06 febbraio 2009

Un 4% di politicanti, lobbies ed altro

00014497


Non so assolutamente come la pensano gli altri redattori del blog, per cui esprimo un’opinione personale. Sarò lietissimo se passerà definitivamente lo sbarramento del 4% per le elezioni europee. Anzi, l’avrei voluto almeno al 5%. Mi sono forse convinto dei discorsi sulla “governabilità”, sulla necessità di evitare a tal fine l’eccessiva frammentazione del quadro politico? Nemmeno per sogno, non ci penso nemmeno a queste c……te.


Ritengo però laido e disgustoso l’atteggiamento delle forze da uno o due per cento (o poco più, ma spesso ancor meno), che gridano alla lesione della democrazia se non hanno un pugnetto di rappresentanti per esprimere un ventaglio di posizioni prive assolutamente di idee, salvo la difesa di interessi di piccolissime, infinitesimali, corporazioni; tuttavia spesso capaci di ricatto “al margine” per ottenere prebende superiori alla loro effettiva forza. Queste ridicole piccole sette, autodefinitesi partiti, desiderano soprattutto mantenere la possibilità di uno-due seggi a testa per un numero infimo di tirapiedi, di politicanti incapaci di un qualsiasi lavoro utile; perché, soprattutto in Europa, si hanno incredibili remunerazioni e mille privilegi quando si è “onorevoli”. A casa, a casa, questi nullafacenti; si guadagnino da vivere, sia “a destra” che “a sinistra”, questi magnoni che si sono già tanto impinguati nei decenni scorsi.


Non esprimono nessun pluralismo democratico, solo la smania arrogante di soldi e potere; un potere da miserabili, ma comunque con scappellamento della gente, vacanze lussuose pagate, macchine e aerei, viaggi di ogni genere pagati da tutti noi. Maledetti vermi, “disonorevoli” individui. E finché si tratta di destri, passi; ma i sinistri, magari quelli che si dicono ancora comunisti, sarebbero da sopprimere all’istante. Sono meno colpevoli di loro i camorristi e i mafiosi, meno colpevoli gli stupratori, meno colpevoli i pedofili, insomma meno colpevoli tutti. Questi politicanti della minima quota elettorale sono tipacci. Un tempo, i comunisti, pochi o tanti che fossero, pensavano sempre in termini di interessi generali della maggioranza della società; potevano sbagliare nell’indicare le ricette, ma l’intenzione era quella. Oggi, invece, si cerca di individuare anche solo qualche decina di migliaia di “sfigati” e disadattati, di malcontenti e asociali per partito preso o per qualche disfunzione mentale. Con il “proporzionale” non si sa mai, magari un seggio per il “grande capo” (schifoso opportunista, arrivista da quattro soldi) ci scappa.


Basta adesso: tutti questi magliari, a casa. Basta TV, passerelle, convegni, stupide banchette locali, o associazioni culturali senza cultura, ecc., che cercano anche loro di avere un qualche “rappresentante” per portare la loro voce “in alto”. Contino solo le “grandi mafie”, le “logge massoniche”: almeno, se te la “mettono in c….”, dici: beh, da questi qui, con tutti i rapporti mondiali che hanno, come puoi salvarti? Ma che si debba stare attenti anche a questi ladruncoli, mi sembra inaccettabile. Quindi, spero restino tutti a casa. E mi auguro che, di litigio in litigio, finiscano per arrivare ai coltelli e ai duelli rusticani, così chissà che si eliminino a vicenda definitivamente. Capisco che, senza rifondaroli, i “barboni” non avranno pane a basso prezzo. Ma l’avranno dai Conventi, più che bastevoli e senza velleità di raccontare che instaureranno il comunismo.


Si parla tanto di ecologia; liberarci di tutta questa genia (a cominciare dai “verdi”), non vi sembra un’operazione di risanamento ambientale che, in confronto, gli accordi di Kyoto sono una bambinata? Speriamo veramente mantengano almeno il 4%; è pochino, ma se per caso n’est qu’un début

Nessun commento:

06 febbraio 2009

Un 4% di politicanti, lobbies ed altro

00014497


Non so assolutamente come la pensano gli altri redattori del blog, per cui esprimo un’opinione personale. Sarò lietissimo se passerà definitivamente lo sbarramento del 4% per le elezioni europee. Anzi, l’avrei voluto almeno al 5%. Mi sono forse convinto dei discorsi sulla “governabilità”, sulla necessità di evitare a tal fine l’eccessiva frammentazione del quadro politico? Nemmeno per sogno, non ci penso nemmeno a queste c……te.


Ritengo però laido e disgustoso l’atteggiamento delle forze da uno o due per cento (o poco più, ma spesso ancor meno), che gridano alla lesione della democrazia se non hanno un pugnetto di rappresentanti per esprimere un ventaglio di posizioni prive assolutamente di idee, salvo la difesa di interessi di piccolissime, infinitesimali, corporazioni; tuttavia spesso capaci di ricatto “al margine” per ottenere prebende superiori alla loro effettiva forza. Queste ridicole piccole sette, autodefinitesi partiti, desiderano soprattutto mantenere la possibilità di uno-due seggi a testa per un numero infimo di tirapiedi, di politicanti incapaci di un qualsiasi lavoro utile; perché, soprattutto in Europa, si hanno incredibili remunerazioni e mille privilegi quando si è “onorevoli”. A casa, a casa, questi nullafacenti; si guadagnino da vivere, sia “a destra” che “a sinistra”, questi magnoni che si sono già tanto impinguati nei decenni scorsi.


Non esprimono nessun pluralismo democratico, solo la smania arrogante di soldi e potere; un potere da miserabili, ma comunque con scappellamento della gente, vacanze lussuose pagate, macchine e aerei, viaggi di ogni genere pagati da tutti noi. Maledetti vermi, “disonorevoli” individui. E finché si tratta di destri, passi; ma i sinistri, magari quelli che si dicono ancora comunisti, sarebbero da sopprimere all’istante. Sono meno colpevoli di loro i camorristi e i mafiosi, meno colpevoli gli stupratori, meno colpevoli i pedofili, insomma meno colpevoli tutti. Questi politicanti della minima quota elettorale sono tipacci. Un tempo, i comunisti, pochi o tanti che fossero, pensavano sempre in termini di interessi generali della maggioranza della società; potevano sbagliare nell’indicare le ricette, ma l’intenzione era quella. Oggi, invece, si cerca di individuare anche solo qualche decina di migliaia di “sfigati” e disadattati, di malcontenti e asociali per partito preso o per qualche disfunzione mentale. Con il “proporzionale” non si sa mai, magari un seggio per il “grande capo” (schifoso opportunista, arrivista da quattro soldi) ci scappa.


Basta adesso: tutti questi magliari, a casa. Basta TV, passerelle, convegni, stupide banchette locali, o associazioni culturali senza cultura, ecc., che cercano anche loro di avere un qualche “rappresentante” per portare la loro voce “in alto”. Contino solo le “grandi mafie”, le “logge massoniche”: almeno, se te la “mettono in c….”, dici: beh, da questi qui, con tutti i rapporti mondiali che hanno, come puoi salvarti? Ma che si debba stare attenti anche a questi ladruncoli, mi sembra inaccettabile. Quindi, spero restino tutti a casa. E mi auguro che, di litigio in litigio, finiscano per arrivare ai coltelli e ai duelli rusticani, così chissà che si eliminino a vicenda definitivamente. Capisco che, senza rifondaroli, i “barboni” non avranno pane a basso prezzo. Ma l’avranno dai Conventi, più che bastevoli e senza velleità di raccontare che instaureranno il comunismo.


Si parla tanto di ecologia; liberarci di tutta questa genia (a cominciare dai “verdi”), non vi sembra un’operazione di risanamento ambientale che, in confronto, gli accordi di Kyoto sono una bambinata? Speriamo veramente mantengano almeno il 4%; è pochino, ma se per caso n’est qu’un début

Nessun commento: