19 novembre 2007

Scoperto il gene che rende immuni al virus Hiv


Grazie ad una ricerca condotta in collaborazione fra l'Istituto di immunologia dell'Università di Milano, l'Unità operativa di malattie infettive dell'azienda sanitaria di Firenze e l'Università di Osaka, in Giappone, si è scoperto che esistono persone con un particolare profilo genetico che sono immuni dal contagio del virus Hiv.


Tra circa due anni, con un semplice test, sarà possibile sapere se si è portatori dell'immunità all'Hiv e soprattutto questa scoperta potrà condurre a nuove terapie e soprattutto ad un vaccino anti-Aids.

La ricerca è iniziata a partire da uno studio giapponese su un virus che attacca i topi e che produce un tumore del sangue: il "Retrovirus di Friend". Alcuni topi erano totalmente immuni da questo virus molto simile a quello dell'Aids. Studiando il DNA di questi topi, è stato individuato il gene responsabile di questa immunità. Da questa scoperta è nata l'idea che anche nel DNA umano potesse esistere geni attivi che rendono immuni dall'Aids. A questo punto si è inserito il gruppo di ricerca italiano.
Sono stati analizzati i profili genetici di 50 coppie eterosessuali "discordanti" in cui, cioè, uno dei due soggetti sieropositivo e l'altro negativo pur in presenza di rapporti sessuali non protetti.

In quei casi non si osservava la trasmissione dell'Hiv. Successivamente nel campione sono state incluse un centinaio di prostitute che praticano sesso non protetto.
Il professor Mario Clerici, immunologo, uno dei coordinatori della ricerca, spiega: "Si trattava di verificare che, nei soggetti monitorati, alla mancanza di trasmissione corrispondeva un profilo genetico simile e si è visto, infatti, che in tutti i casi analizzati la protezione dal virus corrispondeva a un dato corredo genetico".

Dopodichè, i ricercatori hanno verificato se questo gene era presente anche in quei soggetti sieropositivi in cui non si registra progressione della malattia. E anche in questo caso l'esito è stato positivo: il gene 22Q1213 era presente, all'altezza del cromosoma 22. Clerici precisa: "non si tratta di una mutazione genetica ma della forma normale dell'assetto genetico e che quindi viene trasmesso ai figli. A conferma di un grosso vantaggio selettivo". I ricercatori, per verificare la protezione di questo corredo genetico, hanno messo in vitro le cellule "protette" naturalmente a contatto con il virus dell'Hiv: il virus non è riuscito a penetrare nelle cellule. Clerici spiega che è stato osservato che sono necessarie dosi mille volte più alte di virus perchè quelle cellule sane vengano attaccate.
La protezione dal virus è data dalla proteina sintetizzata dal gene 22Q1213 che blocca il virus sin dalle fasi iniziali di ingresso nell'organismo.

In queste persone, quindi, il sistema immunitario riesce a bloccare il virus. Questa proteina è quindi di fondamentale importanza per lo studio di terapie e vaccini. "Una proteina - continua Clerici - che stiamo codificando proprio a fine terapeutico. Quando l'avremo identificata e saremo in grado di sintetizzarla la strada per il vaccino sarà tutta in discesa". Secondo l'esperto si tratta di un principio innovativo: attivare il sistema immunitario per mettere a punto terapie basate non solo su farmaci antiretrovirali ma anche sulle naturali capacità del sistema immunitario di contrastare il virus Hiv. Tra alcuni giorni il professor Clerici e i colleghi Masaaki Miyazawa, Sergio Lo Caputo e Francesco Mazzotta, presenteranno a Budapest i risultati di questa ricerca che potrebbe segnare una svolta nella storia della medicina.
Fonte: Redazione MolecularLab.it

17 novembre 2007

Fallujah:La strage nascosta



Anche se gran parte della popolazione mondiale non lo accetta per molti motivi (programmazione mentale, indifferenza, ecc.), ormai è certo che nel mondo esiste il più potente regime militare guerrafondaio. Si tratta del regime statunitense. Un regime sanguinario che invade paesi sovrani massacrando centinaia di migliaia di innocenti con la complicità diretta di molti paesi europei come la Gran Bretagna, l'Italia, ecc.

Dopo l'Afghanistan, invaso esclusivamente per motivi strategici, l'Iraq è stato invaso dagli Usa e successivamente dalle nazioni complici (la famosa infame e ipocrita «missione di pace») perché produceva armi di distruzione di massa. Una motivazione che in seguito è stata categoricamente smentita. Ma guarda caso, coloro che hanno invaso l'Iraq, perché secondo il loro punto di vista produceva armi di distruzione di massa e quindi andava fermato per il bene dell'umanità, hanno utilizzato a Fallujah armi di distruzione di massa; armi categoricamente vietate dalle convenzioni internazionali. Le Nazioni Unite, lo stesso organo che sta preparando delle sanzioni contro l'Iran, hanno fatto finta di niente, come al solito.

A mio avviso, la cosa più triste è che l'umanità ha permesso che accadesse tutto ciò ! Ed è ancora seduta a guardare senza fare nulla mentre i «costruttori di pace», come si definiscono, effettuano genocidi e ne stanno preparando altri. Sembra quasi che questa strana umanità, che io definisco umanità da spazzatura perché ormai da tempo morta spiritualmente e psichicamente, stia seduta comodamente a guardare ed aspettare pure anche la prossima invasione (genocidio), quella dell'Iran.


SPEZZONI TRATTI DAL DOCUMENTO INCHIESTA DI RAINEWS24

JEFF EGLEHART (EX MARINE)

“Ero in missione a fallaujah all'interno della ranger zone. Ero a 150 metri da dove si svolgeva l'attacco. Abbiamo ricevuto l'ordine diretto che qualsiasi individuo che camminava o si muoveva era un obbiettivo”.

Domanda voce maschile: È vero che avevate ordine di sparare anche a ragazzi di dieci anni ?

Risposta marine: “Quando siamo arrivati in Irak c'era uno standard di combattente: dai 18 ai 65 anni, ma quando siamo giunti a Fallujah il target è sparito perché effettivamente in città c’erano ragazzi di 10 anni che usavano il mitra”.

A suo figlio cosa racconterebbe della battaglia di Fallujah ?

Risposta marine: “Che è stato un genocidio, è stato bombardato tutto il bombardabile. Non è stata una guerra ma un omicidio di massa”.

Di quest'omicidio di massa noi non abbiamo potuto vedere nulla. Sono pericolose le informazioni che escono da Fallujah, i pochi che hanno cercato di diffonderle ne sanno qualcosa. Due giornalisti di Al Arabya sono stati arrestati dalla polizia irachena nel marzo scorso, le loro video cassette sono state sequestrate. Il collaboratore di Diario morto in Iraq, Enzo Baldoni, nelle ultime settimane stava lavorando su Fallujah, così come la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena è stata rapita proprio mentre stava realizzando un’inchiesta sui profughi della città.

Viene il sospetto che la storia di come è stata esportata la democrazia a Fallujah non deve essere raccontata.

Voce maschile: lei aveva raccolto informazioni particolari su Fallujah ?

VOCE FEMMINILE: GIULIANA SGRENA (GIORNALISTA “IL MANIFESTO”) “Non solo su Fallujha, avevo ascoltato racconti da parte degli abitanti sull'utilizzo di armi particolari, tipo napalm, a Baghdad durante la battaglia dell'aeroporto nell'aprile del 2003, e poi avevo raccolto, poco prima di andare a intervistare i profughi della città, testimonianze da altri abitanti di Fallujah su l'uso di armi al fosforo bianco. In particolare, delle donne che avevano cercato di rientrare nelle loro case avevano trovato delle polveri particolari disperse su tutta la casa, gli stessi americani gli avevano detto di pulire la casa con detergenti, perché quelle polveri erano molto pericolose. Infatti, loro avevano avuto degli effetti sul loro corpo, sanguinamenti e cose molto strane. Io avrei voluto intervistare queste persone, ma purtroppo i miei rapitori, che si dicevano appartenere alla resistenza di Fallujah, mi hanno impedito di raccontare quello che avevo saputo di Fallujah rapendomi.

Questa guerra non può avere testimoni ! Non può avere testimoni perché si basa sulle menzogne. Gli americani hanno concesso di andare a Fallujah solo ai giornalisti “embedded”. Nonostante questo, per esempio è uscita l'immagine del marine che spara sul combattente ferito e disarmato all'interno della moschea di Fallujah. Ma proprio perché questa immagine è uscita, non si sà bene come, ed è stata diffusa in tutto il mondo, il giornalista dell'Nbc che l'aveva ripresa è stato immediatamente espulso dal corpo degli embedded”.

