21 febbraio 2009

Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale

inchiesta-fondi-europei
I politici criticano le gratifiche distribuite dalle grandi banche ai loro dirigenti. La stampa segue a ruota, ma i bonus sono solo la punta dell'iceberg. Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale. E lo stato è responsabile quanto le banche.

La commissione che controlla il Tarp, il piano di salvataggio delle banche di Henry Paulson e Ben Bernanke varato lo scorso autunno, ha scoperto che il contribuente statunitense ha pagato troppo per l'acquisto dei titoli spazzatura presenti nel portafoglio delle banche. Su 254 miliardi di dollari elargiti fino a oggi, lo stato ha ricevuto beni pari a 176 miliardi.

Resta quindi un buco da 78 miliardi, che corrisponde a cinquanta volte l'ammontare dei bonus distribuiti ai manager dal 2000. Se si considera che il Tarp fornisce denaro contante e il 50 per cento dei bonus è costituito da titoli spazzatura, la proporzione sale.

Eppure la notizia dello spreco di denaro pubblico passa inosservata, perché si parla solo della decisione di Barack Obama di limitare gli stipendi dei manager a mezzo milione di dollari all'anno. Con questa misura il contribuente impiegherà 150 anni per recuperare i 78 miliardi persi negli ultimi tre mesi. Forse ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata?
di Loretta Napoleoni

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21 febbraio 2009

Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale

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I politici criticano le gratifiche distribuite dalle grandi banche ai loro dirigenti. La stampa segue a ruota, ma i bonus sono solo la punta dell'iceberg. Lo spreco di denaro è il segno distintivo della crisi attuale. E lo stato è responsabile quanto le banche.

La commissione che controlla il Tarp, il piano di salvataggio delle banche di Henry Paulson e Ben Bernanke varato lo scorso autunno, ha scoperto che il contribuente statunitense ha pagato troppo per l'acquisto dei titoli spazzatura presenti nel portafoglio delle banche. Su 254 miliardi di dollari elargiti fino a oggi, lo stato ha ricevuto beni pari a 176 miliardi.

Resta quindi un buco da 78 miliardi, che corrisponde a cinquanta volte l'ammontare dei bonus distribuiti ai manager dal 2000. Se si considera che il Tarp fornisce denaro contante e il 50 per cento dei bonus è costituito da titoli spazzatura, la proporzione sale.

Eppure la notizia dello spreco di denaro pubblico passa inosservata, perché si parla solo della decisione di Barack Obama di limitare gli stipendi dei manager a mezzo milione di dollari all'anno. Con questa misura il contribuente impiegherà 150 anni per recuperare i 78 miliardi persi negli ultimi tre mesi. Forse ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata?
di Loretta Napoleoni

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