26 ottobre 2010

Le banche. Queste usuraie


Forum Nazionale Antiusura Bancaria. Per tutti e di tutti. «Siamo piccoli imprenditori, professionisti, avvocati, deputati, giornalisti, cittadini, molti dei quali stanno vivendo sulla loro pelle un sistema legislativo che ha concesso lo strapotere alle banche e alle società finanziarie di emanazione bancaria». Con un simile biglietto da visita, il tutto mi ha così da subito interessato.

Sin dalle prime sue email ricevute (non so come, chi e perché) l’ho seguito in lungo e largo lo stivale. E si muove, eccome si muove. A settembre a Cinisello Balsamo. Ad ottobre in Abruzzo e Marche. Nel prossimo dicembre a Frosinone. Ma nei mesi passati, dalla Toscana alla Sicilia, camper compreso. A parlare della piaga del vile dio denaro: l’usura.

Senza stare a scomodare di nuovo Ezra Pound, l’usura è uno dei peggiori mali mondiali e, nello specifico, italiani. Dalle ultime cifre ufficiali alla mano di Bankitalia, ma il sottobosco è certamente ancor più sovraffollato, risulterebbero, a settembre 2009, ben 33 miliardi di euro di nostrano strozzinaggio e non solo. Mica pochi!

Nel maggio scorso il presidente del qui Forum, l’on. dell’IDV, Domenico Scilipoti, ha incontrato il Commissario di Governo per la lotta all’usura e racket, il famoso pref. Giosuè Marino, per cercare, tutti insieme, di contenere lo sfacelo e salvare il salvabile. Soprattutto per evitare che le vittime del diabolico abominio vengano completamente abbandonate a sé stesse. Con conseguenze ed atti estremi. Già quella piccolezza che si chiama suicidio che da anni colpisce soprattutto i titolari di piccole imprese che si ritrovano ad essere vessati dalle banche e dai loschi “usurai fai da te”, con tragedia finale, beffa e colpa sua inclusa perché il morto non ha capito e percepito l’andamento del famoso, supremo e famigerato «Mercato».

Tutti possono essere interessati dal fenomeno ma i soggetti più colpiti da tutta questa faccenda sono le giovani coppie con bambini, lavori precari e carte di credito, piccoli imprenditori ed imprese a carattere familiare, i titolari di mutui non più fronteggiabili né rinegoziabili, persone con redditi medio bassi e con situazioni sociali insostenibili quali anche malattia ed handicap. Destinati così ed inevitabilmente al duro lastrico.

C’è chi cerca un pur sollievo nelle istituzioni sociali, chi alla Caritas, chi finisce letteralmente in mezzo alla strada e chi s’ammazza. Gli strozzini la fanno da padroni, facendo leva sulla vergogna e con il miraggio di una facile soluzione del problema economico tramite il famigerato «prestito» a tasso stellare. Ma, attenzione, gli istituti bancari e le finanziarie non sono da meno. Ed infatti alla voce “cosa vogliamo” del Forum leggiamo, tra l’altro: «Vogliamo cambiare alcune leggi che consentono a Banche e Società Finanziarie di emanazione bancaria di esercitare l’arbitrio su imprese e cittadini, depredandoli dei loro beni, risparmi e stipendi su semplice “dichiarazione” di funzionari di banca… Vogliamo che la Banca d’Italia ritorni ad essere di proprietà pubblica, perché adesso è di proprietà di quelli che dovrebbe controllare e sanzionare».

Una vera e propria dichiarazione di guerra che si conclude con : «…Vogliamo agire con proposte di legge, interventi sui media, contatti diretti coi cittadini, le associazioni di categoria delle imprese. E quindi diventare una lobby di pressione forte, perché solo la forza può contrapporsi ad altra forza». Parole dure queste che devono dunque andare a scuotere le coscienze dello Stato ed incrementare in tale direzione le attività del Ministero dell’Economia, della Regione, Provincia ed a cascata ogni singolo Comune. Non vorrei disturbarti e per questo perdonami, Ezra Pound, ma come tu, mirabilia, scrivesti: «usura appesantisce il tratto, falsa i confini… usura soffoca il figlio nel ventre arresta il giovane amante cede il letto a vecchi decrepiti, si frappone tra giovani sposi… Ad Eleusi han portato puttane carogne crapulano ospiti d’usura». Basta sostituire Italia ad Eleusi ed il gioco è fatto ed è il marciume è sempre lo stesso….

di Susanna Dolci

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26 ottobre 2010

Le banche. Queste usuraie


Forum Nazionale Antiusura Bancaria. Per tutti e di tutti. «Siamo piccoli imprenditori, professionisti, avvocati, deputati, giornalisti, cittadini, molti dei quali stanno vivendo sulla loro pelle un sistema legislativo che ha concesso lo strapotere alle banche e alle società finanziarie di emanazione bancaria». Con un simile biglietto da visita, il tutto mi ha così da subito interessato.