SECONDA VOCE FEMMINILE: PAOLA GASPAROLI ONG. “UN PONTE PER”

“C'è anche la storia inquietante di un giornalista indipendente, che entra a Fallujah a gennaio, rimane per 10 giorni, intervista persone, filma. Esce dalla città, esce dall'Iraq, dalla Giordania e arriva negli Stati Uniti, si ferma in un albergo e va in spiaggia, quando rientra scopre che la porta della camera è stata forzata, le cassette del suo girato trafugate, le uniche sparite quelle riguardanti il lavoro fatto a Fallujah. Il suo nome è Mark Manning, anche questo può far parte del tentativo di non far dire esattamente cosa è successo a Fallujah“.

Fallujah è il cuore del triangolo sunnita, l'area più ostile all'occupazione americana. Crocevia tra Baghdad e la Giordania. È… anzi era, la città delle moschee e della scienza. La distruzione descritta in un rapporto del gennaio del 2005 dell'Unami, l'ufficio dell'Onu in Iraq, rimasto a lungo segreto, è definita “scioccante”. Le case colpite sono circa 37 mila. Gli americani segnano con una x rossa le case ripulite o disinfestate, come scrivono sui loro rapporti. Sui morti ancora oggi non ci sono cifre ufficiali. “Posso onestamente dire che non sono a conoscenza di alcun civile ucciso”, ha dichiarato il generale dei marines John Sattler, il 18 novembre. Le immagini girate i giorni seguenti all'attacco sembrano smentirlo: le vittime civili furono a centinaia.

Vivere da quelle parti non è certo facile se si spara anche a chi ha un drappo bianco in mano in segno di resa …qualcuno riesce a scappare altri no…

Negli ospedali si raccolgono queste testimonianze :

Donna di Fallujah: (parla in modo concitato)

“Questo bimbo ha perso una gamba, è stato ferito con la sua mamma ! Sono dei mujaheddin ? È forse lui al Zarquawi ?”

Voce maschile:

“Questo è mio figlio … dopo il primo bombardamento degli americani in aprile il suo corpo è cominciato a cambiare, il cranio è cresciuto”.

VOCE MASCHILE

Il dott. Mohammad Hadeed con una sua equipe entra a Fallujah autorizzato dagli americani, con il triste compito di riconoscere e seppellire i morti. Il filmato girato, come si vede dalla data, dopo i bombardamenti di novembre, mostra i corpi di civili uccisi, di donne sorprese a pregare con il misbaha in mano, il rosario islamico, i corpi mostrano strane ferite, alcuni sono consumati fino alle ossa, altri hanno la pelle staccata dalla carne …

Ma non si vedono segni di proiettili. I volti sono letteralmente fusi, così come alcune parti del corpo, i vestiti incredibilmente intatti, e così si riescono a distinguere gli insorgenti che indossavano giubbotti da combattimento, dai civili…

Anche gli animali sono morti senza segni apparenti di ferite.

Nel filmato c'è documentata anche l'inquietante storia del'Imam Hassan Nuymy (Noaimi’), di Baghdad, ricercato e arrestato dalle nuove milizie irachene, addestrate dagli americani, perché sospettato di essere troppo vicino alla resistenza di Fallujah, trovato morto con altre 5 persone. Sui corpi i segni di una tremenda tortura: la pelle ustionata di chi è stato messo su una graticola, i buchi praticati probabilmente da un trapano. Metodi tremendi, usati ci dicono, dai servizi segreti di alcuni paesi mediorientali per estorcere informazioni.

Mohamad Tareq Al-Deraji, laureato in biologia, è direttore del centro studi per i diritti umani, un'organizzazione nata a Fallujah nel 2004. Mohamad è stato invitato al parlamento europeo da alcuni deputati della sinistra, per raccontare ciò che accade nella sua città.

SECONDA VOCE MASCHILE : MOHAMED

“Signori e signore vi vorrei ringraziare per il vostro invito al parlamento europeo, io sono partito dalla mia città per denunciare la situazione in Iraq, c’era stato detto che sarebbe stata portata la democrazia, invece c’è un aumento della violenza, della violazione continua dei diritti umani, non solo a Fallujah, ma in tutte le città dell'Iraq”.

Domanda voce maschile: si aspettava più parlamentari presenti ad ascoltarla …?

Risposta Mohamed: “Non so… spero molto in voi giornalisti per raccontare ciò che accade nella mia città.

Mohamed apre il suo pc e ci mostra la foto di una vittima di Falluja: una donna coricata sul fianco, i vestiti intatti che nascondono un corpo bruciato, un velo che copre come una sindone un volto fuso dal calore.

Mohamed: “Nel quartiere di Al Skarj ci sono stati corpi di persone uccise sicuramente da armi particolari, non c'erano proiettili, si sono bruciati solo i corpi, solamente i corpi, non i vestiti…è strano ! Le ferite erano particolari… quale tipo di armi abbiano usato non lo sappiamo esattamente …”

In quale stato avete trovato i morti ?

“In differenti modi, molti sono stati uccisi nel sonno altri mentre cucinavano, altri ancora mentre pregavano… Quando siamo entrati a Fallujah ci hanno detto che i soldati americani hanno dato fuoco a corpi di iracheni morti per coprire le prove dell’utilizzo di armi chimiche e dei loro effetti. Testimoni hanno visto una pioggia di sostanze incendiarie di vario colore, quando colpivano la gente i corpi cominciavano a bruciare e anche quelli che non erano colpiti avevano difficoltà a respirare”.

D: Perché tanta durezza in questi bombardamenti ?

R:“Nella battaglia di aprile cercavano chi aveva ucciso i 4 contrattor americani. Nella battaglia di novembre hanno cercato Al Zarqawi, per me è stata una scusa per distruggere Fallujah. Io abito a Falluja, né io né altri hanno mai visto Al Zarqawi, i suoi luogotenenti, né ne abbiamo mai sentito parlare. Hanno distrutto più di cento case dove dicevano che c'era Al Zarqawi. Ebbene, perché non è stato ucciso Al Zarqawi ?“.

Il Colorado è un grande stato, uno di quelli che ha dato più uomini all’esercito americano nella battaglia in Iraq. A circa 150 chilometri a ovest di Denver, tra le montagne, incontriamo Jeff e Garret, due marines, insieme hanno gestito un sito web che dava informazioni sulla guerra dall’Iraq, ma quando l’intelligence l’ha scoperto, l'ha subito chiuso. Ci mostrano del materiale filmato a Falluja girato da un compagno.

D: Garret, lei faceva il cecchino ha mai ucciso civili ?

R: Si, li ho uccisi !

D: Quando ?

R: Durante gli scontri, la gente cercava di scappare anche con le macchine, nel panico venivano verso di noi, e io ho sparato. L'orrore provato per aver ucciso degli innocenti mi ha dato la spinta definitiva per raccontare quello che stava avvenendo in Iraq.

D: Jeff , invece lei ha partecipato all’attacco nel novembre del 2004, quello più terribile, sono state usate armi chimiche a Fallujah ?

JEFF EGLEHART (EX MARINE) R: Da parte degli Stati Uniti? Assolutamente si. Sicuramente il fosforo bianco, probabilmente il napalm, chiamato mk 77

D: Ne è sicuro ?

R: Si

D: Come fa ad esserne certo ?

R:“ Ho sentito per radio l'ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco, nel linguaggio militare viene chiamato Willy Pete”.

Contrariamente a quanto detto dal dipartimento di stato americano, il fosforo non è stato usato in campo aperto per illuminare le truppe nemiche: per quello sono stati usati i traccianti. La pioggia di fuoco scaraventata dagli elicotteri americani sulla città di Fallujah, la notte dell'8 novembre, come mostrato da questo documento eccezionale, prova che l'agente chimico è stato usato in maniera massiccia e indiscriminata sui quartieri di Fallujah…

Nei giorni seguenti, la foto di un satellite americano così riprendeva Fallujaha: una città annerita, bruciata.

JEFF EGLEHART (EX MARINE) R:“Il fosforo bianco… quando esplode si disperde come una nuvola. Se colpisce un essere umano lo consuma fino all’osso, ma non necessariamente brucia i vestiti, perché agisce sulle molecole che contengono acqua. Brucia l'ossigeno e inalandolo si muore”

D: Lei ha visto l'effetto di queste armi ?

R: “Si, ho visto dei corpi bruciati. La differenza tra le altre armi e il fosforo bianco si vede. Brucia sciogliendo la carne e deformando il corpo, lo scioglie… Durante i bombardamenti sono stati colpiti sia civili che combattenti, sono stati uccisi… donne e bambini. Anche gli animali. L'effetto di questa nuvola colpisce fino a 150 metri di diametro e chi è in quel raggio è spacciato.”

D: Alcuni filmati testimoniano violazioni all'interno di moschee, di croci nere dipinte sui muri e sul corano, lei sa qualcosa in merito ?

R:“Ho sentito di molti vandalismi da parte di soldati frustrati da molti mesi di combattimento, soprattutto a Baghdad, Mosul…. Anche questo fatto di dipingere le croci e del corano buttato in terra è molto comune. Un nostro giornale militare, l'Army Times, parlava di questo.”

D: È vero che avete aspettato il risultato delle elezioni, la conferma della vittoria di Bush per bombardare Fallujah ?

“Sono contento che mi abbia fatto questa domanda, perché è andata esattamente così. Abbiamo avuto direttamente ordine dal Pentagono di non attaccare fino al risultato delle elezioni. Questo ha fatto innervosire molto i militari”.

Alice Mahon è stata parlamentare laburista dal 1987 fino a pochi mesi fa, a quando ha deciso di abbandonare i banchi di Wenstmiste. La Mahon aveva presentato fin dal 2003 numerose interrogazioni parlamentari chiedendo al ministero della difesa inglese se fosse vero che gli Stati Uniti avevano utilizzato armi chimiche, e il ministero, dopo aver negato più volte, nella risposta del 13 giugno 2005 risponde così…

“Ho il rammarico di dirvi che sono sinceramente dispiaciuto, che questa non è la verità e che ora dobbiamo correggerci. Gli USA hanno distrutto il loro arsenale di napalm usato in vietnam nel 2001, ma dai rapporti dei marines in servizio in Iraq nel 2003 si legge che è stato usato l'mk77. La bomba incendiaria mk77 non ha la stessa composizione del napalm ma ha lo stesso effetto distruttivo. Il pentagono ci ha informato che questi ordigni non vengono generalmente usati in aree dove sono presenti civili“.

ALICE MAHON ( EX DEPUTATO LABOUR PARTY)

“Ho deciso di non ricandidarmi perché non volevo più appoggiare un governo, un primo ministro, che secondo me si è reso protagonista di crimini di guerra… All'inizio avevamo sentito che l'esercito americano aveva usato sostanze simili al napalm, alla fine lo hanno ammesso”.

D: voce maschile: Una convenzione dell'ONU, che gli Stati Uniti non hanno firmato, aveva messo al bando il napalm. L'mk 77 è così diverso ?

“No, non è per niente diverso, ha esattamente lo stesso effetto del napalm, ha solo cambiato nome, brucia ugualmente i corpi delle vittime. Addirittura li scioglie. È una vergogna che gli Stati Uniti lo usino, è una vergogna che il nostro governo li copra”.

D: voce maschile: Questa guerra è cominciata perché si era alla ricerca di armi di distruzioni di massa. Non è paradossale sapere che le armi chimiche sono state usate proprio dagli Stati Uniti ?

“È assolutamente così, l'ipocrisia di questa guerra è sempre stata puzzolente. Era cominciata con la scusa di cercare le armi di distruzione di massa… Gli Usa volevano solo controllare il petrolio di quella regione. Però non si può scappare dalla verità, primo o poi il governo americano e quello inglese dovranno rispondere di questi crimini”.

IRAQ CONFIDENTIAL

In Iraq, l’ispettore ONU per gli armamenti Scott Ritter e il suo team erano determinati a scovare le armi di distruzione di massa. La CIA era altrettanto determinata a fermarli. La verità era che l’Iraq non possedeva alcuna arma di distruzione di massa. Al tempo, se questa informazione fosse uscita allo scoperto avrebbe impedito agli Stati Uniti l’intervento militare in quel paese.

Iraq Confidential trasmette la reale disillusione di un patriota che scopre le menzogne e le malefatte del proprio governo. Ritter racconta un mondo di sotterfugi e raggiri, in cui niente è come sembra. Una schiera di personaggi (uomini del Mossad, dell’MI6, della CIA…) arricchisce una poderosa narrazione, che rende il volume intrigante come un thriller.
fonte:www.nonapritequelportale.com

16 novembre 2007

La giustizia e, la legge dell'Amore


Al Presidente della Repubblica Italia
Agli Onorevoli Deputati e Senatori
Alle forze di pubblica sicurezza
Alle forze armate
Al Popolo del mondo intero
e soprattutto a tutti gli Uomini di buona volontà!

Innanzitutto la giustizia non è solo un termine letterario ma uno specifico sentimento e desiderio innato che fa parte del DNA dell'uomo così come il bisogno di essere amati ed amare.


Purtroppo, però, da quando esiste l'uomo sulla terra, la giustizia è stata esercitata da uomini che non sono mai riusciti a gestirla ed a rispettarla in maniera perfetta (questo vale per tutte le epoche e le società – nda). Inoltre c'è da considerare che l'uomo ha interpretato la giustizia in modo soggettivo e relativo.

Soggettivo, in quanto ogni uomo interpreta ciò che può sembrare giusto e ciò che può sembrare sbagliato in base a tre fattori:

1) Conoscenza e consapevolezza personale
2) Usanze, tendenze, costumi e conoscenze dell'epoca in cui vive
3) Legislazione imposta dal potere umano di turno

Queste hanno influito sulla coscienza dell'individuo, sul suo modo di percepire il senso di giustizia, sul suo modo di pensare e comportarsi (chi più chi meno – nda).

Relativo, in quanto ha giudicato sé stesso e gli altri in relazione alla concezione di giustizia personale e della legge vigente al suo tempo oltre che in base a vantaggi o svantaggi personali… e nel caso di un governante anche in relazione alla detenzione del suo potere.

Quindi possiamo affermare che il termine con cui ci riteniamo giusti individualmente e come società strutturata, è differente da persona a persona, da società a società e da epoca ad epoca. Non tralasciando comunque che ci sono ed esisteranno sempre dei fattori di base come l'omicidio, la rapina, il sopruso, la violenza… che rimangono inalterati nel tempo e in ogni società. Ma oltre a questi ci sono tutti quei comportamenti che possono comunque arrecare danni gravi ad altri o alla natura, ma che variano e cambiano nel tempo.

Questo è un bug… un errore della Matrix…!! Che non viene percepito dall'umanità in maniera totale in quanto la vita umana ha breve durata in confronto alla storia secolare. Ma la Giustizia dovrebbe essere Ente Supremo, immutabile, univoca, imparziale, indifferenziata, super partes ed eterna. Ma questo non è affatto così sulla terra. PERCHE'??

Perché l'umanità non ha ancora compreso che non potrà mai giudicare e distinguere davvero il bene (vero) dal male (vero), senza prima conoscere l'universo intero! E ciò è impossibile allo stato attuale. Ma una Giustizia giusta, immutabile, imparziale e Suprema ESISTE COMUNQUE al di fuori della Matrix terrena! Così come esistono tra le migliaia di leggi umane, quelle giuste, utili e veramente importanti!
Eppure assistiamo da secoli al triste spettacolo dell'ingiustizia in ogni sua variegata e, a volte, inconoscibile forma.

Quasi tutti gli esseri umani nella loro vita si sono innalzati a giudici degli altri e spesso solo per “sentito dire”, da informazioni indirette e incomplete, per passaparola… in cui l'ingiustizia assume la forma più bieca e non riconoscibile come tale… IL PETTEGOLEZZO!

Nel nostro secolo le notizie indirette e spesso incomplete vengono rilanciate nel mondo dei media e, a loro volta, sono riprese dagli uffici di redazione che, a loro volta, le passano ai capi redattori per la correzione e gli aggiustamenti del “caso” a loro insindacabile giudizio; poi le ripassano agli speaker delle radio, ai giornalisti ed agli annunciatori TV per darle “in pasto” all'opinione pubblica, così come viene lanciata la carne agli alligatori nelle gabbie.

Da questo passaggio in poi nasce un'ulteriore passaparola di: “HAI SENTITO.”? Così nasce il “giustizialismo”! La forma più devastante e aberrante di manipolazione del senso di giustizia nella coscienza individuale e collettiva. Diventa di fatto “gossip”, senza che NESSUNO se ne renda mai conto… tanto per parlare, che male si fa… ??

Ultimo esempio eclatante è ciò che è accaduto domenica scorsa al nostro fratello umano Gabriele. [Riposi nella pace in attesa della sua chiamata]

Sin dai primi momenti, tutti i media, pur riportando la notizia della morte di una persona, non hanno fatto altro che spostare l'attenzione dal fatto più grave e importante, EVIDENZIANDO i termini: ultrà, tifosi, scontri, violenza, teppisti, illegalità, sicurezza, criminali ecc., mentre, in sottofondo alla notizia, passava quasi inosservata la frase: poliziotto spara in aria...

Il TG1, pur dando ampio risalto all'evento manda in continuazione una registrazione video in cui si vede sempre la stessa scena: “un operatore in tuta bianca con alcune persone intorno che apre e chiude il portellone posteriore dell'auto della vittima… senza che ci sia nessuno intorno alla scena del crimine…”. Signori siamo o no in un luogo pubblico?? In genere, le persone sono assetate di guardare le disgrazie… o no? Quante volte per strada quando succede un piccolo incidente TUTTI fanno la fila per guardare??

Quel giorno non c'era nessuno!!! Solo poche persone delle forze di PS. Come mai..?

