29 luglio 2013

Lo spionaggio è solo un aspetto dello stato di polizia di Obama




 In apertura della webcast del 12 luglio, Lyndon LaRouche ha lanciato una forte denuncia dei poteri esorbitanti del ramo esecutivo del governo americano consolidatisi negli ultimi dodici anni, esortando il Congresso ad adempiere ai suoi doveri costituzionali e mettere in riga la Presidenza.
Una iniziativa in tal senso è stata presa dal parlamentare democratico Rush Holt, ex presidente della Commissione di Controllo sui servizi di intelligence della Camera ed egli stesso ex funzionario di intelligence, il quale ha annunciato un disegno di legge per abolire il Patriot Act e la legge FISA, "la legge che ci ha regalato l'attuale stato di polizia". Il ddl di Holt reintrodurrebbe l'obbligatorietà del mandato del giudice per sorvegliare un cittadino USA, giustificato da prove sulla pericolosità per la sicurezza nazionale. Il ddl proteggerebbe anche le "talpe" che rivelano violazioni della legge da parte della pubblica amministrazione.
Gli Stati Uniti si sono mossi verso una dittatura a partire dalla presidenza di Bush senior (1989-1993), ha denunciato LaRouche. In partenariato con la Gran Bretagna, gli USA cercano di controllare la politica del mondo intero con metodi di sorveglianza e repressione.
Daniel Ellsberg, il famoso analista militare che nel 1971 rivelò i Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam, ha dichiarato il proprio appoggio a Edward Snowden, affermando di condividere anche la scelta di fuggire all'estero per evitare un quasi sicuro isolamento in carcere. La mia, ha scritto Ellsberg, "era un'altra America". Oggi è diventata gli "United Stasi of America".
Sotto l'amministrazione Obama non è stato consolidato solamente l'apparato di sorveglianza, ma anche altri aspetti meno noti dello stato di polizia. Ad esempio, il "Programma del Ramo Esecutivo sulla Minaccia Interna", dal sapore orwelliano già nel nome, prende di mira le "talpe", ordinando ai dipendenti pubblici di spiare sui colleghi e riferire ogni comportamento sospetto sotto il manto dell'anonimità. Con la perfidia che gli è caratteristica, Obama ha firmato quella legge alla vigilia della Festa del Ringraziamento nel 2012.
Obama ha perseguitato le "talpe" molto più dei suoi predecessori, e ne ha rinviati a giudizio sotto lo "Espionage Act" del 1917 più di tutte le amministrazioni messe assieme. In questo contesto, la Legge per la Difesa del 2013, anche se in genere è abominevole, presenta un aspetto positivo: ha introdotto la protezione per tutti coloro, tra i 12 milioni di dipendenti di ditte fornitrici della Difesa, che vogliano passare informazioni segrete al Congresso per combattere la corruzione o altri reati.
Ma il Presidente Obama, firmando la legge il 2 gennaio, lo ha fatto con un "signing statement" alla Bush, in cui dichiara che non ne applicherà le prescrizio

by Movisol

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29 luglio 2013

Lo spionaggio è solo un aspetto dello stato di polizia di Obama




 In apertura della webcast del 12 luglio, Lyndon LaRouche ha lanciato una forte denuncia dei poteri esorbitanti del ramo esecutivo del governo americano consolidatisi negli ultimi dodici anni, esortando il Congresso ad adempiere ai suoi doveri costituzionali e mettere in riga la Presidenza.
Una iniziativa in tal senso è stata presa dal parlamentare democratico Rush Holt, ex presidente della Commissione di Controllo sui servizi di intelligence della Camera ed egli stesso ex funzionario di intelligence, il quale ha annunciato un disegno di legge per abolire il Patriot Act e la legge FISA, "la legge che ci ha regalato l'attuale stato di polizia". Il ddl di Holt reintrodurrebbe l'obbligatorietà del mandato del giudice per sorvegliare un cittadino USA, giustificato da prove sulla pericolosità per la sicurezza nazionale. Il ddl proteggerebbe anche le "talpe" che rivelano violazioni della legge da parte della pubblica amministrazione.
Gli Stati Uniti si sono mossi verso una dittatura a partire dalla presidenza di Bush senior (1989-1993), ha denunciato LaRouche. In partenariato con la Gran Bretagna, gli USA cercano di controllare la politica del mondo intero con metodi di sorveglianza e repressione.
Daniel Ellsberg, il famoso analista militare che nel 1971 rivelò i Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam, ha dichiarato il proprio appoggio a Edward Snowden, affermando di condividere anche la scelta di fuggire all'estero per evitare un quasi sicuro isolamento in carcere. La mia, ha scritto Ellsberg, "era un'altra America". Oggi è diventata gli "United Stasi of America".
Sotto l'amministrazione Obama non è stato consolidato solamente l'apparato di sorveglianza, ma anche altri aspetti meno noti dello stato di polizia. Ad esempio, il "Programma del Ramo Esecutivo sulla Minaccia Interna", dal sapore orwelliano già nel nome, prende di mira le "talpe", ordinando ai dipendenti pubblici di spiare sui colleghi e riferire ogni comportamento sospetto sotto il manto dell'anonimità. Con la perfidia che gli è caratteristica, Obama ha firmato quella legge alla vigilia della Festa del Ringraziamento nel 2012.
Obama ha perseguitato le "talpe" molto più dei suoi predecessori, e ne ha rinviati a giudizio sotto lo "Espionage Act" del 1917 più di tutte le amministrazioni messe assieme. In questo contesto, la Legge per la Difesa del 2013, anche se in genere è abominevole, presenta un aspetto positivo: ha introdotto la protezione per tutti coloro, tra i 12 milioni di dipendenti di ditte fornitrici della Difesa, che vogliano passare informazioni segrete al Congresso per combattere la corruzione o altri reati.
Ma il Presidente Obama, firmando la legge il 2 gennaio, lo ha fatto con un "signing statement" alla Bush, in cui dichiara che non ne applicherà le prescrizio

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