30 maggio 2011

L'arresto di Dominique Strauss-Kahn segna una svolta strategica cruciale

L'arresto del capo del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn il 15 maggio a New York ha portato all'arresto di tutti i salvataggi bancari a livello internazionale. Il "clean job" nei confronti di Strauss-Kahn, che era in preparazione da qualche tempo, mirava esattamente a questo tipo di effetto. "Quale sarà il risultato di questo effetto non è certo, ma l'effetto non potrà essere evitato", ha commentato Lyndon LaRouche in una discussione coi suoi collaboratori il 21 maggio.

"L'intero sistema crollerà in uno dei due modi. Il primo, più improbabile, è che i sostenitori di Obama, Geithner e Bernanke sopravvivranno, nel qual caso scoppierà l'inferno; il secondo è che non sopravvivranno, e qui la situazione diventa più interessante. Quanto è accaduto a Strauss-Kahn è assolutamente una parte cruciale del punto di svolta che è stato raggiunto nelle ultime due settimane".

Ci sono solo due opzioni, ha sottolineato LaRouche: o crolla il sistema speculativo internazionale, o crolla l'economia mondiale. DSK, come Strauss-Kahn veniva chiamato dagli amici, non era soltanto una figura chiave nel salvataggio dell'euro come parte del sistema transatlantico (quindi delle banche), ma il progetto era che diventasse l'"Imperatore del Mediterraneo". Il suo arresto ha cambiato le carte in tavola. La banda del buco, o cricca dei salvataggi folli - soprattutto gli amici di DSK Tim Geithner e Ben Bernanke - è ora allo sbando.

Ci sono almeno due gruppi in Europa che temono giustamente che il prossimo giro di salvataggi getti il mondo in un'ondata iperinflazionistica incontrollata. Uno, in Germania, agisce visibilmente tramite l'insistenza del governo tedesco sulla ristrutturazione del debito della Grecia. Una storia che circola in questi giorni su internet è che già al primo salvataggio, il capo del fondo tedesco di salvataggio bancario Jochen Sanio espresse la propria opposizione ad altri salvataggi parlando ad una Commissione del Bundestag, il Parlamento tedesco. Quando gli chiesero come mai, rispose: "Perché i contribuenti ci impiccherebbero!" L'altro gruppo sta emergendo visibilmente in Gran Bretagna, con la discussione sulla questione del "too big to fail" e l'attacco allo snodo Blair-Windsor.

Anche negli Stati Uniti alcuni ambienti influenti si oppongono all'economia iperinflazionistica da bisca, come si vede dall'intervento del sistema giudiziario di New York contro Strauss-Kahn. Inoltre, il Procuratore di New York Eric Schneidermann ha aperto un'inchiesta per frode su cinque grandi banche di Wall Street per le loro attività sul mercato immobiliare secondario (MBS). Si indagherà su Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America ed altre ai sensi della legge del 1921 "New York State Martin Act", per reati documentati ampiamente nei rapporti Angelides e Levin.

Nel frattempo, il processo dei salvataggi nell'Eurozona è congelato. I funzionari dell'UE riuniti attorno alla sedia vuota di DSK sono incapaci di arrivare ad un accordo su un pacchetto per la Grecia. Il sessualmente esuberante DSK garantiva infatti che il FMI, che include Stati Uniti, Russia e i paesi in via di sviluppo, avrebbe continuato a svolgere un ruolo chiave nei salvataggi. Ora il presidente dell'UE Van Rompuy si è lamentato che "sentiamo la mancanza di leadership nel risolvere la crisi greca", ed ha chiesto che DSK venga sostituito al più presto, preferibilmente da un europeo, per garantire la continuazione dei salvataggi. Tuttavia, Messico, Turchia, Cina ed altre nazioni asiatiche hanno proposto i loro candidati, e quindi non sarà facile per l'UE imporsi ancora una volta. Perlomeno, si perde del tempo prezioso e mai come stavolta, "time is money".

Infatti, la troika FMI-BCE-UE ha sospeso le proprie missioni ad Atene, annunciando che tutto è sospeso fino a quando il governo non farà concessioni sul programma di privatizzazioni, che la popolazione greca considera un altro stupro da parte di Strauss-Kahn. E se Atene piange, Dublino non ride. È stata rinviata l'emissione di un bond da 5 miliardi da parte del cosiddetto fondo salva-stati EFSF perché gli irlandesi si rifiutano di accettare le esorbitanti condizioni per ottenere il credito. In altre parole, si è arrestato l'intero meccanismo di salvataggio e con questo l'intero mercato speculativo rischia un crollo a catena.

by Movisol

Nessun commento:

30 maggio 2011

L'arresto di Dominique Strauss-Kahn segna una svolta strategica cruciale

L'arresto del capo del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn il 15 maggio a New York ha portato all'arresto di tutti i salvataggi bancari a livello internazionale. Il "clean job" nei confronti di Strauss-Kahn, che era in preparazione da qualche tempo, mirava esattamente a questo tipo di effetto. "Quale sarà il risultato di questo effetto non è certo, ma l'effetto non potrà essere evitato", ha commentato Lyndon LaRouche in una discussione coi suoi collaboratori il 21 maggio.

"L'intero sistema crollerà in uno dei due modi. Il primo, più improbabile, è che i sostenitori di Obama, Geithner e Bernanke sopravvivranno, nel qual caso scoppierà l'inferno; il secondo è che non sopravvivranno, e qui la situazione diventa più interessante. Quanto è accaduto a Strauss-Kahn è assolutamente una parte cruciale del punto di svolta che è stato raggiunto nelle ultime due settimane".

Ci sono solo due opzioni, ha sottolineato LaRouche: o crolla il sistema speculativo internazionale, o crolla l'economia mondiale. DSK, come Strauss-Kahn veniva chiamato dagli amici, non era soltanto una figura chiave nel salvataggio dell'euro come parte del sistema transatlantico (quindi delle banche), ma il progetto era che diventasse l'"Imperatore del Mediterraneo". Il suo arresto ha cambiato le carte in tavola. La banda del buco, o cricca dei salvataggi folli - soprattutto gli amici di DSK Tim Geithner e Ben Bernanke - è ora allo sbando.

Ci sono almeno due gruppi in Europa che temono giustamente che il prossimo giro di salvataggi getti il mondo in un'ondata iperinflazionistica incontrollata. Uno, in Germania, agisce visibilmente tramite l'insistenza del governo tedesco sulla ristrutturazione del debito della Grecia. Una storia che circola in questi giorni su internet è che già al primo salvataggio, il capo del fondo tedesco di salvataggio bancario Jochen Sanio espresse la propria opposizione ad altri salvataggi parlando ad una Commissione del Bundestag, il Parlamento tedesco. Quando gli chiesero come mai, rispose: "Perché i contribuenti ci impiccherebbero!" L'altro gruppo sta emergendo visibilmente in Gran Bretagna, con la discussione sulla questione del "too big to fail" e l'attacco allo snodo Blair-Windsor.

Anche negli Stati Uniti alcuni ambienti influenti si oppongono all'economia iperinflazionistica da bisca, come si vede dall'intervento del sistema giudiziario di New York contro Strauss-Kahn. Inoltre, il Procuratore di New York Eric Schneidermann ha aperto un'inchiesta per frode su cinque grandi banche di Wall Street per le loro attività sul mercato immobiliare secondario (MBS). Si indagherà su Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of America ed altre ai sensi della legge del 1921 "New York State Martin Act", per reati documentati ampiamente nei rapporti Angelides e Levin.

Nel frattempo, il processo dei salvataggi nell'Eurozona è congelato. I funzionari dell'UE riuniti attorno alla sedia vuota di DSK sono incapaci di arrivare ad un accordo su un pacchetto per la Grecia. Il sessualmente esuberante DSK garantiva infatti che il FMI, che include Stati Uniti, Russia e i paesi in via di sviluppo, avrebbe continuato a svolgere un ruolo chiave nei salvataggi. Ora il presidente dell'UE Van Rompuy si è lamentato che "sentiamo la mancanza di leadership nel risolvere la crisi greca", ed ha chiesto che DSK venga sostituito al più presto, preferibilmente da un europeo, per garantire la continuazione dei salvataggi. Tuttavia, Messico, Turchia, Cina ed altre nazioni asiatiche hanno proposto i loro candidati, e quindi non sarà facile per l'UE imporsi ancora una volta. Perlomeno, si perde del tempo prezioso e mai come stavolta, "time is money".

Infatti, la troika FMI-BCE-UE ha sospeso le proprie missioni ad Atene, annunciando che tutto è sospeso fino a quando il governo non farà concessioni sul programma di privatizzazioni, che la popolazione greca considera un altro stupro da parte di Strauss-Kahn. E se Atene piange, Dublino non ride. È stata rinviata l'emissione di un bond da 5 miliardi da parte del cosiddetto fondo salva-stati EFSF perché gli irlandesi si rifiutano di accettare le esorbitanti condizioni per ottenere il credito. In altre parole, si è arrestato l'intero meccanismo di salvataggio e con questo l'intero mercato speculativo rischia un crollo a catena.

by Movisol

Nessun commento: