03 settembre 2010

I servizi segreti israeliani infiltrati in tutto il governo libanese

I servizi segreti israeliani infiltrati in tutto il governo libanese


WMR ha appreso dalle sue fonti d’intelligence libanese, che il governo libanese sta arrivando a capire che la penetrazione dell’intelligence israeliana di tutti i gruppi politici del paese, è peggiore di quanto inizialmente creduto.

Il Mossad d’Israele, una volta soddisfatta di penetrare le parti cristiana e drusa del paese, ha ora ben completamente infiltrato, ai massimi livelli, i partiti sunniti e sciiti. Recentemente, il Libano ha accusato il generale a riposo Fayez Karam, un alto membro del Movimento Libero Patriottico del generale a riposo Michel Aoun, alleato di Hezbollah, di spionaggio per conto del Mossad.

Tra i partiti politici penetrati dai servizi segreti israeliani, vi è il Movimento per il Futuro del Primo Ministro Saad Hariri, figlio dell’ex primo ministro libanese Rafik Hariri, assassinato da un’autobomba a Beirut nel 2005. Il tribunale speciale delle Nazioni Unite per il Libano (STL), avrebbe previsto di accusare assai presto dell’assassinio, l’Hezbollah libanese. Tuttavia, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha annunciato di recente che il gruppo ha avuto la prova video dei droni israeliani, che mostra la Israeli Defense Force monitorare Hariri prima del suo assassinio.

Il procuratore capo del STL, Daniel Bellemare del Canada, ha richiesto le prove di Hezbollah. Tuttavia, WMR ha appreso che Bellemare è sospettato dai servizi segreti libanesi di avere stretti contatti con gli agenti precedente sia della CIA che Mossad. WMR ha precedentemente riferito che Bellemare è sospettato di avere consentito e introdotto prove contro Hezbollah sull’assassinio di Hariri, manipolando intercettazioni delle chiamate al cellulare che imputano la “pistola fumante” a Hezbollah. Si teme che Bellemare potrebbe dare le prova di Hezbollah al Mossad, affinché gli israeliani determinino l’origine della fuga dei video classificati.

Il Mossad avrebbe anche preso di mira il successore del leader politico sciita libanese Nabih Berri, attuale speaker del parlamento libanese. L’operazione del Mossad è sostenuta attivamente, da dietro le quinte, dall’Arabia Saudita, un paese che sta rapidamente diventando un sempre più segreto “di Pulcinella” alleato d’Israele in Medio Oriente.

Secondo fonti del WMR in Libano, una rete di Israele e degli Stati Uniti, che può contare sul sostegno delle Nazioni Unite, dopo la prevista incriminazione di Hezbollah per l’assassinio di Hariri, è una rete sunnita nella valle della Bekaa, in Libano. Incluso un membro della stessa famiglia di Ziad al-Jarrah, uno dei presunti dirottatori del volo United 93 dell’11 settembre 2001.

L’intelligence libanese ha collegato Ziad al-Jarrah, che opera dalla Valle della Bekaa, a una rete Salafita supportata dai sauditi, che include affiliati di “al-Qaida” che sarebbero utilizzati per inseguire gli sciiti in tutto il Libano, a seguito delle accuse di Bellemare contro Hezbollah. L’intelligence libanese ha scoperto che i membri di questa stessa rete Salafita/al-Qaida, supportata dal Mossad, anche per obiettivo ti principali leader sciiti in Iraq. WMR ha appreso che Ziad al-Jarrah è stato utilizzato dal Mossad, dalla CIA e dall’intelligence saudita come una “Patsy” del complotto 9/11, così come simili “zimbelli” sono utilizzati in Iraq e altrove, per aiutare a mantenere il mito di “al-Qaida” e di Usama bin Ladin vivo.

La stessa rete salafita/al-Qaida in Libano, mentre era ancora in fase embrionale, è stata utilizzata dal Mossad e dalla CIA per spiare i gruppi palestinesi in Libano, negli anni ‘80 e ’90, così come la Siria, durante la sua occupazione del Libano.

La rete di spionaggio israeliana si estende anche alla Siria. Secondo fonti libanesi, l’ex vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam, che ha accusato il presidente siriano Bashar al Assad di aver ordinato l’assassinio di Rafik Harir, è tatticamente sostenuto da Israele e Stati Uniti. Khaddam, che dirige dall’esilio il Fronte di Salvezza Nazionale (NSF), sta cercando di rovesciare Assad. La NSF riceve non solo il sostegno dell’intelligence di Israele e degli Stati Uniti, ma anche dai servizi segreti francesi e tedeschi. La NSF ha sedi a Bruxelles, Berlino, Parigi e Washington DC, ed è sospettato di lavorare dietro le quinte con Bellemare per accusare Hezbollah dell’assassinio di Hariri. Tuttavia, i tentativi precedenti di accusare Assad e i generali libanesi filo-siriani dell’attentato, sono falliti a causa della mancanza di una qualsiasi prova credibile.
Wayne Madsen è un giornalista investigativo, autore e redattore di Washington DC. Ha scritto per diversi giornali e blog rinomati.

di Wayne Madsen

Fonte: Global Research, 25 agosto 2010 – Opinion Maker
http://globalresearch.ca/PrintArticle.php?articleId=20759

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03 settembre 2010

I servizi segreti israeliani infiltrati in tutto il governo libanese

I servizi segreti israeliani infiltrati in tutto il governo libanese


WMR ha appreso dalle sue fonti d’intelligence libanese, che il governo libanese sta arrivando a capire che la penetrazione dell’intelligence israeliana di tutti i gruppi politici del paese, è peggiore di quanto inizialmente creduto.

Il Mossad d’Israele, una volta soddisfatta di penetrare le parti cristiana e drusa del paese, ha ora ben completamente infiltrato, ai massimi livelli, i partiti sunniti e sciiti. Recentemente, il Libano ha accusato il generale a riposo Fayez Karam, un alto membro del Movimento Libero Patriottico del generale a riposo Michel Aoun, alleato di Hezbollah, di spionaggio per conto del Mossad.

Tra i partiti politici penetrati dai servizi segreti israeliani, vi è il Movimento per il Futuro del Primo Ministro Saad Hariri, figlio dell’ex primo ministro libanese Rafik Hariri, assassinato da un’autobomba a Beirut nel 2005. Il tribunale speciale delle Nazioni Unite per il Libano (STL), avrebbe previsto di accusare assai presto dell’assassinio, l’Hezbollah libanese. Tuttavia, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha annunciato di recente che il gruppo ha avuto la prova video dei droni israeliani, che mostra la Israeli Defense Force monitorare Hariri prima del suo assassinio.

Il procuratore capo del STL, Daniel Bellemare del Canada, ha richiesto le prove di Hezbollah. Tuttavia, WMR ha appreso che Bellemare è sospettato dai servizi segreti libanesi di avere stretti contatti con gli agenti precedente sia della CIA che Mossad. WMR ha precedentemente riferito che Bellemare è sospettato di avere consentito e introdotto prove contro Hezbollah sull’assassinio di Hariri, manipolando intercettazioni delle chiamate al cellulare che imputano la “pistola fumante” a Hezbollah. Si teme che Bellemare potrebbe dare le prova di Hezbollah al Mossad, affinché gli israeliani determinino l’origine della fuga dei video classificati.

Il Mossad avrebbe anche preso di mira il successore del leader politico sciita libanese Nabih Berri, attuale speaker del parlamento libanese. L’operazione del Mossad è sostenuta attivamente, da dietro le quinte, dall’Arabia Saudita, un paese che sta rapidamente diventando un sempre più segreto “di Pulcinella” alleato d’Israele in Medio Oriente.

Secondo fonti del WMR in Libano, una rete di Israele e degli Stati Uniti, che può contare sul sostegno delle Nazioni Unite, dopo la prevista incriminazione di Hezbollah per l’assassinio di Hariri, è una rete sunnita nella valle della Bekaa, in Libano. Incluso un membro della stessa famiglia di Ziad al-Jarrah, uno dei presunti dirottatori del volo United 93 dell’11 settembre 2001.

L’intelligence libanese ha collegato Ziad al-Jarrah, che opera dalla Valle della Bekaa, a una rete Salafita supportata dai sauditi, che include affiliati di “al-Qaida” che sarebbero utilizzati per inseguire gli sciiti in tutto il Libano, a seguito delle accuse di Bellemare contro Hezbollah. L’intelligence libanese ha scoperto che i membri di questa stessa rete Salafita/al-Qaida, supportata dal Mossad, anche per obiettivo ti principali leader sciiti in Iraq. WMR ha appreso che Ziad al-Jarrah è stato utilizzato dal Mossad, dalla CIA e dall’intelligence saudita come una “Patsy” del complotto 9/11, così come simili “zimbelli” sono utilizzati in Iraq e altrove, per aiutare a mantenere il mito di “al-Qaida” e di Usama bin Ladin vivo.

La stessa rete salafita/al-Qaida in Libano, mentre era ancora in fase embrionale, è stata utilizzata dal Mossad e dalla CIA per spiare i gruppi palestinesi in Libano, negli anni ‘80 e ’90, così come la Siria, durante la sua occupazione del Libano.

La rete di spionaggio israeliana si estende anche alla Siria. Secondo fonti libanesi, l’ex vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam, che ha accusato il presidente siriano Bashar al Assad di aver ordinato l’assassinio di Rafik Harir, è tatticamente sostenuto da Israele e Stati Uniti. Khaddam, che dirige dall’esilio il Fronte di Salvezza Nazionale (NSF), sta cercando di rovesciare Assad. La NSF riceve non solo il sostegno dell’intelligence di Israele e degli Stati Uniti, ma anche dai servizi segreti francesi e tedeschi. La NSF ha sedi a Bruxelles, Berlino, Parigi e Washington DC, ed è sospettato di lavorare dietro le quinte con Bellemare per accusare Hezbollah dell’assassinio di Hariri. Tuttavia, i tentativi precedenti di accusare Assad e i generali libanesi filo-siriani dell’attentato, sono falliti a causa della mancanza di una qualsiasi prova credibile.
Wayne Madsen è un giornalista investigativo, autore e redattore di Washington DC. Ha scritto per diversi giornali e blog rinomati.

di Wayne Madsen

Fonte: Global Research, 25 agosto 2010 – Opinion Maker
http://globalresearch.ca/PrintArticle.php?articleId=20759

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