per tutti, quindi tribunale per tutti, quindi persecuzione e inquisizione per tutti.

Questa palla va poi sostenuta; e la si sostiene menzionando una palla, che tra l'altro sconfina nel mio mestiere: "anche in Germania intercettano".

Eh, no, non proprio. Certo che anche in germania la polizia puo' intercettare se le serve, ma lo fa in un modo MOLTO diverso.

Quando la polizia tedesca chiede un'intercettazione, e ripeto "chiede", non fa altro che chiedere alla/e telco la seguente cosa "intercettate tutte le chiamate dal numero 123456789 al numero 987654321".

Sia il primo che il secondo numero sono GIA' iscritti in qualche inchiesta, e l'intercettazione viene usata per TROVARE le prove, e non per CERCARLE. In Italia le cose non vanno proprio cosi': per mettere in piedi qualsiasi servizio di telefonia, bisogna garantire l'intercettabilita', il che significa molto semplicemente che la magistartura ha libero ed incontrollato accesso a tutto e a tutti.

Chi lavora a tali servizi non si fa alcun problema a intercettare la moglie se sospetta sia fedifraga, ad intercettare i colleghi se per motivi di invidia intende rovinarli, ad intercettare persone per ricattarle, a prendersi le utenze telefoniche che vuole di chi vuole, per poi produrre delle vere e proprie persecuzioni. Tutto questo NON e' possibile e NON viene fatto in Germania.

Ma specialmente, in Germania se un magistrato OSA intercettare senza ragione o senza trovare nulla DI INERENTE ALL' INCHIESTA CHE STA MANDANDO AVANTI , DEVE distruggere tutto quanto immediatamente, altrimenti rischia di venire letteralmente rovinato da chi scoprisse di essere stato intercettato in quel modo.

Secondo : quando in Germania il magistrato fa la richiesta, chiede di intercettare per il periodo che va da A a B , e non si limita ad intercettare per anni ed anni di fila, sino a quando non trova qualcosa, come invece e' prassi fare in Italia.

Quindi no, ancora una volta si fa pensare il falso, si mente sapendo di mentire: l'intercettazione con le tutele degli altri paesi e' una cosa molto diversa da quella italiana; tra l'altro alcuni enti godono , in Italia, della misteriosa (e anticostituzionale) possibilita' di intercettare e inserire microspie senza ordine del magistrato. Sapete bene di quale ente io stia parlando. E no, non sono i servizi segreti.

Ora, come ho detto non ho nulla contro una dittatura; e se lo stalinismo che si sta costruendo fosse uno stalinismo con Stalin, ovvero con un governo che prende una nazione di contadini e ne fa una superpotenza, potrei anche assentire. Parigi val bene una messa.

Il problema e' che dietro questo stalinismo non c'e' Stalin, c'e' Di Pietro e Bersani e D'alema, cioe' personaggi il cui scopo e' di sistemare la famiglia e arricchire. Non vedo quale sia la Parigi che val bene una messa.

Se uno Stalin mettesse piede in Italia, indubbiamente saremmo spiati in continuazione, ma perlomeno scomparirebbero mafie, camorre, ndranghete e compagnia bella(1), e (come accadeva all'epoca in URSS) una donna potrebbe tornare a casa di notte da sola dal lavoro senza il minimo timore che le accadesse qualcosa di male.

Il problema e' che il prezzo che ci viene chiesto di pagare, cioe' la dittatura dei magistrati, non porta nessun beneficio: il magistrato non combatte il mafioso (tentevvero che ad essere vuote sono le procure del Sud piu' che al nord) se non e' anche amico di un politico , se non ci sono elezioni in vista, eccetera; nulla di simile alla sicurezza totale del periodo stalinista.

Tutto quello che Di Pietro e Bersani faranno sara' di impostare un potere sbirresco , che pero' non avranno il coraggio di chiamare dittatura, e poiche' non avranno mai il coraggio di farlo non potranno mai prendere le decisioni draconiane che il paese aspetta; metteranno telecamere e microspie ovunque, ascolteranno ogni telefonata, ci guarderanno mentre siamo nell'intimita' con i nostri cari, ma non ci guadagneremo nulla in termini di ordine e di potenza nazionale.

I paradigmi dello sbirro sono gia' presenti in entrambi, e ben forti:

1. Se non vuoi essere spiato hai qualcosa da nascondere, quindi sei un criminale o almeno sospetto.
2. Siccome spiare si fa per combattere il crimine, chi non vuole essere spiato , casomai non fosse criminale lui stesso, sta coi criminali.


Sino a pochi anni fa, solo a sentir parlare di intercettazioni indiscriminate i Radicali e la sinistra si sarebbero inalberati; e' un'idea di sinistra il "garante della privacy", perche' un tempo non c'erano ancora queste pulsioni sbirresche, perche' all'epoca lo sbirro perseguitava loro, perche' temevano davvero il ritorno del fascismo.

Oggi, invece, le cose sono invertite: i nuovi fascisti sono a sinistra, i nuovi sbirri sono a sinistra, quelli che vogliono spiare tutti sono a sinistra.

Con la sola differenza che, come tutti gli sbirri, non hanno neanche gli attributi di dirlo: perche' almeno Di Pietro dicesse che vuole essere il nuovo Duce, almeno gli si potrebbero chiedere bonifiche , ospedali e ordine sulle strade; ma Di Pietro vi dira' che no, lui fara' la vera democrazia, con tutti i suoi difetti, quindi scordatevi la giustizia se non colpisce i suoi nemici politici, scordatevi la legge se non e' politica, scordatevi le opere ; bloccarle e' molto piu' remunerativo che farle costruire sul piano politico.

Personalmente, siete liberi di costruirvi sotto gli occhi una dittatura che non fa il proprio mestiere perche' racconta di essere una democrazia, io piano piano mi sto preparando una via di fuga, una ratline come si diceva nel 1945. E no, non ho cose da nascondere: ho semplicemente cose che non voglio mostrare a tutti.

Ve lo godrete voi; di certo non vi lamentate se qualche filmato "amatoriale" di voi con vostra moglie finisce su internet. Magari qualche maresciallo voleva vendicarsi perche' gli avete fatto uno sgarbo nel condominio.

Non avrete mica qualcosa da nascondere, criminali che non siete altro?

Note

(1) Stalin , alla peggio, avrebbe semplicemente sterminato tutti gli abitanti di Napoli, e se necessario della Campania. Quando si usano certi mezzi, il mafioso non ha scampo.

di Uriel

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