03 maggio 2013

PARTITI: 40 MILIONI DI EURO DAI PRIVATI

Il Fatto Quotidiano ha ricostruito i principali donatori privati per ogni partito (vanno dichiarate solo le donazioni che superano i 5mila euro). 

SCELTA CIVICA - Al partito di Mario Monti sono arrivati 2 milioni da imprenditori-candidati compreso, scrive il quotidiano di Antonio Padellaro, il tecnico Enrico Bondi, con i suoi 100mila euro. Settecentodiecimila euro sono arrivati da un'altra candidata di Scelta Civica, Carla Anna Ilaria Borletti dell'Acqua in Buitoni. Alberto Bombassei, del gruppo Brembo, ha donato 50mila euro. 

Lorenzo Dellai ha versato 72mila euro in due rate. La famiglia Merloni ha partecipato con 150mila euro. L'associazione Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo ha dato 100mila euro. Dai costruttori Salini sono arrivati 20mila euro, dagli Odontonetwork di Milano e da Paolonia Immobiliare 10mila euro. Lo scrittore Edoardo Nesi, eletto in Toscana, ha dato 17mila euro. 

PDL - Al partito di Silvio Berlusconi, scrive il Fatto Quotidiano, sono arrivati 5 milioni dagli ex di Alleanza Nazionale. 

Nonostante la diaspora di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, più la pattuglia di Gian-franco Fini, il Pdl si è meritato un contributo di 5, 6 milioni di euro che, assieme a un paio di milioni della defunta Forza Italia, hanno permesso di attaccare i manifesti per l'abolizione dell'Imu. In proporzioni diverse, gli eletti hanno partecipato a una raccolta inedita per i berlusconiani: i bonifici variano da 9. 600 a 15. 000. Ma gli amici di sempre hanno compiuto uno sforzo in più: 57. 400 dal fidato Paolo Bonaiuti e 35. 000 da Sandro Bondi. Per l'ascesa in politica, l'imprenditore Bernabò Bocca ha sostenuto il partito che l'ha accolto con 25. 000. Evento straordinario, però: per la prima volta, l'avvocato Niccolò Ghedini non viene pagato dal cliente Berlusconi, ma stacca addirittura un assegno di 35. 000 euro. I quasi 35. 000 euro di Marco Milanese nulla hanno potuto: il Cavaliere non l'ha ricandidato.
PD - Tra i candidati del Pd il senatore Nicola Latorre, scrive il Fatto Quotidiano, ha raccolto donazioni per 225mila euro, tra cui i 30mila euro della Isvafim, società multiservizi. Trentamila euro sono arrivati da Colonna Prima di Roma ("che possiede le più suggestive terrazze romane"), altrettanti da Italiana Costruzioni e 50mila da Sorgente Group. 

Al Centro democratico di Bruno Tabacci, "che con qualche migliaio di voti ha consentito al Pd di ottenere il premio di maggioranza a Montecitorio", sono andati 30mila euro della Isvafim 30. 000 euro e 50mila del candidato Nicola Benedetto. 

Il Pd tra la "quota 18 mila" e la falange rossa Il Partito democratico ha fissato la quota base di 18. 000 euro, e tutti l'hanno rispettata. Il lungo rosario di nomi e di cifre ha un granello più spesso al punto di Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, che credeva di poter spingere Pier Luigi Bersani a Palazzo Chigi con 100. 000 euro. La bolognese Seci è l'unica azienda che si è mostrata generosa essendo tanto facoltosa: 100. 000 euro. Ad Alessandria, lassù, si spingono la ditta piacentina Antas, 30. 000 euro e la conterranea Ingegneria Biomedica Santa Lucia (vicina da sempre a Bersani), 18. 000. La Santa Lucia ritorna a Piacenza, stavolta nei confini, con 25. 000 euro in più rate. A Cesena le cooperative - da Conscoop e la Gesco Consorzio - non vanno oltre i 5. 000. A Ferrara, la Concordia Soc. Coop. fa di più: 15. 000 euro. A Pisa è molto attiva la Cittadella Spa di Pontedera, 25. 000. Segno che nelle regioni rosse, i partiti locali hanno ottime disponibilità finanziarie.
RIVOLUZIONE CIVILE - Alla coalizione di Antonio Ingroia sono andati un milione di euro dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Il partito di Di Pietro, scrive il Fatto Quotidiano, "ha anche donato 50mila per il comitato promotore per il referendum sul lavoro; 40mila a Giovanni Favia, consigliere emiliano ex Movimento Cinque Stelle; 30mila ad Antonio Borghesi, ex capogruppo a Montecitorio e 20mila per Ambrosoli presidente in Lombardia. 

LEGA NORD - Roberto Maroni avrebbe dato per le elezioni nazionali 29mila euro, mentre il partito per la sua corsa al Pirellone avrebbe versato 450mila euro. 

Tra i versamenti detratti spesso in busta paga dei parlamentari uscente e poi di nuovo entranti, si fanno notare i 71. 000 euro di Roberto Calderoli. E anche i 15. 000 di Carbotermo spa, una società che gestisce gli impianti di riscaldamento sempre al Pirellone. 

