22 maggio 2008

Quando il miraggio della crisi controllata svanisce…

Gli apprendisti stregoni sono condannati a ripetere gli stessi errori. Così, nel 2007, il tentativo delle autorità e dei grandi istituti finanziari di camuffare la crisi dei subprimes (1) che aveva tuttavia iniziato a colpire duramente i mercati in febbraio/marzo 2007 ha portato allo choc brutale e duraturo dall'estate 2007. Vivremo nelle le prossime settimane, il "remake" di questo scenario, con l'aggravarsi della crisi finanziaria dei mesi di gennaio e marzo 2008, fin dall'inizio dell'estate 2008. In questo numero 25 di "Global Europe Anticipation Bulletin" il nostro gruppo ha dunque scelto di analizzare cinque delle sette tendenze in corso che genereranno questo punto di flessione della crisi sistemica globale (le ultime due tendenze - Europa ed Asia - saranno analizzate nella GEAB N°26):

Settore immobiliare: il pavimento che sprofonda

Bolla finanziaria mondiale: Solo l'inflazione avanza

Economia US: La recessione si afferma

Disavanzi pubblici US: Il grande ritorno

Dollaro: Il balzo che non c’è

Europa:Disaccopiamento confermato - il cuore di Eurolandia resiste/Regno Unito in recessione

Asia: la prospettiva di un rallentamento brutale

Per questo formuliamo anche una serie completa di raccomandazioni strategiche ed operative per prepararsi allo choc dell'inizio dell'estate 2008

In questo comunicato pubblico, desideriamo spiegare come il periodo attuale di "euforia" degli attori contribuisce a peggiorare lo choc a venire. Così, nonostante le evidenze quotidiane della prosecuzione della crisi (perdite bancarie e continuazione del processo di deprezzamento degli attivi finanziari (2), moltiplicazione dei fallimenti di banche medie in particolare negli Stati Uniti (3), fragilità crescente delle grandi società d'assicurazione (4), prosecuzione del crollo dei prezzi del settore immobiliare (5), contaminazione dell'economia reale e delle economie fuori dagli Stati Uniti (6), prosecuzione della caduta della valuta US (7), rallentamento economico in Europa (8)...), le autorità finanziarie, le grandi banche ed i mass media internazionali hanno sostenuto che la crisi era sotto controllo. Impotenti nella realtà, questi "apprendisti stregoni" ormai sono ridotti ad utilizzare l' "arma psicologica" per provare a fermare la crisi. Ciò significa che la crisi sistemica globale ha giorni "luminosi" davanti a sè poiché non appartiene all'ambito virtuale dove sembrano eccellere banchieri centrali, banchieri d’affari e mass media finanziari. Naturalmente, le grandi banche hanno approfittato della "euforizzazione" attuale per provare a fare condividere ai più le perdite passate, e soprattutto quelle future, ancora più importanti (9), lanciando vaste operazioni di ricapitalizzazione (10).

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Immobilier américain : le plancher toujours plus bas - Evolution des prix de l'immobilier résidentiel dans les 20 plus grandes métropoles US 01/2000-02/2008 - Source : S&P Case-Shiller