Nel frattempo (in diretta TV) l'inviata [speciale..??] sul posto del TG1 cosa fa??
Con i potenti mezzi della Televisione Nazionale telefona, badate bene, IN DIRETTA al conduttore del telegiornale.. .TELEFONA??!! E la telecamera??
NESSUNA intervista in diretta ai proprietari o agli avventori o ai presenti (ce ne saranno stati o era deserto?…), nessuna immagine in diretta… nemmeno fossero a Khatmandù… frasi confuse… spiegazioni frammentarie…; non si sa ancora nulla… scontri fra tifosi… gruppi di ultrà.. poliziotto spara in aria per dividere e disperdere i VIOLENTI… nessuno si è accorto di NULLA, sino a quando si sono presentati gli agenti della DIGOS per “sequestrare” i nastri delle telecamere a circuito chiuso... COME..?? Nessuno si accorge di una mega rissa in una stazione di servizio...?? Nessuno nella piazzola di domenica quando il popolo nazional-lavoratore spende i pochi soldi nelle autostrade verso le gioie domenicali…?? Ma se sono sempre piene le piazzole delle stazioni di servizio quando ci passo io la domenica - può essere che sbaglio itinerario… forse…?

A seguire, sul 1° canale nazionale, il programma “Buona Domenica” apre la puntata con “L'Arena” povero spettacolo di gossip domenicale condotto dal 'Gilletti', incentra la discussione tutta sui teppisti, violenti, criminali, tifosi e ultrà, facendo addirittura rivedere le immagini degli scontri in cui perse la vita, un'altra vittima, il povero Raciti.

Gli invitati ipocriti benpensanti e benvestiti, ma poveri in sapienza non fanno altro che urlare, inveire, accusare… i giovani senza più valori, le società calcistiche responsabili dei comportamenti dei loro tifosi, delle leggi troppo permissive, del bisogno di prevenire e reprimere con mano forte gli scalmanati, di inasprire le pene per i violenti. Chiedono pene più severe e certe. Il messaggio è: mettiamoli tutti dentro e buttiamo le chiavi!

Mentre l'imparziale e candido pseudo-giornalista 'Gilletti' con il suo visino buonista dirigeva il concerto, gli venivano consegnate veline su cosa doveva dire, di questi potenziali intellettuali da mercatino del quartiere.

Mentre tutto questo intratteneva i poveri [nel senso letterale] rimasti a casa con il poco denaro a disposizione per arrivare a fine mese [altrimenti sarebbero stati tutti sulle autostrade per viaggiare felici verso mete domenicali… e forse è per questo motivo che la stazione di servizio era deserta], il parallelo tam-tam telefonico percorreva l'Italia da Nord a Sud gridando: “…un poliziotto ha ucciso un tifoso seduto in auto.. innocente…”. Potete immaginare che, nel frattempo, gruppi formati da poche centinaia di chissà quali soggetti abbiano iniziato un'opera di violenza su cui si sono automaticamente concentrati i media e così il faro alogeno è stato spostato dalla scena del delitto e dalla sua gravità per amplificare l'operato di facinorosi e fasulli ultrà che sono serviti da copertura ed offuscamento della reazione dell'opinione pubblica.

Di fatto TUTTI il giorno dopo ricordavano un morto, ma soprattutto la violenza dei teppisti di strada.
Complimenti, informazione giornalistica per la professionalità e l'imparzialità!!!

Di chi è la colpa…?? Cosa è successo veramente…?? Chi ha sparato e perché…?? Chi era Gabriele…?? Domande che rimarranno inevase! Mentre rimane la morte di un'altra vittima del male assoluto, dell'ingiustizia, della superficialità, della mancanza di rispetto dell'uomo verso il suo fratello!!!

Non desidero addentrarmi nei meandri del bosco: non è mio compito in questo momento. Quello che lo spirito desidera in questo triste momento è solo fratellanza e Amore.

Tu che leggi non lasciarti possedere dai vestiti che porti… non permettere che la divisa da te scelta, che sia da tifoso o da militare, da giudice o da governante… ti possieda al punto da ANNULLARE la tua coscienza: quello che hai di fronte è un TUO FRATELLO, nel bene e nel male.

UCCIDERESTI TUO FRATELLO O TUA SORELLA?? SMETTILA DI ODIARE IL TUO SIMILE!
CHI SEI TU, UOMO PER TOGLIERE IL DIRITTO ALLA VITA DI UN TUO FRATELLO??!!
CHI SEI TU CHE GIUDICHI, PENSANDO DI NON ESSERE MAI GIUDICATO??!!
CHI SEI TU CHE TI FAI GIUSTIZIA DA SOLO, FACENDO LA STESSA COSA DI QUELLI CHE CONDANNI??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DELLA GIUSTIZIA, CONDANNI ED UCCIDI??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DI DIO, TI ERGI A GIUDICE DELL'UOMO??!!
CHI SEI TU CHE, SUCCUBE DI ALTRI UOMINI, UBBIDISCI LORO QUANDO TI ORDINANO DI UCCIDERE UN TUO FRATELLO??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DEL TUO DOLORE, UCCIDI CHI HA UCCISO??!!
CHI SEI TU CHE TI FAI POSSEDERE DAL MALE, ANNULLANDOTI COME ESSERE UMANO??!!
CHI SEI TU, UOMO??!!

SEI UN SEMPLICE UOMO, UNA CREATURA, UN PUNTINO SU UN PUNTO UN PO' PIU' GRANDE IN UN IMMENSO MARE DI PUNTI, UN NIENTE DI FRONTE AL CREATORE DEGLI UNIVERSI IMMANI. CREDI TU DI NON DOVERNE MAI RENDERE CONTO??? STAI SICURO CHE NE RENDERAI CONTO ANCHE TU CHE SEI SFUGGITO AL TRIBUNALE UMANO!!!

IPOCRITA!!

Abbandona le tue vesti.. spogliati dei tuoi giudizi.. rinasci come un VERO UOMO..!!
Ama e lasciati amare, abbraccia e lasciati abbracciare, condividi con tutto e con tutti la tua vera essenza, godi pienamente della gioia di stringerti con gli altri tuoi simili di qualsiasi natura, colore, divisa, appartenenza, classe, istruzione.. ecc. ecc.

SIAMO TUTTI FRATELLI SU UN UNICO PUNTO DISPERSO NELLO SPAZIO INFINITO!!


Fratello tifoso, Fratello ladro, Fratello drogato, Fratello ubriacone, Fratello disperato, Fratello senza casa e lavoro, Fratello nella strada, Fratello di sinistra, Fratello di destra, Fratello di centro, Fratello poliziotto, Fratello carabiniere, Fratello finanziere, Fratello soldato, Fratello operaio, Fratello artigiano, Fratello dirigente, Fratello deputato, Fratello senatore...

Onorevole PRESIDENTE

ASCOLTATE UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO...


Non giudicate ed il Padre non vi giudicherà. Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che voi usate per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà voi. Fate agli altri tutto quello che vorreste fosse fatto a voi.
Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: “Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a nome tuo, e invocando il tuo nome abbiamo fatto molte opere potenti. Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me… operatori di illegalità.

Se conosciamo e parliamo tutte le lingue del mondo e anche quelle degli [angeli] ma non abbiamo Amore, siamo un cembalo rimbombante, uno strumento che suona a vuoto.
Se abbiamo il dono di essere profeti e di conoscere tutti i misteri, se possediamo tutta la scienza e tanta fede da smuovere i monti, ma non abbiamo vero Amore, non siamo niente.
Se diamo tutti i nostri averi ai poveri, se sacrifichiamo il nostro corpo
ma non abbiamo vero Amore, non serve a nulla.
Perché chi Ama davvero è... paziente e generoso. Chi Ama non è mai invidioso, non si vanta non si gonfia di orgoglio.
Chi Ama è generoso, è rispettoso... non cerca mai il proprio interesse, non cede alla collera ed al male... dimentica i torti subiti.
Chi Ama davvero non gode dell'ingiustizia, la Verità è la sua gioia.
Chi Ama è sempre comprensivo, sempre fiducioso, sempre paziente, sempre aperto alla speranza.
L'Amore non tramonta mai. Cesseranno i doni dello Spirito…
il dono delle lingue cesserà, la profezia sarà eliminata, la conoscenza svanirà. Poiché abbiamo conoscenza parziale e la profezia è limitata.
Ma quando sarà arrivato ciò che è perfetto, ciò che è parziale sarà eliminato.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo e ragionavo come un bambino.
Ma, da quando sono un uomo, ho smesso di agire così.
Poiché oggi vediamo in maniera confusa, come per mezzo di un vecchio specchio,
ma allora sarà faccia a faccia.
Al presente conosciamo parzialmente, ma allora conosceremo accuratamente
come siamo accuratamente conosciuti.
Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede… speranza… amore.
Ma di queste la più GRANDE di tutte è...

AMORE...!