Sin dalle prime sue email ricevute (non so come, chi e perché) l’ho seguito in lungo e largo lo stivale. E si muove, eccome si muove. A settembre a Cinisello Balsamo. Ad ottobre in Abruzzo e Marche. Nel prossimo dicembre a Frosinone. Ma nei mesi passati, dalla Toscana alla Sicilia, camper compreso. A parlare della piaga del vile dio denaro: l’usura.

Senza stare a scomodare di nuovo Ezra Pound, l’usura è uno dei peggiori mali mondiali e, nello specifico, italiani. Dalle ultime cifre ufficiali alla mano di Bankitalia, ma il sottobosco è certamente ancor più sovraffollato, risulterebbero, a settembre 2009, ben 33 miliardi di euro di nostrano strozzinaggio e non solo. Mica pochi!

Nel maggio scorso il presidente del qui Forum, l’on. dell’IDV, Domenico Scilipoti, ha incontrato il Commissario di Governo per la lotta all’usura e racket, il famoso pref. Giosuè Marino, per cercare, tutti insieme, di contenere lo sfacelo e salvare il salvabile. Soprattutto per evitare che le vittime del diabolico abominio vengano completamente abbandonate a sé stesse. Con conseguenze ed atti estremi. Già quella piccolezza che si chiama suicidio che da anni colpisce soprattutto i titolari di piccole imprese che si ritrovano ad essere vessati dalle banche e dai loschi “usurai fai da te”, con tragedia finale, beffa e colpa sua inclusa perché il morto non ha capito e percepito l’andamento del famoso, supremo e famigerato «Mercato».

Tutti possono essere interessati dal fenomeno ma i soggetti più colpiti da tutta questa faccenda sono le giovani coppie con bambini, lavori precari e carte di credito, piccoli imprenditori ed imprese a carattere familiare, i titolari di mutui non più fronteggiabili né rinegoziabili, persone con redditi medio bassi e con situazioni sociali insostenibili quali anche malattia ed handicap. Destinati così ed inevitabilmente al duro lastrico.

C’è chi cerca un pur sollievo nelle istituzioni sociali, chi alla Caritas, chi finisce letteralmente in mezzo alla strada e chi s’ammazza. Gli strozzini la fanno da padroni, facendo leva sulla vergogna e con il miraggio di una facile soluzione del problema economico tramite il famigerato «prestito» a tasso stellare. Ma, attenzione, gli istituti bancari e le finanziarie non sono da meno. Ed infatti alla voce “cosa vogliamo” del Forum leggiamo, tra l’altro: «Vogliamo cambiare alcune leggi che consentono a Banche e Società Finanziarie di emanazione bancaria di esercitare l’arbitrio su imprese e cittadini, depredandoli dei loro beni, risparmi e stipendi su semplice “dichiarazione” di funzionari di banca… Vogliamo che la Banca d’Italia ritorni ad essere di proprietà pubblica, perché adesso è di proprietà di quelli che dovrebbe controllare e sanzionare».

Una vera e propria dichiarazione di guerra che si conclude con : «…Vogliamo agire con proposte di legge, interventi sui media, contatti diretti coi cittadini, le associazioni di categoria delle imprese. E quindi diventare una lobby di pressione forte, perché solo la forza può contrapporsi ad altra forza». Parole dure queste che devono dunque andare a scuotere le coscienze dello Stato ed incrementare in tale direzione le attività del Ministero dell’Economia, della Regione, Provincia ed a cascata ogni singolo Comune. Non vorrei disturbarti e per questo perdonami, Ezra Pound, ma come tu, mirabilia, scrivesti: «usura appesantisce il tratto, falsa i confini… usura soffoca il figlio nel ventre arresta il giovane amante cede il letto a vecchi decrepiti, si frappone tra giovani sposi… Ad Eleusi han portato puttane carogne crapulano ospiti d’usura». Basta sostituire Italia ad Eleusi ed il gioco è fatto ed è il marciume è sempre lo stesso….

di Susanna Dolci

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