Tuttavia, questa volta, ed a differenza dell'anno scorso, gli attori esitano di fronte all’inganno o lo accettano contro voglia. È, secondo LEAP/E2020, un elemento psicologico fondamentale, che non dipende dal virtualismo circostanziale. Al contrario accentuerà l'impatto della crisi quando il miraggio della "crisi controllata" si vaporizzerà all'inizio dell'estate 2008. Infatti, il sistema finanziario mondiale, ed in particolare il suo pilastro americano, gioca il tutto per tutto. Il gruppo di LEAP/E2020 non è certo che questo sia stato perfettamente capito. Ma, la credibilità della FED e delle grandi banche è oggi estremamente debole (non parliamo neppure delle autorità politiche). Gli operatori (che siano investitori individuali, semplici risparmiatori o fondi sovrani) sono diffidenti e si chiedono attualmente se non sono manipolati. Se, come pensano i nostri ricercatori, da qui ad alcune settimane, saranno obbligati a constatare che lo erano, e che la crisi lungi dall’essere sotto controllo riappare con una forza decuplicata, allora, assisteremo a veri momenti di panico, in particolare sui mercati finanziari. Poiché non c’è nulla di peggio nella psicologia di massa che la sensazione collettiva di essere stati scientemente fuorviati. Per prendere un'immagine semplice, ma che possono comprendere tutti coloro che sanno che le banche "mantengono" la grande massa degli investitori con la fiducia che questi concedono ad esse per gestire i loro investimenti, basta immaginare le conseguenze di un rifiuto improvviso dei risparmiatori nel continuare a lasciare alle banche la gestione del loro risparmio, e di esigere la liquidazione dei loro portafogli borsistici a profitto di investimenti meno rischiosi. Le conseguenze di una tale evoluzione sarebbero dell’ordine di un ribasso del 20% delle piazze finanziarie mondiali in pochi giorni. È quest'incubo che abita le banche centrali ed in particolare la Fed e la Banca d’Inghilterra (con le economie dei rispettivi paesi che sono strettamente legate al comportamento delle borse). Paradossalmente, è con il rifiuto di affrontare la crisi finanziaria direttamente che preparano uno choc ancora più forte. Poiché, contrariamente a ciò che pretendono (e forse anche che credono realmente), non ci sono più le basi per arrestare la caduta; o più esattamente, c'è una base che sprofonda ogni giorno di più (11). È abbastanza ironico dover constatare che quelli che affermavano in quest'ultimi anni che non c'erano più limiti, nessun tetto all’aumento dei profitti e dei vantaggi, ormai sono intrappolati in un processo in cui il terreno cade sempre più in basso, dove le perdite sono inconoscibili poiché sempre più importanti a causa del ribasso continuo del prezzo degli attivi di riferimento; e dove le sole cose che "sfondano il limite massimo" sono i costi dell'energia o dei prodotti alimentari. Ma, l'ironia non è la sola forza identificabile della storia? Ciò che è tragico, è che miliardi di persone sono intrappolate in essa, a cominciare dal miliardo di individui che pena ormai per comperare i prodotti alimentari quotidiani a causa dell'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari di base; o come le decine di milioni di acquirenti nel settore immobiliare di quest'ultimi anni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Spagna... che si trovano con attivi in svalutazione costante; o come le decine di milioni di dipendenti, di imprenditori individuali o di personale di istituzioni pubbliche o semipubbliche che perderà il lavoro nei dodici mesi a venire.937207-1162120

Etat de l'opinion américaine sur la situation de l'économie US (12/2006 – 04/2008) - Source : Washington Post/ABC News

Bisognava salvare "il soldato Bear Stearns ", al prezzo di un lassismo finanziario senza precedenti? E' la domanda che si pongono oggi gli esperti finanziari. Come si possono salvare le decine di milioni di operatori economici sconosciuti che la crisi sta portando via? E' questa la domanda principale per i decisori politici, economici e finanziari a partire dall'estate 2008. Guradando al virtualismo circostanziale che sembra affermare che la manipolazione dell'informazione è il massimo del "know-how" in materia di potere, il nostro gruppo è piuttosto pessimista sulla capacità dei dirigenti mondiali di rispondere efficacemente alla seconda domanda. Ma in tutti i casi, è quella più importante poiché appartiene ancora al futuro, anche se i tempi diventano molto brevi. Nel prossimo numero del GEAB, quello dell'estate 2008, il nostro gruppo affronterà in dettaglio le prospettive del secondo semestre 2008 per ogni grande regione del pianeta; così come le opzioni disponibili, per regioni e per settori e categoria di attivi.
by Leap

