14 maggio 2008

Volontari Aiutano gli Agricoltori Palestinesi


Israele è in piena esplosione primaverile ed è iniziata la stagione delle semine. Una delle attività più significative nelle quali sono coinvolti i Rabbini per i Diritti Civili, che operano in Israele, consistite nel prestarsi quali scudi umani quando i Palestinesi escono per seminare i propri campi. Ogni anno, i coloni vessano questi agricoltori ed i militari il più delle volte non intervengono.

I soldati sono invece molto più propensi ad intervenire quando i Giudei Israeliani lavorano vicino alle fattorie palestinesi. L'ultimo round nelle vessazioni è scoccato quest'anno ed i volontari RHR sono andati a lavorare ancora una volta nei campi per contribuire a proteggere gli agricoltori più a rischio di vessazioni.

Ecco notizie da Israele :

Giovedì scorso i volontari di HRH hanno accompagnato degli agricoltori di Samoa perchè potessero arare un'area vicina all'avamposto di Ma'aleh Eshael che per due anni erano stati impediti di coltivare. Un colono nel suo scialle è venuto fuori iniziando a sparare in aria, è sembrato smettesse ed il lavoro è quindi ripreso ma a quel punto ha incominciato a sparare a raffica. Un soldato sopraggiunto, pur avendo visto, non ha fatto nulla ed il colono ha gettato contro i nostri volontari acqua mescolata con escrementi ed urina. Il colono e la moglie ci hanno promesso che le loro greggi avrebbero divorato qualunque cosa i Palestinesi avessero piantato. Il colono è stato arrestato. I volontari ed i Palestinesi lo hanno querelato ed hanno prodotto i documenti attestanti la proprietà dei campi.

La settimana scorsa abbiamo ricevuto la definitiva comunicazione ufficiale che la Brigata Benyamin si rifiuta di permettere agli agricoltori di A-Sawya di portare i propri trattori nei loro campi vicino all'avamposto di Palgei Mayim, viaggiando lungo una strada di sicurezza dei coloni ( come avevano già fatto per un giorno negli ultimi due anni ),. Un funzionario della DCO aveva promesso di contattare il consiglio locale per cercare una soluzione, ma non lo ha fatto. Gli agricoltori di Turmos Aya hanno piantato degli alberi forniti dall'RHR per rimpiazzare quelli recentemente sradicati; anche in Hares ne sono stati piantati vicino ad una strada di aggiramento.

Molti agricoltori tutt'ora aspettano di coordinare le semine, anche se le terre stanno seccando, in quanto l'esercito è riuscito a convincerli che non possono lavorare senza un permesso delle forze armate. Abbiamo lavorato per una giornata, con degli agricoltori di Dir El-Khateb, in un'area nella quale da anni non si erano più recati ed abbiamo visto che i coloni si erano appropriati della maggior parte delle terre in zona.

Nonostante le reiterate promesse che i militari sarebbero questa volta arrivati con un maggior dispiegamento di forze, ancora una volta un agricoltore di Kariyut è dovuto tornare a casa senza aver seminato perchè nè la polizia nè l'esercito presenti erano stati in grado di tenere a bada i coloni, intervenuti col lancio di sassi proprio per impedire i lavori di semina.
Fonte > www.rhr-na.org/

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14 maggio 2008

Volontari Aiutano gli Agricoltori Palestinesi


Israele è in piena esplosione primaverile ed è iniziata la stagione delle semine. Una delle attività più significative nelle quali sono coinvolti i Rabbini per i Diritti Civili, che operano in Israele, consistite nel prestarsi quali scudi umani quando i Palestinesi escono per seminare i propri campi. Ogni anno, i coloni vessano questi agricoltori ed i militari il più delle volte non intervengono.

I soldati sono invece molto più propensi ad intervenire quando i Giudei Israeliani lavorano vicino alle fattorie palestinesi. L'ultimo round nelle vessazioni è scoccato quest'anno ed i volontari RHR sono andati a lavorare ancora una volta nei campi per contribuire a proteggere gli agricoltori più a rischio di vessazioni.

Ecco notizie da Israele :

Giovedì scorso i volontari di HRH hanno accompagnato degli agricoltori di Samoa perchè potessero arare un'area vicina all'avamposto di Ma'aleh Eshael che per due anni erano stati impediti di coltivare. Un colono nel suo scialle è venuto fuori iniziando a sparare in aria, è sembrato smettesse ed il lavoro è quindi ripreso ma a quel punto ha incominciato a sparare a raffica. Un soldato sopraggiunto, pur avendo visto, non ha fatto nulla ed il colono ha gettato contro i nostri volontari acqua mescolata con escrementi ed urina. Il colono e la moglie ci hanno promesso che le loro greggi avrebbero divorato qualunque cosa i Palestinesi avessero piantato. Il colono è stato arrestato. I volontari ed i Palestinesi lo hanno querelato ed hanno prodotto i documenti attestanti la proprietà dei campi.

La settimana scorsa abbiamo ricevuto la definitiva comunicazione ufficiale che la Brigata Benyamin si rifiuta di permettere agli agricoltori di A-Sawya di portare i propri trattori nei loro campi vicino all'avamposto di Palgei Mayim, viaggiando lungo una strada di sicurezza dei coloni ( come avevano già fatto per un giorno negli ultimi due anni ),. Un funzionario della DCO aveva promesso di contattare il consiglio locale per cercare una soluzione, ma non lo ha fatto. Gli agricoltori di Turmos Aya hanno piantato degli alberi forniti dall'RHR per rimpiazzare quelli recentemente sradicati; anche in Hares ne sono stati piantati vicino ad una strada di aggiramento.

Molti agricoltori tutt'ora aspettano di coordinare le semine, anche se le terre stanno seccando, in quanto l'esercito è riuscito a convincerli che non possono lavorare senza un permesso delle forze armate. Abbiamo lavorato per una giornata, con degli agricoltori di Dir El-Khateb, in un'area nella quale da anni non si erano più recati ed abbiamo visto che i coloni si erano appropriati della maggior parte delle terre in zona.

Nonostante le reiterate promesse che i militari sarebbero questa volta arrivati con un maggior dispiegamento di forze, ancora una volta un agricoltore di Kariyut è dovuto tornare a casa senza aver seminato perchè nè la polizia nè l'esercito presenti erano stati in grado di tenere a bada i coloni, intervenuti col lancio di sassi proprio per impedire i lavori di semina.
Fonte > www.rhr-na.org/

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