B O J S

19 novembre 2007

Scoperto il gene che rende immuni al virus Hiv


Grazie ad una ricerca condotta in collaborazione fra l'Istituto di immunologia dell'Università di Milano, l'Unità operativa di malattie infettive dell'azienda sanitaria di Firenze e l'Università di Osaka, in Giappone, si è scoperto che esistono persone con un particolare profilo genetico che sono immuni dal contagio del virus Hiv.


Tra circa due anni, con un semplice test, sarà possibile sapere se si è portatori dell'immunità all'Hiv e soprattutto questa scoperta potrà condurre a nuove terapie e soprattutto ad un vaccino anti-Aids.

La ricerca è iniziata a partire da uno studio giapponese su un virus che attacca i topi e che produce un tumore del sangue: il "Retrovirus di Friend". Alcuni topi erano totalmente immuni da questo virus molto simile a quello dell'Aids. Studiando il DNA di questi topi, è stato individuato il gene responsabile di questa immunità. Da questa scoperta è nata l'idea che anche nel DNA umano potesse esistere geni attivi che rendono immuni dall'Aids. A questo punto si è inserito il gruppo di ricerca italiano.
Sono stati analizzati i profili genetici di 50 coppie eterosessuali "discordanti" in cui, cioè, uno dei due soggetti sieropositivo e l'altro negativo pur in presenza di rapporti sessuali non protetti.

In quei casi non si osservava la trasmissione dell'Hiv. Successivamente nel campione sono state incluse un centinaio di prostitute che praticano sesso non protetto.
Il professor Mario Clerici, immunologo, uno dei coordinatori della ricerca, spiega: "Si trattava di verificare che, nei soggetti monitorati, alla mancanza di trasmissione corrispondeva un profilo genetico simile e si è visto, infatti, che in tutti i casi analizzati la protezione dal virus corrispondeva a un dato corredo genetico".

Dopodichè, i ricercatori hanno verificato se questo gene era presente anche in quei soggetti sieropositivi in cui non si registra progressione della malattia. E anche in questo caso l'esito è stato positivo: il gene 22Q1213 era presente, all'altezza del cromosoma 22. Clerici precisa: "non si tratta di una mutazione genetica ma della forma normale dell'assetto genetico e che quindi viene trasmesso ai figli. A conferma di un grosso vantaggio selettivo". I ricercatori, per verificare la protezione di questo corredo genetico, hanno messo in vitro le cellule "protette" naturalmente a contatto con il virus dell'Hiv: il virus non è riuscito a penetrare nelle cellule. Clerici spiega che è stato osservato che sono necessarie dosi mille volte più alte di virus perchè quelle cellule sane vengano attaccate.
La protezione dal virus è data dalla proteina sintetizzata dal gene 22Q1213 che blocca il virus sin dalle fasi iniziali di ingresso nell'organismo.

In queste persone, quindi, il sistema immunitario riesce a bloccare il virus. Questa proteina è quindi di fondamentale importanza per lo studio di terapie e vaccini. "Una proteina - continua Clerici - che stiamo codificando proprio a fine terapeutico. Quando l'avremo identificata e saremo in grado di sintetizzarla la strada per il vaccino sarà tutta in discesa". Secondo l'esperto si tratta di un principio innovativo: attivare il sistema immunitario per mettere a punto terapie basate non solo su farmaci antiretrovirali ma anche sulle naturali capacità del sistema immunitario di contrastare il virus Hiv. Tra alcuni giorni il professor Clerici e i colleghi Masaaki Miyazawa, Sergio Lo Caputo e Francesco Mazzotta, presenteranno a Budapest i risultati di questa ricerca che potrebbe segnare una svolta nella storia della medicina.
Fonte: Redazione MolecularLab.it

17 novembre 2007

Fallujah:La strage nascosta



Anche se gran parte della popolazione mondiale non lo accetta per molti motivi (programmazione mentale, indifferenza, ecc.), ormai è certo che nel mondo esiste il più potente regime militare guerrafondaio. Si tratta del regime statunitense. Un regime sanguinario che invade paesi sovrani massacrando centinaia di migliaia di innocenti con la complicità diretta di molti paesi europei come la Gran Bretagna, l'Italia, ecc.

Dopo l'Afghanistan, invaso esclusivamente per motivi strategici, l'Iraq è stato invaso dagli Usa e successivamente dalle nazioni complici (la famosa infame e ipocrita «missione di pace») perché produceva armi di distruzione di massa. Una motivazione che in seguito è stata categoricamente smentita. Ma guarda caso, coloro che hanno invaso l'Iraq, perché secondo il loro punto di vista produceva armi di distruzione di massa e quindi andava fermato per il bene dell'umanità, hanno utilizzato a Fallujah armi di distruzione di massa; armi categoricamente vietate dalle convenzioni internazionali. Le Nazioni Unite, lo stesso organo che sta preparando delle sanzioni contro l'Iran, hanno fatto finta di niente, come al solito.

A mio avviso, la cosa più triste è che l'umanità ha permesso che accadesse tutto ciò ! Ed è ancora seduta a guardare senza fare nulla mentre i «costruttori di pace», come si definiscono, effettuano genocidi e ne stanno preparando altri. Sembra quasi che questa strana umanità, che io definisco umanità da spazzatura perché ormai da tempo morta spiritualmente e psichicamente, stia seduta comodamente a guardare ed aspettare pure anche la prossima invasione (genocidio), quella dell'Iran.


SPEZZONI TRATTI DAL DOCUMENTO INCHIESTA DI RAINEWS24

JEFF EGLEHART (EX MARINE)

“Ero in missione a fallaujah all'interno della ranger zone. Ero a 150 metri da dove si svolgeva l'attacco. Abbiamo ricevuto l'ordine diretto che qualsiasi individuo che camminava o si muoveva era un obbiettivo”.

Domanda voce maschile: È vero che avevate ordine di sparare anche a ragazzi di dieci anni ?

Risposta marine: “Quando siamo arrivati in Irak c'era uno standard di combattente: dai 18 ai 65 anni, ma quando siamo giunti a Fallujah il target è sparito perché effettivamente in città c’erano ragazzi di 10 anni che usavano il mitra”.

A suo figlio cosa racconterebbe della battaglia di Fallujah ?

Risposta marine: “Che è stato un genocidio, è stato bombardato tutto il bombardabile. Non è stata una guerra ma un omicidio di massa”.

Di quest'omicidio di massa noi non abbiamo potuto vedere nulla. Sono pericolose le informazioni che escono da Fallujah, i pochi che hanno cercato di diffonderle ne sanno qualcosa. Due giornalisti di Al Arabya sono stati arrestati dalla polizia irachena nel marzo scorso, le loro video cassette sono state sequestrate. Il collaboratore di Diario morto in Iraq, Enzo Baldoni, nelle ultime settimane stava lavorando su Fallujah, così come la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena è stata rapita proprio mentre stava realizzando un’inchiesta sui profughi della città.

Viene il sospetto che la storia di come è stata esportata la democrazia a Fallujah non deve essere raccontata.

Voce maschile: lei aveva raccolto informazioni particolari su Fallujah ?

VOCE FEMMINILE: GIULIANA SGRENA (GIORNALISTA “IL MANIFESTO”) “Non solo su Fallujha, avevo ascoltato racconti da parte degli abitanti sull'utilizzo di armi particolari, tipo napalm, a Baghdad durante la battaglia dell'aeroporto nell'aprile del 2003, e poi avevo raccolto, poco prima di andare a intervistare i profughi della città, testimonianze da altri abitanti di Fallujah su l'uso di armi al fosforo bianco. In particolare, delle donne che avevano cercato di rientrare nelle loro case avevano trovato delle polveri particolari disperse su tutta la casa, gli stessi americani gli avevano detto di pulire la casa con detergenti, perché quelle polveri erano molto pericolose. Infatti, loro avevano avuto degli effetti sul loro corpo, sanguinamenti e cose molto strane. Io avrei voluto intervistare queste persone, ma purtroppo i miei rapitori, che si dicevano appartenere alla resistenza di Fallujah, mi hanno impedito di raccontare quello che avevo saputo di Fallujah rapendomi.

Questa guerra non può avere testimoni ! Non può avere testimoni perché si basa sulle menzogne. Gli americani hanno concesso di andare a Fallujah solo ai giornalisti “embedded”. Nonostante questo, per esempio è uscita l'immagine del marine che spara sul combattente ferito e disarmato all'interno della moschea di Fallujah. Ma proprio perché questa immagine è uscita, non si sà bene come, ed è stata diffusa in tutto il mondo, il giornalista dell'Nbc che l'aveva ripresa è stato immediatamente espulso dal corpo degli embedded”.

SECONDA VOCE FEMMINILE: PAOLA GASPAROLI ONG. “UN PONTE PER”

“C'è anche la storia inquietante di un giornalista indipendente, che entra a Fallujah a gennaio, rimane per 10 giorni, intervista persone, filma. Esce dalla città, esce dall'Iraq, dalla Giordania e arriva negli Stati Uniti, si ferma in un albergo e va in spiaggia, quando rientra scopre che la porta della camera è stata forzata, le cassette del suo girato trafugate, le uniche sparite quelle riguardanti il lavoro fatto a Fallujah. Il suo nome è Mark Manning, anche questo può far parte del tentativo di non far dire esattamente cosa è successo a Fallujah“.

Fallujah è il cuore del triangolo sunnita, l'area più ostile all'occupazione americana. Crocevia tra Baghdad e la Giordania. È… anzi era, la città delle moschee e della scienza. La distruzione descritta in un rapporto del gennaio del 2005 dell'Unami, l'ufficio dell'Onu in Iraq, rimasto a lungo segreto, è definita “scioccante”. Le case colpite sono circa 37 mila. Gli americani segnano con una x rossa le case ripulite o disinfestate, come scrivono sui loro rapporti. Sui morti ancora oggi non ci sono cifre ufficiali. “Posso onestamente dire che non sono a conoscenza di alcun civile ucciso”, ha dichiarato il generale dei marines John Sattler, il 18 novembre. Le immagini girate i giorni seguenti all'attacco sembrano smentirlo: le vittime civili furono a centinaia.

Vivere da quelle parti non è certo facile se si spara anche a chi ha un drappo bianco in mano in segno di resa …qualcuno riesce a scappare altri no…

Negli ospedali si raccolgono queste testimonianze :

Donna di Fallujah: (parla in modo concitato)

“Questo bimbo ha perso una gamba, è stato ferito con la sua mamma ! Sono dei mujaheddin ? È forse lui al Zarquawi ?”

Voce maschile:

“Questo è mio figlio … dopo il primo bombardamento degli americani in aprile il suo corpo è cominciato a cambiare, il cranio è cresciuto”.

VOCE MASCHILE

Il dott. Mohammad Hadeed con una sua equipe entra a Fallujah autorizzato dagli americani, con il triste compito di riconoscere e seppellire i morti. Il filmato girato, come si vede dalla data, dopo i bombardamenti di novembre, mostra i corpi di civili uccisi, di donne sorprese a pregare con il misbaha in mano, il rosario islamico, i corpi mostrano strane ferite, alcuni sono consumati fino alle ossa, altri hanno la pelle staccata dalla carne …

Ma non si vedono segni di proiettili. I volti sono letteralmente fusi, così come alcune parti del corpo, i vestiti incredibilmente intatti, e così si riescono a distinguere gli insorgenti che indossavano giubbotti da combattimento, dai civili…

Anche gli animali sono morti senza segni apparenti di ferite.

Nel filmato c'è documentata anche l'inquietante storia del'Imam Hassan Nuymy (Noaimi’), di Baghdad, ricercato e arrestato dalle nuove milizie irachene, addestrate dagli americani, perché sospettato di essere troppo vicino alla resistenza di Fallujah, trovato morto con altre 5 persone. Sui corpi i segni di una tremenda tortura: la pelle ustionata di chi è stato messo su una graticola, i buchi praticati probabilmente da un trapano. Metodi tremendi, usati ci dicono, dai servizi segreti di alcuni paesi mediorientali per estorcere informazioni.

Mohamad Tareq Al-Deraji, laureato in biologia, è direttore del centro studi per i diritti umani, un'organizzazione nata a Fallujah nel 2004. Mohamad è stato invitato al parlamento europeo da alcuni deputati della sinistra, per raccontare ciò che accade nella sua città.

SECONDA VOCE MASCHILE : MOHAMED

“Signori e signore vi vorrei ringraziare per il vostro invito al parlamento europeo, io sono partito dalla mia città per denunciare la situazione in Iraq, c’era stato detto che sarebbe stata portata la democrazia, invece c’è un aumento della violenza, della violazione continua dei diritti umani, non solo a Fallujah, ma in tutte le città dell'Iraq”.

Domanda voce maschile: si aspettava più parlamentari presenti ad ascoltarla …?

Risposta Mohamed: “Non so… spero molto in voi giornalisti per raccontare ciò che accade nella mia città.

Mohamed apre il suo pc e ci mostra la foto di una vittima di Falluja: una donna coricata sul fianco, i vestiti intatti che nascondono un corpo bruciato, un velo che copre come una sindone un volto fuso dal calore.

Mohamed: “Nel quartiere di Al Skarj ci sono stati corpi di persone uccise sicuramente da armi particolari, non c'erano proiettili, si sono bruciati solo i corpi, solamente i corpi, non i vestiti…è strano ! Le ferite erano particolari… quale tipo di armi abbiano usato non lo sappiamo esattamente …”

In quale stato avete trovato i morti ?

“In differenti modi, molti sono stati uccisi nel sonno altri mentre cucinavano, altri ancora mentre pregavano… Quando siamo entrati a Fallujah ci hanno detto che i soldati americani hanno dato fuoco a corpi di iracheni morti per coprire le prove dell’utilizzo di armi chimiche e dei loro effetti. Testimoni hanno visto una pioggia di sostanze incendiarie di vario colore, quando colpivano la gente i corpi cominciavano a bruciare e anche quelli che non erano colpiti avevano difficoltà a respirare”.

D: Perché tanta durezza in questi bombardamenti ?

R:“Nella battaglia di aprile cercavano chi aveva ucciso i 4 contrattor americani. Nella battaglia di novembre hanno cercato Al Zarqawi, per me è stata una scusa per distruggere Fallujah. Io abito a Falluja, né io né altri hanno mai visto Al Zarqawi, i suoi luogotenenti, né ne abbiamo mai sentito parlare. Hanno distrutto più di cento case dove dicevano che c'era Al Zarqawi. Ebbene, perché non è stato ucciso Al Zarqawi ?“.

Il Colorado è un grande stato, uno di quelli che ha dato più uomini all’esercito americano nella battaglia in Iraq. A circa 150 chilometri a ovest di Denver, tra le montagne, incontriamo Jeff e Garret, due marines, insieme hanno gestito un sito web che dava informazioni sulla guerra dall’Iraq, ma quando l’intelligence l’ha scoperto, l'ha subito chiuso. Ci mostrano del materiale filmato a Falluja girato da un compagno.

D: Garret, lei faceva il cecchino ha mai ucciso civili ?

R: Si, li ho uccisi !

D: Quando ?

R: Durante gli scontri, la gente cercava di scappare anche con le macchine, nel panico venivano verso di noi, e io ho sparato. L'orrore provato per aver ucciso degli innocenti mi ha dato la spinta definitiva per raccontare quello che stava avvenendo in Iraq.

D: Jeff , invece lei ha partecipato all’attacco nel novembre del 2004, quello più terribile, sono state usate armi chimiche a Fallujah ?

JEFF EGLEHART (EX MARINE) R: Da parte degli Stati Uniti? Assolutamente si. Sicuramente il fosforo bianco, probabilmente il napalm, chiamato mk 77

D: Ne è sicuro ?

R: Si

D: Come fa ad esserne certo ?

R:“ Ho sentito per radio l'ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco, nel linguaggio militare viene chiamato Willy Pete”.

Contrariamente a quanto detto dal dipartimento di stato americano, il fosforo non è stato usato in campo aperto per illuminare le truppe nemiche: per quello sono stati usati i traccianti. La pioggia di fuoco scaraventata dagli elicotteri americani sulla città di Fallujah, la notte dell'8 novembre, come mostrato da questo documento eccezionale, prova che l'agente chimico è stato usato in maniera massiccia e indiscriminata sui quartieri di Fallujah…

Nei giorni seguenti, la foto di un satellite americano così riprendeva Fallujaha: una città annerita, bruciata.

JEFF EGLEHART (EX MARINE) R:“Il fosforo bianco… quando esplode si disperde come una nuvola. Se colpisce un essere umano lo consuma fino all’osso, ma non necessariamente brucia i vestiti, perché agisce sulle molecole che contengono acqua. Brucia l'ossigeno e inalandolo si muore”

D: Lei ha visto l'effetto di queste armi ?

R: “Si, ho visto dei corpi bruciati. La differenza tra le altre armi e il fosforo bianco si vede. Brucia sciogliendo la carne e deformando il corpo, lo scioglie… Durante i bombardamenti sono stati colpiti sia civili che combattenti, sono stati uccisi… donne e bambini. Anche gli animali. L'effetto di questa nuvola colpisce fino a 150 metri di diametro e chi è in quel raggio è spacciato.”

D: Alcuni filmati testimoniano violazioni all'interno di moschee, di croci nere dipinte sui muri e sul corano, lei sa qualcosa in merito ?

R:“Ho sentito di molti vandalismi da parte di soldati frustrati da molti mesi di combattimento, soprattutto a Baghdad, Mosul…. Anche questo fatto di dipingere le croci e del corano buttato in terra è molto comune. Un nostro giornale militare, l'Army Times, parlava di questo.”

D: È vero che avete aspettato il risultato delle elezioni, la conferma della vittoria di Bush per bombardare Fallujah ?

“Sono contento che mi abbia fatto questa domanda, perché è andata esattamente così. Abbiamo avuto direttamente ordine dal Pentagono di non attaccare fino al risultato delle elezioni. Questo ha fatto innervosire molto i militari”.

Alice Mahon è stata parlamentare laburista dal 1987 fino a pochi mesi fa, a quando ha deciso di abbandonare i banchi di Wenstmiste. La Mahon aveva presentato fin dal 2003 numerose interrogazioni parlamentari chiedendo al ministero della difesa inglese se fosse vero che gli Stati Uniti avevano utilizzato armi chimiche, e il ministero, dopo aver negato più volte, nella risposta del 13 giugno 2005 risponde così…

“Ho il rammarico di dirvi che sono sinceramente dispiaciuto, che questa non è la verità e che ora dobbiamo correggerci. Gli USA hanno distrutto il loro arsenale di napalm usato in vietnam nel 2001, ma dai rapporti dei marines in servizio in Iraq nel 2003 si legge che è stato usato l'mk77. La bomba incendiaria mk77 non ha la stessa composizione del napalm ma ha lo stesso effetto distruttivo. Il pentagono ci ha informato che questi ordigni non vengono generalmente usati in aree dove sono presenti civili“.

ALICE MAHON ( EX DEPUTATO LABOUR PARTY)

“Ho deciso di non ricandidarmi perché non volevo più appoggiare un governo, un primo ministro, che secondo me si è reso protagonista di crimini di guerra… All'inizio avevamo sentito che l'esercito americano aveva usato sostanze simili al napalm, alla fine lo hanno ammesso”.

D: voce maschile: Una convenzione dell'ONU, che gli Stati Uniti non hanno firmato, aveva messo al bando il napalm. L'mk 77 è così diverso ?

“No, non è per niente diverso, ha esattamente lo stesso effetto del napalm, ha solo cambiato nome, brucia ugualmente i corpi delle vittime. Addirittura li scioglie. È una vergogna che gli Stati Uniti lo usino, è una vergogna che il nostro governo li copra”.

D: voce maschile: Questa guerra è cominciata perché si era alla ricerca di armi di distruzioni di massa. Non è paradossale sapere che le armi chimiche sono state usate proprio dagli Stati Uniti ?

“È assolutamente così, l'ipocrisia di questa guerra è sempre stata puzzolente. Era cominciata con la scusa di cercare le armi di distruzione di massa… Gli Usa volevano solo controllare il petrolio di quella regione. Però non si può scappare dalla verità, primo o poi il governo americano e quello inglese dovranno rispondere di questi crimini”.

IRAQ CONFIDENTIAL

In Iraq, l’ispettore ONU per gli armamenti Scott Ritter e il suo team erano determinati a scovare le armi di distruzione di massa. La CIA era altrettanto determinata a fermarli. La verità era che l’Iraq non possedeva alcuna arma di distruzione di massa. Al tempo, se questa informazione fosse uscita allo scoperto avrebbe impedito agli Stati Uniti l’intervento militare in quel paese.

Iraq Confidential trasmette la reale disillusione di un patriota che scopre le menzogne e le malefatte del proprio governo. Ritter racconta un mondo di sotterfugi e raggiri, in cui niente è come sembra. Una schiera di personaggi (uomini del Mossad, dell’MI6, della CIA…) arricchisce una poderosa narrazione, che rende il volume intrigante come un thriller.
fonte:www.nonapritequelportale.com

16 novembre 2007

La giustizia e, la legge dell'Amore


Al Presidente della Repubblica Italia
Agli Onorevoli Deputati e Senatori
Alle forze di pubblica sicurezza
Alle forze armate
Al Popolo del mondo intero
e soprattutto a tutti gli Uomini di buona volontà!

Innanzitutto la giustizia non è solo un termine letterario ma uno specifico sentimento e desiderio innato che fa parte del DNA dell'uomo così come il bisogno di essere amati ed amare.


Purtroppo, però, da quando esiste l'uomo sulla terra, la giustizia è stata esercitata da uomini che non sono mai riusciti a gestirla ed a rispettarla in maniera perfetta (questo vale per tutte le epoche e le società – nda). Inoltre c'è da considerare che l'uomo ha interpretato la giustizia in modo soggettivo e relativo.

Soggettivo, in quanto ogni uomo interpreta ciò che può sembrare giusto e ciò che può sembrare sbagliato in base a tre fattori:

1) Conoscenza e consapevolezza personale
2) Usanze, tendenze, costumi e conoscenze dell'epoca in cui vive
3) Legislazione imposta dal potere umano di turno

Queste hanno influito sulla coscienza dell'individuo, sul suo modo di percepire il senso di giustizia, sul suo modo di pensare e comportarsi (chi più chi meno – nda).

Relativo, in quanto ha giudicato sé stesso e gli altri in relazione alla concezione di giustizia personale e della legge vigente al suo tempo oltre che in base a vantaggi o svantaggi personali… e nel caso di un governante anche in relazione alla detenzione del suo potere.

Quindi possiamo affermare che il termine con cui ci riteniamo giusti individualmente e come società strutturata, è differente da persona a persona, da società a società e da epoca ad epoca. Non tralasciando comunque che ci sono ed esisteranno sempre dei fattori di base come l'omicidio, la rapina, il sopruso, la violenza… che rimangono inalterati nel tempo e in ogni società. Ma oltre a questi ci sono tutti quei comportamenti che possono comunque arrecare danni gravi ad altri o alla natura, ma che variano e cambiano nel tempo.

Questo è un bug… un errore della Matrix…!! Che non viene percepito dall'umanità in maniera totale in quanto la vita umana ha breve durata in confronto alla storia secolare. Ma la Giustizia dovrebbe essere Ente Supremo, immutabile, univoca, imparziale, indifferenziata, super partes ed eterna. Ma questo non è affatto così sulla terra. PERCHE'??

Perché l'umanità non ha ancora compreso che non potrà mai giudicare e distinguere davvero il bene (vero) dal male (vero), senza prima conoscere l'universo intero! E ciò è impossibile allo stato attuale. Ma una Giustizia giusta, immutabile, imparziale e Suprema ESISTE COMUNQUE al di fuori della Matrix terrena! Così come esistono tra le migliaia di leggi umane, quelle giuste, utili e veramente importanti!
Eppure assistiamo da secoli al triste spettacolo dell'ingiustizia in ogni sua variegata e, a volte, inconoscibile forma.

Quasi tutti gli esseri umani nella loro vita si sono innalzati a giudici degli altri e spesso solo per “sentito dire”, da informazioni indirette e incomplete, per passaparola… in cui l'ingiustizia assume la forma più bieca e non riconoscibile come tale… IL PETTEGOLEZZO!

Nel nostro secolo le notizie indirette e spesso incomplete vengono rilanciate nel mondo dei media e, a loro volta, sono riprese dagli uffici di redazione che, a loro volta, le passano ai capi redattori per la correzione e gli aggiustamenti del “caso” a loro insindacabile giudizio; poi le ripassano agli speaker delle radio, ai giornalisti ed agli annunciatori TV per darle “in pasto” all'opinione pubblica, così come viene lanciata la carne agli alligatori nelle gabbie.

Da questo passaggio in poi nasce un'ulteriore passaparola di: “HAI SENTITO.”? Così nasce il “giustizialismo”! La forma più devastante e aberrante di manipolazione del senso di giustizia nella coscienza individuale e collettiva. Diventa di fatto “gossip”, senza che NESSUNO se ne renda mai conto… tanto per parlare, che male si fa… ??

Ultimo esempio eclatante è ciò che è accaduto domenica scorsa al nostro fratello umano Gabriele. [Riposi nella pace in attesa della sua chiamata]

Sin dai primi momenti, tutti i media, pur riportando la notizia della morte di una persona, non hanno fatto altro che spostare l'attenzione dal fatto più grave e importante, EVIDENZIANDO i termini: ultrà, tifosi, scontri, violenza, teppisti, illegalità, sicurezza, criminali ecc., mentre, in sottofondo alla notizia, passava quasi inosservata la frase: poliziotto spara in aria...

Il TG1, pur dando ampio risalto all'evento manda in continuazione una registrazione video in cui si vede sempre la stessa scena: “un operatore in tuta bianca con alcune persone intorno che apre e chiude il portellone posteriore dell'auto della vittima… senza che ci sia nessuno intorno alla scena del crimine…”. Signori siamo o no in un luogo pubblico?? In genere, le persone sono assetate di guardare le disgrazie… o no? Quante volte per strada quando succede un piccolo incidente TUTTI fanno la fila per guardare??

Quel giorno non c'era nessuno!!! Solo poche persone delle forze di PS. Come mai..?

Nel frattempo (in diretta TV) l'inviata [speciale..??] sul posto del TG1 cosa fa??
Con i potenti mezzi della Televisione Nazionale telefona, badate bene, IN DIRETTA al conduttore del telegiornale.. .TELEFONA??!! E la telecamera??
NESSUNA intervista in diretta ai proprietari o agli avventori o ai presenti (ce ne saranno stati o era deserto?…), nessuna immagine in diretta… nemmeno fossero a Khatmandù… frasi confuse… spiegazioni frammentarie…; non si sa ancora nulla… scontri fra tifosi… gruppi di ultrà.. poliziotto spara in aria per dividere e disperdere i VIOLENTI… nessuno si è accorto di NULLA, sino a quando si sono presentati gli agenti della DIGOS per “sequestrare” i nastri delle telecamere a circuito chiuso... COME..?? Nessuno si accorge di una mega rissa in una stazione di servizio...?? Nessuno nella piazzola di domenica quando il popolo nazional-lavoratore spende i pochi soldi nelle autostrade verso le gioie domenicali…?? Ma se sono sempre piene le piazzole delle stazioni di servizio quando ci passo io la domenica - può essere che sbaglio itinerario… forse…?

A seguire, sul 1° canale nazionale, il programma “Buona Domenica” apre la puntata con “L'Arena” povero spettacolo di gossip domenicale condotto dal 'Gilletti', incentra la discussione tutta sui teppisti, violenti, criminali, tifosi e ultrà, facendo addirittura rivedere le immagini degli scontri in cui perse la vita, un'altra vittima, il povero Raciti.

Gli invitati ipocriti benpensanti e benvestiti, ma poveri in sapienza non fanno altro che urlare, inveire, accusare… i giovani senza più valori, le società calcistiche responsabili dei comportamenti dei loro tifosi, delle leggi troppo permissive, del bisogno di prevenire e reprimere con mano forte gli scalmanati, di inasprire le pene per i violenti. Chiedono pene più severe e certe. Il messaggio è: mettiamoli tutti dentro e buttiamo le chiavi!

Mentre l'imparziale e candido pseudo-giornalista 'Gilletti' con il suo visino buonista dirigeva il concerto, gli venivano consegnate veline su cosa doveva dire, di questi potenziali intellettuali da mercatino del quartiere.

Mentre tutto questo intratteneva i poveri [nel senso letterale] rimasti a casa con il poco denaro a disposizione per arrivare a fine mese [altrimenti sarebbero stati tutti sulle autostrade per viaggiare felici verso mete domenicali… e forse è per questo motivo che la stazione di servizio era deserta], il parallelo tam-tam telefonico percorreva l'Italia da Nord a Sud gridando: “…un poliziotto ha ucciso un tifoso seduto in auto.. innocente…”. Potete immaginare che, nel frattempo, gruppi formati da poche centinaia di chissà quali soggetti abbiano iniziato un'opera di violenza su cui si sono automaticamente concentrati i media e così il faro alogeno è stato spostato dalla scena del delitto e dalla sua gravità per amplificare l'operato di facinorosi e fasulli ultrà che sono serviti da copertura ed offuscamento della reazione dell'opinione pubblica.

Di fatto TUTTI il giorno dopo ricordavano un morto, ma soprattutto la violenza dei teppisti di strada.
Complimenti, informazione giornalistica per la professionalità e l'imparzialità!!!

Di chi è la colpa…?? Cosa è successo veramente…?? Chi ha sparato e perché…?? Chi era Gabriele…?? Domande che rimarranno inevase! Mentre rimane la morte di un'altra vittima del male assoluto, dell'ingiustizia, della superficialità, della mancanza di rispetto dell'uomo verso il suo fratello!!!

Non desidero addentrarmi nei meandri del bosco: non è mio compito in questo momento. Quello che lo spirito desidera in questo triste momento è solo fratellanza e Amore.

Tu che leggi non lasciarti possedere dai vestiti che porti… non permettere che la divisa da te scelta, che sia da tifoso o da militare, da giudice o da governante… ti possieda al punto da ANNULLARE la tua coscienza: quello che hai di fronte è un TUO FRATELLO, nel bene e nel male.

UCCIDERESTI TUO FRATELLO O TUA SORELLA?? SMETTILA DI ODIARE IL TUO SIMILE!
CHI SEI TU, UOMO PER TOGLIERE IL DIRITTO ALLA VITA DI UN TUO FRATELLO??!!
CHI SEI TU CHE GIUDICHI, PENSANDO DI NON ESSERE MAI GIUDICATO??!!
CHI SEI TU CHE TI FAI GIUSTIZIA DA SOLO, FACENDO LA STESSA COSA DI QUELLI CHE CONDANNI??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DELLA GIUSTIZIA, CONDANNI ED UCCIDI??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DI DIO, TI ERGI A GIUDICE DELL'UOMO??!!
CHI SEI TU CHE, SUCCUBE DI ALTRI UOMINI, UBBIDISCI LORO QUANDO TI ORDINANO DI UCCIDERE UN TUO FRATELLO??!!
CHI SEI TU CHE, NEL NOME DEL TUO DOLORE, UCCIDI CHI HA UCCISO??!!
CHI SEI TU CHE TI FAI POSSEDERE DAL MALE, ANNULLANDOTI COME ESSERE UMANO??!!
CHI SEI TU, UOMO??!!

SEI UN SEMPLICE UOMO, UNA CREATURA, UN PUNTINO SU UN PUNTO UN PO' PIU' GRANDE IN UN IMMENSO MARE DI PUNTI, UN NIENTE DI FRONTE AL CREATORE DEGLI UNIVERSI IMMANI. CREDI TU DI NON DOVERNE MAI RENDERE CONTO??? STAI SICURO CHE NE RENDERAI CONTO ANCHE TU CHE SEI SFUGGITO AL TRIBUNALE UMANO!!!

IPOCRITA!!

Abbandona le tue vesti.. spogliati dei tuoi giudizi.. rinasci come un VERO UOMO..!!
Ama e lasciati amare, abbraccia e lasciati abbracciare, condividi con tutto e con tutti la tua vera essenza, godi pienamente della gioia di stringerti con gli altri tuoi simili di qualsiasi natura, colore, divisa, appartenenza, classe, istruzione.. ecc. ecc.

SIAMO TUTTI FRATELLI SU UN UNICO PUNTO DISPERSO NELLO SPAZIO INFINITO!!


Fratello tifoso, Fratello ladro, Fratello drogato, Fratello ubriacone, Fratello disperato, Fratello senza casa e lavoro, Fratello nella strada, Fratello di sinistra, Fratello di destra, Fratello di centro, Fratello poliziotto, Fratello carabiniere, Fratello finanziere, Fratello soldato, Fratello operaio, Fratello artigiano, Fratello dirigente, Fratello deputato, Fratello senatore...

Onorevole PRESIDENTE

ASCOLTATE UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO...


Non giudicate ed il Padre non vi giudicherà. Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che voi usate per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà voi. Fate agli altri tutto quello che vorreste fosse fatto a voi.
Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: “Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a nome tuo, e invocando il tuo nome abbiamo fatto molte opere potenti. Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me… operatori di illegalità.

Se conosciamo e parliamo tutte le lingue del mondo e anche quelle degli [angeli] ma non abbiamo Amore, siamo un cembalo rimbombante, uno strumento che suona a vuoto.
Se abbiamo il dono di essere profeti e di conoscere tutti i misteri, se possediamo tutta la scienza e tanta fede da smuovere i monti, ma non abbiamo vero Amore, non siamo niente.
Se diamo tutti i nostri averi ai poveri, se sacrifichiamo il nostro corpo
ma non abbiamo vero Amore, non serve a nulla.
Perché chi Ama davvero è... paziente e generoso. Chi Ama non è mai invidioso, non si vanta non si gonfia di orgoglio.
Chi Ama è generoso, è rispettoso... non cerca mai il proprio interesse, non cede alla collera ed al male... dimentica i torti subiti.
Chi Ama davvero non gode dell'ingiustizia, la Verità è la sua gioia.
Chi Ama è sempre comprensivo, sempre fiducioso, sempre paziente, sempre aperto alla speranza.
L'Amore non tramonta mai. Cesseranno i doni dello Spirito…
il dono delle lingue cesserà, la profezia sarà eliminata, la conoscenza svanirà. Poiché abbiamo conoscenza parziale e la profezia è limitata.
Ma quando sarà arrivato ciò che è perfetto, ciò che è parziale sarà eliminato.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo e ragionavo come un bambino.
Ma, da quando sono un uomo, ho smesso di agire così.
Poiché oggi vediamo in maniera confusa, come per mezzo di un vecchio specchio,
ma allora sarà faccia a faccia.
Al presente conosciamo parzialmente, ma allora conosceremo accuratamente
come siamo accuratamente conosciuti.
Ora dunque ci sono tre cose che non svaniranno: fede… speranza… amore.
Ma di queste la più GRANDE di tutte è...

AMORE...!


B O J S