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22 maggio 2008

Quando il miraggio della crisi controllata svanisce…

Gli apprendisti stregoni sono condannati a ripetere gli stessi errori. Così, nel 2007, il tentativo delle autorità e dei grandi istituti finanziari di camuffare la crisi dei subprimes (1) che aveva tuttavia iniziato a colpire duramente i mercati in febbraio/marzo 2007 ha portato allo choc brutale e duraturo dall'estate 2007. Vivremo nelle le prossime settimane, il "remake" di questo scenario, con l'aggravarsi della crisi finanziaria dei mesi di gennaio e marzo 2008, fin dall'inizio dell'estate 2008. In questo numero 25 di "Global Europe Anticipation Bulletin" il nostro gruppo ha dunque scelto di analizzare cinque delle sette tendenze in corso che genereranno questo punto di flessione della crisi sistemica globale (le ultime due tendenze - Europa ed Asia - saranno analizzate nella GEAB N°26):

Settore immobiliare: il pavimento che sprofonda

Bolla finanziaria mondiale: Solo l'inflazione avanza

Economia US: La recessione si afferma

Disavanzi pubblici US: Il grande ritorno

Dollaro: Il balzo che non c’è

Europa:Disaccopiamento confermato - il cuore di Eurolandia resiste/Regno Unito in recessione

Asia: la prospettiva di un rallentamento brutale

Per questo formuliamo anche una serie completa di raccomandazioni strategiche ed operative per prepararsi allo choc dell'inizio dell'estate 2008

In questo comunicato pubblico, desideriamo spiegare come il periodo attuale di "euforia" degli attori contribuisce a peggiorare lo choc a venire. Così, nonostante le evidenze quotidiane della prosecuzione della crisi (perdite bancarie e continuazione del processo di deprezzamento degli attivi finanziari (2), moltiplicazione dei fallimenti di banche medie in particolare negli Stati Uniti (3), fragilità crescente delle grandi società d'assicurazione (4), prosecuzione del crollo dei prezzi del settore immobiliare (5), contaminazione dell'economia reale e delle economie fuori dagli Stati Uniti (6), prosecuzione della caduta della valuta US (7), rallentamento economico in Europa (8)...), le autorità finanziarie, le grandi banche ed i mass media internazionali hanno sostenuto che la crisi era sotto controllo. Impotenti nella realtà, questi "apprendisti stregoni" ormai sono ridotti ad utilizzare l' "arma psicologica" per provare a fermare la crisi. Ciò significa che la crisi sistemica globale ha giorni "luminosi" davanti a sè poiché non appartiene all'ambito virtuale dove sembrano eccellere banchieri centrali, banchieri d’affari e mass media finanziari. Naturalmente, le grandi banche hanno approfittato della "euforizzazione" attuale per provare a fare condividere ai più le perdite passate, e soprattutto quelle future, ancora più importanti (9), lanciando vaste operazioni di ricapitalizzazione (10).

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Immobilier américain : le plancher toujours plus bas - Evolution des prix de l'immobilier résidentiel dans les 20 plus grandes métropoles US 01/2000-02/2008 - Source : S&P Case-Shiller

Tuttavia, questa volta, ed a differenza dell'anno scorso, gli attori esitano di fronte all’inganno o lo accettano contro voglia. È, secondo LEAP/E2020, un elemento psicologico fondamentale, che non dipende dal virtualismo circostanziale. Al contrario accentuerà l'impatto della crisi quando il miraggio della "crisi controllata" si vaporizzerà all'inizio dell'estate 2008. Infatti, il sistema finanziario mondiale, ed in particolare il suo pilastro americano, gioca il tutto per tutto. Il gruppo di LEAP/E2020 non è certo che questo sia stato perfettamente capito. Ma, la credibilità della FED e delle grandi banche è oggi estremamente debole (non parliamo neppure delle autorità politiche). Gli operatori (che siano investitori individuali, semplici risparmiatori o fondi sovrani) sono diffidenti e si chiedono attualmente se non sono manipolati. Se, come pensano i nostri ricercatori, da qui ad alcune settimane, saranno obbligati a constatare che lo erano, e che la crisi lungi dall’essere sotto controllo riappare con una forza decuplicata, allora, assisteremo a veri momenti di panico, in particolare sui mercati finanziari. Poiché non c’è nulla di peggio nella psicologia di massa che la sensazione collettiva di essere stati scientemente fuorviati. Per prendere un'immagine semplice, ma che possono comprendere tutti coloro che sanno che le banche "mantengono" la grande massa degli investitori con la fiducia che questi concedono ad esse per gestire i loro investimenti, basta immaginare le conseguenze di un rifiuto improvviso dei risparmiatori nel continuare a lasciare alle banche la gestione del loro risparmio, e di esigere la liquidazione dei loro portafogli borsistici a profitto di investimenti meno rischiosi. Le conseguenze di una tale evoluzione sarebbero dell’ordine di un ribasso del 20% delle piazze finanziarie mondiali in pochi giorni. È quest'incubo che abita le banche centrali ed in particolare la Fed e la Banca d’Inghilterra (con le economie dei rispettivi paesi che sono strettamente legate al comportamento delle borse). Paradossalmente, è con il rifiuto di affrontare la crisi finanziaria direttamente che preparano uno choc ancora più forte. Poiché, contrariamente a ciò che pretendono (e forse anche che credono realmente), non ci sono più le basi per arrestare la caduta; o più esattamente, c'è una base che sprofonda ogni giorno di più (11). È abbastanza ironico dover constatare che quelli che affermavano in quest'ultimi anni che non c'erano più limiti, nessun tetto all’aumento dei profitti e dei vantaggi, ormai sono intrappolati in un processo in cui il terreno cade sempre più in basso, dove le perdite sono inconoscibili poiché sempre più importanti a causa del ribasso continuo del prezzo degli attivi di riferimento; e dove le sole cose che "sfondano il limite massimo" sono i costi dell'energia o dei prodotti alimentari. Ma, l'ironia non è la sola forza identificabile della storia? Ciò che è tragico, è che miliardi di persone sono intrappolate in essa, a cominciare dal miliardo di individui che pena ormai per comperare i prodotti alimentari quotidiani a causa dell'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari di base; o come le decine di milioni di acquirenti nel settore immobiliare di quest'ultimi anni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Spagna... che si trovano con attivi in svalutazione costante; o come le decine di milioni di dipendenti, di imprenditori individuali o di personale di istituzioni pubbliche o semipubbliche che perderà il lavoro nei dodici mesi a venire.937207-1162120

Etat de l'opinion américaine sur la situation de l'économie US (12/2006 – 04/2008) - Source : Washington Post/ABC News

Bisognava salvare "il soldato Bear Stearns ", al prezzo di un lassismo finanziario senza precedenti? E' la domanda che si pongono oggi gli esperti finanziari. Come si possono salvare le decine di milioni di operatori economici sconosciuti che la crisi sta portando via? E' questa la domanda principale per i decisori politici, economici e finanziari a partire dall'estate 2008. Guradando al virtualismo circostanziale che sembra affermare che la manipolazione dell'informazione è il massimo del "know-how" in materia di potere, il nostro gruppo è piuttosto pessimista sulla capacità dei dirigenti mondiali di rispondere efficacemente alla seconda domanda. Ma in tutti i casi, è quella più importante poiché appartiene ancora al futuro, anche se i tempi diventano molto brevi. Nel prossimo numero del GEAB, quello dell'estate 2008, il nostro gruppo affronterà in dettaglio le prospettive del secondo semestre 2008 per ogni grande regione del pianeta; così come le opzioni disponibili, per regioni e per settori e categoria di attivi.
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