Nessun commento:

03 maggio 2013

PARTITI: 40 MILIONI DI EURO DAI PRIVATI

Il Fatto Quotidiano ha ricostruito i principali donatori privati per ogni partito (vanno dichiarate solo le donazioni che superano i 5mila euro). 

SCELTA CIVICA - Al partito di Mario Monti sono arrivati 2 milioni da imprenditori-candidati compreso, scrive il quotidiano di Antonio Padellaro, il tecnico Enrico Bondi, con i suoi 100mila euro. Settecentodiecimila euro sono arrivati da un'altra candidata di Scelta Civica, Carla Anna Ilaria Borletti dell'Acqua in Buitoni. Alberto Bombassei, del gruppo Brembo, ha donato 50mila euro. 

Lorenzo Dellai ha versato 72mila euro in due rate. La famiglia Merloni ha partecipato con 150mila euro. L'associazione Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo ha dato 100mila euro. Dai costruttori Salini sono arrivati 20mila euro, dagli Odontonetwork di Milano e da Paolonia Immobiliare 10mila euro. Lo scrittore Edoardo Nesi, eletto in Toscana, ha dato 17mila euro. 

PDL - Al partito di Silvio Berlusconi, scrive il Fatto Quotidiano, sono arrivati 5 milioni dagli ex di Alleanza Nazionale. 

Nonostante la diaspora di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni, più la pattuglia di Gian-franco Fini, il Pdl si è meritato un contributo di 5, 6 milioni di euro che, assieme a un paio di milioni della defunta Forza Italia, hanno permesso di attaccare i manifesti per l'abolizione dell'Imu. In proporzioni diverse, gli eletti hanno partecipato a una raccolta inedita per i berlusconiani: i bonifici variano da 9. 600 a 15. 000. Ma gli amici di sempre hanno compiuto uno sforzo in più: 57. 400 dal fidato Paolo Bonaiuti e 35. 000 da Sandro Bondi. Per l'ascesa in politica, l'imprenditore Bernabò Bocca ha sostenuto il partito che l'ha accolto con 25. 000. Evento straordinario, però: per la prima volta, l'avvocato Niccolò Ghedini non viene pagato dal cliente Berlusconi, ma stacca addirittura un assegno di 35. 000 euro. I quasi 35. 000 euro di Marco Milanese nulla hanno potuto: il Cavaliere non l'ha ricandidato.
PD - Tra i candidati del Pd il senatore Nicola Latorre, scrive il Fatto Quotidiano, ha raccolto donazioni per 225mila euro, tra cui i 30mila euro della Isvafim, società multiservizi. Trentamila euro sono arrivati da Colonna Prima di Roma ("che possiede le più suggestive terrazze romane"), altrettanti da Italiana Costruzioni e 50mila da Sorgente Group. 

Al Centro democratico di Bruno Tabacci, "che con qualche migliaio di voti ha consentito al Pd di ottenere il premio di maggioranza a Montecitorio", sono andati 30mila euro della Isvafim 30. 000 euro e 50mila del candidato Nicola Benedetto. 

Il Pd tra la "quota 18 mila" e la falange rossa Il Partito democratico ha fissato la quota base di 18. 000 euro, e tutti l'hanno rispettata. Il lungo rosario di nomi e di cifre ha un granello più spesso al punto di Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, che credeva di poter spingere Pier Luigi Bersani a Palazzo Chigi con 100. 000 euro. La bolognese Seci è l'unica azienda che si è mostrata generosa essendo tanto facoltosa: 100. 000 euro. Ad Alessandria, lassù, si spingono la ditta piacentina Antas, 30. 000 euro e la conterranea Ingegneria Biomedica Santa Lucia (vicina da sempre a Bersani), 18. 000. La Santa Lucia ritorna a Piacenza, stavolta nei confini, con 25. 000 euro in più rate. A Cesena le cooperative - da Conscoop e la Gesco Consorzio - non vanno oltre i 5. 000. A Ferrara, la Concordia Soc. Coop. fa di più: 15. 000 euro. A Pisa è molto attiva la Cittadella Spa di Pontedera, 25. 000. Segno che nelle regioni rosse, i partiti locali hanno ottime disponibilità finanziarie.
RIVOLUZIONE CIVILE - Alla coalizione di Antonio Ingroia sono andati un milione di euro dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Il partito di Di Pietro, scrive il Fatto Quotidiano, "ha anche donato 50mila per il comitato promotore per il referendum sul lavoro; 40mila a Giovanni Favia, consigliere emiliano ex Movimento Cinque Stelle; 30mila ad Antonio Borghesi, ex capogruppo a Montecitorio e 20mila per Ambrosoli presidente in Lombardia. 

LEGA NORD - Roberto Maroni avrebbe dato per le elezioni nazionali 29mila euro, mentre il partito per la sua corsa al Pirellone avrebbe versato 450mila euro. 

Tra i versamenti detratti spesso in busta paga dei parlamentari uscente e poi di nuovo entranti, si fanno notare i 71. 000 euro di Roberto Calderoli. E anche i 15. 000 di Carbotermo spa, una società che gestisce gli impianti di riscaldamento sempre al Pirellone. 

Nessun commento: