13 aprile 2008

UN MONDO NUOVO E PERICOLOSO


Ciò che l’uomo ha unito, la natura non è capace di disunireAldous Huxley, “Brave New World”, Capitolo 2


I miei amici sono dei giocattoli. J.F. Sebastian (William Sanderson), “Blade runner”, 1982

Un agghiacciante articolo circa l’ingegneria genetica e la moralità

Chiamatemi strano ma uno dei momenti salienti del mio 2007 è stata una notte di dicembre quando alla fine riuscii nell’intento di vedere uno dei miei film preferiti sullo schermo argentato al più grande e migliore cinema di cui ero a conoscenza, lo storico Senator Theatre di Baltimora…

Film in questione: “Final Cut” di Ridley Scott del classico film fantascienza/noir del 1982 Blade Runner

Blade Runner è uno dei miei favoriti per una serie di motivi. A differenza di molti altri del genere fantascientifico, gli effetti speciali – sebbene incredibili per l’epoca e per il budget con cui furono creati – non sopraffanno la storia, ma la completano in una sublime sinfonia di eccellenza nella narrazione. La primaria ragione di ciò non è la rinomata eccezionale bravura di Ridley Scott nell’arte di fare cinema, la quale ci ha donato dei classici talmente indelebili quali Alien, Gladiator e ciò che è pressocchè universalmente riconosciuto come uno dei messaggi pubblicitari di tutti i tempi – il popolare spot Apple “1984” durante il Super Bowl dell’allora nuovo computer Macintosh …

A mio parere, è causata dall’ispirata ed ingegnosa capacità di rinnovata immaginazione dell’altrettanto ingegnosa fonte di materiali da parte degli sceneggiatori collaboratori Hampton Fancher e David People: il romanzo fantascientifico del maestro Philip K. Dick del 1968, Ma Gli Androidi Sognano Pecore Elettriche? Oltre ad essere un intenso, sfumato, singolare a livello visivo, all’incirca perfettamente realizzato esercizio dell’arte cinematografica (io credo sia la realizzazione di Scott di più alto livello come regista finora), ciò che in verità rende grande Blade Runner è la sua storia profetica fuori dal comune.

Una storia che diviene sempre più attuale con il passare del tempo.

Le Profezie di Blade Runner

Blade Runner è ambientato nell’anno 2019, a Los Angeles. Per coloro che non conoscono la storia, si tratta essenzialmente di un dramma poliziesco circa un poliziotto assassino il cui lavoro è rintracciare ed uccidere i superumani (chiamati replicanti), progettati geneticamente ed organicamente costruiti, presenti sulla Terra. I replicanti sono superiori alla gente comune per quanto riguarda la forza e perlomeno pari in intelligenza – e sono indistinguibili dagli esseri nati naturalmente senza l’esecuzione di dettagliati test di risposte emozionali. Educati al lavoro da schiavi, al combattimento e ai lavori pericolosi nelle “colonie extra-mondo”, i replicanti sono illegali sulla Terra, a rischio di pena di morte…

Questo non arresta alcuni di loro dall’arrivare sulla Terra in incognito. Entra in scena Rick Deckard (Harrison Ford all’apice della sua fama iniziale). I variabili tabelloni all’aperto alternano dei linguaggi con cui attirano la gente e generalmente dei volti con delle caratteristiche asiatiche. La maggior parte delle persone che si vedono per strada sono dei non bianchi. Chiaramente, gli USA (e presumibilmente, il mondo) è ancora dipendente dai carburanti fossili per molta parte della sua energia e come conseguenza il clima globale è cambiato …

Se le dimensioni, l’importanza e la stravaganza delle loro sedi aziendali non danno alcuna indicazione, una delle più influenti e redditizie imprese di Los Angeles è la Tyrell Corporation – produttori di replicanti al 100% organici, geneticamente progettati (e altri organismi duplicati fatti dall’uomo, accenna la sceneggiatura). Il loro motto è “More Human than Human”. Sembrerebbe che una quantità considerevole di persone siano impiegate in tale industria, oppure subappaltate da parte della Tyrell Corporation…



Ovviamente, le menti direttive di Blade Runner impiegarono tempo e sforzi considerevoli per immaginare come sarebbero stati gli Stati Uniti quattro decenni più tardi. E a giudicare dallo stato in cui siamo nel 2008, essi non si discostano molto dalla linea su numerose cose: la globalizzazione, l’immigrazione, il cambiamento in corso dell’identità culturale dell’America, la teoria circa i cambiamenti climatici e la nascita dell’ingegneria genetica.

È dell’ultimo elemento, l’ingegneria genetica, che vorrei parlare un po’ di più oggi…


Bambini di un “Dio” Trasgressore

In Blade Runner, i replicanti individuano e obbligano uno degli ingegneri genetici della Tyrell Corporation, J. F. Sebastian, ad organizzare un incontro con lo specialista designer e veterano dell’impresa, il Dr. Eldon Tyrell. Di ciò che trapela da quel colloquio non lo vanificherò in questa sede. Ma ciò che menzionerò è ciò di cui Sebastian si è circondato in casa sua. Essendo un designer genetico, Sebastian ha creato uno spazioso appartamento pregno di geneticamente aberranti pseudo umani il cui unico scopo nella vita è divertirsi e assisterlo…

Essi sono come animali domestici e sono progettati non per essere senza difetti – ma più divertenti o affettuosi rispetto ai tipici umani in virtù dei loro difetti. Essi sono di taglie anormali, hanno delle voci e dei vezzi anormali e sono chiaramente meno intelligenti e coordinati dei caratteristici umani. Sebastian li abbiglia con dei graziosi piccoli abiti, insegna loro a pronunciare delle banali frasi tipiche che lo ringrazino nel momento in cui egli ritorna a casa dal lavoro ogni giorno e li mette in posa in giro per la casa come dei peluche.

Questo, a mio parere, è l’aspetto profetico più terrificante di Blade Runner.
Pensate questo non possa accadere? Pensate che l’unico scopo dell’ingegneria genetica umana sia accelerare l’evoluzione, evitare le imperfezioni cromosomiche, assicurare una salute migliore ed eliminare le malattie? Pensate che noi umani siamo talmente virtuosi e d’animo elevato al punto da non creare intenzionalmente bambini imperfetti?

Pensateci ancora.

In questo momento, in Gran Bretagna, un paio di organizzazioni a favore dei diritti dei non udenti – il Royal National Institute for Deaf and Hard of Hearing People e la British Deaf Association – stanno facendo pressioni affinché venga concesso ai genitori non udenti (e presumibilmente, ai genitori dotati di udito) il diritto alla creazione genetica di bambini non udenti. I loro sforzi sono incentrati sull’emendamento di un disegno di legge che al momento è al vaglio nella House of Lords, la proposta di legge sui tessuti umani e sugli embrioni, che attualmente proibirebbero lo screening degli embrioni allo scopo di sceglierne uno con una anomalia. A detta dell’inglese Sunday Times, una più ampia coalizione tra organizzazioni che rappresentano persone disabili contribuirà anche alla campagna per tale emendamento della proposta di legge, a partire da questo mese.
Secondo un articolo dell’ Associated Press del 21 dicembre 2006, il 3% delle 137 cliniche americane sottoposte a sondaggio che offrono lo screening di embrioni hanno fornito il servizio alle famiglie che intendono creare un handicap nei loro bambini…

Le argomentazioni su entrambi i fronti della questione sono, nei loro aspetti, persuasivi. Ed essi aspramente illustrano semplicemente quanto sarà scivoloso l’argomento dell’ingegneria genetica umana in futuro. I gruppi che sostengono il diritto dei genitori nello scegliere un handicap nei loro bambini sono preoccupati che l’eliminazione genetica di condizioni come il nanismo e la sordità potrebbero essere equivalenti all’eliminazione di identità culturali di valore -- e indebolirebbe i genitori e i bambini costretti a convivere con tali parziali invalidità. E loro hanno ragione, per così dire…

Coloro che si oppongono nel dare ai genitori la capacità di scegliere bambini disabili dichiarano che essa sovverte il ruolo fondamentale della medicina – guarire, non fare male. Essi mettono sullo stesso piano la pratica e la intenzionale malattia invalidante dei bambini. E anche loro hanno ragione…

Si consideri anche questo: Se l’ingegneria delle invalidità divenisse accettabile a livello genetico prima della nascita, come potrebbe essere in qualche modo differente dall’inflizione delle stesse invalidità dopo la nascita? Se, per così dire, diventa in qualche modo un diritto dei genitori progettare la sordità o la cecità per i loro bambini a livello embrionale, non sarebbe anche un loro diritto attendere semplicemente sino alla nascita dell’infante, successivamente assordarlo con dei ripetuti colpi d’arma da fuoco vicino alle orecchie – o accecarlo cavandogli gli occhi? Solo una lieve sofferenza, qual è la differenza? I bambini vivono grazie alla circoncisione, vero?

Probabilmente, la gran parte delle forme di invalidità dopo la nascita sarebbero migliori rispetto alla stessa cosa fatta dall’ingegneria genetica. A differenza dello screening embrionico, la sordità post nascita o la cecità di un infante, sarebbe al 100% affidabile – e sarebbe di sicuro molto più economico rispetto a 15000 $ e oltre da pagare per procedure di ingegneria genetica…

Il che significherebbe più denaro che avanza per costruire una casa per i bambini adatti ai sordi – o ai non vedenti !

Inoltre, quando si porrà fine al “Statute of Limitations” sui bambini disabili? Se un padre single, per sempio, dovesse divenire sordo a causa di un’esplosione sul luogo di lavoro, allora potrebbe tornare a casa e far divenire sorda sua figlia di nove anni per sostenere la propria identità culturale o/e rafforzare la sua unità familiare?

A prescindere da questo, se il diritto di progettare dei bambini geneticamente risiedesse totalmente nelle mani dei genitori, chi arresterebbe tali genitori sregolati (si veda anche Spears, Britney) dal progettare creature totalmente dipendenti da loro? Se i genitori con una bassa stima di sé stessi vedessero l’educazione dei loro figli come un modo per rendere valide le loro vite o per ristorare il loro proprio senso di validità, cosa ci sarebbe di meglio per assicurare una vita del genere che creare un bambino con difficoltà mentali o motorie che non potrebbe mai abbandonare il nido?

Estrapolazioni e supposizioni (assurde o di altro genere) a parte, qualcuno qui sta per interpretare Dio, in ogni modo si ponga la questione. Sia il Governo che l’azienda ospedaliera lo faranno determinando dove esistono i confini nei termini di ciò che è in nostro potere “progettare” e in nostro potere costruire nei nostri bambini – oppure i genitori disabili creeranno figli a loro immagine imperfetta, o per la convalida della loro infermità…

In conclusione: sarebbe giusto verso i bambini il progettare la loro sordità, la loro cecità, il loro nanismo o altre inabilità per assicurare la sopravvivenza dell’identità culturale dei loro genitori? Sarebbe giusto verso i bambini se fossero intenzionalmente procreati inferiori, oppure incapaci, come da terapia, per le nevrosi dei loro genitori?

Ma questo è l’aspetto più disturbante di questa equazione: Tanto spaventoso e promettente potrebbe essere il potere dell’ingegneria genetica per i genitori, ma potrebbe divenire persino più rischioso fornire al governo tale autorità…

Un nuovo mondo pericoloso

Nel classico di Aldous Huxley del 1932 Brave New World [letteralmente “un nuovo mondo coraggioso”, tradotto in Italia col titolo “Il Mondo Nuovo” n.d.t.], la stragrande maggioranza delle persone (coloro che fanno parte dello Stato Mondiale) sono sterili, il matrimonio, l’essere genitori e la famiglia sono obsoleti tra di loro, e i bimbi sono procreati e allevati in laboratorio da parte del governo per rispondere alle esigenze della società.


Ecco qui il motivo per cui ho menzionato questo: Non importa quanto noi qui in America facciamo del moralismo, l’ingegneria genetica umana sta giungendo su questo mondo. È già presente sotto forma di “screening prenatale” – e non passerà molto tempo ancora prima che si possano decidere sempre più i tratti di un bambino al posto suo. Una coppia potrà fornire la materia prima, il proprio DNA, e la scienza potrà aggiungere dei tratti positivi, sottrarre quelli negativi, misurare l’intelligenza, incorporare l’immunità e unire il colore dei capelli, il colore degli occhi, l’altezza, il tasso metabolico, la preferenza sessuale, ecc. ora, quante persone in questa impavida Utopia, opterebbero per bambini naturali al posto di bambini superintelligenti prodotti dall’ingegneria genetica, “super-bambini” a prova di malattia?

Non molti, scommetto.

E ciò significa che oltre il lasso di tempo di una singola generazione, la naturale Yin e Yang darwinistica tra chiaro e oscuro, forte e debole, audace e vulnerabile, la gente bella e schietta sarebbe innaturalmente incline al lato “perfetto” dello spettro. Al contrario di un america in cui la gente copre la gamma di tutte le forme, le taglie, le attrattive e la serie di abilità che soddisfano ogni lavoro ed esigenza all’interno della nostra società – dal fisico allo scavatore – si avrà un eccesso di belle persone intelligenti, appropriate, audaci, perfettamente adatte alle posizioni più intellettuali, e una carenza di coloro adatti a incarichi più umili, seppure non meno necessari.

Lo sporco piccolo segreto della società americana è che, al di là di quanta retorica sulle opportunità e sulle conquiste ci gettano addosso le nostre scuole, i genitori, i tutori del dopo scuola, i film, i terapisti e i guru fai da te, la realtà brutale è che non necessitiamo di così tanti supermodelli, professori, avvocati, medici, artisti e giudici della Corte Suprema. Per ognuno di questi, noi avremmo bisogno di 100 scavatori, idraulici, saldatori, muratori, meccanici di auto, braccianti agricoli, tassisti, trasportatori e venditori porta a porta. La grande maggioranza dei lavori e dei compiti in America (e in ogni paese, se è per questo) cade nel novero di quelli meno desiderabili, meno affascinanti e poco remunerativi...

In definitiva: se non saremo saggi nel modo di applicare questa tecnologia di ingegneria genetica inevitabilmente umana, finiremo per fornire al governo il potere di dire negli Usa quali figli potremo avere in base ai bisogni della società. Diventare genitori--ed essere felici e grati allo stato per qualunque tipo di figlio ci permetta di avere--potrebbe semplicemente diventare un dovere in più del Buon Cittadino, proprio come pagare le tasse.

Fonte: http://carolynbaker.net/

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13 aprile 2008

UN MONDO NUOVO E PERICOLOSO


Ciò che l’uomo ha unito, la natura non è capace di disunireAldous Huxley, “Brave New World”, Capitolo 2


I miei amici sono dei giocattoli. J.F. Sebastian (William Sanderson), “Blade runner”, 1982

Un agghiacciante articolo circa l’ingegneria genetica e la moralità

Chiamatemi strano ma uno dei momenti salienti del mio 2007 è stata una notte di dicembre quando alla fine riuscii nell’intento di vedere uno dei miei film preferiti sullo schermo argentato al più grande e migliore cinema di cui ero a conoscenza, lo storico Senator Theatre di Baltimora…

Film in questione: “Final Cut” di Ridley Scott del classico film fantascienza/noir del 1982 Blade Runner

Blade Runner è uno dei miei favoriti per una serie di motivi. A differenza di molti altri del genere fantascientifico, gli effetti speciali – sebbene incredibili per l’epoca e per il budget con cui furono creati – non sopraffanno la storia, ma la completano in una sublime sinfonia di eccellenza nella narrazione. La primaria ragione di ciò non è la rinomata eccezionale bravura di Ridley Scott nell’arte di fare cinema, la quale ci ha donato dei classici talmente indelebili quali Alien, Gladiator e ciò che è pressocchè universalmente riconosciuto come uno dei messaggi pubblicitari di tutti i tempi – il popolare spot Apple “1984” durante il Super Bowl dell’allora nuovo computer Macintosh …

A mio parere, è causata dall’ispirata ed ingegnosa capacità di rinnovata immaginazione dell’altrettanto ingegnosa fonte di materiali da parte degli sceneggiatori collaboratori Hampton Fancher e David People: il romanzo fantascientifico del maestro Philip K. Dick del 1968, Ma Gli Androidi Sognano Pecore Elettriche? Oltre ad essere un intenso, sfumato, singolare a livello visivo, all’incirca perfettamente realizzato esercizio dell’arte cinematografica (io credo sia la realizzazione di Scott di più alto livello come regista finora), ciò che in verità rende grande Blade Runner è la sua storia profetica fuori dal comune.

Una storia che diviene sempre più attuale con il passare del tempo.

Le Profezie di Blade Runner

Blade Runner è ambientato nell’anno 2019, a Los Angeles. Per coloro che non conoscono la storia, si tratta essenzialmente di un dramma poliziesco circa un poliziotto assassino il cui lavoro è rintracciare ed uccidere i superumani (chiamati replicanti), progettati geneticamente ed organicamente costruiti, presenti sulla Terra. I replicanti sono superiori alla gente comune per quanto riguarda la forza e perlomeno pari in intelligenza – e sono indistinguibili dagli esseri nati naturalmente senza l’esecuzione di dettagliati test di risposte emozionali. Educati al lavoro da schiavi, al combattimento e ai lavori pericolosi nelle “colonie extra-mondo”, i replicanti sono illegali sulla Terra, a rischio di pena di morte…

Questo non arresta alcuni di loro dall’arrivare sulla Terra in incognito. Entra in scena Rick Deckard (Harrison Ford all’apice della sua fama iniziale). I variabili tabelloni all’aperto alternano dei linguaggi con cui attirano la gente e generalmente dei volti con delle caratteristiche asiatiche. La maggior parte delle persone che si vedono per strada sono dei non bianchi. Chiaramente, gli USA (e presumibilmente, il mondo) è ancora dipendente dai carburanti fossili per molta parte della sua energia e come conseguenza il clima globale è cambiato …

Se le dimensioni, l’importanza e la stravaganza delle loro sedi aziendali non danno alcuna indicazione, una delle più influenti e redditizie imprese di Los Angeles è la Tyrell Corporation – produttori di replicanti al 100% organici, geneticamente progettati (e altri organismi duplicati fatti dall’uomo, accenna la sceneggiatura). Il loro motto è “More Human than Human”. Sembrerebbe che una quantità considerevole di persone siano impiegate in tale industria, oppure subappaltate da parte della Tyrell Corporation…



Ovviamente, le menti direttive di Blade Runner impiegarono tempo e sforzi considerevoli per immaginare come sarebbero stati gli Stati Uniti quattro decenni più tardi. E a giudicare dallo stato in cui siamo nel 2008, essi non si discostano molto dalla linea su numerose cose: la globalizzazione, l’immigrazione, il cambiamento in corso dell’identità culturale dell’America, la teoria circa i cambiamenti climatici e la nascita dell’ingegneria genetica.

È dell’ultimo elemento, l’ingegneria genetica, che vorrei parlare un po’ di più oggi…


Bambini di un “Dio” Trasgressore

In Blade Runner, i replicanti individuano e obbligano uno degli ingegneri genetici della Tyrell Corporation, J. F. Sebastian, ad organizzare un incontro con lo specialista designer e veterano dell’impresa, il Dr. Eldon Tyrell. Di ciò che trapela da quel colloquio non lo vanificherò in questa sede. Ma ciò che menzionerò è ciò di cui Sebastian si è circondato in casa sua. Essendo un designer genetico, Sebastian ha creato uno spazioso appartamento pregno di geneticamente aberranti pseudo umani il cui unico scopo nella vita è divertirsi e assisterlo…

Essi sono come animali domestici e sono progettati non per essere senza difetti – ma più divertenti o affettuosi rispetto ai tipici umani in virtù dei loro difetti. Essi sono di taglie anormali, hanno delle voci e dei vezzi anormali e sono chiaramente meno intelligenti e coordinati dei caratteristici umani. Sebastian li abbiglia con dei graziosi piccoli abiti, insegna loro a pronunciare delle banali frasi tipiche che lo ringrazino nel momento in cui egli ritorna a casa dal lavoro ogni giorno e li mette in posa in giro per la casa come dei peluche.

Questo, a mio parere, è l’aspetto profetico più terrificante di Blade Runner.
Pensate questo non possa accadere? Pensate che l’unico scopo dell’ingegneria genetica umana sia accelerare l’evoluzione, evitare le imperfezioni cromosomiche, assicurare una salute migliore ed eliminare le malattie? Pensate che noi umani siamo talmente virtuosi e d’animo elevato al punto da non creare intenzionalmente bambini imperfetti?

Pensateci ancora.

In questo momento, in Gran Bretagna, un paio di organizzazioni a favore dei diritti dei non udenti – il Royal National Institute for Deaf and Hard of Hearing People e la British Deaf Association – stanno facendo pressioni affinché venga concesso ai genitori non udenti (e presumibilmente, ai genitori dotati di udito) il diritto alla creazione genetica di bambini non udenti. I loro sforzi sono incentrati sull’emendamento di un disegno di legge che al momento è al vaglio nella House of Lords, la proposta di legge sui tessuti umani e sugli embrioni, che attualmente proibirebbero lo screening degli embrioni allo scopo di sceglierne uno con una anomalia. A detta dell’inglese Sunday Times, una più ampia coalizione tra organizzazioni che rappresentano persone disabili contribuirà anche alla campagna per tale emendamento della proposta di legge, a partire da questo mese.
Secondo un articolo dell’ Associated Press del 21 dicembre 2006, il 3% delle 137 cliniche americane sottoposte a sondaggio che offrono lo screening di embrioni hanno fornito il servizio alle famiglie che intendono creare un handicap nei loro bambini…

Le argomentazioni su entrambi i fronti della questione sono, nei loro aspetti, persuasivi. Ed essi aspramente illustrano semplicemente quanto sarà scivoloso l’argomento dell’ingegneria genetica umana in futuro. I gruppi che sostengono il diritto dei genitori nello scegliere un handicap nei loro bambini sono preoccupati che l’eliminazione genetica di condizioni come il nanismo e la sordità potrebbero essere equivalenti all’eliminazione di identità culturali di valore -- e indebolirebbe i genitori e i bambini costretti a convivere con tali parziali invalidità. E loro hanno ragione, per così dire…

Coloro che si oppongono nel dare ai genitori la capacità di scegliere bambini disabili dichiarano che essa sovverte il ruolo fondamentale della medicina – guarire, non fare male. Essi mettono sullo stesso piano la pratica e la intenzionale malattia invalidante dei bambini. E anche loro hanno ragione…

Si consideri anche questo: Se l’ingegneria delle invalidità divenisse accettabile a livello genetico prima della nascita, come potrebbe essere in qualche modo differente dall’inflizione delle stesse invalidità dopo la nascita? Se, per così dire, diventa in qualche modo un diritto dei genitori progettare la sordità o la cecità per i loro bambini a livello embrionale, non sarebbe anche un loro diritto attendere semplicemente sino alla nascita dell’infante, successivamente assordarlo con dei ripetuti colpi d’arma da fuoco vicino alle orecchie – o accecarlo cavandogli gli occhi? Solo una lieve sofferenza, qual è la differenza? I bambini vivono grazie alla circoncisione, vero?

Probabilmente, la gran parte delle forme di invalidità dopo la nascita sarebbero migliori rispetto alla stessa cosa fatta dall’ingegneria genetica. A differenza dello screening embrionico, la sordità post nascita o la cecità di un infante, sarebbe al 100% affidabile – e sarebbe di sicuro molto più economico rispetto a 15000 $ e oltre da pagare per procedure di ingegneria genetica…

Il che significherebbe più denaro che avanza per costruire una casa per i bambini adatti ai sordi – o ai non vedenti !

Inoltre, quando si porrà fine al “Statute of Limitations” sui bambini disabili? Se un padre single, per sempio, dovesse divenire sordo a causa di un’esplosione sul luogo di lavoro, allora potrebbe tornare a casa e far divenire sorda sua figlia di nove anni per sostenere la propria identità culturale o/e rafforzare la sua unità familiare?

A prescindere da questo, se il diritto di progettare dei bambini geneticamente risiedesse totalmente nelle mani dei genitori, chi arresterebbe tali genitori sregolati (si veda anche Spears, Britney) dal progettare creature totalmente dipendenti da loro? Se i genitori con una bassa stima di sé stessi vedessero l’educazione dei loro figli come un modo per rendere valide le loro vite o per ristorare il loro proprio senso di validità, cosa ci sarebbe di meglio per assicurare una vita del genere che creare un bambino con difficoltà mentali o motorie che non potrebbe mai abbandonare il nido?

Estrapolazioni e supposizioni (assurde o di altro genere) a parte, qualcuno qui sta per interpretare Dio, in ogni modo si ponga la questione. Sia il Governo che l’azienda ospedaliera lo faranno determinando dove esistono i confini nei termini di ciò che è in nostro potere “progettare” e in nostro potere costruire nei nostri bambini – oppure i genitori disabili creeranno figli a loro immagine imperfetta, o per la convalida della loro infermità…

In conclusione: sarebbe giusto verso i bambini il progettare la loro sordità, la loro cecità, il loro nanismo o altre inabilità per assicurare la sopravvivenza dell’identità culturale dei loro genitori? Sarebbe giusto verso i bambini se fossero intenzionalmente procreati inferiori, oppure incapaci, come da terapia, per le nevrosi dei loro genitori?

Ma questo è l’aspetto più disturbante di questa equazione: Tanto spaventoso e promettente potrebbe essere il potere dell’ingegneria genetica per i genitori, ma potrebbe divenire persino più rischioso fornire al governo tale autorità…

Un nuovo mondo pericoloso

Nel classico di Aldous Huxley del 1932 Brave New World [letteralmente “un nuovo mondo coraggioso”, tradotto in Italia col titolo “Il Mondo Nuovo” n.d.t.], la stragrande maggioranza delle persone (coloro che fanno parte dello Stato Mondiale) sono sterili, il matrimonio, l’essere genitori e la famiglia sono obsoleti tra di loro, e i bimbi sono procreati e allevati in laboratorio da parte del governo per rispondere alle esigenze della società.


Ecco qui il motivo per cui ho menzionato questo: Non importa quanto noi qui in America facciamo del moralismo, l’ingegneria genetica umana sta giungendo su questo mondo. È già presente sotto forma di “screening prenatale” – e non passerà molto tempo ancora prima che si possano decidere sempre più i tratti di un bambino al posto suo. Una coppia potrà fornire la materia prima, il proprio DNA, e la scienza potrà aggiungere dei tratti positivi, sottrarre quelli negativi, misurare l’intelligenza, incorporare l’immunità e unire il colore dei capelli, il colore degli occhi, l’altezza, il tasso metabolico, la preferenza sessuale, ecc. ora, quante persone in questa impavida Utopia, opterebbero per bambini naturali al posto di bambini superintelligenti prodotti dall’ingegneria genetica, “super-bambini” a prova di malattia?

Non molti, scommetto.

E ciò significa che oltre il lasso di tempo di una singola generazione, la naturale Yin e Yang darwinistica tra chiaro e oscuro, forte e debole, audace e vulnerabile, la gente bella e schietta sarebbe innaturalmente incline al lato “perfetto” dello spettro. Al contrario di un america in cui la gente copre la gamma di tutte le forme, le taglie, le attrattive e la serie di abilità che soddisfano ogni lavoro ed esigenza all’interno della nostra società – dal fisico allo scavatore – si avrà un eccesso di belle persone intelligenti, appropriate, audaci, perfettamente adatte alle posizioni più intellettuali, e una carenza di coloro adatti a incarichi più umili, seppure non meno necessari.

Lo sporco piccolo segreto della società americana è che, al di là di quanta retorica sulle opportunità e sulle conquiste ci gettano addosso le nostre scuole, i genitori, i tutori del dopo scuola, i film, i terapisti e i guru fai da te, la realtà brutale è che non necessitiamo di così tanti supermodelli, professori, avvocati, medici, artisti e giudici della Corte Suprema. Per ognuno di questi, noi avremmo bisogno di 100 scavatori, idraulici, saldatori, muratori, meccanici di auto, braccianti agricoli, tassisti, trasportatori e venditori porta a porta. La grande maggioranza dei lavori e dei compiti in America (e in ogni paese, se è per questo) cade nel novero di quelli meno desiderabili, meno affascinanti e poco remunerativi...

In definitiva: se non saremo saggi nel modo di applicare questa tecnologia di ingegneria genetica inevitabilmente umana, finiremo per fornire al governo il potere di dire negli Usa quali figli potremo avere in base ai bisogni della società. Diventare genitori--ed essere felici e grati allo stato per qualunque tipo di figlio ci permetta di avere--potrebbe semplicemente diventare un dovere in più del Buon Cittadino, proprio come pagare le tasse.

Fonte: http://carolynbaker.net/

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